Ore 20.00 – (Gazzettino, edizione di Pordenone) […] Nel 2016-17 i neroverdi hanno chiuso la stagione regolare a quota 27 mila 300 tifosi in totale, mentre quest’anno non sarà possibile raggiungere la stessa cifra. Mancano solamente due gare casalinghe, contro Renate e Sambenedettese, e al momento il livello è fermo a 21 mila 250 spettatori. Servirebbero due match da tutto esaurito: praticamente impensabile. Se va bene si arriverà a 24 mila persone. Mancano anche i picchi. Nella seconda stagione dell’era Tedino il Pordenone aveva visto allo stadio 2 mila 400 spettatori contro il Venezia e 2 mila 200 contro il Parma di Nocciolini. Quest’anno invece ci sono stati solo i 2 mila 100 di Pordenone-Padova all’andata e sono mancate soprattutto le partite da 1700-1800 persone. Soltanto il derby contro la Triestina, grazie anche alle presenze della curva Furlan, si è avvicinato alla quota in questione. La media si attesta intorno ai 1400: meno della metà della capienza totale del Bottecchia, rinnovato nel 2016. Ma è tutta la C (almeno nel girone B) a essere in sofferenza. […]
Ore 19.00 – (Gazzettino, edizione di Pordenone) Ancora allenamento sul sintetico dello Sfriso di Sacile per il Pordenone. Il fondo del Centro sportivo De Marchi di Villanova risultava ieri allentato a causa del nubifragio del giorno precedente. Fabio Rossitto aveva bisogno invece di un terreno perfetto per proseguire con la massima determinazione la fase d’allenamento in vista del match del 15 aprile al Menti con il Vicenza. Una gara che sarà fondamentale per entrambe le compagini. Per i padroni di casa in cerca di punti salvezza e per i ramarri, che non hanno alcuna intenzione di mettere a rischio la loro partecipazione ai playoff. Sono quasi tutti in buone condizioni gli uomini del Crociato. Hanno svolto un lavoro parzialmente differenziato Misuraca (per un problema agli adduttori), Parodi (coscia) e Gerardi (tendine). La situazione non desta comunque preoccupazioni perché i tre hanno davanti 9 giorni per rimettersi in sesto prima del match con i vicentini, che saranno privi del loro bomber. Comi (8 i centri al suo attivo) è stato infatti squalificato per due giornate dopo essere stato espulso (rosso diretto) nel match pareggiato con la Fermana per aver colpito volontariamente con uno schiaffo al volto un avversario. […]
Ore 18.00 – (Messaggero Veneto) Un weekend in poltrona. Il Pordenone è chiamato domani a osservare un turno di riposo, prima della trasferta al Menti di Vicenza in programma il 15 aprile. Ieri la squadra di Rossitto ha continuato a preparare la sfida con i biancorossi, allenandosi allo Sfriso di Sacile, che offre l’opportunità di lavorare su un moderno terreno in erba sintetica. Oggi Stefani e compagni torneranno a casa, al centro De Marchi, per svolgere l’ultima seduta settimanale. Rossitto è alle prese con alcuni defezioni, da valutare attentamente in vista della partita con la formazione di recente affidatasi a Franco Lerda. Ieri non hanno lavorato con il gruppo bomber Gerardi, Misuraca, Parodi e Nunzella. Per tutti si tratta di problemi che non destano particolare preoccupazione. […]
Ore 17.00 – (Messaggero Veneto) Il popolo neroverde sogna ancora. Crede che il Pordenone possa accedere ai playoff, sebbene il calendario conceda meno gare (3 contro 5) di molte rivali, per rimpinguare la classifica. Crede che una volta conquistato il pass per gli spareggi promozione, la squadra di Rossitto possa vestire i panni della protagonista. Così, in vista della prossima trasferta di Vicenza, già si parla di almeno duecento tifosi al seguito. Un pullman, quello organizzato dal Caffè Nogaredo di Cordenons, si è già quasi riempito e partirà alle 13 di domenica 15 aprile dalla piscina di Vallenoncello (15 euro la quota richiesta). Ottimismo. Proprio Silvia Gustapane, referente del fan club neroverde, in cui di recente ha fatto tappa anche Fabio Rossitto, spiega