Ore 21.00 – (Gazzettino, edizione di Venezia) […] “Questo è il momento perfetto per portare a casa tre punti – Spiega Alberto Spagnoli – ed anche se questa sarà una partita forse ancor più dura di quella contro la Sambenedettese, sono convinto che se noi riusciamo a fare il nostro gioco e mettere in campo il giusto atteggiamento possiamo battere chiunque”. Perché il Mestre vuole proseguire sulle ali dell’entusiasmo nel suo momento che continua da inizio anno, in cui gli arancioneri hanno collezionato 10 punti in 5 partite. “Siamo in un buon periodo, dove i risultati stanno portando entusiasmo e fiducia. Dobbiamo però essere bravi a gestire queste sensazioni, perché non possiamo permetterci di sentirci arrivati o di adagiarci. Se si abbassa l’attenzione i risultati non arrivano, e contro formazioni come la FeralpiSalò si rischia anche la batosta”. Quella che arriverà sabato tra l’altro sarà una formazione che può riservare sorprese su tutti i fronti, compreso quello tattico. “Di recente hanno cambiato l’allenatore – Cesare Beggi, subentrato al dimissionario Michele Serena, ndr – per cui dobbiamo aspettarci di tutto. Rispetto all’andata si sono rinforzati molto, hanno una rosa di qualità che comprende un attacco importante, nel quale ci sono Guerra, capocannoniere del campionato con 14 gol, oltre che Ferretti. Sappiamo bene che sarà una partita molto difficile, però noi, non abbiamo paura di nulla”. […]
Ore 20.30 – (Il Piccolo) In questa pazza serie C che quanto a logistica non ha mai pace, cambiano ancora alcuni orari delle partite della Triestina rispetto a quelli stabiliti in origine. Ieri la Lega ha infatti comunicato tutto il calendario da marzo fino alla fine del campionato e ci sono parecchie novità: quelle più significative per la Triestina riguardano i derby al Rocco contro Vicenza e Padova, che si giocheranno sempre di domenica, ma alle 16.30, e non più alle 20.30 come stabilito in precedenza. A meno ovviamente di anticipi o posticipi, che sono sempre in agguato e vengono decisi in seguito. Ma andiamo con ordine: dopo la trasferta di sabato prossimo a Fermo, come già noto la Triestina riceverà il Bassano venerdì 2 marzo alle 20.45 in anticipo televisivo (diretta su Sportitalia). A seguito altro derby triveneto, ben più sentito, ovvero quello contro il Vicenza che si giocherà domenica 11 marzo alle 16.30. La settimana dopo ci sarà la trasferta a Santarcangelo alle 14.30, quindi mercoledì 21 marzo alle ore 20.30 il derby infrasettimanale con il Pordenone, che rimane dunque in notturna, almeno per il momento. Poi la Triestina si recherà a Teramo il 25 marzo (inizio partita ore 16.30), quindi il sabato di Pasqua, il 31 marzo, mentre il resto del girone giocherà, gli alabardati osserveranno il loro turno di riposo (avrebbero dovuto incontrare l’ormai escluso Modena). L’aprile alabardato si aprirà con i fuochi d’artificio: domenica 8 infatti al Rocco sarà big-match perché arriverà il Padova, rivale storica ma anche capolista del girone: come detto si giocherà alle 16.30. […]
Ore – (Il Piccolo) Gli alabardati continuano la preparazione in vista della trasferta di sabato, quando affronteranno la Fermana (inizio ore 16.30). Per quanto riguarda gli infortunati, Petrella che aveva subito contro il Renate una forte distorsione della caviglia e aveva saltato il match con l’Albinoleffe, sta pian piano migliorando, ma ad ora è impossibile sapere se potrà essere disponibile per Fermo, anche se francamente sembra difficile un suo recupero. Anche l’infortunato di lungo corso Aquaro sta intensificando il lavoro, ma difficile ipotizzare un suo rientro nei ranghi per la trasferta marchigiana. In sostanza, vista la buona partita della squadra contro l’Albinoleffe, è probabile che poco o nulla cambi riguardo la formazione rispetto a sabato scorso.
