Ore 20.30 – (Il Piccolo) Luca Pizzul entra in diffida: questa l’eredità più rilevante sul piano disciplinare che arriva dalla trasferta di Meda. Ieri infatti sono state rese note le decisioni del giudice sportivo ed è arrivata la conferma che il terzino sinistro alabardato, che contro il Renate ha rimediato la quarta ammonizione della stagione, ora dovrà fare particolare attenzione perché al prossimo giallo sarà squalificato per un turno. Pizzul si unisce così a Bracaletti e Acquadro, che sono già nella lista dei diffidati alabardati. Senza strascichi invece l’ammonizione di El Hasni, che di recente aveva già scontato una squalifica. Queste le altre decisioni del giudice sportivo nel girone B: squalifica di due turni per De Sena (Ravenna) e di un turno per Venturini (Ravenna), Filippini (Fano), Ranellucci (Feralpi) e Briganti (Santarcangelo). […]
Ore 20.00 – (Il Piccolo) La classifica del girone B parla chiaro: il Padova pare aver già vinto il campionato, ma è anche l’unica squadra che è davvero fuori portata, quella che grazie a compattezza e a continuità di risultati ha già staccato il gruppone. Tutte le altre vivono entusiasmi e frenate, voli pindarici e improvvisi capitomboli. Un’altalena di rendimento e una discontinuità che dunque non appartengono solamente alla Triestina, che proprio per questo può giocarsi davvero ancora tutto in questo finale di stagione. Basti pensare che nonostante non vinceva da cinque turni, l’Unione in questo momento non è solo già dentro i play-off, ma addirittura è a soli 3 punti dal quarto posto e a 6 punti dal secondo, dove c’è quella Feralpi Salò che però ha giocato una partita in più. Paradossalmente, più che la stessa Feralpi e la Sambenedettese, che attualmente completano il podio, chi impressiona maggiormente è la Reggiana, che è quarta ma ha giocato meno partite di tutte. Tutto questo per dire che la Triestina è ancora in piena corsa per un posto al sole. Ma è ora di trovare un filotto positivo in termini di vittorie: finora non ne sono mai arrivate due di seguito, e questo finora è stato il vero problema. In questo girone così equilibrato, fare 6 punti in due partite significa compiere un salto notevole in fatto di posizioni. Ecco perché gli alabardati devono assolutamente riuscire a fare quello che finora non hanno fatto, ovvero completare il vantaggio di un’impresa in trasferta con una vittoria al Rocco. […]
Ore 19.30 – (Corriere del Veneto, edizione di Vicenza) […] Marco Romizi, che ieri ha festeggiato il 28esimo compleanno, torna a disposizione dopo aver scontato la squalifica e aver gioito da spettatore per la bella vittoria ottenuta a Salò. «Ai miei compagni ho detto che se quando sono fuori giocano sempre così, resto a guardare fino alla fine del campionato… Scherzi a parte, ho visto una squadra solida e compatta, molto determinata e con tanta voglia di vincere. Per un’ora il Vicenza è stato padrone del campo, poi forse sul 3-0 abbiamo un po’ mollato. Ma è stato bravissimo Valentini a compiere due parate da campione che hanno spento sul nascere le velleità di rimonta della Feralpi». […] «Queste sono situazioni in cui tutto va allo sfascio oppure si fa quasi un “patto di sangue” per raggiungere l’obiettivo. Qui a Vicenza quasi tutti abbiamo deciso di restare perché ci sono state persone che ci hanno spiegato come stanno le cose e non ci hanno coperti di false promesse come era successo tra dicembre e gennaio. A me una cosa del genere era già successa a Bari e anche allora, nel momento di difficoltà, il gruppo si è unito e ha concluso il campionato alla grande. Mi auguro che possa accadere lo stesso anche a Vicenza, i primi a crederci dobbiamo essere noi seguendo l’esempio dei tifosi, che ogni giorno stanno dando una incredibile dimostrazione di attaccamento ai colori biancorossi». […] «Noi sentiamo questo clima positivo e sappiamo che dobbiamo dare tutto per ricambiare, regalando tanti punti e vittorie ai tifosi. A cominciare da Fano, dove troveremo un ambiente caldo e una squadra che vorrà batterci a tutti i costi. Sarà molto dura, ma lo sappiamo e siamo pronti a vendere cara la pelle».
