Cittadella-Empoli, Paleari: “Alfonso? Sabato torna in porta, mi ha lasciato un’altra mezz’oretta per divertirmi! E sabato…”

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«Alfonso mi ha lasciato un’altra mezz’oretta per divertirmi». Il sorriso non manca mai sul volto di Alberto Paleari. È anche per questo che risulta difficile, a Cittadella, trovare qualcuno a cui questo ragazzone brianzolo di 25 anni non sia simpatico. Quando gli capita, poi, lui ripaga tutti in campo, come sabato scorso a Cesena, quando ha sostituito il collega risultando decisivo. «Attorno al 40′ Alfonso ci aveva detto che avvertiva un po’ di fastidio, tra il retto femorale e l’adduttore, così, all’intervallo, mentre i compagni erano in spogliatoio, ho cominciato a scaldarmi. Ma Enrico non ha nulla di serio (ieri ha svolto un allenamento differenziato, ndr), sabato tornerà fra i pali». Tutti hanno elogiato lo spettacolare volo sul sinistro di Cacia, ma in realtà, appena entrato, ha subito dovuto distendersi sul rasoterra di Jallow. «Se al primo intervento ti riesce qualcosa di buono, poi ti senti più sicuro. La seconda parata è stata più difficile, perché Cacia aveva uno specchio ampio di porta davanti a sè, mentre Jallow doveva per forza mettere la palla lì». Adesso arriva l’Empoli, che affronterete in emergenza difensiva, visto che Salvi e Varnier saranno assenti per squalifica. All’andata lei riuscì a tenere la porta inviolata. «Pelagatti, che non giocava da un po’, si è comportato bene da terzino, non sarà un problema per lui tornare al centro. Oppure assieme a Scaglia giocherà Adorni. In ogni caso, già all’andata si è visto che siamo riusciti a limitarli, al di là del palo che colpì Donnarumma». Già, come si fermano lui e Caputo?«Valutati come coppia, sono probabilmente gli attaccanti più forti della categoria. E poi sono il terminale di una squadra che sa giocare a calcio. Ho in mente la loro vittoria sul Palermo: ad un certo punto hanno tenuto la palla per un minuto di fila, tutto di passaggi rapidi a pelo d’erba, un po’ come proviamo a fare noi. Quando una squadra costruisce trame del genere, risulta molto complicato trovare le contromosse per arginarla. Per contro, questa è una partita che si prepara da sola, non avremo bisogno di stimoli ulteriori».

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(Fonte: Mattino di Padova. Trovate il resto dell’articolo sull’edizione odierna del quotidiano)




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