Ore 20.00 – (Gazzettino, edizione di Venezia) È un momento magico, questo, per il Mestre, piazzato al quinto posto e reduce da una bellissima vittoria nel derby con il Pordenone per 4-3, che ha esaltato il carattere della squadra. Si appresta a scendere in campo domenica a Ravenna con l’intenzione di fare bottino pieno e continuare l’ottimo trend che ha caratterizzato le ultime uscite. La squadra del tecnico Mauro Zironelli è galvanizzata anche grazie allo stato di forma del suo capitano, Armando Perna, che non nasconde il suo ottimismo per il prosieguo del campionato. «Fisicamente sto bene, lavorare in questa situazione positiva non può che giovare anche al morale, sono soddisfatto. Col mister c’è un ottimo rapporto, ci conosciamo da tre anni, ho il massimo rispetto per lui». Ma si aspettava una stagione così? «Ho sempre detto già dal ritiro che le basi erano buone, sia a livello di gioco che di idee, il mister ha dato continuità al lavoro, ho capito subito che ci si poteva divertire e toglierci delle soddisfazioni». Domenica il Mestre sarà di scena a Ravenna, quali saranno le insidie da affrontare? «Troveremo una squadra che dovendo puntare alla salvezza ci concederà meno e tenderà a chiudersi ma noi dobbiamo muovere la classifica per cui questo sarà un banco di prova importante per valutare la nostra maturità». […]
Ore 19.30 – (Il Piccolo) La Triestina prosegue la preparazione in vista della sfida di domenica a Santarcangelo (inizio ore 14.30, arbitra Rossetti di Ancona). In casa alabardata c’è allarme sugli esterni offensivi, perché Bariti a quanto pare è destinato a dare forfait, mentre Petrella non è ancora al meglio. Ma andiamo con ordine: Davide Bariti ha rimediato in settimana una forte botte alla caviglia che necessita di approfondimenti, ieri non si è allenato per cui a questo punto la sua presenza per la trasferta romagnola è in forte dubbio, anche se ovviamente la situazione andrà monitorata giorno per giorno. Il problema è che anche Petrella non sembra ancora al top, come si è visto nello scampolo di partita giocato con il Vicenza: anche ieri a Prosecco infatti l’ex Teramo ha lavorato a parte svolgendo un programma personalizzato , per cui potrebbe essere disponibile per Santarcangelo ma non di certo per partire dal primo minuto. Ieri tra l’altro ha lavorato a parte anche Coletti, ma il suo è un semplice affaticamento muscolare e le condizioni del centrocampista non destano preoccupazioni. Considerate le probabili assenze di Petrella e Bariti, a questo punto non è escluso un cambiamento di modulo rispetto al consueto 4-3-3, anche per assorbire meglio la mancanza di esterni. […]
Ore 19.10 – (Il Piccolo) […] De Falco, una domenica in mezzo ai tifosi alabardati a vedere la Triestina: che effetto le fa? «Li vedo con piacere, gliel’avevo promesso. Del resto la Triestina gioca a 20 minuti da casa mia e il club che viene porta il mio nome, per tutti sarà una giornata un po’ diversa. Rivedrò tanti amici, anche chi non è del club». […] «Nell’anno del centenario della Triestina, credo di meritare la cittadinanza onoraria: è una cosa che mi farebbe piacere visto che porto sempre il nome di Trieste in giro per l’Italia e faccio un po’ da ambasciatore. Non tutti sanno quanto è bella la città, ma a tutte le serate di sport in cui vengo invitato, la prima cosa che faccio è far conoscere Trieste». […] «Ricordiamoci in che paesini giocava fino a qualche tempo fa. Adesso la Triestina sta facendo il campionato che doveva fare: va dato atto a Milanese e Biasin di aver fatto grandi cose e notevoli spese. Poi tutti vorrebbero subito vincere, perché in queste piazze fai fatica a dire che i traguardi sono altri, ma l’Unione sta facendo quello che ci si aspettava. E tra l’altro con due rinforzi come Lambrughi e Coletti la squadra è ancora più solida». […] E Princivalli come allenatore come lo vede? «Premetto una cosa: la libidine è una brutta bestia, e mi spiego, perché l’ho provata io stesso a Cesena. Spesso ti senti in grado di fare grandi cose, ma per certi ruoli serve tempo e un percorso lungo. Detto questo, io Nicola lo capisco benissimo: era il suo sogno fare l’allenatore, ora può farlo non solo in serie C, ma nella sua città e con una squadra blasonata