Ore 21.00 – (Gazzettino, edizione di Venezia) […] Tra i protagonisti assoluti di queste due vittorie c’è Alberto Rubbo, che dopo la grande prova contro la Samb in cui è arrivata anche la gioia personale del gol si è nuovamente dimostrato un motorino inarrestabile contro la Feralpi, propiziando il calcio di rigore con il quale il Mestre ha trovato il primo pareggio con Spagnoli. «Se non fossi stato atterrato avrei potuto segnare, ma poco importa perché abbiamo trovato comunque il pareggio sul penalty. Dopo un anno in cui ho sofferto un infortunio che mi ha tenuto distante dal campo in questo momento sto bene e questo mi rende molto contento, anche perché oltre alla forma stanno arrivando anche risultati molto importanti». Come quello di sabato, che ha permesso al Mestre di trovare quella continuità di prestazioni che è mancata fino ad oggi. «È andata bene, abbiamo giocato contro una delle squadre più forti ed attrezzate del campionato disputando una prova di grande intensità e di grande grinta. Siamo stati molto bravi a portarla a casa soprattutto dopo essere andati sotto due volte, ed essere riusciti a reagire e ribaltare la partita è un segnale davvero importante». Ma sebbene sia enorme la gioia per una vittoria così importante, il tempo per festeggiare è già finito perché sabato il Mestre sarà impegnato in un’altra gara molto difficile contro la Reggiana. «Sapevamo che questo sarebbe stato un mese molto impegnativo, ed ancora una volta ci toccherà la seconda in classifica. Noi come sempre cercheremo di andare lì e fare il nostro gioco, cercando di conquistare altri punti preziosi ed un’altra grande soddisfazione». […]
Ore 20.30 – (Il Piccolo) In questi giorni di meteo pazzo, una squadra che deve allenarsi vive alla giornata e anche la Triestina deve un po’ improvvisare, con aggiornamenti che cambiano continuamente il programma di lavoro.E così ieri, nonostante il gelo sia proseguito con temperature costantemente sotto zero, visto che almeno la bora ha allentato un po’ la presa e ha permesso di lavorare, gli alabardati non si sono recati a Visco come inizialmente previsto, ma hanno lavorato sul sintetico di Prosecco. Purtroppo, a fronte di una buona situazione fisica per tutto il resto del gruppo, tornano a far preoccupare le condizioni di Mirco Petrella, per il quale a questo punto scatta un grande Sos in vista dell’importante sfida di venerdì sera con il Bassano. Proprio l’attaccante ex Teramo è stato infatti l’unico giocatore a non aver preso parte al test in famiglia di ieri: il problema è il solito, quello alla caviglia accusato a Meda durante il match con il Renate. Una distorsione che l’aveva costretto a saltare la partita con l’Albinoleffe, ma che sembrava superato visto che Petrella sabato scorso a Fermo ha giocato anche uno spezzone di partita nel finale. Purtroppo però adesso il dolore si è riacutizzato, tanto che ieri l’attaccante si è sottoposto a terapie specifiche, con la speranza di un graduale recupero in vista della partita con il Bassano. […]
Ore 20.00 – (Gazzettino, edizione di Pordenone) […] Michele De Agostini, pur limitato nella sua azione dal fondo ghiacciato, come Giovanni Formiconi sulla fascia opposta, ha spedito qualche pallone al centro. Nessuno però ha saputo sfruttarlo. «Abbiamo provato a imporre il nostro gioco, ma il campo non era nelle condizioni ideali per una squadra che muove la palla come noi. Sì, sono spiovuti palloni a centroarea, ma non siamo stati sufficientemente incisivi». Non solo: dalla parte opposta è pure arrivato il gol di Maistrello nell’unica vera occasione creata, «Già, una sconfitta che non ci voleva. Era una di quelle partite in cui chi segna per primo vince. Purtroppo l’hanno fatto loro». Niente risalita, almeno per il momento. Il Pordenone è rimasto a quota 33, sull’ultimo gradino valido per accedere ai playoff, con 2 soli punti di vantaggio sull’Albinoleffe, prossima avversaria sabato. «Con la Celeste dovremo tornare a quella vittoria in casa che ci manca da fine novembre: 3-2 al Vicenza. Lo dobbiamo a noi stessi e ai nostri tifosi, che ci sono sempre stati vicini. Anche sotto la neve di Ravenna». […]
