Ore 21.50 – (La Nuova Venezia) Diciassette ultras della Fermana denunciati e sei tifosi del Mestre che una volta identificati saranno pure loro segnalati per il Daspo. Tra i denunciati di Fermo anche una donna 44enne e una ragazzina poco più che maggiorenne. Diciassette denunce per porto d’armi o oggetti atti ad offendere in occasione di manifestazione sportiva ed il sequestro di 5 bastoni, 3 mazze da baseball, un grosso sasso, un coltello svizzero ed una cintura con grossa fibbia in metallo. Tra i diciasette denunciati anche due pregiudicati per reati contro la persona e sette ultras che in passato avevano già rimediato un Daspo. Il questore Danilo Gagliardi, complimentandosi con i suoi uomini, con i carabinieri e la polizia locale che hanno gestito l’ordine pubblico durante la partita Mestre-Fermana, ha sottolineato che «userò la mano pesante». I diciassette rischiano Daspo per periodi anche di otto anni.La partita che si è disputata sabato scorso a Portogruaro è stata abbastanza turbolenta. Prima, durante l’incontro, i tifosi della Fermana hanno spaccato uno dei bagni dello stadio perché la polizia aveva loro sequestrato uno striscione con il quale chiedevano la solidarietà per alcuni loro amici rimasti a casa, guarda caso per altri Daspo. Alla conclusione della partita che ha visto la vittoria della Fermana, si sono registrate tensioni tra le tifoserie. Alcuni tifosi del Mestre, infatti, hanno cercato lo scontro, tentando di raggiungere il settore ospiti e lanciando invettive contro gli ultras della squadra avversaria. […]
Ore 21.20 – (Il Piccolo) […] A livello di numeri, dal giro di boa in poi quelli della Triestina sono da brividi, anche tenendo conto che gli alabardati hanno giocato una partita in meno rispetto ad altre otto squadre del girone (ma una in più rispetto alla Reggiana). Purtroppo, calcolando solo il ritorno, la Triestina è inesorabilmente ultima in classifica con un solo punto guadagnato nelle tre partite giocate, ovvero quello del pareggio casalingo con il Ravenna. Ed è vero che tre partite magari sono poche, ma metà girone in questo lasso di tempo e giocando lo stesso numero di incontri ha fatto molto meglio. A precedere l’Unione in questa classifica al contrario, ci sono Gubbio e Pordenone con soli 2 punti ottenuti, ma a preoccupare sono soprattutto i punti persi rispetto a certo avversarie. Se il Fano fanalino ha fatto tutto sommato solo 3 punti, il Santarcangelo penultimo invece ne ha fatti invece già 9, guadagnando quindi ben 8 punti alla squadra di Sannino. E non è nemmeno quella che ha fatto meglio: il Bassano al momento, dall’alto dei suoi 10 punti, è infatti la squadra leader di questo lasso di tempo. Anche Padova, Sudtirol e Feralpi hanno guadagnato ben 6 punti sulla squadra alabardata, che inevitabilmente è scivolata in classifica. E a proposito di classifica generale, a questo punto è giustissimo guardare su, ma è altrettanto doveroso dare un’occhiata dietro. Ricordiamo che con il Modena escluso, l’altra retrocessa uscirà da un play-out che vedrà di fronte le ultime due classificate tra le attuali 19 partecipanti. E le penultime, Santarcangelo e Teramo, sono appena 4 punti sotto all’Unione. […]
Ore 20.50 – (Corriere del Veneto, edizione di Vicenza) Abu Diop, protagonista assoluto in questa prima parte di stagione a Bassano, ha segnato anche a Pordenone e continua ad essere richiestissimo sul mercato. E non si possono escludere sorprese last minute neppure per Michael Fabbro, quasi un «separato in casa» e che, in ofni caso, lascerà Bassano al termine dell’attuale stagione. Diop, intanto, si gode il momento positivo e il bel gol di Pordenone, che gli è valso gli applausi di tutta la tifoseria bassanese e pure di quella neroverde. «Il difensore mi ha lasciato un po’ di spazio — sorride l’attaccante giallorosso — ho provato la conclusione a giro ed è andata bene… Credo sia stato un bel gol, spero di farne altri ancora più belli. Forse meritavamo qualcosa in più per le occasioni avute, ma loro sono una squadra forte, quindi ci teniamo stretti questo punto». Diop è stato costretto a uscire per un infortunio nella ripresa, sostituito proprio da Fabbro. «Purtroppo dopo una pallonata in faccia mi si era annebbiata la vista — ha detto — ora però sto bene, rimane solo un po’ di mal di testa». […]