Ore 20.00 – (Il Piccolo) […] Bracaletti, sabato è sembrato che la Triestina avesse una marcia in più: un’impressione giusta? «A mio parere un cambiamento in meglio della squadra c’era già stato la settimana precedente col Renate: avevamo intrapreso la strada giusta anche a Meda aggredendo alti e andando in vantaggio. Insomma sembravamo già in crescita». Però al Rocco non si era mai vista una Triestina così. «Diciamo che finalmente siamo riusciti a fare quello che in precedenza c’era riuscito poche volte al Rocco, ovvero essere molto aggressivi soprattutto nella ripresa, anche dopo essere passati in vantaggio. Ecco, questa cosa qui in effetti c’era mancata, e se ci manca qualche vittoria è proprio per questo motivo». Un cambiamento dovuto anche al cambio di panchina? «Relativamente. Noi conoscevamo già benissimo Princivalli, lui ovviamente ci ha messo qualche sua idea, insomma un po’ di freschezza è entrata, ma non ha certo stravolto la squadra. Anzi, come detto da lui stesso in settimana, si partiva già da una buonissima base con il lavoro fatto da Sannino e dallo stesso Nicola, che poi ha apportato comunque alcuni accorgimenti». Forse c’è più serenità nello spogliatoio? «Ma non ci sono mai stati problemi in spogliatoio, siamo sempre stati un bel gruppo e siamo sempre andati d’accordo, quella è proprio la nostra forza. Anche quando a gennaio sono arrivati alcuni nuovi giocatori, non c’è stato alcun problema. Anzi siamo ancora migliorati». […]
Ore 19.30 – (Gazzettino, edizione di Pordenone) La Lega Pro ha ufficializzato il programma, con date e orari, dalla nona giornata all’ultima della stagione regolare, la diciannovesima. In questo lasso di tempo il Pordenone giocherà due volte in notturna, sempre alle 20.30: il derbissimo della dodicesima giornata al Rocco di Trieste contro l’Unione Triestina (che sarà pure turno infrasettimanale) e la supersfida della quattordicesima all’Euganeo di Padova con i biancoscudati. Questo il quadro completo degli incontri dei ramarri. Nona giornata di ritorno: Pordenone-Albinoleffe, sabato 3 marzo alle 18.30; decima Mestre-Pordenone domenica 11 alle 16.30; undicesima Pordenone-Fermana domenica 18 alle 16.30; dodicesima Triestina-Pordenone mercoledì 21 alle 20.30; tredicesima Pordenone-Reggiana domenica 25 alle 16.30; quattordicesima Padova-Pordenone sabato 31 alle 20.30; quindicesima riposo; sedicesima Vicenza-Pordenone, domenica 15 aprile alle 16.30; diciassettesima Pordenone-Sambenedettese domenica 22; diciottesima riposo; diciannovesima Pordenone-Renate domenica 6 maggio alle 17.30. […]
Ore 19.00 – (Gazzettino, edizione di Pordenone) […] Il primo gol venne dedicato da Giovanni Formiconi alla compagna Elizabeth («Con la z e la th finale – aveva tenuto a precisare in sala stampa – perché è americana»), verso la quale era corso coprendo trasversalmente tutto il campo, con le dita chiuse a cuore. Quello del Barbetti invece è stato dedicato al suo tifoso personale, Enrico D’Angeli. «È lui – specifica sorridendo Giovanni – che ha inventato il Daje Formiconi sui social che adesso è diventato un urlo di battaglia, non solo per me, ma per tutta la squadra. Glielo avevo promesso». Ora che ha preso gusto a farli, non ha alcuna intenzione di fermarsi. «Ho battuto il mio record personale, ma vorrei già migliorarlo. Non è poi così difficile sugli inviti perfetti di Salvatore Burrai. Scherzi a parte, questo è stato un gol da 3 punti. L’ho condiviso con tutti. Nell’abbraccio collettivo dei compagni in campo e di quelli che sul rettangolo di gioco si sono proiettati dalla panchina sta il nostro senso del gruppo». Un altro segnale della ritrovata compattezza di tutto l’ambiente neroverde, squadra, staff, società e pubblico, dopo l’arrivo di Fabio Rossitto. Appena usciti dallo spogliatoio per affrontare il primo allenamento settimanale, Stefani e compagni si sono lasciati già alle spalle la sbornia di felicità post Gubbio e hanno cominciato a lavorare in vista del posticipo di Ravenna di lunedì alle 20.45 al Benelli. Sono tutti in gruppo, compreso Perilli. Differenziato solo per Berrettoni, comunque sulla via del completo recupero. […]
