Ore 20.30 – (Mattino di Padova) È costata cara, all’Este, la sfida di domenica scorsa con la Liventina pareggiata 0-0 in casa. Il giudice della Serie D ha comminato alla società una sanzione di ben duemila euro per «avere i propri sostenitori, al termine della gara», si legge nel comunicato, «rivolto numerosi e gravi insulti all’indirizzo dell’arbitro (Giorgio Bozzetto della sezione di Bergamo, ndr). Inoltre persona non identificata ma riconducibile alla società rivolgeva espressioni irriguardose all’indirizzo dell’arbitro mentre altre presenti all’interno dell’area degli spogliatoi rivolgevano ripetute espressioni gravemente offensive all’indirizzo degli ufficiali di gara. Infine, chiusa la porta dello spogliatoio arbitrale, la stessa veniva colpita con violenza mentre si reiterava espressione ingiuriosa all’indirizzo della terna». Insomma, il rigore negato a Florian, che aveva scatenato le ire di staff e tifosi, ha “fruttato” una bella batosta pecuniaria alla società di via Monte Cero che, fra l’altro, dovrà rinunciare al difensore Boron, squalificato per due giornate per un “francesismo” rivolto al direttore di gara. […]
Ore 19.30 – (Gazzettino, edizione di Venezia) «Cinque vittorie di fila al ‘Penzo’ e col Cittadella non vogliamo rallentare, l’imperativo è stop agli errori». Lo ordina in primis a se stesso un Agostino Garofalo molto franco nel bacchettarsi dopo lo stop di sabato scorso in casa dell’Empoli, primo della classe. «Non avessimo regalato il gol del 3-2 a Donnarumma, in virtù di un mio errore, seguito da una deviazione fortuita, saremmo tornati a casa almeno con un altro punto si rammarica il terzino campano prima di voltare pagina Anche sul campo della capolista della Serie B il Venezia ha fatto comunque la sua parte, basta vedere come gli empolesi hanno esultato a fine gara. Lì abbiamo capito che anche loro avevano paura di noi, infatti nel finale con Fabiano abbiamo davvero rischiato di riprenderli per la terza volta». Domenica a Sant’Elena (ore 18) altra sfida d’alta classifica con i cugini del Cittadella. «La sconfitta dell’andata brucia ancora – riprende Garofalo – un derby di vertice è proprio quello che ci vuole per ricominciare a correre. Abbiamo perso uno scontro diretto e ne abbiamo subito un altro, davanti ai nostri tifosi ai quali nel girone di ritorno abbiamo regalato solo gioie. Il Cittadella ha conquistato 30 dei suoi 50 punti in trasferta? Un incentivo in più per fare noi la partita: sappiamo bene a cosa andiamo incontro, dovremo prestare particolare attenzione al loro contropiede. Senza dubbio sarà una sfida tosta». […]
Ore 19.00 – (Corriere del Veneto, edizione di Venezia) E’ notizia di ieri che per Venezia-Cittadella in programma domenica al Penzo erano già stati venduti un migliaio di biglietti. Un dato importante, quando siamo ancora a metà settimana. Di questi, 212 sono stati venduti nel settore ospiti, segno che pure nella città murata l’attesa per il derby si fa sentire. Di sicuro al Penzo il colpo d’occhio sarà suggestivo, magari anche Pippo Inzaghi potrà dirsi soddisfatto dell’affluenza sull’isola di Sant’Elena per una partita destinata a spostare qualche equilibrio nella zona nobile della classifica. Nel frattempo il Venezia prosegue la preparazione e Inzaghi pare avere le idee chiare: Vicario per Audero, Bentivoglio per Stulac e chance concrete pure per Zampano da titolare. L’ex Crotone si gioca il posto con Bruscagin e sulla sinistra, invece, ci sarà ancora una volta Agostino Garofalo come punto di riferimento. «La sconfitta di Empoli ci ha fatto male — ammette — un peccato perché eravamo convinti di poter portare a casa un risultato positivo. Adesso andiamo avanti, abbiamo un altro scontro diretto e dobbiamo riscattarci della sconfitta dell’andata al Tombolato. Contro il Cittadella dovremo fare noi la partita, sapendo però che la loro forza è nelle ripartenze». […]