come la Triestina. Lo vedo molto preso, anche troppo. Del resto lui, come Milanese, come me, non siamo semplici addetti ai lavori, ma per la Triestina abbiamo qualcosa dentro di diverso dagli altri. E questo porta anche a fare errori di valutazione per troppo amore, che magari altri più distaccati non fanno». Ma vuol dire che Milanese ha fatto male ad affidargli la panchina? «Assolutamente no. Milanese in quella situazione ha fatto benissimo, perché ha dato la squadra in mano a un ragazzo che è già dentro l’ambiente, conosce già bene tutti e i vari meccanismi. Al di là di come andrà, ha fatto bene, non aveva senso in questo momento prendere altri giusto per prendere. E poi Princivalli dà una precisa garanzia». Quale? «Che ci mette il cuore. Su questo non c’è nessun dubbio, ed è già tanto in queste categorie». […]
Ore 19.10 – (Corriere del Veneto, edizione di Vicenza) La rabbia per il ko col Padova è ancora dietro l’angolo. Sono passati alcuni giorni, dal derby perso lunedì sera al Mercante e che ha definitivamente spento (se mai ce ne fossero state) il sogno di una clamorosa rimonta verso il primo posto del Bassano di Giovanni Colella. Ieri Loris Zonta, protagonista del derby col Padova, ha detto la sua. E sono state parole molto chiare e circostanziate: «Se avessimo chiuso il primo tempo in vantaggio nessuno avrebbe potuto dire niente — sospira il centrocampista giallorosso — poi abbiamo subito in apertura di ripresa il gol di Ravanelli che ci ha tagliato le gambe. Siamo riusciti a pareggiare praticamente subito e ci siamo distratti di nuovo sul loro secondo gol. Onestamente avremmo potuto fare meglio, anche se la palla di Belingheri sembrava dovesse uscire e invece è rimasta in campo. Da quel punto in avanti, tutto è stato una conseguenza di quanto accaduto in quei minuti. Di una cosa, però, sono convinto. Se giochiamo come abbiamo fatto lunedì, di partite ne perderemo molto poche e arriveranno tante vittorie. Perché una serata particolare può capitare, più che mai contro la capolista, ma alla fine le cose vanno sempre al loro posto». Domenica il Bassano sarà di scena a Meda contro il Renate, una partita non semplice contro un avversario in caduta libera dopo un girone d’andata straordinario: «Conosco diversi ragazzi che giocano nel Renate — spiega Zonta — e so che non sarà una partita facile per noi, perché hanno tanto talento e freschezza. Noi, però, da quando è arrivato il mister in panchina abbiamo fatto molti progressi e abbiamo raggiunto un’ottima posizione di classifica. Speriamo di continuare così, perché il campionato è ancora lungo e dopo ci saranno i playoff». […]
Ore 18.40 – (Gazzettino, edizione di Pordenone) Da Fermo alla Fermana, la stagione di Federico Gerardi è diventata un calvario senza fine. Serve una foto per immortalare il senso dell’annata del Pordenone? È quella del classe 1987 cresciuto dell’Udinese. Arrivato in estate come colpo principale del mercato, doveva essere l’uomo in grado d’indicare la via. Lovisa l’aveva preso per i suoi trascorsi in B e il senso d’appartenenza alla sua terra, ma ancora prima l’aveva fatto per i gol. Tanti, quelli che il Pordenone si aspettava dal potenziale bomber. Pochi, invece, quelli che Gerardi è riuscito a garantire fino all’infortunio che ha segnato la sua stagione. […] Gerardi ha saltato per infortunio 7 partite, dalla Triestina al Santarcangelo, all’inizio del girone di ritorno. È tornato a disposizione solamente nel 2018, al rientro in campo contro il Fano. Per lui soltanto 16′, gli ultimi della partita, senza riuscire a sbloccare lo 0-0 che sarebbe stato anche il risultato finale. Da quando è tornato a disposizione non ha mai disputato una partita intera: 26′ contro il Bassano, 22′ contro il Teramo, 69′ da ex di fronte alla FeralpiSalò, 75′ con il Sudtirol, 24′ contro il Ravenna e solamente 8′ con il Mestre, nell’ultima uscita. In mezzo la panchina di Gubbio e lo stop per un problema fisico contro l’Albinoleffe. In astinenza da gol dal 22 ottobre (Pordenone-Mestre), Gerardi ha perso fiducia e brillantezza. Ormai l’infortunio alla spalla è storia, ma molti piccoli intoppi hanno rallentato il recupero. A un girone di distanza riecco la Fermana, per provare a scacciare i fantasmi.
