SudTirol-Padova, l’analisi de “Il Gazzettino”

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Privo dell’esperienza a centrocampo di Pulzetti e Belingheri e penalizzato da un paio di decisioni arbitrali molto dubbie, il Padova, pur non protagonista della sua migliore prestazione, porta a casa un meritato pareggio sul difficile campo di Bolzano dove nelle precedenti dieci gare in settant’anni solo una volta era riuscito a vincere. I risultati provenienti dagli altri campi, con le sconfitte di Feralpi e Renate, permettono di accogliere il verdetto con il sorriso, anche se va tenuta d’occhio la Reggiana che, grazie al successo a Vicenza, si è portata a dieci punti con una gara in meno. Anche Mandorlini non è al meglio e così Bisoli è costretto a rivoluzionare la linea mediana, con i giovani Serena e Bellemo al fianco di Pinzi. In avanti Gliozzi, ex di turno insieme a Cappelletti, viene preferito a Sarno, con Capello ad agire alle spalle della coppia offensiva. L’avvio registra una leggera prevalenza territoriale del Padova che però non riesce mai a fare la voce grossa, con l’undici di casa abile a coprire e a ripartire in velocità, soprattutto sull’asse di centro destra.

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Paradossalmente il pareggio arriva così su un cambio campo e vede protagonista Guidone che prima impegna di sinistro il portiere dal limite e poi scarica in rete di prepotenza con il destro il successivo cross di Serena. Tre minuti dopo potrebbe arrivare il sorpasso, ma l’ex Berardocco salva sulla linea su Bellemo su azione d’angolo e poi Trevisan spara alto. Quindi una ciccata dello stesso Trevisan, su cross dalla destra, potrebbe costare carissima, ma Bindi rimedia in angolo. È l’ultimo vero sussulto della gara, con Bisoli che blinda la difesa (dentro Russo) e le due squadre che danno l’impressione di accontentarsi del pareggio.

(Fonte: Gazzettino, Andrea Miola. Trovate il resto dell’articolo sull’edizione odierna del quotidiano)




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