Ore 20.30 – (Gazzettino, edizione di Venezia) Con il morale alle stelle, è ripresa ieri la preparazione del Mestre in vista della partita di sabato a Renate, dove la truppa di Ziro proverà a trovare un altro risultato che dia continuità al momento d’oro che gli arancioneri stanno vivendo. Lo 0-0 di Padova infatti, come spiega Matteo Gritti, ha ulteriormente incrementato la fiducia del gruppo che ha ancora voglia di togliersi tante soddisfazioni in questo finale di stagione. «Il pareggio di domenica è stata l’ulteriore conferma della qualità di questo gruppo, perché se non ci fosse sarebbe impossibile conquistare i risultati che abbiamo fatto recentemente. Partita dopo partita stiamo prendendo sempre più consapevolezza nei nostri mezzi, rendendoci conto che le tante vittorie contro le squadre blasonate non siano state un caso, ma siano state pienamente meritate». Risultati che hanno caricato l’ambiente arancionero, che con la massima serenità vuole giocare queste sei partite che mancano alla fine della stagione. «È vero, l’aritmetica non ci conferma ancora di essere salvi, ma manca davvero pochissimo. Noi in questo momento viviamo alla giornata ma decisamente più tranquilli di prima, ed anche se non ci poniamo ulteriori obiettivi oltre alla salvezza sappiamo che continuando in questo modo possiamo toglierci altre soddisfazioni. Tutto quello che verrà sarà guadagnato, poi alla fine tireremo le somme e vedremo dove saremo arrivati».
Ore 20.00 – (Il Piccolo) La rissa degli ultimi minuti a Teramo, che ha generato in tutto ben tre espulsioni fra alabardati e abruzzesi, non poteva che avere dei pesanti risvolti sul piano dei provvedimenti disciplinari. In casa triestina era pertanto attesa, anche se forse non in questi termini, la stangata arrivata ieri dal giudice sportivo. La sanzione più pesante è arrivata per Bajic, al quale sono state rifilate ben tre giornate di squalifica con la seguente motivazione: «al termine di un principio di colluttazione, indirizzava uno sputo verso un avversario, colpendolo al viso». Appena un po’ più lieve la punizione per Hidalgo, che è stato squalificato per due turni per un atto di violenza verso un avversario a gioco fermo. A questo si aggiunge lo stop forse più pesante sul piano tecnico, ma che non c’entra niente con la zuffa finale, ovvero la giornata di squalifica per Porcari, che era in diffida e a Teramo ha rimediato la decima ammonizione del suo campionato, confermandosi così il più “cattivo” della rosa quanto a cartellini gialli. E la sua nella prossima partita sarà un’assenza pesante, visto che dovrà scontare la squalifica proprio contro la capolista Padova. […] Intanto gli alabardati, subito dopo Teramo, hanno ripreso ad allenarsi e continueranno a farlo fino a venerdì mattina, poi saranno concessi tre giorni di riposo per le festività pasquali (il turno di stop per l’Unione capita proprio nel weekend pasquale, mentre il resto del girone va in campo sabato) e si tornerà al lavoro martedì per cominciare l’avvicinamento al big-match con il Padova di domenica 8 aprile al Rocco (inizio ore 16.30).
