Paragonare Iori a quei vini buoni che migliorano con lo scorrere del tempo è quasi scontato… «Il primo anno, dopo il mio ritorno al Citta, ne ho segnati 5 in Lega Pro, poi ne ho realizzati 8 nello scorso torneo e altri 8 adesso. Fanno 21 in tre stagioni. Che dire, sono contento, ma più che altro lo sono per la reazione che abbiamo avuto nella ripresa». Restiamo sul gol: è stato bravo a trovare un pertugio per far passare la sfera. «Non ho neanche visto di preciso dove si è infilata, so solo che ho provato a variare il mio movimento sui corner, perché nel primo tempo avevo sempre Arini su di me ed ogni volta che mi spostavo sul secondo palo mi seguiva. Così mi sono mosso in avanti per eludere il suo intervento e non ho dovuto nemmeno staccare per colpire la palla».
[…]Questo è un punto che pesa. «Vanno riconosciuti i meriti della Cremonese, mentre noi ci siamo espressi un pochino al di sotto delle nostre possibilità. Ma proprio per questo dobbiamo essere contenti per il pareggio, ottenuto in casa di una squadra che non molla, che ti fa giocare male e che ha molte risorse, pensate alla girata di Scappini, che era appena entrato e che ha costretto Alfonso a superarsi nella ripresa. In più è anche il caso di cominciare a pensare alla classifica: questo 1-1 ci consente di tenere la Cremonese a 9 lunghezze di distanza, ed è una squadra che ha gli scontri diretti con noi a favore. Inoltre ci dà continuità, perché questo è il quinto risultato utile consecutivo. È quello che il mister ci chiede dall’inizio della stagione, no? È la dimostrazione che stiamo migliorando: si può continuare a farlo anche andando verso la fine del campionato».
[…](Fonte: Mattino di Padova. Trovate il resto dell’articolo sull’edizione odierna del quotidiano)