Cesena-Cittadella, Scaglia: “Certi mugugni allo stadio non aiutano! E dispiace sentire anche qualche insulto…”

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Filippo Scaglia, ma lei come se la spiega questa differenza enorme tra il rendimento esterno e quello interno del Cittadella? «Se sapessimo rispondere, non saremmo qui a parlarne ancora, avremmo risolto il problema. Sicuramente, a livello inconscio, si è creata una forma mentale per cui alla prima difficoltà in casa iniziamo a pensare: ecco che ne perdiamo un’altra», replica il difensore centrale torinese. «Credo che servirebbe il risultato in grado di darci la scintilla e farci voltare pagina. Ci consentirebbe di tornare a giocare con la leggerezza che abbiamo in trasferta e che si vede anche nei gol che fuori casa facciamo e che al Tombolato, magari, sbagliamo».

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«Dico anche che continuare a parlare di questo saltino non aiuta a vivere la situazione al meglio. Così come non ci aiutano certi mugugni allo stadio». Si riferisce a qualche episodio in particolare? «Se contate i passaggi di fila che hanno portato al gol di Strizzolo, sono 30. Bene, mi sembra eccessivo che al primo passaggio all’indietro della partita si sentano mormorii. Le critiche ci stanno, ci mancherebbe, e in casa dobbiamo migliorare, è evidente, ma abbiamo sempre cercato di dare il meglio di noi stessi, per questo mi è dispiaciuto sentire qualche insulto e qualche “andate a lavorare”. Mi riferisco solo ad una piccola fetta di tifosi, che peraltro paga il biglietto e ha il diritto di esprimersi, però io sono qui da un po’ di anni e ho vissuto stagioni in cui siamo stati per tre mesi senza vincere, e nessuno diceva niente». Siete voi che avete abituato tutti bene… «Sì, ma quella di Cittadella è una realtà talmente splendida che mi sembra persino inutile alzare i toni in questo modo».

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(Fonte: Mattino di Padova. Trovate il resto dell’articolo sull’edizione odierna del quotidiano)




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