perché coltivare la speranza: «A differenza dello scorso anno, non vedo una squadra come il Parma che per forza della rosa e peso politico è superiore alle altre. Se riusciremo ad accedere ai playoff, possiamo giocarcela con tutti. Sambenedettese, Reggiana e Feralpi, e pure il Bassano, ovvero le più accreditate, non si sono dimostrate superiori a noi» . Precedente. C’è pure chi cita un precedente beneaugurante, sebbene possa calzare solo in parte. Riguarda l’impresa compiuta dal Como nella stagione 2014-2015, la prima dei neroverdi in Lega Pro nell’ultimo periodo. Allora i lariani, guidati da Carlo Sabatini (attuale tecnico della Primavera del Genoa), si qualificarono ai playoff dal quarto posto, l’ultimo utile per accedervi. E alla fine riuscirono nell’impresa di acciuffare la serie B, superando in finale il Bassano. […]
Ore 16.00 – (Gazzettino, edizione di Venezia) La prima di cinque finali. Si avvicina sempre più la sfida tra Mestre e Vicenza, che domani incroceranno le loro strade al Mecchia di Portogruaro in una gara ricca di fascino e di importanza per ambedue le formazioni. […] E la carica nello spogliatoio del Mestre è percepibile dalle parole di Riccardo Martignago, che racconta come la squadra si stia avvicinando a questa gara. «In un clima di grande entusiasmo, ci stiamo preparando al meglio per una partita importante dove vogliamo trovare i tre punti. Stiamo lavorando per migliorare sempre più il nostro gioco, cercando di consolidare il nostro sistema e trovare ulteriori conferme nelle nostre trame, che in questo periodo ci stanno regalando molte soddisfazioni». Domani arriva la squadra più blasonata del campionato che quest’anno ha dovuto fare i conti con una situazione davvero difficile, ma il Mestre sa bene che non potrà esserci nessun calo di attenzione. «Il Vicenza ha molta fame di punti, sappiamo che verranno qui a fare la guerra e cercare di portare a casa un risultato positivo. Le difficoltà che stanno attraversando non minano sicuramente l’orgoglio e la determinazione dei giocatori, che vorranno sicuramente bene». D’altro canto però, dopo una stagione strabiliante il Mestre vuole chiudere nel migliore dei modi questo campionato. «Noi continuiamo a pensare di partita in partita, ma è inevitabile non pensare a dove siamo e a cosa possiamo raggiungere. Centrare i playoff sarebbe davvero fantastico, ma non dobbiamo distrarci se vogliamo continuare a toglierci soddisfazioni». […]
Ore 15.00 – (Corriere del Veneto, edizione di Vicenza) […] «Prima di tutto devo dire che sono molto contento per quanto la squadra ha fatto finora — spiega Zironelli — la cosa che mi inorgoglisce di più è che quello del Mestre è un gruppo che è cresciuto insieme, partendo dalla serie D e dimostrando che con il lavoro, l’applicazione e le idee si può fare calcio ottenendo ottimi risultati anche in categoria superiore a quella da dove siamo partiti». Un lavoro che non è passato inosservato visto che, anche se Zironelli non ne parla, il Carpi è interessato a puntare su di lui per la panchina della prossima stagione. Il presente dice che il Mestre vuole i playoff e per mantenerli la squadra arancionera dovrà battere il al Mecchia di Portogruaro, stadio che ospita il Mestre in campionato. «Lo dico con grande sincerità — sospira Zironelli — l’ultima squadra che avrei voluto affrontare è il Vicenza perché mi dispiace tanto vedere i colori biancorossi in difficoltà. Però è chiaro che sono un professionista e lavoro per il Mestre, per cui darò il massimo per far vincere la mia squadra ma è chiaro che per me affrontare il Vicenza non è lo stesso che fronteggiare un’altra squadra. La mia speranza — dice “Ziro” — è che riescano a centrare la salvezza e che poi all’asta ci sia un imprenditore, un gruppo, o una cordata che abbiano competenza e progetti importanti per rilanciare una società che dispone di un pubblico straordinario. Un vero e proprio