Live 24! Padova-Teramo, -5: il vero nemico della settimana sarà il Burian…

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Ore 21.00 – (Gazzettino, edizione di Venezia) Ci poteva essere lui sabato pomeriggio sulla panchina della Feralpi, ma l’8 febbraio Michele Serena ha rassegnato le dimissioni assieme al suo staff con i bergamaschi al terzo posto in classifica, una decisione drastica che il tecnico aveva preferito non spiegare. Ma nonostante questo, per lui che debuttò tra i professionisti nel 1986 proprio con la maglia arancionera – la stessa che il figlio Riccardo ha vestito trent’anni dopo – il tecnico ci ha raccontato le sue impressioni sul Mestre che sabato ha battuto la FeralpiSalò per 3-2. “Penso che stiano facendo davvero molto bene, è una delle squadre che mi è piaciuta di più sul piano del gioco assieme alla Reggiana”. Un paragone importante, che fa capire la bontà del lavoro svolto dalla società arancionera. “Qui sono stati bravi i dirigenti a scegliere le persone, dallo staff ai giocatori, in sintonia con la società e le sue idee. Va fatto un applauso a tutti, in particolare a mister Zironelli che è stato in grado, come ha fatto l’anno scorso, di amalgamare i giocatori come ha fatto l’anno scorso”. […] “E quando si comincia a ballare, si balla – risponde Serena – a parte il Padova, che può essere un gradino sopra tutti per strutture, società e giocatori, dietro ci sono otto-dieci squadre che se la stanno giocando a distanza di pochi punti. Credo che questa situazione si protrarrà fino alla fine, per cui come tutti dicono, una volta raggiunto l’obiettivo salvezza ci divertiremo. Ed io credo che con queste prestazioni il Mestre potrà dire la sua fino alla fine”. Ma sebbene i risultati aiutino, uno degli snodi chiave del futuro del Mestre passa inevitabilmente dallo stadio. “Mi vien da sorridere pensando che 35 anni fa, quand’ero ragazzino, si parlava già di questi problemi. Non possono andare in trasferta in eterno, mi auguro che si possa trovare una soluzione”.

Ore 20.30 – (Gazzettino, edizione di Venezia) “L’avevo detto settimana scorsa – afferma il presidente Serena – ed oggi lo posso confermare: nessuna squadra è superiore a noi. Magari gli altri possono contare su individualità superiore, ma il nostro collettivo è straordinario perché riesce ad esprimere un gioco avvolgente che tante squadre non hanno.  Non abbiamo arieti come Guerra, ma grazie alle idee di gioco del mister e la capacità dei ragazzi di metterle in pratica possiamo mettere in difficoltà chiunque”. Portando il numero uno del Mestre ad una considerazione. “Se in C stiamo facendo bene, in B faremmo ancora meglio, perché contro le squadre che giocano a calcio e puntano a vincere riusciamo a dare il massimo”. […] Adesso però, come sempre bisogna restare con i piedi per terra. “Mancano sei punti alla quota salvezza, poi tutto ciò che verrà sarà di guadagnato. Intanto pensiamo alla Reggiana, augurandoci che sia valido il non c’è due senza tre”.

Ore 20.00 – (La Nuova Venezia) […] Neto Pereiera è ovviamente soddisfatto ma, in linea con il suo atteggiamento sempre professionale, pensa prima al gruppo che a se stesso. «Siamo contentissimi per la vittoria contro un avversario di grandissimo valore. Vincere partite come queste non dà solo una forte spinta emotiva ma, a mente fredda, ci fa rendere conto delle nostre potenzialità, alcune ancora non espresse. Una bella impresa rimontare due gol sapendo quale è la forza della Feralpi» continua Neto Pereira. […] Poi un’analisi sulla rete. «Il gol è stato un gesto istintivo, ci ho provato ma appena ho visto come girava la palla ho capito che sarebbe entrata. Nonostante un dolore accusato dopo San Benedetto ho comunque voluto mettere a disposizione il mio contributo lo stesso e mi è andata bene. Ora la nostra attenzione si sposta subito alla prossima partita a Reggio Emilia che è un’altra squadra che punta al secondo posto e dobbiamo giocare come stiamo facendo nelle ultime due gare. Fare risultato sabato sarebbe fondamentale. Non dico che potremmo considerarci già salvi» conclude il bomber arancionero, «ma di certo potete immaginarvi con che spirito poi affronteremmo Pordenone, Padova, Bassano o Vicenza. In due partite abbiamo battuto le seconde in classifica, perché non tentare il tris a Reggio Emilia? Allora si che anche nelle zone alte prenderanno paura».