Ore 19.00 – (Gazzettino, edizione di Venezia) «Nei playoff per la Serie A questo Venezia ci sta alla grande, l’importante è che non vinca sabato contro di noi». Se non promettesse battaglia, semplicemente non sarebbe più Walter Novellino. Avversario sì ma è impossibile definirlo nemico, dato che un bel pezzo di cuore l’ha lasciato sulla panchina di Sant’Elena. Fra tre giorni Monzon salirà al Penzo col suo Avellino (ore 15) ripresentandosi dopo poco meno di 15 anni ai tifosi lagunari, ai quali tra il 1997 e il 1999 aveva regalato le due stagioni senza dubbio più intense e vincenti ad alto livello del Venezia arancioneroverde. «Sono sincero, mi è tuttora difficile spiegare quello che ha significato per me il biennio veneziano. Ritornarci dopo tantissimo tempo sarà a dir poco particolare, qui abbiamo fatto grandi cose riportando la città, la più bella città del mondo, in Serie A dopo 32 anni». […] «Fino al 2009 sembrava che Novellino fosse il più bravo di tutti, poi basta ma al Venezia devo il decollo della mia carriera. Oggi sono felice ad Avellino, alleno a casa mia dove i tifosi sono sicuramente più esigenti con uno di loro. Come stiamo dopo l’1-1 subìto al 97′ col Cesena? Il morale è buono, ho tanti indisponibili da verificare, io però non mi piango mai addosso e sabato sarà un’altra tappa del nostro percorso verso l’obiettivo stagionale che è la salvezza. Il campionato è ancora lunghissimo, stiamo vivendo un anno un po’ particolare, però la mia squadra gioca e può far punti contro chiunque». […]
Ore 18.30 – (Corriere del Veneto, edizione di Venezia) Non sarà la prima volta da avversario a Venezia. Ma di sicuro il ritorno di Walter Novellino al Penzo porta con sé vent’anni di storie e aneddoti, di poesia e cavalcate memorabili, di ricordi e vittorie, di litigi e sconfitte, di nebbia e gavettoni, di promozioni e legami d’acciaio. Così forti nello spogliatoio che i giocatori in un’occasione riuscirono nell’impresa di salvarlo dalle grinfie del presidente «mangia-allenatori» per eccellenza, Maurizio Zamparini. Vent’anni dopo, ecco Venezia-Avellino il primo sabato di quaresima, sembra quasi uno scherzo del calendario. Novellino torna, Novellino è sempre lui, Novellino è dogmatico, il suo 4-4-2 è un mantra che lo accompagna ovunque. Col tempo ha smussato un po’ gli angoli ma i suoi show in conferenza stampa rimangono memorabili. I litigi con i giornalisti pure. L’ultimo è di sabato scorso, quando ha mandato platealmente a quel paese un cronista in diretta televisiva. A Venezia tra il 1997 e il 1999 è stato amatissimo dai giocatori e dalla tifoseria, che gli sta preparando l’accoglienza che merita un grande ex. Fu protagonista di una promozione indimenticabile in A, straordinaria, tutta cuore e passione, tormento e calcolo fatto contro la propria volontà. Perché vincere era il suo credo e non perdeva mai la fiducia, neppure quando affondava nelle nebbie della laguna e proprio dalla nebbia fu salvato da un esonero certo nel giorno dell’Epifania, contro l’Empoli. Fu esonerato ma, caso forse unico, tutti i giocatori (eccetto Fabiano Ballarin) convinsero Maurizio Zamparini a tornare sui propri passi e a non sostituirlo con Attilio Tesser, che allenava la Primavera. […]
