Franco Lerda parla alla vigilia di Vicenza-Santarcangelo, partita decisiva per la salvezza: “Sono stato chiamato a ottobre, poi mi hanno richiamato quindici giorni fa. La prima volta non ero a mille e l’ho detto chiaramente, io sono una persona schietta e dico quello che penso. Secondo me adesso la situazione per assurdo è meglio di prima, c’è un curatore, c’è un direttore sportivo e altre figure intermedie non ci sono più. C’è una struttura snella e chiara, adesso siamo arrivati a un punto di non ritorno, la prova è la partita di domani. Noi ci siamo e siamo pronti a fare una grande partita. Stiamo bene, ho visto i ragazzi bene nella rifinitura, non facciamo come nel recente passato dove ognuno scaricava le colpe su qualcun altro. Sotto l’aspetto tattico ci ho messo del mio come ogni allenatore, domani giochiamo col 3-5-2 perché questo secondo è il modo migliore di stare in campo. Noi domani vinciamo e ci tiriamo fuori dalla situazione peggiore. Romizi non è convocato perché ha avuto problemi, per domani non c’è, speriamo che mercoledì torni a lavorare e domenica prossima dovrebbe esserci. L’esperienza di due anni fa? Mi può aiutare perché conosco voi, conosco l’ambiente, i tifosi e la città. Le situazioni sono diverse. Due anni fa la situazione era peggiore di quella attuale, che sia più facile o difficile lo vedremo strada facendo, numericamente siamo diversi, la società è diversa, tanti aspetti siamo diversi. Per carattere sono abituato a non fare tanti calcoli, penso a questa, poi penserò a mercoledì, voglio una soluzione solo per la prima partita, poi si vedrà. Per me i cinque cambi sono una novità, è una cosa importante ed è un allenamento a cambiare una modalità radicata. Cinque cambi su dieci sono il 50% della squadra, effettivamente cambia molto rispetto ai tre cambi. Dal 3 novembre al Menti non si vince, questa cosa deve cambiare.
Quello che ho trovato a Vicenza non l’ho trovato da nessun’altra parte, se ovviamente facciamo eccezione delle piazze metropolitane come Roma, Milano e Torino, dopo queste c’è Vicenza. Per me questa squadra è più forte del Padova, perché è così e i valori ci sono tutti assolutamente. Ma lo abbiamo detto e pensato talmente tante volte che ci ritroviamo qui ad affrontare il Santarcangelo avendo solo un punto in più e giocandoci di fatto la salvezza. Il Santarcangelo è una squadra di categoria e ha cambiato allenatore, giocherà in un altro modo, partiamo da 0-0 e dobbiamo vincere questa partita. Tutto il resto verrà dopo”