patrimonio da cui si deve ripartire». Contro il Mestre per il Vicenza di adesso sarà dura, perché la crisi di gioco e di risultati è evidente a chiunque abbia assistito alle ultime partite dei biancorossi. «Ho visto la partita contro la Fermana ed è indubbio che il momento sia difficile — precisa Zironelli — si vede che non c’è tranquillità e che i giocatori giocano con paura di sbagliare. Però l’organico del Vicenza è di valore e di conseguenza la squadra ha i mezzi per dare una sterzata al finale di stagione. Di tempo però ce n’è poco e comprendo l’ansia e le tensioni che limitano le prestazioni». […]
Ore 14.00 – (Gazzettino, edizione di Venezia) «Abbiamo una classifica invidiabile e non dobbiamo essere appagati, ma con me è impossibile». I playoff sono definitivamente nel mirino di Pippo Inzaghi, sicuro che il suo Venezia domani al Penzo col Brescia alle 15 non alzerà il piede dall’acceleratore pur avendo già in tasca la quota-salvezza dei 50 punti. «Tutti diciamo che il primo obiettivo è stato raggiunto, io però voglio ricordare fissa i paletti il tecnico come ad agosto confermarci in B era l’unico traguardo. Ci tengo a precisarlo perché non vorrei che quanto fatto da questo gruppo, anche quest’anno dopo le due promozioni consecutive, passasse inosservato. Ci siamo riusciti con 9 turni di anticipo, mi auguro che la gente venga ad applaudire un Venezia che ha fatto cose straordinarie. Ora sognare non costa nulla ed è giusto credere all’impresa». Dopo i 5700 spettatori del vittorioso derby col Cittadella, il Penzo presenterà anche domani un bel colpo d’occhio: oltre 5000 le presenze annunciate, anche grazie al cospicuo contributo di 1300 bresciani che hanno già esaurito la curva nord. «Il Brescia è costruito per i playoff si concentra sul match Inzaghi potendo contare su giocatori come Gastaldello in difesa e Caracciolo-Torregrossa in attacco, ottimi per la B. Affrontiamo un avversario (solo a +2 sui playout, ndr) più forte di quanto non dica oggi la classifica, è in salute dopo 4 punti in due gare casalinghe, ma avrebbe meritato di battere anche l’Entella dopo il Pescara». […]
Ore 13.30 – (La Nuova Venezia) Il Venezia mette nel mirino il Brescia per compiere un altro balzo verso i playoff. Oggi Inzaghi ritrova anche Andelkovic, ma solo al termine della rifinitura deciderà se convocare o meno il difensore sloveno, mentre è out per squalifica Del Grosso. Caracciolo e compagni saranno seguiti al Penzo da tantissimi tifosi, tanto che la curva del Diporto Velico sarà occupato in tutti e 1356 posti. Solo il Parma aveva realizzato il sold out tra i tifosi avversari nella passata stagione. La prevendita ha superato complessivamente quota 2.400. «La salvezza era l’unico obiettivo del Venezia a inizio stagione» commenta Inzaghi, «perché non vorrei che poi passasse inosservato il cammino fatto da questo gruppo. Ce l’abbiamo fatta con nove giornate d’anticipo, mi auguro che domani i tifosi vengano numerosi per tributare la giusta festa a questi ragazzi straordinari».Questo il passato, ma ci sono anche presente e futuro. «Adesso ci troviamo in una posizione di classifica ottimale» aggiunge il tecnico «e vogliamo difenderla con i denti. Sognare non costa nulla, non dobbiamo essere assolutamente appagati, ma questo con me è impossibile esserlo. È giusto credere che il Venezia possa fare un’impresa». […]
