Marco Varnier, ma si sta facendo crescere la barba adesso? «Mi dicono che ho la faccia troppo pulita, se mi spunta qualche pelo sembro un po’più cattivo», sorride il 19enne difensore del Cittadella, prima dell’allenamento. «Ancora non mi cresce più di tanto, però…». Si ricorda la gara dello scorso marzo a Frosinone? Era uno dei primi veri test per lei, chiamato a controllare un centravanti come Ciofani, che, su calcio d’angolo, le saltò sopra siglando l’1-0. Domenica lo ritroverà al Tombolato, ma intanto ne ha fatta di strada… «Ero alle prime armi e sapevo di dover tenere un giocatore che era stato anche in Serie A, segnando pure parecchi gol. Oggi mi sento più preparato di allora, ma lui resta un cliente molto difficile da affrontare». È attraverso esperienze del genere che un difensore cresce. Le ha insegnato qualcosa quella partita? «Rispetto ad allora ho acquisito un po’ più di mestiere, ho imparato a giocare leggermente più “sporco”. So che di fronte ad uno come Ciofani, fortissimo fisicamente e nei colpi di testa, bisogna puntare sull’anticipo o cercare di sbilanciarlo per non fargli prendere la palla».
[…]Il Frosinone è la sua favorita per la promozione? «È sicuramente tra quelle che possono puntarci e, forse, sta davanti a tutte. Questa non è una partita, ma “la” partita, e offrire una grande prestazione significherebbe davvero tanto, anche come segnale per le altre. In più teniamo a far bene in casa, dove abbiamo steccato alcune gare».
[…](Fonte: Mattino di Padova. Trovate il resto dell’articolo sull’edizione odierna del quotidiano)
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In nemmeno un anno le strade di Daniel Ciofani e Marco Varnier si incroceranno domenica per la terza volta. Il centravanti e capitano del Frosinone nei due precedenti ha sempre avuto la meglio nei confronti diretti con il giovane difensore del Cittadella, andando a segno in entrambe le gare. Del resto tra i due giocatori ci sono tredici anni di differenza, e tanta esperienza a favore di Ciofani, non a caso uno degli attaccanti più forti del campionato cadetto. In questi mesi, però, anche Varnier si è fatto le ossa, ha imparato il mestiere del difensore, e non a caso è diventato uno di giovani più interessanti e di prospettiva della serie B: «Dal primo confronto con Ciofani ne ho fatte di partite, la prima volta che l’ho incontrato ero all’inizio mentre lui era un giocatore di categoria, affermato e scaltro, con esperienze anche in serie A. Diciamo che ho imparato molto strada facendo, giocando un po’ sporco, come si dice, anche se lui resta un attaccante molto pericoloso. E’ forte fisicamente, bisogna giocarci d’anticipo per non fargli arrivare palloni giocabili». Ciofani, Dionisi e Ciano, un trio che ha lanciato il Frosinone in vetta, con il secondo attacco della categoria dietro all’Empoli. Lei e Scaglia vi siete parlati, avete già provato le contromisure da prendere? «No, anche perché non so ancora se saremo noi a giocare. Comunque durante gli allenamenti non ci focalizziamo quasi mai sui singoli avversari». Del Frosinone cosa c’è da temere in particolare? «E’ una squadra solidissima, molto fisica, con grandi individualità, tra le favorite per la promozione finale. E’ pericolosa sui calci piazzati, l’abbiamo visto nella gara di andata: servirà una partita perfetta da parte nostra». Cittadella-Frosinone, il posticipo della seconda giornata, attirerà tutte le attenzioni. Avvertite un po’ di pressione addosso? «E’ una gara davvero importante, disputare un buon incontro gioverebbe anche al nostro morale, all’autostima: direbbe che anche il Cittadella c’è. Poi ci teniamo a fare bene davanti al nostro pubblico, potrebbe essere la partita della svolta».
[…](Fonte: Gazzettino. Trovate il resto dell’articolo sull’edizione odierna del quotidiano)