Ore 18.20 – (Gazzettino, edizione di Pordenone) È Concordia Sagittaria la sede del ritiro dei ramarri, in vista della delicata sfida di domenica (16.30) al Bottecchia con la Fermana. Un centro tranquillo, dotato di buone strutture sportive, cuore spirituale della Diocesi. Non è detto comunque che gli allenamenti vengano svolti in loco: potrebbero anche restare al De Marchi (comunque a porte chiuse), con Stefani e compagni a pernottare stasera e domani nel Portogruarese. L’intera operazione si sviluppa in un clima di segretezza forse un po’ esagerato. Il ritiro è stato concordato fra giocatori e società. Un modo per restare uniti, fare gruppo e accrescere lo spirito di squadra. I supporti telematici saranno utilizzati con moderazione, per non perdere la concentrazione. Anche ieri Rossitto, Cristante e Toffolo hanno torchiato a dovere tutto il gruppo, che ha risposto con dedizione e partecipazione. Hanno lavorato a parte Ciurria e Parodi, la cui disponibilità non dovrebbe comunque essere in dubbio. Fra i più attivi Gianvito Misuraca, che con Rossitto in panca sembra avviato a tornare il grande protagonista dello scorso campionato. Il ritorno al gol al Mecchia della mezzala (sua la rete del primo pareggio neroverde) è logica conseguenza della maggior libertà in fase offensiva che il Crociato gli concede.
Ore 18.00 – (Messaggero Veneto) Scatta oggi il ritiro del Pordenone. La località scelta da parte dei neroverdi è Concordia Sagittaria. L’albergo non è stato comunicato, così come la struttura in cui sarà sostenuta la seduta odierna e quella di domani di rifinitura. Il campo sarà deciso sulla base delle condizioni meteo: certo è che entrambi gli allenamenti saranno a porte chiuse. La formazione neroverde si blinda in vista della sfida con la Fermana che vale molto. Addirittura sarebbe stato vietato ai giocatori l’utilizzo sia dei telefoni cellulari sia dei videogiochi: un modo per cercare di trovare la migliore concentrazione possibile per disputare domenica una prestazione di spessore.Ieri la squadra si è ritrovata al De Marchi per pranzare tutti assieme. Dopodiché è stata la volta della seduta di allenamento guidata da Fabio Rossitto e dal suo staff. È rientrato a disposizione Zammarini, mentre Ciurria e Parodi hanno svolto lavoro differenziato (oggi tornano con la squadra). Il tecnico neroverde non lamenta alcun assente e può schierare così la migliore formazione possibile. Detto dell’avvicendamento in porta, in difesa potrebbe tornare l’ora di Bassoli, che prenderebbe così il posto di Parodi, mentre davanti scalpita il fuoriclasse del gruppo: Emanuele Berrettoni. L’idea, infatti, è di far partire il fantasista dal 1′ e tenerlo in campo sino a quando se la sente. […]
Ore 17.40 – (Messaggero Veneto) Domenica è destinato a scendere in campo un giocatore che ricorda bene la sfida dell’andata. Si tratta di Federico Gerardi. Il centravanti pordenonese, classe 1987, si è infortunato nella gara disputata a Fermo ed è stato il protagonista in negativo dell’incontro assieme a Mirko Stefani, espulso per una gomitata a Sansovini. Gerardi, quella domenica d’ottobre, si è lussato la spalla. […] Gerardi non è mai riuscito a entrare del tutto in condizione. Quando sembrava recuperato appieno ha dovuto saltare il match con l’Albinoleffe per un problema al ginocchio. Domenica scorsa ha disputato uno spezzone di partita a Portogruaro. Con la Fermana adesso è pronto a dire la sua. Gerardi spera che il periodo difficile sia finito: vuole riprendere a giocare e a segnare con continuità come ha fatto prima dell’infortunio (5 gol in 12 gare).
