Live 24! Padova, domenica di riposo dopo l’amarezza del “derby mancato”…

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Ore 20.30 – (Il Piccolo) Erano arrivati assieme dall’Udinese, ma ora le strade di Samuele Perisan e Diego Del Piccolo si sono divise: il giovane portiere è andato all’Arezzo, ma il preparatore dei portieri della Triestina continua ovviamente il suo ottimo lavoro con l’Unione, dove sta facendo benissimo, tanto che la competizione interna fra chi difende i pali è stata sempre livellata verso l’alto. Del Piccolo, come ha vissuto la partenza di Perisan? «È stata una sua scelta che io rispetto, ma alla Triestina nessuno l’ha mandato via e anzi tutti erano contenti di lui, perché è un bravo ragazzo che si è sempre allenato bene, con grande professionalità. Lui aveva bisogno di giocare e ha fatto una scelta che gli desse la possibilità di partire subito titolare e dimostrare le sue qualità. Gli auguro tutto il bene che merita». Del resto la competizione aiuta a crescere, vero? «Certo, aiuta a dare di più negli allenamenti, fornisce ulteriori stimoli e rafforza caratterialmente. Il rammarico è che per me aveva la possibilità di mettersi in evidenza con una società importante e in uno stadio come il Rocco: sarò romantico io, ma io a entrarci solo per allenarsi, mi crea sempre una grande emozione». Boccanera ha saputo guadagnarsi il posto: qual è stato il suo merito? «La sua grande bravura è stata la testardaggine e il grande impegno nel lavoro, pur sapendo che io e Perisan arrivavamo assieme da Udine. Boccanera è un ragazzo serio ma allegro, propositivo, che si è introdotto nel gruppo in maniera fantastica. In Tim Cup quest’estate quando c’era bisogno di lui ha fatto bene, poi si è seduto in panchina e quando è stato richiamato ha fatto di nuovo bene. E mister Sannino gli ha dato fiducia: per lui sono tutti uguali e quando uno fa bene con continuità, prosegue a dargli fiducia. Ed è stato ripagato: il mister si confronta sempre con lo staff, non è un dittatore, parla, discute, chiede consigli, poi giustamente decide lui. E oltre alle sue qualità tattiche, ammiro questa sua capacità di andare avanti dritto per la sua strada». […]

Ore 20.00 – (Il Piccolo) Il mercato alabardato resta sempre vigile su vari fronti aperti, sia in entrata che in uscita. La situazione più calda, quella per Francesco della Rocca, è di attesa. La Triestina ha fatto pervenire al giocatore una precisa offerta, ora spetta al calciatore valutarla e si attende una risposta nei prossimi giorni. Ritorna intanto a movimentarsi la questione del difensore centrale. Innanzitutto va registrato un forte interesse del Siracusa (quarto nel girone C di serie C) per Daniele Mori, appena rimessosi dall’infortunio. Il giocatore ci sta pensando ma sembra orientato a voler continuare la sua esperienza con la maglia alabardata, cercando un rilancio nel girone di ritorno. Ma la società alabardata continua ovviamente a sondare il suo obiettivo, quello di un centrale mancino. Il nome nuovo sul taccuino che si sta seguendo con grande interesse è quello di Antonio Marino, 29 anni, attualmente nelle file di quel Lecce che sta guidando il girone C. L’identikit sarebbe perfetto per le necessità alabardate: difensore centrale mancino capace all’occorrenza di giocare terzino sinistro, ma l’operazione non è facile. […] Altro nome che si segue con interesse è quello di Marco Perrotta, 24 anni il prossimo febbraio, anch’esso capace di giocare centrale o terzino sinistro. Anche questo obiettivo è difficile: attualmente Perrotta è al Pescara in serie B e sta giocando con continuità, e anche lo scorso anno ha giocato fra i cadetti, nelle fila dell’Avellino. […]