Ore 20.20 – (Gazzettino, edizione di Pordenone) Gemellati con i sostenitori del Fano, arrabbiati già dall’andata con quelli del Bassano, adesso la gara più attenzionata (come dicono in gergo gli addetti ai lavori) diventa quella in esterna contro la Triestina. C’è tempo per prepararla, anche nelle contromisure del servizio d’ordine, visto che si disputerà nel capoluogo giuliano il 21 marzo, che è un mercoledì. L’orario d’inizio dovrebbe essere confermato alle 16.30. Di certo le tifoserie non si presentano come amiche e c’è la possibilità peggiorativa – che si inserisca pure una frangia di ultras dell’Udinese. Ovviamente schierati con i pordenonesi e fermamente contro i sostenitori giuliani. Da stabilire se la vendita dei biglietti sarà libera o se ci potranno essere delle limitazioni. Come, per esempio, dirette proprio a chi è residente in provincia di Udine. Una scelta del genere diventerebbe penalizzante per coloro che, ben lontani da logiche di guerriglia sportiva, fossero di quel territorio e intendessero pacificamente gustarsi l’atteso confronto regionale in serie C. Tornando agli episodi di sabato scorso, le avvisaglie si erano già avute nella gara giocata allo stadio Mercante. Da quel che si era saputo all’epoca, una bandierina neroverde strappata di mano a un bambino accompagnato dal padre a vedere la gara era divenuta il pretesto per promesse di conti da saldare al ritorno. Che poi siano stati presi un tamburo, piuttosto che un altro vessillo della tifoseria opposta, fa parte del linguaggio oltraggioso che le fazioni si scambiano. […]
Ore 20.00 – (Gazzettino, edizione di Pordenone) E se il mercato neroverde non fosse ancora finito? Si parla ovviamente di quello in entrata, dal momento che lo sfoltimento della rosa non è mai stato dichiarato chiuso. In questi giorni, Matteo Lovisa è stato inviato a Milano. Le trattative invernali si chiuderanno ufficialmente alle 23 di domani ed è possibile che il Ramarro approfitti della classica occasione da non perdere. Gli arrivi di Zammarini, Bombagi, Nocciolini e Cicerelli, quindi, potrebbero non rimanere gli unici: alla corte di Leonardo Colucci potrebbe giungere il quinto rinforzo. L’operazione last minute è una specie di grande classico del calciomercato invernale. Gli incontri milanesi permettono di far conoscere agli altri club la propria vetrina dei saldi, ma anche di dare un’occhiata a quelle altrui. Così ci sarà l’occasione di puntellare ulteriormente la rosa, nella speranza di tornare al più presto alla vittoria in campionato. Al Pordenone serve un difensore, o in alternativa un centrocampista. L’attacco, visto pure il rientro di Federico Gerardi, si può considerare a posto. Lovisa junior è a Milano per questo: cercare un rinforzo in mediana o per il pacchetto arretrato. Chiaramente dovrà essere un giocatore corrispondente all’identikit del botto da ultimo minuto: non dovrà richiedere un ingaggio impegnativo ed essere in grado di liberarsi immediatamente. Sono due criteri fondamentali per chiudere la trattativa. Non sarà facile, ma il Pordenone ci proverà sino all’ultimo secondo utile prima del gong. […]
Ore 19.40 – (Gazzettino, edizione di Pordenone) Due soli gol segnati nelle ultime 5 partite: l’involuzione dei neroverdi può essere anche vista sotto questo aspetto. Una teoria convalidata dall’esame della classifica marcatori del girone B dominata da Guerra (FeralpiSalò) con 12 centri, seguito a distanza da Costantino (Sudtirol) con 9, Capello (Padova), Altinier (Reggiana), Gomez (Renate), Miracoli (Sambenedettese), Comi (Vicenza) e Marchi (Gubbio) con 8. Per trovare un ramarro, anzi due, bisogna scendere quasi sino in fondo alla lista, dove in folta e nutrita compagnia a quota 5 si notano i nomi di Gerardi e Ciurria. Troppo poco per nutrire ambizioni da primato. […] Intanto il popolo del Bottecchia ha goduto per il gol segnato sabato da Giovanni Formiconi, autore in precedenza di un solo centro in carriera (a Grosseto, nella stagione 2014-15), che ha fatto valere la vecchia e consolidata legge dell’ex. Al tempo stesso, il difensore ha cancellato l’autogol dell’andata che aveva favorito la rimonta giallorossa (2-2) al Mercante. «Niente contro la Virtus il laterale ha chiarito la sua esuberante esultanza -; a Bassano del Grappa sono stato benissimo. Avevo semplicemente voglia di dedicare il gol a mia moglie Elizabeth». […]
Ore 19.20 – (Messaggero Veneto) La settimana del Pordenone ricomincia con una costante: Berrettoni s’allena a parte per recuperare dal trauma contusivo al calcagno. Si spera di averlo a Teramo, ma è difficile. La sua mancanza, unita a un Gerardi ancora a mezzo servizio – per quanto ieri si sia allenato col gruppo – preoccupa, anche se la squadra di certo ha le potenzialità per rialzarsi. La partita in Abruzzo è fondamentale per il futuro e per lanciarsi verso un febbraio impegnativo, in cui il gruppo dovrà affrontare tre trasferte di fila: Bolzano (14 febbraio), Gubbio (il 17) e Ravenna (il 24). Un trittico che seguirà l’impegno casalingo con la Feralpi. In totale 4 gare esterne su cinque a febbraio per un team che lontano dal Bottecchia non vince dal 10 settembre. […]