Ore 17.20 – (Messaggero Veneto) Per la sfida di domenica, in programma al Bottecchia alle 16.30 con la Fermana, a difendere la porta del Pordenone non dovrebbe esserci Simone Perilli. Proprio così: il portiere romano, classe 1995, sembra destinato a rimanere in panchina almeno per la prossima gara. Al suo posto è molto probabile l’impiego di Davide Mazzini, classe 1998, “dodicesimo” già sceso in campo nelle sfide al cospetto di Alto Adige e Gubbio. Un cambio, a quanto pare, condiviso con lo stesso Perilli. Il motivo va anche trovato nella sua prestazione di domenica scorsa col Mestre, in cui ha la responsabilità su almeno due dei quattro gol incassati.Calo. Il 23enne laziale è uno dei punti di forza del Pordenone. Se si eccettua qualche errore legato alla sua età e quelli normali che un portiere commette nel corso di una stagione, l’estremo difensore di scuola Roma è stato decisivo in alcune circostanze e soprattutto è stato protagonista a San Siro, quando grazie ai suoi interventi portò il Pordenone ai rigori nella sfida di Tim cup con l’Inter. Non soltanto: nella circostanza parò due penalty (a Skriniar e a Gagliardini). Tuttavia nell’ultimo periodo Perilli ha subìto un calo di rendimento, forse anche legato ai problemi accusati alla schiena durante la settimana prima dell’incontro con la FeralpiSalò. A proposito, il match coi bresciani lo giocò lo stesso grazie a un’infiltrazione e la sua prestazione ne risentì. Rimase fuori i due incontri successivi con Alto Adige e Gubbio e tornò per la sfida col Ravenna, senza però essere al top, sensazione confermata poi con l’Albinoleffe. Domenica scorsa il picco negativo, in cui ha causato il gol dell’1-0 del Mestre e non ha fatto nulla per evitare la rete del 4-3 di Fabbri. Da qui, secondo indiscrezioni, la scelta di dare almeno un turno di riposo a Perilli e puntare così su Mazzini. […]
Ore 17.00 – Qui Guizza: termina l’allenamento.
Ore 16.40 – Qui Guizza: partitella finale.
Ore 16.20 – Qui Guizza: proseguono gli schemi. Corsa a parte anche per Mandorlini.
Ore 16.00 – Qui Guizza: schemi in corso.
Ore 15.40 – Qui Guizza: lavoro in palestra per Belingheri, Pulzetti, Lanini e Madonna.
Ore 15.20 – Qui Guizza: lavoro atletico.
Ore 15.00 – Qui Guizza: Biancoscudati in campo per l’allenamento.
Ore 14.30 – (Corriere del Veneto, edizione di Vicenza) Non bastassero i problemi societari, contro la compagine dell’ex Zanetti mancheranno Salifu, Ferchichi e Turi, e Tassi, Crescenzi e Jakimovski non sono al meglio. «Purtroppo la battaglia di Trieste ha lasciato qualche problema fisico e per questo valuterò bene fino all’ultimo la soluzione migliore da scegliere. In settimana abbiamo cercato di recuperare dal punto di vista fisico perché adesso ci aspetta un bel tour de force con sette partite in un mese. Contro il Sudtirol avrò di nuovo a disposizione Giacomelli che mi darà la possibilità di presentare soluzioni diverse in attacco, anche in vista della difficile trasferta in programma mercoledì a San Benedetto del Tronto». La squadra marchigiana era stata l’ultima a perdere al «Menti» il 5 novembre. «La vittoria in casa davanti ai nostri tifosi manca da parecchio e questo senza dubbio può pesare a livello inconscio. Ma non ci sono tabù come leggo e sento. Sono situazioni che fanno parte del calcio, e vedrete che quando torneremo a vincere magari poi non ci si ferma più. Noi dobbiamo pensare solo a questo, deve passare il messaggio che esiste solo il campo, perché se si sta a pensare ad altre cose si sprecano energie per situazioni che non ci appartengono». […] Le gravi difficoltà societarie non possono non influire nel rendimento della squadra guidata da Nicola Zanini. Ma il gruppo biancorosso non ha nessuna intenzione di mollare ed è pronto questa sera a dare tutto in campo per battere il Sudtirol dell’ex Paolo Zanetti. «I problemi ci sono, inutile negare l’evidenza — ammette l’allenatore Zanini — stiamo lavorando in condizioni precarie e incerte, situazioni che cerchiamo di tenere lontane ma è chiaro che non è facile. Ogni giorno pensiamo solo al campo perché questo è il nostro compito, diamo tutto con serietà e massima concentrazione, e non cerchiamo alibi di nessun genere. Ma questo contesto va ricordato, è giusto che si sappia che stiamo lavorando in una situazione complicata ma che in campo il nostro impegno sarà massimo e daremo tutto per battere il Sudtirol».
