Ore 20.30 – (Il Piccolo) Nicola Princivalli potrà essere regolarmente in panchina nella partita che la Triestina giocherà domenica a Santarcangelo (inizio ore 14.30). La II sezione della Corte sportiva d’appello nazionale, ha accolto infatti il ricorso presentato dalla società alabarda contro le due giornate di squalifica comminate dopo Triestina-Bassano al tecnico triestino. Squalifica dunque ridotta a un turno, già scontato domenica scorsa contro il Vicenza. Intanto il successo del Padova a Bassano nel posticipo di lunedì sera, se ce ne fosse stato ancora bisogno, ha certificato che il primo posto è ormai blindato dalla squadra di Bisoli. Ma la sconfitta del Bassano ha ulteriormente rimescolato i giochi in una zona play-off sempre più calda. Con questo caos nel numero di partite giocate tra rinvii e riposi (ad esempio tra Bassano e Reggiana ci sono addirittura tre partite giocate di differenza), per capire meglio la situazione effettiva meglio affidarsi alla media punti/partita. Che per il momento vede la Reggiana al secondo posto con 1,66, di un soffio davanti alla Sambendettese (1,64). A seguire Feralpi Salò (1,53), Bassano e Mestre appaiati (1,48), quindi Sudtirol (1,44) e all’ottavo posto la Triestina (1,38). L’Unione, nonostante i tanti pareggi, è sempre in piena zona play-off (si entra nella post season fino al decimo posto), possibili minacce al riguardo come Renate, Albinoleffe e Pordenone al momento non destano timori. Ma il problema è che il tanto auspicato salto di qualità verso le prime posizioni, continua a ritardare. […]
Ore 19.30 – (Gazzettino, edizione di Pordenone) Nove punti da quando è iniziato l’anno solare, considerando anche la gara recuperata contro il Sudtirol, che nominalmente avrebbe fatto parte del 2017. Cinque i punti targati Leonardo Colucci, quattro quelli marchiati da Fabio Rossitto. Un bilancio in rosso, che per ora condanna il Pordenone a una posizione di classifica in deficit, sia rispetto alle aspettative che allo stesso periodo del girone d’andata, quando i neroverdi riuscirono invece a mettere insieme 14 punti nel medesimo numero di partite. Nonostante ciò i playoff restano alla portata e il terzo posto occupato oggi dal Bassano è virtualmente a 9 lunghezze. Non c’è una voragine. Attenzione, però, perché anche la distanza dai playout può assottigliarsi. Il Fano, ultimo a quota 22, ha tre partite da recuperare e può arrivare potenzialmente a 31, ossia a soli tre passi dal Pordenone. Il Santarcangelo, penultimo in classifica, può a sua volta salire di tre, grazie all’unica gara da recuperare, e forse fa meno paura. La classifica dei ramarri, se limitata al nuovo anno solare, è in rosso. Come detto, i punti racimolati da gennaio in poi sono stati 9, ma per esempio la capolista Padova ne ha messi insieme soltanto due in più. Sintomo che il campionato non corre poi così tanto. Chi ha fatto il salto è stato il Bassano: i veneti a fine anno giravano la boa a quota 25, mentre oggi sono a 40. Un filotto di 15 punti consecutivi che fa paura a tutti gli altri. La Reggiana invece ha raccolto lo stesso bottino del Padova, ossia due lunghezze in più rispetto ai neroverdi. La Sambenedettese è sulla stessa quota dei Ramarri, avendo messo insieme 9 punti da gennaio a oggi. […]
Ore 19.00 – (Gazzettino, edizione di Pordenone) Mentre tutti, re Mauro compreso, sono sicuri che il Pordenone darà il meglio nei playoff proprio grazie a un Berrettoni che si presenterà riposato e nel pieno della condizione atletica, Lele tiene i piedi ben piantati a terra. «Dobbiamo smettere esibisce tutta la sua saggezza di pensare alle posizioni privilegiate della griglia playoff (entro il quarto posto, ndr) e renderci conto di dove siamo. Basta illusioni, cominciamo invece a guardarci alle spalle». Si riferisce probabilmente al fatto che i ramarri hanno sì 10 punti di vantaggio sul Santarcangelo penultimo e 12 sul Fano ultimo, ma i romagnoli hanno giocato una gara in meno e i marchigiani addirittura 3. Non solo: il calendario regalerà, dopo il match con la Fermana (una squalifica per parte: De Agostini e Misin), le sfide con Triestina, Reggiana e Padova, nelle quali nell’andata Stefani e compagni sono rimasti a secco. Per preparare al meglio la gara con la Fermana di Destro (fischierà Andrea Capone di Palermo, coadiuvato dagli assistenti Pacifico e Salvalaglio), d’accordo con la dirigenza, Rossitto vuole portare la squadra in ritiro. Niente alberghi di lusso però, bensì una struttura lontana da agi e distrazioni. Una due giorni durante la quale, vietati iphone, ipod, tablet e playstation, i ramarri dovranno guardarsi negli occhi per cercare di ritrovare, dopo la condizione atletica e un diverso modo di giocare più in verticale, anche concentrazione e spirito di squadra.
