Il Cittadella vuole Luca Vido, Luca Vido vuole il Cittadella, eppure non è detto che questo matrimonio s’abbia da fare. Già, perché oltre al «sì» dei promessi sposi, a quanto pare serve pure l’assenso dei genitori e, fuor di metafora, il benestare dell’Atalanta tarda ad arrivare, pare per un inserimento del Cesena nell’operazione. Tant’è che lo stesso Stefano Marchetti dubita che l’affare vada in porto. Stretto nel cappotto per ripararsi dal forte vento che soffiava sul Tombolato, ieri pomeriggio il d.g. granata aveva un’aria nient’affatto serena, mentre assisteva all’allenamento dei suoi uomini da bordocampo.«Non sono ottimista», le sue parole. «Come sapete, la nostra volontà coincide con quella del giocatore, ma a decidere, a questo punto, è l’Atalanta e non è detto che lo assecondi. Il Cesena? Non ne so nulla. Ma, conoscendo Percassi e Sartori (presidente e responsabile dell’area tecnica bergamasca, ndr), ho l’impressione che, se avessero deciso di mandarci Vido in prestito, l’avrebbero già fatto, senza lasciar trascorrere altro tempo. Loro, peraltro, sanno come lavoriamo qui e posso anche aggiungere che i rapporti negli anni sono sempre stati ottimi: pensiamo a trasferimenti come quello di Baselli o Ardemagni, solo per citare due nomi. Poi, magari, a breve mi arriverà una telefonata positiva, ma ho il sentore che non sarà così».
[…]«Se non arriverà Vido, per quanto mi riguarda non ho previsto altri innesti. Resto convinto che questa rosa non abbia bisogno di essere migliorata negli uomini, ma che i progressi possano arrivare solo attraverso il lavoro, in particolare alzando l’attenzione nei minuti finali delle partite, che ci sono costati tanti punti». Il d.g. spiega che eventuali prelazioni su Kouamé e Varnier non sono mai state inserite nella trattativa per Vido: «Di sicuro chiuderanno la stagione a Cittadella. Tanti club li cercano, ma una decisione sul loro futuro non sarà presa adesso». E per quanto riguarda le “voci” sul corteggiamento del Foggia a Litteri, taglia corto: «Chiacchiere».
[…](Fonte: Mattino di Padova. Trovate il resto dell’articolo sull’edizione odierna del quotidiano)