Ore 19.30 – (Gazzettino, edizione di Pordenone) […] L’importanza del calore dei tifosi è sempre stata riconosciuta da Rossitto, amato e rispettato dal popolo neroverde. Indipendentemente dai risultati che ottiene (memorabili gli applausi dopo la sconfitta con retrocessione di Monza), al Crociato vengono riconosciuti impegno, dedizione totale e onestà intellettuale. Il fatto poi che sia nostrano (è nato ad Aviano, abitando a Polcenigo) lo rende un capopopolo ideale. «L’Albinoleffe di oggi afferma Fabio è molto più forte e ostico di quello di allora e l’obiettivo che entrambi stiamo cercando di raggiungere molto più importante. La costante resta la necessità che i nostri tifosi ci spingano ad agguantarlo. Contiamo molto su di loro. Certo, se avessimo vinto anche a Ravenna dopo Gubbio, il pienone sarebbe garantito. Io sono sicuro però che i tanti che ci hanno seguito lunedì sera su RaiSport hanno visto che tutti i giocatori impegnati ci hanno messo l’anima per un risultato positivo. Personalmente non ho nulla da rimproverare a nessuno. La prestazione c’è stata, sono mancati i punti. Abbiamo dominato la partita dal primo all’ultimo minuto, nonostante le condizioni climatiche e il fondo che penalizzavano una squadra tecnica come la nostra. Siamo stati anche un po’ sfortunati aggiunge perché abbiamo subito il gol di Maistrello sull’unico tiro che hanno fatto. E vi garantisco che anche a Ravenna abbiamo sentito in mezzo alla bufera l’urlo d’incitamento dei 20 fan che ci hanno seguito sino al Benelli e che ringrazio. Come ringrazio sin d’ora è l’appello del Crociato i duemila che ci spingeranno a cercare il successo con l’Albinoleffe». […]
Ore 19.00 – (Messaggero Veneto) La partita col Ravenna è stata unica nel suo genere, condizionata da gelo e neve. Al di là delle condizioni meteo, tuttavia, è emerso un dato in casa: la squadra ha chiuso un’altra partita senza segnare. Nel girone di ritorno sinora è capitato 5 volte su 8: decisamente troppe per un gruppo che vuole ancora puntare in alto. La serie è iniziata nella gara casalinga con il Santarcangelo, terminata con la sconfitta per 1-0. È proseguita poi sempre al Bottecchia con il pareggio a reti bianche col Fano. Con Bassano e Teramo – match finiti rispettivamente 1-1 e 1-0 – sono arrivate le reti di Formiconi e Bassoli mentre il digiuno è ripreso con i match al cospetto di FeralpiSalò (ko in casa per 3-0) e Alto Adige, recupero quest’ultimo della seconda giornata perso 1-0 e costato l’esonero a Colucci. […]
Ore 18.30 – (Messaggero Veneto) Dopo il ko di Ravenna ha detto la sua anche Michele De Agostini, tornato titolare inamovibile con Rossitto. «Il ko non ci voleva – ha detto ieri il terzino alla ripresa degli allenamenti -. Il campo non era nelle migliori condizioni, è evidente. Quelle sono le partite in cui chi segna per primo quasi sempre vince. E così è stato. Abbiamo provato a imporre il nostro gioco, dovevamo essere più incisivi». Partita ormai da dimenticare, ora sotto con l’Albinoleffe: «Con cui – prosegue De Agostini – bisogna tornare a tutti i costi alla vittoria in casa, che manca da un po’: vogliamo il successo per noi e per i tifosi, che ci sono stati vicini anche sotto la neve di Ravenna». […]
Ore 18.00 – (Messaggero Veneto) La lunga serie di trasferte – tre di fila – è finita. Il Pordenone è pronto a tornare a casa, al Bottecchia, dove manca dallo scorso 11 febbraio. Sarà inoltre la prima partita di fronte ai propri tifosi di Fabio Rossitto, che manca da via Stadio dalla sfida persa ai playout col Monza del maggio 2015. […] Tornare sul ko di Ravenna è d’obbligo: Pordenone propositivo ma spuntato. «È un rovescio che brucia – ammette il tecnico neroverde alla ripresa dei lavori -. È mancato il guizzo davanti, perché per il resto abbiamo fatto tutto bene, dominando dal primo all’ultimo minuto. Mi è piaciuto lo spirito dei ragazzi, hanno combattuto: se continuiamo sotto questo profilo ci toglieremo delle belle soddisfazioni». La sconfitta non deve abbattere: «Anzi – interviene Rossitto -. Dobbiamo restare positivi perché ci sono tante cose buone da cui ripartire». […] «Torniamo a giocare in casa e dobbiamo fare di tutto per regalare a noi stessi e al pubblico una gioia. Ben venga la decisione della società di applicare il prezzo di 5 euro per la gradinata: abbiamo bisogno dei supporter per riprendere il nostro cammino». […]
