Ore 20.50 – (Gazzettino, edizione di Venezia) «Dobbiamo avere l’ambizione e la convinzione di arrivare ai playoff e di giocare per vincerli». La sconfitta di Frosinone non ridimensiona il credo di Maurizio Domizzi. Il capitano del Venezia, che con il suo lancio ha propiziato l’autorete di Ariaudo dell’illusorio vantaggio, alimenta la fiducia verso il recupero di Pasquetta a Carpi. Quello di lunedì 2 aprile al Cabassi (ore 17.30) sarà un vero crocevia nel cammino verso gli spareggi per la Serie A, visto che gli emiliani battendo per 2-1 la Ternana si sono riportati solo a -2 dal team di Pippo Inzaghi. Intanto Domizzi analizza il ko davanti agli oltre 11 mila dello Stirpe, dopo un primo tempo giocato alla pari in casa della vicecapolista della B. «Abbiamo affrontato una squadra forte, anche nei 20′ finali siamo tornati fuori puntualizza . Loro sul 2-1 si sono tirati giustamente indietro per difenderlo, lì l’abbiamo ripresa in mano con più di qualche occasione per pareggiare. Potevamo gestirla meglio, ma a volte ci vuole anche fortuna, su un cross o un rimpallo, come quello che loro hanno avuto sul secondo gol». A Domizzi non è granché piaciuta la direzione dell’arbitro Serra di Torino. «Ad un certo punto ogni volta che entravamo in area ci ha fischiato fuorigioco o fallo, per forza alla lunga finisci col perdere la speranza di pareggiare. Se sono così bravi a vedere posizioni irregolari millimetriche e contatti, allora non concepisco che invertano 5 volte le rimesse laterali. Situazioni che ti scoraggiano, così contro il Frosinone diventa impossibile. Per questo dico anzi che siamo stati bravi a restare in partita».
Ore 20.30 – (Corriere del Veneto, edizione di Venezia) Due turni di squalifica per Cristiano Del Grosso per bestemmie e insulti contro la terna arbitrale, le proteste del capitano Maurizio Domizzi per l’arbitraggio di Frosinone, la squalifica di Filippo Inzaghi, sempre per proteste, scontata proprio nel turno pre pasquale dopo il cartellino rosso rimediato nel derby contro il Cittadella. Venti di tempesta per il Venezia, che accusa il colpo del ko subito allo Stirpe, ma tutto sommato prova a trovare anche il lato buono di un boccone amarissimo da mandare giù. Come quando proprio il capitano, nel far notare che alcune decisioni arbitrali hanno lasciato perplessi tutti, fa anche un’analisi onesta della situazione: «L’arbitro non mi ha convinto – tuona Domizzi – perché, al di là della forza del Frosinone che è indiscutibile, sono state invertite almeno cinque rimesse. Ogni cross che c’è stato, una volta c’è fallo, una volta è fuorigioco, col Frosinone se va così diventa impossibile fare punti. Contro ogni pronostico ai playoff? Non sono d’accordo che siamo lì per caso, per me i valori ci sono. Era giusto inizialmente puntare alla salvezza, ma ritengo che dobbiamo avere l’ambizione di arrivare ai playoff e giocare per vincerli. Non dobbiamo mollare assolutamente. Il Frosinone alla fine ha meritato la vittoria, noi potevamo forse gestirla meglio, ma loro sono forti e per batterli serve la partita perfetta». […]
Ore 20.10 – (La Nuova Venezia) Senza Andelkovic infortunato e Modolo influenzato, Maurizio Domizzi ha cercato di pilotare a Frosinone l’inedito trio difensivo con Bruscagin e Cernuto. «Nonostante il passo falso di Frosinone», ha spiegato il capitano arancioneroverde, «sono convinto che il Venezia riuscirà a centrare l’obiettivo dei playoff e poi proverà anche a vincerli perché nessuna squadra che arriva ai playoff li gioca per uscire al primo turno. Non siamo in alto per caso, all’inizio era doveroso avere la salvezza come obiettivo essendo una neopromossa, ma questa squadra ha grandi valori e faremo di tutto per rimanere fino alla fine in questa posizione in classifica». Venezia positivo per un tempo, meno bene nella ripresa. «Non abbiamo rischiato nulla per 45′, poi il Frosinone ci ha fatto due gol, ma nell’ultimo quarto d’ora, approfittando anche del fatto che il Frosinone ha arretrato il baricentro, abbiamo provato ad arrivare al pareggio, anche se era difficile entrare in aerea. Ogni volta che ci provavamo o ci veniva fischiato fallo oppure un fuorigioco. In queste condizioni è difficile giocare».