Ore 14.00 – (Gazzettino, edizione di Venezia) «Cerchiamo la classica partita perfetta per sovvertire ancora una volta tutti i pronostici». L’Empoli capolista è favorito, Pippo Inzaghi però fa capire di crederci eccome al colpaccio. Domani al Castellani (ore 15) il Venezia proverà a battere gli azzurri a domicilio, impresa riuscita in questa Serie B solo all’altra squadra veneta, il Cittadella. E a proposito dei granata padovani, domenica 25 marzo nel derby del Penzo (ore 18) mancheranno due nazionali, il portiere Audero convocato nell’Under 21 azzurra (il Citta dovrà rinunciare a Vido e Varnier) e il regista Stulac, che a suon di buone prestazioni in arancioneroverde si è meritato la convocazione in Nazionale maggiore. Tuttavia alla vigilia del big match di Empoli a preoccupare Inzaghi è l’altro sloveno, il difensore Andelkovic. «La squadra sta bene, purtroppo Sinisa per una botta di fine allenamento ha un ginocchio molto gonfio spiega il tecnico lagunare spero di recuperarlo, in ogni caso ho Bruscagin o Cernuto che sono due garanzie. Quando a Stulac, a gennaio gli avevo consigliato io di scendere in C a farsi le ossa. Lui mi ha risposto qui imparo anche non giocando, poi è arrivato il suo momento e lo stiamo vedendo tutti. Di certo non ho dimenticato Bentivoglio, che tornerà importante come lo è sempre stato». […]
Ore 13.30 – (Corriere del Veneto, edizione di Venezia) La miccia l’aveva accesa il presidente del Mestre Stefano Serena, in una intervista rilasciata a un sito web nazionale dopo il successo sul Pordenone per 4-3. Parole molto dure, era evidente che una qualche reazione l’avrebbero provocata: «La maglia arancioneroverde non esiste, non può esistere e non potrà mai esistere. Il Mestre è arancionero, il Venezia è neroverde. Quando Zamparini nel 1987 le ha messe assieme… beh non è stata una scelta felice, lo ha ammesso lui stesso». L’affondo di Serena era stato apprezzato dal sito stesso: «Parole chiare, lodevoli. Pensiero saggio, giusto, tralatizio». Chi conosce la complessa realtà sapeva bene che sarebbero state altra benzina su un fuoco mai spento. […] E la risposta è stata sobria. Un post fotografico sulla pagina facebook del Venezia Fc, con una foto di Joe Tacopina con dietro le spalle la curva in festa dopo la promozione della passata stagione e una foto di repertorio con il Penzo strapieno e un Venezia d’annata che aveva fatto sognare persino in Serie A: «Qualcuno qualche giorno fa ha detto che la maglia arancioneroverde non esiste. Noi preferiamo che a parlare per noi siano i fatti e la storia. Buon campionato a tutti!#VFC #LeoniDentro». Poche parole, molto circostanziate e senza alzare i toni. Le reazioni sul web sono state le più disparate. Rabbia, insulti a Serena, risposte piccate dei tifosi mestrini, quelli che (legittimamente) non si riconoscono nella storia unionista. E che hanno seguito la rinascita del Mestre, ora sesto in Serie C, dopo la risalita e l’acquisizione del titolo sportivo del Mogliano. […]
Ore 13.00 – (La Nuova Venezia) Pippo Inzaghi perde Emil Audero e Leo Stulac per il derby contro il Cittadella, che a sua volta non potrà contare sul difensore Marco Varnier e sull’attaccante Luca Vido. Il portiere di scuola Juventus è stato convocato da Alberico Evani, commissario tecnico dell’under 21 azzurra, per la doppia amichevole che l’Italia disputerà giovedì 22 marzo allo stadio Curi di Perugia contro la Norvegia (ore 18.30) e martedì 27 marzo a Novi Sad contro la Serbia (ore 18.30). […] Ci sperava, la sognava, e finalmente è arrivata la prima convocazione in Nazionale per Leo Stulac. La Slovenia giocherà due amichevoli: la prima, venerdì 23 marzo, a Klagenfurt (ore 20.45) contro l’Austria, la seconda, martedì 27 marzo, a Lubiana contro la Bielorussia.