Ore 18.30 – (Messaggero Veneto) Le trasferte di Trieste (mercoledì 21 marzo), Padova (sabato 31 marzo) e Vicenza (domenica 15 aprile) erano già programmate da tempo dal Caffè Nogaredo, il fan club ufficiale del Pordenone. «Sin da quando sono usciti i calendari», dicono. Tuttavia l’entusiasmo con cui alcuni tifosi hanno già risposto presente dà un’ulteriore prova della nuova energia che c’è attorno alla società cittadina. L’arrivo di Fabio Rossitto ha acceso il fuoco tra gli appassionati, che si stanno organizzando per seguire Stefani e soci in tre match in esterna che potrebbero risultare determinanti per il piazzamento finale della squadra. «Adesso si respira un’altra aria» è il commento unanime dei cuori neroverdi, anche loro sollevati per la scelta di Mauro Lovisa. […]
Ore 18.00 – (Messaggero Veneto) Tra sorrisi e voglia di scherzare – aspetti che non si vedevano da tempo – il Pordenone ha ripreso a lavorare ieri in vista della gara di Ravenna, la terza di fila lontano dal Bottecchia. Per Fabio Rossitto, che ha salutato col solito calore i tifosi presenti al campo, una buona notizia. Salvo sorprese, in Romagna tornerà a disposizione Simone Perilli, reduce da un problema alla schiena e lasciato fuori nel secondo tempo del match con la FeralpiSalò e neppure convocato per gli incontri con Alto Adige e Gubbio. Il secondo portiere, Stefano Mazzini, ha alternato momenti buoni ad altri negativi; meriterebbe un’altra chance, ma è chiaro che il titolare è il numero uno romano, classe 1995, su cui la società punta molto anche in ottica di una plusvalenza futura. Mancherà invece Cristian Caccetta, centrocampista che ha fatto il suo esordio dal 1′ a Gubbio. Il giocatore siciliano è stato squalificato per una gara per recidiva in ammonizioni. Tornerà per la partita con l’Albinoleffe, in programma sabato 3 marzo. Per il resto sono tutti a disposizione di Rossitto, anche Gerardi e Berrettoni: i due, out al Barbetti, non sono al top ma potranno esserlo lunedì, quando possono essere previste novità di formazione per quanto riguarda il reparto offensivo (e non solo). Il tecnico del Pordenone ha problemi di scelta, considerato che ha pure Cicerelli e Magnaghi e Ciurria con Nocciolini si sono sbloccati. […]
Ore 17.30 – (Corriere del Veneto, edizione di Vicenza) Quella di Francesco Giorno è senza dubbio una stagione particolare. Al Vicenza da gennaio, era nel Modena fallito e cancellato dal campionato. Sapeva che anche qui c’erano difficoltà, ma non ha tergiversato. […] Quindi la scelta di Vicenza è stata «quasi» facile: «La verità – spiega – è che una piazza come quella biancorossa non si può rifiutare e quindi dopo aver verificato un paio di situazioni ho accettato subito con entusiasmo. Inutile dire che sono molto contento della decisione, perché l’impatto è stato veramente positivo sia sul campo che fuori. La città è l’ideale per un calciatore, ma l’ambientamento è stato semplice perché prima di tutto i compagni mi hanno accolto come meglio non potevo sperare». Poi ci sono i tifosi: un altro aiuto. «Al Menti – dice Giorno – ci sono già venuto da avversario e avevo già potuto apprezzare il calore e l’attaccamento ai colori. La tifoseria è il nostro dodicesimo uomo in campo e da quando ci sono io nelle trasferte è come giocare in casa. E’ incredibile come stiano sostenendo la società anche economicamente, raccogliendo fondi con varie iniziative che finora hanno portato nelle casse del club oltre 70 mila euro. Dare tutto in campo anche per loro è il minimo che possiamo fare e tutti noi daremo tutto quello che abbiamo per regalare loro un finale di campionato con tante vittorie». […]
Ore 17.00 – Qui Guizza: termina l’allenamento.
Ore 16.40 – Qui Guizza: grande intensità.
Ore 16.20 – Qui Guizza: inizia il secondo tempo della partitella in famiglia. In campo anche Gliozzi, che ha recuperato dall’attacco febbrile.
Ore 16.00 – Qui Guizza: corrono a parte Pulzetti, Ravanelli, Mandorlini e Belingheri. Lavoro in palestra per Candido.
Ore 15.40 – Qui Guizza: inizia la partitella. Padova in campo col 4-3-1-2, mister Bisoli mischia le carte con il centrocampo Fabris-Serena-Mazzocco e Capello dietro a Guidone e Cisco.
Ore 15.20 – Qui Guizza: prevista una partitella con gli Allievi Nazionali.
Ore 15.00 – Qui Guizza: Biancoscudati in campo per l’allenamento.
