Ore 20.00 – (Il Piccolo) Dall’uovo di Pasqua del sabato di campionato, la Triestina ha trovato tutto sommato delle belle sorprese. Visto in chiave alabardata, infatti, quello di ieri è stato sicuramente un turno positivo.Innanzitutto è vero che la Triestina rimane da sola al decimo posto, ma nessuna delle più vicine avversarie si è avvicinata e pertanto le inseguitrici più immediate restano a distanza di sicurezza. Ma non solo: anche guardando in avanti, ci sono ben quattro squadre che non hanno vinto e pertanto restano a portata di mano per l’Unione.Andiamo a snocciolare i risultati positivi per la Triestina: su tutti c’è la battuta d’arresto del Pordenone, che ha preso una batosta a Padova e pertanto resta di tre lunghezze sopra la Triestina, ma avendo giocato ben due partite in più. I neroverdi pertanto sono un’avversaria potenzialmente da superare per la squadra di Princivalli. Certo, il Padova è il prossimo avversario degli alabardati e conferma di essere la fortisisma regina del girone, ma domenica prossima arriverà al Rocco in una situazione tranquilla di piena gestione del comando.Ma per l’Unione è prezioso anche il pareggio fra Renate e Mestre. Spartendosi la posta in palio, i brianzoli staccano la Triestina di appena un punto, mentre i veneti di Zironelli vanno sopra di 4 lunghezze, ma sono ancora abbordabili per la squadra alabardata. Altro risultato pienamente positivo per la Triestina è la sconfitta dell’Albinoleffe a Fano: i bergamaschi infatti sono quelli che più da vicino minacciano all’Unione per la zona play-off, ma con questa battuta d’arresto restano undicesimi a 2 punti da Bracaletti e compagni. […]
Ore 19.00 – (Corriere del Veneto, edizione di Vicenza) Un primo tempo da incorniciare, un inizio di ripresa da incubo e la cioccolata pasquale della Virtus diventa amarissima. Il Bassano torna con le ossa rotte da Salò dove i ragazzi di Colella per 45’ minuti dominano quello che era un vero e proprio spareggio playoff andando in vantaggio con Proia, ma che poi cedono a un’indemoniata Feralpi che prima sbaglia un rigore e poi in cinque minuti ribalta il match grazie alle reti di Dettori e Legati. Peccato, perché se si eccettua il quarto d’ora di blackout, i giallorossi hanno giocato una gara precisa e ordinata fino all’ultimo. […] Per trovare il pari Colella gioca la carta Fabbro, ma nonostante i diversi tentativi, i verdeblu si portano a casa i tre punti e scavalcano in classifica proprio la Virtus ora al quinto posto.
Ore 18.00 – (Gazzettino, edizione di Venezia) E’ stata una settimana molto complicata per il Mestre quella che ha preceduto la partita del Citta’ di Meda contro il Renate. Uno dopo l’altro, i membri dello staff tecnico si sono contagiati una bella influenzale che ha messo tutti ko, Zironelli incluso, l’unico pero’ a riuscire a dirigere un paio di sedute e, imbottito di farmaci, seguire la squadra per tutta la durata di questa trasferta in terra brianzola nonostante una temperatura di 38.5. Lo staff ha raggiunto la Brianza solo nella mattinata di ieri, a poche ore dal fischio d’inizio. E come se non bastasse Zironelli & C. si sono sorbiti tutta la gara sotto il diluvio universale iniziato, puntualissimo, alle 14.30 e protrattosi senza soluzione di continuita’ fino al triplice fischio. Due le conseguenze: la prima immediata e cioe’ che il Mestre non si e’ potuto esprimere sui suoi livelli standard qualitativi di gioco. La seconda sono le possibili ricadute influenzali a partire da Zironelli che si presenta nella ghiacciata sala stampa di Meda esordendo con «sono ancora ko». Ma soddisfatto della prova dei suoi ragazzi «A cui va detto bravi perche’ non era affatto semplice preparare in questo modo una partita così difficile. Loro lo hanno fatto quasi in autogestione e i risultati sono stati molto buoni. Succedeva che noi dicevamo loro cosa fare e, da soli, si allenavano. Questo e’ possibile solo quando si ha a che fare con gente seria». […]
Ore 17.30 – (Gazzettino, edizione di Venezia) Gomez segna ancora al Mestre (fece una doppietta all’andata), ma questa volta contro il Renate la squadra del febbricitante Zironelli un punto lo guadagna, con merito, reagendo bene al gol del bomber nerazzurro grazie a una prodezza di Sottovia che si conferma il miglior goleador a disposizione. Rispetto a quello del Padova è un Mestre quasi totalmente rinnovato. Zironelli ne conferma solamente quattro dopo il tour de force della scorsa settimana: il portiere Favaro, Fabbri, Gritti e Lavagnoli. Per il resto cambia tutto anche in virtu’ delle squalifiche (pesanti) di Perna e Boscolo Papo, ovvero la spina dorsale di squadra. Rispetto alle indicazioni della vigilia non c’e’ Neto Pereira in attacco, mentre a guidare il reparto arretrato tocca a Politti con Gritti e Boffelli. Piove a dirotto al calcio d’inizio dopo una giornata senza una goccia in Brianza e il campo del Citta’ di Meda già tutt’altro che accettabile ne risente e si trasforma subito in un acquitrino. […] La pioggia non rallenta e il campo nel secondo tempo impedisce le giocate anche piu’ elementari. Potrebbe far saltare il banco (a favore del Mestre) l’ingenuo cartellino rosso sanzionato a De Luca che colpisce Gritti con una gomitata; vede tutto uno dei due assistenti e De Tullio di Bari estrae il cartellino rosso.