Ore 18.30 – (La Nuova Venezia) Il Venezia non si ferma più. La Primavera di Stefano Daniel demolisce anche i lettoni dell’FK Rigas (3-0) e vola nei quarti di finale della Viareggio Cup, dove domani affronterà il Parma, che ha eliminato il Milan (5-3 ai calcio di rigore, dopo aver chiuso sull’1-1).Partita a senso unico tra Venezia e Fk Rigas con gli arancioneroverdi padroni del campo fino dalle battute iniziali. Partenza lanciata del Venezia con Soldati (5′) e Fasan (8′) che costringono a un doppio salvataggio con i piedi il portiere lettone. Sotto gli occhi di numerosi allenatori e osservatori di vari club, gli arancioneroverdi mettono alle corde gli avversari e all’11’ passano in vantaggio: discesa sulla linea di fondo di Rossi, palla sul secondo palo dove è appostato Nicolò Simeoni che colpisce a botta sicura e deposita la palla in rete. Il Rigas si scuote solo attorno al 20′ e Hvoinickis impegna severamente Barlocco. Scampato il pericolo, il Venezia raddoppia con Nicola Fasan (24′), che entra in area e con un destro a rientrare supera nuovamente Vilkovs. […] Ed è Pozzebon, come era accaduto contro il Partizan Belgrado, che chiude il match poco prima del quarto d’ora (14′) della ripresa, abile a incunearsi in area, approfittando di un disimpegno errato di Sakurovs, e a trafiggere per la terza volta Vilkovs. […]
Ore 18.00 – (La Nuova Venezia) Continua ad allenarsi a parte Sinisa Andelkovic, messo fuori gioco dalla trasferta di Empoli per un botta al ginocchio rimediata in allenamento a metà della scorsa settimana. Non dovesse recuperare in tempo per il derby con il Cittadella, toccherà ancora a Bruscagin completare la linea difensiva davanti a Vicario. Oltre al difensore sloveno, Inzaghi non ha potuto ovviamente disporre di Audero e Stulac, che a centrocampo sarà sostituito da Simone Bentivoglio, assente dalla trasferta di Salerno dove venne espulso rimediando tre giornate di squalifica. Joe Tacopina è arrivato ieri a Mestre, dove rimarrà per un paio di settimana. Prima di volare in Italia, il presidente ha partecipato, come relatore, alla Real Madrid University Conference, che si è tenuta a New York. Al tavolo dei relatori, insieme a Tacopina, anche Carlos Pérez, dal gennaio del’anno scorso CEO di LaLiga, la prima lega spagnola, per gli Stati Uniti. […]
Ore 17.00 – (Gazzettino) […] È rientrato in gruppo Benedetti, che aveva saltato l’ultimo turno di campionato per un fastidio muscolare, mentre Bartolomei si sta allenando a parte per una botta rimediata alla caviglia che terrà in forse sino all’ultimo la presenza del centrocampista a Venezia. Ieri il Cittadella ha svolto una doppia seduta, al mattino la parte atletica con Redigolo, nel pomeriggio invece la parte tattica in campo con Venturato. È ancora presto per ipotizzare la formazione che domenica alle 18 sfiderà il Venezia di Pippo Inzaghi, ma alcune scelte per Roberto Venturato saranno obbligate, anche per l’assenza di Varnier in difesa, di Vido e Kouame in attacco, tutti e tre impegnati con le rispettive nazionali sino martedì prossimo. In difesa al posto di Varnier dovrebbe essere scelto Adorni per affiancare Scaglia, la soluzione più semplice senza dover accentrare Pelagatti che si sta ben disimpegnando come terzino. In avanti restano soltanto in tre: Arrighini, Strizzolo e il giovane Fasolo.
