Ore 20.00 – (Il Piccolo) Se c’erano ancora dubbi sul fatto che quella del Padova potesse essere la fuga decisiva della stagione, l’ultima giornata del girone B li ha ampiamente fugati. La capolista infatti, grazie al successo sul Ravenna con un secco 2-0, ha portato addirittura a 11 i punti di vantaggio sulla seconda in classifica (che tra l’altro ha pure giocato una partita in più), avvicinandosi così rapidamente al traguardo della promozione in serie B, che a questo punto sembra ormai scontata. Il tutto perché dietro alla squadra di Bisoli si continua a balbettare e a viaggiare a corrente alternata. Cosa che peraltro fa anche il gioco della Triestina, che può riavvicinarsi così alle posizioni di vertice. Basta vedere cosa ha combinato la Feralpi Salò, appunto la seconda in classifica, che in casa non è riuscita ad andare oltre il pareggio con il Teramo, che è penultimo e da tempo era in caduta libera. Altri punti persi insomma, tanto che al momento l’inseguitrice più credibile sembra sia diventata la Reggiana, che grazie al risicato successo sul Santarcangelo è salita al terzo posto, ma soprattutto ha giocato una partita in meno del Padova e ben due in meno della stessa Feralpi. Sta viaggiando forte anche il Bassano, che ha seppellito di reti la Fermana in un match che curiosamente ha messo di fronte le prossime due avversarie dell’Unione. Chi ha subito invece un’imprevista battuta d’arresto è stata la Sambenedettese, sorprendentemente messa sotto in casa dal Mestre e scesa così in un colpo solo dal terzo al quinto posto. […]
Ore 19.30 – (Il Piccolo) La sessione invernale del calciomercato, quella cosiddetta di riparazione, a volte è insipida e inutile, altre volte peggiora addirittura la situazione, ma talvolta rappresenta la correzione di alcuni difetti di una squadra. Ed è quello che successo proprio con la Triestina. Dopo circa un mesetto, la prima sensazione è che Mauro Milanese abbia davvero fatto centro nel mercato invernale: a parte alcune pedine preziose ma giocoforza di contorno, utili in caso di bisogno, l’amministratore unico alabardato a gennaio ha piazzato due colpi di quelli che cambiano davvero il volto di una squadra. È innegabile infatti che l’inserimento di Lambrughi e Coletti sia stato di quelli pesanti. I due hanno già convinto tutti e hanno migliorato i due reparti che nella prima parte di stagione erano andati un po’ al traino dell’attacco più forte del girone. Innanzitutto lo dicono i numeri: da quando i due hanno messo piede in campo con la maglia alabardata, l’Unione non ha mai perso. Vero, è arrivata la sconfitta di Bolzano, ma quando è giunta la mazzata finale Lambrughi era già uscito per un problema muscolare. In sostanza, con il difensore in campo la Triestina ha collezionato due pareggi e due vittorie. Ma il ruolino di marcia è ancora migliore da quando gioca anche Coletti, che da parte sua vanta un pareggio e due successi. Ma non è ovviamente solo una questione di numeri. […] Tutto andrà ora al vaglio della prova del nove di Fermo: quella di sabato infatti è una trasferta non semplice, complicata anche dal fatto che la Fermana avrà grande voglia di rivalsa dopo la batosta subita a Bassano. Ma con la premiata ditta Lambrughi & Coletti, adesso la Triestina ha più potenza nel suo motore.
