Ore 21.00 – (Gazzettino, edizione di Venezia) […] Per gli arancioneri questa sarà la prima partita di un ciclo davvero durissimo che li vedrà affrontare quattro formazioni di vertice in quello che, come spiega Alessandro Fabbri, sarà un crocevia fondamentale per la stagione. “La squadra sta bene ed è pronta ad affrontare questa difficile partita, dove incontreremo una formazione fisica che ha fame di punti e vittorie”. La Samb di Ezio Capuano infatti è a secco di successi da quattro partite, un fattore che può rivelarsi fondamentale. “Loro sono obbligati a vincere, e questo può crear loro qualche pressione. Dalla loro ci sarà ovviamente la spinta del pubblico, ma noi abbiamo preparato la gara al meglio e siamo pronti a scendere in campo e giocare la nostra partita”. […] “L’ambiente sarà molto caldo, e lo stadio per quanto bello può creare anche un senso di timore reverenziale. Loro sono una squadra attenta alla fase difensiva che punta sulle ripartenze, e noi dovremo saper far fronte a tutte queste insidie mantenendo la calma senza farci prendere dall’ansia. Domani il pallone non dovrà scottare”. Le molte voci di mercato che hanno accostato l’esterno alla Sambenedettese potevano portarlo a giocare questa gara con la maglia avversaria. “Per fortuna non è andata così – risponde con orgoglio Fabbri – posso solo dire che mi fa tanto piacere essere rimasto qui”. […]
Ore 20.30 – (Il Piccolo) La preparazione alla partita che segnerà la prima in panchina di Princivalli comincia subito con un grattacapo. Sabato al Rocco contro l’Albinoleffe (calcio d’inizio alle 14.30), non ci sarà infatti Petrella. Sabato scorso a Meda l’esterno alabardato è rimasto vittima di una forte distorsione alla caviglia che l’ha costretto a uscire anzitempo. Dagli esami diagnostici per fortuna è emerso che non c’è nulla di rotto, ma di sicuro sabato contro l’Albinoleffe Petrella non sarà disponibile, anzi probabile che ne abbia per almeno due settimane. Ieri non hanno preso parte alla seduta nemmeno Acquadro e Meduri, messi ko da un virus influenzale: per entrambi comunque ci sono buone possibilità di recupero, la situazione andrà monitorata in questi giorni. Sarà ancora assente Aquaro, che comunque ha svolto la prima parte dell’allenamento ed è in progresso. In ogni caso, nonostante l’importanza di Petrella, nella rosa alabardata non mancano le alternative. Il sostituto naturale è certamente Bariti, già visto in campo contro il Renate e rimessosi in fretta da un problemino muscolare. Ma va ricordato che è pienamente recuperato anche Hidalgo, già visto con la Berretti, e che all’occorrenza anche Bracaletti potrebbe giocare esterno alto cambiando qualcosa a centrocampo. Per il resto non ci dovrebbero essere variazioni rispetto alla vittoriosa partita con il Renate. […]
Ore 20.00 – (Il Piccolo) Un anno e mezzo da vice, prima di Andreucci e poi di Sannino. Adesso, appena un mese dopo aver ottenuto il patentino da allenatore professionista di seconda categoria – Uefa A, a Nicola Princivalli è stata affidata la panchina della Triestina. Quello che era un legittimo sogno per il futuro, si è già trasformato in realtà: «Sì – confessa Princivalli – non pensavo che questo ruolo arrivasse cosi presto e con queste modalità particolari. Ma, purtroppo o per fortuna a seconda dei punti di vista, è capitato e non ci si tira certo indietro. Se mi sento pronto? Se uno ha l’idea di fare questo mestiere, significa che crede di poterlo fare e vuole arrivare proprio a certi momenti, per cui si deve sentire pronto. Dispiace che succeda in questo modo, ma per me è una grande opportunità e un grande punto di partenza». Milanese aveva già sorpreso tutti nominandolo nell’estate 2016 vice di Andreucci, ora gli affida addirittura le chiavi della panchina. Segno che quanto fatto vedere finora lo ha convinto. «Io ringrazio Mauro per avermi preso un anno e mezzo fa – afferma Princivalli – e ora perché dimostra grande coraggio nel darmi fiducia. Non era una scelta facile. E con tutto il rispetto per gli altri, non siamo il Santarcangelo o il Renate, siamo la Triestina, che si sta giocando ancora tanto in un campionato importante: per me è un’occasione più unica che rara perché non sono certo il Gattuso e l’Inzaghi di turno. E partire da una Triestina che punta a far bene, per me è stimolante e mi riempie anche di responsabilità». […]
