Ore 20.30 – (Il Piccolo) […] Oggi a 38 anni Nicola Princivalli, ex calciatore professionista, cultore d’arte (trasmessa dalla famiglia), oltre duecento presenze in alabardato, sta seduto sulla panchina di quella Triestina resuscitata da un altro ex ragazzo che, con la scarpe con i tacchetti, partendo in alabardato, ha trovato fortuna (e parecchia) nella massima divisione calcistica. Mauro Milanese e Nicola Princivalli (oltre a tanti altri uomini dello staff) sono impegnati in un progetto al quale servono risultati ma che va al di là dei risultati: trasferire la loro passione per la maglia alabardata ai giocatori e soprattutto risvegliare quell’attaccamento alla squadra che Trieste ha sempre avuto ma che è da tempo in letargo. […] Con Milanese vi siete sentiti e poi?«Ho dato subito la mia disponibilità. L’anno scorso ho lavorato con Andreucci, quest’anno con Sannino. E poi è arrivata questa occasione inaspettata». Lei non ha mai allenato nemmeno i Pulcini. È una scommessa, si sente pronto? «Oggi il mio obiettivo è di fare l’allenatore. Ho studiato per questo, ho chiesto di fare il vice piuttosto che il tecnico delle giovanili. Devo fare ancora tanta esperienza e capire se posso e se so fare questo mestiere. Quando giochi, sin da giovane, capisci quello che sai fare e dove puoi arrivare. Allenare è diverso ma è un desiderio che avevo anche quando giocavo. In questo senso mi sento pronto». […] Come si comportano i suoi? «Per quanto mi riguarda possono anche chiamarmi per nome ma con loro sono stato chiaro: ora ho un compito diverso e diverse responsabilità. E devo dire che tutti sono stati sorprendentemente ricettivi in questo senso». […] Da giocatore il suo rapporto con i tifosi non è stato idilliaco, per usare un eufemismo… «Io in campo sono stato piuttosto irascibile. Ma solo con la maglia alabardata. Perché per me è una seconda pelle. E talvolta ho perso la bussola. Quando ho giocato a Messina e a Salerno per me era un lavoro. Qui no. È per questo che quando venivo insultato andavo fuori giri. Qualche altro compagno, più furbo di me, strumentalizzava i tifosi. Quelli che baciano la maglia per ingraziarsi la curva non mi sono mai piaciuti». E adesso?«Sono maturato e più tranquillo. Quando giocavo non sono stato bravo a trasmettere ai tifosi quella triestinità, quella passione, anche troppo impetuosa, che avevo dentro e che loro stessi sentono». […] «Oggi la società sta programmando una risalita. Quest’anno arriviamo ai play-off e costruiamo la mentalità, il prossimo ci si rinforza puntando alla promozione. Se si arrivasse in B ci vogliono degli anni di assestamento e consolidamento. Questo è il programma, con o senza Princivalli». […] «La Triestina deve essere una squadra sempre propositiva e aggressiva». E questo mancava con Sannino? «Giuseppe ha fatto un gran lavoro da ottimo professionista qual’è. Io non ho cambiato nulla: ho solo chiesto alla squadra di prendersi più rischi». […]
Ore 19.30 – (Gazzettino, edizione di Venezia) “Vogliamo continuare a far bene, cercando di restare sul pezzo ed estendere la nostra serie di risultati positivi”. È questo l’umore nello spogliatoio del Mestre al giro di boa della settimana che conduce alla partita contro il Pordenone, in programma domenica pomeriggio allo stadio Mecchia. Una partita importante nella quale gli arancioneri possono trovare ulteriore fiducia in vista del finale di campionato, come spiega Alessandro Fabbri. “Le due ultime vittorie conquistate ci hanno fatto acquisire ancor più consapevolezza nei nostri mezzi, ma se pensiamo di essere arrivati al traguardo ci sbagliamo di grosso. Siamo maturati, ma dobbiamo continuare a lottare su ogni pallone se non vogliamo crollare, e lo dimostreremo anche domenica. Come sempre scenderemo in campo con un solo obiettivo, quello di vincere”. Ad attenderli ci sarà un Pordenone con grande voglia di riscatto, che nelle ultime cinque partite ha collezionato un pareggio, una vittoria e tre sconfitte. “Sono una squadra che gioca a calcio, un fattore che ci fa sperare in una partita combattuta e divertente. Contro questo tipo di formazioni abbiamo sempre tirato fuori il meglio di noi stessi, trovando spazi e riuscendo a muovere bene il pallone, dovremmo essere bravi a farlo anche domenica stando molto attenti alle loro ripartenze, che sono una dello loro armi più pericolose”. […] “In questo momento stiamo molto bene sia fisicamente che mentalmente, ed anche se sabato avremmo voluto giocare contro la Reggiana per cavalcare il buon momento che stiamo attraversando siamo pronti ad affrontare con lo stesso spirito il Pordenone”. […]