Ci sarebbe il tempo per vincerla e l’occasione arriva anche, subito dopo l’espulsione. Spagnoli e’ fresco e scappa via a sinistra, corre 80 metri ma Pavan tiene botta nel duello e in scivolata interviene provvidenzialmente proprio al momento della conclusione, molto probabilmente diretta in fondo al sacco. […]
Ore 17.00 – (La Nuova Venezia) […] Zironelli parla della gara e dell’1-1 finale. «Molto bene il primo tempo in cui ancora il campo permetteva di giocare a calcio. E si è visto soprattutto in due-tre uscite che abbiamo fatto. La prima ha portato alla traversa colpita da Sottovia, poi il tiro pericoloso di Beccaro. Nonostante il fondo scivoloso secondo me abbiamo giocato benissimo. Nel secondo tempo le condizioni sono peggiorate, noi vogliamo giocare sempre e comunque palla a terra ma in certe situazioni sono stato io a dire di essere più pratici e di badare più alla sostanza che alla forma». Punteggio giusto? «Sì, pareggio giusto anche se in 11 contro 10 avremmo potuto fare di più e meglio. L’occasione c’è stata ma non l’abbiamo sfruttata».Un dubbio sul gol di Gomez: «Vorrei rivederlo al video. La mia difesa si è alzata bene, l’attaccante del Renate poteva essere in fuorigioco». […]
Ore 16.30 – (La Nuova Venezia) Terzo risultato utile consecutivo per il Mestre, che torna da Meda con un pareggio. Al vantaggio del Renate firmato Gomez risponde subito Sottovia, che fissa il risultato sull’1-1 a più di un’ora dalla fine della gara. La partita, di fatto, dura un tempo, il primo: poco accade nella ripresa, con le due squadre che si accontentano ed il terreno di gioco che non favorisce certo lo spettacolo. Zironelli (privo degli squalificati Boscolo e Perna nonché di Ayoub) presenta i suoi con il 3-4-3: davanti a Favaro ci sono Gritti, Politti e Boffelli, Lavagnoli e Fabbri agiscono lungo le corsie laterali con Zecchin e Casarotto in mediana, Martignago è il principale riferimento offensivo supportato da Beccaro e Sottovia. […] Ad interrompere la monotonia della ripresa ci pensa Mattioli, che al 32′ riceve da Simonetti ma non riesce ad inquadrare il bersaglio grosso. Cevoli getta nella mischia Fietta al posto di Palma, ma un calciatore precedentemente subentrato, De Luca, complica i suoi piani ricevendo il cartellino rosso dall’arbitro per un fallo ai danni di Gritti. Ci prova anche il Mestre, che al 36’costringe Pavan a deviare in angolo un tiro di Spagnoli. Dopo un colpo di testa di Di Gennaro fuori misura su angolo (39′), Zironelli effettua un altro cambio, con Bonaldi che prende il posto di Casarotto. Non accade più nulla fino al termine dei quattro minuti di recupero: 1-1.