Ore 19.40 – (Mattino di Padova) Cinque gol alla Liventina e altri quattro (importantissimi) all’Arzignano Valchiampo. Chi in Serie D aveva dato per “scoppiato” il Campodarsego dopo le battute d’arresto con Delta Porto Tolle e Legnago si è dovuto ricredere, visto che le nette vittorie racimolate nella settimana di Pasqua hanno spazzato via ogni minimo dubbio. Per carità, i “Gabbiani” sono ancora dietro alla Virtus Vecomp (staccata di un punto ma con una partita in più), ma il riscatto arrembante non può che rappresentare, detta in termini motoristici, una sorta di giro di lancio per la volata finale. E il patron Daniele Pagin non può che essere dello stesso avviso: «I due k.o. con Delta e Legnago sono stati a dir poco inaspettati e improvvisi», ammette il presidente del “Campo”. «In questi ultimi due turni, però, ho ritrovato la squadra che piace a me, forte e consapevole». «In più», aggiunge Pagin, «abbiamo recuperato Kabine, che ora è al massimo della forma fisica, oltre a Pietribiasi, attaccante di categoria superiore, mancatoci per due mesi». Il numero uno della società, tra l’altro, aveva previsto per fine marzo il crocevia del campionato, anche (e soprattutto) per capire dinamiche e avversari in vista della cavalcata decisiva: «La sfida con l’Arzignano è stata importantissima», sottolinea Pagin. «Abbiamo capito che la promozione sarà un duello tra noi e la Virtus Vecomp. A dirla tutta, mi aspettavo un calo dei veronesi, bravi invece a restare lì con noi, sempre sul pezzo». […]
Ore 19.20 – (Gazzettino) […] «Dobbiamo essere lucidi nell’analizzare le due sconfitte di Venezia e dell’altra sera, che sono completamente diverse l’una dall’altra. Nel derby abbiamo concesso qualcosa in più, contro lo Spezia invece siamo stati più attenti ma abbiamo ugualmente perso. Entrambe le avversarie sono in lotta come noi per qualcosa di importante, avevano i nostri stessi stimoli». Ancora una volta è Manuel Iori a prendere idealmente per mano un Cittadella deluso dal risultato del campo. Il capitano rivive la gara di martedì sera, segnata oltre che dagli errori dei giocatori granata anche da una buona dose di sfortuna. Nel computo delle occasioni avute, infatti, rientrano anche due legni, uno colpito proprio da Iori: «Abbiamo avuto diverse opportunità per portarci sul 2-1. Ho preso un palo, il portiere loro ha compiuto diversi ottimi interventi, abbiamo peccato noi nella mira. E alla fine, in pieno recupero, Chiaretti ha colpito l’incrocio». Per contro, lo Spezia è stato cinico all’ennesima potenza. «Nel secondo tempo ha fatto un unico tiro nello specchio della porta, e Gilardino ha inventato un gran gol. È difficile anche da spiegare una sconfitta del genere». Di sicuro il ko ha rovinato il week end di Pasqua. «Fa male, fa davvero male perdere in questa maniera». Nessuna sorpresa dallo Spezia, che ha giocato come Venturato aveva previsto. «Sapevamo che ci avrebbe aspettato nella sua metà campo per poi ripartire. Quando le altre stanno rintanate all’indietro sembra che il Cittadella giochi sotto ritmo, ma è normale che cali l’intensità, a meno che non butti in avanti il pallone e vai a rincorrerlo». Dopo una sconfitta che brucia, si dice che la miglior medicina sia di voltare pagina in fretta, e da martedì si ripartirà. «Dobbiamo guardare avanti, consapevoli che se abbiamo perso è per nostro demerito, per nostri errori. Potevamo fare qualcosa in più, certamente. Dalla ripresa dei lavori la testa dovrà essere rivolta soltanto alla gara con la Ternana, perché dobbiamo tornare a vincere per recuperare il terreno perso. Adesso tocca a noi rifarci». […]