Ore 18.00 – (La Nuova Venezia) Ancora un’ammenda per il Venezia, che dovrà versare 1.500 euro “per avere suoi sostenitori, al 42° del primo tempo, fatto esplodere un petardo nel proprio settore. Sanzione attenuata per avere la società concretamente operato con le Forze dell’Ordine a fini preventivi e di vigilanza”. Il botto si riferisce alla partita di La Spezia.Squadra. Sabato contro l’Avellino, Inzaghi ritrova Bentivoglio e Litteri, doppio rientro anche per Novellino che potrà contare su Angelo D’Angelo, autore al Partenio del gol del pareggio di testa, e Pierre Ngawa, assenti per squalifica contro il Cesena.Vicario. Guglielmo Vicario ritorna a disposizione di Inzaghi dopo il raduno di Frosinone con la selezione di B Italia che ieri, a mezzogiorno, ha affrontato al “Benito Stirpe” l’Italia under 20 allenata da Federico Guidi. Vicario ha giocato il primo tempo ed è stato battuto al 32′ da un tiro dal limite scagliato dall’ex compagno Edera. La partita è terminata in parità (2-2) con la doppietta di Moncini (Cesena) per la B Italia e di Pessina per l’under 20 nella ripresa. Dopo l’intervallo Vicario è stato sostituito da De Lucia. In tribuna anche Costacurta e Di Biagio. […]
Ore 17.30 – (La Nuova Venezia) Venezia-Suzhou, un binomio sempre più stretto e la distanza tra Italia e Cina si accorcia. Sabato, in occasione della partita contro l’Avellino, Domizzi e compagni scenderanno in campo con una maglia speciale, in coincidenza con il Capodanno cinese, dedicata alla città di Suzhou, attraversata da canali e ponti come Venezia. Ci sarà anche una scritta in cinese, che tradotta significa “Buon anno Suzhou”. È il risultato dell’ultima visita in Cina di Paolo Poggi, il responsabile dei progetti internazionali del Venezia. Una maglia speciale che rafforza ancor di più il gemellaggio che unisce Suzhou, antica città d’acqua nella provincia dello Jiangsu, con Venezia, avviato il 24 marzo 1980 con la stesura del protocollo firmato dall’allora sindaco Mario Rigo e dal presidente del comitato rivoluzionario di Suzhou Jia Shizen, rinnovato il 23 maggio 2007 per poi arrivare al Memorandum d’amicizia, di scambio e di cooperazione tra due città del 20 aprile 2011. Nel corso dell’ultimo soggiorno a Suzhou, Paolo Poggi ha presentato il progetto per un camp da programmare per il prossimo mese di luglio per bambini e ragazzi. […] Il presidente Tacopina è atteso per venerdì, intanto ha mandato un messaggio dagli Stati Uniti. «Il sodalizio con la Cina per il nostro brand è molto importante» ha rimarcato Tacopina, «Poggi sta svolgendo un lavoro eccezionale, le relazioni con il governo di Suzhou si stanno intensificando e nei prossimi mesi la collaborazione diventerà ancora più forte. Realizzeremo attività con i nostri allenatori nelle scuole locali e ospiteremo i loro atleti a Venezia con dei camp. Quello di sabato vuole essere un omaggio della nostra società alla città di Suzhou per ringraziarla della disponibilità che da mesi ci sta dimostrando».
Ore 17.20 – Pordenone, esonerato Colucci.
Ore 17.00 – Serie C girone B, fischio finale: SudTirol-Pordenone 1-0 nel recupero della ventunesima giornata.
Ore 16.30 – Qui Guizza: termina l’allenamento.
Ore 16.00 – Qui Guizza: partitella ancora in corso.
Ore 15.30 – Qui Guizza: prove tecniche di 4-3-1-2 con Sarno dietro a Guidone e Gliozzi. Non si allena Capello.
Ore 15.10 – Qui Guizza: a parte Ravanelli, Candido e Marcandella, assente Pulzetti. A bordo campo, invece, Capello.
Ore 14.50 – Qui Guizza: lavoro atletico ed esercizi col pallone.
Ore 14.30 – Qui Guizza: Biancoscudati in campo per l’allenamento.