Ore 12.30 – (Gazzettino) I due soli punti raccolti in quattro partite – mai il Cittadella aveva realizzato uno score così magro in stagione – e i recuperi delle gare di campionato nel week end di Pasqua hanno rilegato la squadra granata ai margini della zona promozione. Occorre quindi una vigorosa sterzata al trend dell’ultimo mese, ripartendo dal terreno si qui congeniale per il Cittadella, quello esterno, dove ha raccolto 30 dei 50 punti conquistati. È vero che l’ultima partita distante dal Tombolato è coincisa con la sconfitta nel derby di Venezia, ma oggi contro la Ternana, ultimo in classifica, per la truppa di Roberto Venturato si presenta l’occasione giusta per ripartire. Tutto scontato quindi? Macché. «In questo campionato non ci sono partite semplici. Ogni gara bisogna sapersela giocare con grande attenzione, portando il massimo rispetto per gli avversari. In questi giorni ho letto di una Ternana che ha grande voglia e determinazione di giocarsi le proprie carte sino all’ultimo. È una squadra che ha dimostrato sia nella gestione di Pochesci che di De Canio di essere capace, ha giocatori di livello, e ha un attaccante (Montalto, ndr), in doppia cifra». Roberto Venturato mette tutti sull’attenti: guai a sottovalutare l’impegno del Liberati. Se gli umbri occupano l’ultimo posto, però, significa che i problemi ci sono. «Non posso conoscere le motivazioni, né mi permetto di commentare, ma vedo che c’è qualità nella rosa. E in un campionato dove il particolare fa la differenza, ogni cosa può succedere. I punti saranno importanti per loro, per la salvezza, e per noi, per raggiungere i nostri obiettivi. E ogni partita sarà così fino al termine». […]
Ore 12.10 – (Mattino di Padova) […] «Purtroppo Iunco ha accusato un problema molto strano: calciando la palla in allenamento si è procurato una microfrattura da stress al ginocchio da poco operato al menisco», spiega Venturato. «Ha già avuto una visita dall’ortopedico che ha eseguito l’intervento e in queste ore è a Roma per un ulteriore consulto: al momento non ho altre indicazioni se non che dovrà rimanere fermo a lungo».Guardando la classifica, questa sembra una partita alla portata. «In questo campionato non ne esistono, perché tutti gli avversari meritano attenzione e vanno affrontati con rispetto. Da quel che ho letto in questi giorni mi risulta che la Ternana sia determinata a risalire: è una squadra capace, che ha anche trovato un attaccante da doppia cifra come Montalto. Sul perché si trovi in fondo alla classifica non mi permetto di dire nulla, non conoscendo la sua situazione interna, ma questa sarà una delle 9 finali che ci aspettano». De Canio ha preso in mano gli umbri a fine febbraio. Cosa s’immagina di diverso rispetto alla gara pareggiata per 1-1 al Tombolato all’andata? «A livello tattico mi attendo una squadra molto aggressiva, come non è abituale vederne nel nostro campionato, e che proverà a stare a ridosso della nostra area. Nelle ultime due partite ha alzato ulteriormente il baricentro proponendo una difesa a tre, in più ha assoluto bisogno di vincere. Noi dovremo mantenere la nostra identità, cercando di mettere in difficoltà un avversario che sta gestendo un periodo difficile a livello emotivo. A me, però, piace parlare di noi e non degli avversari, per questo dico che non voglio che passi il messaggio di un Cittadella che si accontenta. Al contrario, la classifica attuale ci deve servire da stimolo e non da cuscinetto». […]
Ore 11.50 – (Corriere del Veneto) Parola d’ordine: rialzarsi subito dopo quel dolorosissimo ko con lo Spezia, non guardarsi troppo indietro, ripartire di slancio verso i playoff. Il Cittadella si rituffa in clima campionato, annota i prossimi impegni contro Parma e Palermo e la sfida all’ex Claudio Foscarini calendarizzata per martedì 1 maggio alle 12.30. E oggi va a Terni, un campo storicamente non semplice, dove più di qualche volta i granata ci hanno rimesso le penne. Ma la storia e il vento sembrano cambiati. D’accordo, la Ternana è ultima in classifica, il Cittadella è oggettivamente più squadra, ha individualità migliori e un rendimento complessivo senza paragoni. Allo stesso tempo, però, la trappola è innescata e non andrà per alcuna ragione minimizzata o sottovalutata, più che mai in una primavera granata che per ora ha portato appena due punti nelle ultime quattro partite, tanto da scivolare pericolosamente ai confini della zona playoff. Oggi torneranno nell’undici titolare quattro primattori che erano rimasti fuori nelle ultime due partite, vuoi per cause di forza maggiore, vuoi per i pochi allenamenti sulle gambe. Dentro, dunque, Varnier, Vido, Kouamé e Chiaretti, con il compito di rialzare una squadra che pare essersi persa. O se non persa, sembra quantomeno aver smarrito le certezze che l’avevano fatta issare fino al terzo posto in classifica. […]