Ore 19.00 – (Mattino di Padova) «Fa male perdere così, ma dobbiamo guardare avanti e pensare che, se il risultato finale è stato questo, è a causa dei nostri errori». Manuel Iori, come d’abitudine, non si nasconde. Contro lo Spezia il suo Cittadella ha infilato la seconda sconfitta consecutiva dopo quella a Venezia, rimettendo in discussione una qualificazione ai playoff che, sino a qualche giornata fa, sembrava blindata. «Dobbiamo essere lucidi nell’analizzare queste due partite, che sono state completamente diverse l’una dall’altra. Al Penzo abbiamo concesso qualcosa in più rispetto a giovedì sera, ma il risultato è stato lo stesso: non abbiamo raccolto nulla contro squadre che sono assieme a noi a lottare per qualcosa di importante. Adesso? Dobbiamo riazzerare tutto e ripartire al rientro con il piglio giusto, per tornare nelle posizioni in cui eravamo». […] Per il capitano non è vero che il Citta è stato meno brillante rispetto ad altre occasioni. «Sapevamo che avremmo affrontato una squadra che ci avrebbe aspettato, puntando sulle ripartenze. Quando l’avversario ci attende, come ha fatto lo Spezia, sembra che siamo noi ad esprimerci sotto ritmo, ma non è così. Se chi hai davanti ti affronta schierandosi interamente dietro la linea della palla e marcando uomo contro uomo, è normale che si perda qualcosa nel ritmo, a meno che non calci il pallone lungo in avanti, come fa la maggior parte delle altre formazioni. Noi, però, non siamo abituati a giocare così. E, se guardate bene, abbiamo concesso soprattutto angoli, compreso quello evitabile da cui è scaturito l’1-0 (lo ha “regalato” Strizzolo spedendo in corner di testa una palla che poteva respingere in modo diverso, ndr)». […]
Ore 18.30 – Fischio finale: Padova-Pordenone 3-0.
Ore 15.00 – (Corriere del Veneto, edizione di Vicenza) L’appello della vigilia suona note inquietanti. E, più che le campane a festa, sembra di udire i rintocchi funerei dell’emergenza. Giovanni Colella si scopre improvvisamente più solo. Nella lista dei convocati pre-Feralpisalò le assenze fioccano e le preoccupazioni aumentano. Il Bassano dovrà fare i conti con ostacoli imprevisti sulla strada del big match di oggi contro i Leoni del Garda: «Non ci saranno il lungodegente Grandolfo, Bortot e Venitucci che non hanno ancora recuperato – chiarisce l’allenatore giallorosso – Gashi per una leggera distorsione alla caviglia rimediata in allenamento e Barison per un colpo all’occhio, per il quale deve stare qualche giorno a riposo». FeralpiSalò-Bassano, insomma, si giocherà in un clima rusticano, con due squadre che puntano al traguardo grosso, ossia al secondo posto dietro al Padova capolista, nonostante frenate e derapate controllate o turni di stop più o meno graditi: «La FeralpiSalò – sottolinea Colella – è un avversario molto temibile, una squadra forte ed esperta, ma siamo tutte raggruppate in pochi punti, ogni gara sarà una battaglia. Muovere la classifica è sempre importante, ma noi dobbiamo andare lì per fare la partita. Stanchezza? E’ normale che dopo una rincorsa ci possa essere il bisogno di una pausa, ma i ragazzi si sono riposati e si sono allenati bene in settimana. Abbiamo trovato la nostra identità e questa deve rimanere, l’importante è continuare a credere tutti in ciò che facciamo». […]
Ore 14.00 – (Gazzettino, edizione di Venezia) […] Sul terreno dei nerazzurri, uno dei peggiori di tutto il campionato, il Mestre oggi dovrà avere la meglio su una formazione che fa della difesa e delle ripartenze il suo credo, elementi che di certo non vanno a genio con il gioco vivace di Zecchin e compagni. Ed è proprio l’esperto centrocampista a presentare la gara di oggi, spiegando quale dovrà essere il fattore chiave per riuscire a scardinare la difesa avversaria. «Oggi servirà tanta pazienza, in quella che sarà una partita difficile da giocare su un campo brutto. Sappiamo che loro si chiudono dietro, noi dovremo essere bravi a far girare la palla cercando di stancarli il più possibile e trovare lo spiraglio giusto per colpire nel momento adatto. Dovremo essere bravi a sfruttare le occasioni che saremo in grado di creare». Nonostante