Ore 20.30 – (Gazzettino, edizione di Pordenone) Il Comune di Pordenone potrebbe dover investire nuovamente sullo stadio Bottecchia, per permettere al club neroverde di continuare a giocare in serie C nell’impianto del capoluogo. La notizia trapela dalle stanze del municipio e alle porte c’è anche un incontro tra il patròn neroverde, Mauro Lovisa, e l’assessore ai Lavori pubblici, Walter De Bortoli. Si proverà a mettere giù un piano finalizzato all’ottenimento dalla Lega Pro dell’ennesima deroga relativa all’utilizzo del Bottecchia. Ma non sarà facile, vediamo perché. Il Pordenone durante l’estate, a meno di clamorosi exploit, dovrà iscriversi nuovamente alla Terza serie del calcio italiano. Per farlo non dovrà soltanto pagare, ma anche dimostrare di avere a disposizione un impianto a norma, in grado cioè di raggiungere i parametri impostati dal Palazzo che governa la C. E oggi il Bottecchia non è più lo stadio giusto. Ha ospitato le ultime quattro stagioni del ramarro, ma gli spiragli sembrano ridursi di anno in anno. Il problema, però, è che il nuovo stadio di Fontanafredda non sarà pronto prima di gennaio-febbraio. Che fare, dunque? Le strade sono sostanzialmente due. Il Pordenone potrà cercare un campo diverso (la Dacia Arena di Udine?) ed emigrare, perdendo molti tifosi al seguito, oppure trovare un altro salvacondotto per il Bottecchia. Ed è quello che si proverà a fare nelle prossime settimane. Il Comune, tramite l’assessore De Bortoli, ha garantito il massimo supporto. Naturalmente toccherà al club presentarsi in Lega e discutere il rinnovo delle deroghe.
Ore 20.00 – (Gazzettino, edizione di Pordenone) Sarà un’attesa snervante. Il calendario per domenica metterebbe in programma la sfida con il Modena, che però è stato radiato. I ramarri, costretti al riposo forzato, dovranno quindi guardare cosa faranno gli altri nel corso della trentaquattresima giornata. Tutte le sfide della quindicesima di ritorno si disputeranno domenica. Si comincerà con Sudtirol-Fano in programma alle 14.30. Ovvio che Stefani e compagni, così come tutto il popolo neroverde, faranno il tifo per il Fano, ultimo in classifica insieme al Vicenza. Gli altoatesini invece occupano il quinto gradino, insieme al Bassano, a quota 43 con 2 lunghezze di vantaggio sul Pordenone ottavo con 41. Ai playoff accederanno le formazioni che si classificheranno dal secondo al decimo posto al termine della stagione regolare. Inizieranno alle 16.30 invece le 5 sfide che riguardano da vicino la futura posizione in classifica dei ramarri e la sorte della stagione. La prima si giocherà al Mercante fra il Bassano (quinto con 43) e la Sambenedettese (seconda con 49). Anche in questo caso converrà tifare per gli ospiti, irraggiungibili dai neroverdi. Interessantissimo pure l’incrocio fra Mestre (settimo con 42) e Vicenza (ultimo a 28): la Zirolandia neroarancio potrebbe fare tre passi importanti verso il quarto posto. Il Renate (nono a 39) potrebbe scavalcare il Pordenone in caso di successo a Teramo (quartultimo con 32). Partita di grande tensione e lunga tradizione quella del Rocco fra la Triestina (decima con 38 punti insieme al Ravenna) e la capolista Padova (57). Totalmente privo d’interesse per la causa neroverde invece il match fra Fermana (tredicesima a 34) e Gubbio (quattordicesimo a 42). […]
Ore 19.30 – (Gazzettino, edizione di Pordenone) Vicenza, Sambenedettese e Renate: sono le tre compagini che il Pordenone dovrà affrontare da qui al termine della stagione regolare. Gli avversari più insidiosi però saranno i due turni di riposo che il calendario assegnerà a Stefani e compagni. Il primo domenica, il secondo il 29 aprile, penultima di campionato. Lapalissiano sottolineare che durante gli stop i neroverdi non incasseranno punti, mentre le avversarie nella corsa ai playoff si muoveranno. Nelle gare d’andata con Vicenza, Samb e Renate (a campi invertiti, quindi una sola in casa e due in trasferta) s’incassarono 4 punti. Paradossalmente, conti alla mano, potrebbero pure bastare se tutti, ma proprio tutti i risultati delle altre gare in programma da qui al 6 maggio fossero favorevoli alla causa neroverde. D’altra parte, nemmeno facendo l’en plein (9 punti) i ramarri potrebbero garantirsi con certezza il biglietto per la post season se una serie tremenda di circostanze sfavorevoli dovessero verificarsi sugli altri campi nelle ultime 5 giornate. Ai neroverdi non resta quindi che vivere alla giornata e seguire il diktat di Fabio Rossitto: «Affronteremo è il programma del Crociato – ognuna delle tre partite che ci rimangono come se facessero già parte dei playoff, con un solo obiettivo e nessuna alternativa: vincere!». […]
