Ore 20.30 – Fischio finale, Padova-Sambenedettese 1-1.
Ore 18.00 – (Gazzettino, edizione di Venezia) In casa Mestre continua a crescere la febbre in vista della sfida di lunedì sera contro la Triestina, forse la gara più sentita dell’anno dall’ambiente arancionero per via della rivalità tra le due squadre rinnovatasi nel corso dell’ultimo biennio. Uno stimolo in più, spiega uno dei senatori della squadra come Gianpietro Zecchin, che sta portando al massimo la concentrazione e la carica nello spogliatoio del Mestre. «Non vediamo l’ora di giocare, sappiamo come quella di lunedì sarà una partita molto dura contro un avversario che sulla carta dovrebbe vincere agevolmente sia per i nomi che può vantare che per il budget impiegato. Ma come abbiamo dimostrato all’andata (2-1, ndr) ogni partita va giocata ed è una storia a sè, e noi saremo pronti per la sfida». Che si prospetta spettacolare ed avvincente, come spiega lo stesso Zecchin. «Sulla panchina della Triestina c’è Sannino, che mi ha allenato per due anni, ed è un tecnico a cui piace attaccare le squadre, non attenderle. È questo il suo credo e penso proverà a prenderci alti, noi dovremo essere bravi a velocizzare il gioco, per questo credo potrebbe essere una partita davvero bella». […] «Dovremo essere bravi a restare sul pezzo e sfruttare le occasioni che creiamo, con convinzione e determinazione. Se riusciamo a far gol subito gli spazi si aprono e la partita poi cambia, dandoci la possibilità di conquistare molti più punti di quanto abbiamo fatto fino ad ora. Credo che la chiave potrebbe essere cercare di martellare dal calcio d’inizio per cercare il gol il prima possibile». […]
Ore 17.30 – (Il Piccolo) […] Coletti, cosa l’ha convinta a venire alla Triestina? «Innanzitutto la serietà della società e del progetto. E poi Trieste è una città che ha una storia calcistica importante. Non nego poi che il duo Milanese-Sannino è una garanzia di esperienza e ha giocato un ruolo importante nella mia scelta. Non potevo scegliere soluzione migliore». Scendere di categoria non fa mai piacere: con che spirito lo fa? «Ma dipende, perché io mi sento un giocatore di serie C, la mia storia parla chiaro e la mia categoria è questa. Mai avuto il minimo problema a riconoscerlo, lo dico sinceramente. Poi certo, è ovvio che sono felice di aver giocato anche in B, ma il calcio è bello in tutte le categorie e l’importante è far parte di un progetto serio». […] Con la Triestina ha firmato per un anno e mezzo: un bel segnale anche questo.«Infatti sono molto felice perché non si tratta solo di un discorso di 6 mesi, ma si è fatto un discorso di continuità che fa parte del progetto importante di cui dicevo prima». […] A cosa punta questa Triestina? «Lo dico subito, non mi piace fare progetti a lunga gittata: capisco le aspettative dei tifosi, ma credo che bisogna ragionare partita per partita. Quando si pensa troppo avanti, si corre il rischio di restarci male o di prendere troppo entusiasmo. Invece le energie vanno tutte canalizzate solo sull’impegno più immediato. Quando mancherà qualche partita vedremo dove siamo».
Ore 17.00 – (Gazzettino) Visite mediche e firma. L’Abano può contare sul nuovo centrocampista ventinovenne Matteo D’Alessandro, rinforzo di lusso considerato che per la prima volta scende in serie D dopo avere collezionato 131 partite e due gol nei professionisti. Reggiana in serie C (48 gare dal 2009 al 2011) e Reggina in serie B (45 gare dal 2011 al 2013) le prime tappe di una carriera proseguita con Cuneo, Pro Vercelli, Pro Patria, Lumezzane e Monza, esperienza quest’ultima nella quale ha conosciuto l’attuale diesse aponense Gianluca Arnuzzo. «Sono davvero contento di avere portato Matteo ad Abano – sottolinea Arnuzzo – È la scelta migliore che potessi fare, sono convinto che ci darà una marcia in più sul piano della qualità e dell’esperienza». Con il Lumezzane era sceso in campo contro il Padova nell’ultima gara di campionato dell’anno scorso, ora appunto si rimette in gioco con i neroverdi. «Sono contento di tornare in pista – afferma D’Alessandro – Conoscevo già il direttore ed è stato l’ago della bilancia per la mia scelta. Le sensazioni sono positive, vengo con la voglia di dare una mano alla squadra a raggiungere la salvezza, obiettivo che è alla portata. Mi metto a disposizione della società, dell’allenatore e dei compagni con grande umiltà, come è nelle mie corde». […]