Ore 18.30 – (Gazzettino, edizione di Pordenone) Per Nocciolini il gol di Gubbio è stato il primo in maglia neroverde. Per Ciurria, il suo è stato come se fosse il primo. L’ultima volta che Patrick aveva gioito alzando le braccia al cielo era stata il 24 novembre, quando realizzò il primo dei tre centri nel match vinto 3-2 con il Vicenza. Un’astinenza che durava da quasi tre mesi. […] «Sono contento sia per la prestazione personale che per la vittoria della squadra. Ci voleva, per darci ulteriore entusiasmo in vista della trasferta a Ravenna di lunedì (20.45, con diretta su RaiSport, ndr)». Poi Patrick si è fatto l’autocronaca del suo gol e dell’assist che ha permesso anche a Nocciolini di andare a segno. «Sono stato bravo a seguire l’azione e a trovarmi pronto a raccogliere al limite dell’area la respinta della difesa eugubina. Ho stoppato di petto e provato a mettere la palla al volo nell’angolino basso, a sinistra del portiere. Direi che mi è andata molto bene». […] Ciurria non manca di sottolineare la ventata d’entusiasmo portata da Fabio Rossitto. «Devo molto a Colucci per gli insegnamenti. Il suo esonero è una sconfitta di tutto il gruppo. Rossitto è stato subito bravo a riportare l’entusiasmo necessario a farci tornare la squadra d’inizio stagione». […]
Ore 18.00 – (Messaggero Veneto) È passata una settimana dal giorno dell’esonero: Leonardo Colucci, tuttavia, non vuole ancora parlare. L’ex tecnico del Pordenone preferisce non commentare la decisione presa dalla società e il momento che sta attraversando. […] È certo che Colucci sia amareggiato: l’avventura in neroverde avrebbe potuto rilanciarlo dopo l’allontanamento di Reggio Emilia, l’esonero può complicare il suo percorso professionale. Il mondo del calcio è legato ai risultati e due esoneri di fila non sono il massimo. Attualmente il tecnico sta approfittando del momento per stare con la famiglia e “disintossicarsi” dal calcio e da questi mesi, avari di soddisfazione dal punto di vista strettamente sportivo. Sotto il profilo contrattuale, invece, va ribadito che il tecnico non ha rinunciato al secondo anno di contratto che lo lega al club di via Stadio (biennale con scadenza a giugno 2019).
Ore 17.30 – (Messaggero Veneto) Risale a quasi trent’anni fa uno dei due incontri giocati dal Pordenone in tutta la sua storia a Ravenna. Era il 4 dicembre 1988: finì 3-3 la sfida valida per il campionato di C2, con le reti neroverdi firmate da Cavestro, Bortolussi e Marchesan. L’altro match risale addirittura al 28 dicembre 1958, quando l’incontro terminò 2-1 a favore dei locali (valevole per il campionato di C, serie unica). […] Ieri la squadra ha sostenuto una doppia seduta al De Marchi. Bassoli, Gerardi e Berrettoni hanno proseguito il loro lavoro differenziato. Salvo sorprese, però, saranno convocati per la gara di Ravenna. Per il resto, abili e arruolati gi altri. Sulla via del definitivo recupero anche Perilli, pronto a tornare titolare.
Ore 17.00 – (Messaggero Veneto) Oggi, dopo essersi allenato a parte, torna pienamente a disposizione il giocatore che più è mancato nel corso della stagione. E la speranza, per la squadra neroverde, è che rimanga stabilmente col gruppo. Stiamo parlando di Emanuele Berrettoni. Il numero dieci, il fantasista che ha acceso il Bottecchia come solo Zubin era riuscito a fare, vuole ritagliarsi una seconda parte da annata da protagonista. Molti i motivi: dare il contributo che sinora è mancato, condurre il gruppo a un piazzamento tra le prime tre del campionato e, così facendo, puntare al rinnovo del contratto. Il vincolo che lega “Berre” al club cittadino scade infatti a giugno del 2018. […] Sette le partite giocate in campionato per “Berre”, di cui solo tre da titolare. Troppo poche per un giocatore con la sua mentalità da leader, che ha voglia di giocare e di divertirsi più a lungo possibile. Adesso deve recuperare il tempo perduto, iniziando a dare il suo contributo dalla trasferta di Ravenna: l’attacco sembra tornato in salute, con Nocciolini e Ciurria in gol, ma alla qualità del numero dieci non si può rinunciare a priori. Lui ha fretta di incidere, di riprendersi in mano la squadra e firmare così per un altro anno coi ramarri. Il feeling con la proprietà c’è, il presidente Lovisa ha spesso elogiato il suo “genio”, ma ora servono risposte concrete sul campo da parte sua. Deve ritrovare condizione fisica, minuti e gol: sinora non ne ha segnato alcuno. Una “casella” vuota da aggiornare subito, già dalla partita coi giallorossi romagnoli.