Ore 19.00 – (Messaggero Veneto) Federico Gerardi è ai box. Il centravanti del Pordenone, infatti, accusa ancora dalla sfida col Padova un dolore al tendine d’Achille: considerato che, nel fine settimana, la squadra non gioca dovendo osservare un turno di riposo, lo staff ha preferito far riposare il giocatore. Meglio averlo al top per il finale di stagione, in cui i ramarri devono cercare di vincere tutte e tre le partite in calendario per sperare di approdare ai play-off. Con gli attaccanti, nel corso di questa stagione, i ramarri sono sfortunati: sia Leonardo Colucci sia Fabio Rossitto non hanno mai avuto a disposizione al top per un lungo periodo la coppia offensiva che sulla carta sarebbe stata quella titolare, formata da Gerardi e da Emanuele Berrettoni. Sempre ieri si è allenato a parte Giulio Parodi così come Gianvito Misuraca: entrambi però non lamentano nulla di grave e saranno a disposizione per la sfida del 15 aprile col Vicenza. La squadra tornerà in campo oggi: allenamento alle 15. 30 a porte aperte al De Marchi. Domani ultima seduta settimanale (sempre alle 15. 30 al De Marchi). […]
Ore 18.30 – (Messaggero Veneto) Fabio Rossitto ha detto che quella di Vicenza sarà la prima di tre finali per la sua squadra. La squadra, così come la proprietà, vuole a tutti i costi entrare nei playoff di serie C. La strada è difficile: allo stato attuale raccogliere 9 punti sugli altrettanti a disposizione potrebbe non bastare al Pordenone per garantirsi l’accesso alla post season. L’aritmetica non mente e non fa sconti. Tuttavia la situazione “reale” non dovrebbe essere così drammatica. […] La squadra da guardare con maggior attenzione è il Renate: attualmente è nono, ha 39 punti, due in meno rispetto ai ramarri, e ha cinque gare ancora da disputare – tra cui lo scontro diretto all’ultima giornata al Bottecchia. Domenica le pantere della Brianza giocano in Abruzzo col Teramo, una sfida molto delicata visto che i locali sono impegnati nella lotta per la salvezza: se non conquistano il successo è un grandissimo passo avanti in chiave playoff per i neroverdi, ammesso che vincano la sfida dell’ultimo turno in casa. Attenzione poi anche a Triestina (decima a quota 38), Ravenna (undicesimo, sempre a quota 38) e Albinoleffe (dodicesimo con 36 punti), tutte ancora con cinque match da disputare. Si tratta di formazioni che stanno vivendo momenti diversi: i giuliani, negli ultimi cinque incontri, hanno conquistato solo 4 punti, l’Albinoleffe 5 mentre il Ravenna ha spiccato il volo portando a casa ben 12 punti. Le gare di domenica prossima del terzetto potrebbero abbassare la quota playoff, visto il quoziente di difficoltà: la Triestina ospita il Padova capolista, il Ravenna la Reggiana potenzialmente seconda (ha una gara in meno rispetto alla Samb) e l’Albinoleffe la FeralpiSalò, con quest’ultima che deve cercare il successo dopo il ko in casa nel recupero col Ravenna. […]
Ore 17.30 – (Corriere del Veneto, edizione di Vicenza) La «partita» per salvare il Vicenza, per portare la squadra a fine campionato come proposto dal curatore fallimentare può continuare. E va di pari passo con quella in campo, dove la squadra insegue la salvezza senza passare per i playout. La linea dell’esercizio provvisorio post-fallimento passata ieri consiste nel dare seguito alle proposte del curatore Nerio De Bertoli. Un piano (i cui contenuti non sono stati resi noti) per coprire le spese che ieri in tribunale a Vicenza ha avuto il benestare del comitato di creditori, il quale ha funzione di vigilanza sull’attività del curatore. A far parte del comitato nominato dal giudice delegato, sono Gianni Grazioli, dg dell’Assocalciatori, il consulente del lavoro Fabio Faccin e l’imprenditore Mauro Sterchele. Tutti presenti ieri in tribunale nell’aula del giudice Giuseppe Limitone, che si sta occupando del fallimento della società di via Schio. All’uscita dall’aula, dopo un’ora, il curatore ha risposto con un secco «no comment, non posso parlare» ed è rimasto a bocca chiusa così come gli altri. Quello di ieri è stato un passaggio tecnico: il curatore ha illustrato i conti della società e i progetti per coprire le spese dei prossimi mesi, (pare non tutte), con l’ultima parte del «paracadute» della Lega e i proventi di operazioni commerciali. Il comitato ha accettato le proposte di De Bortoli, «ma ora — ha detto Grazioli — è il campo che deve parlare e deve portare risultati».