Ore 19.00 – (Gazzettino, edizione di Pordenone) […] Messe da parte almeno momentaneamente le ambizioni politiche, Serena si tiene strette quelle calcistiche. «Ora che abbiamo preso consapevolezza della nostra forza anche in C afferma , la nostra crescita non si deve fermare. Abbiamo ancora margini di miglioramento sotto ogni aspetto». Il presidente neroarancio vuole però procedere per gradi, senza pericolosi voli pindarici. «L’obiettivo principale conferma infatti resta la salvezza, da raggiungere prima possibile. Tutto ciò che sapremo conquistarci in più sarà meritato. La classifica è molto corta. Noi andiamo avanti per la nostra strada, consci dei nostri mezzi e con la ferma intenzione di non fare sconti a nessuno». Nemmeno al Pordenone, ovviamente: si aspetta un derby triveneto all’altezza di quello dell’andata al Bottecchia, che finì 2-2. «Faccio un applauso disse allora il numero uno veneto – ad ambedue le formazioni, che hanno dato vita a un confronto entusiasmante. Il 2-2 finale rende loro giustizia. Nessuno infatti concluse – avrebbe meritato di uscire sconfitto da una partita così bella». […]
Ore 18.30 – (Gazzettino, edizione di Pordenone) […] «Siamo belli carichi esordisce Stefani -, forti della consapevolezza che nelle ultime gare abbiamo seguito un percorso di crescita convinta e costante. Certo, non siamo ancora al top. Dobbiamo perfezionare i nuovi automatismi e assimilare al meglio gli schemi, status tipico di chi ha vissuto un cambio di tecnico. Ci sprona il fatto che vediamo di essere in continua crescita». È però vero che, dopo il successo alla prima di Rossitto a Gubbio (3-2), sono arrivati una sconfitta (0-1 a Ravenna) e un pareggio (0-0 con l’Albinoleffe in casa). «Certo non può che ammettere il capitano -, ma in entrambe le occasioni abbiamo giocato bene. Ci è mancato solo il gol. È stata soprattutto la partita di sabato con l’Albinoleffe a lasciarci un po’ di amaro in bocca. Soltanto per il risultato in bianco, però. Io personalmente sono rimasto soddisfatto della qualità del gioco espresso dal gruppo. Abbiamo creato tante occasioni. Meritavamo di ritrovare quella vittoria in casa che ci manca dalla fine del mese di novembre, da quel 3-2 con il Vicenza». La qualità del gioco può anche essere migliorata, ma il gol resta quasi uno sconosciuto. «La cosa Stefani fa il capitano non mi preoccupa. Abbiamo tanti attaccanti di ottimo valore. Ultimamente scuote la testa Mirko -, quello che ci manca è un briciolo di fortuna». […]
Ore 18.00 – (Messaggero Veneto) «Dovremo stare attenti: Il Mestre può colpire in ogni momento. La gara d’andata ce lo insegna». Il capitano Mirko Stefani invita tutti a tenere la guardia alta domenica, al Mecchia di Portogruaro, nella gara al cospetto della squadra veneziana. Non a caso cita l’episodio della partita dello scorso ottobre quando, mentre la vittoria sembrava destinata ai ramarri, Politti segnò la rete del pareggio di testa su palla inattiva a pochi istanti dalla fine. «Ci attende un bel test – afferma il difensore -. Sarà un match a viso aperto, fra due delle formazioni che giocano di più in campionato. Dovremo stare attenti all’intero collettivo, il gruppo di Zironelli ha gioco, gamba e idee chiare. Servirà, in generale, una gara importante da parte nostra». Anche perché servono punti: sinora il nuovo trainer Fabio Rossitto ne ha ottenuti quattro in tre partite. Il capitano però è fiducioso per il futuro. «L’ultima gara ci ha lasciato l’amaro in bocca – spiega Stefani -: “solo” per il risultato però, ripartiamo dalla ritrovata compattezza mostrata, dalla prestazione in crescendo e dalle tante occasioni create. Siamo carichi, consapevoli che nelle ultime gare stiamo vivendo un percorso di costante e convinta crescita. Non siamo ancora al top, ma i nuovi automatismi, cambiamenti inevitabili quando c’è un avvicendamento di guida tecnica, stanno migliorando costantemente». «Tuttavia – prosegue il difensore – in questo momento non guardiamo la classifica, dobbiamo concentrarci su un avversario alla volta: lo impone anche l’equilibrio di un campionato molto livellato». […]