Ore 16.30 – (Mattino di Padova) Lui, lei e l’altra. Non è la trama della milionesima puntata di “Beautiful”, ci mancherebbe altro. Qualcosa di “beautiful”, di “meraviglioso” s’intende, c’è lo stesso, ed è il cammino nel girone C di Serie D di Campodarsego, Virtus Vecomp ed Arzignano Valchiampo, che si stanno dando battaglia per un posto nei professionisti. Domani ci sarà lo scontro diretto fra i veronesi di Gigi Fresco ed i “Gabbiani” di Gianfranco Fonti, che hanno un vantaggio di 4 punti sui rivali. A pari merito con la Virtus ci sono invece i gialloazzurri di Vincenzo Italiano, che, di fatto, stanno ricoprendo il ruolo di “terza incomoda”. Un appellativo che, però, non piace molto all’ex regista di Padova, Verona e Chievo: «Il risultato di Virtus Vecomp-Campodarsego non deciderà il campionato», avverte. «Se dovessero vincere i padovani, di sicuro sarebbe più dura per tutti, anche perché la loro autostima salirebbe a livelli massimi. Tuttavia, mancano ancora troppe partite per pensare di avere il titolo in pugno». «E poi», aggiunge il tecnico dell’Arzignano Valchiampo (che se la vedrà con il Montebelluna in trasferta), «dall’inizio dell’anno ci siamo sempre alternati al comando, quindi ce la giocheremo ancora sino alla fine». […] Infine, l’Abano ha trovato il nuovo centrocampista per la corsa-salvezza. Dopo il “no” di Bruno Pezzella, il ds Gianluca Arnuzzo è riuscito a chiudere per Matteo D’Alessandro. Originario di Sondrio, 29 anni, ha un curriculum di tutto rispetto alla luce delle 47 presenze in Serie B racimolate con le maglie di Pro Vercelli e Reggina. In C, invece, ha militato con Lumezzane, Pro Patria, Monza, Cuneo e Reggiana. Il giocatore sarà già disponibile per la sfida di domani contro il Mantova.
Ore 16.00 – (Corriere del Veneto, edizione di Vicenza) Vento in poppa e avanti tutta, verso quale obiettivo ancora non è dato sapere. Il Bassano ci riprova e oggi al Mercante contro il SudTirol (fischio d’inizio ore 16.30) avrà forse l’impegno più duro e insidioso di questo spicchio di stagione. L’undici guidato da Paolo Zanetti, infatti, è una delle squadre del momento, reduce da un successo importante con la Triestina e segnalato in gran forma, sia dal punto di vista tecnico che dal punto di vista fisico. Un test probante, che segue di sette giorni quello di Pordenone e che chiarirà una volta per tutte il reale valore della rosa giallorossa. «Del mercato sono molto contento — sottolinea Giovanni Colella — la società aveva le idee chiare e ha operato di conseguenza. La rosa è ampia e dobbiamo pensare a rimettere in sesto gli assenti, per essere al completo nei momenti importanti. Il Südtirol è una squadra in salute, lo dicono la classifica e i risultati. La nostra prestazione deve essere una costante». […]
Ore 15.30 – (Gazzettino, edizione di Pordenone) […] Matteo Buratto se n’è andato? Manuel Nocciolini si prende la sua maglia numero 7 e abbandona la 32 che aveva indossato in onore di Bobo Vieri. «Grande giocatore afferma Manuel – ma il mio idolo è sempre stato Andrij Shevchenko. Lui portava il 7 e ora che è libero lo porterò anch’io». Il problema nasce dal fatto che sei tifosi avevano già acquistato la casacca neroverde con il suo nome e il 32 sulle spalle e un’altra mezza dozzina l’aveva ordinata. «Il problema? In realtà non esiste ha risposto Nocciolini – Prometto che li rimborserò personalmente tutti». Ora il popolo neroverde si attende che Manuel diventi tanto importante nel Pordenone quanto lo fu il campione ucraino nel Milan. Caccetta non ha praticamente nemmeno avuto il tempo di disfare la valigia che già si è trovato di nuovo in viaggio verso Teramo. «Fisicamente sto bene ha dichiarato, avanzando la sua candidatura al match di questo pomeriggio e sono a disposizione se il mister avrà bisogno di me. Sono capitato in un bel gruppo ha aggiunto Cristian che voglio aiutare a risalire in classifica». Colucci lascia la porta aperta: «Cristian ha fatto un solo allenamento con noi, però è molto motivato e ha dimostrato di essere in condizione. Ci sarà utilissimo». Magari già al Bonolis, con la casacca numero 31. […]