Ore 18.30 – (Messaggero Veneto) Il campionato nettamente sotto le aspettative del Pordenone lo si legge anche dai numeri, come sempre impietosi. Nelle prime 9 giornate, e quindi sino alla vigilia della sfida d’andata col Mestre, i ramarri avevano collezionato 19 punti, frutto di 5 vittorie e 4 pareggi: un’eccellente media di 2,11 punti a partita, in piena linea con le ambizioni societarie di vittoria del campionato. Dall’incontro coi veneziani al Bottecchia sino a quello di domenica al Mecchia emerge il tracollo: in 18 match il team è riuscito a mettere assieme la miseria di 15 punti, 4 in meno di ciò che era stato in grado di fare nella metà delle partite. La media parla di 0,83 punti a sfida, ruolino di marcia chiaramente da retrocessione. Solo 3 le vittorie da novembre a oggi: una sola in casa (col Vicenza) e le due in trasferta con Teramo e Gubbio. Per il resto sei pareggi e addirittura 9 ko, vale a dire perso un incontro su due.Il Pordenone è diventato nel corso della stagione una squadra con cui si ottengono punti abbastanza facilmente: un declino sotto gli occhi di tutti, che i neroverdi devono fermare in qualche modo se si vuole salvare almeno parzialmente la stagione con la conquista dei playoff, obiettivo minimo fissato da parte della proprietà, cui accedono – lo ricordiamo – ben 9 squadre per girone. […]
Ore 18.00 – (Messaggero Veneto) Il Pordenone ha ripreso ieri ad allenarsi in vista della sfida con la Fermana, in programma domenica al Bottecchia. Fabio Rossitto ha lavorato con tutto il gruppo: nessun indisponibile a livello fisico, mancherà soltanto De Agostini, che ha rimediato un turno di squalifica in seguito al doppio cartellino giallo incassato nella gara col Mestre. Al suo posto è scontato l’impiego di Nunzella, suo sostituto naturale. Per quanto riguarda il resto del gruppo non è escluso che Rossitto domenica possa cambiare anche altri elementi: Berrettoni ha dato segnali di recupero importanti a Portogruaro, in difesa può riprendersi una maglia da titolare Bassoli. […]
Ore 17.30 – (Messaggero Veneto) Non è il Mauro Lovisa che ci si aspetta in questi momenti: lo si capisce dal tono della voce. In passato s’infuriava per molto meno. Tuttavia rilascia una dichiarazione con cui cerca di scuotere la squadra: «È il momento di tirare fuori gli attributi». Il presidente del Pordenone cerca di stuzzicare l’orgoglio e la dignità dei giocatori per uscire da un momento nero: i ramarri rischiano di non approdare ai playoff. Lovisa, Berrettoni ha detto che se questa formazione non centra la post-season è un fallimento. È d’accordo? «Mi sembra una parola un po’ forte. Sicuramente non stiamo attraversando un buon periodo e non siamo in linea con gli obiettivi stagionali. Dobbiamo almeno arrivare agli spareggi-promozione, questo è certo. La squadra ce la deve fare». Pordenone in ritiro per due giorni prima della sfida con la Fermana: come mai? «L’hanno voluto anche i ragazzi. Hanno bisogno di stare assieme, parlarsi, confrontarsi: forse così riusciremo a far valere le nostre qualità. Domenica abbiamo bisogno di una vittoria convincente, perché ora servono i punti: basta alibi, bisogna onorare la maglia». […] Tornasse indietro rifarebbe la scelta di affidare la panchina a Leo Colucci? «La sua gestione non è stata del tutto negativa. Grazie a lui siamo andati a Cagliari e poi al Meazza: non è poco. Nell’ultimo periodo qualcosa si era rotto, era evidente. Tuttavia non mi pento di nulla. Nella vita bisogna provare e non avere rimpianti. Sicuramente abbiamo fatto degli errori come società». […]