Ore 15.30 – (Corriere del Veneto, edizione di Vicenza) Al Menti va in scena Vicenza-Santarcangelo, 33 giornata del campionato di Lega Pro, sfida salvezza per evitare la serie D. Se un tifoso biancorosso fosse rimasto per qualche anno lontano dalle vicende del Lanerossi di certo non ci crederebbe, convinto piuttosto di essere capitato su «scherzi a parte». Invece, purtroppo, è tutto più vero del vero. Come è vero che il Vicenza la partita l’ha persa, quarta sconfitta di fila, e oggi si ritrova all’ultimo posto in classifica. E con un’asta da organizzare per trovare dei compratori, non è certo una buona notizia. Lerda si affida al suo 3-5-2. I dubbi della vigilia si risolvono a favore di Tassi preferito ad Alimi, schierato come play davanti alla difesa, e di Jakimovski che va ad occupare la corsia di sinistra con Giraudo dirottato in panchina. Per il resto tutto secondo previsione, con Comi e Giacomelli coppia di attacco. Prima di inizio gara la curva Sud esprime il proprio pensiero sull’esonero di Zanini; cori e applausi rivolti all’ex tecnico e striscione eloquente che recita: «Con Nicola e Gino avete esonerato un’intera città. Vergogna!». […] Game over e ciao Vicenza: nubi nerissime all’orizzonte.
Ore 14.30 – (La Nuova Venezia) «Per il Venezia è una specie di finale. Se riuscissimo a vincere a Carpi, metteremmo una bella ipoteca sui playoff ricacciando gli emiliani a 5 punti. Se dovessimo perdere, lotteremmo fino alla fine per coronare questo grande sogno. Abbiamo un match-point in mano».Anche perché il Venezia, non perdendo a Carpi, avrebbe anche il vantaggio dell’esito favorevole negli scontri diretti con gli emiliani. […] «Una squadra che, in un organico già di primo livello ,inserisce a gennaio tre giocatori come Di Chiara, Garritano e Melchiorri può avere solo progetti ambiziosi. Il Venezia arriva a questo match davanti in classifica al Carpi, un segnale dello straordinario campionato. Ricordo che un po’ tutti in estate ci davano in fondo alla griglia di partenza della Serie B, aver centrato il primo obiettivo stagionale con larghissimo anticipo ha un valore eccezionale. Non era così scontato, tanto è vero che nel contratto ho un premio molto elevato per la permanenza in Serie B: questo dobbiamo averlo ben chiaro tutti. Per di più siamo in corsa per realizzare un sogno, anche se dopo Frosinone saremo ancora più vigili su quello che ci succede: veniamo puniti anche per situazioni che non si verificano. Prima la mia squalifica, poi quella di Del Grosso. Siamo una neopromossa, ma meritiamo rispetto e anche a Frosinone ho visto cose che non mi sono piaciute». […]
Ore 14.00 – (La Nuova Venezia) Sfida playoff per il Venezia, che domani a Carpi recupera il match rinviato domenica 4 marzo dopo l’improvvisa scomparsa di Davide Astori. Un mese fa gli arancioneroverdi si sarebbero presentati al “Cabassi” con 3 punti di vantaggio sulla squadra di Calabro, un mese dopo il margine si è ridotto a due lunghezze, ma il Venezia si è lasciato alle spalle le due trasferte di Empoli e Frosinone, oltre a piegare il Cittadella al Penzo. Un calendario decisamente più “tosto” rispetto a quello del Carpi che, fatta eccezione per il viaggio a Palermo (0-4), ha ospitato Pro Vercelli (2-0) e Ternana (2-1) e impattato a Cesena (0-0).Passata Carpi, il Venezia avrà 5 gare su 9 al Penzo, diventato una sorta di “Fort Knox”, come l’ha battezzato il presidente Joe Tacopina. Venezia che, al di là delle prestazioni positive, deve ritornare a correre anche in trasferta (4 sconfitte con Pescara, Salernitana, Empoli e Frosinone nelle ultime 6 uscite), dove non vince addirittura dal 4 novembre, quando Pinato e Falzerano rovesciarono il risultato a Brescia. Un filotto di 9 partite senza vittorie (5 pareggi, 4 sconfitte) in quasi cinque mesi. Sul lato opposto della medaglia, il Carpi ha una striscia positiva aperta al “Cabassi” di 10 risultati (5 vittorie, 5 pareggi), la terza in assoluto della Serie B, l’ultimo a passare in Emilia (1-3) è stato il Palermo (24 ottobre).Venezia. Andelkovic non è ancora a posto per cui salterà anche la trasferta di Carpi puntando a rientrare domenica al Penzo contro il Brescia. Inzaghi non potrà contare nemmeno su Del Grosso, squalificato per due giornate dal giudice sportivo (si sta valutando se presentare o meno ricorso), ma recupera in difesa Modolo, costretto ad accomodarsi in panchina a Frosinone debilitato dalla febbre. […]