Ore 15.10 – (Gazzettino, edizione di Pordenone) Il Pordenone è atteso oggi (ore 16.30) da una trasferta a Teramo molto più insidiosa di quanto potrebbe far credere la classifica (neroverdi noni con 27 punti, biancorossi penultimi con 22). Il diavolo aprutino, abituato nelle leggende locali a battersi (e ovviamente avere la peggio) con Sant’Antonio a metà gennaio, potrebbe prendersi la sua rivincita e mandare definitivamente all’inferno Leo Colucci a inizio febbraio. Una nuova battuta d’arresto dei ramarri al Bonolis potrebbe infatti cominciare a incrinare l’apparentemente incrollabile fiducia della dirigenza nel tecnico di Cerignola. Nessun altro allenatore in passato ha mai avuto tanto credito nel reame di re Mauro. Lo avesse avuto così incondizionato Tedino esattamente un anno fa forse ora i ramarri sarebbero in cadetteria al posto di Venezia o Parma. Per non cambiare Colucci è stato cambiato mezzo Pordenone. Attraverso la finestra di gennaio se ne sono andati Buratto, Martignago, Pellegrini, Raffini, Danza, Lulli, Zommers e Sainz Maza. Gli ultimi due, insieme a Cattaneo (altro ex ramarro passato da Brescia alla Reggiana) sono stati inseriti nella top undici dei trasferimenti invernali da TuttoC, sito di riferimento della terza serie. Segno che non hanno perso credito fra gli addetti ai lavori nonostante l’esperienza a Pordenone dove hanno fallito per colpa loro o perché non sono stati messi in condizione di esprimersi al meglio. Nella stessa top undici non figura nessuno dei nuovi arrivati: Mazzini, Zammarini, Cicerelli, Bombagi, Caccetta e Nocciolini. Eppure, gli esperti hanno definito sontuoso il mercato di riparazione neroverde. I prossimi 4 mesi ci diranno se fu sbagliata la campagna di rafforzamento della scorsa estate o la decisione di insistere oggi su Colucci. […]
Ore 14.50 – (Messaggero Veneto) Cosa non si fa per la numero 7. Oggi a Teramo i supporter neroverdi vedranno il loro nuovo idolo, il bomber Manuel Nocciolini, con una casacca “nuova”. È quella con il numero che fu di Andriy Shevchenko, giocatore molto amato dal neoattaccante del Pordenone, nei suoi trionfali trascorsi al Milan. Così Nocciolini non ci ha pensato due volte, dopo che si è liberata dalla schiena di Matteo Buratto, passato alla Lucchese. L’ha voluta, è proprio il caso di dirlo, a ogni costo. Già, perché i tifosi che nei giorni scorsi, seguiti al suo arrivo da Parma, avevano acquistato la maglia inizialmente scelta da Nocciolini, ovvero la 32 (in onore di un altro grande bomber, Bobo Vieri), saranno “rimborsati” a spese del diretto interessato. In altre parole, chi si presenterà (sono una decina gli interessati, tra acquisti già effettuati e ordini online) al De Marchi con la casacca numero 32, riceverà in omaggio la nuova. E i pochi fortunati si ritroveranno con una maglia in più e una che, a questo punto, è destinata a diventare pezzo da collezione. […] Leonardo Colucci predica prudenza anche per il fatto di dover giocare in un terreno sintetico. «La priorità – fa sapere il tecnico neroverde – sarà adattarsi in fretta alla superficie. Di fronte avremo una squadra tosta, che metterà in campo grande carica agonistica. La nostra dovrà essere maggiore». Ma senza strafare, nonostante il successo esterno manchi da settembre (1-0 a Fano): «Ci vogliono forza e testa – chiude Colucci -. In periodi come questo la differenza la fanno i particolari, il centimetro e lo scatto in più o in meno». Il mister loda la società per il mercato di gennaio, ma già pensa al futuro. Tra i convocati per la partita di oggi, infatti, figura Alessandro Lovisa (classe 2001), figlio del presidente Mauro e fratello del direttore sportivo Matteo. Ma più che la parentela, per lui parlano i numeri: 7 gol (da centrocampista) nel campionato nazionale under 17. «È importante – fa sapere Colucci – che i nostri ragazzi, gradualmente, si confrontino con i “grandi”, proseguendo il percorso di crescita. Presto ne aggregheremo anche altri». […]