Ore 16.30 – (Corriere del Veneto, edizione di Vicenza) L’Almanacco e la serata di ricordi, il volume che immortala la passione e un evento che punta a rinsaldarla. Il Vicenza rievoca i fasti del passato e lo fa nel suo periodo più difficile, quello di una società in fallimento che guarda all’obiettivo di essere acquistata e, da lì, rinascere. «E’ ricordando il passato che si può attingere maggiore forza per il futuro», chiosa l’assessore alla Formazione, Umberto Nicolai. La storia del club biancorosso è infatti al centro di due iniziative. La prima: la serata celebrativa «116 anni di storia del Vicenza calcio», lunedì al palazzetto dello sport di via Goldoni (dalle 20.30), dove la società riunirà il meglio del Vicenza di ieri e di oggi. Una manifestazione organizzata dall’Aic in collaborazione con il Comune e in diretta su TvA Vicenza, a ingresso libero ma con posti limitati a quota 1600. «Sarà una grande festa dedicata alla società e ai tifosi — dichiara il direttore dell’Aic, Gianni Grazioli — nella quale dovremmo avere anche i due simboli del calcio vicentino, ovvero Paolo Rossi e Roberto Baggio». I due palloni d’oro sono attesi a fianco di ex allenatori (Francesco Guidolin in primis), ex presidenti (ci sarà Pieraldo Dalle Carbonare), ex giocatori e della squadra attuale, oltre al richiamo diretto a tutti i tifosi del club di via Schio. […]
Ore 15.30 – (Gazzettino, edizione di Venezia) Venezia convinto e senza paura verso il trittico di fuoco, contro tre delle uniche quattro squadre che gli stanno davanti nella classifica di Serie B. Sabato la capolista Empoli in trasferta (ore 15), domenica 25 il derby col Cittadella al Penzo (ore 18), poi la visita al Frosinone di sabato 29: all’appello manca solo il Palermo (atteso a Sant’Elena a fine aprile) ma in compenso subito dopo Pasqua, lunedì 2, ci sarà il recupero in casa del Carpi. Un ciclo di ferro con ben tre gare lontano dal fortino del Penzo, ostacoli ai quali i ragazzi di Pippo Inzaghi si avvicinano con entusiasmo, fiducia e mente sgombra. «La vittoria per 1-0 sull’Ascoli ha avuto un’importanza particolare sottolinea il difensore Marco Modolo perché ci permette di arrivare al tour de force, non dico tranquilli, ma senz’altro nelle migliori condizioni mentali possibili. I tre punti di sabato sono stati molto pesanti perché ci hanno fatto compiere un altro passo, quasi decisivo, verso il primo traguardo della nostra stagione. La salvezza a 50 punti è a -4, ora che manca così poco dobbiamo provare a consolidare questa nostra quinta posizione, per restare nei playoff fino alla fine e poi vedere un po’ a maggio cosa potrà succedere». L’Empoli si presenta come la classica corazzata, favorito per l’immediato ritorno in Serie A trascinato da Caputo-Donnarumma, tandem da 38 gol (sui 62 di squadra) ovvero due in più di tutto il Venezia che tuttavia risponde con la seconda miglior difesa della cadetteria (26 subiti, solo il Palermo con 25 ha fatto un po’ meglio). «Nel momento-no a cavallo della fine del 2017 avevamo perso un po’ di solidità difensiva, nelle ultime 7 gare però l’abbiamo ritrovata e sono arrivati 17 punti su 21 sorride il classe ’89 sandonatese. Non è un caso, da sempre subire pochi gol è sinonimo di punti e quindi di alta classifica, nel nostro caso nelle ultime due stagioni anche di campionati vinti». […]
