Sul percorso del Cittadella, che sfodera ottime prestazioni in trasferta, Enrico Pezzi osserva: «Ci sono condizioni ottimali per fare bene. Il nostro è un calcio propositivo che mantiene lo stesso atteggiamento in casa e in trasferta, mentre la gran parte delle altre squadre fuori casa sono più guardinghe per ridurre al minimo i rischi. La spiegazione che mi do per le troppe sconfitte al Tombolato è in parte legata al nostro modo di giocare e anche a una pesantezza che deriva dal prolungarsi dei risultati negativi in casa. Credo che basterebbe un successo, magari ottenuto con una casualità, per sbloccarci. Dobbiamo però migliorare in particolare nel gestire meglio i momenti critici riuscendo a non prendere gol». A livello personale Pezzi esprime soddisfazione: «Sono stato tre anni a Benevento e mi sono ben inserito ritagliandomi un mio spazio. A Cittadella non sono ancora riuscito a fare altrettanto, anche per problemi fisici. Con il Novara sono rientrato praticamente dopo due mesi ritrovando sensazioni positive. Sono felice per quel che ho cercato di fare, anche se si può fare meglio con la necessaria continuità e condizione fisica». Da riminese il match di sabato prossimo a Cesena ha un sapore particolare. «Ricordo le tante sfide quando ero nel settore giovanile del Rimini e anche lo scorso anno con il Benevento quella è stata una partita che ho sentito di più. Troveremo una squadra molto diversa e con un altro allenatore rispetto all’andata (vittoria per 4-0 al Tombolato ndr), che ha nella compattezza la sua arma migliore».
[…](Fonte: Gazzettino. Trovate il resto dell’articolo sull’edizione odierna del quotidiano)