Ore 12.30 – (La Nuova Venezia) Venezia verso Empoli con il dubbio Andelkovic: il difensore sloveno ha rimediato nell’allenamento di mercoledì una botta al ginocchio che potrebbe pregiudicare la sua presenza domani pomeriggio contro la capolista. «Il ginocchio si è gonfiato», ha spiegato Pippo Inzaghi, «è una forte contusone, speriamo di poterlo recuperare, ma se non dovesse farcela, sono tranquillo. Ci sono Bruscagin e Cernuto, due giocatori che mi assicurano la massima garanzia. Andelkovic è un elemento importante, ma in rosa ci sono sostituti all’altezza».Il Venezia ha già battuto l’Empoli al Penzo con il guizzo di Moreo innescato da Pinato, anche quel giorno i toscani erano in testa alla classifica e vennero raggiunti in vetta dagli arancioneroverdi. «L’Empoli è la squadra più forte del campionato, il Venezia ha poco da perdere», ha aggiunto Inzaghi, «servirà una grande partita per strappare un risultato positivo. Bisogna giocare quella che io chiamo la partita perfetta perché l’Empoli ha qualità superiori alla norma, non sono primi per caso e giocano bene. Noi però siamo già riusciti, a volte, a sovvertire pronostici che sembravano chiusi alla vigilia. Queste sono le partite più belle da giocare ed è una grande soddisfazione andare a Empoli e pensare che anche la capolista potrebbe preoccuparsi del Venezia. All’inizio del campionato non avremmo mai pensato una situazione del genere, ma il Venezia ha già dimostrato che è possibile sovvertire qualsiasi tipo di pronostico». […] Empoli, Cittadella, Frosinone, Carpi: quattro partite in meno di due settimane per il Venezia. «Credo che sarà difficile mantenere l’attuale posizione in classifica al termine di questa miniserie, ma non si sa mai. Se firmassi per ritrovarmi al quinto posto dopo Carpi? Non una, ma dieci firme metterei». […]
Ore 12.00 – (Gazzettino) Tra i collaboratori di Venturato c’è anche Roberto Musso, l’ultimo ad essersi aggregato allo staff tecnico, che è impegnato su un doppio fronte: «Nel week-end faccio scouting, vado in giro per l’Italia per scoprire potenziali talenti, giocatori che potrebbero fare al caso nostro. Durante la settimana invece faccio il collaboratore tecnico dell’allenatore, curo la parte tecnico-tattica assieme agli altri componenti dello staff». Un lavoro impegnativo e continuativo quello di Roberto Musso: «Seguo le partite di serie B, C, D e il campionato Primavera, quattro categorie». Il prossimo impegno sarà il Torneo di Viareggio, in pieno svolgimento: «Il direttore Marchetti ci ha già fatto una prima visita, lui gira quanto me, prossimamente andrò anch’io a guardare qualche incontro». C’è già qualche nome segnato sui vostri taccuini? «Giovani interessanti ci sono in giro. Qualcuno in particolare potrebbe rientrare nei nostri parametri, lo seguiremo». Mettiamo da parte lo scouting per concentrarci sul campionato: possiamo dire che il primo, vero obiettivo – la salvezza – è in cassaforte? «Direi di sì. A 50 punti c’è la soglia che tutti indicano per la permanenza in categoria, ce ne manca uno. Adesso pensiamo a vivere alla giornata, concentrandoci su una partita per volta, senza fare progetti a lungo termine. Cercheremo di toglierci qualche bella soddisfazione da qui al termine del campionato». Voi tecnici immaginavate un Cittadella così in alto in classifica a metà marzo? «Dal direttore in giù, tutti eravamo convinti di avere messo in piedi una buona squadra. Il campionato di B è però molto lungo e sempre difficile, e ripetere gli ottimi risultati dell’anno scorso non era per niente scontato. Pensavamo di poter dire la nostra, ma ad agosto avremmo messo la firma se ci avessero parlato di un Cittadella quarto in classifica». […]
Ore 11.40 – (Mattino di Padova) Gioie e dolori azzurri. L’avventura di Alberico Evani alla guida della Nazionale Under 21 – per il momento “ad interim”, in attesa di capire quale sarà il destino di Di Biagio, “prestato” a quella maggiore – parte dai granata Marco Varnier e Luca Vido, convocati per le due amichevoli contro Norvegia (a Perugia) e Serbia (a Novi Sad) in programma giovedì 22 e martedì 27 marzo. Occhio alle date, però. Gli azzurrini si raduneranno nella serata di domenica a Roma e si alleneranno lunedì e martedì sul campo del Mancini Park Hotel, per poi partire alla volta dell’Umbria. Il giorno seguente torneranno nella capitale e domenica 25 voleranno a Belgrado per affrontare martedì 27 i padroni di casa al “Karadjordje Stadium”. Qualcosa non torna? Appunto. In mezzo c’è una partita del campionato di Serie B, e non una qualsiasi per il Cittadella, ma il derby allo stadio Sant’Elena con il Venezia. Per un match