Ore 19.00 – (Messaggero Veneto) Mancano due giorni alla fine del mercato (la finestra si chiude domani alle 23). E il Pordenone tenta il colpo last-minute. Matteo Lovisa è da ieri a Milano per cercare di regalare al confermatissimo tecnico Leonardo Colucci un altro pezzo dopo i quattro già acquistati a inizio gennaio. Sistemato l’attacco, nel mirino ci sono un centrocampista o in alternativa un difensore: ne arriverà solo uno e sembra più la mediana il reparto indicato, se non altro perché nelle prossime ore Matteo Buratto dovrebbe partire: piace al Ravenna. Il presidente Mauro Lovisa è convinto che con questo allenatore si possa uscire dal tunnel. L’ha detto più volte e ribadito sabato scorso, al termine del match col Bassano. Stefani e soci hanno vinto solo un incontro degli ultimi dodici e i successi sono stati ottenuti sempre con rivali in una posizione peggiore di classifica (escluso l’Alto Adige). L’ingrediente che la proprietà ritiene importante per dare l’ultima svolta è quindi rappresentato dall’acquisto di un giocatore in più: Colucci dovrebbe così ricevere l’ultimo regalo dal mercato, o un difensore che dia il cambio ai soliti Stefani e Bassoli oppure un centrocampista che possa sistemarsi al fianco di Burrai e Misuraca, considerati sempre dei fari per quanto siano in parabola discendente da tempo. A Milano nelle prossime ore può sempre uscire un nome intrigante, una situazione favorevole sulla quale poter investire: Matteo Lovisa sarà vigilie per cercare di aiutare un’altra volta il tecnico e la squadra. […]
Ore 18.30 – (Corriere del Veneto, edizione di Vicenza) La sconfitta al Menti contro il Padova e i risultati positivi centrati dalle formazioni del fondo classifica hanno complicato la situazione del Vicenza che, con i quattro punti di penalizzazione che stanno per arrivare, si troverebbe oggi a quota 20 davanti solo al Fano. Una situazione difficile ma non certo disperata, considerando anche che i biancorossi guidati da Nicola Zanini hanno giocato una partita in meno rispetto alle altre dirette concorrenti per la salvezza. ma un altro problema per il tecnico potrebbe essere rappresentato da questi ultimi giorni di mercato: la speranza è di non registrare altre partenze dopo quelle di Di Molfetta al Piacenza, l’addio di Lanini che è tornato alla Juventus che lo girerà al Padova, e il ritorno di Beruatto alla società bianconera. Dovrebbe restare Davide Bianchi che, nonostante a Vicenza abbia un contratto al minimo di stipendio, ha detto no nei giorni scorsi ad un’offerta della Samb che offriva un triennale. Queste ultime ore di mercato non dovrebbero registrare arrivi al Vicenza dopo quelli della mezzala Giorno dal Parma e dell’esterno mancino Jakimovski, svincolato dal Benevento. Ma il mercato nasconde sempre insidie e sorprese e quindi non è escluso che nelle ultime ore si possano registrare altri movimenti. Ieri erano circolate voci insistenti sulle possibili partenze di Bangu e Ferchichi, che è alle prese con l’infortunio al piede sinistro, ma il ds Moreno Zocchi non ha confermato queste indiscrezioni. Non si registrano invece novità degne di nota su Comi e Giacomelli, sul quale c’è sempre il Cluj, due giocatori che potrebbero ricevere nelle ultime ore qualche offerta anche dalla categoria superiore. Una situazione che andrebbe a complicare il lavoro del tecnico Zanini, che si augura che la rosa a disposizione resti quella attuale. […]
Ore 18.00 – (Gazzettino, edizione di Venezia) Da un lato il presidente Tacopina carico per il rapido ritorno nei playoff, dall’altro mister Inzaghi e il ds Rinaudo confortati per l’allungo a +8 sui playout. Anche dopo l’1-0 sul Cesena il Venezia resta sospeso tra ambizioni reali e possibili. Un limbo nel quale si cala un Maurizio Domizzi che brindato con tre punti alla sua 500. partita in carriera. «Una classifica ancora da definire ma di sicuro il nostro 8. posto, con 32 punti avendo già giocato 23 partite su 42, fa sperare benissimo la fame del capitano . Credo sia giusto avere un minimo di ambizione, come quella nell’immediato di giocarcela con un Bari che vincendo agganceremmo a quota 35». Partita di cartello sabato al Penzo (ore 15) contro i pugliesi. «Il Bari è tra le legittime pretendenti alla A, ha mentalità e qualità, non verrà qui a chiudersi. Di questo atteggiamento potremo beneficiare, mi aspetto una sfida opposta rispetto a quella contro un Cesena che ci ha fatto soffrire nel finale perché ha giocato solo quei 10′. Avanti 1-0 ci è subentrata un po’ d’ansia, dopo mesi che non vinci ci sta, l’importante era ripartire e siamo stati bravi». […]
