Ore 19.00 – (Gazzettino, edizione di Venezia) Giornata di novità quella di ieri a Casa Mestre. Spazio a un nuovo marchio che arriva a supportare la società arancionera – la Af Energia di Montegrotto – e presentazione per Daniel Stensson, centrocampista svedese di 20 anni ancora in attesa di transfer per poter vestire ufficialmente la nuova casacca. Arriva dopo essersi svincolato dal Brommapojkarna, formazione con la quale ha conquistato la promozione nella massima serie svedese. Di nonno napoletano ha sottoscritto un contratto sino al giugno 2019. «Ho già provato con il team e mi sono trovato bene – dice il centrocampista che si presenta come regista avanzato – il gioco del tecnico Zironelli mi calza come un guanto: uno-due tocchi per arrivare velocemente in zona offensiva. Voglio iniziare a farmi conoscere in Italia, a far vedere quanto valgo e l’ambiente e le ambizioni del Mestre mi sono di particolare stimolo». […]
Ore 18.30 – (Corriere del Veneto, edizione di Venezia) […] Affare fatto per il Mestre, che chiude il mercato invernale con l’arrivo del centrocampista svedese classe 1997 Daniel Stensson, presentato ieri in sede e per il quale si attende solo il transfer internazionale: «Ho un nonno napoletano – ha sorriso Stensson – per cui l’Italia non mi è sconosciuta. Sono un centrocampista centrale, come caratteristiche mi ispiro ad Andrea Pirlo, la squadra mi piace, mi sono subito trovato bene nei primi allenamenti. Il tipo di gioco di Zironelli calza a pennello con le mie caratteristiche, mi piace il suo modo di fare calcio, uno o due tocchi e palla a terra con scambi rapidi. Mi sono allenato alcuni giorni con la squadra per un periodo di prova e sono contento di poter cominciare subito questa nuova avventura».
Ore 18.00 – (La Nuova Venezia) […] Ieri, a Casa Mestre, ha firmato e ricevuto dalle mani del direttore marketing Giorgio Betrò la maglia 27, Daniel Stensson, mancino svedese che preferisce giocare centrale. Classe 1997 con già quattro gettoni nell’Under 21 e diverse presenze nell’Under 17 e 18. L’anno scorso è stato promosso dalla serie B alla massima serie con l’IF Brommapojkarna che viene considerata un po’come “l’Atalanta” svedese per la rete di osservatori che scovano giovani talenti. È l’ultimo in ordine temporale ad approdare a Mestre. Assente il presidente Serena che non ha comunque voluto far mancare un messaggio di in bocca al lupo al neo arrivato, il giocatore si è presentato parlando in inglese. «Sono svincolato e ho radici italiane avendo un nonno napoletano. Ho già sostenuto alcuni allenamenti e arrivo qui firmando un biennale» ha spiegato Daniel Stensson, «mi considero un metronomo di centrocampo, mi piace iniziare l’azione ed inserirmi. Penso che non avrò problemi per praticare il gioco richiesto dal nostro allenatore, una manovra di prima e con la voglia di imporsi contro ogni avversario. Il 3-4-3 mi calza a pennello, ero venuto in prova e ho scelto di giocare in Italia per crescita professionale partendo da Mestre. Ho la passione per il golf e il tennis e un fratello gemello che gioca in una squadra di college in USA». Il contratto è stato già depositato ieri e se arriverà il transfert, necessario perchè il giocatore arriva da un’altra federazione (ma dovrebbe essere poco più che una formalità) potrà essere già convocato per il posticipo di lunedì allo stadio “Rocco” contro la Triestina. […]
Ore 17.30 – (Il Piccolo) […] Per l’occasione, l’evento di questo mese viene anticipato all’8 febbraio, data in cui saranno passati esattamente 34 anni dall’incontro di Coppa Italia Triestina-Udinese e dai tragici fatti che si verificarono a fine partita, che poi portarono, qualche settimana dopo, alla morte del giovane tifoso triestino. A distanza di 34 anni da quel 1984, c’è la voglia di dimostrare ancora una volta che Stefano Furlan vive ancora nei cuori di tutti i tifosi triestini, nella sua città e nella sua curva. Per giovedì 8 febbraio quindi, i ragazzi della Curva Furlan, con la collaborazione del Comune di Trieste e il Comitato Unione, organizzano l’iniziativa “Trieste, la curva, non l’ha dimenticato”, ovvero una giornata nel ricordo di Stefano, che sarà ancora più sentita e ricca proprio nell’anno del centenario della Triestina, che lui amava tanto. Il primo appuntamento è previsto per le ore 18, quando ci sarà l’inaugurazione della mostra fotografica dedicata a Stefano Furlan con il titolo “Impronte nella memoria”. La mostra sarà allestita nella sala hospitality situata all’interno della Tribuna Pasinati, con ingresso da via Valmaura e dal piazzale Atleti Azzurri d’Italia. Poi, alle ore 19, ci sarà un incontro sotto la targa dedicata a Stefano posta in via Valmaura, da lì ci sarà una processione e il corteo proseguirà a piedi verso lo stadio, fino ad arrivare all’interno della curva denominata proprio col suo nome, dove verrà inaugurata una targa in suo onore. […]