Ore 17.30 – (Corriere del Veneto, edizione di Vicenza) […] «Non ho grande voglia di parlare di quello che è stato – sottolinea De Giorgio –. Tutti sanno cosa ci è stato fatto a dicembre, le bugie che ci sono state raccontate e il fatto che siamo stati senza stipendi per oltre quattro mesi. Ma nelle difficoltà il gruppo si è unito e compattato, ha preso forza, ed infatti tutti tranne due, abbiamo deciso di restare a Vicenza. Abbiamo preso questa decisione perché il curatore fallimentare che si è presentato ci ha detto molto chiaramente come stavano le cose, e perché i tifosi ci hanno dato la spinta per ripartire. Ci hanno sostenuto nel momento più difficile e lo stanno facendo anche adesso con l’iniziativa “Cuore Biancorosso” con cui hanno raccolto oltre 80 mila euro per il Vicenza». A quota 30 ma con quattro punti di penalizzazione in arrivo c’è da mettere al sicuro la C, ma De Giorgio non vuole mettere limiti alla stagione. «E’ chiaro che dobbiamo vincere al più presto altre tre gare per allontanarci dalla zona bassa della classifica – precisa –. Se saremo bravi potremo anche pensare a correre per il decimo posto, ultimo per i playoff. Dopo quanto passato sarebbe quasi un sogno, ma se ci sarà la possibilità non ci tireremo indietro». De Giorgio parla da leader, ruolo che soprattutto i più giovani gli hanno conferito. «Credo che fosse normale che noi più esperti ci facessimo carico anche di proteggere i più giovani che una situazione del genere non l’avevano mai vissuta – sottolinea l’esterno calabrese –. Ho cercato di portare la mia esperienza, di essere d’aiuto nelle difficoltà, com’era giusto che fosse. Ci siamo aiutati l’uno con l’altro perché restare senza stipendio per oltre quattro mesi non è facile. Le due mensilità della scorsa settimana sono state una boccata d’ossigeno per tutti». […]
Ore 17.00 – Qui Guizza: terminano partitella e allenamento.
Ore 16.40 – Qui Guizza: deboli fiocchi di neve sulla Guizza.
Ore 16.20 – Qui Guizza: inizia la ripresa della partitella, in campo anche Candido.
Ore 16.00 – Qui Guizza: attacco particolarmente ispirato.
Ore 15.40 – Qui Guizza: partitella in corso contro la Berretti. Nei Biancoscudati Fabris terzino destro, Mandorlini interno di sinistra e Sarno in avanti con Lanini e Capello.
Ore 15.20 – Qui Guizza: ancora a parte Belingheri, Pulzetti e Ravanelli. Corsa blanda anche per Guidone.
Ore 15.00 – Qui Guizza: Biancoscudati in campo per l’allenamento.
Ore 14.10 – (Gazzettino, edizione di Venezia) Una vittoria congelata ma importantissima, che avvicina quota 50 quella della salvezza – a soli sette punti e che permette al Venezia di guardare con nuove ambizioni al prosieguo del campionato.
Il successo sulla Ternana era ipotizzabile ma i lagunari sono stati bravi a non sottovalutare un avversario che per buona parte del match ha saputo farsi valere, rendendo la vita difficile ai ragazzi di Pippo Inzaghi. Venezia lanciatissimo al sesto posto con la quarta vittoria in sei match di striscia positiva, 14 punti sui 18 disponibili: trend che ha rovesciato totalmente quello negativo di fine anno 2017. Un grandissimo Stulac e un sempreverde Domizzi i protagonisti assoluti di questo nuovo successo. Il Venezia deve fare i conti con le assenze per squalifica di Modolo e Garofalo e sulla defezione Di Falzerano infortunato (ai quali si aggiunge Fabiano febbricitante) e il tecnico Inzaghi opta per le sostituzioni indispensabili più una. Dietro c’è Bruscagin al centro, a sinistra Del Grosso mentre in mediana c’è spazio per Firenze al posto di Falzerano proprio come venerdì scorso a Parma. La vera novità è l’inserimento di Zigoni al posto di Geijo quale compagno di reparto di Litteri. Dall’altra parte De Canio ripete il modulo coperto di qualche giorno fa con innesto di Piovaccari al posto di Montalto. Partenza a ritmo ridotto inevitabilmente condizionata dal freddo pungente. […] Qualche giorno per rifiatare e poi viaggio a Carpi domenica alle 17.