Ore 16.30 – Qui Appiani: termina l’allenamento.
Ore 16.10 – Qui Appiani: sette giocatori provano i calci di punizione.
Ore 15.50 – Qui Appiani: partitella finale.
Ore 15.30 – Qui Appiani: continuano gli schemi da parte di mister Bisoli.
Ore 15.10 – Qui Appiani: prove tecniche di 4-3-1-2 con Sarno dietro a Guidone e Capello e Bellemo interno di centrocampo.
Ore 14.50 – Qui Appiani: lavoro atletico, il vento gelido sferza via Carducci.
Ore 14.30 – Qui Appiani: Biancoscudati in campo per l’allenamento.
Ore 13.30 – (Corriere del Veneto, edizione di Vicenza) […] «Dispiace molto per l’infortunio di Crescenzi, dovrà star fuori per qualche gara — spiega il centrale difensivo dei berici Luca Milesi — ma in organico ci sono giocatori molto bravi come Jakimovski, Magri e Bianchi che, quando sono stati chiamati in causa, hanno sempre risposto molto bene. Di sicuro al momento nel reparto arretrato non siamo molti, ma il mister deciderà chi e come farci giocare e noi faremo quello che ci dice». Una squadra che, dopo l’arrivo del curatore fallimentare, ha ottenuto tre vittorie in trasferta, a Teramo, Salò e a Fano, con una sola sconfitta maturata al «Menti» contro la capolista-corazzata Padova del girone B della Serie C. […] Qualcuno sostiene che, se contro la Reggiana dovesse arrivare un’altra vittoria, il Vicenza potrebbe inserirsi nella lotta per conquistare i playoff. «Il nostro primo obiettivo è quello di mantenere la categoria — sottolinea Milesi — Tutti sanno che tra poco ci verranno tolti probabilmente quattro punti in classifica a causa dei mancati pagamenti degli stipendi relativi alla scadenza dello scorso 18 dicembre e così faremo purtroppo un salto all’indietro. Questo ci costringe a rimanere con i piedi ben piantati a terra. Tra di noi giocatori lo ripetiamo spesso: prima mettiamoci al sicuro in classifica e poi, se ce ne sarà la possibilità, penseremo ad altro. Al momento prepariamo una partita alla volta e viviamo il presente accompagnati dal grande entusiasmo dei nostri tifosi che, oltre ad incitarci e a sostenerci durante le partite, ci stanno anche dando un aiuto economico importante. Raccogliere oltre 70 mila euro di donazioni è quasi incredibile e, da quel che ho capito, non è escluso che si possa raggiungere quota 100 mila». […]
Ore 13.00 – (Gazzettino, edizione di Venezia) […] Oltre che sulla stretta attualità il presidente Joe Tacopina e il ds Leandro Rinaudo stanno già pensando al futuro della squadra gettando le basi per i rinnovi contrattuali di parecchi giocatori, da Falzerano a Modolo, dai giovani Stulac, Pinato e Vicario fino ai più esperti Garofalo, Bruscagin e capitan Domizzi. […] Niente distrazione, dunque, e testa al Parma per big match-playoff che il tecnico Pippo Inzaghi vivrà in tribuna per squalifica: «Per colpa di uno scemo perdo una partita importante la sua stoccata al tifoso protagonista della scaramuccia durante Venezia-Avellino di sabato scorso mi dispiace, ma la mia mancanza non si sentirà perché ho uno staff di un’altra categoria e la squadra è pronta e sta bene. Ci aspetta una gara molto complicata contro un avversario straordinario». A Parma al fianco degli arancioneroverdi ci sarà un numero massiccio di tifosi (400 quelli attesi nella città ducale) fiduciosi di poter approfittare del momento no degli avversari. «Arrivare a questa sfida con due punti in più e una classifica invidiabile ci inorgoglisce e deve darci la giusta spensieratezza e sana follia per centrare una prestazione perfetta in un grande stadio. Ci siamo già riusciti a Bari ed altre volte, la nostra voglia ed organizzazione, oltre ai tanti tifosi al seguito, possono farci trovare ciò che serve per fare risultato anche domani sera. Abbiamo una grande consapevolezza della nostra forza». […]
