Live 24! Santarcangelo-Padova 1-3, vittoria in rimonta firmata Pulzetti-Capello: si vola!

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Ore 20.00 – (Mattino di Padova) Citta, ora puoi superarti. C’è un dato statistico passato inosservato dopo la vittoria scacciatabù di Perugia: gli uomini di Venturato hanno finalmente coronato l’inseguimento a… se stessi, riagguantandosi in classifica. Nella scorsa stagione, infatti, i punti raccolti dopo 24 giornate erano 38, proprio come oggi. Arrivati al giro di boa di metà campionato con due lunghezze da recuperare (32 contro 34) rispetto a 12 mesi fa, Iori e soci hanno iniziato il cammino di ritorno andando ad azzerare lo svantaggio.Ma c’è un’altra curiosità che dà significato all’annotazione: alla 4ª giornata di ritorno il Citta affrontò proprio il Novara (anche se al “Piola” e non al “Tombolato”) pareggiando 1-1, con gol di Iunco dopo l’iniziale vantaggio di Galabinov. La sfida si giocò l’11 febbraio, la stessa data di domani. Un anno esatto dopo ci sarà, dunque, la possibilità di migliorarsi, provando a ritrovare quella vittoria interna che manca dal 2-1 alla Salernitana dello scorso 25 novembre.Altra curiosità: era ben diversa la distribuzione dei punti. Un anno fa quelli ottenuti in casa erano 25 e 13 quelli in trasferta, ora il conto si è rovesciato, con 15 interni e ben 23 esterni. Gioca Pezzi? Nell’allenamento di ieri pomeriggio c’era anche Salvi, ma il terzino ha svolto un lavoro differenziato, ancora alle prese con l’indisposizione che l’ha tenuto ai box negli scorsi giorni. Venturato deciderà dopo la seduta di rifinitura di stamattina se convocarlo o meno, ma tutto lascia presupporre che il tecnico possa ritoccare la linea difensiva abituale, inserendo Pezzi a destra. Rispetto allo scorso turno ci sarà il rientro di Chiaretti sulla trequarti, con il conseguente arretramento di Schenetti. A quel punto, Venturato potrebbe decidere di irrobustire la mediana affiancando a Iori un terzo elemento con più spiccate caratteristiche da incontrista rispetto a Pasa, come Settembrini o Bartolomei. […]

Ore 18.30 – Queste le dichiarazioni rilasciate da Marco Guidone al termine di Santarcangelo-Padova: “Sull’ 1-2 l’ho spizzata di testa. Nella ripresa abbiamo sempre una marcia in più, loro sono calati dopo un primo tempo in cui ci hanno messo in difficoltà e noi siamo stati devastanti così come a Vicenza. Direi che è sempre stata la nostra caratteristica, accentuata ulteriormente dal richiamo di preparazione fatta a gennaio. Poi forse una squadra strutturata come la nostra ci mette 45 minuti per ingranare… Guai però guardare le altre ora, dobbiamo solo pensare al nostro percorso… Sono le altre che devono pensare a noi! E oggi abbiamo dato una gran risposta…”

Ore 18.00 – Queste le dichiarazioni rilasciate da Alessandro Capello al termine di Santarcangelo-Padova: “Sono contento di essere arrivato in doppia cifra, ma adesso è il momento di spingere ancor più sull’acceleratore perché siamo in un momento positivo e in questo mese e mezzo dobbiamo dare un’ulteriore svolta al campionato. Non ci aspettavamo di prendere gol su palla inattiva, ma poi siamo usciti alla distanza e nella ripresa abbiamo dimostrato tutto il nostro valore. Sul primo gol c’è stata anche la spizzata di Guidone, mentre il rigore era tanto angolato ma l’importante era che la palla entrasse. Sapevamo che dovevamo vincere anche per rifarci della sconfitta di mercoledì, e farlo qua non era affatto facile. Dove voglio arrivare? Spero di farne il più possibile, non mi pongo limiti…”