Ore 13.50 – (Corriere del Veneto, edizione di Venezia) Venezia-Ternana ricomincia da dove era finita all’andata. Domizzi aveva dato la vittoria agli arancioneroverdi il 30 settembre, e Domizzi spiana la strada al Venezia nel freezer del Penzo (2709 gli spettatori ma con 1930 abbonati metà dei quali rimasti a casa) svettando ancora di testa a dieci minuti dalla fine del primo tempo. È il gol che serviva alla squadra di Inzaghi per sbloccare la partita e «aprire» la Ternana che difendeva con dieci uomini pronta a partire in contropiede. È il momento dei sogni: «Tacopina portaci in Europa» gridano dalla sud prima di intonare il tradizionale «Vogliamo lo stadio nuovo». «Se vinciamo possiamo pensare in grande», aveva detto nei giorni scorsi Pippo Inzaghi. Davanti il Frosinone rallenta e le partite sospese «portano» il Venezia sempre più un alto: sognare non costa niente. I lagunari si complicano la vita sbagliando anche un rigore (Zigoni) fino a quando Leo Stulac (migliore in campo) segna il raddoppio coronando il personale momento magico. «Dovevamo chiudere la gara prima ma pazienza – dice alla fine l’allenatore veneziano – Abbiamo comunque giocato bene, adesso è bello vederci giocare. Il primo tassello, la salvezza, è stato quasi raggiunto: i ragazzi sono stati bravi ad arrivarci a fine febbraio». […]
Ore 13.30 – (La Nuova Venezia) Un buon Venezia piega la Ternana 2-0 in un Penzo per pochi intimi e sferzato dal Burian siberiano. Temperatura di -2° in avvio di partita, ma Bruscagin e Favalli sembrano non accorgersene perché scendono in campo, solo loro, in maniche corte. Venezia che non porta in panchina Fabiano (influenzato) e Falzerano (infortunato), Ternana che schiera invece l’ex Signori esterno destro di centrocampo, anche se poco dopo De Canio lo sposta di fascia. La squadra di Inzaghi macina gioco, sin dall’avvio fa circolare bene la palla con Stulac a giostrare in regia, mentre dietro la difesa fa buona guardia davanti ad Audero e ruba palloni a raffica agli avversari.Ne va che nel primo tempo gli umbri si vedono decisamente poco, fatta eccezione per le maglie verde fluorescente antinebbia. La Ternana non passa infatti quasi mai la trequarti e Audero si scalda come può, visto che è praticamente disoccupato nella sua area. Al 17′ battibecco Inzaghi-Aureliano: il tecnico protesta animatamente per un fallo non fischiato su Zigoni a metà campo, va avanti un po’, l’arbitro lo tiene sott’occhio per una ventina di secondi e poi dalla tribuna si sente distintamente un “alla prossima vai fuori”. Reduce dal turno di squalifica, l’allenatore rientra nei ranghi. […] Il Venezia alza il ritmo e al 35′, da un corner contestatissimo dagli ospiti, nasce il gol del vantaggio con Domizzi che insacca di testa su servizio di Stulac. […] La ripresa si apre con il Venezia che si divora il raddoppio. Al 7′ Stulac recupera palla, serve Litteri che cerca Zigoni, ma Valjent lo stende in area. Rigore e rosso per il difensore umbro. Zigoni va sul dischetto per il primo rigore stagionale concesso al Penzo agli arancioneroverdi, ma il tiro è da dimenticare e Sala ringrazia. […] Dopo un’azione insistita sulla destra, la palla da Frey arriva a Stulac, il migliore in campo, che al 35′ dal limite scocca un diagonale rasoterra e fa il 2-0. […]
Ore 13.00 – (Mattino di Padova) Ora ci sono pure tutti i crismi dell’ufficialità: non si giocherà oggi pomeriggio Imolese-Campodarsego, match valido per i quarti di finale (in gara secca) di Coppa Italia di Serie D, per il quale era stato richiesto l’anticipo di campionato con il Delta Porto Tolle, passato sabato scorso al “Gabbiano” (1-2). L’ondata di gelo ha infatti obbligato la Lega Nazionale Dilettanti a rinviare la sfida a venerdì 9 marzo (calcio d’inizio alle ore 14.30), d’intesa con le due società. Domenica 11, infatti, i dilettanti osserveranno un turno di sosta, motivo per cui la gara si potrà disputare tranquillamente a ridosso del week end e probabilmente con le formazioni migliori su entrambi i fronti. Il “Campo”, fra l’altro, potrebbe vedersi slittare un’altra partita, nel caso in cui il portiere Caio Pirana (nella foto) venisse convocato con la Rappresentativa di Serie D (il giocatore è rimasto sempre nel giro della selezione giovanile di Augusto Gentilini), che parteciperà al prestigioso Torneo di Viareggio, in programma da lunedì 12 a mercoledì 28 marzo. L’incontro in questione è Campodarsego-Calvi Noale, previsto domenica 18, che si disputerebbe così mercoledì 21, alle 14.30.