Ore 17.40 – (Corriere del Veneto, edizione di Venezia) Sarà un rush finale che potrebbe anche non portare a grosse sorprese, quello che attende il responsabile dell’area tecnica Leandro Rinaudo all’Hotel Melia oggi e domani a Milano. Rinaudo ieri ha lavorato a lungo alla chiusura della trattativa con il Foggia per Alberto Gerbo, ma i segnali che arrivavano ieri dalla city erano tendenti alla fumata nera. Sarebbe stato Giovanni Stroppa, allenatore del Foggia, a stoppare la buona riuscita della trattativa e a questo punto le attenzioni del Venezia per regalare un vice-Zampano a Inzaghi sembrano spostarsi su Daniel Semenzato, esterno del Catania per cui si sta apparecchiando un possibile ritorno in laguna. […] Praticamente da escludere, arrivati a questo punto, la partenza di Alex Geijo, che dopo il gol segnato al Cesena, ha visto impennarsi le quotazioni di una permanenza a Venezia. «Il mercato è sempre aperto — ha detto lo spagnolo — a meno che tu sia un giocatore di una grandissima squadra, con trattative in mezzo, penso che tutti siamo sempre sul mercato, non si sa mai come andrà. La società vuole sempre migliorare, è la cosa più normale del mondo, quindi c’è sempre questa possibilità. Abbiamo parlato con la società della mia situazione, vedremo cosa accadrà. Ho detto che ero aperto nei confronti di questa eventualità, a questo punto spero di rimanere, però fino al 31 gennaio non dico niente. Sono contento soprattutto per la squadra, perché alla fine, quando è da un po’ di tempo che non vinci, è ovvio che nella tua testa provi paura quando sei in campo. Al di là dei punti, che sono sempre importanti, che avessimo vinto o no saremmo comunque stati bene in classifica e questo non dobbiamo mai dimenticarlo».
Ore 17.20 – (La Nuova Venezia) […] Vittoria e traguardo storico per Maurizio Domizzi che contro il Cesena ha collezionato la presenza numero 500 in carriera in partite ufficiali. «Una bella soddisfazione» scherza il capitano, «nemmeno ci facevo caso, sinceramente. Se ci penso adesso, mi dico quanto tempo ho sprecato… A parte le battute, sono anche felice che questo traguardo sia coinciso con una vittoria che ci serviva perché mancava da troppo tempo». […] «Non ho ancora deciso cosa farò a fine stagione, credo comincerò a pensarci tra un paio di mesi. È inutile farlo adesso, mi auguro per me e per il Venezia che la stagione prosegua fino a maggio inoltrato. Mi reputo fortunato, in tanti anni ho vissuto moltissimi momenti esaltante, inutile estrapolarne uno o due». Cinquecento presenze in gare ufficiali coincise con il ritorno alla vittoria dopo oltre due mesi di assenza. «La volevamo a tutti i costi ed è finalmente arrivata. Gli ultimi 15′ da brividi? Ci possono stare quando non centri un risultato da tanto tempo, subentrano meccanismi psicologici che non puoi prevedere, poi bisogna anche aggiungere che mentre noi avevamo fatto la partita, il Cesena si era limitato a controllare, dilapidando molte meno energie che ha profuso nel finale». […]
Ore 17.00 – (La Nuova Venezia) Rinaudo a Milano per gli ultimi tre giorni del mercato invernale, insieme al segretario generale Brendolin, ma situazione in evoluzione per gli ultimi movimenti: Vittorio Fabris, ieri presente al Taliercio, è in uscita e potrebbe accasarsi al Padova, che però deve sfoltire la rosa, il Palermo è interessato a Cristiano Del Grosso, ma se parte si apre un “buco” a sinistra dal colmare per il Venezia, mentre sembrano essersi raffreddate le attenzioni del Sassuolo per Sinisa Andelkovic. Il Venezia sta dialogando con il Foggia per l’esterno di destra Alberto Gerbo, ieri pomeriggio incontro con i dirigenti pugliesi, ma il tecnico Stroppa sembra intenzionato a non privarsi del giocatore, titolare sabato a Chiavari. Calano le quotazioni di Daniel Semenzato, che potrebbe ritornare al Pordenone oppure finire al Perugia nello scambio che porterebbe Zanon al Catania, mentre nelle ultime ore si è intromessa anche la Pro Vercelli sul terzino. […]
Ore 16.30 – Qui Guizza: termina l’allenamento.
Ore 16.10 – Qui Guizza: partitella finale.
Ore 15.50 – Qui Guizza:prime prove anti-Samb.
Ore 15.30 – Qui Guizza:si allena a parte anche Chinellato, in attesa di firmare per l’Alessandria. Assente Tabanelli.
Ore 15.10 – Qui Guizza:a parte Salviato e Sarno, lavoro in palestra per Candido e Serena.
Ore 14.5o – Qui Guizza:previsto un intenso lavoro col pallone.
Ore 14.30 – Qui Guizza: Biancoscudati in campo per l’allenamento.