Ore 16.30 – (Gazzettino, edizione di Venezia) Non un punto d’arrivo bensì di partenza, per continuare a crescere in campo e sugli spalti. Così il dg Dante Scibilia inquadra il raggiungimento della quota-salvezza dei 50 punti da parte di un Venezia che dopodomani al Penzo riceverà un Brescia pericolante ma scortato da un migliaio di tifosi. «I risultati di questa prima stagione in Serie B sono il frutto di un lavoro partito due anni fa e costruito nel tempo da tante persone nei rispettivi ruoli. I 50 punti sono comunque un obiettivo intermedio, con altre nove partite è una grande soddisfazione poter dire che non è finita qui. La salvezza era sì il primo traguardo, ma non l’unico». Il plauso di Scibilia è rivolto alla macchina-Venezia nel suo complesso. «Nello spogliatoio e fuori c’è un gruppo affiatato, persone rimaste compatte nei momenti difficili, determinate a migliorarsi sempre. La squadra ha dimostrato qualità tecniche di alto livello in Lega Pro e di buon livello anche in B, i risultati arrivano per come combaciano i vari tasselli, anche caratterialmente. Molte da gennaio ad oggi sono state le prestazioni convincenti, è giusto avere la fiducia per provare a prenderci i playoff partendo da una posizione buona. Io ci scommetterei, credo ci siano buone possibilità, quello che accadrà sarà una storia a sé». Contro il Cittadella al Penzo sfiorate le 6000 presenze. «Le ultime stagioni hanno fatto riavvicinare i tifosi perché il presidente Tacopina ha messo in piedi un progetto percepito come credibile. Le vittorie e lo spirito di sacrificio ben trasmesso dai nostri giocatori, aiutano il club nel suo obiettivo di coinvolgere sempre più gli appassionati. È un percorso che necessita di tempo, per il passato che c’è stato, per la scomodità del Penzo e anche perché abbiamo una storia ancora giovane. Di sicuro possiamo solo crescere». […]
Ore 16.00 – (Corriere del Veneto, edizione di Venezia) Stati Uniti, Cina e Australia. Il Venezia pensa in grande e vola oltreoceano, con un lavoro multitasking che porta novità succose. Come il primo camp arancioneroverde in programma in Australia a partire da martedì 10 aprile a Brisbane, nel cuore della comunità del Queensland. Oggi, in partenza per Brisbane, ci saranno il responsabile del settore giovanile Mattia Collauto e gli allenatori Nicola Marangon e Andrea Soncin, figure di primo piano dell’organigramma del club guidato da Joe Tacopina. E il programma definito promette faville. Collauto, il brand Venezia viaggia oltreoceano. Lei e Poggi vi sdoppierete fra Cina e Australia, due paesi su cui il club punta tanto… «Abbiamo cominciato dagli Stati Uniti, dove abbiamo ottenuto risultati molto importanti e adesso puntiamo senza esitazioni a Cina e Australia, due paesi dove il calcio italiano esercita ancora un fascino enorme». Il Brisbane City Fc è un club fondato da italiani e per il calcio italiano stravede. Com’è nato il contatto? «Io e Paolo Poggi ci sentiamo parte integrante di questa struttura, siamo orgogliosi di aver aiutato a rinascere questi colori. Siamo orgogliosi anche di poter portare il brand Venezia in giro per il mondo ed entusiasti della “missione” che ci è stata data. Il Brisbane City Fc ha la bandiera italiana nel logo, è molto attento a quello che accade in Italia e la mia presenza con Marangon e Soncin va interpretata come un segnale di attenzione nei confronti dell’Australia e del territorio». […]