Ore 17.30 – (Messaggero Veneto) Una brutta tegola sul Pordenone. Salvatore Burrai, regista dei neroverdi, uno dei punti di forza della squadra allenata da Fabio Rossitto, è in forte dubbio per la sfida col Mestre, in programma domenica al Mecchia di Portogruaro (il calcio d’inizio alle 16.30). Il centrocampista ieri non ha lavorato coi compagni a causa di una lieve distorsione alla caviglia, rimediata in allenamento. Il giocatore sarà valutato attentamente oggi e domani ma, a quanto pare, non c’è molta fiducia relativamente al suo recupero. Una notizia che non ci voleva, considerato il valore dell’avversario che domenica affronterà il Pordenone. […] Si farà di tutto per recuperarlo ma, anche da quanto faceva capire Fabio Rossitto ieri, al termine della seduta, si sta già pensando a come sostituirlo. Anche perché rischiare un giocatore adesso non ha molto senso: al posto di Burrai, mantenendo il centrocampo a tre, potrebbe giocare Caccetta, già provato ieri nella posizione di metodista. Il siciliano ha visione e tempi di gioco, oltre che una grande voglia di rifarsi dopo la prestazione opaca di sabato scorso. A ogni modo l’obiettivo è riavere Burrai. […] Per il resto, Rossitto sta valutando che squadra mettere in campo a Portogruaro col Mestre. Se Burrai dovesse recuperare, al suo fianco potrebbero giocare Misuraca e uno tra Caccetta e Zammarini. Altrimenti Caccetta potrebbe essere impiegato come regista con al suo fianco Misuraca e Zammarini. Davanti c’è l’imbarazzo della scelta, visto che sia Gerardi sia Berrettoni scalpitano per una maglia da titolare e non è escluso che Rossitto conceda a entrambi l’opportunità di partire dall’inizio. Chi è certo di partire dal 1′ nel reparto avanzato è Nocciolini, tra i migliori sabato scorso nella gara con l’Albinoleffe. […]
Ore 17.00 – (Corriere del Veneto, edizione di Vicenza) È il compleanno numero 116 per il Vicenza, con vista sul domani. Ma il curatore fallimentare Nereo De Bortoli sottolinea come il club biancorosso ora più che mai abbia bisogno dell’imprenditoria vicentina per riuscire a portare a termine l’esercizio provvisorio. Durante il brindisi, ieri a Casa Vicenza, il sindaco Achille Variati ha precisato come dal tessuto industriale locale si sarebbe aspettato di più, ma che il tempo per dare un aiuto c’è ancora. Un momento delicato quello del Vicenza, che domenica tornerà a Trieste dopo quasi sette anni in un match molto atteso tra la tifoseria biancorossa che sarà presente in massa al Rocco. Spettatore interessato sarà il doppio ex Alessandro Sgrigna che, appese le scarpette al chiodo, adesso ha intrapreso la carriera di allenatore guidando la compagine del Longare che milita nel campionato di Promozione. «A Trieste ho vissuto un’ottima stagione — ricorda Sgrigna — ma a Vicenza sono stato sette anni ed è normale che il mio tifo vada ai biancorossi. In più conosco bene Nicola Zanini con cui ho giocato a Vicenza e di conseguenza spero proprio che a prendersi i tre punti sia lui». […] «Di certo senza il pesante fardello dei debiti la società è un’occasione che mi auguro qualche imprenditore importante possa cogliere — spiega Sgrigna — con la speranza che chi si avvicinerà al club berico sia serio e competente. Vicenza e i suoi tifosi, che rappresentano il patrimonio più importante da salvaguardare, non meritano la serie C. Non sarà facile risalire ma il livello della terza serie è molto diminuito. Vincere non è mai facile, ma se fai le cose con competenza non è certo impossibile». Di fare un pronostico di come finirà domenica il derby a Trieste, Sgrigna non ci pensa proprio. «Sono molto scaramantico — sorride — e non voglio portare male a nessuno. Ma non ho dubbi per chi farò il tifo…».