Ore 16.30 – (Mattino di Padova) Riempito anche il quarto pullman. La febbre da derby si fa sentire fra i tifosi. Ieri pomeriggio, già diverse ore prima della chiusura delle iscrizioni per la trasferta organizzata dal Centro Coordinamento Club Granata, era stato abbondantemente superato il tetto delle 200 adesioni per la sfida di Venezia di domenica, con grande soddisfazione degli stessi organizzatori, anche perché numerose richieste arrivano da fuori Cittadella e coinvolgono intere famiglie, per quella che si annuncia come una festa.Considerando chi si muoverà in treno (un centinaio di persone) o chi “sfrutterà” solo la motonave prenotata dal Cccg per il collegamento sino al Penzo (come farà un gruppo di sostenitori in partenza da Montebelluna), saranno almeno 400 i tifosi granata pronti a incitare capitan Iori & C. in laguna. E, tra di loro, c’è un gruppo che spicca sugli altri, un'”enclave” in terra veneziana: sono gli appartenenti alla “Sezione Granata Jesolo – Pizzeria da Mario Hotel Lorenz”, che ha come referente Roberto Buscato.Già, signor Buscato, chiarisca subito una cosa: lei è jesolano doc?«Certo, e come me lo sono i circa 30 affiliati alla nostra sezione».E che ci azzecca il Citta con piazza Brescia e via Bafile, dove c’è la vostra sede?«È una passione trasmessa dall’amico Pierluigi Basso, portavoce del Cccg, che da anni frequenta Jesolo da turista e che mi ha fatto apprezzare il Cittadella. Tutto è nato nel 2013 e più volte abbiamo avuto come ospiti diversi giocatori, ma anche il presidente Andrea e la famiglia Gabrielli. Io sono sempre stato un grande tifoso di calcio e resto juventino, ma mi sono innamorato di questa realtà, perché credo che il Citta sia un esempio per tutti, anche per come è gestito». […]
Ore 15.30 – (Gazzettino, edizione di Venezia) Il Mestre passa all’inglese a Bassano. E’ una vittoria d’autorita’ quella degli arancioneri, bravissimi a colpire a freddo gli avversari e a raddoppiare nel momento di difficolta’ dei giallorossi. Poi, e questo e’ l’unico cruccio di Zironelli, il Mestre non riesce a triplicare lasciando in partita il Bassano. I legni presi da Minesso e Razzitti aumentano il rammarico dei ragazzi di Colella che si sono impegnati ma hanno trovato di fronte una squadra solida. La partenza degli arancioneri e’ fulminea. Neto per Fabbri, il bomber si accentra e tira sul primo palo, Grandi battuto, Bassano subito a rincorrere. […] Al 22′ il raddoppio di Spagnoli. L’assist di Beccaro e’ perfetto, il bomber scaglia un destro potente su cui Grandi non puo’ nulla. I giallorossi vanno nel pallone. […]
Ore 15.00 – (La Nuova Venezia) Il Mestre si conferma ammazza grandi, affossa meritatamente il Bassano e raggiunge l’obiettivo salvezza matematica. Così da oggi può pensare al Padova con la testa libera. Basta un minuto e Fabbri, partito dal vertice destro dell’area fa partire un rasoterra che si infila sul palo del portiere. […] La ripresa inizia con il Bassano che prova a rimettere la partita sui binari giusti ma il Mestre controlla bene tanto che al 7′ raddoppierebbe con Casarotto che devia di prima un cross di Stefanelli. Per l’arbitro è fuorigioco. I dubbi restano. Zironelli continua a leggere bene le partite e cambia assetto inserendo due mezze punte e in un solo minuto la mossa da i suoi frutti. Beccaro conquistato palla, mette una palla filtrante per Spagnoli che appena entrato in area la mette sotto l’incrocio. […] La traversa di Tronco è l’ultimo brivido. Poi è solo gioia arancionera per un Mestre che ora può solo sognare più alto.