Ore 19.30 – (Gazzettino, edizione di Venezia) «Scendere a Frosinone da sesti in classifica e senza avere nulla da perdere è mentalmente il massimo. Merito nostro, siamo stati bravi ma non abbiamo fatto ancora nulla». Non molla di un passo Pippo Inzaghi, tecnico di un Venezia che, forte di un grande entusiasmo dopo il 2-1 al Cittadella in un Penzo gremito, domani cercherà il colpaccio nella tana dei laziali secondi in Serie B (ore 20.30). Un altro big match che Inzaghi rischia di godersi in tribuna, squalificato dopo esser stato espulso per proteste nel finale del derby. «Ho parlato col mio legale, abbiamo fatto ricorso perché io non ho fatto nulla, quindi spero venga accolto e di poter andare in panchina» il suo augurio in attesa che oggi a mezzogiorno l’avvocato Gianmaria Daminato giochi la sua partita davanti alla Corte Sportiva d’Appello. Quanto ai ciociari, stanno 6 punti più su (55 a 49) ma non segnano da 336′ e sono reduci dal deludente 0-0 di Terni. «A noi non interessano gli eventuali problemi altrui, il Frosinone ha un organico incredibile che già oggi potrebbe ben figurare in Serie A, tant’è che mi sarei aspettato di trovarlo in vetta al posto dell’Empoli. Ha le individualità più forti della categoria, noi dobbiamo avere la serenità di andare lì e fare una grande partita come a Empoli, solo con qualche errore in meno. Dionisi, Ciofani e Ciano sono i tre migliori calciatori della B, non potremo sbagliare nulla». […]
Ore 19.00 – (Gazzettino, edizione di Venezia) «Andremo subito in Serie A: o come secondi classificati o attraverso i playoff. Tutto è possibile». L’ottimismo di Joe Tacopina, presidente del Venezia, non conosce limiti. Vede il suo team promosso alle spalle dell’Empoli senza nemmeno preoccuparsi della questione nuovo stadio. «Non potete aspettarvi ogni giorno qualche news sul futuro impianto – dice un po’ seccato visto l’insistere del cronista sul tema – quando ci saranno situazioni concrete le comunicheremo. No, per il momento non ci sono scadenze. Siamo sempre al lavoro anche oggi (ieri per chi legge, ndr) abbiamo un incontro con un’impresa di costruzioni mentre domani il nostro staff dirigenziale sarà assieme al presidente del Frosinone a visionare il loro nuovo stadio in ogni particolare». Se la sua previsione si avverasse e per il Venezia si schiudessero le porte della serie A dove la giochereste? «Per un anno si può avere la deroga in presenza di un progetto per il nuovo stadio e adeguando il Penzo. Poi si dovrebbe emigrare almeno per una stagione e stiamo valutando dove e su questo chiederemo anche il gradimento della tifoseria. Credo Udine potrebbe essere la soluzione ideale». […]
Ore 18.30 – (Corriere del Veneto, edizione di Venezia) […] Domenica al Penzo quasi seimila spettatori per il derby. È soddisfatto? «Sono soddisfatto della partecipazione del pubblico, era quello che mi aspettavo da tempo. Era la cornice giusta, sono molto contento perché i giocatori hanno percepito qualcosa di diverso e sul campo hanno dato tutto, portando a casa una vittoria entusiasmante». Se il Venezia a fine stagione fosse promosso in serie A dove andreste a giocare? «Stiamo studiando la possibilità, con gli attuali regolamenti, di chiedere una deroga alla Figc. Avendo un progetto in corso per il nuovo stadio, dovremmo riuscire ad ottenerla con lavori di ampliamento del Penzo. Se questo non fosse possibile, bisognerebbe pensare di andare a giocare altrove». Il piano B cosa prevede? «Probabilmente Udine, non Padova. Udine è raggiungibile rapidamente e, per chi viene dalla terraferma, il tempo per arrivare alla Dacia Arena è più o meno quello per andare al Penzo. Se riusciremo a scrivere la storia sarebbe fantastico, anche se il mio progetto originale era quello di raggiungere la B in due anni e rimanerci per altrettanto tempo per consolidare la struttura societaria e quello che ci gira attorno». […]