Ore 14.20 – (Corriere del Veneto, edizione di Vicenza) Il mercato si è chiuso con la conferma del gruppo che ha deciso di restare in biancorosso, a parte le partenze di Di Molfetta (andato al Piacenza) e di Beruatto e Lanini tornati alla Juve, con l’esterno offensivo poi girato in prestito al Padova. In entrata sono stati perfezionati gli arrivi di Giorno e Jakimovski con il primo che oggi a Salò contro la Feralpi dovrà scendere in campo dal primo minuto, considerato che in mediana oltre allo squalificato Romizi, il tecnico Nicola Zanini dovrà fare a meno anche degli infortunati Alimi, Salifu e Ferchichi. «In mezzo al campo abbiamo assenze importanti e tutte nello stesso momento — sottolinea Zanini — Alimi soffre di un problema muscolare e non ce la fa. Romizi è squalificato e Salifu e Ferchichi sono infortunati da tempo: per il loro recupero serviranno ancora delle settimane. Le buone notizia riguardano Malomo e Crescenzi in settimana hanno lamentato qualche acciacco ma che hanno recuperato e saranno della partita. In difesa però abbiamo Turi alle prese con un problema al ginocchio e Bianchi con la febbre, vedremo prima del match». Il Vicenza che affronterà la Feralpisalò, ulteriormente rinforzata a testimonianza delle ambizioni della società bresciana, dovrà lottare con il coltello tra i denti su tutti i palloni perché altra strada per far punti allo stadio Turina non c’è. «Di questo siamo tutti consapevoli — precisa Zanini — e sappiamo bene che l’obiettivo primario è centrare la salvezza. Per questo motivo dobbiamo cercare la concretezza, magari essere meno belli rispetto al primo tempo giocato sabato scorso contro il Padova ma fare punti. Con l’arrivo della penalizzazione la classifica si complicherà anche se la graduatoria è molto corta, ma dobbiamo ripartire e per farlo bisogna tornare da Salò con un risultato positivo. Mi aspetto una prova di carattere, una battaglia sportivamente parlando. Non guarderò a come giocheremo ma al risultato. I ragazzi hanno dimostrato con i fatti di voler rimanere, è un segnale forte dell’unione e della compattezza del gruppo». […]
Ore 13.50 – (Gazzettino, edizione di Venezia) Pippo Inzaghi-pensiero «noi non abbiamo niente da perdere contro un avversario che ha un organico per salire in Serie A» ha indirettamente replicato il collega Fabio Grosso precisando «il nostro obiettivo è fare un buon campionato, senza illuderci né illudere nessuno». Venezia-Bari è già cominciata con il botta e risposta a distanza tra i due tecnici ex campioni del mondo in azzurro a Germania 2006. All’andata il 9 settembre gli arancioneroverdi fecero il colpaccio con il rigore di Bentivoglio e la zampata di Zigoni: oggi il regista mancherà per la seconda di tre giornate di squalifica, la punta invece partirà in panchina con Litteri al fianco di Geijo, match winner contro il Cesena su assist del neo acquisto. Tra le riserve gli altri due volti nuovi, il difensore Frey e la mezzala Firenze, data la probabile conferma in blocco da parte di Inzaghi (alla panchina numero 100 tra i professionisti) del 5-3-2 tornato al successo una settimana fa. Davanti ad Audero solito terzetto centrale Andelkovic-Modolo-Domizzi con Bruscagin (o Zampano) e Garofalo esterni. In mediana sicuri Stulac e Falzerano, ballottaggio al fotofinish è tra Suciu e Pinato. […]
Ore 13.30 – (Gazzettino, edizione di Venezia) Vittoria e aggancio a 35 punti, ecco il buon proposito di un Venezia che col Bari assapora i playoff. Seconda uscita di fila al Penzo (ore 15) per gli arancioneroverdi, rialzatisi sette giorni fa battendo il Cesena dopo il magro bottino di 5 pareggi in 8 giornate. Segnali di guarigione da ribadire contro un avversario in difficoltà, situazione della quale l’ex di turno Agostino Garofalo è convinto di poter approfittare. «Giocare subito di nuovo davanti ai nostri tifosi è una bella opportunità una gara contro una grande resa ancor più stimolante dal possibile aggancio in classifica. Vincere aiuta a vincere, noi arriviamo molto carichi per i tre punti strappati al Cesena». Tutta la pressione sembra pesare sul Bari. «Loro vengono da un bruttissimo 0-4 in casa, Bari è una piazza difficile, esigente, ti dà molto ma in cambio pretende altrettanto. Ci aspetta una battaglia, la qualità dei loro giocatori non la scopriamo certo noi. Galano dalle mie parti? Lo conosco bene, siamo stati compagni e senz’altro il valore aggiunto è lui». L’incrocio odierno rievoca ricordi positivi per Garofalo, 35 presenze e due gol nella B 2011/12. «Lì sono stato benissimo, una città fantastica. Arrivammo a metà classifica ma senza i tanti punti di penalità avremmo lottato per i playoff». […]