Ore 15.30 – (La Nuova Venezia) Il Venezia ritrova domenica il Brescia, guarda caso l’ultima squadra contro cui ha vinto in trasferta il 4 novembre (2-1) in rimonta. «Così da tanto non vinciamo fuori casa? Un girone intero. Facciamo i tre punti al Penzo, magari ci porta bene per la prossima trasferta». Quasi incredulo, Marcello Falzerano, quando si rende conto che sono trascorsi cinque mesi dal blitz di Mompiano, firmato in rimonta proprio dalla sua zampata. «Pensiamo ad allungare il filotto di vittorie in casa, intanto, visto che ci aspetta la gara con il Brescia al Penzo. Possiamo giocare tranquilli, con la testa sgombra, avendo centrato con nove giornate d’anticipo il nostro primo obiettivo, ovvero la permanenza in Serie B». A questo punto, però, confermare tra un mese e mezzo anche i playoff sarebbe un risultato eccezionale per il Venezia. «Credo che sia già straordinario essere salvi con così tanto anticipo, un risultato insperabile a inizio stagione, adesso stiamo coltivando un sogno e cercheremo in tutti i modi di trasformarlo in realtà. Sarebbe fantastico in due anni passare dalla Serie D a lottare nei playoff per la promozione in Serie A. Dobbiamo essere ambiziosi, quindi proviamoci fino alla fine».Al Taliercio continua a lavorare a parte Sinisa Andelkovic, fuori gioco da prima della trasferta a Empoli, il cui rientro sembra destinato a slittare, mentre nel Brescia sono fermi il greco Kostandinidis e Cancellotti. […]
Ore 14.30 – Biancoscudati in campo all’Appiani per l’allenamento a porte chiuse.
Ore 13.30 – (Mattino di Padova) L’agenda del Campodarsego è strapiena. Nei prossimi 15 giorni, infatti, i biancorossi di mister Gianfranco Fonti dovranno affrontare un filotto di partite che definire tour de force probabilmente è un eufemismo. Fra Mantova, Este e la doppia semifinale di Coppa Italia di Serie D con il Crema (18 aprile e 2 maggio), capitan Aliù e C. dovranno armarsi di cuore, gambe e polmoni per mettere giù un pilastro (forse “il” pilastro) fondamentale per la promozione in Serie C.Il tutto dopo il pareggio con la Calvi Noale, partita che doveva rappresentare – detto in termini motoristici – il giro di lancio in vista della supersfida del “Martelli”, ma che invece si è rivelata un fastidioso fuori programma, sebbene il punticino abbia comunque fruttato l’aggancio in vetta alla Virtus Vecomp (a quota 61 punti). «Dopo la partita, i primi ad essere dispiaciuti erano proprio i giocatori», puntualizza il direttore generale del “Campo”, Attilio Gementi. «La squadra ha giocato un po’ sottotono, ma c’è da dire che la Calvi ha trovato un eurogol con Bandiera. La sua è stata una giocata fenomenale». Poi aggiunge con una buona dose di fatalismo: «Credo molto nel destino: alla luce di come sono andate le cose, era scritto che Campodarsego-Calvi Noale dovesse finire 1-1». Ora, però, c’è il primo scoglio (dei 5 rimanenti) della volata finale: «In questo momento per noi esiste solo il Mantova», prosegue Gementi. «Andremo ad affrontare una compagine che ha un ottimo allenatore, bravi giocatori ed un pubblico invidiabile, che merita ben altri palcoscenici. Noi, però, vogliamo reagire subito dopo un mezzo stop e disputare una grande partita». […]
Ore 13.00 – (Gazzettino) Per fortuna che si torna a giocare in trasferta, sarebbe da dire. Il Cittadella lontano dal Tombolato ha sinora fatto vedere le cose migliori – in termini di punti raccolti, ben 30 – ed è nettamente in testa nella speciale classifica riguardante le gare in trasferta, mentre in casa ha racimolato soltanto 20 punti: solo la Pro Vercelli con 16 ha fatto peggio. Anche la Ternana, l’avversario di domani, tra le mura amiche ha raccolto più punti del Cittadella, e se la classifica della squadra rossoverde è preoccupante, con l’ultimo posto occupato e ben 7 punti di distacco dalla posizione che garantirebbe lo spareggio-play out, i numeri contro il Cittadella sono tutti a favore della Ternana. Nelle sei partite giocate al Liberati, infatti, la squadra di Roberto Venturato non ha mai vinto: i numeri parlano di 5 vittorie della Ternana e un pareggio, conquistato