Ore 14.30 – (Il Piccolo) Il sollievo di un pareggio acciuffato all’ultimo respiro, ma anche il rammarico di un’altra vittoria mancata: lo stato d’animo di Nicola Princivalli alla fine della partita con il Pordenone ondeggia tra questi due sentimenti. E la soddisfazione finale non riesce a nascondere il rammarico per quello che poteva essere soprattutto nel primo tempo. «Vero che abbiamo pareggiato allo scadere, ma diciamo la verità – afferma il tecnico alabardato – una sconfitta avrebbe avuto il sapore della beffa. Quantomeno per il fatto che nel primo tempo abbiamo preso una traversa e un palo interno, mentre loro a parte un colpo di testa hanno fatto solamente il tiro del gol in tutta la partita. Risultato giusto? Sono buono e diciamo di sì, ma solo perché il pari è arrivato all’ultimo minuto del recupero. Insomma siamo contenti per il finale, ma scontenti perché ancora una volta non siamo riusciti a centrare la vittoria». […] Il tecnico triestino ammette che dopo il vantaggio neroverde è mancata una reazione veemente: «Sì, dopo il gol loro siamo andati un po’ in difficoltà, ci siamo un po’ sfilacciati non trovando il bandolo della matassa e buttando troppi palloni. Ma ci abbiamo creduto fino alla fine, i ragazzi sono stati bravi e non hanno mai mollato». […] «Quel primo tempo doveva finire in maniera diversa, la partita in fondo l’abbiamo fatta noi. Peccato non aver vinto, significa che cercheremo di andare a prenderci i tre punti a Teramo, perché prima o poi questo trend di vittorie mancate deve pur finire».
Ore 14.00 – (Il Piccolo) La Triestina pareggia ancora ma stavolta tira un sospiro di sollievo. Un rigore su Codromaz trasformato dall’ex Arma al 95′ salva Princivalli dalla prima sconfitta. Una sconfitta che per quanto visto nel primo tempo sarebbe stata immeritata con due pali di Pozzebon. Ma c’è da dire che il Pordenone di Rossitto ha gestito meglio la seconda parte della gara con una Triestina, dopo il gol di Zammarini, molto ansiosa e caotica nonostante le quattro punte schierate dalla disperazione. L’1-1 serve a poco ma è bene ternerselo stretto. Princivalli tra turn-over e infortunati propone un’altra versione rispetto allo schieramento di Santarcangelo. Codermaz e Meduri sostituiscono Aquaro e l’infortunato Coletti. Ma la novità più rilevante e l’impiego in avanti del tandem Pozzebon-Arma assieme a Petrella. Il bomber Mensah si accomoda per la prima volta in panchina.Triestina e Pordenone cominciano subito ad affrontarsi a viso aperto. Una vittoria per entrambe significherebbe una seria ipoteca sui play-off. […] Il Pordenone si fa vedere al 10′ con una capocciata di Gerardi. E proprio da Gerardi nasce l’azione del gol: ottimo controllo al limite del centravanti e palla dentro per il neoentrato Zammarini che infila Boccanera (14′). Ottima azione, vantaggio francamente non meritato ma con Rossitto premiato dal doppio cambio. […] Ma nell’ultimo disperato lancio Codromaz viene atterrato. È rigore che a recupero scaduto Arma realizza con freddezza. Finisce 1-1. Meno male.
Ore 13.30 – (Gazzettino, edizione di Pordenone) Rubata. Un rigore al 95′ per un fallo inesistente in area neroverde su Codromaz permette alla Triestina di riacciuffare un pareggio che non sperava più di ottenere. La divisione della posta non è scandalosa, perché l’Unione aveva colto due pali nella prima frazione. Quello che disturba è il modo in cui la vittoria è stata sottratta ai neroverdi, che in avvio di ripresa, grazie ai cambi indovinati da Rossitto erano riusciti a passare in vantaggio. Tutto dei due neo entrati il gol del momentaneo 1-0: Gerardi ha difeso alla perfezione un pallone e l’ha poi fatto filtrare per Zammarini, che si è inserito fra i difensori rossoalabardati e ha fulminato Boccanera. La Triestina ha accusato il colpo e da lì in poi non è riuscita a fare molto per riequilibrare il match. Il temuto Arma è stato trattenuto nella gabbia approntata da Stefani e Parodi. Poi, in virtù della vecchia e consolidata legge dell’ex, Rachid è tornato al gol (ottavo stagionale) dal dischetto. Rossitto sorprende tutti rispolverando Caccetta a centrocampo insieme a Misuraca e Burrai e presentando un attacco mobile con Cicerelli e Ciurria a supporto di Nocciolini prima punta. Sorpresa anche fra le file dell’Unione, con Pozzebon in prima linea a fianco di Arma, mentre il capocannoniere (8 gol) rossoalabardato si accomoda in panca. […] Nel recupero la beffa confezionata da Schirru con il collaboratore sotto la tribuna, che permette ad Arma di andare ancora a segno (come all’andata al Bottecchia) contro la sua ex squadra fra gli ululati dei 200 supporters neroverdi al seguito e gli osanna di quelli rossoalabardati. Il Pordenone non vince, ma è vivo e pronto per affrontare domenica la Reggiana di un altro ex pericoloso, Luca Veleno Cattaneo.