Ore 15.00 – (Corriere del Veneto, edizione di Venezia) La solidità difensiva è un marchio di fabbrica che Filippo Inzaghi non ha mai abbandonato. La solidità difensiva, prima di tutto, è quella che porta a battere il Cesena 1-0, l’Ascoli con lo stesso punteggio, che permette al Venezia non di non subire più di un gol dal 20 gennaio, giorno dell’ultima sconfitta in campionato. Merito di tutta la squadra, di Filippo Inzaghi che da attaccante di razza si è trasformato in un allenatore pragmatico e capace di cambiare pelle, di un portiere che non sbaglia praticamente mai come Emil Audero, del terzetto Andelkovic-Modolo-Domizzi, di un Frey tornato in forma e di un centrocampo che spinge e copre. […] «L’Empoli è una delle candidate alla promozione — spiega Emil Audero — ma noi arriviamo a queste partite sempre con la giusta concentrazione, la giusta carica, quindi sarà tutt’altro che una passeggiata, per loro. Questo è un periodo molto intenso, abbiamo tre partite molto difficili: basta guardare la classifica. Ma non possiamo considerare tutto nel suo insieme, bensì partita dopo partita, sappiamo che sono incontri difficili e purtroppo ci si possono anche lasciare dei punti, ma siamo preparati ed indubbiamente daremo filo da torcere, perché siamo ormai consapevoli di essere un ottimo gruppo». Insomma, i campionati si vincono prima di tutto non prendendo gol e il Venezia ha la seconda miglior difesa della categoria, con 26 gol subiti. Meglio ha fatto soltanto il Palermo, miglior retroguardia della B con 25 reti al passivo. […]
Ore 14.30 – (La Nuova Venezia) Quando il Venezia centra cinque vittorie di fila allo stadio Penzo, la Serie A poi si materializza. Magari questa volta andrà diversamente con tante squadre ancora in corsa per conquistare i playoff e un solo posto disponibile dopo le due promozioni dirette, però intanto Inzaghi eguaglia Cesare Prandelli e si porta a un solo successo di distanza da Walter Novellino, vale a dire i due tecnici che nel 1998 e nel 2001 portarono il Venezia in Serie A. I playoff esistevano allora solo nel basket e nel volley, non in Serie B, e le promozioni erano quattro e non tre come da qualche stagione. Il Venezia di Pippo Inzaghi ha infilato intanto la quinta vittoria casalinga consecutiva (1-0 al Cesena, 3-1 con Bari e Avellino, 2-0 alla Ternana e 1-0 all’Ascoli), rovesciando anche un percorso non proprio da cavallo di razza al Penzo tenuto nel corso del girone d’andata (tre vittorie, cinque pareggi e due sconfitte in dieci partite. Novellino ne mise insieme sei consecutive al Penzo nella fase iniziale del torneo 1997-198 quando il Venezia superò Genoa (2-0), Perugia (2-0), Padova (3-0), Verona (1-0), Pescara (3-0) e Ravenna (2-1), Attilio Gregori tenne imbattuta la sua porta per 518′, prima di essere trafitto da un autogol di Luppi. […]
Ore 13.30 – (Mattino di Padova) Si deciderà fra oggi e domani la data del prossimo impegno di campionato del Campodarsego (Serie D), che, archiviata la sosta per l’inizio della 70ª edizione della Viareggio Cup, affronterà la Calvi Noale allo stadio “Gabbiano”. La partecipazione al prestigioso torneo da parte del portiere Caio Vinicius Pirana, convocato nella Rappresentativa di categoria (che ha pure vinto il match d’esordio con il Livorno Under 19 e oggi se la vedrà con i pari età dell’Empoli) potrebbe però cambiare (e non poco) i programmi di capitan Aliù e compagni. Secondo quanto comunicato dalla Lega Nazionale Dilettanti, i biancorossi avrebbero dovuto disputare la gara con i veneziani – insieme a quelle delle altre società che hanno “prestato” i propri tesserati alla selezione di Gentilini – mercoledì 21 marzo. Con la possibilità, fra l’altro, di vedersi posticipare altre partite, in base ai risultati della stessa Rappresentativa. Tuttavia, pare che le dirigenze di Campodarsego e Calvi Noale si siano accordate per far slittare la partita a lunedì 19 (alle 14.30) invece di scendere in campo domenica 18, come previsto inizialmente in caso accordo congiunto.Ma non è tutto: per evitare sconvolgimenti di calendario, pare che a Roma si stia facendo largo l’ipotesi di rinviare tutte le gare delle società aventi calciatori impegnati al Viareggio a mercoledì 4 aprile. […]