Ore 17.00 – (Il Piccolo) Nel penultimo giorno di mercato, la Triestina porta a termine un’operazione su cui lavorava da qualche settimana, ovvero il trasferimento di Mori in prestito. Contestualmente, aggiunge una pedina preziosa a centrocampo, settore dove la coperta non era poi così lunga. In questo scambio con il Gavorrano, alla Triestina arriva infatti Lucas Finazzi, centrocampista brasiliano classe ’90, cresciuto calcisticamente nel settore giovanile del Chievo Verona. Finazzi, che ha sottoscritto un contratto fino al 30 giugno, era già in alabardato la scorsa estate in prova (ha disputato anche parecchie amichevoli), per poi essere sacrificato per far posto a Castiglia, operazione come tutti sanno non certo fortunata. Sicuramente si tratta di uno scambio vantaggioso per l’Unione per vari motivi. Innanzitutto si sfoltisce il plotone di difensori centrali che era arrivato a cinque, decisamente un po’ troppi e e a pericolo malumori. Poi si potrà far finalmente recuperare Mori con tranquillità: reduce da vari infortuni, il difensore può uscire da questo tunnel e crescere di condizione solo giocando, cosa che qui non sarebbe stata assolutamente possibile in questo momento, mentre al Gavorrano potrà presumibilmente andare in campo con continuità e testare le sue condizioni fisiche. Poi quest’estate al rientro si vedrà. […] Mauro Milanese comunque resterà a Milano anche oggi, ultimo giorno di mercato. Operazioni all’orizzonte non ce ne sono, ma l’Amministratore unico alabardato sarà pronto a sfruttare qualche occasione dell’ultima ora, come ne capitano nei finali convulsi di mercato. Per il resto, pare che Pozzebon abbia rifiutato l’ennesima soluzione estera, quella maltese de La Floriana, ed è intenzionato a rimanere in alabardato.
Ore 16.30 – Qui Guizza: termina l’allenamento.
Ore 16.00 – Qui Guizza: partitella finale.
Ore 15.40 – Qui Guizza: lavoro differenziato per i difensori con mister Bisoli, mentre centrocampisti ed attaccanti si allenano col vice Groppi. In quest’ultimo gruppo anche Cappelletti.
Ore 15.20 – Qui Guizza: corsa a parte per Serena. L’infortunio sembra dunque meno grave di quanto si pensasse.
Ore 15.00 – Qui Guizza: già in gruppo Lanini.
Ore 14.40 – Qui Guizza: Biancoscudati in campo per l’allenamento.
Ore 14.30 – (Gazzettino, edizione di Pordenone) […] Sul banco degli imputati dei fan è ovviamente finito Leo Colucci, accusato di non aver saputo dare un gioco alla squadra. Ma non solo lui. Anche i giocatori sono finiti nel calderone del deluso tifo neroverde. Già con il Fano (0-0) applausi e cori si erano via via trasformati in fischi. Prima della gara con il Bassano la curva ha srotolato uno striscione che recitava: Parlate di meno e lottate di più. A fine gara, tra i fischi provenienti anche dalla tribuna, Stefani e compagni si sono recati sotto il settore più caldo per fare pace e promettere massimo impegno al Bonolis. Ecco, con il Teramo si è concluso all’andata il magic moment del Pordenone di Colucci e ora tutti si aspettano che a Teramo si chiuda il periodo negativo. Non ha dubbi al riguardo Mauro Lovisa. «Dall’Abruzzo ha garantito torneremo con i 3 punti e cominceremo a risalire la classifica. Il secondo gradino (occupato in condominio da Renate, Sambenedettese e Feralpi) non è poi così lontano (6 punti, ndr) e dobbiamo anche giocare il recupero di Bolzano con il Sudtirol. C’è ancora tempo a sufficienza è convinto re Mauro – per costruire un’altra stagione ricca di soddisfazioni e Colucci ribadisce per l’ennesima volta non si tocca». Leo ringrazia e a sua volta assicura: «La squadra è con me». Bene, come hanno suggerito gli ultrà, è tempo di passare dalle parole ai fatti: Teramo sembra proprio il luogo più adatto a farlo.