così delicato Venturato non potrà contare sui suoi due talenti. E, probabilmente, non li avrà nemmeno per la sfida interna con lo Spezia, in programma giovedì 29, considerando che i due rientreranno soltanto il giorno prima. Così, all’orgoglio si unisce il rammarico, come sottolinea il d.g. Stefano Marchetti: «È una perdita importante, perché si tratta di giocatori che stanno facendo bene. Non averli per un paio di partite è un danno non da poco per noi. E dico un paio, perché torneranno appena prima della gara con i liguri, dopo aver già disputato due incontri. Da altre parti i giovani che sono stati convocati hanno meno spazio, da noi non è così. Ma ora pensiamo al Bari, facciamoci venire un mal di testa alla volta». […]
Ore 11.20 – (Mattino di Padova) Il dato a ieri sera è di 550 biglietti venduti in totale per la delicatissima partita con il Bari di domani pomeriggio. Di questi, 220 sono stati comprati per il settore ospiti. I tifosi potranno aggiungersi anche oggi, quelli pugliesi avranno modo di acquistare il tagliando sino alle 19 di stasera. Contando gli abbonati, si supereranno sicuramente le 3.000 presenze al Tombolato.Dal campo, intanto, non ci sono novità: all’appello mancano i soliti tre, con Iunco che lavora a parte, e Siega e Liviero ancora in fase di riabilitazione dai rispettivi infortuni. Stamattina, come d’abitudine, la seduta di rifinitura è programmata alle 10.30, a seguire la conferenza-stampa del tecnico Roberto Venturato e le convocazioni. […]
Ore 11.00 – (Corriere del Veneto) Ieri è arrivata la bella notizia della convocazione di Marco Varnier e di Luca Vido per il doppio impegno della Nazionale Under 21 contro Norvegia (22 marzo a Perugia) e Serbia (27 marzo a Novi Sad). Una convocazione che però s’interseca con il derby di domenica 25 marzo al Penzo contro il Venezia. Una partita che, dunque, non vedrà protagonisti nessuno dei due gioielli granata, ma in cui non ci sarà neppure Emil Audero, il portiere arancioneroverde convocato da Evani sulla scia delle ultime positive prestazioni offerte sotto la guida dell’allenatore Filippo Inzaghi. Domani in campionato contro il Bari tornerà a disposizione il centrocampista Lucas Chiaretti, che dovrebbe partire titolare sulla trequarti dopo l’esclusione forzata di Cremona.
Ore 10.30 – (Gazzettino) Ora tutte le attenzioni sono rivolte mercoledì sera alla gara con la FeralpiSalò, nella quale all’andata (2-2) aveva anche segnato il momento vantaggio. «Era stata una partita tosta, ma potevamo vincere anche in quella occasione. Siamo consapevoli di affrontare una compagine con giocatori ottimi ed esperti, che ha cambiato da poco allenatore e che ha una buona classifica. Verrà a giocarsi la sua partita, ma il nostro allenatore studierà il modo per cercare di vincere e tenerla a distanza in classifica». Intanto domenica sarete spettatori interessati dei match di Sambenedettese e Reggiana dovendo osservare l’ultimo turno di sosta. «Senz’altro, fermo restando che dobbiamo pensare a noi. Siamo davanti e se facciamo il nostro, le altre possono fare quello che vogliono. Dobbiamo cercare di raccogliere più punti possibile». […]
Ore 10.20 – (Gazzettino) Anche per il nostro morale era importante vincere dopo avere raccolto un punto nelle precedenti due gare, abbiamo dato un bel segnale ai nostri rivali: ci siamo e stiamo bene». Nella ripresa siete apparsi trasformati. Quale è stata la svolta? «Di sicuro il nostro allenatore si è fatto sentire in spogliatoio, ma sappiamo che spesso quando giochiamo fuori casa gli avversari partono forte per cercare di andare in vantaggio, e se riusciamo a reggere poi nell’arco della gara con le qualità che abbiamo sappiamo di potere sbloccare il risultato. Nella ripresa abbiamo avuto le nostre occasioni e, oltre ai due gol, potevamo chiuderla prima se Ravanelli avesse segnato anche il terzo sigillo». […]
Ore 10.10 – (Gazzettino) Non sarà magari sempre appariscente, ma in campo si sente tutta la sua presenza. Così dopo essere rimasto ai box per un leggero stiramento con Sudtirol (pareggio) e Teramo (sconfitta), il ritorno nell’undici di partenza di Luca Belingheri è coinciso anche con il ritorno al successo dei biancoscudati con il Bassano. «E’ stata una partita sofferta con un avversario in forma che veniva da nove risultati utili, però alla fine è il risultato che conta soprattutto in un momento della stagione come questo nel quale i punti pesano molto di più. Siamo contenti di avere ripreso la nostra marcia». Che sa tanto di spallata forse decisiva al campionato. «Mancano sempre meno partite e ogni vittoria è un tassello in più verso il traguardo.