Ore 14.00 – (Gazzettino, edizione di Pordenone) Cristo si è fermato a Eboli. E Leo si fermerà a Bolzano? Al di là delle dichiarazioni ufficiali di totale fiducia sul suo operato e delle missive con cui re Mauro si è rivolto al popolo naoniano, chiedendo comprensione e pazienza, l’impressione è che in caso di nuova sconfitta l’esperienza di Colucci al Pordenone potrebbe concludersi al Druso. I Ps (i Punti salute dei Pokemon) del mister di Cerignola sono vicini allo zero. Con ogni probabilità se ne rende conto anche lui. «C’è ancora grande rabbia in tutti noi – è l’esordio di Colucci nel prepartita di Bolzano – per come ci è scivolata via troppo presto la sfida con la Feralpi (già 0-3 alla mezzora, ndr). Avremmo avuto tutto il tempo di reagire e non lo abbiamo fatto. Quella con i gardesani è stata una gara particolare, durante la quale abbiamo creato diverse occasioni senza concretizzarle, e abbiamo pagato a carissimo prezzo errori e disattenzioni». Non c’è nelle sue dichiarazioni alcun accenno alla monotonia delle trame neroverdi. «Gli episodi negativi non ci devono abbattere, ma dare ancora più carica. Servirà un Pordenone più tosto, pronto a battagliare su ogni pallone, a soffrire quando bisognerà farlo e a colpire nel momento propizio. Dovremo prestare più attenzione ai particolari e mettere in campo tantissima grinta per cercare di uscire dal Druso con un sorriso sulle labbra. In periodi come questo, ogni virgola può fare la differenza». […]
Ore 13.30 – (Messaggero Veneto) «Serve un Pordenone tosto, pronto a soffrire e a battagliare su ogni pallone». Lo chef Leonardo Colucci rende nota la ricetta per battere l’Alto Adige nel match odierno, valido come recupero della seconda giornata di ritorno. «Soprattutto in periodi come il nostro, ogni virgola fa la differenza – afferma il tecnico dei neroverdi -. Serve una prestazione come quella di Teramo, se non migliore. Il Südtirol? Nelle ultime due giornate ha perso, ma in precedenza aveva ottenuto risultati ottimi. Squadra forte, con individualità. Il tecnico, Paolo Zanetti, lo conosco bene e lo apprezzo». […] L’ultima battuta sulla squadra che potrà scendere in campo, a cominciare dal portiere: «Mazzini o Meneghetti al posto di Perilli? Si tratta di due elementi di affidamento nonostante la giovane età, vediamo domani a chi toccherà – afferma -. Berrettoni? Potremmo rivederlo in uno spezzone di gara, si è allenato regolarmente negli ultimi giorni e sta decisamente meglio. Cambieremo qualcosa rispetto a sabato perché è fisiologico fare delle rotazioni viste le 3 partite in una settimana. Sempre fermo restando che giocano gli 11 più in salute».
