«Non avremmo potuto chiedere di meglio ai risultati di questa giornata», sorride Trevor Trevisan. «Adesso sta solo a noi sfruttare l’occasione che ci è stata data, dopo un lungo periodo di sosta. Da un certo punto di vista è giusto fermarsi per ricaricare le pile, ma va bene un paio di settimane. Tra una cosa e l’altra siamo stati fermi invece un mese ed è troppo, anche perché gli altri hanno già ricominciato». La voglia di tornare è tanta e si riparte subito con un big match. Se c’è un uomo-derby per eccellenza nella rosa biancoscudata non può essere che Trevisan, per il quale quello di sabato rappresenterà il decimo confronto con il Vicenza da quando veste la maglia del Padova. Sei volte è sceso in campo, in tre occasioni ha osservato i compagni da fuori, ma fatto sta che è dal 2009 che il difensore si gode l’atmosfera del derby. E come si dice in questi casi, la prima volta non si scorda mai. «Già, al mio primo derby segnai all’Euganeo ma poi perdemmo. Dal punto di vista personale quel gol è il ricordo più bello, mentre dal punto di vista di squadra la vittoria più soddisfacente fu quella del 2012 al Menti con Pea, decisa da una doppietta di Cutolo». Una sfida come quella di sabato, però, con tutto ciò che ci gira attorno, non l’aveva mai vissuta. «Vero. Già i derby sono partite a sé, condizionate da tantissimi aspetti. Non parliamo poi di questo. È il momento più delicato per il Vicenza e mi metto dalla parte dei miei colleghi che si trovano davanti una società dichiarata fallita. In momenti del genere subentrano fattori extracalcistici, perché tutti hanno famiglia e devono andare avanti. Dall’alta parte, però, non hanno nulla perdere sul campo e hanno ritrovato l’affiatamento con la piazza. Sono tutti uniti per finire la stagione e avranno una grande voglia di far bene. Noi ovviamente vogliamo confermare il primato e ci sarà una grande cornice di pubblico. Le premesse sono bellissime».
[…](Fonte: Mattino di Padova, Stefano Volpe. Trovate il resto dell’articolo sull’edizione odierna del quotidiano)