Vicenza-Padova, Capello: “Sfida durissima, ma noi siamo carichi! E mister Bisoli mi ha dato un soprannome…”

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In una sola partita il Padova è riuscito a mettere insieme tanti gol quanti ne aveva segnati nell’intero mese di dicembre. Certo, non può essere un’amichevole contro il Gavorrano, arrivata al culmine di un’intensa fase di preparazione, ad essere indicativa sullo stato di salute degli attaccanti biancoscudati. Ma se c’è un reparto sul quale sia il tecnico che la società hanno lavorato con attenzione in queste settimane di sosta, è senza dubbio quello avanzato.

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Il capocannoniere della squadra Alessandro Capello ha timbrato il cartellino anche contro il Gavorrano e sabato con il Vicenza sembra essere l’unico quasi sicuro del posto, lì davanti. Proprio nel derby d’andata debuttò dal primo minuto e dal quel momento non è più uscito dall’undici titolare. «La fiducia dell’allenatore mi fa molto piacere, ma per avere il posto da titolare ci sarà da sgomitare ogni giorno», sorride Capello. «La concorrenza è importante per mantenere alto il livello degli allenamenti e delle partite. Noi punte abbiamo caratteristiche diverse l’una dall’altra, avremo tante soluzioni e deciderà il mister come impiegarci». Il primo arrivato, Gliozzi, le è stato subito messo al fianco. Come lei, è un classe 1995, reduce da due stagioni positive in Serie C. «Lo conosco bene perché abbiamo giocato spesso contro nelle giovanili. Sono contento che sia arrivato e di poterci giocare assieme. È bravo ad attaccare la profondità, veloce, forte fisicamente. E mi ha già fornito un ottimo assist. Ci completiamo a vicenda e ci troviamo bene. Così come mi sono sempre trovato bene con tutti gli altri compagni di reparto». Quindi si è aggiunto anche Sarno, il brevilineo che la società cercava con insistenza. «Simile a Candido come caratteristiche. Sarà molto importante per noi attaccanti avere un giocatore del genere alle spalle, bravo ad attirare gli avversari». Sabato sarà derby, dopo un mese di sosta e tutte le vicissitudini che hanno accompagnato l’inizio anno del Vicenza. Che partita sarà al “Menti”? «Difficilissima. Perché i tifosi saranno tanti e la squadra avversaria sarà ancora più invogliata a lottare per la maglia e la città. Noi ci faremo trovare pronti, abbiamo grande carica e non vediamo l’ora di ricominciare dopo tutta questa attesa. Ritornare in campo in un derby è l’occasione migliore per provare a dare una grande gioia ai nostri tifosi e al club».

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(Fonte: Mattino di Padova, Stefano Volpe. Trovate il resto dell’articolo sull’edizione odierna del quotidiano)

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«Sono contento per il gol – le parole di Alessandro Capello – ed è stato bravo soprattutto Gliozzi a mettermi questa palla all’indietro. In generale la prima parte di stagione a Padova mi sta regalando tante soddisfazioni, non solo per le otto reti, ma anche perché mai mi ero trovato con una mia squadra in testa con un certo vantaggio sulla seconda. Per me si tratta del momento più alto di questi primi tre anni da professionista. Al di là del mio gol, quello che contava per sabato era soprattutto riprendere il clima partita e arrivare pronti per il derby di sabato prossimo a Vicenza».

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Davanti, per effetto delle operazioni di mercato, ora ci sono varie soluzioni a livello di uomini e di gioco. «Sicuramente. La concorrenza è sempre importante per tenere alto il livello degli allenamenti e delle partite. Siamo diversi attaccanti con diverse caratteristiche e quindi ci sarà da sgomitare tra di noi, ma poi conta dare il massimo in campo».

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E in più c’è Sarno che può facilitare il compito dei compagni, creando superiorità numerica con le sue giocate e calamitando l’attenzione dei difensori avversari. «Come Candido, si stacca dagli avversari, è bravo nei dribbling e di sicuro per le punte avere dietro un giocatore così è importante». Nel frattempo a Padova Capello ha pure ritrovato il suo vecchio soprannome di Shark, che significa squalo, nato ai tempi delle giovanili del Bologna. «A ritirarlo fuori è stato Bisoli che nei suoi trascorsi con la squadra emiliana evidentemente l’aveva sentito dato che era stato un mio vecchio allenatore a chiamarmi così». E ora occhi puntati sul derby di sabato sera al Menti (ore 20.30), sfida che fino a qualche giorno fa, alla luce della situazione critica del club berica, sembrava destinata a saltare. «Le vicende vissute dal Vicenza, anziché far sembrare la sfida più abbordabile, la rendono durissima perché ci saranno tantissimi tifosi e la squadra sarà ancora più invogliata a lottare per la città e la maglia». E il Padova? «Noi ci faremo trovare pronti. Siamo molto carichi anche perché fermi da un mese e abbiamo tanta voglia di ricominciare. Farlo con un derby così sentito penso sia ancora più bello per dare una gioia ai tifosi e alla società che ci stanno dando molto. Non vediamo l’ora di giocare».

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(Fonte: Gazzettino, Andrea Miola. Trovate il resto dell’articolo sull’edizione odierna del quotidiano)




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