Ore 13.50 – (Mattino di Padova) […] CAMPODARSEGO. Il “Campo”, a prescindere dai risultati delle cugine della Bassa, può e deve ringraziare soltanto se stesso. Il poker di successi ottenuti in questo primo scorcio del 2018 sono tanta roba, soprattutto nel periodo in cui sia le squadre più quotate sia le cosiddette “piccole” si dannano l’anima per puntellare la propria classifica. «Due punti in più di vantaggio fanno sempre comodo», osserva Andrea Michelotto, esterno offensivo a segno nel 3-2 di domenica con il Montebelluna. «Attenzione, però: non possiamo abbassare la guardia perché mancano ancora troppe partite alla fine e le nostre avversarie sono molto forti». Michelotto è la vera sorpresa di questa stagione: arrivato come gregario per completare un reparto d’attacco stellare fra Aliù, Pietribiasi e Kabine, il 24enne si è ritrovato fra i titolari più decisivi. «Sono consapevole di giocare con tre pezzi da novanta, ma non sono arrivato a Campodarsego per guardare gli altri giocare», precisa Michelotto. […] ESTE. Una Virtus che dovrà riprendere subito a correre dopo il mezzo stop del Nuovo Stadio di Este. Una frenata che, a sentire il bomber atestino Damien Florian, fa però quasi più male ai giallorossi che ai veronesi: «Il pari non mi va ancora giù», confessa l’attaccante. «Se mi ricapitasse l’occasione avuta al 90′, su dieci tentativi non la sbaglierei in otto… Un vero peccato che mi lascia un bel po’ di amarezza». […] ABANO. All’Abano, invece, non è bastata l’intraprendenza della ripresa per portare a casa un punticino da Arzignano: «Non siamo riusciti a concretizzare le occasioni create nel secondo tempo», allarga le braccia il centrocampista Matteo Faggin. «Ma l’Arzignano ha dimostrato di essere una grande squadra, capitalizzando al massimo il vantaggio iniziale su rigore». I ko di Montebelluna e Calvi Noale lasciano ancora speranze ai termali, ancora a -2 dalla zona playout: «Ci attende un paio di partite molto difficili (Mantova ed Este, ndr) ma non possiamo perdere terreno», avverte Faggin. […]
Ore 13.20 – Queste le prime dichiarazioni di Alessandro Bellemo dopo il suo ritorno a Padova ufficializzato ieri: “Sono molto contento di essere tornato, quando è arrivata la proposta del Padova ho accettato subito. Mi metto subito a disposizione del mister, ho visto un gruppo unito e determinato a raggiungere l’obiettivo. A Padova sono cresciuto molto a livello umano, mi spiace essere andato via perché avevo anche esordito in prima squadra. Mi aveva chiamato la Spal e ci sono andato, ma ho sempre seguito il Padova perché il mio cuore era qui. Abbiamo otto punti di vantaggio, cercherò di dare il mio contributo per tornare nel calcio che conta. È stato tutto molto veloce, è successo tutto in due giorni nonostante avessi altre proposte dove avrei avuto probabilmente anche il posto da titolare assicurato. Ma Padova era in cima a tutto e sono di nuovo qui”
Ore 12.50 – (Gazzettino) Bisogna fare tesoro degli errori commessi per crescere. È questo il messaggio di Stefano Marchetti alla squadra. Il Cittadella nel big match di domenica con il Frosinone a tratti ha gareggiato alla pari della capolista, ma non è bastato per spuntare nemmeno un pareggio, che la squadra avrebbe anche meritato. Il diggì analizza a mente fredda l’incontro: «Se da un lato c’è la soddisfazione per aver dimostrato di potercela giocare alla pari al cospetto delle primissime forze della categoria, dall’altro c’è il rammarico per la sconfitta determinata da errori evitabili. Sui gol del Frosinone, più che la bravura dei loro attaccanti che è fuori discussione, ci abbiamo messo tanto del nostro. Noi arriviamo al gol al termine di un’azione creata, con movimenti studiati, al Frosinone è bastato buttare la palla in mezzo all’area. Bravi loro, ma potevamo rendergli la vita più difficile». Longo può contare su calciatori che hanno fatto la serie A, hanno tanta esperienza sulle spalle: la differenza l’ha fatta questo aspetto? «Non si tratta di esperienza, nella nostra rosa non ci sono giocatori alle prime armi. E anche i più giovani stanno facendo molto bene. Parlerei piuttosto di continuità nell’arco dei novanta minuti, come giustamente ripete sempre Venturato. Il livello di attenzione e lo spessore della prestazione devono restare alti per tutta la durata dell’incontro, non ci devono essere passaggi a vuoto come è invece capitato in occasione dei due gol del Frosinone. A volte riusciamo a fare cose straordinarie, altre volte abbiamo delle amnesie». Marchetti porta ad esempio la partita di Ascoli. «Non ci devono essere due Cittadella nell’arco di una partita: nel primo tempo ha fatto male, nella ripresa invece sembrava il Real Madrid». I passaggi a vuoto li hanno vissuti anche i giocatori del Frosinone durante la sfida di domenica. «Però loro hanno concesso davvero poco. Con mestiere, con i falli, con le perdite di tempo hanno portato a casa ciò che volevano. Noi possiamo fare lo stesso». […]
Ore 12.30 – (Gazzettino) Domani sera si chiuderà il mercato di riparazione, ma il Cittadella – salvo clamorose occasioni dell’ultima ora – resterà a guardare i movimenti degli altri. […] Sono 28 i giocatori che attualmente compongono la rosa granata: tanti, forse due o tre elementi potrebbero andare a giocare in prestito, come ha spiegato lo stesso Marchetti: «Qualcuno potrebbe andare a fare sei mesi di esperienza altrove, ne parlerò con gli interessati, decideremo assieme». I big invece non si muoveranno. «Ho avuto tante richieste, lo confermo, le ho declinate tutte». Se ne riparlerà la prossima estate. «A giugno sarà tutt’altra storia, ci sarà un’altra sessione di mercato». Le porte in entrata non sono chiuse con il catenaccio, ma quasi: «Non penso proprio ci saranno novità negli ultimi due giorni», ha concluso il diggì.