Ore 12.30 – (Corriere del Veneto, edizione di Venezia) L’ha presa malissimo la squalifica di un turno che gli è piombata addosso come sgradito regalo dal giudice sportivo. Talmente male che ieri, in conferenza stampa, Filippo Inzaghi era ancora più nervoso rispetto al solito. L’ha mandato su tutte le furie il lancio di una bottiglietta fatto rabbiosamente dopo il gol del 2-1 verso il «tiratore scelto» che lo aveva bersagliato d’insulti e tentato di colpire con lo stesso oggetto nel corso della partita contro l’Avellino. Si aspettava, e in qualche modo temeva lo stop, considerato che quel momento di rabbia l’avevano colto tutti, pure il quarto uomo e il rappresentante della Procura federale. Ma essere costretto a saltare Parma-Venezia, match-clou della Serie B, proprio non va giù a Superpippo, che si è sfogato ieri al «Taliercio». «Per uno scemo perdo una partita così importante — ha tuonato l’allenatore del Venezia ed ex bomber — non mi va di tornare sull’accaduto, ma abbiamo un grande staff e la mia mancanza non si sentirà». La faccia però era tutta un programma, per cui niente di sorprendente, considerata la portata dell’episodio, nel certificare la rabbia di Inzaghi. Che non sarà in panchina domani sera al «Tardini» e che dovrà affidarsi al suo vice Maurizio D’Angelo in una partita che assume una valenza molto importante, considerati i dieci punti conquistati nelle ultime quattro uscite e la posizione ora occupata saldamente all’interno della zona playoff. «Il Parma ha valori incredibili — sottolinea Inzaghi — è ferito dopo la disfatta contro l’Empoli del turno precedente ed è molto pericoloso, se li risvegliamo potremmo perdere la partita e rischiare grosso. Dobbiamo essere orgogliosi di quello che abbiamo fatto finora e di poterci giocare una partita a questi livelli. Loro hanno messo dentro Ciciretti e Ceravolo rispetto all’andata, penso che la situazione si commenti da sola, la forza dell’avversario anche». […]
Ore 12.00 – (La Nuova Venezia) Cielo nero sopra Parma, in tutti i sensi. Per il periodo poco felice della squadra di D’Aversa, ma anche per le condizioni atmosferiche poco incoraggianti in vista dell’anticipo di domani sera (ore 21). Venezia in salute (10 punti nelle ultime quattro gare), Parma in affanno (8 punti nelle ultime nove partite): due squadre che rinnovano la sfida iniziata un anno fa in Lega Pro. «Noi dobbiamo proseguire sulla strada intrapresa, affrontiamo una squadra straordinaria per questa categoria ed essere davanti di due punti deve essere motivo di grande soddisfazione. Una partita difficile, ma il Venezia sta attraversando un buon momento e proveremo a sfruttarlo». Il Parma arriva da una pesante sconfitta (0-4) sul campo dell’Empoli. «Quando una squadra con valori notevoli come il Parma arriva ferita a una partita, è sempre molto pericolosa perché ha in organico giocatori con un tasso tecnico fuori categoria e se li risvegliamo, potrebbe diventare difficile. Il Venezia deve fare la sua partita, siamo consapevoli della nostra forza, avremo tanti tifosi al seguito». Toccherà a Maurizio D’Angelo guidare il Venezia, mentre Inzaghi per una sera dovrà rimanere lontano dalla panchina per il turno di squalifica. «Non voglio spendere tante parole sulla mia squalifica» taglia corto il tecnico «per colpa di uno scemo perderò una partita importante. Mi dispiace, ma la squadra è pronta e ho uno staff di un’altra categoria, la mia assenza non si sentirà. Sono curioso, anzi, di vedere la squadra dall’alto, e la vedrò anche meglio». […]