Ore 13.10 – (Corriere del Veneto) E’ la sfida fra campioni del mondo, tanto quanto lo fu all’andata. E dirlo adesso, con la Nazionale esclusa dalle sfide di Russia 2018, fa anche un po’ di malinconia. In quel caldo pomeriggio di settembre Filippo Inzaghi si portò a casa con il suo Venezia una vittoria che ancora adesso a Bari faticano a mandare giù. Fu accusato di catenaccio, di calcio antidiluviano, eppure aveva solo applicato alla lettera un concetto che mise sotto scacco la squadra di Fabio Grosso: bloccarne tutte le fonti di gioco e ripartire ogniqualvolta ce ne fosse l’occasione. E vittoria fu, con un rigore di Bentivoglio e un gol di Zigoni, che oggi partirà dalla panchina. A differenza dell’andata, in occasione della prima sfida tra i due ex compagni di Nazionale, nessuna domanda né a Bari né a Venezia sul nuovo amarcord in vista. A pensarci bene, Pippo e Fabio hanno altri pensieri. Grosso è reduce da un tremendo 0-4 in casa con l’Empoli, Inzaghi ha riacciuffato la vittoria dopo due mesi di digiuno sabato scorso con il Cesena, ha tanti pensieri di formazione e probabilmente qualche sassolino da levarsi dalle scarpe. Come quando ha difeso a spada tratta Suciu, da lui stesso voluto in estate e che resta uno dei più criticati. «Mi dispiace molto per le critiche a Suciu — attacca Inzaghi — sia da parte dei tifosi che da parte della stampa. Non le merita perché fa tutto quello che gli dico, è un giocatore che per noi è importante e l’ho fatto giocare spesso, per cui non capisco questo volerlo colpire come sta succedendo». […]
Ore 12.50 – (La Nuova Venezia) Il Venezia sogna l’aggancio, il Bari punta a lasciarsi alle spalle la Waterloo con l’Empoli. Chiuso il mercato invernale, inizia il rush finale per due squadre assestate in zona playoff, anche se con obiettivi iniziali divergenti. Entrambe hanno conosciuto l’ebbrezza del primato, seppur per poco tempo (una giornata il Venezia, tre il Bari), gli arancioneroverdi hanno chiuso con il Cesena la fase critica della stagione, ritrovando la vittoria dopo due mesi e mezzo, i pugliesi stanno vivendo una fase di stanca, scivolati a otto punti dalla coppia di battistrada Frosinone-Palermo. Se tra campi e campielli impazza il Carnevale, il Venezia non vuole togliersi la maschera da trionfatore indossata una settimana fa.Bentivoglio ha riabbracciato Frey (compagno ai tempi del Chievo), ma rimane ancora seduto nel box dei cattivi per scontare la seconda giornata di squalifica. Il faro del centrocampo sarà ancora lo sloveno Stulac e la sensazione, soprattutto se Grosso ripresenterà il tridente, è che Inzaghi potrebbe riproporre Bruscagin e non Zampano sulla corsia di destra, dove dovrebbe gravitare il bomber Galano. Non giocando da tanti mesi una partita ufficiale, Nicolas Frey partirà dalla panchina. Falzerano e Suciu si sono ben disimpegnati contro il Cesena, l’ex Pordenone ha ricevuto anche attestati di elogio dal tecnico alla vigilia del match con il Bari, quindi è possibile la riconferma della coppia, anche se Pinato scalpita, confermando di attraversare un ottimo periodo di forma. Geijo è ritornato al gol con il Cesena, Litteri ha sformato l’assist vincente, ha una settimana in più nelle gambe, ecco perché difficilmente Inzaghi cambierà il tandem d’attacco. […]