Ore 14.30 – (Gazzettino, edizione di Venezia) Il battibecco con un tifoso durante il match con l’Avellino costa caro a Pippo Inzaghi, in castigo in tribuna dopodomani nell’anticipo di Parma. Dal giudice sportivo di Serie B nessuna grazia per il tecnico arancioneroverde, il quale, essendo già diffidato, sarà costretto proprio nel big match del Tardini (ore 21) a lasciare la direzione del Venezia da bordo campo al suo vice Maurizio D’Angelo. Il motivo della sanzione, peraltro aggravata con un’ammenda di 2000 euro, è basata su quanto rilevato dal quarto uomo Zanonato di Vicenza e da un collaboratore della Procura federale: Per avere al 34′ del secondo tempo recita il referto dopo la realizzazione di una rete da parte della propria squadra, lanciato una bottiglietta d’acqua all’indirizzo di uno spettatore che stazionava sotto la tribuna insultandolo pesantemente. Sabato scorso al pareggio avellinese di Asencio al 28′ della ripresa, Inzaghi era stato apostrofato da un tifoso appostato dietro la recinzione che separa il campo dalla tribuna centrale. Critiche evidentemente rispedite al mittente pochi istanti dopo il nuovo vantaggio arancioneroverde firmato da capitan Domizzi. Lo stesso tecnico nel post partita aveva così ricostruito l’episodio incriminato: «Ero nervoso, forse più io dei miei giocatori. È arrivata una bottiglietta da dietro, senza colpirmi, e l’ho restituita». Evidentemente di altro avviso, dunque, il giudice sportivo memore della recente espulsione di Inzaghi nel corso di Venezia-Bari dello scorso 3 febbraio, quando era stato allontanato (e poi diffidato) per avere, al 21′ del secondo tempo, contestato platealmente una decisione arbitrale. Subito dopo aver appreso della squalifica il club del presidente Joe Tacopina ha subito iniziato a studiare l’eventuale sussistenza degli estremi per presentare ricorso, nonostante i tempi particolarmente stretti dato che Parma-Venezia si giocherà venerdì. […]
Ore 14.10 – (Corriere del Veneto, edizione di Venezia) «Sono stato allontanato perché ho esultato troppo e spero di non essere squalificato, è arrivata una bottiglietta e ho perso la testa. La tensione mi ha fatto un brutto scherzo». Filippo Inzaghi l’aveva in qualche modo annunciata, la squalifica arrivata ieri dal giudice sportivo, già sabato dopo il fischio finale di Venezia–Avellino. Colpa di un tifoso che gli ha urlato di tutto per tutta la partita arrivando a gettare una bottiglietta in campo provocando la reazione dell’allenatore del Venezia al 34’ del secondo tempo. Bottiglietta rispedita al mittente con rabbia, sotto l’occhio attento degli ufficiali di campo e della procura federale, dopo il gol del 2-1 segnato da Domizzi. Il giudice sportivo ha fermato Inzaghi per un turno, multandolo anche di 2mila euro «per avere, al 34° del secondo tempo, dopo la realizzazione di una rete da parte della propria squadra, lanciato una bottiglietta d’acqua all’indirizzo di uno spettatore che stazionava sotto la tribuna insultandolo pesantemente; infrazione rilevata dal Quarto Ufficiale e dal collaboratore della Procura federale». […] «Dobbiamo preoccuparci solo di essere tutti al cento per cento – sottolinea Geijo – poi toccherà al mister decidere. E non sarà facile, visto che stiamo tutti bene. Abbiamo visto che negli ultimi due mesi ha cambiato tanti giocatori, la cosa sta dando risultati importanti, e vuol dire che, quando arrivano anche match infrasettimanali, oppure quando la squadra sta abbassando un po’ il ritmo, lui sa dare il cambio in ogni posizione del campo». Litteri punta in alto: «L’obiettivo primario è quello di aiutare il più possibile la squadra – sorride l’ex Cittadella – poi il gol viene di conseguenza, quindi sono felice per la rete ma soprattutto per la vittoria della squadra. Se sabato avessimo pareggiato sarebbe stato assurdo, adesso pensiamo al Parma, perché ci sono altri punti pesanti in palio».
Ore 13.50 – (La Nuova Venezia) Una bottiglietta che costa cara per Pippo Inzaghi. Il tecnico del Venezia, espulso sabato pochi secondi dopo il gol di Domizzi, è stato infatti squalificato per una giornata dal giudice sportivo. Con l’aggiunta di 2.000 euro di ammenda. Dopo l’espulsione con il Bari, il tecnico se l’era cavata con un’ammonizione con diffida, stavolta è arrivato lo stop che lancerà Maurizio D’Angelo in panchina venerdì sera al Tardini di Parma. La motivazione è quella riportata dal tecnico arancioneroverde in sala stampa nel post partita con l’Avellino: “per avere, al 34’del secondo tempo, dopo la realizzazione di una rete da parte della propria squadra, lanciato una bottiglietta d’acqua all’indirizzo di uno spettatore che stazionava sotto la tribuna insultandolo pesantemente”; mentre con il Bari l’espulsione era maturata “per avere, al 21’del secondo tempo, contestato platealmente una decisione arbitrale». Un altro match burrascoso era stato il derby di Cittadella quando vennero allontanati dall’arbitro il preparatore atletico Luca Alimonta, il responsabile dell’area tecnica Leandro Rinaudo e il massaggiatore Alessandro Fiorotto.Quando era al Milan, Inzaghi venne espulso per la prima volta nella gara in casa (18 gennaio 2015) persa con l’Atalanta (0-1, gol di Denis), per proteste, poi si aggiunsero gli allontanamenti con Roma e Torino. Lo scorso anno, in Lega Pro, Inzaghi fu espulso ad Ancona, all’inizio del secondo tempo per proteste, una gara passata agli archivi perché il Venezia, vittorioso con un gol di Marsura, terminò in otto per i cartellini rossi di Garofalo, Baldanzeddu e Moreo. […]