Ore 13.30 – (Gazzettino) Cittadella penultimo in classifica. Sarebbe la disastrosa posizione della squadra di Venturato se si tenesse conto delle sole gare disputate in casa. Questa speciale graduatoria evidenzia come il Cittadella abbia al Tombolato un rendimento da retrocessione: soltanto la Pro Vercelli (ma con due partite in meno disputate tra le mura amiche) sta facendo peggio, 16 punti contro i 20 ottenuti dai granata, gli stessi ottenuti da Novara, Entella, Ascoli e Foggia, queste ultime due con una gara in meno giocata nello stadio di casa. Persino il fanalino di coda del campionato cadetto, la Ternana, nel suo stadio ha fatto meglio, conquistando 21 punti. Il rendimento al Tombolato è davvero insoddisfacente per una squadra che sta lottando per le primissime posizioni del torneo, e i numeri lo testimoniano in maniera eloquente: su diciassette gare disputate sono soltanto cinque le vittorie, a fronte di altrettanti pareggi e ben sette sconfitte. Per fortuna che si gioca anche in trasferta, verrebbe fa dire, e nel rendimento esterno troviamo il rovescio della medaglia: tenendo conto delle partite fuori casa il Cittadella è la formazione che ha fatto meglio di tutti, con un distacco evidente, tra l’altro. Sono infatti 30 i punti conquistati dalla truppa granata, ben sei in più delle seconde (Palermo e Parma), sette sull’Empoli attuale capolista del torneo. Sono nove i successi esterni del Cittadella, con l’incredibile score di cinque vittorie di fila a inizio 2018. I numeri distanti dal Tombolato stanno quindi tenendo il Cittadella aggrappato alle prime della classe, ma occorre una vigorosa e immediata sterzata al rendimento generale della squadra di Venturato, che ha raccolto soltanto due punti nelle ultime quattro gare. […]
Ore 12.50 – (Gazzettino, edizione di Pordenone) Onesto come sempre, Fabio Rossitto riconosce la netta superiorità del Padova. «Niente da dire è il suo esordio -, siamo riusciti a contenerli sino a una manciata di minuti dalla fine del primo tempo. Poi abbiamo cominciato a sfilacciarci e a perdere qualche pallone e già lì allarga le braccia ho cominciato a intravvedere i primi segni di quello che sarebbe potuto succedere. In avvio di ripresa continua il crociato abbiamo preso gol subito e la partita è totalmente cambiata. Il Padova riconosce è macchina di ben altra cilindrata rispetto alla nostra. Forte fisicamente e agonisticamente cattiva. Noi non siamo stati mai veramente incisivi anche nella parte iniziale quando sembrava avessimo preso in mano il pallino. Certo conferma quella in campo non era la squadra delle ultime tre partite». […]
Ore 12.30 – (Gazzettino, edizione di Pordenone) Dall’amara cioccolata dell’uovo di Pasqua neroverde esce la sorpresa che nessuno si aspettava: la presunzione con la quale i ramarri hanno affrontato all’Euganeo la capolista Padova. Stefani e compagni hanno preteso di giocarsi là il match dell’anno sfidando i biancoscudati sul piano del gioco, forse illusi dai 7 punti conquistati nelle tre gare precedenti. Tanta presunzione e poca di quella determinazione che richiede Rossitto. Ovvio che siano stati severamente puniti dai padroni di casa che già avevano dominato 35′ minuti della prima frazione (solo i primi 10′ a favore dei neroverdi) per poi scaricare nella ripresa tre palloni alle spalle di Perilli. La scarsa grinta con la quale i ramarri hanno affrontato la gara è testimoniata dal fatto che non uno di essi è finito nella lista dei cattivi del signor D’Ascanio, che non ha tirato fuori nemmeno un giallo contro di loro. Il turno di riposo al quale dovranno sottostare domenica arriva di proposito. Rossitto dovrà farsi sentire e dovrà torchiarli a dovere prima del match del 15 aprile a Vicenza. E dovrà farsi sentire questa volta anche Mauro Lovisa perché non si può rischiare di chiudere la stagione senza accedere ai playoff. Il crociato rispolvera Perilli fra i pali, conferma la difesa delle ultime gare e il duo d’attacco (Berrettoni, Gerardi). In mezzo Caccetta sostituisce lo squalificato Burrai e Bombagi completa con Misuraca e Zammarini il centrocampo. Bisoli risponde con un 3-5-2 che vede Guidone e Capello in prima linea. […]