Ore 14.20 – (Messaggero Veneto) Il recupero della seconda giornata di ritorno tra Alto Adige e Pordenone, in programma mercoledì 14 febbraio alle 14.30, sarà trasmesso in diretta tv su Sportitalia. La notizia è arrivata ieri assieme all’ufficialità relativa alla data del match di Bolzano, rinviato lo scorso fine dicembre per il campo impraticabile a causa del ghiaccio del Druso. Prima di quel match la squadra di Colucci affronterà in casa sabato 10 gennaio la FeralpiSalò e prima ancora il Teramo. Per la gara di sabato in Abruzzo il tecnico dei ramarri potrebbe avere a disposizione dal 1′ Federico Gerardi. Il centravanti si è allenato anche ieri col gruppo in entrambe le sedute. La spalla non è ancora al top, tuttavia i due spezzoni di gara giocati al cospetto di Fano e Bassano hanno permesso al bomber di aumentare la condizione. Potrebbe giocare con al fianco Nocciolini e Bombagi alle spalle, nelle vesti di trequartista. Si sono allenati a parte ieri Silvestro, Mazzini e Berrettoni. Si fa di tutto per recuperare il “genio”, che ancora lotta con il trauma alla calcagno rimediato prima del match col Fano. Lavoro regolare in gruppo per tutti gli altri. Colucci da oggi inizierà a pensare alla formazione anche se, salvo sorprese, dal centrocampo in giù sarà lo stesso undici visto col Bassano. L’unico ballottaggio può essere quello relativo alla posizione di terzino sinistro, considerata la prestazione negativa di Nunzella: De Agostini scalpita e vuole tornare titolare. […]
Ore 14.10 – (Messaggero Veneto) «Arriverà un centrocampista». La promessa giunge da Milano, dove si trova il dirigente che si occupa del mercato, Matteo Lovisa. Nell’ultima giornata riservata alle trattative – stop agli affari stasera alle 23 – il Pordenone e la sua proprietà regaleranno a mister Leonardo Colucci non un difensore (l’altro ruolo in ballo) ma un mediano, il secondo della sessione dopo Roberto Zammarini. Quattro i nomi in ballo: i giovani Franck Kanoutè del Pescara (’98) e Matteo Rossetti (’98) dell’Alessandria e gli esperti Francesco Della Rocca (’87) della Salernitana e Simone Palermo (’88) della Virtus Entella. «Rifletteremo attentamente sul da farsi», ha detto Lovisa junior, consapevole anche che è un colpo che non si può sbagliare. […] Di sicuro la scelta di puntare su un centrocampista fa capire che Bombagi fungerà da trequartista e non da mezzala: quasi definitiva quindi la decisione di passare al 4-3-1-2, forse lo schema giusto per permettere alla squadra di uscire dalla crisi nera in cui è piombata da molti mesi. È anche il giorno per l’addio di Matteo Buratto. Il centrocampista classe 1994, al Pordenone dal 2013, andrà a rinforzare una tra Ravenna, Santarcangelo, Fano e Fermana. Rimarrà a quanto pare nel girone B di serie C e sarà chiamato a dare il suo contribuito per portare alla salvezza la squadra dove approderà. Se la società non riuscisse a trovare una soluzione Buratto rimarrà in neroverde sino a giugno, quando scadrà il suo contratto.