Ore 13.20 – (Gazzettino) Nel finale della passata stagione ha iniziato ad assaggiare il nuovo ruolo, nel quale quest’anno si è consacrato definitivamente tanto da risultare quasi sempre tra i migliori in campo. Il protagonista in questione è Igor Radrezza: tecnica per palati fini, e ora sempre più applicato anche nella fase di non possesso. Un mix che lo porta a essere un play in mezzo al campo da fuori categoria. E se il Campodarsego viaggia sempre di più verso un traguardo storico, il merito è senz’altro anche suo. «Effettivamente ho trovato la mia dimensione – racconta l’interessato – Mi piace giocare in questa posizione, credo di fare un discreto lavoro in copertura rispetto a inizio campionato. Mi sto divertendo, e va bene così. Giocando dieci-venti metri più basso rispetto a prima non cambia più di tanto la fase d’impostazione, è appunto anche nella fase difensiva che devo dare il mio apporto giocando davanti alla difesa, e ormai ho trovato una maturità importante. Fatto sta che i biancorossi guidano la classifica con tre lunghezze di vantaggio sulla Virtus Vecomp e otto sull’Arzignano. «Da quando il Campodarsego è in serie D ha avuto sempre l’ambizione di stare nell’alta classifica, poi vincere è sempre difficile. Quest’anno non ci sono corazzate come Venezia e Triestina, e stiamo facendo un bel lavoro. Abbiamo inanellato un filotto di risultati, e adesso che siamo lì davanti. Perché non restarci fino in fondo? Se ci riuscissimo, sarebbe un traguardo importante per tutti». Siete comunque padroni del vostro destino. «Esatto. È un campionato che possiamo vincere o perdere noi. La strada comunque è ancora lunga e non dobbiamo guardare alle altre. Se continuiamo con questo passo, però, non ci prendono». […]
Ore 12.50 – (Gazzettino) Sabato al Tombolato arriverà la capolista Empoli, che in questo momento è la squadra più in forma della cadetteria. Quella che può vantare il miglior attacco del campionato, con la bellezza di 58 gol. E ben 36 sono stati realizzati da Francesco Caputo (21) e Alfredo Donnarumma (15), i primi due bomber della classifica dei marcatori. Un attacco da paura, che sicuramente metterà a dura prova la retroguardia granata. Il Cittadella, però, con il Venezia è stata l’unica squadra ad aver mantenuto inviolata la propria porta dopo aver affrontato la squadra toscana. Un piccolo record, dato l’impressionante ruolino di marcia dell’Empoli. «I toscani hanno iniziato l’anno segnando quattro gol a tutti, sono in splendida forma e assai temibili», sottolinea Edoardo Gorini, secondo di Venturato e un po’ il tattico della squadra granata. «Beh, definirmi tattico è forse esagerato, perché ci confrontiamo tutti assieme: io, l’allenatore e Musso. È un lavoro di squadra in tutti i sensi, durante la settimana, negli allenamenti e ovviamente nella preparazione delle partite. Ognuno porta le proprie idee nelle varie riunioni tecniche». Gorini spiega come si studiano gli avversari. «Guardiamo le loro partite in video, tutti e tre assieme. Magari ne vediamo una diversa dall’altro, poi ci confrontiamo per studiare la strategia migliore da adottare». Nella sua carriera da calciatore professionista Gorini è stato un difensore centrale di tutto rispetto. Ma come si fermano due attaccanti come Caputo e Donnarumma? «Guardando le partite dell’Empoli ti accorgi chiaramente che la squadra di Andreazzoli non è solo nei due attaccanti. C’è un gruppo che propone un gioco che alla fine valorizza le loro caratteristiche di grandi terminali offensivi. Per arginarli servirà un Cittadella molto corto e compatto tra i reparti, in grado di attuare un pressing asfissiante sul portatore di palla avversario. È l’unico modo di tenere testa a questo Empoli che sta correndo a mille». […]
Ore 12.30 – (Gazzettino) Come previsto, il giudice sportivo ha squalificato Salvi e Varnier per un turno. Entrambi erano in diffida e sabato scorso a Cesena sono stati ammoniti. Venturato dovrà quindi cambiare metà difesa, con Pelagatti che potrebbe essere confermato a destra nel caso di impiego di Adorni al fianco di Scaglia, oppure potrebbe giocare Pezzi basso a destra e Pelagatti centrale. Tutte decisioni che saranno valutate in questi giorni. Da monitorare con attenzione anche le condizioni fisiche di Alfonso, uscito anzitempo nel corso della sfida al Manuzzi. L’ecografia alla quale si è sottoposto il portiere ha evidenziato una lesione di primo grado al retto femorale destro. Un infortunio di poco conto, ma che mette comunque in forte dubbio la presenza di Alfonso per la gara di sabato. Il portiere venerdì farà un altro esame di controllo, poi si deciderà.
