«Devo dire la verità – ammette il presidente Andrea Gabrielli – mi è dispiaciuto che il Novara non abbia puntato su Claudio Foscarini. Il primo anno noi eravamo retrocessi e fu chiamato dalla Pro Vercelli, l’anno dopo noi siamo tornati in B e lui invece ha allenato il Livorno in Lega Pro. Poteva essere la volta buona e invece ancora una volta non sarà così. Peccato, spero che presto gli venga affidato un progetto all’altezza del suo valore, perché dovunque è andato i risultati li ha ottenuti. Anche da noi ha fatto benissimo, a parte l’ultimo anno in cui le cose non sono andate come avremmo voluti». È un Cittadella che vola fuori casa, con ben sette vittorie lontano dal Tombolato e un rendimento che, con una marcia altrettanto convincente anche in casa, lancerebbe i granata se non in cima alla classifica, molto vicini alla vetta della seire B. «Tutti abbiamo notato questa disparità di rendimento fra casa e trasferta – ammette Gabrielli – ma non è automatico che, se avessimo vinto molte partite in casa, sarebbe accaduto lo stesso anche in trasferta. A volte proprio in trasferta abbiamo reagito a sconfitte o a passi falsi al Tombolato sfruttando una spinta legata anche alla precedente sconfitta». Parlare di serie A per ora è vietato nella città murata, così come di stadio e di campo in cui, nell’eventualità, si giocherebbero le partite nella massima serie. «Dobbiamo pensare prima di tutto a salvarci – taglia corto Gabrielli – parlare di certi argomenti non fa bene a nessuno. Sappiamo tutti che il Tombolato non sarebbe adeguato alla serie A, nell’eventualità una soluzione la troveremo di sicuro».
(Fonte: Corriere del Veneto. Trovate il resto dell’articolo sull’edizione odierna del quotidiano)