Ore 19.30 – (Il Piccolo) Si sono lasciati ieri mattina con il gentlemen agreement di non rilasciare dichiarazioni. Di fatto si erano allontanati, non sul piano personale ma quanto a visioni sulla gestione della squadra, già da tempo. Ma ieri è stato Giuseppe Sannino, secondo uno suo costume ormai consumato (era successo a Salerno, al Wattford, al Catania) a presentare le dimissioni da tecnico della Triestina nelle mani dell’amico (o ex?) amministratore unico Mauro Milanese. Che peraltro non le ha respinte. Ma il divorzio è sempre un fallimento. La frattura era già emersa nella seduta di martedì lasciata improvvisamente dall’allenatore che peraltro aveva dato segni di irritabilità nel dopo partita di Meda nonostante la vittoria. Quello di ieri è stato un fulmine a ciel sereno solo nella tempistica anche perché la società aveva deciso di continuare il rapporto fino al termine della stagione. Il suo lavoro va in eredità a Nicola Princivalli, suo vice, e ora alla prima esperienza da allenatore (Stefano Lotti siederà in panchina accanto all’ex centrocampista). Sannino, che non è tipo che si accontenta di vivacchiare, ha tolto gli ormeggi con un anno e mezzo d’anticipo rispetto all’accordo siglato nel luglio scorso con la società alabardata. Questo depone a favore di quell’integrità che proprio lui ha sempre evidenziato anche quando i risultati sono venuti meno. «Se vinco sono bravo altrimenti sono un co….» aveva detto ai giornalisti con tono mica tanto scherzoso sabato pomeriggio. «Io credo in certi valori e nel lavoro di un gruppo fantastico, i risultati sono un aspetto collaterale» ha spesso sottolineato in questi sette mesi di lavoro. […] Ora tocca a Princivalli e Lotti (con l’assistenza di Milanese) cercare di far lievitare in questi ultimi quattro mesi le quotazioni dell’Unione. […]
Ore 19.00 – (Gazzettino, edizione di Pordenone) […] La spiegazione della decisione è arrivata via telefono. Re Mauro non aveva seguito i ramarri a Bolzano. «Chiedo scusa ai tifosi dice Lovisa -, ma non per non aver esonerato prima Colucci, come avevano chiesto. Chiedo scusa per quello che si è visto in campo al Druso. Una squadra svogliata, senza carattere e senza anima. Posso comprendere le sconfitte. Ciò che non accetto è che vengano subite senza lottare». Il presidente non addossa tutte le colpe a Colucci, considerato dai fan (e non solo) ancora troppo giocatore e non abbastanza allenatore. «Non mi rimangio ciò che ho detto di lui in passato riprende il discorso -: è un mister preparato e un grande uomo. Lo ha dimostrato rendendosi conto anche lui che la situazione esistente non poteva protrarsi ancora a lungo. La decisione presa continua Lovisa era dunque inevitabile, ma non va vista dal punto di vista tecnico-tattico. Il calo della squadra è questione di testa, non di gambe. Il gruppo aveva bisogno di un motivatore. Uno che entri subito nel ruolo, senza perdere tempo. Per questo motivo spiega – la nostra scelta è caduta, ancora una volta, su Fabio Rossitto. Lui conosce bene l’ambiente ed è un combattente. Non ha avuto fortuna nelle due precedenti esperienze in neroverde, ma la seconda era quasi una missione impossibile. Tutti però, io per primo, gli hanno riconosciuto impegno e dedizione. Inoltre abbiamo bisogno di entusiasmo e Fabio è amato dai tifosi». […]
Ore 18.30 – (Gazzettino, edizione di Pordenone) Finisce il giorno di San Valentino l’idillio fra Mauro Lovisa e Leonardo Colucci. Il tecnico di Cerignola è stato difeso a spada tratta sino a ieri. Fatale, al di là della sconfitta (0-1), è stato l’atteggiamento indisponente in campo di Burrai e soci al Druso di Bolzano. Nemmeno un tiro nello specchio della porta altoatesina, mentre dalla parte opposta l’esordiente Stefano Mazzini (classe ’98, scuola Atalanta) si è meritato la palma del migliore in campo, evitando ai suoi di subire un’umiliante goleada. Da questa mattina al Centro De Marchi alla guida dei ramarri, con buona pace del popolo naoniano, tornerà Fabio Rossitto. È alla terza esperienza sulla panca neroverde. Un vero motivatore, adatto a ridare orgoglio e dignità alla truppa di re Mauro. Che sarebbe stata giornata determinante per la sorte di Colucci si era capito sin dalle prime battute. In campo è sceso un Pordenone dimesso, fermo sulle gambe e senza idee. Sono venuti a mancare anche i cross dalle fasce e i lanci di Burrai, situazioni classiche del ramarro di Colucci. Stefani e compagni vanno subito in difficoltà. […] Il Pordenone produce solo una velleitaria rovesciata di Misuraca in pieno recupero che si infrange sul muro altoatesino. Troppo poco per continuare ad assolvere Colucci.