Ore 17.30 – Queste le dichiarazioni di Alberto Cavasin dopo la sconfitta di oggi col Padova: “Qualcosina di più nella ripresa avremmo potuto dare. Il Padova ha vinto con merito, nella ripresa si è stato superiore sia tecnicamente sia fisicamente. Nella mia rosa ci sono parecchi giocatori offensivi e stiamo andando su questa strada. Abbiamo perso contro una squadra più forte di noi, bene per la mia squadra all’inizio, mi sarebbe piaciuto vedere combattere un po’ di più anche nella ripresa. Il Padova ti mette sotto soprattutto fisicamente, in questo caso erano superiori in tutto, onore al Padova. Basti pensare alla qualità dei cambi che ha avuto Bisoli e a chi è entrato nella ripresa nel Padova e si può capire tutto”

Ore 17.00 – Queste le dichiarazioni di Pierpaolo Bisoli rilasciate alla nostra redazione dopo la vittoria di Santarcangelo: “All’inizio siamo andati in difficoltà, un po’ di demerito alla mia squadra che si gestisce nei primi 25 minuti. Credo ci possa essere qualche problema nel riscaldamento, perché sta diventando una costante cominciata da Fano e che devo capire da dove ha origine. Devo capire con il mio staff domani quando sarò a casa come mai succede questo.  La squadra in questi due giorni ha fatto due allenamenti spettacolari e poi nel secondo tempo si è visto. Se tutte le partite finiscono così ben venga la sofferenza iniziale. Pulzetti è un trequarti d’assalto e Sarno è un trequarti di raccordo, dovremo trovare il modo di farli coesistere. Ha sentito tirare il muscolo, lo conosco ed è meglio non rischiare. Sono contento anche della prestazione della difesa, Cappelletti ha fatto bene e sono contento anche di Fabris che è entrato nella maniera migliore e che da mezzala può essere il giocatore che ci serviva.  A Vicenza avevamo programmato per cercare di contenere la loro sfuriata nei primi minuti, con la Sambenedettese siamo andati veramente in difficoltà nel secondo tempo e bisogna fare i complimenti alla Samb perché ci ha tenuto testa per tutta la partita. Sarno è andato a sfruttare il fatto che il Santarcangelo si è allungato e lì Vincenzo è stato micidiale.  Abbiamo un buon vantaggio, se i risultati saranno buoni, solo dei matti potrebbe perdere il campionato. Noi tutti meritiamo che questo sogno diventi realtà. Sono ansioso di arrivare al traguardo della B il prima possibile. Per arrivare a 65 punti gli altri devono fare qualcosa di tanto importante, io credo che adesso per noi la strada sia un po’ in discesa, ma dobbiamo rimanere concentrati fino alla fine, settimana dopo settimana”.

Ore 16.30 – Serie C girone B, fischio finale: Santarcangelo-Padova 1-3.

Ore 13.30 – (Corriere del Veneto, edizione di Vicenza) Corre veloce il Bassano. Corre, sprinta e sogna il blitz oggi a Bergamo alle 16.30 contro l’Albinoleffe. Dovesse scapparci un altro successo, sarebbe il sedicesimo punto su 18 nelle ultime sei partite, il segnale che il lavoro di Giovanni Colella sta facendo breccia e producendo risultati eccezionali. Ma, come ripete il tecnico azionando l’idrante e indossando la tuta da pompiere alla vigilia di una trasferta che potrebbe rappresentare il trampolino di lancio ideale verso l’Olimpo, «l’Albinoleffe è una squadra che fa dell’aggressività un’arma importante, una squadra che mi piace e con un tecnico esperto. L’avversario conta sempre, ma la differenza la facciamo noi e come scendiamo in campo». Ci saranno tanti indisponibili: alzano bandiera bianca Bortot, Bianchi, Barison, Grandolfo, Laurenti e Stevanin, ma Colella non ci pensa e ricorda che «abbiamo una rosa adeguata, con ragazzi che si sono allenati bene finora e tutti quelli che sono entrati hanno sempre fatto bene, l’età non conta». E Colella ribadisce la piena e totale fiducia in tutti i suoi giocatori. «Ci sono ragazzi che hanno giocato meno come Bonetto che in settimana si allena a mille, ben vengano le occasioni per far giocare tutti. Non esistono giocatori che sono qui per fare le riserve e non giocare, tutti sono qui per fare bene».