Ore 13.40 – (Corriere del Veneto, edizione di Vicenza) Arriva in prestito dal Parma dopo la triste parentesi al Modena fallito. Francesco Giorno ha scelto di ripartire da Vicenza; con coraggio considerato il contesto a dir poco difficile del club. «Ritengo che la situazione sia molto diversa da Modena perché qui adesso c’è un curatore fallimentare che ci ha assicurato di poter portare la squadra fino a fine campionato e visto ruolo e posizione credo che non possa raccontarci delle bugie. Precisato questo, Vicenza è una piazza straordinaria per la categoria, con un pubblico fantastico che ho ammirato contro il Padova, ma che conoscevo già visto che a Vicenza da avversario c’ero già venuto». Oltre alle difficoltà societarie c’è anche una classifica da scalare: con i quattro punti di penalizzazione il Vicenza sprofonderà al penultimo posto. «Se ho accettato di vestire la maglia biancorossa è perché credo che la squadra abbia buoni valori e che possa risalire la classifica. Di sicuro dovremo lottare su tutti i palloni e non mollare di un centimetro, ma lo sappiamo e siamo pronti». […]
Ore 13.20 – (Corriere del Veneto, edizione di Vicenza) Nerio De Bortoli chiama in causa il divino Amore, niente meno: «Uno straordinario gesto d’amore nei confronti della città. La città chiama tutti. Come si fa a non lavorare con passione?», dice il curatore fallimentare che, in due settimane, ha preso in mano il sacco vuoto del Vicenza, lo ha scosso e spolverato ridandogli forma e dignità di un club di calcio. Amore è la traduzione tutt’altro che naïf di quanto è entrato in quarantott’ore nel conto (meglio, uno dei conti) che De Bortoli ha aperto per monetizzare l’affetto dei tifosi verso il «Lane»: 11.900 euro, 2.860 nella prima giornata di attivazione, frutto di 63 donazioni; ieri altre 163. […] Intanto, oltre a Cuore biancorosso, è attivo il conto sponsorizzazioni, utile se la passione per il calcio si sposa ad abbondanti risorse e bisogno di visibilità: «Tre poltroncine di tribuna a tremila euro. Le aziende possono vestirle coi propri marchi». Sul tappeto, ancora in forma liquida, c’è anche l’azionariato popolare. Quote da 250 euro, l’idea, da sommare per raggiungere la cifra di 500 mila euro. Allora i tifosi-azionisti (alcuni hanno già chiesto di abbassare quota 250) potrebbero chiedere rappresentanti nel cda del club… «Io devo mettere all’asta la società. Certo, se c’è un gruppo di tifosi che si rivolge al futuro compratore per sostenerlo, direi che sarebbe una cosa buona. Non dipende però da me…». Chi comanderà deciderà, quando sarà il momento e se la possibilità di ammettere i supporter alla stanza dei bottoni maturerà davvero. Intanto c’è questa prima risposta del cuore biancorosso. Dice che batte forte, anche dopo tante fibrillazioni. Ha le sue ragioni, come ogni cuore che si rispetti.
Ore 12.50 – (Gazzettino, edizione di Venezia) Calciomercato alla stretta finale e Venezia a caccia di un affare last minute. Chiude i battenti alle ore 23 odierne una campagna acquisti-cessioni che finora ha solo ritoccato il team arancioneroverde, con gli addii di Moreo (Palermo) e Signori (lunedì subito in gol con la Ternana) compensati dagli innesti di Litteri (Cittadella) in attacco e della mezzala Firenze (Pro Vercelli), cui il tecnico Pippo Inzaghi deve ancora trovare una collocazione nel suo 5-3-2. Ieri a Milano tanti contatti ma nessuna fumata bianca dal ds Leandro Rinaudo, faccia a faccia col Padova per cedere il jolly Fabris e liberare un posto nella lista blindata dei 18 senior (over 23). Nelle ultime ore altre voci in uscita hanno riguardato oltre al terzino sinistro Del Grosso (Palermo) pure quello destro Zampano (non più titolare inamovibile), anche se l’assalto al foggiano Gerbo pare sfumato per il veto dell’allenatore Stroppa. In entrata i nomi nuovi riguardano la difesa tutto tace sull’asse Andelkovic-Sassuolo con due elementi di esperienza quali i 34enni Nicolas Frey del Chievo (fuori rosa da inizio stagione) e il catanese ed ex lagunare Daniel Semenzato entrambi nel mirino, mentre Damiano Zanon del Perugia è sempre sotto osservazione. Per l’attacco, invece, nessun progresso dall’Argentina con Denis vicino alla permanenza al Lanus, mentre tra Ardemagni (Avellino) e Floro Flores (Bari) solo il secondo dovrebbe muoversi ma con destinazione Foggia. Dalla Salernitana dove è in arrivo l’ex arancioneroverde Cocco (Pescara) potrebbe muoversi il veneziano Bocalon verso la Ternana. […]