Ore 18.00 – (Messaggero Veneto) Saranno tanti i tifosi presenti oggi al De Marchi. Perché il popolo neroverde ama Fabio Rossitto e nel pomeriggio sarà ad assistere al primo allenamento del condottiero pordenonese, per la terza volta tecnico della squadra della sua città. L’ex centrocampista dell’Udinese firmerà un contratto sino a giugno di quest’anno: sarà, salvo clamorose sorprese, il traghettatore in attesa del grande nome che la proprietà ingaggerà per il prossimo campionato di serie C. Si parla già di Claudio Foscarini, ex storico trainer del Cittadella, di Bepi Pillon, ex Chievo in serie A e Padova, ma soprattutto di Mauro Zironelli, tecnico del Mestre ed ex Sacilese: proprio quest’ultimo, nelle grazie di Lovisa da tempo per il suo gioco offensivo e spumeggiante, sembra essere il preferito (anche se il suo contratto col Mestre scadrà nel 2019). […] Lovisa si è espresso ieri, nel corso del telegiornale della nuova tv “Il13” diretto da Gigi Di Meo. «Forse qualche calciatore aveva voltato le spalle a Colucci – ha ammesso il presidente del Pordenone -. Nei rapporti con loro ha avuto qualche problema: pure la scorsa stagione a Reggio Emilia il mister aveva avuto questo tipo di difficoltà. Io ho continuato a dargli fiducia perché dal punto di vista tecnico ha sempre lavorato molto bene. Adesso però guardiamo avanti, Fabio mi ha detto subito di sì e ora vogliamo che lui dia una scossa e porti entusiasmo». […] «Si è spenta completamente la luce – ha continuato Lovisa -. Oggi (ieri, ndr) siamo stati inguardabili. Mi sono vergognato, penso sia stata una delle peggiori partite della mia presidenza. Devo chiedere scusa ai tifosi». […]
Ore 17.30 – (Messaggero Veneto) Tanto tuonò che piovve: ancora una sconfitta per il Pordenone e, stavolta, patron Lovisa non ha più armi per difendere Colucci. Lo 0-1 di Bolzano, giunto al termine di una partita a dir poco imbarazzante da parte dei ramarri, fa scattare l’immediato esonero del tecnico. Al suo posto il numero uno del club si affida, per la terza volta nella sua gestione, all’amico fidato Fabio Rossitto. A lui, dunque, il compito di traghettare una super squadra – perché altrimenti non può essere definito il Pordenone – ai playoff e possibilmente in una posizione dignitosa, magari la seconda. L’augurio è che questa volta vada in porto la missione dell’ex bianconero, amatissimo dai tifosi ma che nelle due precedenti occasioni aveva chiuso l’incarico con due cocenti delusioni: la mancata promozione dalla D alla C (fatale la sfida decisiva persa a Porto Tolle nel 2013) e una mesta retrocessione (ai playout contro il Monza, dopo una grande rimonta partita però troppo tardi, nel 2015). […] «La decisione è stata inevitabile – il primo commento di Lovisa -. Dopo la sconfitta con la FeralpiSalò non c’è stata alcuna reazione: chiediamo scusa ai tifosi per la prestazione. Per la seconda gara consecutiva l’arbitraggio è stato altamente penalizzante: chiediamo maggior rispetto, ma ciò non è un alibi per la meritata sconfitta. Ora rimbocchiamoci le maniche e ripartiamo». In effetti a decidere la sfida di Bolzano