Ore 12.20 – (Gazzettino) Dimenticare il ko con Frosinone e ripartire in trasferta, il terreno finora più congeniale al Cittadella. Roberto Venturato, alla vigilia della gara di Perugia, ripensa alla sconfitta di domenica scorsa e ancora si intuisce il rammarico per l’occasione persa: «Noi abbiamo un’idea di gioco chiara, un modo di intendere il calcio del quale essere contenti. Detto questo, dobbiamo migliorare nell’incisività e nella concretezza. Il Cittadella mira ad essere squadra a tutto tondo, e mi dispiace per il passo falso perché è stato figlio più di errori nostri che altro». Dove crescere, è presto detto. «Dobbiamo imparare a vivere le partite con un po’ più di mestiere, non commettere le ingenuità tante volte ripetute nel girone di andata, ed essere più incisivi in attacco». Riguardo al reparto offensivo, il tecnico non scopre le carte: «Non ho ancora deciso chi schierare. In settimana ho visto lavorare bene tutti e quattro i miei giocatori di ruolo, con grande voglia e attenzione». E su Vido aggiuge: «Fisicamente sta bene, lui deve giocare per ritrovare il giusto ritmo di gara. Allenarsi è un conto ma scendere in campo e disputare una partita è tutt’altra cosa». Il Perugia è protagonista di un campionato alterno: dopo un grande inizio di stagione una continua discesa, adesso una nuova risalita. «Aveva iniziato in ottima maniera, poi non è riuscito a dare continuità ai risultati. Non ne conosco le cause, in questo momento sta puntando molto sulla concretezza, pur avendo giocatori bravi. Rimane accorto e cerca di ripartire. I punti contano ogni giornata sempre di più, e tutto ciò incide anche nel modo di interpretare le partite. La concretezza è l’aspetto più importante da tenere in considerazione». […]
Ore 12.00 – (Mattino di Padova) Da un tabù all’altro. Dopo lo stop con la capolista Frosinone, mai battuta dal Cittadella, ecco un’altra gara che evoca solo ricordi foschi: nei due precedenti al “Curi” i granata hanno rimediato uno stop per 3-1 nel dicembre 2014, e quello per 2-0 della scorsa stagione, scandito dalla doppietta dell'”ex” Samuel Di Carmine. In più, il Perugia sta bene: le affermazioni su Entella e Pescara lo hanno spinto a sole 2 lunghezze dalla zona playoff.Il Citta è, però, chiamato a fare… il Citta: nessuno ha conquistato tante vittorie esterne quante gli uomini di Venturato – ben 6 – e allungare la striscia consentirebbe di rendere meno pesante la battuta d’arresto dello scorso turno.Mister, mancherà lo squalificato Chiaretti. È scontato l’utilizzo di Schenetti come trequartista?« Ha ricoperto tante volte quel ruolo e lo sa fare bene, anche se non è l’unica soluzione a disposizione».Davanti si è visto che l’intesa tra Vido e Kouamé è ancora da affinare e forse un punto di riferimento come Strizzolo potrebbe rivelarsi utile.«Non ho ancora deciso chi far giocare, ma in settimana ho visto i miei 4 attaccanti lavorare con grande attenzione e voglia. Per quanto riguarda Vido, ha solo bisogno di ritrovare il ritmo-partita, perché giocare è diverso dall’allenarsi e basta». Cos’ha lasciato in dote la sconfitta con il Frosinone? «Il Cittadella ha una bozza su cui abitualmente scrive. Deve mantenerla, ma deve anche mettere in campo un po’ più di mestiere dimostrando di “essere squadra” a tutti gli effetti. Dobbiamo essere più concreti in fase offensiva e limitare le tante ingenuità che abbiamo commesso e che hanno condizionato il nostro cammino». […]
Ore 11.40 – (Corriere del Veneto) Il mercato è finalmente alle spalle e, conoscendo il dg Stefano Marchetti e pure il tecnico Roberto Venturato, la cosa non può che fare molto piacere. Il Cittadella è sempre lì, in scia alle prime ma non più alle primissime, visto che Palermo, Frosinone ed Empoli stanno cominciando a fare il vuoto dietro di sé. Dopotutto, niente di così lontano dalle previsioni di inizio stagione, anche se i granata non hanno alcuna intenzione di mollare fino all’ultima partita utile. E, di solito, dopo un ko reagiscono all’istante riportando la nave sulla giusta rotta. Ieri la partenza per Perugia a metà mattina, oggi una leggera rifinitura prima del match. Rispetto alla partita di andata sarà un Perugia completamente diverso, senza la stella Han tornata al Cagliari e senza quello slancio che ne aveva caratterizzato la partenza a razzo in campionato. Ma anche una squadra in ripresa dopo una lunga fase di sconfitte in serie. «Il Perugia ha cominciato molto bene la stagione – sottolinea Venturato – e all’andata ci ha messo in difficoltà. Ha avuto un impatto importante nella fase iniziale ma non è riuscito a dare continuità ai risultati». […]
Ore 11.10 – Probabile formazione Padova (Mattino di Padova): Bindi; Salviato, Ravanelli, Trevisan, Contessa; Cappelletti, Pinzi, Belingheri; Pulzetti; Capello, Gliozzi.