Ore 13.00 – (Messaggero Veneto) Parola d’ordine: continuità. Dopo il rigenerante successo di Teramo, il Pordenone non vuole fermarsi. E il primo a chiedere una conferma, per dimostrare di aver messo davvero alle spalle il periodo buio, è Leonardo Colucci. «Stiamo lavorando sodo – fa sapere l’allenatore del Pordenone -, di allenamento in allenamento, per dimostrare tutto il nostro valore. I tre punti di Teramo hanno fatto scoccare una scintilla. Ho visto negli occhi dei ragazzi una liberazione e una carica fortissima. Prima negli spogliatoi dello stadio Bonolis, quindi in tutte le sedute al De Marchi».Una carica che non si dovrà assolutamente disperdere al cospetto di una diretta rivale come la FeralpiSalò, oltretutto scossa dal recente avvicendamento in panchina. «Affrontiamo un rivale – continua Colucci – che abbiamo studiato molto, ma avendo cambiato allenatore nelle ultimissime ore, potrebbe presentare qualche novità. Sappiamo che è una squadra di grandi valori, attrezzata per il vertice e con individualità di spicco. Ma pensiamo in primis a noi: dovremo “aggredire” la partita dal primo minuto, comandarla, giocando come sappiamo». Ecco servita la ricetta per ritrovare quel successo interno che manca dallo scorso novembre (3-2 sul Vicenza). «Se lo merita la nostra gente, che ci ha sempre sostenuto con passione. Insieme a loro possiamo cominciare un nuovo percorso che ci deve portare il più in alto possibile». Sul versante formazione, Colucci aggiorna la situazione su uno dei giocatori più attesi, Berrettoni, convocato per la sfida odierna, ma non ancora pronto per scendere in campo. «Averlo già in panchina è importante per tutto il gruppo. In attesa delle sue giocate di classe, anche con la semplice presenza e le sue parole d’incitamento può fare la differenza». Tra i convocati figurano nuovamente alcuni talenti del vivaio. Assieme ad Alessandro Lovisa, promettente centrocampista già chiamato per la trasferta di Teramo, stavolta c’è il difensore Andrea Carraretto, altro 2001 su cui si fa particolare affidamento per il futuro.

Ore 12.30 – (Messaggero Veneto) Sembra una sorta di reverenza quella che il campionato ha riservato al Pordenone, la squadra che ha fatto parlare di sé e di tutta la serie C per aver giocato gli ottavi di Coppa Italia a San Siro. È una sensazione confortata dai numeri, perché a dispetto del lungo periodo di avarizia (una vittoria in 12 giornate), rischiarato soltanto dall’ultimo successo di Teramo, i neroverdi sono in piena corsa per il secondo posto. Quella piazza d’onore che offre una posizione privilegiata nella griglia dei playoff, cui ormai sono consegnate le speranze di serie B del Pordenone. La Sambenedettese, prima inseguitrice del fuggitivo Padova, è ad appena 4 lunghezze e oggi è attesa dal difficile match con la Reggiana.Scossa. La squadra di Colucci ha dunque l’occasione per confermare di essere guarita e decollare. Nella circostanza sfidando una diretta rivale, la FeralpiSalò, reduce da un inaspettato scossone. Dopo le dimissioni di Michele Serena, la squadra è stata affidata a Cesare Beggi, già coordinatore del vivaio. Per lui quella di oggi è una partita verità: con un successo, infatti, potrebbe passare da traghettatore a titolare della panchina. Raffreddando le voci che vogliono una terna di allenatori (Luca Prina, Ivo Pulga e Domenico Toscano) pronti a subentrargli. Ma dei problemi della Feralpì, il Pordenone si dovrà curare ben poco. Serve concentrarsi su di sè, per ottenere la prima vittoria dell’anno davanti ai propri tifosi, che al Bottecchia la aspettano da oltre due mesi. E prima di 3 trasferte consecutive: Bolzano, Gubbio e Ravenna (gara posticipata a lunedì 26 alle 20.30, con diretta su Raisport).Coppia dei sogni. Non ci sarà Berrettoni. Ma in compenso potrebbe rivedersi dal primo minuto Federico Gerardi, per comporre la coppia dei sogni neroverdi, assieme a Nocciolini. Velocità, imprevedibilità e potenza. Un cocktail ideale per far rifiorire un attacco con le polveri bagnate (le ultime due reti sono state firmate da difensori: Formiconi e Bassoli). Per il resto, il solito ballottaggio Nunzella-De Agostini e il nuovo Zammarini-Caccetta sulla corsia sinistra. Dall’altra parte, con due soli allenamenti alle spalle, Beggi non pare intenzionato a fare rivoluzioni. Dovrebbe schierarsi in maniera speculare al collega neroverde, puntando sull’unico attaccante del girone, Simone Guerra, capace di scavallare la doppia cifra (12 gol).