è una decisione arbitrale a dir poco dubbia: al 10′ della ripresa, sugli sviluppi di un calcio d’angolo per l’Alto Adige, Pasciuta di Agrigento (lo stesso direttore di gara che a ottobre 2015 decretò il penalty inesistente del 2-2 al Bottecchia, sempre a favore degli altoatesini, al 95′: corsi e ricorsi…) vede una trattenuta di Formiconi su Erlic, in un’azione molto confusa. Costantino dagli undici metri segna all’angolino, con Mazzini che intuisce ma non ci arriva. Ma proprio Mazzini, “portierino” del ’98 ex Atalanta, all’esordio in neroverde, è il grande protagonista dell’incontro, con almeno quattro interventi decisivi, due per tempo. […]
Ore 17.00 – (Corriere del Veneto, edizione di Vicenza) Oggi dovrebbe essere la volta buona. Dopo tante promesse fatte durante la fallimentare gestione del politico piemontese Fabio Sanfilippo, oggi i calciatori del Vicenza dovrebbero ricevere i bonifici dei tanto attesi stipendi. Le mensilità da saldare sono quattro, ma ancora non è chiaro se verranno pagati solo i mesi di settembre e ottobre scaduti il 18 dicembre scorso oppure se si riuscirà ad onorare anche le mensilità di novembre e dicembre la cui naturale scadenza è domani, 16 febbraio. In via Schio nessuno vuol parlare della questione, anche perché l’operazione verrà eseguita in collaborazione con la Lega di Serie C perché, vista la situazione del Vicenza Calcio, il curatore fallimentare non potrebbe pagare i debiti relativi a prima del suo insediamento. L’unica cosa che pare certa è che, per pagare gli stipendi, verranno usati i soldi della fideiussione, pari a 750 mila euro, che in estate la vecchia proprietà ha presentato a garanzia. In attesa dei bonifici, ieri al centro tecnico di Isola Vicentina, la squadra biancorossa ha disputato un test amichevole, vinto dal Vicenza 10 a 0, contro la formazione del Asd Fides San Pietro in Gù (Seconda categoria). Mister Zanini ha mischiato le carte, schierando due formazioni in cui c’erano i presunti titolari e le riserve, constatando le buone condizioni di Alimi e Romizi in mediana e il pieno recupero di Magri in difesa. Sabato a Fano il tecnico del Vicenza non potrà disporre solo degli infortunati di lungo corso Salifu, Ferchichi e Turi, ma il resto del gruppo sta bene e quindi per Zanini ci sarà anche la possibilità di scegliere chi mandare in campo. L’unica cosa certa è che il Vicenza giocherà col 4-3-1-2, con De Giorgio che, come a Salò, agirà dietro le punte. Zanini non ha dato indicazioni sull’undici titolare a Fano, ma dubbi e ballottaggi si sono intuiti. In difesa, davanti a Valentini, Malomo giocherà a destra e Giraudo a sinistra, mentre Magri, Crescenzi e Milesi sono in tre per due maglie. […]
Ore 16.10 – Qui Appiani: termina l’allenamento.
Ore 15.50 – Qui Appiani: partitella finale.
Ore 15.30 – Qui Appiani: visita a sorpresa di Ivan Ramiro Cordoba, che saluta Pinzi e Bisoli.
Ore 15.10 – Qui Appiani: torna regolarmente in gruppo Capello.
Ore 14.50 – Qui Appiani: a parte Candido, Marcandella e Ravanelli. A bordo campo Pulzetti.
Ore 14.30 – Qui Appiani: Biancoscudati in campo per l’allenamento.