Ore 12.30 – (Gazzettino) Nona vittoria fuori casa, addirittura la quinta consecutiva: sono numeri davvero pazzeschi per il Cittadella che ieri sera ha espugnato anche il Comunale di Chiavari, riprendendosi il quarto posto in classifica. E si è anche ripreso tutto quello che la dea bendata gli aveva negato sabato con l’Empoli, perché il secondo tempo contro l’Entella è stato sofferto e baciato dalla fortuna in almeno tre circostanze. Come previsto, Roberto Venturato ha cambiato diversi giocatori rispetto alla gara con i toscani: tra quelli lasciati a riposo figura capitan Iori, con Pasa schierato nei panni di play in mezzo al campo. In difesa si rivedono Salvi e Varnier che hanno scontato il turno di squalifica, in attacco Strizzolo fa coppia con Arrighini. Proprio come nelle ultime uscite, il Cittadella ha cominciato la partita sfoderando un grande pressing sul portatore di palla avversario: la prima conclusione pericolosa è stata quella di Schenetti dopo una manciata di minuti, che non ha inquadrato il bersaglio. È alto il baricentro del Cittadella, il possesso palla quasi sempre della truppa di Venturato, ma nei primi venti minuti non è successo più niente di rilevante, con gli attaccanti mai pericolosi negli ultimi metri. Arrighini, quand’è riuscito a incunearsi nell’area avversaria, è stato stoppato al momento della conclusione. Il Cittadella per quasi tutto il primo tempo è sempre arrivato con relativa facilità al limite dell’area dell’Entella, ma è mancato l’ultimo tocco, la stoccata decisiva. Era quasi naturale, quindi, che servisse una palla inattiva per sbloccare il risultato: al 42′ la punizione di Bartolomei è girata da Strizzolo per la stoccata vincente al volo di Arrighini. Grande gol in diagonale, e Iacobucci incassa così una rete dopo tre gare e mezza senza subirne. […]
Ore 12.10 – (Gazzettino) È stata una partita dai due volti quella di Chiavari, l’ha sottolineato anche Roberto Venturato a fine partita: «Il Cittadella ha disputato un buon primo tempo, riuscendo a passare in vantaggio meritatamente. Nella ripresa invece siamo un po’ calati mentre è cresciuto l’Entella. Ci siamo abbassati troppo, non riuscendo quindi a tenere la palla lontano dalla nostra porta, ma è merito anche degli avversari se siamo andati in difficoltà. Il Cittadella sotto il profilo della voglia e della determinazione ha disputato una partita importante». Il tecnico è comunque soddisfatto: «La squadra ha raggiunto il risultato che voleva, dobbiamo essere contenti di questo. È stata una partita molto intensa, combattuta, con occasioni da una parte e dall’altra. Meglio noi nel primo tempo, loro nella ripresa, quando sono stati anche sfortunati. Il calcio è questo, ci sta di vincere soffrendo. All’andata meritava il successo il Cittadella che invece ha perso». È stato ripreso il quarto posto. «È da tempo che ripeto che vogliamo provare a rimanere tra le prime in classifica. Sappiamo che è difficile, siamo ancora altalenanti perché riusciamo a disputare prestazioni importanti e a vincere fuori casa, mentre al Tombolato non succede così. Dobbiamo crescere e migliorare, per mantenere questa classifica». […]
Ore 11.50 – (Mattino di Padova) Musica per le orecchie dei tifosi granata, il Citta ha intonato con successo la nona sinfonia del suo splendido campionato in trasferta, dove nessuno ha mai vinto così tanto, ed è balzato di nuovo al quarto posto solitario, a – 5 dal Frosinone secondo e a – 6 dall’Empoli capolista, complice anche il fatto che il Bari non ha giocato. Ma l’orchestra diretta da Roberto Venturato non smette di stupire: nono blitz esterno, appunto, il quinto di fila, che porta a 13 il conto degli en plein ottenuti nel corso della stagione e spinge il gruppo a ridosso del podio. Se poi ci aggiungiamo il fatto che è stato infranto anche il tabù Chiavari, dopo quelli di Perugia e Cesena, la soddisfazione è ancora maggiore. La Virtus Entella, infatti, sino a ieri era considerata una vera e propria “bestia nera” per i granata padovani. Le logiche di Venturato sono quelle ben note, per cui non c’è da stupirsi se, rispetto alla formazione mandata in campo contro l’Empoli sabato scorso, gli avvicendamenti nell’undici di partenza sono parecchi: ben sei, due per reparto. Scontati i rientri di Salvi e Varnier in difesa, con il terzino spostato a sinistra, confermando dunque Pelagatti a destra, e l’azzurrino accanto a capitan Scaglia, è in mezzo e davanti che il tecnico avvicenda gran parte dei titolari, anche se per lui sono tutti allo stesso livello: fuori Iori, Pasa è il regista con Bartolomei (entrato a gara in corso contro i toscani) e Settembrini al suo fianco, mentre davanti spazio alla coppia Arrighini-Strizzolo, con i giovani Vido e Kouamé pronti a subentrare. […]