nel 2014/2015 grazie al vantaggio di Rigoni, annullato poi dalla rete di Gavazzi. L’anno scorso finì 1-0 per la Ternana grazie al gol di Falletti, nel giorno dell’esordio in panchina di Carmine Gautieri. Il Cittadella, dal canto suo, ha perso posizioni in classifica dopo i recuperi di campionato, e attualmente è scivolato ai margini della zona promozione. E’ vero che la graduatoria resta ancora molto corta, ma non è più possibile perdere terreno, ecco che domani i tre punti sono (quasi) d’obbligo. In attesa del pieno recupero di Siega, in attacco Venturato nel finale di stagione potrà contare su Antimo Iunco, che si sta regolarmente allenando ed è stato convocato con lo Spezia. Iunco è un giocatore con tanta esperienza sulle spalle, e potrebbe davvero dare una mano in fase realizzativa, anche subentrando nel corso della partita. […]
Ore 12.30 – (Mattino di Padova) Sei stagioni sotto le Mura non si dimenticano. Oggi il Cittadella è un’avversaria, ma non potrà mai essere “soltanto” questo per Andrea Paolucci, che ora guida il centrocampo della Ternana. «Nei giorni che hanno preceduto la partita d’andata pensare di dover affrontare il Citta mi faceva un effetto maggiore, perché sapevo che sarei ritornato al Tombolato, quella che è stata casa mia per molto tempo», rivela. «Adesso la situazione è un po’ diversa perché domani giocheremo al “Liberati”, ma il ricordo degli anni trascorsi in maglia granata è troppo fresco perché questa possa essere una sfida uguale alle altre. A Cittadella ho lasciato tanti amici e sarà un piacere abbracciarli prima della partita. Penso ai giocatori, certo, ma anche a tutte le persone che lavorano al campo ogni giorno». […] Gli uomini di Venturato sono quelli che, sin qui, si sono espressi meglio in trasferta, ma non stanno attraversando un momento felicissimo: nelle ultime 4 giornate voi e loro avete ottenuto gli stessi risultati, raccogliendo appena 2 punti. «Davanti avremo una delle avversarie peggiori che ci possono capitare e dovremo affrontarla al massimo delle possibilità. Al momento negativo del Citta non bisogna dare troppo credito: in un torneo così lungo qualche passo falso ci sta, ma mi sembra che, sul piano delle prestazioni offerte, abbia sempre fatto il suo. A questa realtà va solo tributato un grande applauso, perché non era facile ripetersi a certi livelli. Nella scorsa stagione il gruppo granata ha tenuto sempre il piede sull’acceleratore e ora sta continuando a farlo. Non è da tutti». […]
Ore 12.00 – (Corriere del Veneto) […] Il Cittadella prepara la partita di domani contro la Ternana e ha ricevuto la visita delle telecamere di Skysport24. «A Cittadella — ha spiegato il difensore dell’Under 21 azzurra Marco Varnier — non ci sono pressioni particolari dopo una sconfitta, nessuno verrà mai sotto casa a contestarti… E nei momenti difficili la società e l’allenatore mi hanno sempre fatto sentire importante. Ricordo lo scorso anno, dopo una partita con il Cesena dove giocai veramente male, forse la peggior prestazione da quando milito in maglia granata. Nei giorni successivi, anziché scaricarmi, sia il direttore che il mister, ma anche i compagni, mi incoraggiarono a reagire. E questo fa la differenza anche nei momenti difficili, quando serve una buona parola per reagire nel modo giusto». E il dg Stefano Marchetti, da anni protagonista e «creatore» delle stagioni granata, ha aggiunto: «Abbiamo un modello consolidato, magari a volte basta una parola o un’attenzione come in una grande famiglia per superare un momento difficile. Per questo andiamo a cena — ha spiegato — spesso in pizzeria o qualche volta anche a mangiare del buon pesce e a tavola vengono subito appianati quei contrasti normali che in tutte le società, prima o dopo, emergono».