le molte insidie però, il Mestre arriva a questa gara a cuor leggero. «In questa settimana ci siamo preparati bene, e sappiamo che non abbiamo nulla da perdere. L’obiettivo salvezza ormai è praticamente raggiunto, per cui tutto quello che verrà in più sarà solo guadagnato, oggi proveremo a toglierci un’altra soddisfazione cercando di proporre il nostro gioco come abbiamo sempre fatto, a caccia di altri punti che ci permettano di restare all’interno della zona playoff». Un traguardo che tutta la squadra spera di raggiungere. «Già che ci siamo, sarebbe un peccato non conquistarli – afferma Zecchin – in questo momento il morale è alto e può sicuramente dare una mano, abbiamo fatto vedere quello che valiamo e speriamo di poterci togliere ancora tante soddisfazioni». […]
Ore 13.30 – (La Nuova Venezia) Ormai non ci si può più nascondere. Il Mestre ha fatto il miracolo e con abbondante anticipo sui tempi. Oggi però dovrà guardarsi bene dal Renate, in lotta per entrare nei playoff. A sei giornate dalla fine gli arancioneri, neo promossi dalla serie D (con molti giocatori tra i professionisti per la prima volta), hanno già vinto il loro campionato arrivando ai fatidici 40 punti che equivalgono alla salvezza matematica senza playout. […] La truppa di Zironelli non intende fermarsi, anzi, dal momento che è la neo promossa dei tre gironi che ha fatto più punti e più vittorie, ha alzato l’asticella anche se, come afferma Zironelli, oggi non sarà facile.«Abbiamo davanti il Renate che dopo un ottimo avvio ora cerca punti disperatamente per arrivare a prendersi l’ultimo posto buono per i playoff. Ma noi non dobbiamo calare in nessun modo perché vincere contro di loro non solo metterebbe in cassaforte le fasi finali ma ci proietterebbe tra le prime posizioni». Zironelli dovrà rinunciare a Perna e Boscolo squalificati e ad Ayoub fermato dalla febbre ma non rinuncerà alla sua filosofia di gioco. Politti giocherà centrale e Beccaro avanzato a supportare Neto e Sottovia per il 3-4-3.
Ore 12.30 – (Corriere del Veneto, edizione di Vicenza) La prima del nuovo corso di Franco Lerda sulla panchina biancorossa peserà molto nell’andamento del campionato del Vicenza, che deve assolutamente mantenere la categoria perchè il club resti interessante per chi vorrà presentarsi all’asta che si terrà probabilmente nella prima metà di maggio. «Sono carico e motivato – spiega il nuovo allenatore – stavolta ho trovato l’accordo per tornare sulla panchina biancorossa, cosa che nei primi due contatti non era accaduto. Non ero convinto ed è stato giusto così, adesso, pur in regime di esercizio provvisorio, c’è un curatore fallimentare che fa le veci del presidente e un direttore sportivo, ma meno confusione di quando ero stato chiamato a novembre. La situazione è critica ma, almeno per me, più lineare e limpida, personalmente meglio adesso che prima, anche se non posso giudicare quanto accaduto precedentemente». Lerda ha il compito fondamentale di salvare il Vicenza e per riuscirci deve ottenere almeno dieci punti nelle prossime sette partite. «Non sarà facile, ma nemmeno impossibile – sottolinea – la cosa importante è non crearci alibi, ora conta solo il campo. I ragazzi lo sanno, in questi giorni mi hanno fornito delle risposte importanti, hanno avuto sin da subito un atteggiamento positivo ed una applicazione totale. Chiaro però che quello che conta sarà il campo e domani (oggi per chi legge, ndr ) vedremo come andrà la gara». […]