Ore 11.20 – (Il Piccolo) Uno splendido sole primaverile è tornato a baciare gli allenamenti della Triestina. Chissà se sarà magari di buon auspicio in vista della sfida di domani al Rocco contro il Padova (inizio ore 14.30, arbitra De Santis di Lecce), e se avrà il potere di far rivedere la luce agli alabardati dopo il brutto ko di Teramo, giunto in coda a cinque pareggi consecutivi. Certo, la partita dell’atteso riscatto non si presenta sulla carta esattamente come un impegno semplice. Anzi, con l’arrivo della capolista gli alabardati saranno di fronte alla dominatrice del campionato, che tra qualche settimana potrà verosimilmente festeggiare la promozione in serie B. […] La sensazione è che dopo alcuni esperimenti non certo riusciti, come l’assetto iper offensivo di Teramo, ci sia la volontà di ritornare al caro vecchio 4-3-3, che certamente dovrebbe dare maggiori garanzie e più equilibrio tattico. Anche se ovviamente qualche dubbio sui singoli interpreti ancora c’è. Partiamo dalla difesa, dove davanti a Boccanera, Codromaz con le sue prestazioni dovrebbe aver guadagnato ancora la fiducia del tecnico e sembra in leggero vantaggio su Aquaro per giocare al fianco dell’imprenscindibile Lambrughi. A destra, dopo l’opaca prova di Teramo dove però il contesto non ha certo aiutato, potrebbe essere confermato Troiani, che appare favorito su Libutti, mentre sulla fascia sinistra ci sarà Pizzul. Per quanto riguarda il centrocampo, ecco finalmente il ritorno di Coletti, autentico perno centrale della squadra davanti alla difesa, la cui assenza nelle ultime tre partite si è sentita in modo notevole. E con lui ritorna anche Bracaletti, che ha scontato la squalifica. Come noto, però, stavolta ad essere appiedato dal giudice sportivo è stato Porcari, per cui il ruolo di mezzala destra toccherà quasi certamente ad Aquadro. Qualche sorpresa potrebbe esserci invece nel tridente offensivo: l’impressione è che Arma punta centrale e Mensah a destra non si tocchino, ma con le sue ultime prove Pozzebon potrebbe essersi guadagnato il posto per domani, partendo magari dalla sinistra per poi accentrarsi. Insomma un tridente offensivo in cui ci sarebbe una certa libertà di movimento. Il sacrificato sarebbe ovviamente Petrella, che però è forse l’unico per gamba, verve e velocità a poter cambiare volto alla partita entrando in corso d’opera. Pertanto l’ex Teramo, che del resto non è ancora fisicamente al top, potrebbe anche partire dalla panchina. […]
Ore 10.50 – (Gazzettino) Bisoli sembra intenzionato a confermare la difesa a tre con Cappelletti, Russo e Trevisan, quest’ultimo al rientro dopo avere scontato quattro giornate di squalifica, e impiegato al posto di Ravanelli che in settimana ha abbandonato il gruppo accusando un risentimento all’inguine: questa mattina nella rifinitura a porte chiuse proverà ad allenarsi con i compagni, ma è quasi scontato il suo forfait. Come sicuramente resteranno ancora ai box Salviato, Mandorlini e Zivkov che stanno recuperando dai rispettivi acciacchi. Detto del pacchetto dei tre difensori, si abbasseranno in fase di non possesso per formare la linea a cinque Contessa a sinistra e Zambataro a destra, già protagonista con il Pordenone. In mezzo al campo si va verso una conferma per il trio formato da Mazzocco, Pinzi e Pulzetti, fermo restando che rispetto a una settimana fa il tecnico potrà contare anche sul rientro di Belingheri. Mentre nel reparto avanzato in tre appaiono favoriti per giocarsi i due posti: Capello, Gliozzi e Guidone.