Ore 12.30 – (Corriere del Veneto, edizione di Venezia) Terminerà oggi alle 23 il calciomercato invernale e il Venezia sembra ormai aver ristretto il cerchio delle operazioni in entrata e in uscita a due. In entrata, ieri si sono intensificati i contatti con il Chievo per Nicolas Frey, 34 anni da compiere e la voglia di tornare protagonista altrove. Il francese è diventato la prima scelta di Filippo Inzaghi, l’alternativa è Daniel Semenzato del Catania. L’arrivo di uno dei due è condizionato dalla partenza di Vittorio Fabris, che a ieri sera era vicinissimo alla chiusura col Padova. Non ci dovrebbero essere altre sorprese né in entrata, né in uscita, considerato che il Palermo si è tirato indietro per Cristiano Del Grosso e che, almeno a ieri sera, il difensore Luca Crecco era un obiettivo più sfumato rispetto ai giorni scorsi. Non si muoverà Alex Geijo, le cui quotazioni sono tornate ad impennarsi dopo il gol al Cesena. […]
Ore 12.10 – (La Nuova Venezia) Mercato, si va all’ultimo respiro, ma finalmente stasera (stop alle 23) si chiude a Milano anche la tornata invernale. Il Venezia continua la ricerca di un difensore, ma finora la pesca è andata a vuoto, il Padova prenderà Fabris, ma prima deve cedere Tabanelli al Lecce con cui ieri ha trovato l’accordo. Resosi conti della difficoltà di arrivare ad Alberto Gerbo del Foggia, ritenuto incedibile da Stroppa, Leandro Rinaudo ha sondato nel pomeriggio il terreno per Damiano Zanon, 34enne terzino destro arrivato a luglio al Perugia dalla Ternana, poi ha virato con forza sul francese Nicolas Frey, classe 1984, eclettico difensore in forza al Chievo dal 2008, ma fuori lista da inizio anno nella squadra di Maran. Operazione ben avviata, oggi verranno sistemati i dettagli. Voci anche di un interessamento del Brescia per Giuseppe Zampano, Tedino voleva Del Grosso, ma l’esterno rimarrà in laguna, Ardemagni non si muove da Avellino e la Salernitana ha blindato Bocalon. Il Venezia ha cambiato passo contro il Cesena quando Inzaghi ha deciso di inserire Marco Pinato, al 21′ del secondo tempo, passando dal 5-3-2 al 4-4-2. L’ex milanista ha scombussolato l’assetto difensivo romagnolo e “mezzo” gol di Geijo spetta a Pinato per il velo che ha distratto Esposito consentendo al centravanti spagnolo di presentarsi solo davanti a Fulignati. «Siamo riusciti a concretizzate in partita quanto proviamo in allenamento» spiega l’ex centrocampista del Latina, «le combinazioni tra le due punte rappresentano un caposaldo delle nostre sedute tecniche. Litteri e Geijo sono stati molto bravi, io ho soltanto fatto un taglio verso centro area portandomi via un difensore». Inzaghi ha ripetuto che Pinato è uno dei giocatori più in forma del Venezia, anche se poi con il Cesena è partito dalla panchina. «Mi sono un po’ spaventato a Salerno, quando ho ricevuto un colpo al ginocchio che mi sono operato, ho saltato qualche allenamento, ma per fortuna questa volta il ginocchio ha retto». […]
Ore 11.40 – (Gazzettino) […] «Con il Frosinone – spiega Salvi – la sconfitta è stata giusta perchè ci abbiamo messo tanto del nostro e anche nello scorso campionato questa discontinuità ci ha impedito il salto di qualità. Ma sono convinto che quest’anno potremo farcela, il campionato è ancora sufficientemente lungo e dove non siamo ancora arrivati ce la possiamo fare nelle restanti partite. Sappiamo dove sbagliamo e vogliamo fermamente eliminare queste lacune». Dal Salvi difensore al Salvi goleador: sono quattro i suoi centri messi a segno finora, sua con un perentorio stacco di testa anche la rete del pareggio all’andata con il Perugia. «Guardiamo avanti – riprende il ventinovenne bergamasco – ci aspetta una trasferta difficile contro un avversario che ha giocatori importanti. Ma anche noi non siamo da meno e andremo in terra umbra per fare risultato pieno». Il Perugia aveva iniziato molto bene questo campionato, poi è seguita una fase altalenante con un deciso calo e il cambio di allenatore. Adesso la squadra è tornata vincente come si è visto a Pescara, dove si è imposta per 2-0 in modo molto pragmatico. «Sappiamo che non sarà facile – conclude Salvi – Dobbiamo badare a noi stessi e prepararci al meglio per mettere in pratica quelle che sono le nostre peculiarità. La sconfitta con il Frosinone non ha scalfito le nostre certezze, sappiamo dove abbiamo sbagliato e vogliamo dimostrare le positività che abbiamo, mantenendo alto il livello di guardia durante l’intera partita. È una questione soprattutto mentale, di concentrazione».
