«Era meglio non ricordarmelo». Non manca mai l’umorismo a Giampiero Pinzi che oggi compie 37 anni. Sarà però un compleanno di vigilia, al pari di Vicenzo Sarno che sempre oggi festeggia trent’anni, dal momento che c’è da pensare alla trasferta di domani sera con il Bassano. «Ci attende una partita importante dopo il passo falso con il Teramo, per cui l’augurio è di festeggiare il compleanno alla grande con i compagni al termine della partita con il Bassano», sottinteso ovviamente con tre punti in più in classifica. «Sarebbe un regalo bellissimo».
[…]«Sappiamo che il Bassano è formazione tosta e con giocatori di valore, l’ha già dimostrato nella partita d’andata. Ma dobbiamo tirare fuori le nostre qualità: prima di tutto quella di essere solidi e arcigni, e poi sfruttando le azioni che ci concederanno. Non dobbiamo farci prendere da alcun tipo di isterismo, ma continuare a giocare come abbiamo sempre fatto, consapevoli di essere un’ottima squadra che fino adesso ha dominato. È una partita importante da interpretare con coraggio».
[…]A nove partite dalla fine della regular season la sfida al Mercante apre un ciclo che, dopo il turno di riposo nella prossima giornata, vi vedrà impegnati con Feralpisalò, Mestre e Pordenone. Possono essere inquadrati come gli appuntamenti nei quali si decide il rush finale? «A questo punto della stagione ciascuna partita acquisisce il valore di una finale. È evidente che fare risultato a Bassano, con le inseguitrici che magari perdono qualche punto, ci consentirebbe di avere un vantaggio importante. Di sicuro i prossimi quattro appuntamenti sono difficili, ma già nel girone d’andata li abbiamo superati alla grande (vittorie con Bassano, Mestre e Pordenone, e pareggio con la Feralpisalò, ndr). Ripeto, ogni partita adesso vale come una finale e dobbiamo giocarle tutte alla morte». Tornando a lei, questo non sarà il suo ultimo compleanno da giocatore. «Calcolando che non ho mai avuto grossi infortuni, penso di continuare. Chiaro poi che bisogna vedere alcune cose, ma la mia intenzione è di giocare ancora». Ci sembra di capire che le piacerebbe farlo con il Padova allungando il contratto in scadenza a fine giugno. «Quando sono arrivato si era accennato a qualcosa, però in questo momento siamo tutti concentrati su un unico obiettivo e certi discorsi si possono fare benissimo più tardi. Adesso conta solo raggiungere questo grande traguardo che una piazza come Padova merita».
(Fonte: Gazzettino, Pierpaolo Spettoli. Trovate il resto dell’articolo sull’edizione odierna del quotidiano)