Ore 18.00 – (La Nuova Venezia) […] Oggi, a mezzogiorno, sarà discusso davanti alla Corte Sportiva d’Appello a Roma il ricorso d’urgenza presentato dal Venezia contro la squalifica per una giornata per Inzaghi: società a allenatore saranno rappresentati dall’avvocato Gianmaria Daminato. «Lo facciamo perché non ho fatto nulla» garantisce il tecnico, «speriamo che venga accolto e che io possa andare in panchina». Il Frosinone non sta attraversando un periodo ottimale, dopo aver infilato 16 risultati utili consecutivi, ha collezionato solo nove punti nelle ultime otto partite e non segna da 336′. «Questo non ci deve interessare. Sono partite dove abbiamo poco da perdere. Con l’organico che ha, il Frosinone potrebbe ben figurare anche in Serie A, e già l’anno scorso meritava di salire di categoria. Noi dobbiamo andare a Frosinone con la tranquillità per disputare una grande partita, come a Empoli, cercando di commettere qualche errore in meno perché quando giochi contro Dionisi, Ciofani e Ciano, che sono tra i migliori della Serie B, non puoi sbagliare nulla. Credo che il Frosinone disponga di una rosa più completa anche rispetto all’Empoli. Noi? Ci troviamo in una posizione di classifica insperata, siamo stati bravi». […]
Ore 17.30 – (La Nuova Venezia) Joe Tacopina sarà domani a Frosinone, ma sta anche meditando di prolungare la permanenza in Italia e assistere alla partita di lunedì a Carpi. Ieri tradizionale incontro con la stampa. […] «Pippo lo vedo tutti i giorni quando sono qua, ci confrontiamo sempre, ma al momento siamo tutti concentrati sui nostri obiettivi. Quando sarà il momento ognuno di noi farà la sua parte». E massima fiducia su Leandro Rinaudo. «Angeloni prossimo direttore sportivo? L’ho letto anch’io, come ho letto i nomi di Baldini, Pradè, Bonato, Sensibile. Ci accostano tutti ormai. Io sono molto, molto contento del lavoro svolto finora da Rinaudo, che è andato ben oltre le nostre aspettative». Il Venezia sta veleggiando sicuro in zona playoff, la parola salvezza è stata ormai cancellata, e Tacopina scommette su Geijo («Un gladiatore, il nostro quarto acquisto a gennaio») e compagni. «Il nostro obiettivo, due anni e mezzo fa, era salire subito in Lega Pro e poi in Serie B, il proposito di consolidare la società con almeno un biennio in questa categoria. Adesso siamo lì, ce la giochiamo. Il Frosinone, che affrontiamo domani, è a soli 5 punti con una partita in più giocata, anche il secondo posto non è lontanissimo, può diventare un obiettivo dovessimo fare risultato domani, ma i playoff non ci sfuggiranno. Noi stiamo pianificando un’altra stagione in Serie B, ma siamo pronti, se dovessimo salire. Vedo molte analogie con il mio Bologna promosso in Serie A. Solo questione di tempo. Se non ci riusciremo quest’anno, sarà il prossimo». […]
Ore 17.00 – Qui Guizza: termina l’allenamento.
Ore 16.40 – Qui Guizza:partita finale a tutto campo.
Ore 16.20 – Qui Guizza: schemi in corso, provato il 4-3-1-2.
Ore 16.00 – Qui Guizza: assente Mandorlini.
Ore 15.40 – Qui Guizza: lavoro a parte per Gliozzi, Belingheri e Madonna.
Ore 15.20 – Qui Guizza: lavoro atletico.
Ore 15.00 – Qui Guizza: Biancoscudati in campo per l’allenamento.
Ore 14.30 – (Corriere del Veneto, edizione di Vicenza) Non è una sorpresa perché era cosa attesa da tempo. Ma adesso c’è anche il timbro dell’ufficialità. Il Tribunale federale ha comminato al Vicenza — per i mancati pagamenti dei calciatori, dipendenti e collaboratori pr i mesi di settembre ed ottobre in scadenza lo scorso 18 dicembre — quattro punti di penalizzazione, handicap che porta la squadra biancorossa a quota 27, ad una lunghezza dal Gubbio e in terzultima posizione con un punto sul Santarcangelo che sabato sarà di scena al Menti in quello che si annuncia un vero e proprio spareggio salvezza. […] «Vengo per salvare il Vicenza e niente più — ha precisato Lerda — so bene che la stagione è stata molto travagliata e che il contesto è complicato ma la società ha chiamato e io ho risposto che sono pronto a mettermi al lavoro. L’obiettivo non è semplice ma nemmeno impossibile: la rosa è di valore per la categoria e, anche se non ho seguito le ultime partite del Vicenza, ho il vantaggio di conoscere bene l’ambiente. E questo è un elemento molto importante perché di tempo per rimettere in carreggiata la squadra ce n’è poco». Contro il Santarcangelo che, per uno strano scherzo del destino, dopo il pareggio ottenuto contro il Fano ha esonerato Alberto Cavasin sostituendolo con Karel Zeman che arriva in gialloblù con il secondo Francesco Renzoni, Lerda probabilmente ripartirà dal 4-2-3-1, il modulo con cui è riuscito a salvare il Vicenza due stagioni fa subentrando allora a Pasquale Marino, che non era stato capace di ripetere la straordinaria stagione precedente che aveva visto la squadra biancorossa sfiorare la promozione in serie A, persa solo in semifinale playoff contro il Pescara. […]