Ore 13.00 – (Messaggero Veneto) Lo score è da brividi: due vittorie nelle ultime 14 partite. Ma la classifica è corta e basta un successo oggi per ritrovarsi a quota 33 punti assieme a Reggiana, Bassano e Renate al quarto posto. Troppo ghiotta l’occasione che ha il Pordenone oggi, nel recupero della seconda giornata del girone di ritorno: se batte l’Alto Adige a Bolzano torna tra le grandi del campionato, arrivando a tre punti dal secondo posto della FeralpiSalò (il via alle 14.30, diretta tv su Sportitalia). […] Colucci non può disporre di Perilli. Il portiere, sempre titolare in campionato, non è riuscito a recuperare dai problemi alla schiena accusati la scorsa settimana. Non è neppure partito per l’Alto Adige. Al suo posto dovrebbe giocare Stefano Mazzini, classe 1998 arrivato lo scorso gennaio dall’Atalanta proprio come vice-Perilli. Tuttavia non è da escludere l’utilizzo di Marco Meneghetti, 16enne cresciuto nel vivaio che ha debuttato nel secondo tempo del match con la Feralpi. Colucci dovrebbe tornare a utilizzare il suo amato 4-3-3, lanciando Cicerelli dall’inizio come ala sinistra. Nocciolini giocherà dalla parte opposta, pronto a tornare a graffiare come a Parma e a esultare per il suo primo gol in neroverde. Al centro del reparto Gerardi, Berrettoni è in panchina e potrà disputare l’ultimo scampolo di gara. A centrocampo, a fianco dei soliti Misuraca e Burrai, spazio a Bombagi, che lascia la trequarti per tornare nel suo ruolo d’origine. In difesa si rivede Nunzella sulla fascia sinistra al posto di De Agostini. Formiconi, Stefani e Bassoli completano il reparto. Quest’ultimo è ex di turno, assieme a Ciurria che parte dalla panchina. […]
Ore 12.30 – (Gazzettino) Sarà un derby dal sapore speciale quello di domenica per Andrea Michelotto, che è originario di Abano ed è cresciuto calcisticamente nel settore giovanile aponense. Nell’occasione però dovrà mettere da parte i sentimentalismi, dato che il Campodarsego insegue un sogno chiamato serie C. «Ho fatto dieci anni nel vivaio dell’Abano, tornare da avversario dove sono nato è sempre un’emozione. E pur avendo già giocato contro i neroverdi in passato, come anche all’andata, per me è sempre una partita un po’ diversa dalle altre. Finora non sono mai riuscito a segnare all’Abano, spero di riuscirci in questa occasione. Fermo restando che non è un avversario da sottovalutare, per cui dobbiamo andare in campo con testa e concentrazione giusta. Affrontiamo una formazione che è in corsa per la salvezza e anche se è reduce da una pesante sconfitta con l’Este, aveva chiuso il primo tempo sullo 0-0». […] Tre punti di vantaggio sulla Virtus Vecomp e sei sull’Arzignano a undici giornate dalla fine. «Tutta Campodarsego crede alla promozione, e ci crediamo anche noi. Non è facile, ma speriamo di centrare l’obiettivo. Sarebbe il coronamento di un sogno per tutti».
Ore 12.00 – (Gazzettino) […] Al capitano Manuel Iori il compito di inquadrare l’attuale momento. «Volevamo dare continuità al risultato di Perugia, invece siamo qua a commentare un’altra sconfitta al Tombolato. È sotto gli occhi di tutti che dobbiamo cambiare il trend in casa». Il Cittadella ha sofferto troppo l’aggressività del Novara forse perché il centrocampo ha pagato le tre punte con Vido trequartista? «Le scelte spettano all’allenatore. Io posso dire che il Novara voleva non farci giocare e ci è riuscito, mentre noi abbiamo fatto cose buone e alcuni errori. Le occasioni da gol, però, le abbiamo create e qualcuna di troppo è stata mancata. È un limite che conosciamo e su cui dobbiamo ancora migliorare». Poi precisa: Quando una squadra fa bene per un lungo periodo si creano delle aspettative. Si è così alzata l’asticella, mentre il campo dice che non siamo ancora pronti. Siamo umani e non perfetti, dobbiamo continuare a lavorare. Quest’anno non siamo ripagati in casa ma ci troviamo al quarto posto in classifica. Se giocassimo sempre come a Perugia saremmo primi con dieci punti di vantaggio. Ci sono squadre che hanno speso tanto e anche a loro capitano battute d’arresto, ritengo che dovremo tutti renderci conto chi siamo e da dove veniamo. Vincere sempre non è possibile per nessuno. Intanto pensiamo al Cesena, che è un brutto cliente, capace di far giocare male l’avversario. Sarà una partita complicatissima su un campo difficile». […]