Ore 19.30 – (Il Piccolo) «E’ stata una partita difficile – commenta Libutti – ma ne eravamo consapevoli. Il campo era molto pesante e non era facile trovare le giuste misure per i passaggi e di conseguenza risultare pericolosi in area di rigore. Queste partite dunque è importante non perderle e rimanere tranquilli in campo». La Fermana vi aspettava sempre con tutti gli uomini dietro la linea della palla. «Abbiamo cercato di trovare gli spazi ma la Fermana è stata molto brava a chiudersi bene e a ripartire. Va bene così, abbiamo portato a casa un punto prezioso per la nostra classifica». E’ mancato qualcosa alla Triestina? «Potevamo metterci un po’ più di coraggio, forse anche io avrei potuto spingere di più sulla mia corsia e cercare qualche cross. Comunque è un punto prezioso». Libutti smorza i complimenti con la consueta umiltà e avvalla la tesi di una personalità in campo in grande ascesa. «Partita dopo partita cerco di acquisire sempre più sicurezza. Nel primo tempo in una occasione mi sono lasciato fuggire dietro le spalle il loro terzino, segno che devo rimanere sempre concentrato». […] Due partite in casa consecutive: la zona alta della classifica passerà dallo stadio Rocco. «Abbiamo davanti due partite belle e difficili, davanti al nostro pubblico che certamente ci darà una grossa mano. Ci arriveremo in forma e ce le giocheremo alla grande».

Ore 19.00 – (Il Piccolo) Le trasferte in terra marchigiana, pur con valenze diverse, finora ci hanno consegnato una Triestina poco disposta a spingere sull’acceleratore per conquistare l’intera posta in palio. Sarà un caso ma (tolto il pareggio di Sambenedetto) è probabile che l’Unione mal digerisca i terreni di gioco poco ampi e dissestati che ospitano le gare di Fermana o Fano. Ma visto che i campi sono uguali per tutti probabilmente per gli alabardati il vero ostacolo è l’atteggiamento di queste squadre costruite per restare in serie C. Difesa arcigna, centrocampo con tanti interditori a menare e a mordere i garretti, due punte d’esperienza a cercare di trovare la zampata giusta. E se poi alla fine vien fuori un pareggio ben venga. La Triestina di Sannino, così come quella di Princivalli vista sabato sera a Fermo, tende ad adeguarsi all’approccio conservativo dell’avversario. A fine partita il tecnico di casa Destro era visibilmente soddisfatto di aver fermato l’attacco molto prolifico dell’Unione e per nulla preoccupato del fatto che la sua squadra non abbia sferrato un pallone nella porta difesa da Boccanera. Meno entusiasta invece il nostro Princi che, pur consapevole come partite così rognose si possono anche perdere per un episodio sfavorevole, avrebbe voluto vedere gli alabardati più arrembanti. Ma lo sviluppo del gioco di Coletti e compagni difficilmente poteva trovare sbocchi contro la formazione marchigiana. I raddoppi sulle fasce hanno stroncato sul nascere le esibizioni di Bariti e soprattutto la verve di Mensah. Ma l’Unione deve fare il mea culpa soprattutto per non essere mai riuscita a imporre un ritmo sostenuto alle sue manovre offensive. […]

Ore 18.30 – (Gazzettino, edizione di Pordenone) Le previsioni ieri dicevano che a Ravenna comincerà a nevicare oggi alle 18 e che alle 20.45, orario d’inizio del match fra i giallorossi locali e il Pordenone, la temperatura non sarà superiore allo zero. Deciderà l’arbitro Bruno Zingarelli della sezione di Siena, designato a dirigera la gara al Benelli assieme ai collaboratori Alessio Berti di Prato e Marco Cecchi di Pistoia, se le condizioni del rettangolo consentiranno la disputa del posticipo. Il fatto che la gara sia stata inserita nel palinsesto di Raisport fa però supporre che verrà fatto di tutto almeno per iniziarla. Proprio il Generale Inverno sembra essere nell’occasione il primo avversario dei ramarri. «Campo e condizioni climatiche prevede Fabio Rossitto saranno decisamente peggiori di quelle di Gubbio. Al Barbetti i ragazzi sono stati bravi ad adattarsi. Al Benelli dovranno essere ancora più bravi a calarsi nell’ambiente che troveranno. Certo, situazioni al limite della praticabilità non saranno favorevoli a una squadra tecnica come la nostra. Conto quindi sul carattere dei miei ramarri e sulla voglia che hanno dimostrato a Gubbio e nel corso di tutta la settimana di continuare a scalare la classifica in qualsiasi campo e con qualsiasi condizione». […] Rossitto deciderà solo all’ultimo momento se scendere in campo con l’attacco schierato nel primo tempo di Gubbio o quello rimodellato nella ripresa. Nel primo caso sarà Nocciolini a fare la prima punta con Ciurria e Zammarini (o Cicerelli) ai suoi fianchi. Nel secondo invece giocherà Magnaghi da centravanti con Ciurria a destra e Nocciolini a sinistra proprio a rientrare per colpire di destro come a Gubbio. Il centrocampo dovrebbe quindi essere presidiato da Misuraca, Burrai e Zammarini. In difesa Formiconi e De Agostini sulle fasce con Stefani e Bassoli (o Parodi) centrali. Fra i pali dovrebbe rientrare Perilli. Fra i convocati c’è anche Berrettoni che viste le condizioni del terreno resterà probabilmente in panchina. Mandarlo in campo sarebbe oltremodo rischioso. C’è ancora un terzo di campionato davanti e, soprattutto, tutti i playoff. […]