Ore 13.00 – (Messaggero Veneto) È comprensibilmente abbacchiato Fabio Rossitto alla fine del match e in sala stampa fatica a contenere la delusione per un pareggio arrivato proprio all’ultimo istante. Ma, da gran signore, non se la prende con l’arbitro: «Peccato – attacca -, al 94′ avevamo vinto la partita. Sapevamo di dover battagliare, ogni partita del resto è così in questa categoria, si gioca molto di fisico. Noi non siamo partiti benissimi, ervamo contratti nel primo tempo, poi però nel secondo abbiamo messo le cose a posto, fatto gol e rischiato quasi niente. Avevamo indovinato tutto, poi è arrivato il rigore. Va bene, un pareggio ci può stare, ma pareggiare così è brutto. Come a Mestre abbiamo pagato negli ultimi minuti». […]
Ore 12.30 – (Messaggero Veneto) Sembrava si potesse parlare finalmente di un Pordenone davvero rinato. Già, perché i neroverdi sono andati a un soffio da inanellare la seconda vittoria consecutiva. Non ce l’hanno fatta a causa di un rigore trasformato al 94′ dallo spietato ex Arma, penalty a dir poco generoso concesso dall’arbitro Schirru di Nichelino – fischietto che non porta assolutamente bene al Pordenone, anzi – per un presunto fallo di Stefani su Codromaz, che rivedendo le immagini sembra proprio non esserci. Un’incredibile beffa, visto che gli ospiti nel secondo tempo, dopo avere rischiato grosso nel primo, avevano legittimato il successo. Rossitto deve recitare però il mea culpa, perché prima riesce a cambiare la partita azzeccando i cambi, poi trema troppo e si fa schiacciare dagli avversari togliendo Nocciolini e Burrai (l’unico bravo a tenere palla) per inserire un difensore dopo l’altro. C’è davvero di che mordersi le mani, oltre a recriminare per un pari – comunque – ingiusto e arrivato in extremis. Per la Triestina è il quinto pareggio consecutivo. Rossitto cambia 5 undicesimi della squadra che ha sconfitto la Fermana, passando al 4-3-3. In difesa torna Parodi al centro al posto di Bassoli e sull’esterno mancino riecco De Agostini, che ha scontato il turno di squalifica. In mezzo al campo con Burrai e Misuraca c’è Caccetta e non Zammarini, in attacco Nocciolini al centro con Cicerelli e Ciurria. Fuori dunque Gerardi e Berrettoni, entrambi in panchina. Sugli spalti del magnifico stadio Rocco ci sono ben 150 cuori neroverdi, che non smettono un attimo di far sentire il loro calore alla squadra naoniana. […]
Ore 12.00 – (Corriere del Veneto, edizione di Vicenza) Orgoglio, carattere e strenua difesa del Vicenza, che solo sul finale cade al Riviera delle Palme. La Sambenedettese fatica moltissimo e rischia pure qualcosa per avere la meglio sui biancorossi (2-1), dopo una gara preparata bene da mister Zanini. Ma il pomeriggio era focalizzato anche su un tema diverso dal match. Questa era la prima volta che le due tifoserie si incontravano dopo i noti fatti dell’andata con Luca Fanesi, ultrà della Samb, rimasto gravemente ferito nel dopopartita al Menti, con tafferugli e la polizia intervenuta a dividere le tifoserie. E il pubblico di casa ha voluto omaggiare i supporter biancorossi, circa un centinaio con i gemellati pescaresi, per la vicinanza e l’appoggio fornito alla famiglia di Fanesi con lo striscione «Semplicemente Grazie» e i cori «Luca Fanesi, Luca Fanesi» scanditi in tutti i settori. In campo la differenza l’hanno fatta le panchine, con Eziolino Capuano che ha azzeccato tutti i cambi. I biancorossi sono stati puniti da un rigore del neo entrato Miracoli e da un’invenzione di Di Massimo, riaprendo troppo tardi la sfida con Ferrari. La nota positiva? Il gol — seppur inutile — ritrovato dopo tre gare senza reti e il carattere messo in campo. […]
Ore 11.10 – Le pagelle del Padova (Gazzettino): Bindi 6; Salviato 5 (Fabris sv), Russo 5.5, Cappelletti 6, Contessa 6; Pulzetti 5.5 (Cisco sv), Mandorlini 6.5, Belingheri 5.5; Sarno 6 (Candido sv), Guidone 6.5 (Ravanelli sv), Capello 6 (Gliozzi sv).