Ore 11.30 – (Mattino di Padova) Mai banale, il capitano. Al ritorno al campo dopo il ko con il Novara, Manuel Iori è il primo a fare autocritica. Ma tiene anche a mettere i classici puntini sulle “i” di fronte a certi mugugni dei tifosi. «In questo momento dovremmo volare sulle ali dell’entusiasmo, invece noi per primi, soprattutto quando giochiamo in casa, siamo ancorati da una certa pesantezza che ci portiamo dentro», spiega il regista del Cittadella. «Succede perché vogliamo rimanere lì in alto e sappiamo che per riuscirci dobbiamo vincere anche partite complicate come quella di domenica. Evidentemente abbiamo dei limiti, però…». Però? «Però credo che vada fatto un altro ragionamento. Se una squadra fa tanto bene per un periodo abbastanza lungo, si creano – nella gente, ma anche in noi stessi – aspettative alte. Sono aspettative che, in questo momento, in casa non sono ripagate e ne deriva un generale stato di malumore. In realtà, se guardiamo la classifica, siamo quarti e racchiusi tra rivali che hanno speso molto più di noi come Empoli, Frosinone, Palermo, Bari, Cremonese e Parma. Da un lato questo ci fa arrabbiare, perché non mi pare proprio che sia il caso di fare drammi di fronte a un quarto posto. Dall’altro lato sappiamo bene che dobbiamo migliorare nel rendimento interno per restare attaccati a questo treno. Ma dico anche: rendiamoci conto di chi siamo, ricordiamoci da dove siamo partiti e dove siamo adesso». I tifosi ci hanno fatto la bocca e i risultati dell’ultimo turno, non ultimo il ko del Palermo nel posticipo con il Foggia, acuiscono il rammarico per una classifica che potrebbe essere ancora migliore. «Probabilmente si è alzata l’asticella e noi non siamo ancora pronti per superarla. Ma la Serie B è questa, vale per noi come per gli altri. Pensate al Bari, che è stato 5 giornate senza successi, ha vinto l’ultima gara e adesso è di nuovo lì. Ecco, non vorrei che si guardasse solo il bicchiere mezzo vuoto». […]
Ore 11.00 – (Mattino di Padova) È terminata 2-2 l’amichevole tra Italia Under 20 e B Italia, giocata ieri pomeriggio allo stadio “Stirpe” di Frosinone. Il test metteva di fronte anche i giovani granata Marco Varnier, convocato nella prima selezione, e Giacomo Caccin, nella seconda. I due in realtà non si sono incrociati in campo: la gara di Caccin è durata solo 7 minuti, perché si è infortunato al bicipite femorale della gamba sinistra dopo uno scontro con Panico ed è stato costretto a lasciare subito il terreno di gioco. Varnier è invece entrato al 31′ della ripresa al posto di Marchizza, quando la sfida, disputata sotto agli occhi del sub commissario della Figc Costacurta e del neo ct della Nazionale Di Biagio, si è più animata. I gol sono stati realizzati da Edera (Under 20) al 33′, e da Moncini (B Italia) al 32′, Pessina (Under 0) al 35′ e ancora Moncini al 41′ della ripresa. Sul 2-1, Varnier ha anche avuto una buona opportunità per chiudere definitivamente i giochi dal limite dell’area piccola, ma il suo destro ha trovato l’opposizione del portiere De Lucia. I due granata torneranno a disposizione di Venturato per la doppia seduta di oggi (mattino e pomeriggio) al Tombolato, anche se per Caccin va valutata l’entità dell’infortunio. […]
Ore 10.30 – (Gazzettino) È una grande occasione da non lasciarsi scappare. A inizio stagione mi volevano alcune società di serie C e D, fortunatamente Bisoli ha deciso di tenermi al Padova». […] Nel frattempo ha fatto anche un intervento di pulizia al menisco. «Sono stato operato il 5 gennaio, e mercoledì scorso sono tornato in campo. Ringrazio Bisoli per avermi fatto giocare a Pontedera nella prima gara in cui ero a disposizione. Sono ancora un po’ giù di condizione, ma per sabato sono pronto. Da qui fino al termine della stagione voglio dare il mio contributo per centrare il nostro obiettivo, spero di fare molti altri gol perché tengo tantissimo al Padova». Nella sua esplosione ha avuto un ruolo decisivo anche Bisoli. «Ho trovato un allenatore che mi ha valorizzato facendomi tirare fuori il meglio. Mi ha fatto capire che non posso puntare sempre l’avversario, e che devo variare le mie giocate. Gli devo molto, come anche a Zamuner e alla società, se il Sassuolo mi ha chiamato». […]