 

 

Ore 18.10 – (Messaggero Veneto) […] «Sono molto fiducioso – attacca Fabio Rossitto -. La sensazioni sono buone, i ragazzi si sono allenati bene e soprattutto con grande concentrazione. Non sarà una partita facile, al di là delle condizioni climatiche che potremmo trovare: di fronte avremo una rivale che ha bisogno di punti e quindi servirà spirito di sacrificio e voglia di aiutarsi in campo». La vittoria del Fano a Renate ha cambiato gli equilibri in basso: ora il Ravenna ha un punto di vantaggio sui marchigiani ultimi, per quanto abbia a oggi una gara in meno. Per la squadra di Antonioli quella di stasera è una partita molto importante per il futuro e quindi dovrà esserci il miglior Pordenone per ottenere i tre punti. «Dobbiamo ripetere la prestazione di Gubbio – avverte Rossitto, pur consapevole che i rossoblù hanno un altro tasso tecnico rispetto al Ravenna -. In quella circostanza siamo stati aggressivi, compatti, tutti si sono sacrificati: contano queste doti adesso. Le sto però vedendo nei ragazzi e sono soddisfatto. Andiamo così in Romagna con la voglia di portare a casa qualcosa di importante». […]

Ore 17.40 – (Gazzettino, edizione di Venezia) Dopo oltre un mese trascorso in panchina ha rivisto il campo, sempre nel secondo tempo, ma tanto gli è bastato per trovare di nuovo la via del gol. E stavolta Marco Firenze può certamente sorridere, rispetto alla sconfitta del 20 gennaio a Salerno, dove aveva solo avviato il vano tentativo di rimonta dopo lo 0-3 del primo tempo. La sua seconda rete in arancioneroverde, infatti, è servita al Venezia per tornare indenne da Parma. «Rammarico per i tre punti? Alla fine il pareggio è il risultato più giusto ed è anche molto positivo la soddisfazione dell’ex Pro Vercelli perché abbiamo affrontato fuori casa una squadra organizzata bene e con un grande gioco. Siamo stati bravi a passare in vantaggio, meno a farci riprendere, avremmo dovuto essere più smaliziati nel concedere meno spazio. Resta il fatto comunque di aver portato a casa un buon risultato sul campo di una delle squadre più forti, se non la più forte del campionato». Quella del Venezia è stata ad ogni modo una gara dai due volti, prettamente attendista e difensiva fino all’intervallo, poi invece più coraggiosa e concreta grazie a Firenze subentrato all’acciaccato Falzerano. «Dovevamo cercare di uscire fuori un po’ di più, perché loro sono molto bravi nel palleggio e se li lasci giocare alla lunga creano pericoli. Sul gol sono stato anche fortunato, la palla è arrivata proprio dov’ero e a quel punto l’unica difficoltà era quella di piazzarla bene. Frattali è stato bravo a rimanere in piedi fino all’ultimo e quindi mi ha chiuso lo specchio della porta, non era semplice infilarlo. Peccato non aver mantenuto il vantaggio». […]

Ore 17.20 – (Gazzettino, edizione di Venezia) «Venezia, batti la Ternana per pensare in grande». È pronto ad alzare l’asticella degli obiettivi Pippo Inzaghi. Dopo il quinto risultato utile di fila raccolto venerdì sera a Parma, secondo 1-1 esterno dopo quello di La Spezia che ha dato continuità ai successi casalinghi ottenuti contro Cesena, Bari e Avellino, il tecnico arancioneroverde sembra lì lì per abbandonare del tutto o quasi la prudenza. Al raggiungimento della quota 50 fissata per una tranquilla salvezza ne mancano, infatti, appena 10 con altre 15 partite a disposizione. Prima fra tutte quella di domani sera al Penzo (ore 20.30) che, essendo la Ternana staccata sul fondo della Serie B, appare in tutto e per tutto una ghiotta occasione da sfruttare per migliorare il già sontuoso sesto posto della matricola arancioneroverde. «Ci aspetta un viatico decisivo, perché veramente i 90′ contro la Ternana decideranno la nostra stagione non si nasconde mister Inzaghi . Vincerla sarebbe un balzo per noi in avanti incredibile e ci prospetterebbe orizzonti davvero impensabili ad inizio stagione». Da qui a sottovalutare gli umbri comunque ce ne passa. «Loro hanno appena cambiato allenatore (ora tocca al navigato Gigi De Canio, ndr) e semplicemente si giocano tutto. Al Penzo me li aspetto molto guardinghi, particolarmente accorti in una difesa molto stretti. È una sfida da preparare al meglio, purtroppo con questo vento e freddo non è affatto facile allenarsi, avremmo bisogno di spingere per mettere benzina nelle nostre gambe e non è semplice con questo clima». […]