Ore 12.00 – (Il Piccolo) Dopo non essere riuscita a ritrovare la vittoria lunedì contro il Mestre, oggi la Triestina ci riprova in trasferta. Allo stadio Città di Meda l’Unione fa infatti visita al Renate (inizio ore 14.30, arbitra Natilla di Molfetta), squadra che è stata la rivelazione della stagione e tuttora, nonostante abbia rallentato la sua marcia, occupa la terza posizione in classifica, pur giocando spesso bene. […] Sul piano degli infortunati, Sannino ha recuperato in extremis Bariti, che sembra rimesso dal problema muscolare che l’aveva costretto a dare forfait col Mestre, però perde Codromaz, colpito proprio nelle ultime ore da un attacco influenzale e nemmeno convocato. Insomma rispetto a lunedì scorso il tecnico avrà due risorse in più in panchina (oltre a Bariti recuperato anche Bajic, assente col Mestre per influenza) ma anche una in meno. Ma non dovrebbe cambiare nulla per quanto riguarda l’undici titolare. Ieri mattina a dire il vero, sul prato del Rocco, la rifinitura è consistita in una partitella e in un lungo lavoro sui calci piazzati a ranghi completamente misti: nulla che faceva presagire insomma a una precisa distinzione fra titolari e riserve. Ma la sensazione resta quella data dal lavoro settimanale, ovvero di una riconferma in blocco dell’undici iniziale visto contro il Mestre, che in effetti per 60 minuti ha fatto un’ottima partita, pur senza trovare il gol. Davanti a Boccanera la coppia centrale difensiva sarà dunque ancora composta da Lambrughi ed El Hasni, con Libutti ancora favorito su Troiani e Bajic a destra e con Pizzul favorito su Grillo a sinistra. A centrocampo Coletti sarà ovviamente il perno davanti alla difesa con Porcari e Bracaletti mezzali, mentre in avanti Arma sarà la punta centrale con Petrella e Mensah esterni.

Ore 11.30 – (La Nuova Venezia) Venezia nel bunker del “Picco”, fortino quasi inespugnabile dello Spezia, per evitare il sorpasso in classifica dei liguri. Se Inzaghi lamenta le assenze degli squalificati Bentivoglio e Litteri, Gallo non può contare sull’algerino Ammari e Gilardino, sogno di mezza estate anche del Venezia. Due squadre corazzate, che hanno fatto dell’organizzazione difensiva l’arma migliore, tanto da annullarsi al Penzo (0-0), terza (Spezia) e quarta (Venezia) miglior retroguardia della Serie B alle spalle di Parma (20) e Palermo (21). Duello in panchina tra vecchi amici, Fabio Gallo e Pippo Inzaghi, con il tecnico dello Spezia a caccia del primo acuto. Venezia che punta al salto triplo, dopo le due vittorie casalinghe contro Cesena e Bari, in atesa che sabato arrivi al Penzo l’Avellino dell’amato Novellino. Se il Venezia, insieme al Palermo, è la squadra con il maggior numero di 0-0 (5), lo Spezia risponde con cinque vittorie per 1-0.Inzaghi deve ritoccare la squadra vittoriosa contro il Bari per la squalifica di Litteri, favorito Zigoni, tenendo conto che Marsura si è allenato a singhiozzo in settimana. Frey sta crescendo di condizione, ma il tecnico è intenzionato a dare fiducia ancora a Bruscagin, ottimo protagonista contro Cesena e Bari, mentre in mezzo al campo la bacchetta di regista, in attesa del ritorno di Bentivoglio, tocca ancora all’ispirato Stulac (due reti e un assist nelle cinque presenze da titolare fin qui collezionate). Venezia che prova a ritrovare il feeling con la vittoria in trasferta, che manca da tre mesi (2-1 a Brescia, 4 novembre), poi sono arrivati tree pareggi (Entella, Palermo e Foggia) e due sconfitte (Pescara e Salerno). In panchina il baby Domenico Rossi, attaccante classe 2000 della Primavera, arrivato a luglio dal Como. Dal canto suo lo Spezia è galvanizzato dal blitz di lunedì sera a Chiavari (1-0, Maggiore) nel derby contro l’Entella, consapevole della forza al “Picco”, dove la squadra di Gallo ha conquistato 24 punti sui 33 disponibili, ed è in serie positiva da 10 gare (sette vittorie, tre pareggi) dopo lo scivolone all’esordio (0-2) con il Carpi alla seconda giornata.