Ore 11.30 – (Mattino di Padova) Roberto Venturato, questo Citta sa anche soffrire… «Nel primo tempo abbiamo meritato il vantaggio, nel secondo siamo calati ed è cresciuta l’Entella, aumentando il ritmo. Non siamo riusciti a tenere la palla lontana dall’area, ma la nostra è stata una prestazione importante, l’atteggiamento era quello giusto, e dobbiamo esserne contenti. È stata una partita battagliata, da ambo le parti». Risultato corretto? «I liguri hanno avuto un paio di occasioni grosse e sono stati sfortunati sul doppio palo, ma il calcio è anche questo e in altre occasioni loro avevano vinto aiutati dalla buona sorte, come era successo all’andata in casa nostra». Ora siete quarti. «Da un po’ ripeto che vogliamo rimanere lì dove siamo. In questo campionato riusciamo a ottenere risultati pazzeschi fuori casa e non nel nostro stadio, per rimanere a questi livelli di classifica dobbiamo crescere anche lì, trovando un certo equilibrio. Questo è il momento decisivo per provarci. Ma ora va dato merito a questo gruppo, che ha risposto nel modo giusto dopo un risultato difficile da mandar giù come quello con l’Empoli».
Ore 11.10 – (Corriere del Veneto) La traccia di inizio anno: il Cittadella non si deve accontentare del piccolo cabotaggio e neppure del medio. Detto, fatto. La nona sinfonia granata va in scena al Comunale di Chiavari, dove arriva l’ennesimo successo in trasferta della straordinaria stagione di un gruppo di ragazzi che non finisce più di stupire. E, se sabato l’Empoli non fosse riuscito ad arpionare il pari al 94’ grazie a una prodezza di Bennacer, staremmo forse qui a parlare di un’altra storia. Quella attuale è comunque bellissima, anzi meravigliosa. La parola Serie A, che fino a qualche tempo nessuno osava neppure pensare, adesso è sulla bocca di tutti. Occhio, perché a guardare la giornata di ieri con occhi attenti si scopre che il Cittadella è a sei punti dal primo posto e a cinque dal secondo. Distacchi minimi, che possono essere colmati, soprattutto se l’Empoli si fa raggiungere dall’Avellino e il Frosinone suda sette camicie per respingere l’assalto della Cremonese. Insomma, nulla è veramente impossibile, soprattutto se prima o dopo, magari già sabato contro il Pescara, il Cittadella riuscirà a sfatare il tabù Tombolato, dove per certi versi inspiegabilmente, non riesce a portare a casa una vittoria che sembrerebbe a dir poco alla portata. Ancora una volta sull’Olimpo finisce Roberto Venturato, che non sarà infallibile, ma con una gestione da applausi, sta portando un passo alla volta i suoi ragazzi sempre più in alto. Anche ieri, un film già visto. Nel freezer di Chiavari, dove la temperatura di due gradi sottozero viene in parte mitigata dal fatto che si gioca sul sintetico, il Cittadella prima addormenta la partita e poi piazza l’allungo determinante, quando meno ce lo si aspetta. […]
Ore 10.40 – (Gazzettino) Si sono fatti sentire nei giorni immediatamente successivi all’infortunio, e mi hanno chiesto sempre come procedeva la riabilitazione». Nel frattempo i suoi colleghi hanno puntellato la leadership in vetta. «Per fortuna in questo periodo la squadra ha volato conquistando tanti punti. È sempre bello condividere l’entusiasmo per una vittoria in spogliatoio, ma non potevo essere contento fino in fondo dovendo restare fuori. Ci tengo a tornare il prima possibile anche per esultare sul campo». […] Avrà modo di farsi apprezzare sul campo in questo scorcio finale di stagione, fermo restando che ha un altro anno di contratto. «Sono abituato a pensare al presente. So di avere vissuto un’annata travagliata a causa degli infortuni: sono davvero poche le partite nelle quali sono stato bene, e mi è dispiaciuto. Spero di finire la stagione senza ulteriori problemi. Poi ho un altro anno – conclude Candido – e a Padova sto benissimo. In questo momento per me esiste soltanto il biancoscudo».