Ore 11.30 – (Il Piccolo) A due mesi dalla fine della stagione regolare, lo scettro è saldamente in mano alla rompighiaccio Padova: 57 punti in 29 partite con un rassicurante margine di 8 lunghezze sulla Samb, seconda con lo stesso numero di gare disputate. Le reti realizzate sono state 566, delle quali 262 in trasferta. I minuti tremendi per le difese: tra il 51′ e il 55′ (42 reti). Unica squadra con 31 partite è il Pordenone, mentre Reggiana, Ravenna, Vicenza e Fano ne hanno giocate 28. L’Unione (38 gol all’attivo in 29 turni) può esibire il 4° miglior attacco dopo Padova e Pordenone (appaiate con 40 reti, ma i patavini le hanno realizzate in 29 gare) e Feralpisalò (39 in 29 match), ed è prima per gol di testa col Padova (10). Il Vicenza ha trasformato il maggior numero di rigori (7). La Reggiana ha imposto più di tutti la legge di casa, con 11 vittorie, 1 pari e 2 sconfitte sul proprio terreno; all’opposto ci sono il Santarcangelo, con 4 affermazioni e 4 pari in 14 gare e il Vicenza, con 4 successi e 3 patte in altrettanti match. Padova e Samb sono finora le squadre più corsare, avendo chiuso 7 volte col bottino pieno. Le squadre più bacchettate disciplinarmente? Samb e Bassano: oltre 70 cartellini assortiti visti estrarre dagli arbitri. […]
Ore 11.10 – (Il Piccolo) Domenica al Rocco arriva il Padova, che non solo è la capolista indiscussa del campionato, ma vanta anche con 40 gol realizzati l’attacco più forte del girone (assieme al Pordenone: entrambe da poco hanno superato proprio la Triestina). Ma gli alabardati, di fronte a cotanto potenziale offensivo, sono pronti a chiudere la porta perché ritroveranno quella che finora è stata la vera saracinesca dell’Unione per tutti gli attacchi avversari, ovvero Tommaso Coletti. […] Adesso per fortuna Coletti sta meglio ed è pronto a rientrare proprio contro il Padova, per fronteggiare la forza d’urto della capolista. E al di là di quelle che saranno le altre scelte difensive – ad esempio è ballottaggio fra Aquaro e Codromaz per giocare accanto a Lambrughi, ma anche tra Troiani e Libutti a destra, mentre Pizzul sarà regolarmente terzino sinistro – la vera garanzia del pacchetto di protezione alabardato sarà appunto Coletti. Con lui, domenica la Triestina ritroverà anche Bracaletti, che ha scontato la squalifica a Teramo ed è pronto a ritornare nella mischia, ma perderà Porcari, appiedato dal giudice sportivo (squalificati anche Hidalgo e Bajic). A questo punto, se a centrocampo si giocherà a tre, dovrebbe toccare ad Aquadro fare l’altra mezzala, mentre se si deciderà per qualche formula alternativa potrebbe rientrare nei giochi anche Meduri. In attacco non si dovrebbe prescindere da Arma, Mensah e probabilmente Petrella, se l’esterno sarà a posto fisicamente, altrimenti potrebbe esserci ancora posto per Pozzebon. Tutte decisioni ancora da ponderare, e da prendere dopo l’allenamento di oggi pomeriggio a Prosecco e la rifinitura di domattina al Rocco.
Ore 10.40 – (Gazzettino) Intanto, domenica c’è il derby con la Triestina. «Non ho mai giocato a Trieste, ci stiamo preparando nel migliore dei modi sapendo che ci attende una gara tosta con un avversario che ha bisogno dei tre punti in chiave play off. Noi però vogliamo aggiungere un altro tassello al nostro obiettivo, e siamo consapevoli delle nostre potenzialità: se giochiamo come sappiamo, non ce ne è per nessuno».