Ore 11.00 – Probabile formazione Padova (Gazzettino): Bindi; Salviato, Cappelletti, Trevisan, Contessa; Pulzetti, Pinzi, Belingheri; Capello; Gliozzi, Guidone.

Ore 10.50 – (Gazzettino) Come se l’aspetta? «Sulla falsariga del primo tempo a Pontedera. Il Santarcangelo farà dell’aggressività la sua arma principale. Dobbiamo essere pronti a usare tutte le armi a nostra disposizione per vincere. E anche di buttare la palla in tribuna se ci sarà bisogno. Fermo restando che ultimamente stiamo giocando bene e che non abbiamo avuto neanche un episodio favorevole. C’è un problema di approccio alle gare? No, con Samb e Vicenza siamo partiti fortissimo. Il problema è che nel girone di ritorno sarà sempre più difficile perché tutte le squadre vorranno farci lo scalpo». Bisoli poi sottolinea: «Sono rimasto sveglio fino alle 3 di notte per rivedermi le ultime partite, mi sembra che non siamo stati trattati da prima della classe. Tutti parlano dei loro episodi, adesso lo faccio anch’io. Con il Gubbio il gol di Capello era valido; con il Fano c’era rigore su Capello al 97′; con la Sambenedettese il gol di Ravanelli era validissimo e c’era un fallo di mano nettissimo su Trevisan. Tutti episodi girati a nostro sfavore, con i quali potevamo avere 7 punti in più. A Pontedera la rete di Capello era valida e c’era un penalty netto su Gliozzi».

Ore 10.40 – (Gazzettino) Chiusa l’esperienza in Coppa, la testa è solo per il campionato. E oggi nella trasferta con il Santarcangelo i biancoscudati puntano a mettere un altro carico da tre punti a un primato che li vede veleggiare con un vantaggio di nove lunghezze sulle inseguitrici, compresa la Sambenedettese (sulla carta a -8) in virtù del vantaggio negli scontri diretti. Ciò non toglie che le antenne vanno tenute ben dritte, che davanti ci sarà un avversario invischiato nella bagarre salvezza, ma senza dubbio rinfrancato dalla cura Cavasin, ex di turno. Ed è proprio per preparare al meglio questa sfida che il Padova è da mercoledì sera in ritiro a Cesenatico. «Dispiace per l’eliminazione – esordisce Bisoli – ma il nostro obiettivo è il campionato. Se giochiamo come nel secondo tempo a Pontedera, possiamo vincere con tutti. Questo ko ci deve far capire che dobbiamo giocare sempre come sappiamo, con la nostra intensità. Sapevo che schierando in Coppa tutti i nuovi potevo avere qualche difficoltà, ma mi è servito per dare a loro minutaggio. Ora con il Santarcangelo ci attende una gara importante».