Ore 12.00 – (Gazzettino, edizione di Pordenone) Ex udinesi contro. Fabio Rossitto si ritroverà come avversario alle 16.30 all’Euganeo anche Giampiero Pinzi, suo compagno di squadra tra i bianconeri fra il 2002 e il 2004. Il fatto che ora il Crociato si trovi sulla panca del Pordenone e il veterano di Centocelle vesta biancoscudato non ha cancellato la reciproca stima. «Fabio afferma Pinzi , oltre a essere stato un ottimo calciatore, è una grande persona. Quando giocavamo insieme a centrocampo (fra i due ci sono 10 anni di differenza, visto che Giampiero è un classe ’81, ndr), poi, era il mio esempio da seguire. Eravamo sorride Giampiero una bella coppia di fabbri: non tanta qualità, ma tantissima determinazione». Ora però gli interessi dei due sono contrapposti. Rossitto vuole assolutamente un risultato positivo all’Euganeo, per prolungare il momento magico dei ramarri (7 punti nelle ultime 3 partite) e consolidare il piazzamento nella griglia playoff. Pinzi vuole spingere il suo Padova verso la promozione in B. «Non solo io, ma tutti noi biancoscudati spiega vogliamo fare punti in fretta, per cominciare a pensare già da serie B e lasciare questa categoria è la critica di Pinzi , che non ha molto a che fare con il professionismo e sta quindi veramente stretta a una piazza come Padova». […]
Ore 11.40 – (Gazzettino, edizione di Pordenone) Il nuovo ramarro, quello di Fabio Rossitto, va a sostenere oggi l’esame di maturità in casa della capolista Padova. I neroverdi sono reduci da tre gare convincenti con Fermana (2-0), Triestina (1-1) e Reggiana (4-3). Non bastano ancora per dire di essere completamente guariti. Servono un’altra grande prestazione e un altro risultato positivo in casa della prima della classe. Stefani e compagni hanno lavorato molto e con grande impegno durante la settimana per essere pronti all’appuntamento delle 16.30 all’Euganeo. «Solo se i ragazzi riusciranno a dare il 100% delle loro possibilità Rossitto indica la via per arrivare all’impresa potremo sperare di uscire indenni dalla sfida con la capolista. Davanti avremo un complesso di grande valore, forte anche a livello fisico, che concede poco o nulla. Noi ci siamo preparati molto bene e siamo consapevoli della nostra forza. Dovremo essere ancora più cattivi e determinati rispetto alle ultime prestazioni. Sarà una partita tosta, forse sporca, dove diventeranno importanti le seconde palle. Siamo cresciuti molto e abbiamo dimostrato è fiducioso il Crociato – di saper giocare anche questo genere di gare». […]
Ore 11.20 – (Messaggero Veneto) Non è sfrontatezza, ma coraggio. Fabio Rossitto ne chiede molto al suo Pordenone, che oggi sfida la capolista. Soltanto giocando a viso aperto, senza timori di sorta, la squadra neroverde può provare a impensierire una rivale che sulla carta le è superiore. Almeno questo dicono i 13 punti di differenza in classifica e la sconfitta della gara d’andata, sebbene frutto di episodi.Così il tecnico neroverde indica ai suoi la rotta da seguire: «Voglio un Pordenone che giochi al cento per cento delle sue potenzialità. Mi immagino una gara molto aggressiva e per questo dobbiamo scendere, agonisticamente parlando, cattivi e concentrati. Stando attenti a rimanerlo per tutta la gara. Senza concederci pericolose distrazioni, come ci è capitato anche nell’ultima, pur vittoriosa, partita con la Reggiana». Proprio al confronto con gli emiliani, che ha consacrato il buono stato di forma dei ramarri, Rossitto fa riferimento: «Mi auguro di vedere la stessa grinta, il recupero palla, le verticalizzazioni di una settimana fa. Stiamo crescendo, stiamo bene fisicamente. Possiamo riuscirci. Con la consapevolezza, però, che il Padova è una squadra che non perdona nulla». […]