Ore 12.10 – (Messaggero Veneto) Fabio Rossitto è giù di morale. Perdere a Padova, al cospetto della capolista a cui manca poco per vincere il campionato, lo si può mettere in conto. Cadere però in questo modo, con un secondo tempo da dimenticare, non va bene. E il tecnico del Pordenone lo ammette.«Dopo il gol subìto al 3′ della ripresa la partita è finita – afferma nella sala stampa dell’Euganeo l’allenatore -. Da lì in poi abbiamo fatto fatica e non siamo più riusciti a rientrare in gara. Il Padova ha un’altra cilindrata: è forte fisicamente, è cattivo, è la squadra più forte e l’ha dimostrato. Mi dispiace aver perso così, anche perché nel primo tempo avevamo fatto un buon match». […] Per il capitano, Mirko Stefani, «ha vinto la squadra più forte – spiega -. Il Padova ha dimostrato di meritare il primato. È stato superiore sotto tutti i punti di vista. Noi abbiamo tenuto bene la prima mezz’ora, poi loro hanno preso campo e pian piano hanno costruito la vittoria. Probabilmente non ci aspettavamo questa differenza, ma il campo l’ha evidenziata». Adesso bisogna guardare all’immediato futuro: si riprende domenica 15 al Menti col Vicenza fanalino di coda. «Ora non dobbiamo fare drammi – è il monito del difensore -. Anche da giornate così si impara qualcosa. Dopo Pasqua riprendiamo a lavorare come abbiamo sempre fatto, pensando di conquistare un posto tra le prime dieci. Cerchiamo di arrivare al meglio ai playoff e poi vediamo cosa può succedere. Abbiamo le carte in regola per poter fare bene». […]
Ore 11.50 – (Messaggero Veneto) Vicenza tra due settimane, Sambenedettese e Renate. Queste tre squadre rappresentano il prossimo futuro per il Pordenone, le tre avversarie che restano da affrontare di qui alla fine della regular season per blindare la posizione playoff. Nove punti in palio, e servirà probabilmente conquistarli tutti per evitare brutte sorprese. Ma se i neroverdi saranno quelli visti ieri a Padova, beh, meglio mettersi il cuore in pace. Già, perché sul campo della capolista la squadra di Rossitto – ovvero quella che ha giocato più gare di tutte nel girone B di serie C – finisce travolta, protagonista di un buon avvio di gara, di un primo tempo in calando e di una ripresa assolutamente da dimenticare, di una mollezza preoccupante, inattesa, decisiva, che ha consentito ai biancoscudati di vincere senza neanche faticare troppo e mettere così un piede, o forse qualcosa di più, in serie B.Involuzione. Per il big match dell’Euganeo, Rossitto rispolvera il portiere titolare Perilli, dimostrandosi inflessibile con gli estremi difensori: se il numero 1 era stato accantonato per tre partite dopo gli errori di Mestre, pagati a caro prezzo, stavolta è Mazzini a finire in panchina dopo la papera del turno precedente contro la Reggiana, Per il resto è la stessa squadra di sei giorni prima, fatta eccezione per lo squalificato Burrai, rimpiazzato da Caccetta. […] Non sarà una Pasqua serena per il Pordenone, 11 gol subiti nelle ultime 5 partite sono un viatico desolante in chiave playoff. Ora a Vicenza, contro il nuovo fanalino di coda, sarà assolutamente vietato fallire. E attenzione a chi arriva da dietro.
Ore 11.20 – Le pagelle del Padova (Gazzettino): Bindi 6; Ravanelli 6.5, Russo 7, Cappelletti 7.5; Zambataro 7, Mazzocco 8, Pinzi 7 (Bellemo sv), Pulzetti 8 (Serena sv), Contessa 6.5 (Fabris sv); Guidone 6.5 (Sarno sv), Capello 6 (Gliozzi 7).