Ore 19.30 – (Gazzettino, edizione di Pordenone) Un gol al 92′ non fa mai piacere, che si tratti di un’amichevole o di una partita di campionato. E soprattutto perché riporta in auge vecchi fantasmi: il Pordenone visto ieri contro il Venezia è sulla strada verso la guarigione, ma si può definire ancora convalescente. Serviva più concentrazione sull’ultima palla, ma qualche segno positivo si è visto. E Leonardo Colucci inizia proprio da qui la sua analisi post-amichevole. «Certo – ammette – se si vinceva era meglio, come sempre. Ma preferisco partire dalla prestazione vista sul campo. Sono contento – ha detto il tecnico neroverde – perché ho visto un Pordenone pimpante dopo una settimana di vacanza, e questo è sicuramente positivo. Poi è logico, quando si prende gol all’ultimo minuti non fa mai piacere, resta l’amaro in bocca. Da domani, quando riprenderemo ad allenarci, si ripensa solo al campionato». Poi Colucci torna sul match amichevole di ieri. «Abbiamo tenuto bene il campo contro una squadra di Serie B. Nelle ultime partite facevamo fatica a segnare e adesso abbiamo ritrovato anche questo aspetto. Zammarini? Matteo Lovisa ha fatto bene a portarlo a Pordenone, anche perché aveva tante squadre interessate a lui. È un giocatore eclettico su cui contiamo». […]

Ore 19.00 – (Gazzettino, edizione di Pordenone) Anche nella prima gara del 2018, seppure amichevole, il Pordenone conferma di trovarsi meglio con squadre di categorie superiore. Il problema è che nelle categorie superiori bisogna arrivarci vincendo il proprio girone di Terza serie o i playoff di serie C. Intanto i ramarri si godono questa nuova impresa e, anzi, si rammaricano pure per aver subito il pareggio dal più quotato Venezia nei minuti di recupero a opera di Modolo. Altrimenti avrebbero bissato il 2-1 con il quale lo scorso agosto avevano eliminato i leoni dalla Tim Cup al Penzo. Positivo il fatto che a firmare il momentaneo 2-1 al 77′ sia stato il neoarrivato Zammarini, entrato in campo da appena 9′. Gol che ha contribuito a dissipare la nostalgia sorta fra il popolo neroverde al 20′ del primo tempo, quando Sergiu Suciu, ex rimpianto sempre al Bottecchia, aveva sbloccato il risultato portando in vantaggio i lagunari. Il pareggio prima dell’intervallo era stato siglato da Parodi, lesto a ribattere in rete la palla che, calciata da fermo da Burrai, aveva centrato la traversa ospite. Colucci ha lasciato fuori gli uomini in lista di partenza e gli acciaccati. Ha schierato inizialmente un 3-5-2 con Magnaghi e Raffini in prima linea. Schieramento analogo per Inzaghi che ha lasciato in panca Zigoni dando spazio in attacco a Gejo e Mlakar. Nel centrocampo arancioneroverde ha esordito il neo arrivato Firenze. È un’amichevole utile per rompere la lunga pausa di inizio anno e per testare le condizioni dei giocatori alle prese con la preparazione. […]