Ore 09.50 – (Mattino di Padova) «Mia nonna mi recitava sempre un proverbio veneto: “Mèjo picoli e ben conpìi che grandi e insemenii”. Ovvero: meglio piccoli e ben fatti che grandi e scemi. È diventato il mio motto». Merito anche di chi ha creduto in lui come Bisoli. Com’è il mister? «Molto preparato e allo stesso tempo carismatico». Vaglielo però a spiegare ai bambini di 8-9 anni che vuol dire carisma. Serena ci prova, con successo: «Vuol dire che ti trasmette la voglia di lottare e arrivare prima sulla palla per vincere». Quindi domande a raffica. Cosa si prova ad essere espulsi? «Non mi è mai successo in carriera. E quest’anno non sono nemmeno mai stato ammonito». Che altro ruolo faresti? «Mi piacerebbe l’attaccante per segnare». Il sogno? «Vincere questo campionato». […]
Ore 09.40 – (Mattino di Padova) […] Seguendo le orme del padre Michele ha provato ad inseguire il sogno di fare il calciatore professionista («nonostante fossi bravino anche a tennis da piccolo…») e alla fine c’è riuscito dopo ben 4 anni tra Eccellenza e Dilettanti. E così una bambina gli ha chiesto: qual è stato il momento più bello e quello più brutto della carriera? «Il momento più brutto a Favaro, in Eccellenza, quando siamo retrocessi ai playout, il più bello la scorsa estate, quando ho firmato con il Padova». Coronando così un sogno che gli era stato precluso anche perché, da piccolo, era stato considerato troppo basso e gracile per poter fare il calciatore professionista. Una situazione che non gli ha mai creato problemi, come rivela lo stesso Riccardo.
Ore 09.30 – (Mattino di Padova) Dall’infanzia felice in giro per l’Italia e anche l’Europa, agli studi d’architettura allo Iuav. Dal papà terzino in Serie A, alla rincorsa che l’ha portato ad emergere dal calcio dilettantistico sino a quello professionistico. Il centrocampista biancoscudato Riccardo Serena è stato uno dei protagonisti delle nuove tappe di “Papà portami allo stadio”, il tour che sta accompagnando il Padova in giro per le scuole del territorio per far conoscere virtù e valori del tifo ed avvicinare i protagonisti di questa stagione agli studenti delle elementari, medie e superiori. Ieri, tra gli altri, è stato il turno del giovane mediano, che ha fatto visita alle classi terza e quarta elementare della scuola “Marconi” di Roncaglia, concedendosi anche un doppio turno di lezione, per un’intera mattinata con i piccoli.
Ore 09.00 – (Corriere del Veneto) È tornato ieri pomeriggio ad allenarsi il Padova in vista del turno infrasettimanale in programma mercoledì prossimo 21 marzo allo stadio Euganeo contro la Feralpisalò con inizio alle ore 20.30. I biancoscudati, al comando della classifica del girone B del campionato di Serie C con 52 punti, 11 in più rispetto alla Sambenedettese seconda con 41 (e una partita in meno) e 12 in più rispetto alla Feralpisalò (stesso numero di match giocati) e alla Reggiana (terza e con due partite in meno), riposeranno nel prossimo weekend e tutte le attenzioni sono, dunque, orientate al turno successivo e quello che farà la concorrenza. La Sambenedettese sarà di scena a Fano, la Reggiana ospiterà il Gubbio, mentre la Feralpisalò riposerà come i biancoscudati. Insomma, una situazione che sembra molto favorevole alla squadra di Pierpaolo Bisoli, ma che non può ancora essere definita chiusa con certezza con otto partite ancora da disputare. Ieri alla Guizza Bisoli ha provato un tridente inedito con Cisco assieme a Guidone e Capello, lasciando fuori Sarno. Ma non ci sono segnali che facciano pensare a un’esclusione dell’ex Foggia, determinante a Bassano e con una condizione che cresce settimana dopo settimana. […]