Ore 11.00 – (Gazzettino) Cercheremo di fare nostro il risultato senza scoprirci, considerato che affrontiamo una formazione abituata a vincere in trasferta tanto da avere raccolto più punti di tutti». Nella sfida d’andata a spuntarla è stato il Padova grazie al sigillo firmato di testa da Cappelletti al termine di una gara molto combattuta. «La Sambenedettese ha sempre rivendicato di puntare alle zone alte della classifica e a vincere il campionato. È una compagine che gioca molto sull’impatto fisico, per cui dobbiamo essere pronti anche a questo. E in questa sessione di mercato si è rinforzata inserendo giocatori di categoria superiore: sappiamo che ci attende una partita difficile. Però siamo reduci dalla vittoria in un derby molto sentito come quello con il Vicenza, esprimendo nella ripresa un ottimo calcio. Siamo in un buon momento e in settimana la squadra ha lavorato bene. Schiererò la formazione che mi dà le maggiori sicurezze per centrare il bottino pieno». […]
Ore 10.50 – (Gazzettino) Otto punti di vantaggio, con la possibilità di tagliare fuori dalla corsa al vertice una diretta concorrente in caso di vittoria. Sulle ali dell’entusiasmo per il successo nel derby con il Vicenza e un primato in classifica che luccica sempre di più, il Padova affronta la Sambenedettese nella sua prima uscita del nuovo anno all’Euganeo. L’auspicio è quello di regalare un’altra gioia al popolo biancoscudato, e fare ancora un passo in avanti verso quel sogno chiamato serie B.
Lo sa bene anche Bisoli, che presenta così la sfida: «Facendo bottino pieno potremmo davvero mettere la Sambenedettese a una distanza importante, anche se poi il campionato non è finito. Queste sono partite da affrontare con grande intelligenza, tenendo conto che negli scontri diretti non devi perdere: anche mantenere otto lunghezze è un buon margine.
Ore 10.40 – (Gazzettino) Fermo restando il marchio di fabbrica del 4-3-1-2, Bisoli sembra essere intenzionato a dare continuità alla formazione che nel secondo tempo al Menti ha sfoderato una prestazione super suggellando la propria supremazia con il sigillo di Guidone. «Sì, mi stimola molto l’idea perché ho visto veramente bene la squadra. Ha giocato un calcio propositivo palla a terra, senza mai buttarla via». Ciò vorrebbe dire proporre per la seconda volta di fila Cappelletti in mezzo al campo, per la precisione come mezzala. «Se continua ad allenarsi in quel ruolo, diventa una buona mezzala. Se avessi avuto questa intuizione a inizio stagione, ora avrei un giocatore molto importante. Gli ho fatto fare il terzino destro, ma non è nelle sue corde. Le sue prerogative sono corsa e impatto fisico, che giocando da difensore centrale o in mediana davanti alla difesa deve limitare. In avvio di gara al Menti l’ho messo davanti alla difesa perché mi aspettavo l’impeto iniziale del Vicenza. Poi l’ho spostato mezzala, ruolo nel quale può costruirsi un futuro importante avendo anche capacità di inserimento e un buon tiro». […]
Ore 10.30 – (Gazzettino) Dopo la vittoria nel derby, appuntamento in parte rovinato dai disordini provocati da alcuni tifosi del Padova, e al termine di un mercato di grande spessore, Roberto Bonetto chiama a raccolta il popolo biancoscudato in vista della sfida di oggi con la Sambenedettese che può essere considerato una sorta di set ball in chiave promozione. «Una partita le parole del presidente – che può significare molto per tutti noi e che spero possa essere giocata in una cornice di pubblico degna della tradizione e del valore delle due squadre. Dobbiamo, per una volta, mettere da parte dubbi e incertezze di qualsiasi genere e riempire il più possibile lo stadio con i nostri colori. Il mercato di gennaio prosegue – ci ha regalato elogi ed entusiasmo, ma come sempre il giudice sarà il campo. E in campo ci vogliamo scendere assieme a voi». Poi il numero uno del Padova affronta lo spinoso tema legato all’ordine pubblico. «Società e tifoseria, coinvolte attivamente nel progetto 3P (iniziativa voluta dalla Lega per aprire gli stadi a tutti all’insegna della sportività, ndr) favorire , hanno goduto di un credito che ha contribuito a non imporre restrizioni o cambi d’orario per il derby a Vicenza, la partita che nessun tifoso si sarebbe mai voluto perdere, ma i gravi fatti verificatisi nel pre gara hanno di fatto annullato quel credito». […]
Ore 10.10 – Probabile formazione Padova (Mattino di Padova): Bindi; Salviato, Ravanelli, Trevisan, Contessa; Cappelletti, Pinzi, Belingheri; Pulzetti; Capello, Guidone.