Ore 12.10 – (Gazzettino) Claudio Cappelletti, storico segretario generale del Cittadella per oltre un ventennio, è stato festeggiato con una serata speciale al Tezzon di Camposampiero. Sono intervenuti il presidente Andrea Gabrielli con il fratello Piergiorgio e le sorelle Margherita e Mariangela, il diggì Marchetti con l’allenatore Venturato e l’intero staff tecnico, i dirigenti e tutti coloro che operano nella sede della società granata. L’immancabile targa ricordo che gli è stata consegnata recita così: Al bravissimo segretario generale Claudio Cappelletti che per molti anni ha contribuito attraverso la sua apprezzata e preziosa collaborazione a far diventare più grande il nostro sodalizio». Claudio Cappelletti è di origini abruzzesi. Ha collaborato per una dozzina di anni con il Padova e dalla stagione 1995-96 ha iniziato a lavorare per il Cittadella, chiamato dall’allora presidente Piergiorgio Gabrielli. Da quel momento è diventato un punto di riferimento imprescindibile, mantenendo sempre un profilo molto discreto, preciso e competente. Ogni giorno ha raggiunto la città murata in pullman da Padova. […]
Ore 11.50 – (Mattino di Padova) L’infortunio non è grave, ma una piccola lesione al retto femorale, di primo grado, è presente. Ragion per cui Enrico Alfonso è a tutti gli effetti in dubbio in vista del “big match” di sabato pomeriggio al Tombolato, contro la capolista Empoli. Il portiere si è fermato al 10′ della ripresa a Cesena, dopo un rinvio lungo, per evitare di peggiorare la situazione. Lunedì filtrava ottimismo circa un suo recupero, ma l’ecografia effettuata ieri consiglia un minimo di prudenza. Ne eseguirà un’altra di controllo venerdì, alla vigilia dell’incontro con la squadra toscana: un suo recupero non è del tutto escluso proprio perché la lesione è minima, ma è più facile che rinvii il rientro alla trasferta di martedì prossimo a Chiavari, in casa dell’Entella. Tolti i lungodegenti Iunco, Siega e Liviero, Alfonso è stato l’unico, ieri, a svolgere un lavoro differenziato al Tombolato. […]
Ore 11.20 – (Mattino di Padova) Claudio Cappelletti, ma sul serio dice basta?«Dalla passione per il calcio non si va mai in pensione», risponde pronto lo storico segretario generale del Cittadella. «Negli ultimi 22 anni fare la spola tra Padova, dove vivo, e Cittadella è stata una bella abitudine, ma ormai ne ho 80: voglio stare più vicino alla mia famiglia e dedicarmi a fare il nonno». Lunedì sera la società, con in prima fila i Gabrielli, ha voluto festeggiarla con una cena al “Tezzon” di Camposampiero. «E confesso che mi sono commosso. Mi hanno consegnato una targa per ringraziarmi, ma ciò che mi ha fatto più piacere è aver letto negli occhi di tutti il loro affetto. Ho capito che forse sono stato un esempio. Anche per Alberto Toso, il nuovo segretario generale, cresciuto all’interno di questa società iniziando dal settore giovanile, vera palestra per poter seguire i grandi. Oggi Alberto è molto più bravo di me». Lei ha iniziato a lavorare sotto le Mura nel ’95… «Prima ero stato al Padova di Boldrin, Pilotto e di quel grande presidente che è stato Puggina. Ho lavorato anche al Venezia, con Zamparini e Marotta, ed ero al Noventa quando venni a sapere per vie traverse che il Cittadella cercava una figura come la mia. Il direttore era De Poli, che avevo conosciuto negli anni in biancoscudato. Lo chiamai: “Ma è vero che cerchi un nuovo segretario?”. Mi fece incontrare il presidente, che all’epoca era Piergiorgio e mi accordai». […]
Ore 10.50 – (Gazzettino) Per cui si tratterebbe di capire se c’è un piano economico per poter mettere a punto questo progetto». […] Non manca un retroscena sulla giornata padovana trascorsa dal nuovo socio Joseph Oughourlian. Dopo avere assistito alla vittoria con il Ravenna, il finanziere franco-armeno ha cenato insieme a Bonetto al Kofler, con le rispettive famiglie. Inclusa quella di Moreno Beccaro, socio storico del presidente biancoscudato. «Una cosa molto semplice, abbiamo mangiato una pizza. Mi sono reso conto ancora di più dello spessore della persona. Abbiamo veramente molti punti in comune, e spero che insieme possiamo fare bene per il Padova. Siamo rimasti d’accordo di risentirci tra un paio di settimane, quando anche la situazione di classifica della squadra sarà più chiara. E piano piano possiamo cominciare a programmare la prossima stagione, sia in termini di ragionamenti tecnici e sia sul piano organizzativo e strutturale».
