Padova-Sambenedettese, l’analisi de “Il Gazzettino”

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Classifica alla mano, è un pareggio che va accolto con il sorriso. Innanzitutto perchè consente al Padova di tenere sempre a distanza la Sambenedettese, staccata ancora di otto punti ma che di fatto sono nove visto che il Padova ha il vantaggio negli scontri diretti. C’è poi da tenere conto che le altre squadre che affiancavano i marchigiani al secondo posto alla vigilia di questo turno di campionato sono state sconfitte: la Feralpisalò in casa dal Vicenza, il Renate nella tana della Reggiana. E proprio la Reggiana diventa sulla carta l’avversario potenzialmente più insidioso per i biancoscudati nella corsa verso la promozione: gli emiliani sono sì staccati di dieci lunghezze, ma hanno giocato una partita in meno e giocheranno davanti ai propri tifosi lo scontro diretto con il Padova. Avvincente fino all’ultimo la sfida dell’Euganeo. Favoriti dalla tattica troppo attendista degli avversari, schierati con la difesa a cinque nella fase di non possesso, i biancoscudati hanno preso subito in mano le redini dell’incontro. Buona l’azione di palleggio e anche il movimento senza palla, che ha esaltato le capacità di Pulzetti di muoversi su tutto il fronte offensivo. Sul primo angolo a favore la truppa di Bisoli ha anche trovato il gol (incornata di Ravanelli), ma l’arbitro ha annullato per una presunta trattenuta. L’episodio ha acceso qualche discussione tra le panchine: un copione quasi inevitabile visto il carattere fumantino dei due allenatori. Il Padova ha continuato a premere e al 17′ ha raccolto i frutti della sua pressione. La verticalizzazione di Pinzi, dopo una respinta della difesa ospite, è stata raccolta sul filo del fuorigioco di Capello, abile poi a puntare il portiere e a scavalcarlo con un tocco elegante. Nono gol per l’attaccante, sempre più decisivo per le sorti della squadra. La reazione della Sambenedettese non è tardata ad arrivare. Un po’ alla volta i marchigiani hanno alzato il baricentro, sfruttando soprattutto la rapidità di Esposito, spesso largo sulla sinistra ma sempre pronto ad accentrarsi. Così è stato poco dopo la mezz’ora quando il guizzante numero 10 degli ospiti è entrato pericolosamente in area: provvidenziale l’intervento a liberare in extremis di Contessa davanti alla porta. Sullo sviluppo dell’azione però la sfera è finita sui piedi di Miracoli che dal limite dell’area, quasi in caduta, è riuscito in girata a indovinare un sinistro beffardo che si è insaccato sotto l’incrocio dei pali. Bravo e fortunato l’autore del gol, ma poco decisi nella marcatura Ravanelli e Cappelletti che erano alle spalle dell’attaccante.

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(Fonte: Gazzettino, Claudio Malagoli. Trovate il resto dell’articolo sull’edizione odierna del quotidiano)




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