Ore 13.00 – (Gazzettino) […] Il Cittadella sta ripetendo, se non migliorando, la scorsa stagione ed è diventato una realtà consolidata della categoria. «Ripetersi a così alti livelli – afferma Stefano Marchetti – è l’impresa più difficile da raggiungere. Vanno quindi riconosciuti gli sforzi e il lavoro portati avanti dalla società, dall’allenatore e dal suo staff, e dai giocatori, che sono i primi artefici dei risultati ottenuti sul campo». […] Si aspettava un Cittadella così in alto a inizio marzo, con i risultati raggiunti attraverso un calcio elogiato da avversari e addetti ai lavori? «Più che altro ci speravo. Quando in estate lavori per plasmare la rosa dei giocatori ti auguri di avere visto giusto, di avere scelto bene. Io devo ragionare con i piedi per terra, cercando di consolidare il lavoro portato avanti negli anni. Ogni volta spero di fare bene, di migliorare i risultati ottenuti nella stagione precedente. Vedere il Cittadella che sta facendo bene mi riempie di orgoglio, ma non sono abituato a parlare prima di aver raggiunto gli obiettivi». Per incensare i colori granata c’è tempo quindi: ma come si dovranno vivere i restanti dodici turni di campionato? «Saranno due mesi da vivere bene, con lo spirito giusto e con grande entusiasmo, da parte della squadra ma anche dall’ambiente, dai nostri tifosi. I risultati e il bel gioco hanno avvicinato la gente al Tombolato e anche in trasferta. I gruppi organizzati stanno lavorando molto bene: tutti assieme possiamo realizzare qualcosa di straordinario ed essere orgogliosi di questi colori». […]
Ore 12.30 – (Mattino di Padova) […] Filippo Lora, come sta adesso?«Sono pienamente recuperato. Ho avuto un piccolo acciacco a settembre, subito dopo il ritiro estivo, ma poi ho lavorato senza mai fermarmi. La rosa del Cittadella è ampia e competitiva e la squadra sta andando bene, per cui è più difficile per il mister toccare la formazione, ma ho visto che c’è sempre stato spazio per tutti e penso ci potrà essere anche per me: oggi il mio obiettivo è quello di dargli una possibilità in più nelle scelte e metterlo in difficoltà». Magari già in una delle due prossime partite, tra le più attese della stagione: prima il Bari, che potrebbe avere sulle gambe la fatica per il recupero di campionato contro lo Spezia, poi il derby a Venezia. «Non credo che l’impegno infrasettimanale sposterà più di tanto le cose per loro, considerando quanti e quali giocatori ha a disposizione Grosso. Di sicuro, memori della partita dell’andata, una delle poche che abbiamo interpretato male, non possiamo permetterci di sottovalutare il Bari, avversario difficile da affrontare perché è in grado sia di aspettarti puntando sulle ripartenze, sia di venire a prenderti alto. Il Venezia, ad esempio, ha la tendenza ad attendere un po’ di più, rimanendo coperto». […] A proposito di Cremona e di gol, il suo amico Iori ha eguagliato il proprio record personale a quota 8. «Credo che, se arriverà in doppia cifra, sia doveroso che offra una cena, ma di quelle sontuose, a tutti i compagni. Non ne abbiamo ancora parlato, ma sa anche lui che è obbligatorio».