Ore 11.30 – (Gazzettino) Andrea Gabrielli infonde serenità all’ambiente granata a due giorni dal big match con l’Empoli. Una partita che può significare tanto in termini di classifica e autostima. Proprio per questa ragione il numero uno del Cittadella non vuole caricare eccessivamente l’ambiente. «Sappiamo chi è l’Empoli, non serve parlarne più di tanto e creare ulteriori attese. Al Tombolato arriverà la capolista del torneo e verrà da noi per confermarsi tale. È sicuramente una squadra di altra categoria rispetto al Cittadella». E da un certo punto di vista questa differenza di valori potrebbe anche semplificare le cose. «Penso che i giocatori scenderanno in campo in maniera spensierata, vorrei che la gara con l’Empoli fosse affrontata con leggerezza. Che non significa partire sconfitti, sia chiaro, ma non vorrei nemmeno creare troppe attese, altrimenti il tarlo che abbiamo in testa, quello di voler fare risultato in casa nostra a tutti i costi, comincia ancora a scavare e diventerebbe solo deleterio per la squadra». Viste le gerarchie della classifica e il grande momento dell’Empoli, che verrà al Tombolato per fare la propria partita e non per difendersi, possiamo affermare che il compito del Cittadella potrebbe considerarsi meno complicato di altre volte? «Può essere così, magari giochiamo con la mente più sgombra. La squadra, comunque vada la partita, non dev’essere criticata perché l’impegno che ci attende è gravoso. Io comunque mi auguro sempre di vincere». Certamente sarà una bella partita. «Me la immagino così, un confronto divertente tra due squadre che cercano di imporre il proprio gioco, che pensano a costruire prima ancora di distruggere. Sarà una gara aperta a qualsiasi risultato». […] Proprio ai tifosi granata è rivolto il pensiero del presidente. «Mi dispiace non poter regalare grandi soddisfazioni al nostro pubblico nelle gare al Tombolato. Ci manca questo tassello per completare l’opera». Magari la presenza di Claudio Coralli in tribuna contro l’Empoli porterà bene ai colori granata. «Verrà a vedere la partita? Sarei felice di rivederlo e riabbracciarlo, è un grande del Cittadella». […]
Ore 11.10 – (Mattino di Padova) Come si fermano quei due lì davanti? La domanda non varrà un milione di dollari, ma al momento è quella a cui è più urgente rispondere in casa Cittadella. Quei due sono Caputo e Donnarumma, tandem che sta guidando l’Empoli verso la Serie A a suon di gol, 20 per il primo, 15 per il secondo; 35 sui 58 totali della squadra, ovvero il 60,3%. «Fermarli prima». Vale la pena di chiedere una possibile risposta al leader difensivo dei granata. «Più ci si pensa, più ci si complica la vita. Magari un gol ce lo faranno pure, l’importante è che noi ne segniamo uno in più noi», sorride Filippo Scaglia. «Di sicuro dovremo tenere alta la concentrazione, ma credo che la mossa migliore sia evitare che il pallone arrivi a loro, arginando le fonti del gioco toscano. Non per niente le reti dell’Empoli sono sempre frutto di azioni corali, come quella realizzata al Bari, vista e rivista in tutte le salse nelle scorse settimane, dopo un’infinita sequenza di passaggi. Loro due sono forti, ma non sono Messi e Maradona, in grado di vincere le partite da soli. E comunque, anche prima che arrivasse Andreazzoli in panchina, l’Empoli era una squadra che segnava tanti gol, ma ne subìva pure molti. Nel corso del “mercato” di gennaio ha operato in maniera oculata, inserendo poche pedine ma mirate, come Maietta e Brighi, che hanno la mentalità giusta e la sanno trasmettere ai compagni. Lo dico perché i toscani hanno qualità in ogni zona del campo, ma, per citare un nome, non mi risulta che un giocatore importante come Pasqual, che è stato in Nazionale, abbia tanta esperienza in Serie B». […]
