A Padova, a sconfitta incassata con la capolista, ha esordito in serie C il terzo giovane neroverde: si è trattato di Alessandro Lovisa, in campo tra i “pro” a neppure 17 anni dopo Marco Meneghetti e Pier Francesco Bertoli. «E nelle prossime gare debutteranno altri ragazzi: se dobbiamo perdere come sabato scorso è meglio farlo coi prodotti del nostro vivaio». Mauro Lovisa, presidente del Pordenone e papà di Alessandro, fa ben capire che aria tira in casa dei ramarri: c’è rabbia per come è maturato l’ennesimo ko di questa stagione, sinora negativa esclusa la Tim Cup; e c’è anche voglia di cambiare pagina.
[…]Una gara è già andata agli archivi: quella di Padova. «All’Euganeo il Pordenone non c’è stato, in particolare nel secondo tempo: sembravamo in gita. Gli avversari ci hanno massacrato sotto tutti i profili. Se noi non siamo al cento per cento fatichiamo con tutti. Tanti giocatori hanno disputato una gara sottotono: così non funziona, sono andati troppo piano. Alla ripresa dirò alla squadra che si può perdere ma non così, in maniera arrendevole».
[…]Le ultime partite le serviranno anche per capire chi farà parte del Pordenone del prossimo anno?«Sicuramente: i prossimi tre incontri mi daranno ulteriori dati per valutare i giocatori da confermare nel nostro progetto. Saranno tutti sotto esame: non voglio più vedere prestazioni come il secondo tempo di Padova, per il quale dobbiamo chiedere scusa ai tifosi. Con i sacrifici che facciamo non ammetto più di rimediare figure del genere».
(Fonte: Messaggero Veneto. Trovate il resto dell’articolo sull’edizione odierna del quotidiano)