Ore 10.30 – (Gazzettino) Sarà un Padova simile a quello schierato con la Sambenedettese oggi in terra romagnola. Rispetto a una settimana fa non ci sarà Ravanelli, ai box (affaticamento) al pari di Serena, Marcandella e Candido. Ciò comporterà alcuni arretramenti: Cappelletti riportato al centro della difesa, Pulzetti mezzala e sulla trequarti Capello, con Guidone affiancato in avanti da Gliozzi. A meno che Bisoli non inserisca in difesa Russo, lasciando Cappelletti a centrocampo, Pulzetti trequartista e Capello in attacco con Guidone. Sarà della gara Pinzi, alle prese con una spalla ballerina. I biancoscudati impiegati in Coppa hanno recuperato. «Gli unici a essere un po’ affaticati puntualizza Bisoli – sono Lanini e Sarno. La partita di mercoledì mi è servita per dare minutaggio ai ragazzi che sono più indietro, anche se una sola partita non è sufficiente per allinearsi con il resto dei compagni». Indicazioni utili comunque sono arrivate. «Gliozzi ha disputato un ottimo secondo tempo, Lanini ha dimostrato di avere colpi importanti e Bellemo ci può dare una mano come play». […]

Ore 10.10 – Probabile formazione Padova (Mattino di Padova): Bindi; Salviato, Cappelletti, Trevisan, Contessa; Mandorlini, Pinzi, Belingheri; Pulzetti; Capello, Guidone.

Ore 10.00 – (Mattino di Padova) «Mi sono un po’ stufato, perché io ho sempre guardato in casa mia, mentre altri (il riferimento è ad alcune dichiarazioni di presidente e allenatore della Sambenedettese, ndr) non l’hanno fatto. E allora dico anch’io le cose come stanno: a Gubbio ci hanno annullato un gol valido, a Fano ci hanno negato un rigore all’ultimo minuto, contro la Samb c’erano un penalty su Trevisan e una rete regolare non assegnata a Ravanelli e anche in Coppa ci hanno tolto gol e rigore. Io non chiedo certo favori, ma di essere trattato con equità. Se ci fossero stati concessi, giustamente, tutti questi episodi, avremmo già ammazzato di gran lunga il campionato». E invece il torneo è ancora aperto, anche se il Padova ha tutto nelle proprie mani: «Vogliamo dimostrare ancora di essere più forti della concorrenza, anche se non sarà facile, come si è visto in Coppa. Spiace essere stati eliminati, ma, come ho già detto, spero che la sconfitta ci serva da lezione per capire che ogni gara va affrontata con grande intensità. Abbiamo dimostrato di saper giocare bene, ma non sempre basta: per vincere i campionati bisogna sapersi esprimere in ogni maniera, usare tutte le armi e buttando anche il pallone in tribuna se serve. Non possiamo pensare di poter dominare per 90 minuti».

Ore 09.50 – (Mattino di Padova) «Padova merita la Serie B e faremo di tutto per conquistarla». Mister Pierpaolo Bisoli suona la carica in vista di un appuntamento molto importante per la stagione biancoscudata. Si apre questo pomeriggio, con la trasferta di Santarcangelo, un poker di partite sulla carta abbordabili per la capolista, che punta all’en plein per mettere un’ipoteca definitiva sulla vittoria del campionato. La sfida romagnola arriva al termine di una settimana in cui non tutto è andato per il verso giusto e diverse situazioni sono risultate un po’ indigeste all’allenatore di Porretta Terme. Dagli episodi sfavorevoli nella partita contro la Samb, al primo tempo assai negativo dei suoi in Coppa Italia, passando per alcune dichiarazioni di qualche allenatore e presidente rivale. È dall’inizio della stagione che Bisoli risponde per le rime a certe “punzecchiature” che arrivano dagli avversari in lotta per il campionato, ma ieri più che mai non si è voluto risparmiare, rivendicando il cammino della sua squadra e tirando qualche stoccata. «Abbiamo lavorato giorno e notte per sudarci la testa della classifica e, a sentire le parole di qualche nostro concorrente, non ce lo saremmo nemmeno meritato», è sbottato Bisoli.