Ore 12.10 – (Gazzettino) Nessun giorno di riposo dopo la sfida con il Frosinone. Avendo giocato di domenica, e con la trasferta di Perugia in programma sabato prossimo, il Cittadella ieri pomeriggio è tornato subito ad allenarsi. Il programma di lavoro prevede una doppia seduta domani, venerdì mattina la rifinitura, le convocazioni di Venturato e la partenza per il ritiro in Umbria. Nessun problema particolare alla ripresa dell’attività, con Iunco e Siega che lavorano sempre a parte. […] E oggi sono attese le decisioni del giudice sportivo: squalifica in arrivo per Chiaretti che era in diffida e domenica è stato ammonito.
Ore 11.50 – (Corriere del Veneto) […] «Quando si commettono errori, a questi livelli si pagano molto cari — spiega Marchetti — abbiamo perso una partita contro una squadra forte ma avremmo meritato il pareggio. Nel complesso la prestazione è stata più che dignitosa, il Cittadella ha dimostrato di potersela giocare con tutti. Per noi fare la B è come partecipare alla Champions, fra un mese e mezzo faremo i conti e vedremo se potremo arrivare ai playoff». E Marchetti rimarca di aver creduto fermamente in un risultato positivo. «Il quoziente di difficoltà dell’avversario era molto alto, non abbiamo ottenuto quello che volevamo e non posso essere contento. Anzi sono arrabbiato, è ovvio che lo sia perché speravo in un risultato diverso». Ora l’attenzione si sposta su Perugia e sugli ultimi due giorni di campagna trasferimenti, con Marchetti che andrà a Milano. In uscita c’è Agostino Camigliano, vicino al Cosenza, mentre ci sono ancora chance che possa uscire Antimo Iunco. Al momento l’ipotesi più probabile è quella di una permanenza, ma la situazione andrà monitorata. […]
Ore 11.30 – (Mattino di Padova) […] «Io non parlerei di un esame di maturità non superato. Direi piuttosto che c’era amarezza per non aver pareggiato una partita che, soprattutto per quanto visto nel secondo tempo, ci avrebbe potuto premiare», sottolinea Alfonso. «Pensiamo solo alle palle gol create e non sfruttate per una questione di pochi centimetri: credo che se le contiamo si siano quantomeno pareggiate con quelle prodotte dagli uomini di Longo. Dopodiché, va detto che davanti avevamo una squadra dai valori assoluti, in tutti i reparti. Ma noi ci abbiamo messo del nostro per agevolarla, regalando il primo tempo». Quindi la parola d’ordine è ripartire da una ripresa in cui per larghi tratti avete messo sotto una delle capolista? «Non è solo il secondo tempo con il Frosinone che dice che possiamo stare nel gruppo ai primi posti, ma tutto quello che abbiamo fatto sin qui. Il problema è che dobbiamo limare quei difetti che ci portiamo dietro ormai da due stagioni e che non ci consentono di compiere il salto di qualità. Ne parliamo da tempo, ci lavoriamo, ma continuiamo a commettere i soliti errori e li paghiamo sempre a caro prezzo». […] I numeri sono abbastanza eloquenti: su 8 sconfitte in questa stagione, 5 le avete incassate al Tombolato. Non solo: siete la squadra che ha raccolto più punti di tutte in trasferta (20, davanti al Palermo che ne ha totalizzati 19), ma siete in 17ma posizione per il rendimento interno, con appena 15. Come se lo spiega? «Ci conoscono e quando ci affrontano si chiudono molto, puntando sulle ripartenze e su quelle palle lunghe su cui noi fatichiamo. Fuori casa, invece, in genere le avversarie vogliono provare a fare la partita e ci concedono più spazio». Ma una sconfitta come questa lascia strascichi? «No, noi andiamo avanti per la nostra strada, continuando a lavorare. L’obiettivo è fare meglio del girone d’andata, a partire da Perugia, in casa di una formazione che è tornata in palla dopo un periodo no».