Ore 10.40 – (Gazzettino) […] Ancora una volta Pulzetti e compagni potranno contare sul proprio popolo, destinato a essere il dodicesimo uomo in campo: sono infatti 978 i tagliandi già venduti per il settore riservato ai tifosi padovani, che anche oggi potranno acquistare in prevendita il tagliando. Tutti appassionatamente sugli spalti per incitare i propri beniamini, in attesa poi magari anche di buone notizie da Bassano dove un paio d’ore più tardi scende in campo la Sambenedettese (staccata di nove lunghezze considerato il vantaggio negli scontri diretti) e da Ravenna dove alle 18.30 è il turno della Reggiana (dietro dieci punti). Intanto, la squadra prosegue la sua marcia di avvicinamento al derby.
Ore 10.10 – (Mattino di Padova) «In questo momento viaggiamo sull’entusiasmo che ci ha dato l’ultimo successo e spero di rivedere una partita simile. La gara contro il Pordenone è stata la più bella da quando sono vicepresidente, per gioco, cattiveria e voglia di vincere. Devo dare atto a Bisoli e a tutto il suo staff di aver plasmato un gruppo eccezionale e lo si è visto nella scelta di lanciare dal primo minuto tre giocatori come Mazzocco, Russo e Zambataro che fino a quel momento avevano giocato poco e sono stati decisivi. In ogni caso a Trieste sarà fondamentale il risultato e se non dovessimo riuscire a vincere andrà benissimo un pareggio, come successo col Mestre a Portogruaro». Intanto la società sta già guardando al futuro e ha già rinnovato il contratto a molti giocatori in scadenza. Manca il rinnovo del d.g. Zamuner: a che punto siamo? «Non ci sono problemi, per scaramanzia faremo tutto a fine stagione. Zamuner sta svolgendo un lavoro eccelso e ovviamente vogliamo continuare il percorso assieme a lui».
Ore 10.00 – (Mattino di Padova) Domenica, in uno stadio così bello, anche a Trieste sarà un’atmosfera meravigliosa». Che sensazioni prova lei in prima persona, se paragonate al campionato di tre anni fa, quando foste protagonisti di una cavalcata simile a quella attuale? «Sono emozioni un po’ diverse. Nel 2014 ci ritrovammo catapultati in una nuova avventura praticamente dalla sera alla mattina. Andò tutto liscio, fummo anche fortunati, e quasi non ci rendemmo conto di quanto riuscimmo ad ottenere. Poi sono arrivati un paio d’anni non privi di difficoltà, qualche critica e un po’ di tensioni. Adesso siamo vicini a coronare un sogno lungo quattro anni, ma anche in questo caso devo ancora rendermene conto appieno e appena finisce una gara mi preoccupo subito di quella successiva». La prossima fermata si chiama Triestina per un derby molto sentito. Si aspetta una gara simile a quella con il Mestre o a quella con il Pordenone?
Ore 09.50 – (Mattino di Padova) […] Più si avvicina la partita, più salgono tensione ed emozione, per una sfida che vedrà almeno un migliaio di padovani raggiungere Trieste. «E per noi questa è una delle più grandi soddisfazioni», sorride il vice presidente biancoscudato. «Da quando abbiamo intrapreso quest’avventura abbiamo sempre detto che il nostro obiettivo non era soltanto quello di raggiungere i risultati, ma anche quello di riportare passione ed entusiasmo allo stadio. Nonostante variazioni continue di date e orari, che sono risultate scomode a tanti, l’Euganeo in questa stagione non ha mai fatto mancare il proprio supporto e anche in trasferta i nostri tifosi sono stati decisivi. Per me il calcio senza tifo allo stadio non ha motivo d’esistere e sono dell’idea che almeno 5 o 6 punti a campionato arrivino grazie alla forza dei sostenitori. Conosco da sempre la piazza padovana, conosco quello che può dare alla squadra e sono orgoglioso di questi numeri.