Ore 18.30 – (Messaggero Veneto) Il Pordenone dice addio a Mario Pacilli. L’attaccante del Lecce, con cui la società aveva già trovato un accordo, non vestirà il neroverde. Il motivo? Il 30enne originario dell’Aquila si è infortunato nell’amichevole giocata dai giallorossi al cospetto del Recale, formazione dilettantistica pugliese. Si tratta di un malanno alla coscia sinistra: lo staff medico dei salentini valuta più di un mese di stop per la punta. Stante così la situazione Matteo Lovisa, dirigente del Pordenone che segue il mercato, ha preferito fare un passo indietro: non avrebbe senso, di fatto, ingaggiare un giocatore che tornerebbe a disposizione appieno tra la fine di febbraio e l’inizio di marzo. Ancor più se l’elemento arriva in prestito sino a giugno come Pacilli (il cui riscatto, peraltro, era obbligatorio solo in caso di promozione serie B). Incassata la tegola, Lovisa junior, assieme a mister Colucci, si è preso qualche giorno per guardarsi attorno. Intanto da domani (oggi la squadra riposa) si aggregherà al gruppo Emmanuele Cicerelli. L’attaccante classe 1994 si è già allenato da solo ieri al De Marchi. Nelle prossime ore sarà ufficializzato il suo trasferimento e come Zammarini (’96) sarà a disposizione per la gara col Fano. La punta esterna arriva dalla Salernitana in prestito sino a giugno con il Pordenone che ha la possibilità di esercitare il diritto di riscatto e il club campano quello di controriscatto. Quindi sarà la volta di Francesco Bombagi, jolly classe 1989 in arrivo dalla Ternana: manca poco anche per ufficializzare questo affare.A conti fatti ai ramarri manca soltanto un’altra punta e un terzino destro giovane: dopodiché il mercato in entrata sarà chiuso. […]

Ore 18.00 – (Messaggero Veneto) […] Così Colucci: “Sono contento della prestazione, ma se avessimo vinto sarebbe andata meglio». Il tecnico dei neroverdi sintetizza in maniera perfetta le sue sensazioni dopo l’amichevole col Venezia, resa un po’ indigesta in seguito alla rete dell’ex Sanvitese Modolo al 92′. La vittoria per il Pordenone rimane stregata e il tecnico dei ramarri, digerito il boccone amaro, analizza la gara dei suoi. «I ragazzi mi hanno dato le risposte che volevo – attacca l’ex mediano del Bologna -. Ho ritrovato la mia squadra: dopo le feste ci voleva una sgambata così, con la formazione che ha tenuto bene il campo per tutti i 95′ di fronte a un avversario quotato come il Venezia. L’atteggiamento è stato positivo e adesso bisogna continuare così». Una battuta sui singoli: Zammarini («si è fatto trovare pronto, bravo») e Meneghetti: «Era giusto premiarlo, lavora con noi sin dal ritiro». […]

Ore 17.30 – (Messaggero Veneto) Certo, è solo un’amichevole e la vittoria, servirà conquistarla sabato prossimo col Fano, alla ripresa della serie C. Ma intanto il Pordenone mastica nuovamente amaro, subendo un altro gol nei minuti finali dopo Renate e Santarcangelo, vedendo sfumare un successo che ieri sarebbe servito soprattutto per il morale. Finisce 2-2 l’amichevole col Venezia di serie B. Un test-match, comunque, in cui la squadra di Colucci sembra avere un altro atteggiamento rispetto agli ultimi match del 2017. La nota veramente positiva di giornata va trovata nella rete dell’ultimo arrivato, l’ex Pisa Roberto Zammarini, confermatosi centrocampista con il gol sempre in canna. Il giocatore classe 1996 è andato in rete dieci minuti dopo il suo ingresso, al termine di un bell’uno-due con Danza. Il successo ancora non arriva e l’ultimo risale al magico pomeriggio di Cagliari, datato novembre scorso. Sembrava che il Venezia potesse essere messo al tappeto, poi al 47′ il gol dell’ex Sanvitese Modolo: era forte nel gioco aereo quando vestiva il biancorosso e si è confermato tale. Curiosità, questa, in una giornata in cui Colucci, stanti alcune defezioni, punta sul 4-3-3 “double face”, che diventa cioè 4-4-2 in fase di non possessoopposta con Buratto in veste di tornante. Soluzione quasi obbligata, questa, perché di punte al momento ce ne sono solo un paio: Cicerelli non è ancora disponibile (ieri si è allenato a parte al De Marchi), Ciurria è infortunato mentre Gerardi e Berrettoni sono a riposo precauzionale. Davanti è così tempo per l’inedita coppia Magnaghi-Raffini, con quest’ultimo in campo nonostante sia in odore di cessione (non convocati gli altri giocatori in uscita, cioè Lulli e Pellegrini). […]