Ore 11.10 – (Gazzettino) Insomma, per i tifosi biancoscudati è sicuramente una Pasqua da incorniciare. E dire che la formazione ospite (sette punti nelle ultime tre partite, compreso il 4-3 rifilato nel turno scorso alla Reggiana) aveva avuto un buon approccio alla gara. Forti di un rapido palleggio a palla radente, i neroverdi hanno provato a guadagnare campo, costringendo il Padova ad abbassarsi fino ai limiti dell’area. Abbastanza ispirato Berrettoni, che ha cercato di trovare un po’ di spazio tra le linee. Efficaci anche un paio di avanzate sulla destra di Formiconi, tamponate con qualche affanno da Contessa. Ma è stato un fuoco di paglia. Non appena infatti il Padova ha acceso i motori, la partita è diventata a senso unico. I biancoscudati, schierati con il 3-5-2, sono andati a prendersi il successo vincendo praticamente tutti i duelli a centrocampo e arrivando sempre per primi sulle seconde palle: feroce il pressing, immediate le ripartenze, puntuali le sovrapposizioni sulle corsie esterne. Un dominio totale che non si è tradotto in gol soltanto per la scarsa lucidità degli attaccanti sotto porta. […]
Ore 11.00 – (Gazzettino) Difficile giocare meglio di così. Un Padova formato super ha schiantato la resistenza del Pordenone e compiuto un passo forse decisivo verso la serie B, anche se la Sambenedettese ha battuto in rimonta il Ravenna e la Reggiana affronterà domani il Sudtirol. A cinque gare dalla fine la squadra ha dato infatti una dimostrazione di strapotere che lascia ben poche speranze di rimonta alle dirette inseguitrici. Ritmo, intensità, compattezza, fisicità, corsa e tanta qualità: si è visto un po’ di tutto nella prova della truppa di Bisoli e gli applausi sono stati meritatissimi. In tanto splendore si è esaltato un protagonista a sorpresa, Davide Mazzocco, che all’esordio da titolare ha firmato la rete del vantaggio ed espresso una personalità da veterano. Da incorniciare anche la prestazione di Zambataro, debuttante pure lui dal primo minuto, e l’eurogol di Pulzetti per il sigillo del raddoppio. A completare l’opera di demolizione del Pordenone ci ha poi pensato Gliozzi, che ha festeggiato il suo primo centro con la maglia del Padova.
Ore 10.50 – (Gazzettino) Avevamo quella cattiveria che il Padova deve avere perché siamo primi in classifica e dobbiamo dimostrare di essere i più forti. Forse in questa partita abbiamo imparato a fare tre passaggi di fila, all’andata con il Pordenone non eravamo riusciti a farli: dai, scherzo con il mio amico Lovisa». È il turno di Bisoli. «Faccio i complimenti alla squadra perché non ha risparmiato mai un briciolo di sudore, di cattiveria e di bel gioco perché abbiamo fatto una partita splendida sul piano tecnico e tattico. La cosa più bella per un allenatore, al di là delle vittorie, è che due giocatori che non erano mai partiti titolari in una partita quasi fondamentale per la vittoria del campionato hanno risposto ci siamo mister. Vuole dire che in allenamento si sono allenati sempre come se fossero titolari, e io li ho sempre considerati come tali. Poi a volte devo fare delle scelte e li ho penalizzati, però ripeto: la cosa più bella è che vado a casa e Zambataro e Mazzocco sono stati degli artefici per vincere questa partita». […]
Ore 10.40 – (Gazzettino) «Sono felice per il risultato, in maniera particolare per la prestazione che è stata grande». Si respira un clima di euforia in sala stampa e le parole del presidente Roberto Bonetto dicono tutto: «Sono felice per Bisoli, ha fatto le scelte giuste e si vede che i ragazzi sono sul pezzo. Virtualmente li abbraccio tutti perché mi faranno passare una Pasqua bellissima». Poi su Pulzetti: «Si è meritato la standing ovation, come l’avrebbero meritata tutti. Chiaro che è stato un trascinatore, ha fatto delle ripartenze incredibili, ha segnato un gol bellissimo». Meno cinque alla fine, è arrivato il momento di usare la calcolatrice? «No, andiamo a Trieste. Ora passiamo Pasqua in famiglia, martedì i ragazzi riprenderanno per preparare la partita con la stessa intensità, modestia e cattiveria che si è vista con il Pordenone sin dai primi contrasti.