Ore 14.00 – (Gazzettino) […] Sull’atteggiamento apparso troppo molle nel primo tempo sia a Cremona che a Venezia, Scaglia la pensa diversamente: «Non sono d’accordo che ci serva la sberla per reagire. Riconosco che in queste due partite l’avversario è partito molto forte e noi non siamo stati altrettanto bravi nell’accorciare e aggiustarci di conseguenza in campo. Nell’intervallo con l’allenatore abbiamo preso le contromisure facendo meglio nella ripresa. Ritengo che da parte nostra l’atteggiamento non sia mai venuto meno». Il passo falso nel derby pesa in classifica, ma per il difensore gli obiettivi del Cittadella non sono compromessi. «Ci sono ancora trenta punti in palio e noi abbiamo le qualità per giocarcela fino in fondo. C’è tanto equilibrio fra le squadre di testa. L’Empoli sembra avere una marcia in più, ma ha faticato a vincere a Pescara, le altre hanno le loro difficoltà tra alti e bassi. Tutto è ancora possibile». Guardando alla partita con lo Spezia, conclude: «È una squadra tosta e ben attrezzata. Ho già affrontato sia Granoche che Forte e Marilungo, non ancora Gilardino. Sarà un’altra sfida difficile, ma noi punteremo come sempre ai tre punti. Sono tre anni che stiamo facendo cose eccezionali: prima abbiamo vinto con margine il campionato di Lega Pro, la stagione scorsa abbiamo raggiunto i play off e quest’anno siamo sempre stati in corsa e vogliamo giocarci qualcosa di importante. Le squadre che ci affrontano, soprattutto al Tombolato, ci temono».
Ore 13.30 – (Mattino di Padova) La versione di Filippo Scaglia. La sconfitta incassata nel derby di Venezia continua a tener banco in casa Cittadella. Fa discutere, in particolare, il gol non convalidato al difensore granata quando si era sull’1-1. «Meglio non tornare sugli errori arbitrali, perché se pensiamo alle ultime partite, dall’angolo che non c’era da cui è arrivato l’1-1 dell’Empoli, al rigore per un fallo commesso fuori area a Cremona, fino a questo gol annullato, non la finiamo più. Se ogni tanto avessimo a nostro favore qualche episodio del genere… A Venezia siamo andati in gol e dopo due minuti abbiamo raddoppiato. Magari sarebbe finita 3-2 per loro, ma credo che le cose sarebbero state diverse sul 2-1 per noi, per come si stavano mettendo». Ma ha toccato o no Cernuto nello stacco? «Un po’ di contatto c’è stato, ma parliamo di una presa di posizione in area come ce ne sono 50 a partita». I replay mostrano Domizzi che rimprovera i compagni, accusandoli per la negligenza sulla rete incassata. Ma il fischio non si è sentito prima che la palla entrasse? «Se rivedete le immagini, noterete che scendendo a terra dallo stacco aereo mi sono messo subito le mani nei capelli, sentendo il fischio. A quel punto non ho avuto neanche la voglia di protestare, la reazione più spontanea è stata quella di mettermi a ridere. Anche perché, se vai dall’arbitro a chiedere spiegazioni poi finisce che ti squalificano, come è successo al direttore Marchetti dopo la gara con l’Empoli». […] Un punto con il Bari, zero con il Venezia. Gli scontri diretti potevano essere una grande occasione. E ora vi attende un’altra sfida playoff con lo Spezia, da provare a tagliar fuori dai giochi. «Sono punti persi che pesano, ma ne mancano 30, tantissimi. Archiviamo questa partita e pensiamo alla prossima, altrettanto importante. I liguri contano su un bel reparto offensivo: Gilardino non l’ho mai affrontato, ma Granoche, Marilungo e Forte sì. D’altra parte in B tutti sono attrezzati e dobbiamo sempre ricordarci che lo siamo anche noi. Chi ci affronta ci teme, non dimentichiamolo».