Ore 11.00 – (Messaggero Veneto) La si aspettava diversa. Padova-Pordenone doveva essere la partita che metteva in palio la promozione in serie B. Almeno questa era la speranza che occupava l’immaginario del popolo neroverde alla vigilia del campionato e ancor più dopo un avvio di stagione vissuto a tutta velocità. Non è così, perché la squadra neroverde che oggi si recherà all’Euganeo ha accumulato più di 10 punti di svantaggio nei confronti della capolista. Ma non c’è tempo per i rimpianti. C’è, invece, tutto il tempo per rivestire la supersfida odierna di un significato nuovo, e magari non meno alettante. Perché il Pordenone capace di cogliere 7 punti nelle ultime 3 giornate è una squadra di nuovo viva, che può mettere in difficoltà un Padova alle prese con l’ansia di un traguardo sempre più vicino: 8 punti di vantaggio sulla seconda, con ancora 6 partite da disputare. Lo conferma il fatto che la formazione di Bisoli è reduce da due pareggi consecutivi. […] Sarà con tutta probabilità Caccetta a farne le veci, dopo essere stato preservato in panchina nell’ultimo match con la Reggiana. Proprio l’avvicendamento in cabina di regia dovrebbe essere l’unica novità nello scacchiere neroverde. Anche se in mezzo alla difesa permane il ballottaggio tra Parodi (favorito) e Bassoli. Conferme pure in avanti, col duo composto da Berrettoni (autore di una doppietta nell’ultimo successo neroverde a Padova) e Gerardi. Mentre Nocciolini, non al meglio, potrebbe subentrare a partita in corso. Un match che vedrà uno spicchio dell’Euganeo colorato di neroverde: circa 300 i tifosi al seguito. […]
Ore 10.40 – Probabile formazione Padova (Gazzettino): Bindi; Cappelletti, Ravanelli, Russo, Contessa; Serena, Pinzi, Pulzetti; Sarno; Guidone, Capello.
Ore 10.30 – (Gazzettino) Anche se questa è stata una settimana particolare considerato che parecchi giocatori sono ai box, e questo mi dispiace». Passando al Pordenone sembra che abbia ritrovato la strada giusta stando ai sette punti raccolti nelle ultime tre uscite. «All’inizio era una candidata a vincere il campionato, come noi e tante altre formazioni. La stagione non è andata per loro nel migliore dei modi, però dopo il cambio di allenatore stanno raccogliendo i frutti. Senza dimenticare che annoverano giocatori importanti, per cui va preso con grande attenzione. Tra noi e loro ci sono tantissimi punti di differenza in classifica, ma le insidie sono sempre dietro all’angolo quando affronti giocatori del calibro di Gerardi, Nocciolini, De Agostini e De Stefani, gente che ha vinto la serie C e ha giocato in categoria superiore». […]
Ore 10.20 – (Gazzettino) […] «Il traguardo si avvicina sempre di più e la tensione sale – esordisce Bisoli – Sappiamo di dovere lottare con ancora maggiore intensità e scrupolo per limare i piccoli errori, però siamo in linea con quanto ci eravamo prefissati. Ci attende un’altra finale, ne mancano sei: speriamo di raccogliere più punti possibile. I ragazzi si stanno allenando veramente bene, e devo ringraziarli. Nonostante la tensione salga, mi ascoltano e ci mettono sempre qualcosa in più come ha dimostrato la partita con il Mestre. Siamo stati l’unica formazione che non ha fatto tirare in porta gli arancioneri, e abbiamo creato situazioni da rete senza raccogliere ciò che ci eravamo prefissati, anche se alla fine è stato un buon punto alla luce degli altri risultati. Guardiamo comunque solo a noi stessi, senza badare agli altri.
Ore 10.10 – (Gazzettino) Trevisan e Belingheri squalificati, Salviato, Mandorlini e Zivkov ai box. Contessa e Gliozzi convocati, anche se non al top. Bisoli sottolinea: «Siamo in emergenza, ma non ci spaventa. Meglio avere in campo giocatori sani che sono stati impiegati meno piuttosto che mezzi e mezzi. Salviato e Mandorlini hanno accusato un affaticamento muscolare dopo la partita del Mestre, non bisogna rischiare di perderli per tutto il campionato». Nell’ultimo allenamento a porte aperte in difesa aveva schierato Cappelletti, Ravanelli, Russo e Contessa. «È una soluzione, ma ce ne sono altre. Tirerò le somme domani (oggi, ndr). La difesa a tre? È un’opzione che mi porto dietro con la consapevolezza che con il Mestre non abbiamo preso un tiro. Può essere una strada percorribile». […]
Ore 09.50 – Probabile formazione Padova (Mattino di Padova): Bindi; Cappelletti, Ravanelli, Russo, Contessa; Fabris, Pinzi, Serena; Pulzetti; Guidone, Capello.