Immaginiamo che si auguri di scendere in campo. «Il tecnico ci dirà la formazione solo prima della partita. Che giochi o meno non è un problema, anche perché c’è spazio per tutti». […] Si avvicina il traguardo che porta dritto in serie B, sarebbe il suo primo trionfo in carriera. «Vincere il campionato a Padova avrebbe un sapore diverso, considerato che è un successo che manca da molto tempo. È un’emozione unica e ci siamo vicini. Stiamo dando il centouno per cento in allenamento e in partita perché sappiamo quanto è importante per la città e per la nostra carriera. Se vinciamo, resterà nel cuore di tutti noi per sempre». E con il salto di categoria è anche previsto che lei rimarrà un altro anno. «Esatto, nel contratto c’è l’opzione che rimanga al Padova in caso di promozione in B. In questi mesi mi sono trovato bene, e affrontare la categoria superiore con questa maglia sarebbe bellissimo».
Ore 10.30 – (Gazzettino) Adesso che si è sbloccato non vuole fermarsi più nelle ultime cinque partite. Un digiuno così prolungato (quasi undici mesi) Ettore Gliozzi non l’aveva mai vissuto. Tanto più che nelle sue prime due stagioni da professionista al Sudtirol ha dimostrato di saperci fare alla grande sotto porta, mettendosi in luce con ventiquattro sigilli. Il primo in biancoscudato l’ha festeggiato sabato con il Pordenone. «E’ stato un anno un po’ travagliato, già nella prima parte di stagione a Cesena non ho avuto molta fortuna, questo gol ci voleva per darmi ulteriore autostima e consapevolezza, per cui ora gioco ancora di più per il gol. Fermo restando che l’importante è vincere il campionato, a prescindere da chi segna». […] «Va bene così, anche perché sono arrivato che la squadra aveva nove punti di vantaggio sulla seconda e oggi il distacco è invariato. Poi è chiaro che vorrei segnare in ogni partita, ma conta che venga apprezzato l’impegno che ci metto sempre. Fisicamente mi sento molto bene, a parte l’influenza che mi ha un condizionato nelle ultime settimane. Già nel derby con il Bassano sentivo che le gambe rispondevano al meglio, sono pronto per dare il mio contributo nelle ultime partite». […]
Ore 10.20 – (Gazzettino) Madonna al Padova anche nella prossima stagione. Ieri la società ha ufficializzato il prolungamento del contratto fino a giugno 2019 dell’esterno, che sta completando il recupero post infortunio al ginocchio patito proprio nel derby d’andata con la Triestina. In vista della sfida di domenica al Rocco, Bisoli ha provato a lungo la difesa a tre composta da Cappelletti, Russo e Trevisan, supportata a destra da Zambataro e a sinistra da Contessa. Formula proposta anche nella partitella in famiglia (due tempi di venticinque minuti), con formazione dei titolari completata in mezzo al campo da Mazzocco, Pinzi e Pulzetti, e in attacco dal tandem Capello e Gliozzi. Lo schieramento opposto invece è stato schierato con il 4-3-3, ossia il modulo attuato dalla Triestina. Nella ripresa Guidone ha preso il posto di Gliozzi, Marcandella di Zambataro e Belingheri di Pinzi. Ancora lavoro differenziato per Mandorlini, Salviato, Ravanelli e Zivkov che. Oggi pomeriggio allenamento a porte chiuse all’Appiani. […]
Ore 10.00 – (Mattino di Padova) «Eravamo consapevoli della nostra forza fin dall’inizio e il mister in questo senso è stato profetico. In ritiro ci disse che avremmo patito la preparazione iniziale a causa degli alti carichi di lavoro, ma verso novembre saremmo stati in testa e non l’avremmo mai lasciata. È andata proprio così, anche se manca l’ultimo passo. Servono 9 punti per la matematica, speriamo di chiudere il prima possibile». La società. Per completare il quadro dei rinnovi contrattuali, adesso mancano solo gli accordi con Trevisan e Pinzi, ma in questo caso se ne riparlerà solamente a fine campionato. Per Madonna, invece, l’accordo era già stato trovato da tempo e la promessa di rinnovo c’era già da inizio stagione, bastava solo formalizzarla: «Aspettavamo solo l’agente, il contratto era pronto», sorride il d.g. Giorgio Zamuner. «Mi sembrava giusto tenerlo con noi, prima di tutto perché lo considero un giocatore molto forte, non solo per la Serie C ma anche per la B. E in secondo luogo credo che gli dobbiamo essere riconoscenti, visto che si è fatto male per la nostra causa».