Ore 13.40 – (Gazzettino, edizione di Venezia) Sette punti nelle ultime tre partite, il Venezia rialzatosi dopo la crisi non ha nessuna intenzione di fermarsi. Dopodomani arriva l’Avellino (ore 15) e bastano due chiacchiere con Agostino Garofalo per una conferma dei tanti i motivi che spingeranno gli arancioneroverdi a cercare la terza vittoria di fila al Penzo. «Sabato inizia una maratona con 4 partite in 15 giorni e partire col piede giusto sarebbe importantissimo parla chiaro il terzino lagunare . Non faccio calcoli, dico solo che possiamo puntare ad ottenere sempre il massimo e a fare più punti possibile. Ne mancano 14 alla quota-salvezza dei 50 però non ci nascondiamo, siamo nel playoff da inizio stagione e ci teniamo a restarci, non riuscirci sarebbe una beffa». Dopo aver sfidato da ex Bari e Spezia, Garofalo si appresta ad un incrocio particolare dalle parti delle panchine. «Mi fa piacere ritrovare Walter Novellino, un tecnico con il quale ho avuto un rapporto stupendo quattro anni fa a Modena, quando arrivammo ai playoff per la A eliminando lo Spezia e uscendo per 1-0 al secondo turno col Cesena. Novellino è un allenatore che sa sempre come farti dare quel qualcosa in più, non nascondo che dopo Modena mi aveva cercato ancora, ma per vari motivi ho fatto altre scelte. Il suo Avellino è tosto e scorbutico, la stiamo preparando come si deve perché vogliamo batterlo». […]
Ore 13.20 – (Corriere del Veneto, edizione di Venezia) Ieri mattina il capitano del Venezia Evans Soligo e il portiere Emil Audero hanno visitato l’Istituto comprensivo «Luigi Nono» di Mira in occasione della seconda edizione delle «Giornate dello Sport» indette dalla Regione. Oltre 150 i bambini coinvolti negli incontri organizzati dai docenti dell’istituto. Nella prima parte della giornata i giocatori arancioneroverdi si sono intrattenuti con quattro classi di terza elementare della scuola primaria «Ugo Foscolo». A metà mattina si sono spostati nell’aula magna dell’attigua scuola secondaria «Giacomo Leopardi» per dialogare con altre due classi. Tanto entusiasmo degli studenti che hanno fatto a Soligo e ad Audero domande sui valori dello sport, sull’importanza dell’alimentazione e dell’attività fisica in generale, curiosità sulla vita dello sportivo e molte altre domande di carattere più personale. […]
Ore 13.00 – (La Nuova Venezia) «Conosco bene Novellino, so con quanta cura prepara ogni partita, l’Avellino venderà cara la pelle al “Penzo”». Agostino Garofalo continua a scorrazzare sulla fascia sinistra, unico giocatore del Venezia rimasto in diffida, e sabato si prepara a salutare il suo vecchio maestro. «Siamo stati insieme al Modena per una stagione, in Serie B», ricorda il difensore arancioneroverde, «Abbiamo avuto un buon rapporto, tanto è vero che dopo che le nostre strade si sono separate ha cercato di riportarmi con lui». Era la stagione 2013-2014, Garofalo arrivò a Modena in prestito dal Siena, Novellino vi era arrivato il 20 marzo per sostituire Dario Marcolin. Al “Partenio” Garofalo non c’era, stava ancora smaltendo l’infortunio patito in preritiro al polpaccio, sarebbe rientrato la settimana successiva contro il Parma in panchina. Ma sabato non mancherà nella prima di quattro partite ravvicinate.«È un campionato nel quale non si possono fare previsioni a lunga gittata, bisogna pensare unicamente alla partita successiva», osserva Garofalo, «Stiamo attraversando un buon periodo, testimoniato dai 7 punti conquistati nelle ultime tre gare. Vogliamo dare continuità ai risultati per avvicinarci rapidamente a quella quota 50 che rimane il nostro primo obiettivo. A quel punto, se ci sarà tempo, ci concentreremo per centrare anche i playoff. Siamo stati quasi sempre dentro alla zona playoff, non possiamo non pensarci, anche se sappiamo quale è la nostra priorità». […]
Ore 12.20 – (Gazzettino) […] Il protagonista in questione è Damien Florian, che da quando è iniziato il girone di ritorno è andato a segno quattro volte: due appunto con gli aponensi, e una con Adriese e Virtus Vecomp. Mentre all’andata nello stesso numero di partite aveva fatto anche meglio realizzando sette sigilli. «Già, per questo dico che sono abbastanza soddisfatto dato che sono un po’ indietro rispetto a un girone fa. Lavoro sempre per migliorarmi, non bisogna mai accontentarsi. Mi auguro di continuare a segnare, anche perché ho recuperato dall’infortunio e mi sento molto bene fisicamente. I gol non sono comunque la mia priorità, l’importante è che vinca la squadra. Stiamo facendo meglio dell’andata, per cui sono molto contento. Ma già domenica ci attende un autentico esame di maturità». […] In classifica siete quarti, a dieci lunghezze dalla capolista Campodarsego. Più vicine Virtus Vecomp (sette punti) e Arzignano (quattro). «Il nostro obiettivo è ragionare di partita in partita e cercare di raccogliere più punti possibile, è inutile guardare troppo avanti. L’unico rammarico che abbiamo è avere lasciato per strada sei punti nel doppio confronto con la Clodiense: non dico che potevano essere due vittorie, ma qualche punto in più ci avrebbe permesso di stare più vicino alle compagini che ci precedono. In questo momento siamo nei play off e considerato che ci siamo stati dentro sin dall’inizio, sarebbe giusto rimanerci fino al termine del campionato. Bisogna continuare a lavorare sodo per portare a casa punti, concentrandoci solo sul nostro percorso senza guardare agli altri. Dobbiamo continuare su questa strada, già da domenica che è una partita davvero importante».