Ore 10.30 – (Gazzettino) Di nuovo in gruppo dopo oltre due mesi di stop forzato. Colpa di un ematoma intramuscolare alla coscia che si è procurato in occasione della sfida con il Renate nella prima giornata di ritorno (22 dicembre). Ora comunque il peggio è passato, e Roberto Candido è tornato a disposizione di Bisoli per il rush finale di campionato. […] Sembra comunque difficile ipotizzare che Candido possa farcela già per la sfida di sabato all’Euganeo con il Teramo. «Il mio unico obiettivo è fare tutta la settimana di allenamenti con la squadra, ed è già tanto. Poi deciderà l’allenatore se convocarmi o meno. Anche se ci terrei solo per tornare a rivivere l’atmosfera pre gara in spogliatoio, mentre nel posticipo con il Bassano mi auguro di potere essere completamente a disposizione». Anche perché è la sua ex squadra e il giorno seguente (13 marzo) compie venticinque anni. «Mi potrei fare questo regalo di compleanno. Ovviamente sarebbe una cosa in più, ma mi farebbe senz’altro piacere». Come l’hanno riaccolta i compagni? «Questo è un gruppo molto unito, sin dal primo giorno mi hanno trattato benissimo.
Ore 10.20 – (Gazzettino) Prove tecniche di tridente ieri alla Guizza in vista della sfida di sabato alle 16.30 con il Teramo. Bisoli ha schierato i biancoscudati con il 4-3-3, impartendo direttive con riguardo a schemi e movimenti da svolgere. Nella formazione titolare il tecnico ha scelto come interpreti Gliozzi al centro del reparto offensivo, supportato a destra da Sarno e a sinistra da Capello, con alle spalle una linea mediana composta da Serena, Pinzi e Bellemo, e dietro la solita linea arretrata formata da Salviato, Cappelletti, Trevisan e Contessa. Stessi meccanismi anche per le presunte riserve, dove in attacco hanno agito Cisco a destra, Lanini a sinistra e in mezzo Guidone, con quest’ultimo che salterà la partita di sabato in quanto il giudice ha formalizzato la squalifica per una giornata avendo rimediato l’ammonizione con il Sudtirol, ed era in diffida. A Bolzano è stato ammonito anche Trevisan, che è entrato in diffida. Hanno invece proseguito nel loro lavoro differenziato Pulzetti, Belingheri e Ravanelli: dopo una corsetta di riscaldamento, i tre biancoscudati si sono cimentati in alcuni percorsi tra i cinesini con la palla al piede. Non saranno comunque a disposizione per il Teramo, mentre potrebbero tornare agli ordini di Bisoli in occasione del posticipo serale di lunedì 12 marzo con il Bassano. […]
Ore 10.00 – (Mattino di Padova) Ci sono rimasto male, ma non mi sono mai buttato giù, non è facile allenarsi da solo e non vivere l’atmosfera della partita. Ma ora penso solo a recuperare e a dare il mio contributo per le prossime gare». […] Come ha ritrovato lo spogliatoio?«Alla grande. L’entusiasmo non è mai mancato, a dicembre abbiamo accusato un calo fisico, ma il ritiro di gennaio ci ha fornito energie e i nuovi si sono integrati bene. È il primo anno che gioco in una squadra capace di restare così a lungo in testa, mi inorgoglisce, ed è arrivato il momento di dimostrare sino in fondo il nostro valore». In sua assenza la società ha acquisto Sarno, giocatore molto simile a lei. Dualismo in vista o potete coesistere? «Lo conoscevo di fama e l’ho sempre ammirato. Vede il calcio in maniera diversa e ho scoperto un ragazzo d’oro. Allenandomi con lui potrò carpirne qualche segreto e spero di poterci giocare a fianco».