Ore 12.00 – (Mattino di Padova) Altro granata che fa conto tondo. Con la grande prestazione di Cremona Enrico Alfonso ha toccato le 100 presenze in con la maglia del Cittadella. In realtà la statistica è balzata agli occhi con un po’ di ritardo, perché c’era un dubbio sulla registrazione di un paio di partite di Lega Pro. Il portiere si affianca così ad Andrea Schenetti, che ha tagliato lo stesso traguardo poche settimane fa, e a Filippo Scaglia, che l’aveva superato già da tempo, ma che in questa stagione ha toccato le 100 caps in Serie B.Alfonso ha festeggiato direttamente in campo, parando un rigore a Brighenti e superandosi sulla girata al volo di Scappini nella ripresa.Ieri pomeriggio, intanto, la truppa granata si è allenata regolarmente al Tombolato, fuori dal gruppo i soli Liviero, Iunco e Siega, che proseguono nella riabilitazione. […]
Ore 11.10 – (Corriere del Veneto, edizione di Vicenza) Rabbia per la sconfitta e tanta voglia di tornare subito in campo. Anche il presidente Stefano Rosso ha voluto sottolineare via social il suo orgoglio per l’ottima prestazione del suo Bassano nel derby di lunedì. «Bravo Bassano — ha scritto Rosso — squadra forte anche con le piu forti. Peccato avere regalato i tre punti a un Padova che non ne aveva bisogno. Se continuiamo a giocare cosi comunque penso che ne perderemo poche da qui alla fine della stagione. Forza Bassano!». […] Ancor più esplicito il rientrante Nicolò Bianchi: «Per lunghi tratti siamo stati superiori — ringhia — però dobbiamo essere più concreti. Le squadre forti sfruttano al massimo le occasioni come ha fatto il Padova». Insomma, rabbia e amarezza, ma si volta subito pagina e domenica contro il Renate si riparte alla ricerca di un piazzamento di lusso.
Ore 10.40 – (Gazzettino) «Era doveroso farlo, anche per la settimana che abbiamo passato dopo la sconfitta con il Teramo. Al triplice fischio è stata una gioia liberatoria per un successo importantissimo che ci permette di riprendere il nostro cammino. E poi vincere il derby con il Bassano, davanti a tutti quei tifosi, fa sempre molto piacere. Abbiamo battuto una formazione ottima che nel primo tempo ci ha messo sotto, e di sicuro lotterà fino alla fine per le prime posizioni». Bisoli ha ammesso che siete vicini al traguardo. «Questa vittoria è fondamentale, abbiamo dato una bella botta al campionato anche alla luce del risultati di domenica, visto che la Samb ha riposato e la Reggiana ha pareggiato. Ha vinto la Feralpisalò che affronteremo mercoledì in un’altra gara importante per noi. Ne mancano otto alla fine, e le prossime quattro sono fondamentali dal momento che affrontiamo formazioni di valore». […] Anche al Mercante avete avuto tanti tifosi al vostro fianco. «Sembrava di giocare in casa, come è stato anche nelle altre trasferte. Ci supportano sempre, e ci fa immenso piacere. Sarà senz’altro così fino alla fine della stagione».
Ore 10.30 – (Gazzettino) […] Nico Pulzetti ha ripreso da dove aveva lasciato, ossia prendendo per mano la squadra e griffando un secondo tempo super che avvicina ulteriormente i biancoscudati alla serie B. E al triplice fischio è iniziata una lunga nottata, con viaggio di rientro a Jesolo dalla moglie e dal figlio. «Poco prima dell’una siamo rientrati al parcheggio dell’Euganeo, poi mi sono messo in macchina per tornare a casa. Dopo essere stato via due giorni, avevo troppa voglia di tornare dalla mia famiglia. Sono arrivato intorno alle due, e questa mattina (ieri, ndr) ho visto mio figlio e mia moglie che mi hanno fatto i complimenti. Loro sanno che quando sto via di casa per un po’, divento nervoso e vorrei rientrare subito. Del resto questo è il mio lavoro e la mia vita, ci metto sempre tutto me stesso in quello che faccio e loro mi sono stati sempre vicini sia nei momenti belli e sia in quelli brutti, per cui tutto il merito è loro. Come anche la dedica per questo gol». […] Naturalmente nel dopo gara in spogliatoio si è festeggiato.