Ore 11.50 – (Gazzettino) […] Sul percorso del Cittadella, che sfodera ottime prestazioni in trasferta, Enrico Pezzi osserva: «Ci sono condizioni ottimali per fare bene. Il nostro è un calcio propositivo che mantiene lo stesso atteggiamento in casa e in trasferta, mentre la gran parte delle altre squadre fuori casa sono più guardinghe per ridurre al minimo i rischi. La spiegazione che mi do per le troppe sconfitte al Tombolato è in parte legata al nostro modo di giocare e anche a una pesantezza che deriva dal prolungarsi dei risultati negativi in casa. Credo che basterebbe un successo, magari ottenuto con una casualità, per sbloccarci. Dobbiamo però migliorare in particolare nel gestire meglio i momenti critici riuscendo a non prendere gol». A livello personale Pezzi esprime soddisfazione: «Sono stato tre anni a Benevento e mi sono ben inserito ritagliandomi un mio spazio. A Cittadella non sono ancora riuscito a fare altrettanto, anche per problemi fisici. Con il Novara sono rientrato praticamente dopo due mesi ritrovando sensazioni positive. Sono felice per quel che ho cercato di fare, anche se si può fare meglio con la necessaria continuità e condizione fisica». Da riminese il match di sabato prossimo a Cesena ha un sapore particolare. «Ricordo le tante sfide quando ero nel settore giovanile del Rimini e anche lo scorso anno con il Benevento quella è stata una partita che ho sentito di più. Troveremo una squadra molto diversa e con un altro allenatore rispetto all’andata (vittoria per 4-0 al Tombolato ndr), che ha nella compattezza la sua arma migliore». […]
Ore 11.30 – (Mattino di Padova) Filippo Scaglia, ma lei come se la spiega questa differenza enorme tra il rendimento esterno e quello interno del Cittadella? «Se sapessimo rispondere, non saremmo qui a parlarne ancora, avremmo risolto il problema. Sicuramente, a livello inconscio, si è creata una forma mentale per cui alla prima difficoltà in casa iniziamo a pensare: ecco che ne perdiamo un’altra», replica il difensore centrale torinese. «Credo che servirebbe il risultato in grado di darci la scintilla e farci voltare pagina. Ci consentirebbe di tornare a giocare con la leggerezza che abbiamo in trasferta e che si vede anche nei gol che fuori casa facciamo e che al Tombolato, magari, sbagliamo». […] «Dico anche che continuare a parlare di questo saltino non aiuta a vivere la situazione al meglio. Così come non ci aiutano certi mugugni allo stadio».Si riferisce a qualche episodio in particolare? «Se contate i passaggi di fila che hanno portato al gol di Strizzolo, sono 30. Bene, mi sembra eccessivo che al primo passaggio all’indietro della partita si sentano mormorii. Le critiche ci stanno, ci mancherebbe, e in casa dobbiamo migliorare, è evidente, ma abbiamo sempre cercato di dare il meglio di noi stessi, per questo mi è dispiaciuto sentire qualche insulto e qualche “andate a lavorare”. Mi riferisco solo ad una piccola fetta di tifosi, che peraltro paga il biglietto e ha il diritto di esprimersi, però io sono qui da un po’ di anni e ho vissuto stagioni in cui siamo stati per tre mesi senza vincere, e nessuno diceva niente». Siete voi che avete abituato tutti bene… «Sì, ma quella di Cittadella è una realtà talmente splendida che mi sembra persino inutile alzare i toni in questo modo». […]
