Andrea Gabrielli infonde serenità all’ambiente granata a due giorni dal big match con l’Empoli. Una partita che può significare tanto in termini di classifica e autostima. Proprio per questa ragione il numero uno del Cittadella non vuole caricare eccessivamente l’ambiente. «Sappiamo chi è l’Empoli, non serve parlarne più di tanto e creare ulteriori attese. Al Tombolato arriverà la capolista del torneo e verrà da noi per confermarsi tale. È sicuramente una squadra di altra categoria rispetto al Cittadella». E da un certo punto di vista questa differenza di valori potrebbe anche semplificare le cose. «Penso che i giocatori scenderanno in campo in maniera spensierata, vorrei che la gara con l’Empoli fosse affrontata con leggerezza. Che non significa partire sconfitti, sia chiaro, ma non vorrei nemmeno creare troppe attese, altrimenti il tarlo che abbiamo in testa, quello di voler fare risultato in casa nostra a tutti i costi, comincia ancora a scavare e diventerebbe solo deleterio per la squadra». Viste le gerarchie della classifica e il grande momento dell’Empoli, che verrà al Tombolato per fare la propria partita e non per difendersi, possiamo affermare che il compito del Cittadella potrebbe considerarsi meno complicato di altre volte? «Può essere così, magari giochiamo con la mente più sgombra. La squadra, comunque vada la partita, non dev’essere criticata perché l’impegno che ci attende è gravoso. Io comunque mi auguro sempre di vincere». Certamente sarà una bella partita. «Me la immagino così, un confronto divertente tra due squadre che cercano di imporre il proprio gioco, che pensano a costruire prima ancora di distruggere. Sarà una gara aperta a qualsiasi risultato».
[…]Proprio ai tifosi granata è rivolto il pensiero del presidente. «Mi dispiace non poter regalare grandi soddisfazioni al nostro pubblico nelle gare al Tombolato. Ci manca questo tassello per completare l’opera». Magari la presenza di Claudio Coralli in tribuna contro l’Empoli porterà bene ai colori granata. «Verrà a vedere la partita? Sarei felice di rivederlo e riabbracciarlo, è un grande del Cittadella».
[…](Fonte: Gazzettino. Trovate il resto dell’articolo sull’edizione odierna del quotidiano)