Ore 17.00 – (Gazzettino, edizione di Venezia) […] Un cambio di passo convincente che Leandro Rinaudo sa bene come spiegare. «Questo rendimento è davvero motivo di grande soddisfazione perché dimostra che a gennaio ci siamo assolutamente rinforzati. Litteri in 4 presenze ha fatto 3 gol e un assist, Firenze è andato a segno due volte pur avendo giocato in tutto meno di 90′, Frey in una settimana e pur essendo fermo da maggio ha offerto due grandi prestazioni. Il nostro mercato sta dando risposte concrete, sono andati via elementi che giocavano poco e sono arrivati dei titolari o comunque ragazzi in grado di incidere entrando in corsa». […] «Da Parma siamo tornati con un punto molto soddisfacente e importante ai fini della classifica in casa di un avversario assai forte e in uno stadio da Serie A. Al 75′ eravamo ancora una volta in vantaggio, non fosse capitato l’episodio del rigore non credo proprio che ci avrebbero segnato». La situazione che ha portato al fallo di Andelkovic in area è sembrata da matita rossa. «In effetti siamo rimasti un po’ statici, perché Scozzarella ha puntato dritto per dritto in velocità, in quelle circostanze subentra subito la paura di procurare il rigore che infatti ha portato a commettere fallo. Si poteva fare meglio, questo è sicuro. Ad ogni modo, ribadisco, l’1-1 va bene perché ottenuto in trasferta contro un Parma tuttora in una situazione non felicissima. Quella di venerdì era una delle tipiche partite che possono darti grandi soddisfazioni, ma loro si giocavano la vita e il Venezia ha risposto con grande carattere ed esprimendo un gioco incisivo e un possesso palla davvero buono». […] Ora vietato sottovalutare la Ternana ultima della classe. «Domani sera abbiamo un’occasione molto importante, attenzione però, perché sono quelle partite che pensi possano andare in un certo modo ma questo campionato di B resta difficilissimo. Col Bari sono passati dal 4-5-1 al 4-4-2 inserendo Piovaccari, me li aspetto con un atteggiamento difensivo ma qualcosa oseranno perché per loro un pari al Penzo sarebbe un grande risultato. La Ternana darà l’anima, la nostra maturità passa proprio da queste gare».

Ore 16.30 – Qui Guizza: termina l’allenamento.

Ore 16.10 – Qui Guizza: ultimi minuti di seduta.

Ore 15.50 – Qui Guizza: lavoro col pallone ad alta intensità.

Ore 15.30 – Qui Guizza: torna in gruppo Candido.

Ore 15.10 – Qui Guizza: lavoro in palestra per Trevisan, mentre corrono a parte Belingheri, Pulzetti e Ravanelli.

Ore 14.50 – Qui Guizza: lavoro atletico, il Burian sferza i campi della Guizza.

Ore 14.30 – Qui Guizza: Biancoscudati in campo per l’allenamento.

Ore 14.00 – (La Nuova Venezia) Il vento gelido e senza sosta ha condizionato l’allenamento mattutino di capitan Domizzi e compagni ieri sul campo del centro sportivo Taliercio. Bruscagin e Del Grosso sostituiranno gli squalificati Modolo e Garofalo, è possibile il ritorno a centrocampo di Bentivoglio a dare il cambio allo sloveno Stulac, riconfermato in cabina di regia anche dopo la fine della squalifica del compagno di reparto, ma Inzaghi potrebbe essere costretto ad avvicendare anche Falzerano, rientrato acciaccato dalla trasferta di Parma, con Firenze o Suciu pronti a calarsi nella zona mediana. Da valutare anche il recupero di Frey, due partite ravvicinate con Avellino e Parma giocate dopo oltre sei mesi di stop forzato: nel caso in cui Inzaghi decidesse di far rifiatare l’ex terzino del Chievo, ritornerebbe sulla fascia destra Zampano, ultima apparizione a Salerno. […]

Ore 13.40 – (La Nuova Venezia) Dal Parma alla Ternana, da chi sogna i playoff a chi annaspa sul fondo della classifica. Mai fidarsi, però, delle apparenze. Inzaghi lo sa, il tecnico è pronto a sedersi nuovamente in panchina, domani sera, avendo scontato a Parma il turno di squalifica, ma carica la sua squadra e chiama a raccolta i tifosi. «La gara con la Ternana può diventare la svolta della nostra stagione» avverte Inzaghi, «se vinciamo, compiamo un balzo in classifica e per noi si aprirebbero scenari inimmaginabili a inizio campionato».Inzaghi abbandonerà la tribuna, dove si è seduto venerdì sera al Tardini, per riprendere a macinare metri su metri in piedi davanti alla propria panchina. «Dall’alto si vede molto meglio, ma preferisco stare a bordo campo, vicino ai giocatori. È un’esperienza che non voglio ripetere anche se ho avuto modo di apprezzare una squadra compatta, organizzata, che il Parma, formazione che punta alla promozione e con organico fuori categoria, ha deciso di aspettare. Vuol dire, quindi, che gli avversari cominciano a temerci…». Domani sera non potrà contare sugli squalificati Modolo e Garofalo. «Giocheranno Bruscagin e Del Grosso» spiega il tecnico senza fare tanti tatticismi dialettici, ma è ancora sul chi vive per Falzerano. «Falzerano non si è allenato, ma credo di poterlo recuperare per la partita», altrimenti spazio al pimpante Firenze. «Ci sarà qualche altro avvicendamento, senza tanti stravolgimenti, anche perché poi domenica giocheremo a Carpi. Ci sarà spazio per tutti in queste partite ravvicinate». […]