Ore 17.00 – (Gazzettino, edizione di Venezia) Il primo pensiero è per il mercato. Nel post partita di Pordenone-Venezia, amichevole divertente che ha permesso a Gejio e compagni di mettere nel mirino la Salernitana (prossimo avversario nella trasferta di sabato all’Arechi), Pippo Inzaghi guarda con preoccupazione alle trattative di gennaio. “Tutti si rafforzano – ha spiegato Inzaghi – e il campionato diventa sempre complicato. Noi aspettiamo un quinto laterale e due punte. I giocatori in questa fase vanno e vengono, è un peccato”. Poi Inzaghi si è concentrato sulla partita di sabato contro la Salernitana. “Sarà impegnativa – ha detto – ma l’amichevole di Pordenone ha detto che siamo pronti e tranquilli. Il risultato non contava granché, anche se giocavamo come sempre per vincere. A mio parere abbiamo fatto una buona partita, giocata su un campo difficile, non perfetto. Siamo riusciti a mettere minuti importanti nelle gambe. Ho cercato di cambiare qualcosa e di intuire nuove soluzioni in un test impegnativo. Il Pordenone – ha analizzato Inzaghi – è ben allenato e ha ottimi giocatori per la categoria. Auguro ai neroverdi la Serie B, è un paio d’anni che la meritano”. Firenze? “E’ un giocatore importante. Non aveva giocato le ultime partite ed era un po’ stanco. Ritroverà la condizione”. […]

Ore 16.30 – (Gazzettino, edizione di Venezia) Modolo al 2′ di recupero evita al Venezia una sconfitta che sarebbe stata la replica di quella subita al Penzo in Tim Cup lo scorso agosto e che non avrebbe certo aiutato il morale dei leoni in vista della ripresa del campionato sabato 20 gennaio a Salerno. I ragazzi di Pippo Inzaghi erano andati in vantaggio al 20′ con il classico gol dell’ex firmato da Sergiu Suciu. Il Pordenone, che ancora una volta ha dimostrato di trovarsi meglio con squadre di categorie superiori che nel torneo di serie C, aveva pareggiato con Parodi (29′) prima dell’intervallo e ribaltato il risultato con il neoacquisto Zammarini al 77′. Inzaghi ha iniziato con un 3-5-2, lasciando Zigoni in panca, con Gejo e Mlakar in prima linea e con Firenze, primo rinforzo della finestra di gennaio, a centrocampo insieme a Zampano, Stulac, Suciu e Garofalo. Schieramento analogo anche per i ramarri di mister Colucci che ha lasciato fuori gli acciaccati e i giocatori in procinto di lasciare il Pordenone. E’ un’amichevole utile per rompere la lunga pausa di inizio anno e per testare le condizioni dei giocatori alle prese con la preparazione. Nessuno si danna l’anima quindi, almeno inizialmente. […]

Ore 16.00 – (Corriere del Veneto, edizione di Venezia) Un 2-2 scoppiettante e tante indicazioni anche dal punto di vista tattico. Pordenone-Venezia, amichevole organizzata per testare le squadre in vista della ripresa del campionato, finisce pari. E Filippo Inzaghi, mentre annota le reti dell’ex Suciu e del solito Modolo nel finale, scopre anche il neoacquisto Marco Firenze, che gioca un tempo nel ruolo di mezzala e toglie una volta per tutti i dubbi sulla sua collocazione. Lo stesso tecnico nel dopo gara fa capire che il Venezia acquisterà non una ma due punte, con la probabile partenza di Alex Geijo: «Firenze è un ottimo giocatore – spiega Inzaghi – sono contento che sia con noi. Oggi era un po’ stanco e non poteva essere al 100%, ma sono sicuro che farà bene. E’ stato un buon test in vista di Salerno, una trasferta impegnativa dove cercheremo la vittoria che ci manca da un po. Purtroppo c’è il mercato, i giocatori vanno e vengono, aspettiamo un quinto difensore e due punte per completare il reparto». In cima alla lista Luca Vido (Atalanta), poi in ballo anche German Denis (Independiente) e Mancosu (Montreal Impact).