Ore 11.00 – (Gazzettino) La Feralpisalò non si è però persa d’animo e pochi minuti più tardi ha acciuffato il pareggio. Non ha avuto esitazione il direttore di gara a ravvisare il tocco di braccio in area di Pulzetti sulla girata volante dell’ex Dettori nonostante i due giocatori fossero molto vicini. Sul dischetto si è presentato Guerra che non ha dato scampo a Bindi. […] Episodio contestato al 35′: Dettori si è liberato sulla sinistra (zona del campo dove il Padova ha enormemente sofferto sul piano difensivo) e ha appoggiato al centro per l’accorrente Ferretti che sull’intervento alle spalle di Russo è finito a terra. Poteva essere ancora rigore (e in questo caso ci sarebbe stata anche l’espulsione del difensore), ma l’arbitro non è stato dello stesso avviso e il gioco è proseguito tra le veementi proteste dei giocatori ospiti. E nell’occasione sono volate anche parole grosse tra le due panchine. Quindi è stato il Padova a protestare dopo un gol annullato a Guidone per un dubbio fuorigioco. […]
Ore 10.50 – (Gazzettino) Che la Feralpisalò fosse una squadra attrezzata lo si sapeva e il campo l’ha confermato. Se a ciò aggiungiamo che il Padova è incappato in una serata poco brillante, ecco che l’1-1 dell’Euganeo va accolto con il sorriso. Tanto più che anche la Reggiana non è andata oltre il pareggio in casa del Fano. Ora i biancoscudati hanno otto punti di vantaggio sulla Sambenedettese (che di fatto sono nove in virtù del vantaggio negli scontri diretti) e nove sulla Reggiana, che però ha ancora una partita in meno. Il tutto dopo avere mandato in archivio un’altra giornata. La formazione bresciana ha approcciato alla gara senza timori, provando a far valere la sua superiorità numerica a centrocampo ma anche presidiando con attenzione le corsie esterne. Alla prima vera minaccia è stato però il Padova a passare in vantaggio. Calibrata punizione sulla trequarti di Sarno, stacco imperioso di Russo, Caglioni ha respinto d’istinto e Guidone è stato il più lesto a trovare il tocco vincente da due passi.
Ore 10.40 – (Gazzettino) Però la posta in palio è talmente grande che non è facile giocare con formazioni che chiudono gli spazi. Chiaro che per giocare bene bisogna avere la testa più libera, però vediamo lo striscione finale: siamo sui pedali e si possono spingere anche se siamo brutti. Meglio essere essenziali che estetici. Poi, ripeto, si può giocare un po’ meglio, però a sette gare dalla fine stiamo bene fisicamente e siamo sulla strada giusta per raggiungere un traguardo importante». Il pareggio sta bene all’allenatore. «Se prima della partita mi avessero detto che con un pareggio mantenevamo nove punti di vantaggio sulla Reggiana, ci avrei messo la firma. Non è stata una partita bellissima sul piano dello spettacolo, ma è stata molto combattuta a centrocampo. Per cui è un buon punto che ci permette di fare un altro passo in avanti con una partita in meno da giocare».