Ore 11.20 – (Mattino di Padova) Il turno di stop era atteso, ma non per questo è meno doloroso. «Ne approfitterò per caricare di più col lavoro in questa settimana», sorride Lucas Chiaretti che, già in diffida, domenica scorsa è stato ammonito per il fallo su Chibsah e dunque, sabato, dovrà saltare la trasferta del Cittadella a Perugia. «Mi spiace molto non esserci, ma quando sono intervenuto eravamo messi male in campo e volevo fermare l’azione. I miei compagni dovranno stare attenti, perché il Perugia è una squadra per certi versi simile al Frosinone e non merita la classifica che ha». […] È stata la prima uscita ufficiale dopo la cessione al Venezia di Litteri, quello che per Chiaretti era ben di più di un semplice compagno. […] «È vero, mi è spiaciuto tanto per la sua partenza», conferma il fantasista di Belo Horizonte. «Nei ritiri dormivamo in camera assieme, eravamo sempre in coppia. Continuo a sentirlo, mi ha chiamato anche dopo la partita, perché continua a sentirsi parte di questo ambiente». Anche Lucas riconosce tuttavia che Gianluca non era quello dell’anno scorso. «”Litte” non è riuscito a tornare quello di prima, dopo la rottura dello zigomo della scorsa stagione non ha trovato continuità a livello atletico. E lui ha bisogno di essere al 100% per rendere». […] Litteri è partito, Chiaretti è rimasto. Eppure in tanti lo hanno cercato. Si sapeva del corteggiamento del Lecce, ma non c’erano solo i salentini. «Contatti ce ne sono stati, ma quando giocavo un po’ di meno. Dell’interessamento del Lecce si è parlato parecchio, ma ci sono state chiamate anche in B, da parte di Parma e Bari, che hanno contattato pure il direttore, e poi dell’Alessandria. Nel frattempo io sono tornato protagonista nel Cittadella, dove, lo sapete, sto benissimo, e tutto si è fermato lì». […]
Ore 11.00 – (Gazzettino) Il posto lasciato libero in lista da Chinellato è stato assegnato ad Eric Lanini: contratto già firmato sulla base del prestito secco con la Juventus. […] «Una volta che Chinellato ha manifestato il desiderio di cambiare aria – sottolinea Zamuner – avevamo bisogno di un attaccante con caratteristiche diverse da quelli che abbiamo già in rosa. In particolare ci serviva una punta veloce negli spazi e Lanini è molto bravo quando c’è campo. Oltre a questa qualità, è anche dotato di una buona struttura fisica e sa usare bene entrambi i piedi». […] Come caratteristiche tecniche, Fabris è un centrocampista di corsa e inserimento che può garantire quantità in mezzo al campo. Se questa stagione in B con il Venezia non è mai sceso in campo, l’anno scorso è stato uno degli artefici della promozione conquistata dalla formazione di Pippo Inzaghi con trentadue presenze e due gol. In precedenza quattro stagioni alla Feralpisalò per un totale di 106 partite e tre sigilli. Della serie, un elemento di affidamento in serie C. […]
Ore 10.50 – (Gazzettino) Formalizzate le cessioni di Chinellato (prestito) e Tabanelli (a titolo definitivo), fumata bianca per l’arrivo di Lanini e oggi sarà perfezionato l’ingaggio di Fabris. Una giornata produttiva e al tempo stesso intensa, quella di ieri a Milano per il diggì Giorgio Zamuner. Chinellato chiude al momento la sua esperienza biancoscudata con quindici presenze e un sigillo nella partita d’andata con il Fano, visto che giocherà la seconda parte di stagione con l’Alessandria. Club piemontese che al termine della stagione potrà esercitare il diritto di riscatto, in caso contrario l’attaccante farà ritorno al Padova avendo un contratto anche per la prossima stagione. Cala invece definitivamente il sipario sull’esperienza all’ombra del Santo per Tabanelli, sei presenze e un gol nel derby con la Triestina, che ha già salutato i compagni tanto che ieri non era presente alla Guizza, essendo già partito in direzione Lecce. […] A fronte di due partenze corrispondono altrettanti arrivi.