Ore 15.30 – (La Nuova Venezia) È sempre un mese strano, quello di gennaio. Le squadre cercano la concentrazione dopo la sosta ma il mercato aperto non aiuta giocatori e tecnici. Una considerazione che trova completamente d’accordo anche Filippo Inzaghi. «Stiamo lavorando, siamo pronti per andare a Salerno» dice l’allenatore del Venezia «ma purtroppo c’è il mercato che destabilizza un po’ tutto. Il debutto di Firenze? Un buon acquisto, ma abbiamo bisogno anche di due punte e un difensore, anche il nostro presidente lo sa. Le squadre si stanno rinforzando, basti vedere l’Ascoli che ha ingaggiato Ganz». Il carattere amichevole della partita riporta comunque il discorso al confronto del “Bottecchia” e Inzaghi ha parole di elogio per il Pordenone. «È una squadra solida, ben allenata, meritava di andare in B già dalla scorsa stagione. Considero il Pordenone una realtà, una società concreta, il club è serio, ambizioso e la squadra è ben allenata e solida. Ciò che ha fatto finora non è frutto del caso. Lo ha dimostrato in Coppa Italia vincendo a Cagliari e anche in quella splendida serata vissuta a San Siro in Coppa Italia, quando ha tenuto testa all’Inter per 120′ ed è uscita solo per un rigore sbagliato in quella lunga serie. Spero che il Pordenone centri la serie B il prima possibile». […]

Ore 15.00 – (La Nuova Venezia) Null’altro che una amichevole, una buona occasione per un collaudo visto che tra una settimana si ricomincia. Il Pordenone giustamente proiettato sulla partita con il Fano, tre punti da prendere ad ogni costo, e il Venezia che con qualche giocatore in arrivo e qualche altro in partenza, deve pensare a sabato prossimo, quando sarà sul campo della Salernitana. Comunque sia, il Pordenone mastica amaro, avendo preso un altro gol nei minuti finali, anche in amichevole, dopo Renate e Santarcangelo e rimandando l’appuntamento col successo, che sarebbe servito soprattutto per il morale. Insomma risultato finale 2-2 e può andare bene così per tutti, visto che sono state fatte alcune prove, sono stati dati minuti preziosi anche a chi finora ha giocato meno e nessuno si è fatto male. […] Un paio di punizioni di Burrai addosso alla barriera e poi Venezia a segno: è il 20′, imparabile il diagonale di Sergiu Suciu, per il classico gol dell’ex. Un’azione Geijo-Mlakar fermata da guardalinee frena il possibile raddoppio e poco dopo (29′) il Pordenone pareggia, tutto nasce da un’altra punizione di Burrai che centra l’incrocio dei pali, ne segue una mischia, Misuraca rimette in mezzo e Parodi batte Audero e fissa l’1-1. […] Perilli para due volte su Zigoni, poi il Pordenone va sul 2-1, per la gioia dei suoi tifosi, in quanto il gol è realizzato da Zammarini, freschissimo acquisto proveniente dal Pisa (l’anno scorso era al Mantova). Il Venezia non ci sta, Inzaghi giustamente non vuol perdere neanche in amichevole e si sbraccia per incitare e dare le indicazioni del caso alla squadra. Gli ultimi minuti ritrovano intensità, quella che stava spegnendosi fino a poco prima. Un assalto veneziano, con una punizione maligna di Del Grosso, poi arriva il pareggio, nei minuti di recupero, e a firmarlo è il solito Modolo, che sfrutta un traversone e realizza di testa.