Ore 13.10 – (Mattino di Padova) Grande vittoria di spessore dell’Adriese che batte il fanalino di coda Abano e conquista altri 3 punti arrivando ai 39 punti che significano salvezza. La partita è stata a senso unico, con solo l’Adriese in campo. […] Al 20’c’è la percussione vincente dell’Adriese a ridosso della linea di fondo, cross perfetto a Santi, che deve solo spingerla dentro in porta. Adriese in vantaggio e via alla serie di segnature. […] Al 45’c’è il raddoppio granata con Marangon, che dribbla 3 uomini in area e piazza nettamente il pallone sulla destra. Secondo tempo riparte con il gol di Pregnolato al 5′: Rosati cerca lo scambio con Bisto, che lo accontenta e poi scatta e la mette in centro per Pregnolato che la spinge dentro con il petto. Al 13′ quarto gol dell’Adriese con Santi che firma una bellissima doppietta. Bisto innesca Rosati in area che la gira a Santi che si mangia un avversario e batte nettamente Bettin sulla destra. 4-0 e 3 punti già messi in cassaforte. Al 21’Rosati si mangia un uomo sulla fascia, scatta, la butta in centro per Marangon che da fuori area si gira di forza e mette con precisione la palla sull’angolino di sinistra portando l’Adriese sul 5-0. Passano 4 minuti, Chin appena subentrato a Bellemo si lancia sulla destra, la passa a Marangon che la dà nuovamente a Rosati, quest’ultimo dribbla due uomini e tira una palla a giro sulla sinistra, battendo nettamente sulla sinistra il portiere neroverde. Abano ormai alle corde e rinunciatario che non riesce più a ripartire. Una sconfitta pesantissima

Ore 12.50 – (Mattino di Padova) Tante grazie al gelo di Burian e al piglio sbarazzino. All’Este basta la più classica delle buone prestazioni, per rispedire a casa il Legnago con un tris sul groppone. C’è un po’dell’ormai famoso (e terribile) vento siberiano nelle azioni più importanti dei giallorossi. Burian, però, fa anche rima con Florian, insieme a Bigoni vero protagonista del match: la doppietta dell’ex di turno permette infatti alla compagine di mister Michele Florindo di mettere al sicuro il risultato nei primi 45 minuti, approfittando della supremazia territoriale e di qualche svarione difensivo dei veronesi. In effetti, a capitan Lorello e colleghi, non serve chissà quale fase di studio per trovare il gol del vantaggio: è il 4’quando Florian raccoglie un corto disimpegno della retroguardia biancazzurra per tentare – e trovare – la conclusione dai 25 metri che apre il tabellino e riscalda i pochissimi coraggiosi del Nuovo Stadio. […] C’è lo zampino della corrente siberiana pure sulla rete che vale il 2-0, propiziata dalla punizione di Rondon sulla quale Florian è bravissimo a sbucare nella mischia e ad ingannare Cuoco con una deviazione beffarda (38′). Nella ripresa, i giallorossi rincarano definitivamente la dose: dopo appena otto minuti, infatti, la punizione di Rondon pesca Florian in area, pronto all’intervento. Il numero 9 atestino sbaglia, Bigoni no: il centravanti si aggiusta infatti la sfera nel marasma generale e insacca senza fare complimenti (53′). […]

Ore 12.20 – (Gazzettino) […]  «Un errore che ha determinato il risultato della partita». Non ci gira tanto attorno il diggì Stefano Marchetti, che a fine partita ha fatto sentire le sue ragioni alla terna arbitrale ed è stato inibito dal giudice sportivo. «A parte l’eccessivo recupero, perché cinque minuti mi sono sembrati troppi, l’ultima azione dell’Empoli era terminata con il pallone finito a fondo campo. C’era quindi la rimessa in gioco per noi, e lì doveva concludersi la partita». Fossero andate così le cose, sarebbero cambiati i commenti e prima di ogni altra cosa la classifica della squadra di Venturato, che dall’attuale quinto posto sarebbe salita al terzo, agganciando il Palermo e portandosi a cinque lunghezze dalla vetta. «Il Cittadella avrebbe vinto e tutti avremmo celebrato il nostro successo sulla capolista, al termine di una partita gagliarda e ben condotta. Invece ci ritroviamo a recriminare su quanto successo nei minuti di recupero. Ma sono episodi che tra qualche giorno finiranno nel dimenticatoio, resterà l’1-1 del campo». […] Su Bennacer si poteva far meglio, lo ammette anche Marchetti: «C’era paura di entrare sull’uomo, di fare fallo in area. C’è stato un errore da parte nostra, ma l’errore più grande è a monte perché quella circostanza non si sarebbe dovuta presentare senza la concessione dell’angolo». Così dopo il punto a Novara, quello in casa con la Cremonese, i due contro l’Avellino, un altro paio sabato si sono lasciati in pieno recupero. La somma fa sei punti che avrebbero lanciato il Cittadella a solo una lunghezza dalla vetta. A pensarci, fa ancora più male. «Il Cittadella sta disputando un’ottima stagione, si trova nelle primissime posizioni ma per ottenere un grande risultato a fine anno occorrerà una squadra che disputi sempre partite all’altezza. Ma il Cittadella deve anche ricevere quanto si merita». […]

