SudTirol-Padova, Bellemo: “Ci sono anch’io, e sono felice di averlo dimostrato! Ma ora dobbiamo ‘ammazzare’ il campionato…”

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«Sì, ci sono anch’io, e sono felice di averlo dimostrato». Alessandro Bellemo, a Bolzano, ha chiuso un ciclo lungo quasi 15 anni. Dopo un’intera trafila nel settore giovanile del Padova, la fascia di capitano della Primavera, l’esordio in Serie B, prima dello svincolo per la radiazione del vecchio club, sabato scorso è arrivato il debutto dal primo minuto in campionato.

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«Per tutta la settimana speravo potesse essere arrivato il mio momento», sorride Bellemo, «ma l’ho saputo solo sabato prima di pranzo. Il mister fa tante prove e io a livello mentale mi preparo come se dovessi giocare ogni gara dall’inizio. Non mi posso permettere distrazioni». Esordio da titolare da mezzala sinistra, un ruolo che non svolgeva da tempo. «A Fano ho giostrato quasi sempre davanti alla difesa, ma posso disimpegnarmi bene anche da mezzala. Bisoli mi ha chiesto di mettermi a disposizione della squadra: correre, recuperare palloni e provare a verticalizzare. L’unica mia preoccupazione era quella di non reggere fisicamente, invece a livello atletico ho tenuto bene. Sono felice di com’è andata».

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Esordio che sarebbe potuto essere trionfale: un rigore solare guadagnato ma non assegnato nel primo tempo e un gol sfiorato nella ripresa. «Incredibile quello che è successo verso la fine del primo tempo: quando sono stato sgambettato il mio dubbio era solo se fossi dentro o fuori area. L’arbitro ha lasciato correre, ma il fallo era netto, l’ho rivisto più volte la notte stessa per il nervoso. Poi nella ripresa mi è capitata quella palla su azione d’angolo, ho calciato così come veniva e l’avversario me l’ha respinta sulla linea con la tibia. Peccato».

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Che aria si respira in spogliatoio?«Molto positiva. La cosa che mi ha colpito di più è che questo gruppo si concentra partita dopo partita, senza pensare troppo in là. Il vantaggio accumulato ci permette di scendere in campo con un po’ meno di tensione, ma credo sia arrivato il momento di “ammazzare” il campionato. È adesso che dobbiamo accelerare per respingere definitivamente gli assalti delle rivali».

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(Fonte: Mattino di Padova, Stefano Volpe. Trovate il resto dell’articolo sull’edizione odierna del quotidiano)

Dal primo minuto era già partito con il Pontedera in Coppa Italia, a Bolzano è stato invece il esordio da titolare in campionato con la maglia del Padova. Non gli accadeva dallo spareggio salvezza vinto nelle fila del Fano con il Forlì (28 maggio 2017): Alessandro Bellemo ha sfruttato al meglio l’occasione che Bisoli gli ha concesso nella sfida di sabato con il Sudtirol. «Sapevo di essere una delle possibili alternative, ma non ero sicuro che sarei sceso in campo, anche se mi ero preparato in settimana come se dovessi giocare. L’allenatore mi aveva provato e sono stato molto felice che mi abbia dato questa occasione. Spero di avere ripagato la sua fiducia. Sapevo che non era facile venendo da un lungo periodo senza giocare: mi sono sempre allenato, ma il ritmo della partita è tutta un’altra cosa. Avevo un po’ paura di non riuscire a reggerlo, invece è andata bene».

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«Sono soddisfatto della mia prestazione, non era facile su quel campo e di fronte a un avversario molto strutturato fisicamente che poteva ostacolarci nel nostro cammino. Alla fine abbiamo portato a casa un buon punto, anche per come si era messa la partita, che ci consente di dare continuità. Resta qualche rimpianto perché abbiamo avuto anche alcune occasioni importanti per vincere. E se c’è una squadra tra le due che è stata sfavorita dall’arbitro, è stata sicuramente la nostra». Si riferisce all’intervento ai suoi danni? «Avevo solo il dubbio di essere dentro o fuori dall’area, ma è impossibile non fischiare un contatto del genere. In quel frangente ho pensato che nella peggiore delle ipotesi sarebbe stata concessa una punizione dal limite. Poi dal campo ho avuto anche la sensazione che il gol realizzato dal Sudtirol fosse in fuorigioco. Può comunque succedere, siamo stati bravi a recuperare».

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In classifica sono dieci i punti di vantaggio su Bassano e Reggiana, che hanno rispettivamente una gara in più e una in meno rispetto a voi: un vantaggio sempre rassicurante. «Vero, ma non dobbiamo sederci sugli allori. Bisogna continuare a lavorare come stiamo facendo e vincere il più possibile per raggiungere al più presto l’obiettivo che tutti aspettiamo».

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(Fonte: Gazzettino, Pierpaolo Spettoli. Trovate il resto dell’articolo sull’edizione odierna del quotidiano)




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