Ore 14.30 – (Gazzettino, edizione di Venezia) Test amichevole per Mestre e Cittadella. Per entrambi le compagini continua dunque la marcia d’avvicinamento alla ripresa dei rispettivi campionati che vedrà il Mestre ospite del Gubbio ed il Cittadella dell’Ascoli. Due partite in tre giorni per i granata, ragion per cui mister Venturato, fatta eccezione per Maniero sceso in campo sin dall’inizio, ha concesso spazio a coloro che non sono stati impegnati giovedì scorso a Campodarsego. Sul versante mestrino, invece, la sfida è arrivata al termine di una settimana dai carichi di lavoro piuttosto intensi ed è servita in qualche maniera a rompere la monotonia, ma soprattutto ad affinare ulteriormente il 3-4-3 al quale mister Zironelli si è affidato da qualche partita. Per quel che può contare in un’amichevole, ha vinto il Mestre di rimonta. Novanta minuti giocati, soprattutto nel primo tempo, sui classici ritmi della sgambata, facendo molta attenzione a non incorrere in particolari infortuni. Quelli del Cittadella il più delle volte hanno tirato indietro la gamba, dando l’impressione di non cercare altro che l’acquisizione d’ulteriore minutaggio in questa fase di preparazione alla sfida di Ascoli. Meglio decisamente i padroni di casa, i quali, fatto proprio l’orgoglio della formazione di categoria inferiore, hanno affrontato il match con maggiori motivazioni. […]

Ore 14.10 – (Corriere del Veneto, edizione di Venezia) Un Mestre pimpante e in forma campionato batte 2-1 il Cittadella in amichevole a Portogruaro. Partita gradevole e aperta, con continui capovolgimenti di fronte e squadre che si affrontano senza tatticismi. Vantaggio di Pasa, poi rimonta firmata da Beccaro e da Sottovia. In attesa delle novità di mercato e degli arrivi di Martignago (Pordenone), Danieli (Chievo) e Mordini (Cesena), Mauro Zironelli si gode una squadra già in gran spolvero: «Sono molto contento della prestazione – spiega l’allenatore – la squadra ha mostrato una buona condizione e sono felice anche della prestazione di Sodinha. Richieste per lui? Non ne abbiamo avute, se lui ne avrà ne parleremo, ma adesso stiamo parlando del nulla (ma c’è stato contatto proprio col Cittadella). Penso alla partita di Gubbio. Oggi abbiamo scelto un buon modo per presentarci all’appuntamento con la ripresa del campionato». La buona notizia è il recupero di Neto Pereira. Il brasiliano dovrebbe essere a disposizione per la ripresa degli allenamenti martedì e potrebbe andare almeno in panchina al Barbetti sabato prossimo.

Ore 13.40 – (Gazzettino) […] Venturato aveva chiesto poche cose, vale a dire concentrazione e aggressività. Niente da dire sul fronte dell’attenzione, diverso è invece il discorso in quanto ad aggressività. «Sì, dal punto di vista della concentrazione ho poco da dire ai miei giocatori, ma per quanto riguarda l’aggressività c’è ben poco da nascondere. Non c’è mai stata. I ragazzi non sono riusciti a rispettare le consegne. Questo è un dato sul quale riflettere perché desidero che indipendentemente dall’avversario che ci si trova davanti non venga mai meno la voglia di offrire una buona prestazione». In effetti, il Cittadella visto a Portogruaro non ha giocato bene. «Confermo. Abbiamo offerto una cattiva prestazione. Quando si gioca male si può perdere con chiunque, bisogna che i ragazzi lo capiscano. Fermo restando che considero il Mestre un’ottima squadra in grado di esprimere un buon calcio. La differenza di valori però è innegabile e noi avremmo dovuto far vedere molto di più. Il Mestre ha fatto la differenza soprattutto nella ripresa. Nella prima parte si era giocato al piccolo trotto da ambo le parti. Il nostro approccio al secondo tempo non è stato corretto. Siamo andati sotto e non siamo riusciti ad esprimere quella voglia che sarebbe servita per raddrizzare il risultato. Comunque, risultato negativo a parte, è stata una partita che ci ha permesso di mettere ulteriori minuti nelle gambe in vista della ripresa del campionato ad Ascoli».