Ore 09.50 – (Mattino di Padova) Ogni promessa è debito e ieri mattina il Padova ha onorato un impegno particolarmente sentito. Nicola Madonna ha firmato il contratto che lo lega alla società di viale Rocco sino al 30 giugno 2019, rinnovando di un anno l’accordo in scadenza alla fine di questa stagione. […] «L’accordo c’era già, dovevamo solo trovare il tempo di mettere giù tutto in via ufficiale», sorride l’esterno. «Già la scorsa estate ci eravamo detti che a novembre ne avremmo discusso, e subito dopo l’infortunio la società mi ha ribadito che le cose non sarebbero cambiate e sarei stato qui anche l’anno prossimo. Potevano farmi un discorso diverso, invece hanno mantenuto la parola data ed è un aspetto che va sottolineato. Sono felice di riprendere un percorso che si è interrotto in un modo in cui non avrei mai voluto». […] A metà novembre lasciò un Padova che aveva appena conquistato la vetta. Si sarebbe mai aspettato che non l’avrebbe più mollata, incrementando sempre di più il proprio vantaggio?
Ore 09.40 – (Mattino di Padova) Mister Pierpaolo Bisoli continua a provare la difesa a tre, schieramento che con ogni probabilità riproporrà anche allo stadio Nereo Rocco domenica pomeriggio.Dopo il fastidio accusato mercoledì, ieri Ravanelli si è allenato a parte, il suo problema all’adduttore della coscia destra non sembra essere nulla di grave, ma molto probabilmente contro gli alabardati il giovane centrale partirà dalla panchina, visto anche il recupero di Trevisan.Continuano a lavorare a parte Zivkov, Mandorlini e Salviato, che non dovrebbero esserci a Trieste. Oggi e domani allenamenti a porte chiuse allo stadio Appiani.
Ore 09.30 – (Mattino di Padova) Sono 800 i supporter biancoscudati che hanno già acquistato il biglietto del settore ospiti per Triestina-Padova di domenica. […] Nel frattempo, ieri mattina si è riunito il Gruppo Operativo di Sicurezza dello stadio Nereo Rocco di Trieste, che ha dato nuove disposizioni ai tifosi biancoscudati. A tutti quanti, sia per chi arriverà in pullman, sia per chi raggiungerà il capoluogo giuliano con mezzi propri, è stato indicato di imboccare obbligatoriamente l’uscita della tangenziale “Wartsila/Grandi Motori”, posizionata 25 km. dopo la barriera di Monfalcone e a 5 minuti d’auto dallo stadio. Qui verrà effettuato dalle forze dell’ordine un pre-filtraggio dei pullman, che saranno quindi scortati fino al parcheggio vicino allo stadio. Per chi arriverà con auto e furgoncini, invece, l’indicazione è quella di lasciarel’auto nel parcheggio all’uscita “Wartsila/Grandi Motori” e raggiungere lo stadio a bordo di una delle navette messe a disposizione, anche per chi ha acquistato il biglietto di tribuna. Per questo motivo l’invito è quello di raggiungere Trieste con un buon anticipo, per evitare code all’ingresso dello stadio.
Ore 09.00 – (Corriere del Veneto) Un girone dopo, riecco la Triestina. E il destino torna a bussare alla porta di Nicola Madonna, che proprio nella partita di andata si fece male gravemente al ginocchio e, di fatto, concluse anzitempo la sua stagione. Un girone dopo, stavolta la dea bendata ha deciso di girarsi dalla sua parte. Rinnovo contrattuale proprio in coincidenza della partita contro la squadra che aveva segnato negativamente il suo campionato e parola mantenuta da parte della società dopo la stretta di mano che c’era stata in autunno, prima dell’infortunio. «Ringrazio il presidente Roberto Bonetto e il direttore Zamuner — sorride Madonna — in un mondo in cui la parola data spesso non viene rispettata, è stato un bel gesto vedere che la società, nonostante mi sia infortunato gravemente, ha rispettato gli impegni presi. Il Padova è una grande realtà e non per caso si raggiungono questi risultati. Domenica ho visto la partita col Pordenone ed è stata la migliore prestazione stagionale. È finita 3-0, ma sarebbe potuta terminare con uno scarto più ampio». […]