Ore 10.20 – (Gazzettino) Dalla doppietta all’Albinoleffe alla firma con il Sassuolo. Cinquanta giorni che hanno cambiato la vita al diciannovenne Andrea Cisco, padovano doc che adesso vuole coronare un altro sogno: approdare con i biancoscudati in serie B. «È stato tutto veloce, ma non c’ho pensato più di tanto concentrandomi solo sugli allenamenti, sulla squadra e a guarire dal piccolo infortunio al ginocchio. Hanno fatto tutto il mio nuovo agente Davide Lippi, mio padre e le società, e alla fine ho raggiunto il traguardo di firmare per un club di serie A, anche se il mio presente è il Padova. La svolta? La partita con l’Albinoleffe, perché dopo un paio di settimane ho ricevuto la chiamata di Lippi. Ci siamo incontrati a Padova, mi ha colpito subito e non c’ho pensato due volte ad affidarmi a lui». […] Un rischio potrebbe essere quello di montarsi la testa. «Infatti è la prima cosa da non fare. Questo è solo un punto di partenza, ora inizia la salita.
Ore 10.10 – (Gazzettino) Parte domani il progetto scuola Papà portami allo stadio. Nell’ambito delle iniziative studiate per il Progetto 3P la società biancoscudata, in collaborazione con i tifosi di Associazione azionariato popolare Magico Padova, Tribuna Fattori e Aicb, tornerà in cattedra in quattordici istituti della città e della provincia. Oltre duemila studenti riceveranno la visita di dirigenti, calciatori e tifosi per due ore di lezione che saranno incentrate sulla storia del club biancoscudato, sui valori dello sport e sul tifo, con un occhio di riguardo allo stadio visto come luogo di aggregazione. Video, foto e brevi testi saranno illustrati a tutti gli alunni, ai quali sarà anche regalato un coupon valido per il ritiro di due biglietti (un adulto e un bambino) per assistere alla partita casalinga con il Ravenna in programma sabato alle 16.30, oppure a quella con il Teramo in calendario sabato 3 marzo sempre alle 16.30. […]
Ore 09.50 – (Mattino di Padova) Eppure al Sassuolo è bastata qualche sua giocata illuminante per fiondarsi su di lei. Com’è nata la trattativa? «Un paio di settimane dopo la doppietta contro l’Albinoleffe (a inizio dicembre, ndr) mi contatta il procuratore Davide Lippi. Ci incontriamo, mi colpisce e decido di affidarmi a lui. Poi arriva il Sassuolo, ma ho saputo poco della trattativa. Ci hanno pensato Lippi, mio padre e la società. Dopo un mese ho firmato». Si dice si fosse interessata anche la Juve. «Non so molto di altre trattative, ma i neroverdi sono stati i primi a cercarmi. Penso sia la scelta migliore, un club che non ha problemi a lanciare i giovani. Per una ventina di giorni a fine gennaio ho frequentato il loro centro sportivo per la riabilitazione dall’operazione al menisco ed è stata una bella esperienza. Ho conosciuto Iachini, il dg Carnevali e il ds Angelozzi che mi ha detto che crede in me. Sono felice, anche se il mio presente si chiama solo Padova». […] Quanto tiene ai prossimi 4 (o forse 16?) mesi con il Padova? «Tantissimo. Vorrei segnare qualche altro gol e dare il mio contributo per raggiungere l’obiettivo. Sogno di esordire in B con la maglia biancoscudata». […]
Ore 09.40 – (Mattino di Padova) […] Cisco, se si guarda indietro pensa a com’è cambiata la sua vita in un batter d’occhio? «Sì e devo dire che sono un ragazzo fortunato», sorride il 19enne esterno offensivo, «Mi sono impegnato, ci ho creduto, ma la buona sorte aiuta sempre. Credo di essermi fatto trovare al posto giusto al momento giusto, da quando nella scorsa stagione ho esordito in Coppa Italia segnando contro il Bassano. Mi sono giocato le carte, è andata bene». […] Nel 2015 arrivò in biancoscudato in prova, fu subito tesserato, da lì una scalata continua.«La scorsa estate avevo richieste da società di C e D. Bisoli però mi ha voluto tenere e gli sarò sempre grato, così come al Padova e a Zamuner. Il mister mi ha valorizzato, mi ha fatto tirare fuori il meglio e gli devo molto». In cosa si sente di dover migliorare ancora? «Bisoli e lo staff mi dicono sempre di variare le mie giocate. Non posso solo puntare l’uomo in velocità, altrimenti divento prevedibile. Devo cercare l’uno-due, andare al cross, dialogare con i compagni».