Ore 10.20 – (Gazzettino) Stessa provincia, stesso risultato una pesante vittoria maturata anche questa volta nella ripresa stesso calore e sostegno del popolo biancoscudato e l’immancabile multa, in questa occasione di 3.000 euro per accensione e lancio in campo di due fumogeni e un petardo e per cori contro le forze dell’ordine, il tutto però senza altre fastidiose appendici legate all’ordine pubblico. E così, come un mese e mezzo fa a Vicenza, lunedì a Bassano al triplice fischio finale è scattata la grande festa sotto il settore ospiti dello stadio Mercante, riempito da 645 sostenitori giunti da Padova in un giorno lavorativo. Novanta minuti contraddistinti da sensazioni ed emozioni, diverse, ma accompagnati da quello spirito di unità e coesione tra squadra e supporter e tra le varie anime della tifoseria che di solito accompagna i grandi eventi. […]
Ore 10.00 – (Mattino di Padova, editoriale di Stefano Edel dal titolo “Bisoli, quel Capello in panchina un segnale a tutto il gruppo”) Per comprendere meglio la cura maniacale che Pierpaolo Bisoli dedica alla preparazione settimanale in vista delle partite di campionato, è illuminante l’episodio accaduto domenica, quando i biancoscudati hanno effettuato nel primo pomeriggio la seduta di rifinitura all’Appiani (a porte chiuse). Nel corso della partitella finale, Alessandro Capello ha sbagliato due passaggi facili facili e mancato un tiro a rete da posizione favorevole e il mister, a quel punto, davanti a tutti i compagni è sbottato: “Guarda che domani resti fuori”. Detto, fatto: il bomber della squadra è partito dalla panchina nel derby con il Bassano, trovando posto, fra i titolari, solo a partire dal 16′ della ripresa. Un minuto dopo il suo ingresso ha lavorato un pallone sul fronte sinistro d’attacco e si è inventato un assist delizioso per Pulzetti, che veniva su di gran carriera verso il centro, e che ha finalizzato la giocata con un sinistro “chirurgico” all’angolo. Come dire: non guardo in faccia a nessuno se non si fanno le cose come voglio io. Questo è il “metodo Bisoli”, che può piacere o no, ma che, alla luce dei fatti, sta proiettando il Padova verso la Serie B. […] Alle volte, diciamo così, il mister azzarda delle scelte che non sempre producono gli effetti che ci si aspetterebbe, tuttavia la sua bravura sta anche nel pescare a piene mani dalla panchina (sontuosa) e correggere ciò che non va. Aggiungiamoci Pulzetti, valore aggiunto di una formazione che è diventata con il tempo cinica e spietata. In una parola: va bene così. Non occorre essere belli in Serie C, ma concreti e continui. E il Padova lo è più di tutti.
Ore 09.50 – (Mattino di Padova) Vi ha aiutato a scendere in campo con maggiore tranquillità il pareggio ottenuto domenica dalla Reggiana? «No, perché ci sono tante altre squadre che stanno lottando, quindi pensiamo solo a noi stessi. L’obiettivo è a portata di mano, ma non dobbiamo sbagliare più nulla nelle ultime otto gare». La sua forma migliore quando arriverà? «Di sicuro non sono al meglio. Star fuori quasi un mese è dura a livello fisico, perché non è semplice riprendere subito la condizione. Ed è dura pure a livello mentale, perché non si può vivere lo spogliatoio in modo completo. La prossima la giocheremo mercoledì, quindi avrò più tempo per recuperare». Le manca il gol in casa? «Spero arrivi, ma bisogna dire una cosa: anche a Bassano, come in tante altre occasioni, sembrava di giocare in casa. La tifoseria ci sta seguendo sempre in massa e con grande calore. Anche questo sta facendo la differenza».