Ore 10.20 – Le pagelle del Padova (Mattino di Padova): Bindi 6; Ravanelli 6.5, Russo 6.5, Cappelletti 7.5; Zambataro 7, Mazzocco 7.5, Pinzi 6.5 (Bellemo sv), Pulzetti 8 (Serena sv), Contessa 7.5 (Fabris sv); Guidone 6 (Sarno sv), Capello 5.5 (Gliozzi 7).
Ore 10.10 – (Mattino di Padova) Gioco, pressing, ritmo e spinta poderosa sulle corsie esterne: ingredienti che significano qualità, compattezza e ottima resistenza allo sforzo, se è vero che alla distanza il marchio di fabbrica del più forte si è stampato sul volto dei “ramarri”. Il lavoro di un allenatore si misura dalla cura dei particolari e dai piani messi in atto per far crescere con la giusta progressione il gruppo di giocatori che ha per le mani. Ebbene, ieri il tecnico di Porretta Terme, vulcanico e fumantino quanto volete, ma perfetto stratega nel preparare i match in funzione del contendente di turno, ha pescato dal mazzo le “carte” preziose in grado di fargli vincere la sfida: Zambataro e Mazzocco. Una vera e propria doppia scommessa, perché il 19enne terzino etiope ed il 22enne centrocampista bellunese avevano, sì, accumulato qualche gettone di presenza sinora, subentrando a gara in corso, ma non erano mai partiti titolari dall’inizio. […] Il vantaggio sulla Sambenedettese rimane di 8 punti (9 considerato lo scontro diretto). La Reggiana, che ha due partite in meno ed è a – 13, giocherà domani con l’Alto Adige e deve recuperare con il Mestre (mica facile…). Restano 5 gare da qui al 6 maggio, il traguardo si vede benissimo sullo sfondo. Resta da decidere quando festeggiare (il 22 aprile a Fermo?). Intanto, pensiamo al derby di Trieste di domenica 8, un’altra sfida sentitissima. Da affrontare con serenità. E auguri a tutti.
Ore 10.00 – (Mattino di Padova) Un consiglio spassionato agli eterni scontenti, quelli che cercano il pelo nell’uovo anche quando non c’è, agli iper preoccupati che vedono ombre dappertutto e vaticinano di crolli alla distanza e di agganci possibili perché nel passato c’è stato chi ha recuperato 7, 8 o 9 punti a chi stava davanti e lo ha sorpassato: a tutti costoro diciamo che è meglio se restano lontani dall’Euganeo. Non c’è posto per chi non crede nel Padova, in vetta da mesi nel girone B di terza serie, e nella B che sta avvicinandosi a grandi passi. E la dimostrazione che non ce n’è per nessuno, gufi e cassandre compresi, la squadra di Bisoli l’ha data ieri, confezionando una colomba pasquale con i fiocchi: bella, rigogliosa, ricca di mandorle e zuccherini. Ai posteri è stata consegnata la sedicesima vittoria su 29 partite, un 3-0 che sfata il tabù dei match casalinghi jellati con il Pordenone, avversario che non si batteva davanti ai propri tifosi dal 1980, e che era reduce dal successo rocambolesco (4-3) sulla Reggiana del turno precedente. E per infrangerlo i biancoscudati hanno sfoderato, al cospetto del solito “zoccolo duro” di poco più di 5.000 tifosi (che non hanno mai tradito sino ad oggi, e ai quali va dato atto di averci sempre creduto), una delle più gagliarde e convincenti prestazioni del campionato.
Ore 09.50 – (Mattino di Padova) «È stata comunque la vittoria del gruppo, che ha meritato l’abbraccio dell’Euganeo prima e dopo il fischio finale». L’allenatore biancoscudato rivela di aver scoperto la ricetta anti-Pordenone durante l’allenamento del giovedì: «Nel corso della seduta a porte chiuse ho visto tantissima intensità», ammette. «Insomma, la squadra mi stava dimostrando di voler andare a prendere alti gli avversari e aggredirli nella loro metà campo. Per fare tutto questo, però, avevo bisogno di giocatori di gamba. Ecco perché ho voluto puntare su Mazzocco e Zambataro. Il resto l’hanno fatto un calcio arioso e propositivo e la condizione fisica: è innegabile che questo, per noi, sia un buon periodo di forma».