Ore 09.30 – (Mattino di Padova) Gli esami strumentali effettuati da Nico Pulzetti dopo l’infortunio rimediato contro il Santarcangelo hanno evidenziato una lesione di primo grado alla coscia destra. Insomma, qualcosa di più di una semplice contrattura. Il capitano biancoscudato salterà sicuramente la gara di sabato contro il Ravenna e la settimana prossima effettuerà nuovi controlli per capire quando potrà rientrare. Difficile al momento fare previsioni, ma l’ipotesi più probabile è che possa ritornare tra i convocati per la gara di sabato 3 marzo contro il Teramo. Si apre quindi un posto nella trequarti campo, con Bisoli che però ha l’imbarazzo della scelta. Potrebbe lanciare per la prima volta Sarno dal primo minuto, arretrare Capello o riprovare Belingheri più avanzato, considerato che il centrocampo adesso può nuovamente contare su Serena, che è tornato in gruppo dopo l’infortunio al ginocchio. Sempre out Candido, Marcandella e Ravanelli.Intanto il giudice sportivo ha inflitto una nuova multa di 2.000 euro al Padova “perché propri sostenitori in campo avverso, più volte durante la gara, intonavano cori incitanti alla violenza contro le forze dell’ordine”. […]
Ore 09.00 – (Corriere del Veneto) […] Di Nardo, lei fu uno dei protagonisti di quella magica domenica a Busto Arsizio e della vittoria allo spareggio playoff contro la Pro Patria: che ne pensa di questo parallelismo? «Che rispetto al Padova di quella stagione e al livello di quel campionato, sicuramente l’attuale è almeno una spanna sotto, se non due. Ma non è solo il girone B, è tutto il calcio italiano ad aver fatto passi indietro evidenti sotto tutti i punti di vista. Poi, però, ci sono anche i grandi meriti di questo Padova, che sono indiscutibili». Li elenchiamo? «Io adesso alleno l’Under 17 della Casertana e per forza di cose osservo tutto da lontano. Ma mi sembra di poter dire che senza ombra di dubbio c’è una società sana e ben guidata, solida nelle sue componenti e che lavora con un’idea e con rispetto dei ruoli. Insomma, mi sembra che ci siano basi concrete per guardare anche al di là di quest’anno. Anche se…». Anche se…? «Sa com’è, io sono scaramantico e quindi aspetterei prima di parlare di promozione sicura. Nove punti sono tanti, ma li aveva anche il Livorno e fanno presto a ridursi se sbagli un paio di partite. Per cui è ancora presto per fare calcoli o ragionamenti. Possiamo farli, ma occhio a non correre…». […] Di Nardo, quanto vale il Padova 2017-2018? «Potrebbe fare bene anche in B e potrebbe puntare in alto. Il livello di B e C ormai è vicinissimo, non a caso tanto neopromosse poi o fanno il doppio salto o stanno nei quartieri alti. Mi sembra che a gennaio si sia lavorato in prospettiva, prendendo per esempio un ottimo giocatore come Vincenzo Sarno anche in prospettiva futura. Ma ci sono anche giovani molto forti come Capello, se riuscissero a convincere il Cagliari a farselo lasciare eventualmente anche in B…». […]