Ore 09.40 – (Mattino di Padova) Il traguardo di un migliaio di tifosi al seguito è a un passo. A ieri sera sono stati venduti 978 biglietti per il settore ospiti di Triestina-Padova e la prevendita andrà avanti fino a questa sera, mentre domenica per i padovani non sarà possibile acquistare il tagliando direttamente allo stadio. Visto il grande afflusso e le ingenti misure di sicurezza preannunciate dalle forze dell’ordine, il consiglio che proviene in questi giorni da entrambe le società è quello di arrivare a Trieste con largo anticipo. A tutti i tifosi ospiti, sia chi arriverà in pullman, sia chi raggiungerà il capoluogo giuliano con mezzi propri, è stato indicato di imboccare obbligatoriamente l’uscita della tangenziale “Wartsila/Grandi Motori”. Qui verrà effettuato un primo pre-filtraggio e i tifosi con mezzi privati raggiungeranno lo stadio a bordo di apposite navette. La squadra, invece, sbarcherà a Trieste nel tardo pomeriggio odierno dopo la seduta di rifinitura mattutina allo stadio Appiani. Non dovrebbero essere a disposizione di mister Bisoli gli infortunati Salviato, Mandorlini e Zivkov, che anche ieri si sono allenati a parte. Il tecnico, invece, punta a recuperare almeno per la panchina Ravanelli, vittima di un affaticamento muscolare nella seduta di mercoledì. […]
Ore 09.30 – (Mattino di Padova) Triestina-Padova, oltre ad essere un derby storico e ricco di fascino, vanta anche un piccolo record: è una delle pochissime sfide ad essere stata giocata in tutte le principali categorie dal calcio italiano, dalla Serie A fino alla Serie D. Un legame forte e d’accesa rivalità, quello tra queste due squadre, che hanno avuto un percorso molto spesso simile.E andando a leggere il cammino dei club, la parabola è stata in entrambi i casi discendente. I primi 22 incontri ufficiali in campionato tra le due società, infatti, sono stati giocati tutti in Serie A, dal 1928 al 1959. […] Quindi il declino. Negli anni Sessanta le due squadre si ritrovarono in B, nei ’70 nella allora Serie C unica, negli anni Ottanta sfide ricche di fascino tra C/1 e B. Da quel momento quasi un decennio da separati, quando il Padova ritocca fugacemente il paradiso della Serie A, prima di ritrovare la Triestina in una categoria inedita (la C/2) a cavallo del nuovo millennio. […] Quello di domani sarà il 70esimo scontro diretto in campionato. Il bilancio è quasi in perfetto equilibrio, ma pende un po’ di più dalla parte biancoscudata, con il Padova che fino a questo momento ha vinto in 24 occasioni, pareggiato in 23 e perso in 22.
Ore 09.00 – (Corriere del Veneto) Ottime indicazioni sulla prevendita di Triestina-Padova, ieri in serata. Sono 2541 i tagliandi acquistati per il big match del Rocco di domani alle 14.30, di cui quasi mille nel settore ospiti. Un dato incoraggiante che supera le precedenti trasferte e che si prepara a stabilire il record stagionale. Ieri Pierpaolo Bisoli ha fatto svolgere ai suoi un allenamento a porte chiuse. L’intenzione dell’allenatore è quella di confermare il 3-5-2 visto all’opera con il Pordenone. Ci sono vari ballottaggi: Mazzocco-Belingheri e Capello-Gliozzi, anche se al momento i primi due sono favoriti. Torna a disposizione anche Trevisan dop0 la squalifica e potrebbe accomodarsi in panchina. Nella Triestina c’è il recupero di Tommaso Coletti, dopo uno stop di tre settimane. Per la partita previste ingenti misure di sicurezza per garantire la regolarità del deflusso delle due tifoserie. Il livello di attenzione è elevatissimo, così come fu per Triestina-Vicenza. […]