Ore 10.40 – (Gazzettino) «Il rinnovo di Zamuner? Problemi zero». Più chiaro di così non potrebbe essere il presidente Roberto Bonetto che blinda il direttore generale biancoscudato. […] «Purtroppo l’unica nota dolente della stagione è l’affluenza del pubblico, che è dovuta a un insieme di circostanze: dagli orari delle partite, al fatto che una volta si gioca di sabato e un’altra alla domenica, senza dimenticare il problema dello stadio. Vedremo di avere un incontro tra un paio di settimane con l’amministrazione comunale per definire alcune questioni. Prima di tutto l’opportunità di sviluppare al fianco dello stadio la casa del Padova, nella quale riunire la prima squadra e tutte le formazioni del settore giovanile. E questa è la priorità. In secondo luogo capire quali sono i punti d’interesse per un restyling dell’Euganeo, o se c’è addirittura la possibilità di passare a uno stadio nuovo che potrebbe essere fatto solo con l’investimento di privati.
Ore 10.30 – (Gazzettino) […] Ieri intanto la Lega ha ufficializzato la programmazione delle ultime undici giornate della stagione regolare. Salvo diversa indicazione, le partite si giocheranno di domenica. Questi gli impegni dei biancoscudati: Padova-Teramo sabato 3 marzo (ore 16.30); Bassano-Padova 11 marzo (20.30); Padova-Feralpi Salò mercoledì 21 marzo (20.30); Mestre-Padova 25 marzo (16.30); Padova-Pordenone sabato 31 marzo (20.30); Triestina-Padova 8 aprile (16.30); Padova-Albinoleffe 15 aprile (20.30); Fermana-Padova 22 aprile 16.30; Reggiana-Padova 29 aprile (14.30); Padova-Gubbio 6 maggio (17.30). Il 18 marzo la squadra riposa.
Ore 10.20 – (Gazzettino) Elongazione al bicipite femorale della gamba destra. Questo il responso della risonanza magnetica effettuata da Belingheri, che non sarà a disposizione per la trasferta con il Sudtirol. Beninteso, niente di preoccupante, però il centrocampista rimarrà a riposo questa settimana, nella quale si cimenterà tra fisioterapie e lavoro differenziato: il suo rientro in gruppo è previsto lunedì. Con il forfait di Belingheri, oltre a quello di Pulzetti già ai box con il Ravenna, sempre a centrocampo va monitorata la situazione di Mandorlini che per il secondo giorno di fila non si è allenato con i compagni a causa di una contusione, anche se oggi dovrebbe riaggregarsi.
Ore 10.00 – (Mattino di Padova) «Papà non l’ho mai avuto come allenatore, ma una qualità gliela ruberei, se potessi: il suo sinistro, essendo io un destro. Mi piace, però, come guarda e riguarda le partite al computer. A casa ne ha due e in uno studia e annota l’errore commesso, nell’altro ha già la correzione pronta. Non lascia niente al caso. Quanto a Bisoli, è uno tosto. Sabato mi ha elogiato nel dopo-gara? Lo ringrazio per le belle parole che ha speso nei miei confronti. È una persona che ti fa crescere molto, soprattutto di testa, perché è impossibile perdere la concentrazione. Se ne accorge subito, e non te lo permette, devi andare sempre a 110 all’ora in ogni allenamento». […] State correndo verso la Serie B. C’è qualche promessa o voto particolare legato alla promozione?«Intanto non abbiamo ancora fatto nulla. Quando avremo la certezza matematica, ci penserò».Il d.g. Zamuner è impegnato nel rinnovare i contratti con tutti i componenti della rosa. Dei giovani mancate solo lei e Marcandella. Problemi?«No, affatto. Anzi, spero di essere confermato. Ci terrei tanto».