Ore 09.50 – (Mattino di Padova) Bella vigilia di Natale… «Dovevano tenermi in osservazione per capire come sarebbe evoluta la situazione. Per fortuna il gonfiore è cessato, ma da lì è iniziata la lunga riabilitazione. In questi casi, se subentra anche una lesione muscolare, c’è il rischio di doversi sottoporre anche ad un’operazione, ma l’ho scongiurata. Si era formato un forte ematoma intramuscolare, che mi ha costretto ad una lunga terapia riabilitativa, ma sono riuscito a tornare in gruppo anche in anticipo rispetto alle ipotesi iniziali dei medici». Ha mai pensato: “perché me ne sono capitate di tutti i colori in questa stagione?”. Il rischio è quello di abbattersi. «Basta sentire l’odore del campo da gioco per farmi tornare il sorriso. Mi mancava molto vivere lo spogliatoio e adesso mi godo il ritorno. Ci possono stare annate travagliate nel calcio.
Ore 09.40 – (Mattino di Padova) La fortuna è che il 2017 sia ormai alle spalle, vista la serie di guai fisici che hanno colpito Roberto Candido da quando ha iniziato a vestire il biancoscudato. […] Dall’inizio di questa settimana Candido è tornato ad allenarsi con i compagni per la prima volta nel 2018, chiudendo una parentesi dolorosa: «E pensare che all’inizio sembrava una botta come tante altre», spiega il numero 10, ricordando il colpo subìto verso la mezz’ora del primo tempo nella sfida con il Renate. «Poi, a partita in corso, ha iniziato a gonfiarsi la zona muscolare sopra il ginocchio destro, sono stato costretto al cambio ma pensavo fosse soltanto una forte contusione. Quando sono tornato a casa, il gonfiore è aumentato sempre di più, mi sono preoccupato e sono andato al Pronto soccorso, dove mi hanno ricoverato un paio di giorni».
Ore 09.30 – (Mattino di Padova) Nessun nuovo rientro nel gruppo biancoscudato. Gli infortunati delle ultime settimane restano ancora fermi e così è probabile che Pierpaolo Bisoli decida di non rischiarli, per provare a recuperarli in vista del big-match serale di lunedì 12 marzo in casa del Bassano. Hanno continuato a lavorare a parte anche ieri, infatti, Belingheri, Pulzetti e Ravanelli, oltre al lungodegente Marcandella, quest’ultimo assente in campionato dal 22 dicembre contro il Renate. Sempre ieri è arrivata dal giudice sportivo la conferma della squalifica per la prossima sfida di Marco Guidone (giunto alla quinta ammonizione), mentre Trevor Trevisan è tornato in diffida dopo il nono “giallo” rimediato contro il Sudtirol. Con gli abruzzesi in avanti è probabile la coppia Capello-Gliozzi, con Sarno alle spalle. […]
Ore 09.00 – (Corriere del Veneto) Marco Guidone, come previsto, dopo il cartellino giallo rimediato sabato a Bolzano è stato fermato per un turno dal giudice sportivo. È entrato in diffida pure Trevor Trevisan, ma la notizia del giorno è che la squalifica dell’ex centravanti della Reggiana, darà via libera a Ettore Gliozzi dal primo minuto contro il Teramo, come del resto già accaduto nell’ultima partita, ma stavolta con il peso del reparto da sostenere sulle proprie spalle. […] Ieri Gliozzi è stato provato assieme a Sarno e Capello in un tridente che sembra avere tutte le carte in regola per poter scardinare la difesa abruzzese, seppellita di gol non più tardi di sabato scorso dal Bassano, a sua volta di scena venerdì nell’anticipo del Rocco contro la Triestina: «È il momento giusto per fare gol – ammette l’ex centravanti del SudTirol – abbiamo una partita che dobbiamo vincere anche per tenere dietro gli avversari come la Reggiana e adesso tocca a me sbloccarmi. Per un attaccante il gol è importante, io sono tranquillo e sento la fiducia del mister, che mi ha schierato titolare sabato nonostante venissi da una settimana tribolata in cui l’influenza mi aveva fatto saltare due allenamenti e mezzo. So che all’andata è stata una partita tirata, noi dobbiamo solo vincere per dare continuità a questo periodo positivo. Anche se non ho ancora segnato cerco di sacrificarmi per la squadra e penso che io e Guidone possiamo giocare insieme. Abbiamo caratteristiche interscambiabili». […]