Ore 12.00 – (Mattino di Padova) In fondo, Stefano Marchetti si aspettava di leggere il suo nome nel comunicato del giudice sportivo. «Chiedere spiegazioni all’arbitro non serve a niente, l’unica cosa che ti dice è che dopo ti squalifica», era sbottato già nell’immediato dopo-partita riferendosi all’acceso confronto con il signor Abbattista di Molfetta dopo il triplice fischio di chiusura della partita con l’Empoli. […] «Quello subìto è un torto molto grave, perché ci toglie tanto. Non mi riferisco solo ai punti persi, ma anche al colpo inferto al morale ed all’entusiasmo. I ragazzi hanno messo il cuore in campo, dando il massimo. Tutto quello che abbiamo fatto ci è stato portato via», afferma Marchetti, che, vedendo il quarto uomo segnalare i 5′ di recupero, confessa di essere tornato con la mente «alla partita con il Novara, quando ce ne volevano dare 4, poi allungati a 5, dopo che erano state perse delle… ore in campo. Si vede che a Cittadella il tempo scorre per conto suo». Ma è soprattutto il rinvio dal fondo “invertito” che pesa. «La gara sarebbe finita. È un errore che ci può stare, ma è grave e ci ha tolto 2 punti in più meritati. E mi ferisce il fatto che fra tre giorni tutto sarà dimenticato, nessuno si ricorderà più del torto patito». […] Marchetti difende i suoi uomini: «Bennacer ha qualità tecniche di categoria superiore, c’era la paura di commettere fallo da rigore su di lui e abbiamo temporeggiato. È sicuramente stato un errore, ma la partita era fi-ni-ta (scandendo la parola, ndr): è inutile fare tanti discorsi se ci viene portato via quello che meritiamo».

Ore 11.40 – (Mattino di Padova) […] Uno a cui Venturato ultimamente non rinuncia volentieri è Andrea Settembrini, che lo sta ripagando con una quantità impressionante di chilometri percorsi. «Arriviamo alla gara con l’Entella con un grande rammarico, perché con due punti in più la classifica sarebbe diversa. I 5 minuti di recupero non c’erano, né il calcio d’angolo da cui poi è arrivato il pareggio. Dopodiché non dobbiamo attaccarci a questo tipo di alibi: nell’occasione dell’1-1 dovevamo seguire Bennacer e impedirgli di tirare, bastava tenere duro per altri 10 secondi. Purtroppo, a giocatori di questo livello basta lasciare mezzo metro e ti puniscono, anche se magari sei stato impeccabile nei 94 minuti precedenti», ammette il centrocampista. «Dentro ci rimane, tuttavia, anche la consapevolezza dei nostri mezzi. Abbiamo dimostrato che, oltre che a giocare un gran calcio, siamo anche capaci di rimanere bassi e soffrire». Per domani sera è previsto un ampio turnover. Molto probabilmente Paleari sarà ancora tra i pali, scontato l’impiego dei rientranti Varnier e Salvi, ballottaggio fra Pezzi e Benedetti sulla corsia opposta. In mezzo al campo c’è da capire se Iori partirà dall’inizio oppure lo sostituirà come regista uno tra Pasa e Bartolomei. Con Chiaretti acciaccato (solo una botta, comunque, per il brasiliano), Schenetti agirà dietro alla coppia Strizzolo-Arrighini o Strizzolo-Kouamé.

Ore 11.10 – (Gazzettino) «È cambiato poco, facciamo sempre le stesse cose di prima e forse mi arrivano più palloni o magari sono un po’ più in forma. Purtroppo il nostro ruolo è un po’ difficile e capitano situazioni e momenti in cui non riesci a trovare il gol, ma sono sempre rimasto lucido. Anche prima ero contento e non ho perso la serenità. Maglio così, ora non si deve mollare». Il discorso va esteso a tutta la squadra. «La classifica è difficile non guardarla e dice che vanno tenuti maggiormente d’occhio Reggiana e Bassano. Come dice Bisoli, il primo step sarà dopo la trasferta con quest’ultima squadra, ma ritengo sia troppo presto per fare calcoli. In fondo, se continuiamo a fare quello che si è fatto finora, sarà inevitabile trovarsi al primo posto». Un anno fa Guidone giocava proprio a Reggio Emilia. «Ho sempre detto che, una volta superato il momento difficile, poteva essere l’avversario più pericoloso. Fortunatamente abbiamo un buon margine, ma guai ad abbassare la guardia. Basta un attimo e rientrano in gioco. Dei miei vecchi compagni, sento spesso Andrea Bovo con cui ho un bellissimo rapporto. Non si parla di campo, ma ogni tanto lui si diverte a dirmi che abbiamo già vinto».

