La gioia per un periodo felice, almeno a livello professionale. La tristezza per la scomparsa della nonna. Carlo Pelagatti ha vissuto ore tribolate, sabato scorso, a Cremona. Prima la partita allo stadio Zini, pareggiata per 1-1 dal Cittadella, che ha allungato la striscia positiva a 5 giornate. «E poi, rientrato in spogliatoio, mi ha telefonato mio fratello, dicendomi che era morta nonna Mara. Si è spenta dieci minuti dopo la fine della partita», racconta il 29enne difensore toscano.
[…]Per lui è un periodo intenso: la vera novità dell’ultimo mese del Citta è data proprio dal suo impiego in pianta stabile come terzino destro, con il conseguente dirottamento di Salvi a sinistra. «In realtà qualche anno fa ho ricoperto quel ruolo per un’intera stagione, a San Marino, in C/1, anche se ho giocato molto più spesso da difensore centrale. In questa stagione è ricapitato per necessità, a Brescia, lo scorso dicembre, e poi a Cesena. Ma dopo quella buona prova il mister ha evidentemente voluto dare continuità alla formazione e nelle ultime tre settimane di allenamento mi ha sempre impiegato da terzino». Ma si sente un esterno, ora?«Sto cominciando ad abituarmici. Ovviamente cambia il modo di muoversi, ma, a differenza di quello che si può pensare, non è vero che si corra molto di più, diciamo che si corre in modo diverso: un centrale fa più scatti avanti e indietro, per il terzino la corsa è prolungata. Io per caratteristiche non sono comunque un laterale di spinta: è chiaro che con me si punta a rafforzare la solidità del reparto».
[…]«Il Bari deve recuperare due partite e ci sta dietro in classifica, ma lo metto sullo stesso piano di Empoli, Frosinone e Palermo». E voi dove siete? «Noi vogliamo stare con loro. Sarebbe da stupidi non provarci, adesso».
(Fonte: Mattino di Padova. Trovate il resto dell’articolo sull’edizione odierna del quotidiano)