Ore 13.00 – (Mattino di Padova) Una notizia buona e una cattiva. I tre granata impegnati in Nazionale – Varnier, Vido e Kouamé – rientraranno a Cittadella già stamattina e saranno quindi a disposizione di Venturato per la seduta di rifinitura, alle 15 di questo pomeriggio. Quella cattiva è che Arrighini è in forse: l’attaccante, in gol al Penzo, ieri ha svolto lavoro differenziato per una contusione al quadricipite destro rimediata nel derby. In casa Spezia mancherà lo squalificato Mora, sono in forse l’acciaccato Da Col e gli azzurrini Pessina e Maggiore. […]
Ore 12.30 – (Corriere del Veneto) […] Il Citta ha perso a Venezia non senza recriminazioni, ma ha dalla sua un’ultima parte di campionato che non sembra impossibile. […] Si parte con lo Spezia (domani, ore 20.30) al Tombolato, che in questo momento non fa troppa paura soprattutto se i granata giocheranno al massimo delle possibilità. La trasferta con la Ternana (sabato 7 aprile ore 15) sulla carta è partita tutt’altro che impossibile con tre punti alla portata, soprattutto con il Cittadella formato trasferta che ha fatto vedere i sorci verdi a più di qualche avversario. A Parma (venerdì 13 aprile, ore 21) ci sarà da giocare una delle trasferte più difficili dell’anno. Al Tardini vincere è dura per tutti, con il Parma attuale lo è ancora di più. Quella in casa contro il Palermo (martedì 17 aprile, ore 20.30) sarà partita decisiva. In tutto e per tutto. Anche se all’andata i granata espugnarono il Barbera si tratta di un precedente da non prendere per oro colato. La Salernitana (sabato 21 aprile ore 15) è l’autentica mina vagante della B e per ora resta un’incognita. Partita che potrebbe presentare grosse difficoltà oppure al contrario rivelarsi molto meno complicata del previsto. Il Foggia (sabato 28 aprile ore 15) al Tombolato sarà cliente difficile: coefficiente aumentato dopo gli ottimi risultati degli ultimi due mesi. Al Partenio con l’Avellino (martedì 1 maggio, ore 15) altra partita- incognita. Al momento sarebbe meno complicata del previsto, ma nelle ultime giornate tante cose possono cambiare.Il Brescia (sabato 5 maggio, ore 15) è alla portata, non fa paura. Il Carpi (sabato 12 maggio, ore 15) è squadra che ha sempre dato fastidio ai granata. Si chiude con la Pro Vercelli (venerdì 18 maggio, ore 20.30): sarà una planata soft, almeno sulla carta. […]
Ore 12.00 – (Gazzettino, edizione di Pordenone) Per capire di cosa si sta parlando, si può citare un dato: ha totalizzato lo stesso numero di assist (6) di Salvatore Burrai, ossia dell’uomo con il piede migliore di tutta la squadra. Eppure fa il terzino, eppure è stato messo spesso in discussione, eppure ha assaggiato anche la panchina. Ma si poteva immaginare una dinamica: Michele De Agostini con Fabio Rossitto sarebbe certamente tornato al centro del progetto. E così è stato, per il bene del Pordenone. Ora l’esterno difensivo di 35 anni, ma con la voglia di un ragazzino, è l’arma in più dei ramarri nella corsa ai playoff. Grazie alla cura impostata dal nuovo tecnico, ha ritrovato sia la gioia di allenarsi che quella di giocare la domenica. Tutte sensazioni che De Agostini stava pian piano perdendo nella gestione precedente, quando qualche panchina di troppo aveva fatto pensare a una stagione in flessione. Il Dea è un purosangue: corre lungo la fascia sinistra senza accusare la stanchezza o l’età, ma in alcuni casi è rimasto tristemente ai margini. Durante la gestione Colucci, per esempio, a dicembre si era accomodato a sedere sia contro la Sambenedettese che con il Renate, mentre contro il Bassano aveva giocato solamente 6′. È andata peggio con il Sudtirol, nella gara che è costata la panchina all’ex tecnico neroverde: in quel caso De Agostini è sceso in campo per 5′, il minimo storico stagionale. Ma da quando è arrivato Rossitto la musica è decisamente cambiata. Eccezion fatta per la partita interna contro la Fermana, saltata per squalifica, il Dea ha giocato sempre, mostrando una crescita continua, sia di rendimento che di condizione atletica. In poche parole, il 35enne è tornato a correre come un ragazzino esordiente. […]