Ore 11.10 – (Mattino di Padova) Il Cittadella è a corto di terzini. Nel giro di poche ore ha perso Liviero, che difficilmente tornerà in campo in questa stagione dopo la frattura al perone destro in seguito allo scontro avuto nel finale della gara con il Novara con Moscati, e Caccin (nella foto), a cui non ha portato fortuna la convocazione nella B Italia, che martedì ha pareggiato 2-2 l’amichevole di Frosinone con la Nazionale Under 20. Ieri, al rientro al Tombolato, la visita dello staff sanitario ha confermato le prime impressioni: elongazione al bicipite femorale della gamba sinistra, rimediata dopo pochi minuti nel contrasto con Panico. Ieri l’azzurrino ha svolto un lavoro differenziato.Per fortuna di Venturato, che ha sottoposto i suoi uomini ad una doppia seduta, è tornato a disposizione Salvi, che sabato a Cesena dovrebbe riappropriarsi della fascia destra, con un ballottaggio fra i “superstiti” Pezzi e Benedetti per l’altra corsia. […]
Ore 10.50 – (Corriere del Veneto) […] Strizzolo, che ha segnato due gol nelle ultime due partite, ammette che qualcosa non funziona a dovere. «Se vogliamo puntare a certi traguardi — evidenzia il centravanti granata — Non possiamo continuare ad avere questo rendimento in casa. Bisogna ammettere che finora non abbiamo dimostrato di poter stare in alto: una squadra che punta a stare lassù in casa fa risultati diversi». E continua l’attaccante: «Per quanto mi riguarda, sono contento di aver segnato, ma devo anche ammettere che non c’è troppa gioia quando segni e la squadra perde. Anzi, avrei cambiato subito il gol con una vittoria del Cittadella. Così proprio non c’è nessuna gioia». […]
Ore 10.20 – (Gazzettino) Dobbiamo essere bravi a mantenerlo fino alla fine, pur sapendo che è ancora tutta da giocare mancando dodici partite. Bisogna pensare a una gara alla volta, e restare concentrati su noi stessi per fare punti il prima possibile e metterci al riparo da tutte le situazioni che si possono creare. Anche perché da qui alla fine ci aspettano gare toste, a cominciare da quella con il Ravenna che non è facile come si potrebbe pensare». […] Che partita si aspetta? «La pressione è tutta su di noi, siamo obbligati a vincere in casa. Mentre il Ravenna può giocarsela senza avere nulla da perdere. Una squadra che vuole vincere però deve sapere gestire le pressioni e anche prendersi le responsabilità: noi lo facciamo e speriamo di conquistare il risultato pieno». […]
Ore 10.10 – (Gazzettino) «Non avrei mai immaginato a questo punto della stagione di avere così tanti punti di vantaggio, ma dobbiamo continuare a vincere per demoralizzare chi ci insegue». A indicare la rotta è Luca Belingheri, punto di forza del Padova sempre più leader della classifica, nonché specialista in promozioni. Già, perché un anno fa insieme a Salviato ha contribuito al ritorno in serie B della Cremonese, mentre in precedenza aveva centrato due volte il salto in A con Livorno e Cesena. Promozione quest’ultima condivisa quattro anni fa proprio con Bisoli. «Non è cambiato in questi anni, ti trasmette sempre una grande carica e non molla mai fino all’ultimo secondo. Ci stiamo meritando questo primato, mettendoci sempre grande voglia e tanta fatica. Abbiamo un buon margine sulle dirette rivali, ed è la prima volta che mi capita in carriera considerato che anche l’anno scorso con la Cremonese abbiamo centrato il traguardo all’ultima giornata.