Ore 10.50 – (Mattino di Padova) Doppia seduta, ieri, per capitan Iori e compagni, con la mattina dedicata ad un lavoro di forza in campo con l’ausilio di ostacolini e coni, e una parte riservata alla tattica al pomeriggio. Ancora a parte Alfonso, che difficilmente sarà rischiato: Paleari è pronto a sostituirlo, come all’andata.Qui Empoli. In casa toscana Andreazzoli tira un sospiro di sollievo per il recupero di Maietta, che ieri ha ripreso ad allenarsi con i compagni dopo l’infortunio alla spalla rimediato nel match con il Parma. Restano ai box Krunic e Lollo, entrambi alle prese con noie muscolari.Prevendite a rilento. Intanto le prevendite stentano a decollare: a ieri pomeriggio erano 200 i biglietti venduti, di cui 175 ai sostenitori granata e solo 25 fra gli ospiti, a cui vanno ovviamente aggiunti i 2.430 abbonati.La mobilitazione. I tifosi di casa, però, si stanno mobilitando: la “partitissima” è annunciata dai consueti display luminosi in città e dai maxi-pannelli extraurbani, mentre sono 4.000 le copie del magazine ufficiale “Cittanews” distribuite nel territorio, e poi c’è il “terzo tempo”, ufficializzato ieri. […]
Ore 10.20 – (Gazzettino) Come va affrontata? «Con la testa giusta, altrimenti si corre il rischio di fare una figuraccia. Non bisogna sbagliare atteggiamento e approccio. Se la interpretiamo come con il Ravenna, poi le qualità ci sono e il risultato viene da sé. Ci stiamo preparando al meglio per conquistare altri tre punti». Tra l’altro Bolzano si è sempre rivelata una trasferta insidiosa per il Padova, tanto che un anno fa (30 aprile 2017) proprio un suo sigillo su rigore condannò alla sconfitta i biancoscudati. «Vero, anche perché è un campo molto difficile sul quale giocare. In questo periodo è sempre ghiacciato e non è facile scegliere i tacchetti giusti. Un motivo in più per dovere approcciare la gara in modo corretto». Avendoci giocato per due anni potrà però consigliare al meglio i suoi compagni. «Già fatto, è da lunedì che ne parliamo. Ripeto, non è facile scegliere i tacchetti: con i tredici è come pattinare sul ghiaccio, se metti le scarpe chiodate il terreno è duro e ti fanno male i piedi. Bisogna fare una scelta tra queste opzioni e sapersi adattare». […]
Ore 10.10 – (Gazzettino) Venticinque sigilli in due stagioni nella sua prima esperienza con i professionisti. Ecco perché quella di sabato con il Sudtirol è una trasferta all’insegna dell’amarcord per Ettore Gliozzi. Che da quando ha lasciato la formazione altoatesina non ha più trovato la via del gol tra lo spezzone di campionato al Cesena e questo primissimo scorcio in maglia biancoscudata. L’ultima gioia personale risale all’ultima giornata del passato campionato con il Mantova. Della serie, è arrivato il momento di sbloccarsi. «Effetttivamente – confermato l’interessato – è passato troppo tempo. Spero già dalla prossima gara di riuscire a segnare. Anche se mi dispiacerebbe perché al Sudtirol ho lasciato un pezzettino del mio cuore. Comunque non ce la farei ad esultare, sono tanto legato alla mia vecchia squadra. Ma ho bisogno del gol, ne basta solo uno per rilanciarsi e riprovare quella sensazione che mi manca tanto. Non vedo l’ora». […]