Ore 10.40 – (Gazzettino) Ora però trova una situazione societaria completamente diversa e una squadra prima con otto punti di vantaggio. «Sono venuto per dare il mio contributo e per rimettermi in gioco dopo sei mesi che non faccio una partita, conscio che la concorrenza non manca. Cercherò di dare il mio aiuto per riportare il Padova nel calcio che conta, perché questa piazza deve stare in B». Bellemo arriva in prestito dalla Spal, con la quale ha un contratto fino a giugno 2020. «La trattativa è stata veloce. Avevo un po’ di proposte che mi garantivano di giocare, ma quando è arrivata la chiamata del Padova non potevo rifiutarla perché ho un forte legame affettivo». […]
Ore 10.30 – (Gazzettino) «Sono molto contento di essere tornato. So di entrare a fare parte di un gruppo sano, mi metto a disposizione per raggiungere l’obiettivo sperato», ossia la serie B. Ecco le prime parole di Alessandro Bellemo nella sua seconda vita biancoscudata, dopo essere cresciuto nel vivaio fino a esordire in serie B. «Al Padova devo tanto perché mi ha cullato da bambino e mi ha fatto crescere come calciatore e come uomo. Sono stato dai dieci fino ai diciotto anni con esordio in prima squadra, che è il sogno di ciascun ragazzino quando inizia a giocare. Dispiace per quell’annata nella quale la società ha avuto difficoltà, poi mi ha chiamato la Spal e sono andato. Ma ho lasciato il cuore a Padova e l’ho sempre seguito perché nove anni non sono pochi».
Ore 10.20 – (Gazzettino) Costano cinquemila euro i petardi fatti esplodere dai tifosi biancoscudati sabato sera nel derby con il Vicenza. È questo l’ammontare dell’ammenda inflitta dal giudice sportivo al Padova perché propri sostenitori introducevano e facevano esplodere alcuni petardi nel proprio settore, accendevano e lanciavano un petardo sul terreno di gioco e uno sul recinto di gioco. Gli stessi introducevano e accendevano numerosi fumogeni, alcuni dei quali venivano lanciati sul terreno di gioco, il tutto senza conseguenze. Sanzionato anche il Vicenza con un’ammenda di cinquecento euro perché propri sostenitori esponevano uno striscione non autorizzato con scritte offensive verso l’allenatore avversario, ossia nei confronti di Bisoli che per tutta la partita è stato preso di mira con insulti dai suoi ex tifosi. […]
Ore 10.00 – (Mattino di Padova) Ieri è stato presentato infine l’ultimo arrivato (almeno fino a oggi) Alessandro Bellemo, il centrocampista 22enne preso in prestito dalla Spal. Per Bellemo si tratta di un gradito ritorno, visto che il giovane chioggiotto ha fatto tutta la trafila delle giovanili biancoscudate per 9 stagioni, fino all’esordio in Serie B nel 2013-14, pochi mesi prima che la società non si iscrivesse al campionato, svincolando tutti i calciatori e disperdendo così un patrimonio giovanile. «Provo davvero grande felicità nell’essere ritornato», le sue prime parole. «La trattativa è stata veloce, avevo altre proposte, anche da squadre in cui avrei avuto maggiori possibilità di giocare con continuità, ma una chiamata del Padova non sarei mai stato in grado di rifiutarla».Il perché lo spiega lui stesso aprendo con un pizzico di emozione il libro dei ricordi: «Devo tanto al Padova, mi ha cullato da bambino e fatto crescere calcisticamente e a livello umano. Sono diventato uomo in biancoscudato, coronando il mio sogno di esordire tra i professionisti. Purtroppo, quando la società non si iscrisse, io rimasi libero e fui chiamato dalla Spal. Ma a Padova avevo lasciato il cuore». […]
Ore 09.50 – (Mattino di Padova) Manca solo l’ufficialità, ma nella serata di ieri il direttore generale del Padova Giorgio Zamuner ha praticamente concluso le quattro operazioni di mercato imbastite a inizio settimana. Oggi alle 23 termina ufficialmente la campagna acquisti invernale, i biancoscudati contano però di mettere la parola fine già in mattinata a una sessione di trasferimenti più movimentata di quanto era previsto. Gli affari praticamente definiti sono le cessioni in prestito di Chinellato all’Alessandria e a titolo definitivo di Tabanelli al Lecce. Al loro posto arriveranno l’attaccante Eric Lanini in prestito dalla Juventus (praticamente fatta) e Vittorio Fabris dal Venezia (mancano solo i dettagli). Il puzzle, dunque, si sta completando come richiesto anche da mister Bisoli, che al posto di Chinellato desiderava un attaccante più mobile, considerati anche i problemi fisici di Marcandella e Cisco. […]
Ore 09.40 – (Mattino di Padova) «Vista la comunicazione avanzata dalle autorità competenti in relazione a motivi di ordine e sicurezza pubblica», la Lega Pro ha disposto che Padova-Sambenedettese, sabato, abbia inizio alle 18.30 anzichè alle 16.30. Cambia l’orario, ma è partito il conto alla rovescia per il big-match all’Euganeo. Dopo la grande partecipazione di pubblico alla trasferta di Vicenza, la società spera di riempire un po’ di più anche lo stadio di casa. […] Intanto, com’era prevedibile, il giudice ha stangato il Padova dopo il derby. La società è stata multata di 5mila euro “perché i propri sostenitori in campo avverso introducevano e facevano esplodere alcuni petardi nel proprio settore, accendevano e lanciavano un petardo sul terreno di gioco e uno sul recinto di gioco; gli stessi introducevano e accendevano numerosi fumogeni, alcuni dei quali venivano lanciati sul terreno di gioco, il tutto senza conseguenze”. Multato di 500 euro anche il Vicenza per uno striscione contro Bisoli “non autorizzato e con scritte offensive”.