Ore 11.40 – (Gazzettino, edizione di Pordenone) Niente Padova all’Euganeo per Salvatore Burrai. Il metronomo salterà la ribalta in notturna di sabato in casa della capolista per il giallo che gli ha sventolato in faccia domenica De Angeli di Abbiategrasso durante il match con la Reggiana. A ringraziare e prendere il suo posto sotto i riflettori del sabato sera potrebbe essere il grintoso Cristian Caccetta, un duro che s’impegna durante la settimana e sta chiedendo spazio. […] Punta al rientro anche Manuel Nocciolini, costretto a saltare il match con la Reggiana per un risentimento muscolare. Un problema che sembra completamente risolto. Bombagi che l’ha sostituito non ha fatto male, ma Barbasette nel nuovo ruolo di esterno destro di centrocampo sembra trovarsi a proprio agio, in grado di completare alla perfezione l’idea di gioco di Rossitto. Sulla conferma di Gerardi prima punta non dovrebbero esserci dubbi dopo la doppietta. […] Tornando ai possibili undici per l’Euganeo, nessun dubbio nemmeno sulla conferma in attacco di Berrettoni, libero di scegliersi la posizione in base alle circostanze. A centrocampo partendo da destra potrebbero giocare Nocciolini, il rinato Misuraca, Caccetta e Zammarini. In difesa, con Formiconi a destra e De Agostini a sinistra, al fianco di Stefani si attende ancora Parodi, che Rossitto sembra preferire a Bassoli in virtù dei 3 centimetri in più d’altezza (1.88 contro 1.85) che lo juventino mette in campo. […]
Ore 11.20 – (Messaggero Veneto) Una corriera di tifosi sta per essere riempita dal fan club Caffè Nogaredo. In molti hanno già acquistato il biglietto e altrettanti lo prenderanno nelle prossime ore. In più ci saranno come al solito i Supporters. Insomma, è previsto un piccolo esodo verso Padova, dove sabato si giocherà il big match della 32ª giornata. Non c’è alcun dubbio: i sette punti conquistati nelle ultime tre giornate, uniti ai contenuti tecnici e di rivalità della sfida alla capolista, hanno riacceso l’entusiasmo nei cuori neroverdi, pronti ad affrontare la trasferta nonostante si giochi la vigilia di Pasqua e in orario serale (20.30). I risultati, come sempre, accendono i sogni del pubblico. E portano a sobbarcarsi chilometri per seguire la propria squadra del cuore. Si stima infatti che sulle tribune dell’Euganeo, sabato, ci saranno tra i 200 e i 300 tifosi neroverdi. Il popolo dei ramarri adesso ci crede: i playoff sono fattibili, ancor più dopo la penalizzazione del Vicenza (ne parliamo nell’articolo qui sopra), quindi vale la pena andare a sostenere la squadra a Padova. «Abbiamo avuto tante richieste relative ai biglietti – afferma la presidente del fan club, Silvia Gustapane -. Non me l’aspettavo, dopo Trieste si percepiva dello scoramento, forse anche normale visto il pareggio subìto al 95′. Invece il successo con la Reggiana ha cambiato le prospettive». […]
Ore 11.00 – (Messaggero Veneto) Ancora lavoro differenziato per Manuel Nocciolini, che non si è ripreso del tutto dal risentimento muscolare accusato sabato nella seduta di rifinitura. L’attaccante del Pordenone viene monitorato costantemente: c’è fiducia in merito al suo recupero in vista della sfida col Padova, anche se il 4-4-2 di domenica scorsa con Bombagi esterno destro al suo posto ha funzionato. Per il resto si sono allenati tutti. Rossitto dovrà sicuramente effettuare solo un cambio rispetto alla gara con la Reggiana, ovvero trovare il sostituto di Burrai, squalificato. Il favorito sembra essere Caccetta. Davanti si va verso la conferma di Berrettoni e Gerardi, visti più che in salute al cospetto dei granata. […]