Ore 09.50 – (Mattino di Padova) Proprio l’ex foggiano nella scorsa gara è subentrato a Pulzetti dopo l’infortunio, ci ha messo un po’ a carburare e ad entrare in ritmo-partita, ma dal 10′ della ripresa in poi, quando ha avviato l’azione del primo gol di Capello, ha fatto sfoggio delle sue qualità, dando sempre l’impressione di poter creare qualcosa di pericoloso con la palla tra i piedi. Le uniche perplessità riguardano una forma fisica ancora lontana dal top. […] In questi giorni è stata provata la coppia d’attacco Gliozzi-Guidone, e se Capello dovesse recuperare, potrebbe anche essere schierato da trequartista, alle spalle di due centravanti di peso. Dietro le punte in questa stagione sono stati impiegati anche Pinzi e soprattutto Belingheri. Un sistema che Bisoli non ha provato molto nelle ultime settimane, ma che potrebbe venire utile per liberare una “casella” a centrocampo e lanciare un altro giocatore sul quale il Padova fa molto affidamento per il prossimo futuro come Fabris, anche lui un po’ in ritardo di condizione. […]
Ore 09.40 – (Mattino di Padova) Dopo Pulzetti, si ferma anche Capello e la situazione in casa del Padova inizia a farsi un po’ preoccupante. Per il capocannoniere stagionale non dovrebbe trattarsi di nulla di grave, ma fatto sta che ieri non si è allenato con i compagni a causa di un affaticamento al flessore: le sue condizioni saranno rivalutate oggi e la sensazione è che si farà di tutto per recuperarlo in vista della sfida casalinga di sabato con il Ravenna. L’attaccante ieri è stato tenuto a riposo precauzionalmente, per evitare di spremerlo troppo, anche perché è quello che ha giocato più di tutti nell’ultimo periodo. […] Al centro della difesa, come già successo a Santarcangelo, verrà riproposto Cappelletti, mentre resta il dilemma di chi schierare sulla trequarti. Al momento il favorito numero uno sembra essere Vincenzo Sarno.
Ore 09.30 – (Mattino di Padova) Riparte oggi l’iniziativa “Papà portami allo stadio”. Nell’ambito del progetto “3P” voluto dalla Lega, il Padova, in collaborazione con i tifosi dell’Associazione Azionariato Popolare Magico Padova, della “Tribuna Fattori” e dell’Aicb, tornerà a girare le scuole elementari, medie e superiori di città e provincia. Si comincia oggi e domani, quando giocatori e dirigenti saranno presenti in 14 istituti diversi, dove incontreranno in totale più di 2.000 studenti. I calciatori, accompagnati anche da alcuni tifosi e giornalisti, terranno due ore di lezione speciale sulla storia biancoscudata, sui valori dello sport e sul tifo, con un occhio di riguardo per lo stadio visto come luogo di aggregazione. Agli studenti che parteciperanno sarà poi regalato un coupon valido per il ritiro di due biglietti (un adulto e un bambino) per assistere a Padova-Ravenna o Padova-Teramo (4 marzo). […]
Ore 09.00 – (Corriere del Veneto) Di questi tempi, a vederlo a bordo campo a osservare i compagni allenarsi, vien da chiedersi subito se ci sia qualche problema in vista. Allenamento del mercoledì pomeriggio alla Guizza e Alessandro Capello, a sopresa, non lavora. È a bordocampo, mentre Pierpaolo Bisoli prova la formazione che sabato pomeriggio all’«Euganeo» affronterà il Ravenna. Davanti ci sono Marco Guidone ed Ettore Gliozzi, due corazzieri che, insieme, per ora non hanno mai giocato dal primo minuto. Qualche indagine e in serata arriva il chiarimento definitivo. «Capello ha solo un affaticamento muscolare — chiarisce il direttore generale Giorgio Zamuner — lo abbiamo tenuto a riposo precauzionalmente, ma la sua presenza contro il Ravenna non è in discussione». […] In caso di approdo tra i Cadetti il Cagliari lascerebbe Capello ancora in prestito nella città del Santo? Dipenderà da quanto accadrà da qui a maggio, perché se Capello dovesse continuare a segnare a questi ritmi, sull’isola potrebbe venire qualche strano pensiero. E, in prospettiva, ripartire da Capello anche nella prossima stagione in caso di promozione sarebbe un primo passo importante. Intanto si pensa a sabato, quando all’«Euganeo» arriverà un Ravenna in crisi, con una situazione complicata fra infortuni e squalifiche. Una squadra che si annuncia decimata quella che tenterà di sovvertire un pronostico sulla carta nettamente orientato verso la città del Santo. […]