Ore 09.40 – (Mattino di Padova) […] «Mi dispiace che tanti giocatori siano ai box, è arrivato il momento di mostrare le proprie qualità per qualcuno che ha giocato di meno. Preferisco avere giocatori sani, anche se meno utilizzati, rispetto a chi non sta bene». Diverse le soluzioni sul piatto, sia una difesa a 4 con Cappelletti terzino, che una difesa a 3 simile a quella vista contro il Mestre, con Fabris esterno a tutta fascia. Sarno e Pulzetti si giocano una maglia dietro le punte, mentre l’unico reparto che abbonda di soluzioni è quello offensivo, con i tanti “piccoletti” che scalpitano. «Candido è ancora un po’ indietro così come Cisco. Marcandella, invece, può darci qualcosa, ma devo capire perché quando non gli dò la casacca dei titolari in allenamento sembra Messi, quando gliela consegno diventa un palombaro» , scherza il tecnico. «A volte bisogna anche valutare il modo di non caricare di tensioni eccessive i giocatori».
Ore 09.30 – (Mattino di Padova) Il Padova è al rettilineo finale della sua lunga cavalcata. Il traguardo è già visibile in fondo, ma l’ultima parte del percorso è zeppa di ostacoli, soprattutto in questo sabato pre-pasquale. Oggi allo stadio Euganeo arriva il Pordenone, e, tra campo pesante, qualche assenza di troppo soprattutto in difesa ed un avversario tabù, si preannuncia un’altra battaglia. I biancoscudati sono chiamati a tornare alla vittoria (che in casa manca dal 17 febbraio) per infondere un nuovo, forse decisivo, strappo al campionato. E dopo aver battuto all’andata quella che era diventata la “bestia nera” dell’ultimo periodo, il Padova deve concedere il bis al ritorno, visto che nelle ultime tre uscite casalinghe non ha mai vinto contro il Pordenone e l’ultimo successo risale addirittura al 1980. Si giocava all’Appiani, prato che ieri ha accolto Pulzetti & C. per la rifinitura. «Il traguardo si avvicina sempre di più e la tensione sale», ammette mister Bisoli. «La squadra si sta allenando veramente bene e devo ringraziarla. Nonostante l’attesa per il finale di stagione si faccia sempre più alta, i ragazzi restano tranquilli e la prestazione di Portogruaro l’ha dimostrato. Se andiamo a vedere le ultime tre partite, Bindi è stato praticamente inoperoso e ha preso gol solo su rigore. Vuol dire che c’è grande applicazione». […]
Ore 09.00 – (Corriere del Veneto) Quattro punti fra Pordenone e Triestina per chiudere definitivamente il discorso promozione. Il Padova ci prova e scommette su se stesso nella settimana dell’emergenza più assoluta. Sono infortunati Mandorlini e Salviato, sono squalificati Belingheri e Trevisan, sono in precarie condizioni fisiche Contessa (che giocherà con un’infiltrazione) e Gliozzi. In più, come se non bastasse, sono segnalati fuori forma Cisco e Candido e neppure Serena, dai rumors interni al quartier generale biancoscudato, è al top della condizione. Insomma, oggi contro il Pordenone (fischio d’inizio alle 16.30), oltre al concreto rischio acquazzoni che pare essere stato all’origine dello spostamento di orario rispetto alle 20.30 inizialmente previste, ci saranno tante variabili impazzite che toglieranno calma e tranquillità ai ragazzi di Pierpaolo Bisoli. La formazione è un autentico rebus. Non c’è certezza neppure nel modulo, visto che ieri l’allenatore non ha escluso neppure il ricorso nuovamente al 3-5-2 visto contro il Mestre: «E mi sembra che non sia stato sottolineato a sufficienza che non abbiamo fatto tirare in porta il Mestre – sottolinea Bisoli – e, già che ci sono, ricordo anche che Bindi è praticamente inoperoso da tre partite a questa parte». A ieri sera erano in salita le quotazioni di un modulo blindato come quello visto sei giorni fa al Mecchia, con un’altra esclusione eccellente per uno fra Capello e Sarno. […]