Ore 16.30 – Qui Guizza: termina l’allenamento.
Ore 16.10 – Qui Guizza: partitella finale.
Ore 15.50 – Qui Guizza: Ravanelli al centro della difesa con Cappelletti, mentre a fianco di Pinzi a centrocampo agiscono Serena e Belingheri.
Ore 15.30 – Qui Guizza: prove tecniche di 4-3-1-2, con Sarno alle spalle di Guidone e Capello.
Ore 15.10 – Qui Guizza: a parte solo Mazzocco.
Ore 14.50 – Qui Guizza: lavoro atletico.
Ore 14.30 – Qui Guizza: Biancoscudati in campo per l’allenamento.
Ore 14.00 – (Gazzettino, edizione di Venezia) «Sognare non fa male, la salvezza resta però il primo obiettivo e con l’Ascoli il nostro livello di attenzione dovrà essere al top». È in pieno clima partita un Gianluca Litteri che dosa in parti uguali concentrazione e ambizione, alla vigilia del match di domani contro l’Ascoli al Penzo (ore 15) che lo vedrà caricarsi sulle spalle il peso dell’attacco arancioneroverde. «Ospitiamo una squadra un po’ in difficoltà, ma come tutte le compagini in quella situazione diffida il 29enne catanese avrà il dente avvelenato e vorrà fare di tutto per riscattarsi. Dovremo stare attenti e sfruttare ogni allenamento per lavorare bene e arrivare a questa partita nel migliore dei modi». I bianconeri di Serse Cosmi sono penultimi e, dopo il brutto 1-3 casalingo con la Salernitana, hanno preparato la trasferta a Sant’Elena in ritiro nel Veronese. «Non dobbiamo assolutamente abbassare la guardia, la serie B è un campionato difficilissimo, solo scendendo in campo con la testa giusta possiamo gettare le basi per continuare il nostro momento positivo. In questa categoria i nomi contano poco, basta guardare il Cittadella che senza big è lassù, ma anche noi stiamo dimostrando di poter dire la nostra, proprio perché sappiamo quanto conta metterci sempre il 101%. Il primo pensiero è quello di raggiungere l’obiettivo fissato ad inizio stagione dalla società, speriamo di esser certi della salvezza il prima possibile per poter fare un pensierino guardando in alto». […]
Ore 13.30 – (Corriere del Veneto, edizione di Venezia) Sono entrati nella Basilica di Santa Croce a Firenze ieri mattina, scuri in volto. A guidare la delegazione ai funerali del capitano della Fiorentina, Davide Astori, c’era Filippo Inzaghi, con Maurizio D’Angelo e l’ex compagno di squadra Cristiano Del Grosso. Poco distante, in lacrime, il Ceo del Venezia Andrea Rogg, il più provato per la tragica scomparsa di Astori. Ed è logico, visto che il dirigente arancioneroverde fino allo scorso anno era il dg del club viola. Commozione e poca voglia di parlare, Rogg non ha voluto aggiungere nulla rispetto a quanto dichiarato nei giorni scorsi, quando aveva dipinto Astori come un ragazzo straordinario dentro e fuori dal campo. «Lo avevo conosciuto già quando ero amministratore delegato di Puma e mi aveva colpito come persona. La sua morte mi ha sconvolto, ho pensato subito alla sua compagna e alla figlia e al fatto che Davide mi era stato vicino quando mio figlio non stava bene». Momenti di sincera commozione e attimi di intimità da rispettare. Come l’amicizia che legava Astori a Del Grosso dai tempi del Cagliari. Pochi mesi ma sufficienti per instaurare un rapporto che ancora oggi, a distanza di tanti anni, non si era interrotto. Fino a quella maledetta telefonata di domenica mattina che ha turbato tutti. «Siamo rimasti in contatto — ha detto Del Grosso — e ci eravamo visti l’estate scorsa a Bergamo, quando ero all’Atalanta. Sono sconvolto, non riesco a trovare parole. Perdo un amico che aveva sempre una parola per tutti. Sia quando si parlava di cose serie, sia di argomenti leggeri. Mi faccio tante domande a cui non so dare risposta». […]