Ore 09.50 – (Mattino di Padova) «La città mi è piaciuta immediatamente e mi sto trovando al meglio con la squadra. Avevo previsto che ci volesse un mese di adattamento ai nuovi metodi di lavoro, specialmente considerando che ero reduce da un periodo di scarso utilizzo. Adesso sento che la gamba sta iniziando a rispondere bene». Le manca, in pratica, solo il gol. «Sì, ho tanta voglia di tornare a segnare. Ho bisogno di sbloccarmi, credo basti solo una rete per potermi lanciare e farmi riassaporare una sensazione che mi manca dall’ultima giornata dello scorso campionato contro il Mantova. È ora di tornare al gol. Spero di farlo già da sabato, anche se mi dispiacerebbe molto segnare al Sudtirol. Di certo non ce la farei ad esultare». La concorrenza, lì davanti, è veramente dura. Si deve sgomitare per trovare il posto? «La concorrenza fa bene a tutti e sono contento che Guidone e Capello stiano segnando. Arriverà anche il mio momento». […]
Ore 09.40 – (Mattino di Padova) […] «Quella di sabato sarà veramente una partita speciale per me», sorride Gliozzi, che ieri è tornato ad allenarsi con la squadra dopo essere stato bloccato per due giorni dall’influenza. «Non nascondo che a Bolzano ho lasciato un pezzo del mio cuore. Il Sudtirol mi ha dato tanto, e credo di aver restituito qualcosa anch’io. Sono rimasto in ottimi rapporti con tutti e mi sento ancora spesso con tanti compagni, in particolare con Fink e Tait». Cosa le ha regalato di speciale quell’esperienza? «È stata la mia prima squadra tra i professionisti, ho conosciuto persone meravigliose, che mi hanno accolto bene fin da subito. Giocare e segnare tanto mi ha aiutato, ho dei ricordi speciali e a Bolzano si vive veramente bene». In ogni caso nessuna nostalgia. Anche a Padova lei sembra essersi ambientato subito.
Ore 09.30 – (Mattino di Padova) Si avvicina la gara di sabato (ore 14.30) in casa del Sudtirol e mister Pierpaolo Bisoli deve fare i conti ancora con una squadra piuttosto incerottata. Ieri il tecnico ha testato i giocatori al momento abili e arruolabili in un’amichevole contro una selezione di Berretti e Under 17, proponendo un centrocampo inedito. Oltre a Pulzetti e Belingheri, che sicuramente non saranno della partita contro gli altoatesini, è rimasto ancora fermo Matteo Mandorlini, che soffre per una contusione alla caviglia. Da scartare l’ipotesi di un avanzamento di Cappelletti in mediana (come successo contro Vicenza e Sambenedettese), considerato che continua ad allenarsi a parte anche Ravanelli, il quale difficilmente sarà della partita sabato. E così, in attesa di capire se Mandorlini riuscirà a recuperare, molto probabilmente troverà per la prima volta una maglia da titolare Vittorio Fabris, schierato ieri da mezzala in un centrocampo completato da Serena davanti alla difesa e Mazzocco come interno sinistro. […]
Ore 09.00 – (Corriere del Veneto) Te lo immagini un po’ incupito per l’influenza che l’ha falcidiato tutta la settimana e per un inserimento nel Padova che forse è stato meno fluido rispetto a quanto si potesse pensare inizialmente. Eppure, nella settimana che porta a SudTirol-Padova, Ettore Gliozzi sembra pronto a spiccare il volo. «Mi aspettavo che inizialmente non sarebbe stato semplice — spiega il centravanti, ex di turno sabato pomeriggio al “Druso” — I ritmi di allenamento di Bisoli sono molto alti, io venivo da sei mesi con lavoro molto più blando e all’inizio ho fatto fatica. Non mi pesa il fatto di non essere titolare, sapevo che avrei dovuto guadagnarmi il posto. Poi da quando sono arrivato Guidone ha iniziato a segnare, quindi per me è ancora più dura. Ma non sono preoccupato, so che quando si va in un grande club la competizione è molto alta e questo può fare bene alla mia crescita. Nonostante la febbre e l’influenza di questa settimana, ora sto bene e sono pronto a tuffarmi nella partita contro il SudTirol. Che per me non può essere una partita come le altre». […]