Quei due di Arezzo, Andrea Settembrini e Carlo Pelagatti, che da qualche tempo si sono presi il posto di titolare e non lo mollano più, stanno dando un apporto notevole alle fortune del Cittadella. Nelle ultime cinque partite, infatti, la squadra granata ha vinto a Cesena e a Chiavari, oltre a riconquistare il Tombolato con il Pescara, e ha dimostrato tanta personalità nei due pareggi con Empoli e Cremonese. Ma questi toscani terribili se l’aspettavano tanta fiducia da parte del tecnico Venturato? In tutta franchezza, tipica del carattere della loro terra, risponde Settembrini: «Ci si allena per quello. È chiaro che fa piacere essere chiamati e farsi trovare pronti. Sono contento soprattutto perchè il mio impegno è utile alla squadra, siamo comunque in tanti e durante un campionato lungo come è quello della B c’è bisogno di tutti». La caratteristica principale dell’ex FeralpiSalò è quella di macinare tanti chilometri. «Nel calcio di oggi c’è molta dinamicità e tutti siamo chiamati a correre tanto. Personalmente magari faccio qualcosa in più della media, percorro circa dodici chilometri a partita calcolando anche il riscaldamento».
[…]Questa comunque si sta rivelando la sua stagione migliore. Occhio però al Bari, sabato al Tombolato. «All’andata è stata l’unica partita nella quale l’avversario ci ha messo sotto. Avevamo preparato bene la gara, in campo però le cose sono andate diversamente. Eravamo andati in vantaggio, ma poi Iocolano e Improta sulle fasce e Basha in mezzo al campo ci hanno messi in difficoltà. Ora il Bari ha cambiato modulo e credo che al Tombolato la musica sarà diversa. Dobbiamo comunque stare attenti a qualsiasi sorpresa. Tutte le partite sono importanti, ma con Bari e Venezia i punti varranno doppio. Non dobbiamo sbagliare».
[…](Fonte: Gazzettino. Trovate il resto dell’articolo sull’edizione odierna del quotidiano)