Ore 10.30 – (Gazzettino) «Il punto ci sta bene perché la Reggiana ha pareggiato». Bada al sodo il presidente Roberto Bonetto, che guarda alla distanza rimasta inalterata dagli emiliani in classifica. «È stata una partita importante con una squadra di ottimo livello, ma più del gioco dobbiamo trovare punti per tenere dietro le avversarie. L’arbitro? Lasciamo stare, non parlo dell’arbitraggio. Lascio che lo faccia Capuano», allenatore della Sambenedettese. Poi aggiunge. «Abbiamo disputato indubbiamente delle prestazioni migliori di questa, ma arrivati a questo punto del campionato magari può venire un po’ il braccino. Di sicuro la partita si sente di più. Ma ciò che più mi interessa è mantenere le distanze dalle inseguitrici».
Non parla di braccino invece Bisoli. «Non lo è, perché se ce l’hai queste partite le perdi.
Ore 10.10 – Le pagelle del Padova (Mattino di Padova): Bindi 6.5; Salviato 5 (Fabris sv), Russo 6, Cappelletti 6, Contessa 6; Pulzetti 6 (Cisco sv), Mandorlini 6.5, Belingheri 6; Sarno 6.5 (Candido sv), Guidone 6.5 (Ravanelli sv), Capello 6 (Gliozzi 6).
Ore 10.00 – (Mattino di Padova) Un altro passo avanti sulla strada che porta alla Serie B. Ottavo pareggio stagionale, 19º punto su 30 in dieci partite del girone di ritorno. Il Padova è a quota 53, dopo 27 giornate effettive (anche se quella di ieri era la 31ª) ed è a + 8 sulla più immediata inseguitrice, diventata adesso la Sambenedettese (in realtà sono 9, considerati gli scontri diretti). Le avversarie, dietro ai biancoscudati, non riescono a ridurre il gap nei confronti della capolista ed è questo il dato che balza maggiormente all’occhio, insieme al numero di gare che rimangono da qui a maggio: 7. Bisoli non festeggia le 400 panchine in carriera con una vittoria – sarebbe stata la sedicesima – ma può ritenersi ugualmente soddisfatto: perché la FeralpiSalò, così come all’andata, si è rivelata squadra tosta e dotata di buona tecnica e personalità, poi perché, con la falcidia di influenzati che si è ritrovato all’inizio della settimana, è stato costretto a fare di necessità virtù, soprattutto in difesa. E ha comunque incamerato un risultato importante, nonostante le difficoltà incontrate, specie sulle corsie laterali. Ma va bene così, il gruppo c’è, è maturo e bada al sodo. E deve fare buon viso a cattiva sorte, perché quest’anno tutte o gran parte delle decisioni arbitrali, negli episodi-chiave, sono state infelici. […] Il punto ci sta tutto e ai fini del traguardo da raggiungere è un altro prezioso tassello che va ad infilarsi al posto giusto. Ora pensiamo al Mestre, che è andato a vincere a Bassano. Attenzione, perché questo è l’ostacolo più pericoloso in questo momento. Servono gambe e corsa per superarlo, ma anche testa e idee ben chiare. E al Padova non mancano nè gli uni nè le altre.
Ore 09.50 – (Mattino di Padova) «Dobbiamo migliorare nel fraseggio e in alcune fasi di gioco. Tuttavia, abbiamo segnato due gol, visto che la seconda rete di Guidone annullata per fuorigioco era valida: il nostro attaccante era in gioco di almeno quattro metri, così come non c’era il rigore per la Feralpisalò. Non mi piace parlare degli arbitri e di solito tendo a non farlo, ma in questa partita gli errori sono stati tutti a nostro sfavore. Di sicuro gli episodi qualcosa ci hanno tolto». […] Il pareggio è ottimo, la prova dei biancoscudati decisamente meno: «Abbiamo assistito a prestazioni migliori, anche se bisogna dire che più si avvicina la fine più aumenta la tensione e questa è sempre difficile da gestire», osserva Bonetto, «Questo è comunque rimane un pareggio importante contro un’ottima squadra, che ha disputato pure una partita bella tosta».«Il nostro obbiettivo», prosegue il patron dei biancoscudati, «era quello di mantenere le distanze dalle squadre che ci seguono e, alla fine, così è stato. In questo momento non ci interessa molto trovare il bel gioco ma i punti».