Ore 11.00 – (Gazzettino) «Della gara a Bolzano mi è piaciuta soprattutto la nostra reazione che è stata da grande squadra». L’analisi del giorno dopo di Marco Guidone, autore della rete che sabato ha permesso al Padova di portare a casa un ottimo punto dal difficile impegno con il Sudtirol, mette in primo piano le qualità morali del gruppo, capace di recuperare il risultato dopo alcuni episodi sfavorevoli. […] E così Guidone può godersi il settimo sigillo stagionale, il terzo in due partite. «Viste le condizioni disastrose del terreno, non ci ho pensato due volte a impattare con cattiveria e calciare di potenza». Da cinque stagioni, con le maglie di Fondi (11 gol), Chieti (13),e Santarcangelo (23 reti in due anni) e Reggiana (11) in C il giocatore brianzolo va in doppia cifra. «Per ora – replica scaramanticamente – non diciamo altro se non che sono sulla buona strada. Purtroppo sabato con il Teramo non ci sarò perché ero diffidato. Dopo il gol l’arbitro mi ha ammonito, dichiarando che avevamo fatto troppa confusione, ultima perla dopo averne combinate una peggio dell’altra».
In questi primi due terzi di campionato l’attaccante non si è mai tirato in dietro in termini di sacrificio, lavoro sporco e sportellate per favorire gli inserimenti dei compagni, ma nelle ultime settimane, a parità di impegno e fatica messi in campo, sono arrivati pure i gol, in molti di casi di ottima fattura.

Ore 10.50 – (Gazzettino) In pratica in questi quattro mesi non sono mai scivolati nella classica buccia di banana, rischiando però di impattare due giornate fa in casa con il Santarcangelo che ha colpito due legni e si è visto annullare due reti. Potranno proseguire con un simile ritmo? Difficile dare una risposta, ma una cosa è certa: se la Reggiana tenesse la media di 2,36 punti a gara fino al termine, cosa tutt’altro che scontata, otterrebbe ulteriori 26 punti e chiuderebbe a quota 65. Questo significa che al Padova ne mancherebbero altri 16, o meglio 17 nell’ipotesi di sconfitta nello scontro diretto previsto alla penultima giornata e dunque la media da tenere nelle rimanenti nove gare (dieci meno quella a Reggio) sarebbe di 1,89, inferiore all’attuale. […]

Ore 10.40 – (Gazzettino) Con il passare delle settimane, la schiera delle possibili concorrenti per il primo posto si va assottigliando e, considerando classifica, numero di gare giocate e continuità di risultati va tenuta d’occhio soprattutto la Reggiana, a dieci lunghezze dal Padova ma con una gara in meno. L’undici emiliano è stato protagonista di una partenza ad handicap che nelle prime undici giornate (nove gare giocate), l’ha vista conquistare solo sei punti. Da novembre, però sta viaggiando a mille, con 33 punti all’attivo in 14 partite e un’incredibile media di 2,36, in questo lasso di tempo superiore pure a quella già ottima dei biancoscudati (2 punti a partita, che salgono a 2,2 nei cinque partite disputate dopo la sosta di gennaio). Altinier e colleghi hanno vinto dieci match, con un unico ko a Salò e tre pareggi esterni con Sudtirol, Sambenedettese e Padova.

Ore 10.20 – (Mattino di Padova, editoriale di Stefano Edel dal titolo “E’ il momento più delicato, occhi aperti e nervi saldi”) Gli arbitri e i loro assistenti sbagliano, come falliscono un gol i giocatori o si fanno ingenuamente beffare i portieri. Continuano a ripetercelo, ad ogni stagione, i “soloni” del calcio, quelli che sanno tutto e che si ritengono depositari di verità assolute (quali, poi?), e che ti rabboniscono con la solita frase di circostanza: “Vedrai che alla fine torti e favori si compenseranno”. Come dire: è fisiologico che accada, l’errore è insito nella partita stessa, non se ne può proprio prescindere. […] Non è che, sullo stesso argomento, se la passi meglio il Padova, capolista indiscusso del girone B di Serie C e attualmente la squadra di testa dei tre raggruppamenti che vanta il vantaggio più consistente sulle inseguitrici: + 10. A Bolzano è incappato in un pessimo arbitraggio, complice uno dei due assistenti, eppure è stato in grado, nonostante un gol irregolare e due rigori non dati, di rimettere in piedi la sfida contro un avversario tosto. Così si reagisce, a dispetto di tutto e tutti, se si gioca con la mentalità dei più forti. Ed è questo il momento di non farsi cogliere dal nervosismo ma darci ancora più dentro, perché il traguardo è vicino. Anche se bisogna tenere gli occhi aperti: in questo calcio dove è bene non fidarsi di nessuno, non vorremmo che qualcuno tirasse ad arte certi fili… Auguriamoci di sbagliarci pure noi (ma il pensiero non fa danni, certe bandierine alzate o valutazioni improprie purtroppo sì).