Ore 10.00 – (Mattino di Padova) I marchigiani negli ultimi giorni hanno caricato la sfida senza nascondere le velleità di puntare ancora al primo posto. Che Samb si aspetta?«È una squadra molto fisica, che si è arricchita di giocatori importanti a gennaio. Hanno detto che vogliono superarci e da parte nostra siamo pronti alla battaglia. Il mio Padova non lo cambierei con nessun’altra squadra, tutti gli avversari diretti vogliono metterci pressione, ma ormai ci siamo abituati». Che spinta vi ha dato la vittoria nel finale del derby?«Molto importante. Anche perché nella ripresa abbiamo giocato veramente bene, propositivi e con palla a terra. A Vicenza si è sentito un grande calore dei nostri tifosi attorno alla squadra ed è quello di cui abbiamo bisogno. Mi auguro siano sempre più numerosi, capisco che questi continui spostamenti di orario diano fastidio, ma chiediamo un piccolo sacrificio per raggiungere un sogno che è comune a noi e a loro». […]
Ore 09.50 – (Mattino di Padova) È la sfida che può valere una bella fetta di campionato. Siamo solo alla 5ª giornata del girone di ritorno, ma questo pomeriggio il Padova può allungare, quasi in maniera definitiva, la sua fuga in testa alla classifica del girone B di Serie C. All’Euganeo sbarca infatti la Sambenedettese, una delle tre inseguitrici (assieme a Renate e FeralpiSalò) che i biancoscudati sono riusciti a ricacciare a – 8 dopo i risultati dell’ultima giornata. Il Padova ci arriva forte del derby vinto a Vicenza e di un “mercato di riparazione” che ha infoltito ancor di più la rosa a disposizione di Pierpaolo Bisoli. Non è un match point ma una sfida di importanza enorme, sebbene il tecnico cerchi di tenere a freno gli entusiasmi: «Vincendo questa partita, potremmo mettere una distanza importante tra noi e la Samb», spiega. «Ma allo stesso tempo gli scontri diretti non bisogna assolutamente perderli e restare a 8 punti rappresenterebbe comunque un bel margine. In definitiva, cercheremo in tutti i modi di vincere senza scoprirci troppo, visto che i nostri avversari hanno raccolto più punti di tutti fuori casa».
Ore 09.40 – (Mattino di Padova) Tra oggi e lunedì si giocano le partite della 24ª giornata del girone B di Serie C. Questo il programma: ore 14.30 Gubbio-Albinoleffe (arbitro Cudini di Fermo); ore 16.30 Bassano Virtus-Sudtirol (Acanfora di Castellammare Di Stabia), FeralpiSalò-Vicenza (Marini di Trieste), Teramo-Pordenone (Curti di Milano); ore 18.30 Reggiana-Renate ( Paterna di Teramo); ore 20.30 Fermana-Santarcangelo ( Fontani di Siena). Lunedì 5, ore 20.45 Triestina-Mestre (Meleleo di Casarano). Riposano: Fano e Ravenna. Classifica: Padova 41 punti; Renate 33, Sambenedettese e FeralpiSalò 33; Sudtirol** 31; Reggiana, Bassano e Albinoleffe 29; Pordenone** e Mestre 27; Fermana e Triestina 26; Vicenza 24; Ravenna e Gubbio 23; Teramo e Santarcangelo* 22; Fano 16.*penalizzato di 1 punto.**Sudtirol-Pordenone verrà recuperata mercoledì 14, alle ore 14.30.
Ore 09.30 – (Mattino di Padova) La prevendita non è decollata e così le ultime stime prevedono non più di 5.000 spettatori oggi all’Euganeo. Confermato il servizio navette, con due autobus in partenza alle 17.30 dai capolinea nord e sud del tram. Nel pre-gara, nell’ambito del progetto della Lega 3P, il presidente Bonetto e il d.g. della Samb Andrea Gianni si scambieranno i gagliardetti. Sempre per il progetto 3P, in Tribuna Family ci saranno le squadre giovanili di Colli Euganei, Albignasego, Jesolo e Montagnana.
Ore 09.00 – (Corriere del Veneto) Nonostante gli appelli del presidente Roberto Bonetto rimbalzati nell’etere e rinvigoriti da Pierpaolo Bisoli, il dato prevendita di Padova-Samb diffuso ieri sera dalla segreteria biancoscudata era mortificante. Con una squadra prima in classifica e dopo il successo nel derby di Vicenza, erano meno di 400 i biglietti venduti (settore ospiti escluso), dove dalle Marche arriveranno, più o meno, altrettanti tifosi. E l’interrogativo, per i dirigenti biancoscudati, è cosa possa fare di più la squadra per creare maggiore entusiasmo, con l’obiettivo di tornare in serie B sempre più concreto e a portata di mano. E qui si ritorna a discutere sullo stadio Euganeo, che neppure uno scontro diretto fra prima e seconda della classe riesce a scuotere dal suo perenne grigiore. Sarà pure un fortino dove sinora il Padova non ha mai perso, ma gli sforzi della società, almeno per ora, non hanno allargato la platea calcistica di città e provincia, che conta sul solito zoccolo duro di circa quattromila fedelissimi e fatica tremendamente a schiodarsi da queste cifre. […]