E’ terminata con i fuochi d’artificio la campagna acquisti invernale del Padova. Una campagna acquisti davvero entusiasmante, che ha rinforzato ulteriormente una squadra già prima in classifica e attrezzata in tutti i reparti. Il voto è 9, solo perché il 10 sarebbe la perfezione. Il bilancio fra entrate e uscite è largamente positivo: sono arrivati Salviato, Sarno, Gliozzi, Fabris, Bellemo e Lanini e sono stati ceduti Chinellato, Tabanelli e De Risio, a cui va aggiunta l’ottima operazione messa in piedi con il Sassuolo per Andrea Cisco. Gli infortuni di Candido e Madonna hanno reso necessario un intervento massiccio e la rosa adesso non ha praticamente punti deboli. L’acquisto last-minute di Lanini lo trovo eccellente: arriva un giocatore bizzoso e non facile da gestire, ma Bisoli sotto questo profilo non manca certo di carattere. Va a colmare una lacuna di cui pochi si sono accorti: con due specialisti sui calci da fermo mancini come Contessa e Sarno, mancava un destro capace di trasformare in oro colato qualche punizione anche sull’altro lato. Lanini è tutto questo, può giocare in tutti ruoli dell’attacco e va solo indirizzato nella giusta maniera. Sarno è semplicemente poesia per chi ama il calcio (in dieci minuti ha deciso la partita sabato al Menti) e si è pure dato un tocco di padovanità con Salviato e Bellemo (a proposito, bentornato). Il tesseramento di Fabris (punto fermo del Venezia di Inzaghi lo scorso anno con 32 presenze e 2 gol) va, infine, a controbilanciare la partenza di De Risio quanto a dinamismo e corsa. Insomma, difficile fare meglio. Complimenti a Zamuner e complimenti al presidente Bonetto. Se già prima il Padova era forte e competitivo per il primo posto, adesso è fortissimo. E ha otto punti di vantaggio dopo il blitz di Vicenza che ritengo possa essere determinante. Se poi sabato contro la Sambedettese…. (la frase non la finisco volutamente, perché il campionato è ancora lungo e i cali di tensione sono il peggior nemico di questa squadra).