Ore 13.00 – (La Nuova Venezia) Marcello Falzerano verso il recupero. Il centrocampista ieri è tornato in gruppo dopo alcuni giorni di lavoro a parte per smaltire il problema muscolare accusato nel corso del primo tempo della partita di Parma. Per quanto riguarda il recupero Carpi-Venezia, in programma lunedì 2 aprile (ore 17.30), i biglietti saranno rimessi in vendita da lunedì 26 marzo, a partire dalla ore 8 fino alle ore 19 di domenica 1 aprile, con le stesse modalità della gara rinviata. Il giorno della gara non saranno venduti tagliandi del settore curva ospiti e non sono previste limitazioni di vendita. Per i biglietti già acquistati non sarà possibile il rimborso, ma si potrà effettuare la cessione del titolo di qualsiasi settore, compreso quindi quello degli ospiti. Il link per effettuare la cessione è http://www.listicket.com/ticketing/postvendita/cambioUtilizzatoreStep1.html. […]
Ore 12.30 – (Mattino di Padova) Ecco la “cura” Coppa Italia. Dopo le due sconfitte rimediate in campionato da parte di Delta Rovigo e Legnago, il Campodarsego ha un’occasione cristallina per tornare grande: oggi pomeriggio, allo stadio “Romeo Galli” (ore 14.30), i biancorossi affronteranno infatti i padroni di casa dell’Imolese – seconda forza del girone D di Serie D – per puntare ad un posto nella semifinale della Coppa Italia di categoria. Un match che si preannuncia piuttosto complicato (arbitro Jacopo Bertini di Lucca, assistenti Tommaso Betta di Bolzano e Dario De Cristofaro di Rovereto), come conferma lo stesso mister del “Campo” Gianfranco Fonti: «Giochiano contro una squadra impegnata in un girone molto combattuto e dal buon livello tecnico. L’Imolese, in particolare, è una compagine di valore, che gioca un buon calcio e ha personalità da vendere, come testimonia la vittoria di domenica scorsa nonostante la doppia inferiorità numerica (3-2 alla Correggese, ndr)». «Sicuramente vorranno passare il turno», aggiunge l’allenatore mestrino, «ma anche noi vogliamo provarci». Se mai ce ne fosse bisogno, il Campodarsego potrebbe curare i… mali di stagione proprio grazie alla Coppa: «Siamo in un periodo di flessione che, forse, ci può anche stare», osserva Fonti. «Siamo in testa alla classifica da molte giornate e questo può aver pesato sulla testa dei ragazzi. Dal canto mio, sono sicuro che ci riprenderemo, magari anche grazie all’iniezione di fiducia che potrebbe derivare da un’eventuale vittoria». […] Chi passerà il turno affronterà una fra Gozzano e Crema.Formazione Campodarsego (4-4-2): Brino; Sanavia, Dario, Colman Castro, Ndoj; Nalesso, Marcolini, Michelotto, Beccaro; Aliù, Turetta. All. Fonti. […]
Ore 12.00 – (Gazzettino) Filippo Lora vanta un grosso credito nei confronti della buona sorte. Il centrocampista del Cittadella si è rotto il legamento del ginocchio ben tre volte in quattro anni, l’ultima nel dicembre 2016, ma il giocatore non si è mai perso d’animo, ha sempre ritrovato la forza per ricominciare, per ripartire. E ha sempre vinto lui, anche nella vita, che lunedì gli ha regalato l’immensa gioia di diventare papà del piccolo Santiago. Due giorni prima, il debutto stagionale in campionato, dopo aver sinora giocato soltanto in Coppa Italia. […] Tifosi che all’ingresso sul rettangolo di gioco hanno fatto sentire il proprio sostegno a uno dei componenti della rosa più amati: «Li ringrazio tutti. Mi ha fatto molto piacere l’ovazione quand’è stato scandito il mio nome, mi ha riempito il cuore di gioia. E’ la dimostrazione che riesci a trasmettere qualcosa anche non giocando con continuità». Quanto mancava il campo, la partita? «Parecchio, ne avevo bisogno. Posso dire di aver rivisto la luce alla fine del tunnel dopo tutte le disavventure avute. E’ successo sabato, io lavoro ogni giorno per farmi trovare pronto». […] A gennaio, nel vivo del mercato di riparazione invernale, erano in tanti a scommettere sulla sua partenza. Quant’è