Ore 09.40 – (Mattino di Padova) «Abbiamo 13 punti sulla Reggiana, che potenzialmente potrebbe arrivare a – 7, ma dovrebbe girare con una media di due punti a partita», esordisce fra calcoli e certezze il tecnico Pierpaolo Bisoli. «Inoltre, abbiamo un buon vantaggio sulla seconda della classe, la Samb. O impazzisco ed inizio a mettere il nostro portiere Bindi centravanti o la vedo dura per le altre». L’allenatore di Porretta Terme è semplicemente raggiante: «Sono soddisfatto perché i ragazzi hanno offerto una grande prestazione ma, soprattutto, vado a casa ancora più contento perché due giocatori come Mazzocco e Zambataro, che giocano poco ma che – ci tengo a dirlo – ho sempre considerato titolari al pari di altri hanno disputato una gara stratosferica. Sono stati, a mio parere, gli artefici di questo successo, che ha messo due pilastri importanti sul campionato».
Ore 09.30 – (Mattino di Padova) La giornata delle prime volte. Primo gol di Mazzocco in stagione, primo gol di Gliozzi nel Padova e primo gol anche di Pulzetti all’Euganeo. A suggello dell’ennesima prova maestosa, il capitano trova la rete più bella della sua stagione, la quarta in campionato, punendo ancora il Pordenone come all’andata. Un sinistro al volo, insaccatosi all’incrocio, che gli ha regalato finalmente anche la corsa liberatoria sotto la Tribuna Fattori. «Ci tenevo tantissimo a segnare anche in casa», sorride Nico Pulzetti. «Sono contento del gol, della mia prova ma soprattutto della prestazione della squadra. Il risultato parla da sé, siamo stati veramente bravi e adesso il traguardo è vicino. La prossima trasferta di Trieste sarà importante per capire quanto è vicino…». Il 3-0 al Pordenone è coinciso con la prova migliore della stagione, nel momento più importante.«Se continuiamo a vincere e giochiamo così, non dobbiamo guardare i risultati delle altre. Abbiamo vinto una gara fondamentale, concedendoci pochissime sbavature ed essendo cinici al momento giusto».Si è rivisto anche il Pulzetti travolgente di inizio stagione.«Ho dato l’anima, infatti sono uscito molto stanco. Quando c’è da accelerare e ripartire, provo sempre a mettere tutto quello che ho ed in questo caso è andata molto bene». […]
Ore 09.00 – (Corriere del Veneto) Alla vigilia il vicepresidente Edoardo Bonetto, chiamando a raccolta i 5500 spettatori dell’Euganeo, aveva definito quello di ieri il «Golden Day biancoscudato». Ed è stata una giornata d’oro, quasi indimenticabile per il Padova, che batte 3-0 il Pordenone e che fa il passo forse decisivo verso la promozione. Adesso la Reggiana è a -13 con due partite in meno, la Sambenedettese resta a otto punti di distacco, ma ha lo scontro diretto a sfavore in caso di arrivo a pari punti. Insomma, se non è una sentenza scritta su pietra poco ci manca, perché ieri all’Euganeo la prestazione del Padova è stata straordinaria per almeno 70 minuti, dopo 15-20 in cui il Pordenone aveva dato l’impressione di potersela giocare alla pari. Ma, con il trascorrere del tempo, emergeva con sempre maggiore chiarezza lo splendore del Padova di Pierpaolo Bisoli, autentico dominatore della scena. Azzecca tutto, il condottiero biancoscudato: le scelte iniziali, il modulo, gli interpreti, i cambi. Insomma, splendore in tutto e per tutto, con la giusta «standing ovation» per l’allenatore, che a fine partita viene acclamato sotto la curva, come raramente accaduto a queste latitudini. […] Senza addentrarsi in analisi numeriche che avrebbero poco senso in questa situazione, a 57 punti il traguardo è davvero a un passo. Potrebbero bastare anche quattro o cinque punti, per avere la certezza, ma dietro sgomitano e nessuno dà l’impressione di poter star dietro alla capolista. Ed è veramente un giorno dorato, quello che porta il Padova capolista, probabilmente, all’allungo decisivo. 3-0 al Pordenone, neroverdi annichiliti dopo un ottimo quarto d’ora iniziale e Sambenedettese che vince col Ravenna, ma che sembra molto distante, troppo per preoccuparsene davvero. Una situazione potenzialmente definita, che andrà soltanto rifinita nelle prossime partite. A cinque giornate dalla fine dilapidare un vantaggio simile sarebbe un autentico nonsenso e non ci sono segnali, soprattutto dopo lo scintillante successo di ieri, che inducano a preoccuparsi. […]