Ore 10.30 – (Gazzettino) Ripeto, è giusto che una piazza così importante vada in serie B. Tra di noi c’è solo rivalità sportiva, poi anche con il presidente Bonetto ho un ottimo rapporto». Fermo restando che rispetto a un girone fa avete cambiato allenatore, sabato si aspetta una gara su quella stessa falsariga? «Si affrontano due squadre forti, probabilmente sarà una sfida molto tattica nella quale cercheremo di fare la partita sia noi e sia loro. Mi aspetto una gran bella partita, e il Padova ha un vantaggio tale in classifica che non credo speculi su un pareggio. Sono davvero contento per il mio amico Zamuner, io per primo ho scommesso su di lui in questa sua nuova carriera. So che ha sempre belle parole nei miei confronti, e mi fa piacere. Tra di noi c’è ancora un ottimo rapporto». […]
Ore 10.20 – (Gazzettino) Più di noi hanno un allenatore che è stato bravissimo nella gestione della squadra e nel sapere tenere la concentrazione, ma il mio Pordenone ha tanta qualità. Domenica abbiamo rifilato quattro gol alla Reggiana, e potevamo farne anche cinque-sei. Purtroppo abbiamo perso molti punti nelle partite contro le compagini di bassa classifica, mentre questo al Padova non è successo». […] Ha appena elogiato Bisoli, però al termine della sconfitta patita all’andata aveva tirato le orecchie ai biancoscudati dichiarando che quello non era giocare a calcio. «Certo, non aveva meritato di vincere, però anche quelli sono segnali che è l’anno giusto. Il Padova non ha espresso il calcio migliore, noi per minutaggio siamo la formazione con il possesso di palla più lungo. Però non conta, contano i risultati e sono dalla parte del Padova.
Ore 10.10 – (Gazzettino) «Quando ci siamo affrontati negli ultimi due anni siamo stati sempre noi davanti, ma credo che ormai manchi poco al Padova. Una piazza così merita di andare in serie B». Quando Padova e Pordenone si trovano uno davanti all’altro è scontato che ne venga fuori una partita di cartello, e anche il presidente dei friulani Mauro Lovisa la pensa allo stesso modo. Promette battaglia sabato sera, anche se riconosce i meriti della formazione biancoscudata. «Padova ha alle spalle una storia importante, noi siamo una realtà diversa che sta crescendo piano piano. I biancoscudati hanno tutti i numeri per salire di categoria, sono stati gestiti bene: devo fare i complimenti al mio amico Zamuner e a Bisoli. Anche se non credo che abbiano giocatori più forti dei miei, perché se guardo le liste delle squadre non so chi ha più curriculum.
Ore 09.50 – (Mattino di Padova) Potranno essere decisive, invece, la diciottesima e la diciannovesima giornata, quando il Padova giocherà di domenica (prima in casa con l’Albinoleffe e poi a Fermo) e la Reggiana di lunedì, contro il Bassano e a Bergamo con l’Albinoleffe. […] Storce un po’ il naso, soprattutto dal punto di vista ideologico, il direttore generale del Padova, Giorgio Zamuner: «Fosse per me imporrei la contemporaneità delle partite almeno per le ultime quattro giornate di campionato», spiega il direttore generale. «La Lega, invece, ritiene sia necessario giocare allo stesso orario soltanto per le ultime due». Oltre alla possibilità di essere promossi o meno senza giocare, torna d’attualità il solito discorso sull’eventuale vantaggio comportato dal giocare prima o dopo i diretti concorrenti. «È un fattore che un po’ condiziona», continua Zamuner. «Ma in questo momento, francamente, non ci pensiamo. Arrivati a questo punto, dobbiamo concentrarci solo su noi stessi, sapendo che abbiamo il destino nelle nostre mani. Con 12 punti saremmo matematicamente promossi, anche se forse potrebbe bastarne qualcuno in meno. In ogni caso pensiamo a raccoglierne subito il più possibile».