Ore 09.40 – (Mattino di Padova) Il pareggio con la FeralpiSalò, a prescindere dalla prestazione altalenante e un po’ grigia del Padova, non è da buttare. Una tesi sposata pure tecnico dei biancoscudati Pierpaolo Bisoli che, nel dopo gara, si tiene stretto il punto, puntando più che altro al vantaggio accumulato in classifica: «In questo momento, togliere una partita dal calendario e tenere lo stesso vantaggio di 9 punti sulla Samb è un passo importante verso il nostro obbiettivo», afferma l’allenatore di Porretta Terme. «Da una parte, se guardiamo l’andamento della gara, abbiamo commesso degli errori, certo, ma dall’altra dobbiamo essere soddisfatti per aver portato a casa un risultato positivo contro una compagine, quella bresciana, che a luglio era stata costruita per vincere il campionato. Inoltre, arrivavamo da una vittoria contro il Bassano, un risultato che la dice lunga sul fatto che la squadra non è assolutamente in calo. Come dico spesso, è meglio essere più concreti e meno “estetici”, soprattutto quando bisogna stare in alto e racimolare punti pesanti». Per larghi tratti del match, in effetti, capitan Nico Pulzetti e colleghi hanno lasciato il campo agli uomini di Domenico Toscano.
Ore 09.30 – (Mattino di Padova) C’è ancora lo zampino di Marco Guidone nel tabellino dei marcatori, ma questa volta non basta per ritrovare la vittoria in casa. Ottava rete in campionato per il centravanti lombardo, che aveva trovato anche la nona, annullata per fuorigioco: «Secondo me ero in posizione regolare» , si rammarica, «Quando c’è stato l’ultimo tocco del mio compagno mi sembrava di essere in gioco, ma non voglio giudicare l’arbitraggio. Sono contento per il gol segnato e per aver trovato una buona continuità sottoporta, ma sono ancora più contento per il risultato. Vero che non abbiamo vinto, ma il punto pesa molto, perché abbiamo mantenuto la distanza dalle rivali, le partite che mancano sono sempre meno e soprattutto abbiamo superato un ostacolo tosto» .Nessun rammarico per la mancata vittoria: «La Ferlalpi è una squadra che gioca molto bene, noi avevamo preparato la partita per colpire in ripartenza, nel primo tempo ci siamo riusciti mentre nella ripresa siamo un po’calati. Ora pensiamo già al prossimo derby. Troveremo un’altra buona squadra che non ha nulla da perdere e anche all’andata ci ha messo in difficoltà». […]
Ore 09.00 – (Corriere del Veneto) Il finale, palpitante, è una sentenza scolpita su pietra: anche un pareggio soffertissimo, strappato con le unghie e con i denti, può valere una vittoria. Sono gli attimi finali di un match tiratissimo, quello fra Padova e Feralpisalò, a regalare un altro piccolo passo verso la B a Pierpaolo Bisoli. La Reggiana, infatti, fa 0-0 a Fano, c’è una giornata in meno da giocare e il vantaggio sulla rivale più pericolosa rimane di nove punti, con una partita in più disputata. È molto, anche se non è ancora fatta e dietro l’angolo c’è la trasferta a Portogruaro contro il Mestre, che regala spettacolo e che continua a stupire. La Reggiana andrà a Pordenone e l’impressione è che la prossima domenica potrebbe essere decisiva per tirare le somme, se non in tutto, quantomeno in buona parte. Fano-Reggiana 0-0, Padova-Feralpisalò 1-1 e pazienza se la Samb battendo il Vicenza scende a 8 punti di distacco dal primo posto con lo stesso numero di partite disputate. Di fatto c’è da tenere in considerazione pure lo scontro diretto, che parla biancoscudato in tutto e per tutto. E i punti di differenza, quindi, sono nove. […] Insomma, un punto che non convince sotto tanti punti di vista, ma che va preso nella sostanza per quello che è. Quasi come una vittoria, perché di fatto c’è una giornata in meno da giocare e la concorrenza è ancora lì, dietro a rincorrere. Con tanti, forse troppi punti da recuperare. Non siamo ancora alla bandiera a scacchi, ma l’impressione è che si sia davvero vicini al traguardo. Serve un ultimo sforzo, serve magari una zampata d’autore domenica a Portogruaro. Dove la domenica delle Palme potrebbe portare con sé la prima vera ventata di Primavera. E il profumo, inconfondibile, della serie B.