Ore 09.40 – (Mattino di Padova) […] «Non ho segnato molto nella mia carriera, ma sono stracontento di essere tornato dopo l’infortunio con un gol così importante», l’ammissione con un sorriso di Nico Pulzetti. «Mi dà soddisfazione aver segnato finora tre gol pesanti, soprattutto quest’ultimo, che ci ha permesso di recuperare punti sulle inseguitrici. Fa molto piacere per me e per la squadra, perché la vittoria è servita a cancellare immediatamente la sconfitta con il Teramo». Un altro dato emblematico della stagione è proprio questo: ogni volta che la squadra ha perso, ha subito risposto con una vittoria dando il “la” a lunghi cicli positivi. «È questa la nostra forza. A partire dalla reazione che abbiamo avuto dopo la sconfitta in avvio contro il Renate. Siamo sempre ripartiti alla grande, dimostrando che possiamo ottenere qualcosa di importante». […]
Ore 09.30 – (Mattino di Padova) È arrivata un’altra pesante multa alla società biancoscudata per le intemperanze dei tifosi a Bassano. Il giudice sportivo ha inflitto una sanzione di 3.000 euro al club “perché propri sostenitori in campo avverso introducevano e accendevano nel proprio settore alcuni fumogeni, due dei quali venivano lanciati nel recinto di gioco, i medesimi facevano esplodere nel recinto di gioco un petardo, il tutto senza conseguenze; perché numerosi sostenitori intonavano durante la gara cori offensivi verso le forze dell’ordine”. Lavoro di scarico ieri per la squadra, oggi giornata di riposo. In serata la brutta notizia: la Corte Sportiva d’Appello ha respinto il ricorso presentato contro le 4 giornate di qualifica inflitte a Trevisan: il suo rientro si avràcosì l’8 aprile a Trieste. […]
Ore 09.00 – (Corriere del Veneto) Hanno vissuto una serata ad alta tensione. Hanno sofferto, hanno stretto i denti, poi hanno gioito. Hanno creduto di poter chiudere il match senza patimenti e poi si sono nuovamente preoccupati, perché l’assalto finale del Bassano è stato poderoso e ha creato due opportunità nitide per scolpire il 2-2. Erano seduti vicini lunedì sera al Mercante, il vicepresidente Edoardo Bonetto e il direttore generale Giorgio Zamuner: imbottito, quest’ultimo di antipiretici per combattere un’influenza quasi fuori stagione, ma che ha rischiato di causargli il forfait dal derby. Alla fine hanno esultato entrambi, perché il successo ottenuto è di quelli che pesano come macigni. […] «Siamo davvero felici – sorride Edoardo Bonetto – ma non è assolutamente fatta. Dobbiamo tenere la tensione alta, questa squadra ha fatto tanto ma deve ancora affrontare una serie di impegni complicati. Adesso riposeremo, poi ci toccherà la Feralpisalò e poi ci sarà il Mestre che è la squadra più in forma del momento. E il calendario dice che mancano anche Pordenone e Triestina, insomma di punti da fare ce ne sono parecchi per dirsi al riparo da sorprese. Di sicuro a Bassano il successo che abbiamo conquistato pesa. Abbiamo sofferto nel primo tempo, poi siamo usciti fuori come abbiamo fatto altre volte nella ripresa». Zamuner ha la voce un po’ roca, ma sorride idealmente a trentadue denti. «Il Bassano è una squadra forte — ammette — e credo che adesso stia dimostrando tutto il suo valore. Aveva avuto un momento di appannamento, ma i valori che ha non sono quelli della prima parte della stagione. Adesso è nelle posizioni in cui si pensava a inizio stagione e sta giocando un ottimo calcio. Questo ci rende doppiamente merito per il successo che abbiamo portato a casa. Se sarà decisivo è ancora presto per dirlo, ma di sicuro possiamo dire che abbiamo superato un esame importante. E lo abbiamo fatto con un ottimo secondo tempo e grazie a una rosa che ci permette di far fronte anche ad ogni necessità». […]