Ore 11.10 – (Mattino di Padova) Ma su quanti centimetri in più poteva contare il Frosinone rispetto al Cittadella? La domanda non è così peregrina, perché più di qualcuno se l’è posta tra gli spettatori del “Tombolato”, considerato lo strapotere atletico mostrato nel primo tempo dalla formazione di Longo. In realtà più che di centimetri è il caso di parlare di chili. Perché, a sommare tutte le altezze dei giocatori in campo, la media dell’undici di partenza granata era di 180,9 centimetri, contro i 181,2 dei laziali. Poca roba. Chibsah, molto dinamico in mezzo al campo, non va oltre il metro e 78 e se l’1,90 di Daniel Ciofani spiccava, va anche rimarcato che Scaglia lo batte di un centimetro. […] La gara è stata preceduta dall’annunciato “terzo tempo” fra una delegazione del Centro Coordinamento Club Granata e una gialloazzurra, con un reciproco scambio di doni, coinvolgendo anche il “Fans Club Paolo Bartolomei” di Valdottavo di Borgo a Mozzano, intervenuto per sostenere il centrocampista. Ieri, intanto, alla ripresa degli allenamenti, il gruppo è stato diviso in due, con una seduta defaticante per chi è sceso in campo domenica. Mancava Iori, a Roma per l’Assocalciatori.
Ore 10.40 – (Gazzettino) La vittoria nel derby con il Vicenza ha dato ulteriore slancio ai biancoscudati, che hanno visto lievitare il vantaggio in classifica a +8 rispetto al terzetto delle inseguitrici formato da Sambenedettese, Renate e Feralpisalò, quest’ultima tra l’altro con una gara in più. Un successo lontano dall’Euganeo (quinto stagionale) che mancava da due mesi, ossia dalla rimonta 2-1 firmata da Cisco a Bergamo con l’Albinoleffe (25 novembre). In trasferta la truppa di Bisoli ha raccolto finora diciassette punti (cinque vittorie, due pareggi e tre sconfitte), a domicilio invece ventiquattro frutto di sette vittorie e tre pareggi. Il tutto per una media di 2,05 punti a partita, che mantenuta nelle restanti quattordici gare porterebbe a una proiezione di 70 punti. L’anno passato il Venezia alla quarta di ritorno aveva la media di due punti a partita (23 gare), che incrementò a 2,26 nelle restanti quindici uscite chiudendo a quota 80. Bene o male lo stesso punteggio che con l’attuale media avrebbe potuto centrare anche il Padova se quest’anno ci fossero le quattro gare in più dell’anno scorso invece degli altrettanti turni di riposo stagionali (già scontati tre), dal momento che finirebbe a 78. […]
Ore 10.30 – (Gazzettino) Padova primo e in fuga solitario con pieno merito, ma è bene tenere sempre la guardia alta e non cantare vittoria troppo presto. Lo dicono i numeri delle ultime tre stagioni di serie C dove solo in tre occasioni chi guidava la classifica alla quarta giornata di ritorno ha poi tagliato felicemente il traguardo che porta dritto in serie B (il Venezia un anno fa, Cittadella e Spal due campionati fa), mentre in sei circostanze è andato in scena un ribaltone. Clamorosi quelli della stagione passata: nel girone A protagonista la Cremonese che, staccata di sette lunghezze, terminò a pari punti (78) in vetta con l’Alessandria e venne promossa grazie al vantaggio negli scontri diretti; nel girone C il Foggia, due lunghezze in meno di Lecce e Matera, fu capace di operare il sorpasso facendo il vuoto dietro di sé con una media di 2,53 punti nelle ultime quindici gare terminando a quota 85, più undici sul Lecce secondo. E nei satanelli c’era Sarno, già decisivo nella sua prima uscita con la maglia del Padova al Menti.
Ore 10.20 – (Gazzettino) Per due giocatori in uscita, altrettanti sono in arrivo. Al posto di Chinellato il prescelto è il ventitreenne Lanini, che la Juve ha girato in prestito nella prima parte di stagione al Vicenza (tre gol in sedici presenze). Zamuner incontrerà a Milano l’agente del giocatore e i rappresentanti del club bianconero per definire l’intesa. […] Per rimpiazzare Tabanelli invece il prescelto è il ventiquattrenne Fabris, attualmente al Venezia. Un centrocampista di corsa e inserimento che può garantire quantità in mezzo al campo. Se quest’anno in serie B con il Venezia non è mai sceso in campo, la stagione scorsa è stato uno degli artefici della truppa di Pippo Inzaghi che ha conquistato la promozione con trentadue presenze e due gol. In precedenza aveva indossato per quattro stagioni la maglia della Feralpisalò per un totale di 106 partite e tre sigilli.