stato vicino a lasciare la maglia granata? «Lo dico sinceramente, c’è mancato davvero poco. Era un’eventualità presa in considerazione, utile per me perché arrivavo da un lungo periodo senza giocare. Come si dice in questi casi, mi era scesa la catena, sono a Cittadella da un po’ di tempo e forse c’era il bisogno di cambiare per cercare la continuità altrove, che comunque avrei dovuto guadagnare perché non era scontato. Il direttore Marchetti, che ho ringraziato, s’era mosso parecchio per aiutarmi in questo senso, ma il mercato di gennaio è sempre molto particolare, e alla fine non si sono incastrati i pezzi del puzzle. Sono rimasto a Cittadella, e sono realista: sono un giocatore della squadra attualmente terza in classifica, e dal punto di vista personale si è ripresentata un’altra sfida, difficile da vincere ma entusiasmante, che sicuramente mi farà crescere ancora come uomo». Intanto è diventato papà: «E’ una sensazione strana, è difficile da spiegare a parole. E’ stato fantastico, ancora non riesco ancora a descrivere la gioia che sto provando». […]
Ore 11.40 – (Mattino di Padova) Un’onta. Da vendicare quanto prima. Alla domanda: “qual è il pomeriggio più brutto vissuto in questa stagione al Tombolato?”, qualsiasi tifoso granata citerà due partite. Una è il 2-2 con l’Avellino maturato al 93′, con un uomo in più e dopo aver appena fallito un rigore con Litteri. Ma, prima ancora, c’è stato quel maledetto 1-2 interno con la Cremonese, in 11 contro 9. Il secondo tempo era stato un vero assedio. Finché ad un certo punto Michele Cavion da Schio ha pensato bene di uscirsene, involandosi per 50 metri palla al piede, al minuto 96. Ha eluso l’intervento di uno Schenetti stravolto e poi ha superato Alfonso in uscita. «Una sconfitta devastante, di quelle che lasciano il segno e che difficilmente smaltisci dormendoci su. Se la racconti, fai fatica a spiegarla, una gara così, perché già non vincere sarebbe stato un delitto, aver perso è allucinante. Ma la colpa è tutta nostra», fu la fotografia scattata quel giorno dal d.g. Stefano Marchetti. «Che ladrata!». Già, siete riusciti a dimenticarla? «No, quella partita ci brucia ancora, è successo qualcosa di clamoroso», risponde a nome di tutti i compagni Marco Varnier, pronto a tornare in campo accanto a Scaglia dopo il forfait nel match con il Pescara. «Noi ci siamo fatti prendere dalla foga e loro hanno “ladrato” il risultato, per dirla senza tanti giri di parole. Ci sono stati incontri davvero duri da mandar giù nel corso di questa stagione al Tombolato, e quello spicca assieme al pareggio con l’Avellino e, per come sono arrivati, assieme ai risultati con Empoli e Carpi». […] «Ora ci aspetta un filotto di gare difficilissime: domani saremo a Cremona, e poi affronteremo il Bari, anche qui con la voglia di rifarci dopo l’incontro dell’andata, e il Venezia: è chiaro che, se dovessero arrivare risultati positivi, daremmo un segnale a tutto il campionato. Oggi tutti hanno capito che non siamo più una Cenerentola, ma occorre confermarsi». […]
Ore 11.20 – (Mattino di Padova) L’analisi video dell’avversario ha preceduto l’allenamento vero e proprio, ieri pomeriggio, al Tombolato. Poi, in campo, la seduta è stata dedicata alla tattica e si è conclusa con una partitella tra i granata. Stamattina, alle 10.30, la rifinitura, seguita, attorno alle 12.15, dall’abituale conferenza-stampa della vigilia da parte del tecnico Roberto Venturato. La partenza per Cremona è fissata per il primo pomeriggio. […] Per quanto riguarda i grigiorossi, Tesser è alle prese con diversi problemi d’infermeria: sicuri i forfait di Procopio, Claiton e Almici, lavoro differenziato per Paulinho, mentre Brighenti è alle prese con un virus influenzale. Insomma, formazione della Cremonese in alto mare.
