Padova-Teramo, Zamuner: “L’arbitraggio? Non dobbiamo avere alibi! E Trevisan…”

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«Questa battuta d’arresto deve farci capire che bisogna sempre restare con i piedi per terra e ci sarà da lottare parecchio per conquistare l’obiettivo», l’analisi a mente fredda del direttore generale Giorgio Zamuner. «Nelle ultime settimane si è parlato di tante cose, ma la strada è ancora lunga e i campionati non si vincono di certo a marzo. Ci vuole un attimo per scivolare su una buccia di banana com’è capitato contro il Teramo. Dobbiamo essere consapevoli che ci sarà da combattere fino all’ultima giornata. Poi speriamo di riuscire a festeggiare prima, ma adesso non ci dobbiamo proprio pensare. Dobbiamo focalizzarci solo sul prossimo impegno per riprendere la marcia interrotta».

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«Voglio archiviare questa sconfitta come un incidente di percorso, in cui ci è girato tutto contro. Abbiamo subìto un’espulsione per la prima volta, abbiamo sbagliato un rigore per la prima volta e abbiamo perso in casa per la prima volta. Non è andato dritto niente, tanti episodi avrebbero potuto far girare il corso della gara, anche in 10 uomini, ma non c’è stato verso». L’unico campanello d’allarme che il d.g. tiene a scacciare subito è un certo nervosismo palesato dalla squadra in campo. «Non ci dobbiamo far prendere dall’ansia anche quando le condizioni non sono favorevoli, come il campo pesante, che non ci agevola. Anche nell’episodio dell’espulsione Trevisan si è fatto un po’ tradire dal nervosismo. Conosco bene il ragazzo, ci tiene da matti a questa maglia e a questo campionato, ha commesso un’ingenuità dettata sicuramente dalla foga del momento. Può capitare e non gettiamo la croce su nessuno».

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Zamuner, inoltre, tiene anche a stoppare le polemiche arbitrali, che hanno scandito le ultime giornate in casa Padova: «Questa storia deve finire. Una squadra come la nostra non deve avere alibi e farsi condizionare da fattori esterni. La direzione di gara di sabato può non essere stata fortunata, ma dobbiamo pensare solo a noi stessi e contare sulle nostre forze. Il mancato impiego dei teloni sul campo? Non ci aspettavamo una pioggia battente per tutto il sabato, anche con i teloni il terreno sarebbe stato pesante». In ogni caso è vietato far drammi: «La squadra c’è e la prestazione è stata comunque positiva. Sappiamo che non dobbiamo abbassare la guardia in nessun modo, per non rischiare di incappare in altri scivoloni. Ci sarà da soffrire ancora molto».

(Fonte: Mattino di Padova, Stefano Volpe. Trovate il resto dell’articolo sull’edizione odierna del quotidiano)

«Archivierei questa sconfitta come la classica giornata storta. Ma quel nervosismo ce lo dobbiamo togliere perché non ci dà vantaggi». Il diggì Giorgio Zamuner analizza sull’inaspettato passo falso casalingo con il Teramo: «Ti fa capire che la buccia di banana è sempre dietro all’angolo. I campionati si vincono ad aprile e se non sei lucido o fortunato, rischi di incappare in una giornata negativa». Beninteso, nessun campanello d’allarme dato che il Padova è sempre padrone del suo destino e ha pagato dazio in una partita stregata. «Tutti gli episodi ci sono girati contro, e a favore dell’avversario che ha fatto la sua onesta partita. Chiaro che l’espulsione di Trevisan ha incanalato la gara in un certo modo perché in inferiorità numerica su un campo del genere era difficile fare più di quello che hanno fatto i ragazzi».

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Poi aggiunge: «Ripeto, è una sconfitta da archiviare in fretta visto dato che ci attende un ciclo importante di partite da qui alla fine. Saranno tutte difficili, sono nove gare da affrontare tutte d’un fiato nelle quali dobbiamo ottenere più punti possibile per tenere lontane le rivali che sperano nei nostri passi falsi. Dobbiamo restare sereni e prendere spunto dagli errori che abbiamo commesso, consci che anche in dieci abbiamo disputato una buona gara». Oltre al rosso a Trevisan, sono stati allontanati per proteste dalla panchina il team manager Mateos e il preparatore atletico Chiodi. Anche Bisoli si è beccato più volte con gli avversari. «È stata una settimana nella quale abbiamo buttato l’occhio sugli ultimi episodi a sfavore: dalla precedente gara con il Sudtirol, al penalty non concesso con la Sambenedettese e al secondo rigore negato a Fano. Sabato la direzione arbitrale non mi è sembrata consona alla classifica che abbiamo, mi è sembrata a senso unico e ha fatto di tutto per innervosirci. A fine partita però ho detto a Bisoli di lasciare perdere queste cose perché dobbiamo fare tutto tranne che innervosirci. Abbiamo un po’ di punti di vantaggio in classifica e non dobbiamo farci condizionare dagli arbitraggi: dobbiamo dimostrare di essere più forti anche di questo. Se al minimo episodio pensiamo che ci sia chissà quale congiura, non andiamo da nessuna parte. Anche perché gli arbitri si parlano tra di loro e se c’è un atteggiamento di sfida, non dobbiamo fare il loro gioco. Bisogna solo andare in campo sapendo che c’è da soffrire per due mesi».

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(Fonte: Gazzettino, Pierpaolo Spettoli. Trovate il resto dell’articolo sull’edizione odierna del quotidiano)




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