Ore 10.10 – (Gazzettino) Ufficiale l’arrivo di Bellemo al Padova, mentre Chinellato e Tabanelli hanno le valigie in mano con direzione rispettivamente Alessandria e Lecce, Lanini e Fabris in pole position per rimpiazzarli. Ancora grandi manovre per il club biancoscudato sul mercato, che domani sera alle 11 chiuderà i battenti. […] Sul fronte delle uscite, salvo sorprese Chinellato (ieri non era alla Guizza) giocherà nella seconda parte di stagione con l’Alessandria: prestito con diritto di riscatto a favore dei piemontesi la formula. Se l’Alessandria non eserciterà il riscatto, l’attaccante farà ritorno al Padova avendo in essere un contratto anche per la prossima stagione. In uscita anche Tabanelli visto che il Lecce dell’ex diesse biancoscudato Meluso è pronto a comprare il cartellino del centrocampista, che come Chinellato in estate si è legato al Padova fino a giugno 2019.
Ore 10.00 – (Gazzettino) Ripresa della preparazione ieri per i biancoscudati in vista dello scontro diretto con la Sambenedettese in programma sabato alle 16.30 all’Euganeo. Con il morale e mille per la vittoria nel derby, la squadra si è allenata con la solita intensità tra esercizi atletici e con il pallone agli ordini di Bisoli e del suo staff. Lavoro a parte per Guidone, Candido che è tornato a respirare l’aria dello spogliatoio e Serena, che oggi effettuerà un’ulteriore risonanza per valutare l’entità dell’infortunio. Sempre oggi si replica sul campo alla Guizza. Nel pomeriggio è atteso anche il comunicato del giudice sportivo, che potrebbe riservare brutte sorprese in termini di ammenda per i petardi fatti scoppiare dai tifosi durante il derby.
Intanto è aperta la prevendita in vista della sfida con la Sambenedettese, ed è cambiato il sistema operativo con il passaggio da Ticketone a Listicket. […]
Ore 09.40 – (Mattino di Padova) Di conseguenza, per rimpiazzare queste due probabili cessioni, i tifosi accoglieranno altri due volti nuovi da qui a domani alle 23, quando chiuderà ufficialmente la campagna acquisti. […] La formazione schierata da Bisoli a Vicenza, con Cappelletti lanciato nell’inedito ruolo di centrocampista, ha fatto capire che il tecnico ha bisogno di un’altra pedina a centrocampo, visto che sembra non fidarsi troppo di alcuni rincalzi. E a farne le spese dovrebbe essere Andrea Tabanelli, arrivato in estate su richiesta dello stesso Bisoli, ma che dopo l’infortunio iniziale ha faticato molto per tornare su buoni livelli. Su di lui c’è il Lecce e il mediano, se si concretizzasse la pista salentina, potrebbe lasciare Padova già oggi, liberando un posto nella lista degli “over”. Una casella che Zamuner andrebbe a riempire con una mezzala di corsa. I nomi che stuzzicano maggiormente il dg sono quelli di Fabris (Venezia), Della Rocca (Salernitana) e Beccaro (Mestre). […]
Ore 09.30 – (Mattino di Padova) Qualcosa bolliva già nell’aria prima del derby di Vicenza, ma a 48 ore dal “gong” che segnerà la fine delle trattative, il mercato invernale del Padova ha subìto un’improvvisa accelerazione. È stata una giornata frenetica quella vissuta ieri da Giorgio Zamuner, che era presente ai campi d’allenamento della Guizza, mentre oggi resterà tutta la giornata a Milano, nel cuore del calciomercato, per cercare di concludere prima dell’ultimo giorno tutte le trattative decollate in questo inizio di settimana. E sono parecchie. In sintesi: ieri è sbarcato a Padova Bellemo, il centrocampista giovane che la società inseguiva da tempo, Chinellato non si è allenato e sta trattando con l’Alessandria, mentre anche Tabanelli sembra vicino all’addio.
Ore 09.00 – (Corriere del Veneto) Eric Lanini dopo il Vicenza al Padova, Andrea Tabanelli al Lecce, Vittorio Fabris o Francesco Della Rocca biancoscudati con Alessandro Bellemo, Matteo Chinellato all’Alessandria. Il complesso mosaico del mercato di gennaio della capolista di serie C (che ieri ha compiuto 108 anni) si sta per completare in anticipo rispetto alle consuetudini. Il dg Giorgio Zamuner è partito ieri sera per Milano dopo aver chiuso la trattativa con la Spal per Alessandro Bellemo , che ieri si è già allenato con il gruppo e sabato sarà a disposizione per lo scontro diretto con la Samb in programma allo stadio Euganeo. «Abbiamo trattato per alcuni giorni Rossetti con Alessandria e Torino — spiega Zamuner — poi abbiamo deciso che Bellemo faceva al caso nostro. È cresciuto nel Padova, conosce l’ambiente, ci darà una mano». […] Se la trattativa per Tabanelli dovesse andare a buon fine il Padova acquisterà un altro centrocampista: la scelta è ristretta a due nomi, Francesco Della Rocca (Salernitana, anche in ottica della promozione in B) e Vittorio Fabris , che il Venezia sta cercando di cedere in questi ultimi giorni di campagna trasferimenti. Indizio da non sottovalutare: Della Rocca ha già giocato con Bisoli, che lo rivorrebbe con sé, anche se Fabris garantirebbe maggior dinamismo in un centrocampo dai piedi molto buoni, ma forse con poca corsa.