Ore 11.00 – (Corriere del Veneto) […] Il Cittadella si sta preparando alla partita di domani in programma a Cremona, in cui Roberto Venturato sarà l’ex di turno. Il terzo posto e il recupero di quasi tutti gli infortunati, tranne Siega e Iunco, ha creato una situazione che sta trascinando al rialzo tutto il gruppo. Ribolle già adesso, inoltre, l’entusiasmo del popolo granata per Venezia-Cittadella, il derby in programma domenica 25 marzo alle 18 allo stadio Penzo. Il Centro coordinamento club granata ha comunicato che è già stato esaurito un pullman per il derby e ha definito uno speciale programma aperto a tutti: partenza dei pullman alle ore 14.30 esatte dal piazzale Angelo Gabrielli (Stadio Pier Cesare Tombolato-bar Stadio) fino al Park Expo Venice di Marghera-Venezia. Il trasbordo nella motonave è riservato alla comitiva granata con linea diretta all’Isola Sant’Elena, arrivo e ingresso allo Stadio Penzo. […]
Ore 10.30 – (Gazzettino) Ancora oggi in tanti mi apprezzano e mi scrivono quando sui social metto una mia foto: mi dicono che non si sono scordati di me, parlano del gol che ho segnato da centrocampo a Castelfranco. Mi fa grande piacere, perché per tutta una serie di ragioni che vanno anche al di là del campo è stato una delle mie migliori annate». […] Immaginiamo che segua anche le attuali vicende del Padova. «Certo, mi informo sempre sul risultato e spero sempre che vinca. Due stagioni fa sono anche venuto all’Euganeo a vedere la partita con il Pavia, ma mi è venuta malinconia proprio per il bellissimo ricordo che ho di quando ci giocavo. Preferisco guardalo in televisione, quando è compatibile con i miei impegni. Quest’anno ha una squadra che sta facendo la differenza. Conosco Simone Groppi, il vice di Bisoli, dato che abbiamo giocato un anno insieme a Chioggia. È una persona carismatica, e si vede che anche la squadra è molto grintosa. Auguro al Padova il meglio». Ci dica la verità: dopo la promozione sperava di essere confermato. «Sì, me l’aspettavo come è successo ad altri compagni che sono rimasti. Mi ha lasciato l’amaro in bocca la mancata conferma, però anche questo fa parte del calcio». […]
Ore 10.20 – (Gazzettino) Sono passati tre anni, ma nel suo cuore c’è sempre un posto speciale per il Biancoscudo. E non potrebbe essere diversamente visto che è stato uno dei protagonisti sul campo della rinascita del Padova, contribuendo con undici sigilli in diciassette partite alla promozione in serie C. Stiamo parlando di Gustavo El Rulo Ferretti, un idolo all’epoca del popolo biancoscudato che adesso sta facendo le fortune dell’Imolese in D, dove a dicembre si è accasato anche il padovano Filippo Pittarello, anche lui nella rosa della squadra in quella stagione trionfale. «Conservo un ricordo bellissimo di Padova – esordisce El Rulo – è stata un’annata indimenticabile. L’Altovicentino mi aveva lasciato a casa dopo il primo allenamento nonostante che il presidente mi avesse dato la sua parola che restavo, poi ho ricevuto la chiamata di Carmine Parlato e quando ho saputo che il Padova mi voleva non ci ho pensato un attimo ad accettare. Sin dal primo giorno ho sentito un grande affetto dei tifosi nei miei confronti, sarò sempre grato a tutti loro. Il Padova non aveva mai fatto la serie D, e sono diventato un idolo per loro.
Ore 10.10 – (Gazzettino) Una lunga serie di duelli palla al piede ha scandito l’allenamento di ieri, aperto da un discorso motivazionale di Bisoli ai giocatori. Tutti i biancoscudati hanno partecipato alla seduta, eccetto Trevisan (palestra) e Mazzocco, con quest’ultimo che ha effettuato qualche giro di campo di corsa. Puntare l’uomo e andare al tiro è stato l’esercizio sul quale si è soffermato il tecnico, con uno o più giocatori che hanno partecipato all’azione. A seguire partitella finale. Nel presunto undici titolare da registrare il ritorno di Belingheri, schierato in mezzo al campo nella consueta posizione di mezzala sinistra con Pinzi in posizione di play e Serena come mezzala destra. […]
Ore 09.50 – (Mattino di Padova) Ho lavorato molto proprio sull’aspetto mentale della squadra, ma non sono un mago. Questo è un gruppo che ha dei valori importanti, altrimenti non avrebbe fatto risultati». Dicono che sia un allenatore di “carattere”, di quelli che si fanno sentire nello spogliatoio. Un po’ come Bisoli… «Non conosco il tecnico del Padova, posso solo dire che la sua carriera parla per lui. Quanto a me, mi piace lavorare sull’aspetto mentale ma non solo. Poi, certo, ho il mio caratterino…». Come vede il Padova? C’è chi dice che ha fatto il vuoto per mancanza di avversari. «Chi lo dice non sa di cosa parla. Il livello del campionato è molto alto e lo dimostrano alcuni risultati sorprendenti e il fatto che la classifica sia corta. Se i biancoscudati sono in fuga, è perché sono squadra di categoria superiore, con un’identità precisa, costruita bene e con giocatori che sanno come si vince». Il Padova finora ha sofferto più con le piccole che con le big. Giocherete da “piccola” lunedì? «Banalizzando, potrei anche dire di sì. La nostra forza è quella di non sentirci affatto grandi. La realtà è che sarà una bella partita tra due ottime compagini». Il Bassano dove vuole arrivare? «Ai playoff, migliorando il decimo posto della scorsa annata».