Ore 09.50 – (Mattino di Padova) […] Riccardo Serena, per un ragazzo che sino al maggio 2017 calcava le scene della Serie D, arrivare a Padova e giocare spesso è stato un bel salto… «Altroché! Ma la mia crescita, per quanto importante, non è sufficiente. Vengo sempre agli allenamenti con l’idea di migliorarmi, ne ho bisogno». Che differenze ha trovato, passando dai dilettanti alla C? «Una su tutte, enorme: sul piano del ritmo non c’è paragone. Tant’è che, all’inizio, non riuscivo a stare dietro al pallone. Più ti abitui, più ti alleni, invece, e più le cose ti vengono meglio…». Papà? «Mi ha sempre detto: “Gioca semplice”. I consigli, però, me li dà il mister». L’abbiamo vista disputare una grande ripresa a Fano, da regista. Spesso Bisoli la propone come mezzala. Qual è il ruolo che preferisce? «Proprio quello della mezzala. Perché posso lanciarmi in avanti. In realtà, mi piacciono un po’ tutte le posizioni lì in mezzo. Mi sento un jolly». […]
Ore 09.40 – (Mattino di Padova) Michele Serena, Riccardo sta facendo bene al Padova. Per essere alla sua prima stagione dopo il salto dalla D alla C, è un bel vedere… «Non parlo volentieri di lui, perché non voglio essere invadente. Cercate di capirmi…». Beh, almeno ci dica se si sarebbe mai aspettato di vederlo in così poco tempo tra i professionisti, e al Padova per giunta. «No, devo essere sincero su questo. I meriti? Credo vadano suddivisi fra i tecnici che ha avuto ed ha, dunque Feltrin (quand’era alla Union Pro, ndr), Tiozzo e Bisoli. Per ultimo, ci metterei Riccardo stesso. È stato seguito da bravi allenatori, un po’ come quando andavi a scuola e cambiavi professori senza contraccolpi sul piano della preparazione». Dà soddisfazione, a lei e sua moglie Patrizia, avere due figli che praticano calcio ad alti livelli? «Sì. Hanno scelto questo tipo di percorso entrambi, la loro è stata una libera scelta, ma per noi genitori l’altro motivo d’orgoglio è vederli diplomati, Riccardo lo è già come geometra, Filippo ci arriverà presto come ragioniere». Lo sa che Riccardo ha confessato di invidiarle il suo piede sinistro? «Che impari a calciare anche con quello, non è mai troppo tardi…». Senta, nessun accenno, ci pare di capire, ai motivi per cui si è dimesso dalla FeralpiSalò quand’era terza in classifica. «Parliamo d’altro…». […]
Ore 09.30 – (Mattino di Padova) Seconda seduta settimanale, ieri pomeriggio al Centro sportivo Geremia, per i biancoscudati. Il quadro è rimasto sostanzialmente invariato rispetto a lunedì, perché hanno svolto lavoro differenziato Candido, Pulzetti e Ravanelli, gli infortunati di lungo e recente corso, con Mandorlini e Marcandella che si sono limitati ad effettuare esercizi in palestra. C’era Belingheri, che si è sottoposto l’altro giorno ad una risonanza magnetica alla coscia destra infortunatasi contro il Ravenna: l’esame ha evidenziato un’elongazione al bicipite femorale, per cui il centrocampista, oltre a saltare la trasferta di Bolzano, è fortemente a rischio anche per la successiva partita all’Euganeo con il Teramo di sabato 3 marzo. Bloccato ancora dall’influenza Gliozzi, il grande “ex” della sfida con il Sudtirol, che dovrebbe comunque recuperare per la panchina. […]
Ore 09.00 – (Corriere del Veneto) […] Indichiamo il grado di difficoltà dei match con le stellette, da quattro a uno. SUDTIROL (sabato 24 febbraio, ore 14.30) ****. All’andata solo un’espulsione e un rigore nel finale di primo tempo spalancarono le porte della vittoria al Padova, che per il resto forse soffrì come in nessun’altra occasione, faticando pure con l’uomo in più. TERAMO (sabato 3 marzo, ore 16.30) *. Sulla carta una delle partite meno complicate, ma all’andata ci furono polemiche feroci, per cui sarà bene non sottovalutarla BASSANO (domenica 11 marzo, ore 20.30) ****. E’ una delle squadre più in forma del momento, la speranza di Bisoli è che rallenti un po’ la marcia. Quella del Mercante è una di quelle trasferte in cui potrebbe bastare anche un pareggio FERALPISALO’ (mercoledì 21 marzo, ore 20.30) ***. Il fattore campo regala un indiscutibile vantaggio contro una delle avversarie più temibili. All’andata ne venne fuori un pareggio, adesso con il cambio di allenatore le incognite aumentano MESTRE (domenica 25 marzo, ore 16.30) ***. Avversario che gioca e lascia giocare, all’andata mise alle corde il Padova a lungo, ma allo stesso tempo gli spazi che vengono concessi dietro possono regalare possibilità di colpire in qualsiasi momento della partita PORDENONE (sabato 31 marzo, ore 20.30) ****. Con il cambio di allenatore, il Pordenone torna ad essere una delle avversarie più complete del girone. All’andata il Padova vinse 2-1 al Bottecchia. TRIESTINA (domenica 8 aprile, ore 16.30) ****. Un’altra trasferta fra le più impegnative del girone di ritorno, soprattutto dopo il cambio di allenatore e l’addio di Sannino. L’orario è domenicale, ma per questo match, l’anticipo o il posticipo televisivo resta molto probabile. ALBINOLEFFE (domenica 15 aprile, ore 20.30) **. All’andata i seriani facevano molta più paura. Giocando all’Euganeo, la partita sembra decisamente più alla portata FERMANA (domenica 22 aprile, ore 16.30) **. Altra partita sulla carta abbordabile, nonostante all’andata sia finita 0-0 REGGIANA (domenica 29 aprile, ore 14.30) ****. La speranza è di arrivare a questo appuntamento con la promozione già in tasca. Altrimenti ci sarà da soffrire al Mapei Stadium. GUBBIO (domenica 6 maggio, ore 17.30) *. Forse l’impegno più facile e abbordabile. Ma potrebbe essere una partita ininfluente.