Ore 09.40 – (Mattino di Padova) E adesso il Padova rischia veramente di festeggiare la promozione davanti alla televisione. Premessa d’obbligo, vista la scaramanzia che aleggia da sempre nel mondo del calcio sia tra i tifosi che tra gli addetti ai lavori: ancora non è stato conquistato nulla, la matematica non è ancora così vicina, però a 6 giornate dalla fine, con 8 punti di vantaggio sulla seconda (9 effettivi visto lo scontro diretto a favore con la Sambenedettese e 7 potenziali considerando la partita in meno della Reggiana) è inevitabile iniziare a fare i calcoli e fantasticare su una festa attesa quattro anni. Se colleziona 12 punti sui 18 disponibili il Padova è promosso a prescindere da qualsiasi risultato delle concorrenti. Ma con un distacco del genere la vittoria del campionato spesso può dipendere anche dagli scivoloni altrui. Considerando la Reggiana l’avversario più vicino, visto che, come detto, potenzialmente è a meno 7 dovendo recuperare la partita contro il Mestre, la corsa va fatta prima di tutto sugli emiliani. I quali, nelle prossime quattro giornate, giocheranno ben tre volte almeno un giorno dopo il Padova. I granata, infatti, scenderanno in campo a Pasquetta nel prossimo turno contro il Sudtirol, che non sarà tuttavia decisivo per le sorti del campionato.
Ore 09.30 – (Mattino di Padova) Il Padova che viaggia verso la sfida casalinga contro il Pordenone in programma sabato sera alle 20.30 non avrà un attimo di relax. È arrivato il momento decisivo della stagione e mister Bisoli tiene tutti sulla corda. Dopo l’allenamento mattutino di lunedì alla Guizza, già a poche ore dal fischio finale della gara contro il Mestre, i biancoscudati continuano a scendere in campo tutti i giorni al centro Gozzano, prima delle ultime due sedute di rifinitura allo stadio Appiani. La prima venerdì pomeriggio, l’altra sabato mattina alle 11, a meno di 12 ore dalla sfida dell’Euganeo. Non si è visto in campo nemmeno ieri Ettore Gliozzi, vittima di una forma di influenza, i cui primi sintomi si erano manifestati già a inizio ripresa contro il Mestre, tanto da causare un lieve malore all’attaccante, costretto ad essere sostituito da Capello. Si sono allenati a parte gli affaticati Mandorlini, Guidone e Salviato. Contro il Pordenone mancherà sicuramente il centrocampista Belingheri, squalificato ieri dal giudice sportivo dopo l’ammonizione rimediata nel derby, la sua quinta stagionale. […]
Ore 09.00 – (Corriere del Veneto) […] I biancoscudati sono sul rettilineo finale della corsa promozione, la B è davvero vicina anche se la bandiera a scacchi ancora non c’è e il calendario non è semplicissimo. […] Il Padova inizia con il Pordenone (sabato 31 marzo, ore 20.30) che con il cambio di allenatore torna ad essere una delle avversarie più complete del girone. All’andata il Padova vinse 2-1 al Bottecchia, all’appello mancheranno Belingheri e Burrai, due primattori entrambi squalificati. Poi la Triestina (domenica 8 aprile, ore 16.30) per un’altra trasferta fra le più impegnative del girone di ritorno, soprattutto dopo il cambio di allenatore e l’addio di Sannino. L’orario è domenicale e non sono previsti posticipi. L’Albinoleffe (domenica 15 aprile, ore 20.30) all’andata faceva molta più paura. Giocando all’Euganeo, la partita sembra decisamente più alla portata del gruppo di Bisoli. E a Fermo (domenica 22 aprile, ore 16.30) si preannuncia un’altra partita sulla carta abbordabile, nonostante all’andata sia finita 0-0. Poi sarà la volta della Reggiana (domenica 29 aprile, ore 14.30) e la speranza è di arrivare a questo appuntamento con la promozione già in tasca. Altrimenti ci sarà da soffrire al Mapei Stadium. Con il Gubbio (domenica 6 maggio, ore 17.30) forse l’impegno più facile e abbordabile. Ma potrebbe essere già una partita ininfluente, da onorare certo ma dove fare anche festa con i tifosi, se tutto dovesse andare come in viale Nereo Rocco si aspettano. […]