Da titolare inamovibile e rigorista d’eccezione, a riserva quasi stabile. Da leader difensivo a ultimo dei centrali nelle rotazioni di mister Bisoli. Si può ben capire che non sia stato facile per Michele Russo accettare a cuor leggero un ruolo ben diverso nel Padova di quest’annata rispetto alla scorsa stagione. Eppure il difensore ligure non ha mai storto il naso, è rimasto un punto fermo nello spogliatoio e ha ricevuto in più di un’occasione anche gli elogi della dirigenza.
[…]«Non so se giocherò dal primo minuto o meno e non ci penso», spiega il diretto interessato. «Ogni settimana io mi preparo come se dovessi giocare titolare, ci vuole sempre la massima concentrazione e attenzione durante gli allenamenti».
[…]Come ha gestito questi mesi? «È normale che giocare spesso ti dia una gratificazione diversa. Ma l’importante è capire che tutti i calciatori della rosa hanno una grande importanza. E non è una frase fatta. Durante la settimana serve il contributo di ogni giocatore per allenarsi a 200 all’ora come stiamo facendo. E poi non dimentichiamoci che è il gruppo il vero motore trainante che ci sta facendo rendere al meglio in questo campionato. Da parte mia, avvertire quotidianamente la stima dei miei compagni, mi fa sentire importante». Nessuno spazio per lo sconforto quindi? «No, rimanere sempre lucidi è l’aspetto fondamentale perché questa squadra ha un obiettivo talmente importante che le preoccupazioni del singolo non contano. Ci stiamo giocando un campionato ed è necessario per queste ultime 9 partite remare tutti dalla stessa parte come stiamo facendo da inizio anno».
[…]Si entra nei due mesi che decideranno il campionato. Quale sarà l’aspetto decisivo? «Sapere che non abbiamo ancora conquistato nulla e continuare con la mentalità vincente mostrata da inizio stagione. È stato proprio il cambio di mentalità che ci ha permesso di cambiare passo rispetto alla scorsa annata».
(Fonte: Mattino di Padova, Stefano Volpe. Trovate il resto dell’articolo sull’edizione odierna del quotidiano)