Ore 10.10 – (Mattino di Padova) Sono davvero felice che il mio buon momento personale stia coincidendo con quello della squadra». […] Cinque gol in sette partite del girone di ritorno. Viene quasi da pensare che le “voci” di mercato, che davano il Padova alla ricerca di vari attaccanti, l’abbiamo pungolata a dare qualcosa in più. «No, io sono un giocatore che è sempre uscito nel girone di ritorno, sarà forse per una questione fisica, mentale o di adattamento al gioco della squadra. L’importante è che sia tornato ai miei livelli». […] L’unico neo della giornata è l’ammonizione rimediata per l’esultanza eccessiva dopo il gol, che la costringerà a saltare la prossima sfida casalinga contro il Teramo, in quanto diffidato. «Mi dispiace tanto, volevo esultare davanti ai nostri tifosi come a Vicenza, e non credevo che, arrampicandomi un po’ sulle barriere, sarei stato ammonito. La colpa è dei miei compagni, che hanno calciato il cartellone, e l’arbitro ha punito me per tutti. Scherzi a parte, il gol vorrei dedicarlo proprio alla squadra, che se lo merita per quanto lavora sodo».

Ore 10.00 – (Mattino di Padova) […] Marco Guidone non solo ha iniziato a trovare il gol con grande regolarità, ma sembra scegliere sempre i momenti più azzeccati nei quali andare a segno. È anche grazie alle sue reti, infatti, se il Padova è riuscito ad accelerare nel momento più caldo del campionato, piazzando un vantaggio in doppia cifra sulle immediate inseguitrici quando mancano 10 partite al termine della stagione regolare. La capolista continua a far la corsa solo su stessa, forte dei 49 punti raccolti in 24 giornate. Di questi punti, particolare non certo da sottovalutare, 13 sono arrivati proprio per merito dei gol di Guidone. A dir poco decisivo. […] Quando si dice farsi trovare al posto giusto al momento giusto… «Sì, anche l’azione del gol a Bolzano certifica questo mio momento (e sorride, ndr). Ero andato al tiro, il portiere è stato bravo nel respingere, poi sono rimasto in area e la palla, dopo il cross di Serena e qualche rimpallo, mi è arrivata giusta per andare a segno.

Ore 09.50 – (Mattino di Padova) Sullo 0-0, a metà della ripresa, Capello si fionda su una palla vagante in area, il portiere esce ma pasticcia e il centravanti segna a porta vuota. L’arbitro annulla per un fantomatico tocco di braccio di Capello e il Padova perderà per un gol allo scadere. All’ultima del 2017 a Fano i biancoscudati riacciuffano il risultato al 90′ grazie ad un calcio di rigore e quattro minuti dopo guadagnerebbero un altro penalty solare, per un fallo di Germinale su Capello, ma l’arbitro non se la sente di assegnare una nuova massima punizione. […] Quindi, i clamorosi episodi di Bolzano: prima il gol di Costantino “viziato” da una netta posizione di fuorigioco, quindi due sospetti rigori su Trevisan e Gliozzi, ma soprattutto il netto fallo in area di Berardocco su Bellemo non sanzionato dal signor Meleleo di Casarano.

Ore 09.40 – (Mattino di Padova) «Abbiamo disputato un’ottima partita, ma ancora una volta gli episodi ci hanno penalizzato. Il gol subìto era in netto fuorigioco e ci sono stati negati due calci di rigore». Non alza la voce (com’è nel suo stile), ma usa toni fermi e scocciati il direttore generale biancoscudato Giorgio Zamuner. […] In ogni caso la società di viale Rocco non farà alcuna protesta ufficiale, non ne varrebbe neanche la pena in un momento in cui si continua a veleggiare in testa alla classifica con un vantaggio in doppia cifra sulle inseguitrici. Certo è che negli ultimi mesi non bastano le dita di una mano per contare i torti patiti dal Padova. Si comincia con la trasferta di Gubbio dello scorso 16 dicembre, ultima gara del girone d’andata.

Ore 09.30 – (Mattino di Padova) Dopo la vittoria del Mestre sulla FeralpiSalò, Mauro Zironelli, allenatore degli arancioneri, ha esordito in sala-stampa con una battuta: «Innanzitutto Bisoli mi deve pagare da bere, visto che stiamo tenendo dietro tutte le rivali del Padova. Adesso tocca alla Reggiana (e giù una risata, ndr). Scherzi a parte, stiamo facendo risultati incredibili». Come dargli torto? E con tutti quei padovani, compresi gli ex, che ha in rosa, per giunta…




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