Ore 09.40 – (Mattino di Padova) Da quando si è insediato sulla panchina del Bassano, i giallorossi hanno cominciato a volare. Sei vittorie, tre pareggi e una sola sconfitta (all’esordio contro il Vicenza) rappresentano l’ottimo ruolino di marcia tenuto da Giovanni Colella dopo essere subentrato a Giuseppe Magi. […] Tra il suo lungo peregrinare anche due parentesi padovane in Eccellenza, a Monselice nel 2009 e alla Vigontina nel 2012. «Ho ottimi ricordi di entrambe le esperienze. Monselice è una piazza molto calda, presi la squadra a metà classifica e arrivammo terzi. A Vigonza, invece, subentrai che la squadra era ultima e ci salvammo». Un altro aspetto lo lega al Padova: le origini comuni al d.g. Zamuner. «Siamo cresciuti insieme al Sandonà. Ha due anni più di me, ma siamo stati insieme per un periodo in prima squadra, prima che lui spiccasse il volo verso il professionismo. Ci conosciamo da più di 30 anni, ogni tanto ci sentiamo, splendida persona e ottimo professionista». […] Come ha risollevato il Bassano? «Sono convinto che nelle prestazioni di un atleta professionista incidano molto preparazione, serenità e autostima.
Ore 09.30 – (Mattino di Padova) Uno contro uno, partitelle e ritmi intensi. Bisoli sta preparando così l’importantissimo posticipo di lunedì a Bassano. Alla seduta di ieri era presente anche il presidente Roberto Bonetto, che ha fatto un breve discorso al gruppo. «Prima magari bastava un gol per vincere, ora dobbiamo impegnarci di più. Ma siamo talmente forti che in questa squadra può segnare chiunque», ha detto il tecnico ai suoi prima della seduta. L’allenatore ha recuperato tutti gli infortunati e sta testando le loro condizioni di forma, con Pulzetti e Ravanelli che sono tornati ad allenarsi completamente con la squadra. Ballottaggi aperti in ogni reparto, a partire dalla difesa, dove il giovane ex capitano della Primavera del Sassuolo si gioca il posto con Russo per sostituire Trevisan, il quale sta approfittando dello stop forzato per squalifica per svolgere un lavoro personalizzato. […]
Ore 09.00 – (Corriere del Veneto) Sono 158, alla serata di ieri, i biglietti venduti per il derby nel settore ospiti, nonostante i problemi, nella giornata di ieri, segnalati nell’emissione dei tagliandi per Bassano-Padova. Come noto, il Gos di Vicenza, in accordo con l’Osservatorio nazionale per le manifestazioni sportive, ha stabilito che la vendita ai residenti della provincia di Padova possa avvenire solo tramite tessera del tifoso. Ma nel pomeriggio, nel punto vendita di via Buonarroti, qualcosa è andato storto, come segnalato dal Club Furie Biancoscudate, guidato da Livio Agostini: «Ero sul posto – spiega – e a un gruppo piuttosto numeroso di tifosi è stato negato il tagliando. Noi abbiamo tutti la vecchia tessera del tifoso, così come altri tifosi di altri club e avevamo sempre acquistato il biglietto. Stavolta, però, qualcosa è andato storto. La tessera ha scadenza giugno 2018, ma per un problema tecnico non riusciamo ad avere il nostro tagliando. Abbiamo contattato il Calcio Padova, che ci ha assicurato massimo appoggio ma ci ha chiarito come non è garantito che tutto vada a buon fine. Una situazione assurda». La società, che ha preso in carico il problema, lo sta risolvendo, mentre il suggerimento arrivato sul web è stato quello di fare il biglietto via internet. Sul campo, intanto, si lavora duramente per il derby di lunedì sera al Mercante. Dopo una serie di infortuni, Bisoli ha l’intero gruppo a disposizione, tranne lo squalificato Trevisan che dovrebbe essere sostituito da Ravanelli. A disposizione anche Pulzetti e Belingheri, che dovrebbero tornare titolari. […]