Ore 13.20 – (Corriere del Veneto) Un’amichevole, una sgambata in chiave campionato e una sconfitta che non fa male. Il Cittadella perde 2-1 al Mecchia contro il Mestre e guarda alla ripresa del campionato di sabato prossimo, contro l’Ascoli al Del Duca. Roberto Venturato ha schierato il consueto 4-3-1-2, con Alfonso in porta, Salvi, Adorni, Camigliano e Benedetti in difesa; Maniero, Iori e Pasa a centrocampo, Chiaretti dietro le due punte Arrighini e Strizzolo. Nella ripresa si è visto anche il nuovo acquisto Liviero, impiegato mezz’ora, mentre hanno avuto minutaggio anche Fasolo e Bizzotto. Sul mercato intanto, in attesa di capire come finirà la questione Vido, con un appassionante testa a testa con il Venezia per il centravanti dell’Atalanta, è di ieri la notizia che Cittadella e Mestre hanno parlato di un possibile trasferimento in granata di Felipe Sodinha in maglia granata. Difficile capire quante possibilità ci siano per una fumata bianca. Ma va registrato comunque il contatto, dopo che il giocatore nei giorni scorsi il brasiliano era stato sondato anche dal Mantova. […]

Ore 13.00 – (Mattino di Padova) Sarà stata anche un’amichevole, con il Mestre che affrontava il Cittadella, attualmente in zona playoff nel torneo cadetto, ma con i carichi di lavoro sulle gambe, e con i padovani quasi in formazione-tipo, in pochi si sarebbero aspettati un match combattuto e meritatamente vinto dagli arancioneri di Zironelli. Tra le fila del Mestre nessuno dei nuovi acquisti (ancora in fase di definizione) in campo e schieramento con un “3-4-3” che prevede Sodinha avanzato. Tra le novità l’esordio assoluto di Ayoub, del tutto recuperato dall’infortunio alla mano. Scontate le assenze di Pozzebon e Neto, che, seppur ristabilito, non viene rischiato. […] Al 27′ l’esperienza del Cittadella viene premiata: azione ben manovrata al limite dell’area, Pasa si fa trovare pronto al passaggio di Strizzolo e, a tu per tu con Ayoub, lo fulmina da pochi metri in diagonale. […] Sodinha dimostra di saperci fare con i piedi e, appena tocca palla, il fallo è sistematico: su punizione, fischiata per fallo sul brasiliano, al 41′ Beccaro riporta sul pari i suoi con un pallone che aggira la barriera lasciando Alfonso di stucco. […] Seconda frazione, che vede il Mestre rivoluzionato passare in vantaggio con Spagnoli in scivolata, ben servito da Kirwan al 2′. […] Per il Mestre una bella iniezione di fiducia, per il Cittadella una prova opaca su cui riflettere.

