Per la gara con i piemontesi (che sarà diretta da Marco Piccinini di Forlì), il tecnico rischia di dover fare a meno di un “titolarissimo” come Alessandro Salvi, che farà di tutto per esserci, ma che al momento è fermo in via precauzionale per una lieve infezione alle vie urinarie: «Che giochi o no, chi andrà in campo dovrà cancellare il ricordo della gara d’andata, che, per quanto si era visto in campo, doveva finire 0-0. Tra le incognite c’è quella legata all’arrivo di Di Carlo sulla panchina piemontese, questi cambi non sono mai facili da “leggere”: non sappiamo come giocherà il Novara e chi scenderà in campo, per cui le difficoltà aumentano». A Perugia l’abbiamo vista alternarsi tra le fasce, iniziando a destra e chiudendo a sinistra. «Prima di questa stagione non avevo mai giocato sulla corsia mancina. È successo quest’anno per ovviare a qualche infortunio di troppo e non è andata male. Se sto a sinistra, posso accentrarmi e tirare, come a Palermo; a destra mi viene più facile il cross, meno la conclusione». A proposito di conclusioni: i 4 gol stagionali sono un record personale. «Rispetto agli anni scorsi la differenza è che non andavo a saltare su corner e punizioni a favore: essendo abbastanza veloce, rimanevo dietro a fermare potenziali partenze. Ho lavorato molto sulle palle da fermo, queste reti sono frutto anche degli allenamenti e di una certa convinzione che è venuta col tempo». Per quanto meno brillante del solito nelle ultime due uscite, si tratta di un elemento troppo importante per Venturato, che difficilmente domenica se ne priverà a cuor leggero.
[…](Fonte: Mattino di Padova. Trovate il resto dell’articolo sull’edizione odierna del quotidiano)