Ore 09.40 – (Mattino di Padova) Michele Serena ha lasciato la FeralpiSalò. Una decisione improvvisa, arrivata giovedì a mezzogiorno con la comunicazione delle dimissioni al club gardesano e il saluto ai giocatori. Ieri l’ex difensore di Inter, Juventus e Atletico Madrid non ha voluto scendere nei dettagli. Resta il fatto che la Serie C ha perso uno dei tecnici più apprezzati. «Non voglio spiegare nulla, a volte è meglio il silenzio, che fa rumore di per sé. Fa già notizia che me ne vada da una squadra terza in classifica. Mi auguro solo che questa mia decisione sia ancora più di stimolo per i ragazzi in campo, e susciti una reazione positiva nel gruppo». […] «Un torneo molto equilibrato dalla seconda all’ultima posizione della graduatoria. La prima penso che sia meritatamente nelle mani del Padova. Un club in testa per qualità di organico, di società, di tifosi e di risultati ottenuti. Un po’ quello che hanno fatto il Venezia e il Parma lo scorso anno, per il resto c’è molto equilibrio. Ma il Padova non è una sorpresa, me lo aspettavo. Chi mi ha sorpreso è invece il Sudtirol, perché ha avuto un inizio balbettante e poi è riuscito ad invertire la rotta con tantissimi risultati utili». Se si parla di promozione, la risposta è netta: «Per quella diretta in B c’è solo il Padova in questo momento. Non penso che qualcuno possa impensierirlo più di tanto. Si è mosso benissimo anche sul “mercato”. Sono invece tante le squadre che possono ambire ai playoff, anche il Mestre, c’è molto equilibrio e non c’è mai una partita scontata. Il Vicenza? L’ho incontrato la scorsa settimana, e mi ricorda molto le situazioni vissute da me a Venezia con giocatori che sono rimasti e con grande impegno per salvarsi sul campo nonostante stipendi che non arrivavano. Mi chiedo perché succedano queste cose, come a Modena».

Ore 09.30 – (Mattino di Padova) Per il momento sono stati venduti poco più di un centinaio di biglietti ai tifosi biancoscudati per la gara di questo pomeriggio tra Santarcangelo e Padova, per l’esattezza 95 nel settore ospiti e 17 in quello distinti. Ma l’affluenza potrebbe essere maggiore. Complici i disguidi che hanno accompagnato questa prevendita, iniziando dall’Osservatorio che dà il via libera soltanto mercoledì in tarda serata per finire con i tagliandi disponibili solo on line nell’intera provincia di Padova, in quanto ieri l’unico punto-vendita disponibile era chiuso per problemi di salute del titolare, i botteghini dello stadio “Valentino Mazzola” rimarranno aperti anche oggi prima della partita senza bisogno di Supporter Card.I ragazzi della “Tribuna Fattori” raggiungeranno l’impianto della cittadina romagnola con mezzi propri, ritrovandosi alle 10.30 all’Euganeo.

Ore 09.00 – (Corriere del Veneto) Risponde al telefono ed è carico come una molla. Non gradisce quello che legge, si arrabbia quando le altre squadre parlano di torti arbitrali e nel gran calderone di ingredienti che cucina a fuoco lento il piatto del giorno chiamato «serie B», Pierpaolo Bisoli non ci sta. «Io non mi nascondo più — tuona — vogliamo la serie B e abbiamo lavorato per mesi per arrivare dove siamo. Tutti dicono che giochiamo male, che non meritiamo di essere primi, l’ho sentito all’inizio da qualche opinionista, poi è stato il turno del Pordenone, adesso della Sambenedettese. Sembra che ci troviamo al primo posto per caso e per fortuna stamattina ho letto le dichiarazioni di Alberto Cavasin, che mi sento di ringraziare pubblicamente. Perché una volta tanto ha speso qualche parola bella anche per me, si vede che sono io che attiro antipatia. Era anche a Cesena così, poi c’è stata Perugia e poi ancora Vicenza. Cavasin ha detto cose belle, una volta tanto ho letto i siti e i giornali e non mi sono arrabbiato. Perché nessuno ci ha regalato nulla, se siamo primi lo dobbiamo solo a noi stessi. E visto che tutti parlano di arbitri lo faccio anche io. Perché nessuno scrive che con la Sambenedettese c’era un fallo di mano clamoroso sul colpo di testa di Trevisan? Perché a Gubbio Capello aveva segnato un gol regolare e ci è stato annullato? Perché a Fano c’era un altro rigore nettissimo per noi e non ci è stato dato? Perché a Pontedera l’arbitro aveva fischiato un rigore solare per noi e poi ha cambiato idea? Diciamole queste cose, perché io non cerco alibi ma questo fuoco incrociato nei nostri confronti non mi piace».




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