Ore 09.30 – (Mattino di Padova) Il Calcio Padova dice addio ad uno dei suoi figli più fedeli. Nella notte tra lunedì e martedì è scomparso Sergio Cappello, giocatore, allenatore e anche responsabile del settore giovanile del club biancoscudato tra gli anni ’40 e ’70. Cappello, che nel novembre scorso aveva compiuto 88 anni, ha fatto parte di una dinastia di calciatori, visto che era nipote del celeberrimo Gino, attaccante cresciuto nel Padova ed esploso a Bologna, che partecipò, nel 1950 e ’54, a due Campionati mondiali con l’Italia. La carriera da calciatore di Sergio non è stata dello stesso tenore, visto che dopo essere arrivato alle soglie della prima squadra del Padova, senza avere la fortuna di esordire, si ritagliò il suo spazio in Serie C con Maglie, Spal, Modica e Forlì, dove giocò e costruì una solida amicizia con Sandro Ciotti, prima che questi iniziasse la carriera in Rai. Appese le scarpe al chiodo, Cappello cominciò ad allenare nelle giovanili biancoscudate, divenendo a inizio anni ’70 il responsabile dell’intero vivaio. Contemporaneamente, dal 1970 al 1977, è stato vice-allenatore dei vari tecnici che si sono alternati sulla panchina del Padova in C. Nel 1975, con la squadra al terz’ultimo posto in classifica e a rischio retrocessione nel campionato Interregionale, fu promosso allenatore (il classico traghettatore) dopo l’esonero di Pietro Trapanelli a 5 giornate dalla fine. Due vittorie e un pareggio ottenute nelle prime tre gare alla guida del Padova gli consentirono di centrare la salvezza, senza però essere riconfermato come primo allenatore. […]
Ore 09.00 – (Corriere del Veneto) Potrebbe terminare già stamattina la missione milanese del direttore generale Giorgio Zamuner, all’Hotel Melia per il calciomercato invernale. Un mercato pirotecnico, quello del Padova, che ha messo a segno cinque colpi davvero importanti per non lasciare nulla d’intentato sulla via+ della B. Chiuso per Simone Salviato (Cremonese), Ettore Gliozzi (Sassuolo) e Vincenzo Sarno (Foggia), ieri Zamuner ha formalizzato la cessione di Andrea Cisco al Sassuolo, imbastita nei giorni scorsi, e ha definito gli arrivi di Eric Lanini (Juventus, era a Vicenza prima di smarcarsi dopo la bufera societaria) e di Vittorio Fabris (Venezia). Quest’ultima trattativa non era ancora chiusa ieri sera, ma nessun segnale indicava sorprese in vista, visto che Andrea Tabanelli oggi diventerà (salvo sorprese) un giocatore del Lecce. Oggi è atteso l’annuncio ufficiale anche del passaggio di Matteo Chinellato in prestito all’Alessandria. Il centravanti ieri si è allenato in modo blando alla Guizza; il suo agente è stato avvistato in sede per un incontro risolutore col presidente Roberto Bonetto. Insomma, un mercato praticamente perfetto, che ha rinforzato una squadra già saldamente in testa alla classifica, dopo il successo sul Vicenza, sabato. […]