Ore 12.30 – (Gazzettino) […] Il Campodarsego va a caccia del bottino pieno (e sarebbe la tredicesima vittoria) con la Clodiense per conservare quanto meno il secondo posto solitario , auspicandosi però di operare magari il sorpasso in vetta alla Virtus Vecomp. «La Clodiense arriva da una vittoria con l’Este, per cui avrà grande autostima – sottolinea Gianfranco Fonti – Anche noi però veniamo da un successo con l’Ambrosiana e vogliamo continuare con la stessa mentalità di ogni domenica, cercando di essere protagonisti di questa stagione. Troveremo un avversario battagliero: in casa abbiamo sempre fatto bene e dobbiamo confermarci anche questa volta». […] Voglia di riscatto: è quella che anima l’Este nel debutto casalingo nel nuovo anno con l’Adriese, dopo il passo falso di una settimana fa nella trasferta proprio con la Clodiense. Un incidente di percorso che alimenta la sete giallorossa di ripartire immediatamente e centrare i primi tre punti del girone di ritorno. Ecco Michele Florindo: «Domenica scorsa abbiamo fatto una partita figlia di una settimana difficile che avevamo avuto, tra influenza e infortuni. Anche se abbiamo pagato più di quello che meritavamo. Questa settimana abbiamo recuperato quasi tutti e abbiamo lavorato bene e con la giusta motivazione, per cui sono convinto che disputeremo una bella gara». […] Continuità è la parola d’ordine in casa Abano, impegnato nella trasferta a Porto Tolle con il Delta Rovigo, per alimentare la risalita in classifica. Aponensi a -2 dalla zona play out, e a -7 dalla salvezza diretta. «La vittoria di domenica scorsa ci ha dato ulteriore morale permettendoci di restare agganciati al gruppone – spiega Franco Gabrieli – e naturalmente non vogliamo fermarci. Affrontiamo una compagine strutturata, partita a inizio stagione per disputare un campionato di vertice: è una partita nella quale dobbiamo sputare l’anima, un’altra finale per inseguire l’obiettivo salvezza. Che gara mi aspetto? Dovremo restare compatti o andare a prenderli alti a seconda dei momenti della gara». […]

Ore 12.10 – (Mattino di Padova) […] CAMPODARSEGO. Il Campodarsego ha già iniziato il 2018 con una vittoria, battendo l’Ambrosiana in trasferta con un 3-0 tanto convincente quanto fondamentale nella corsa a tre per la promozione in Serie C. Per continuare a far sentire il fiato sul collo alla Virtus Vecomp, tuttavia (con l’Arzignano Valchiampo terzo incomodo), ci vogliono punti belli pesanti, quelli che i biancorossi cercheranno di raccogliere allo stadio “Gabbiano” con la Clodiense (arbitro Stefano Belfiore di Parma), squadra combattiva e che pare in netta ripresa. […] Formazione Campodarsego (3-4-3): Pirana; Sanavia, Colman Castro, Leonarduzzi; Ndoj, Caporali, Radrezza, Trento; Aliù, Pietribiasi, Michelotto. All. Fonti. ESTE. L’Este deve mettersi alle spalle un incidente di percorso. In ogni caso, contro l’Adriese (arbitro Giulio Bonaldo di Conegliano) la formazione atestina dovrà dimostrare che il ko con la Clodiense di sette giorni fa è già stato archiviato se non addirittura cestinato. […] Formazione Este (4-3-1-2): Lorello; Ostojic, Munaretto, Ferrando, Dei Poli; Tomasini, Viviani, Pozza; Faggin; Bigoni, Florian. All. Florindo. ABANO. Potrebbe essere una domenica decisiva per l’Abano di mister Franco Gabrieli, impegnato a Porto Tolle con il Delta (arbitro Simone Pistarelli di Fermo). I neroverdi sono ancora ultimi, ma stavolta, avranno il primo match point per sorpassare Calvi Noale e Liventina (quest’ultima in zona playout), a loro volta indaffarate negli scontri con Virtus Vecomp e Montebelluna. […] Formazione Abano (4-2-3-1): Castaldo; Turea, Manuel Cecconello, Zanon, Dabalà; Carteri, Gargini; Gashi, Faggin, Franceschini; Mattia Cecconello. All. Gabrieli

Ore 11.40 – (Corriere del Veneto, edizione di Vicenza) «Il tempo stringe. Ma bisogna dare modo a chi è interessato di fidarsi, di valutare». È una città che si sveglia con le mani vuote, quella Vicenza dall’identità friabile che dopo la Banca Popolare ora si vede spirare fra le mani la squadra del cuore, il Vicenza Calcio. Lo stesso sindaco Achille Variati, che da due giorni si sta spendendo senza tregua in appelli ai privati, all’assemblea dei Dem di Torino si è ritrovato, ieri, di fronte alla platea, a parlare involontariamente proprio del «Vicenza calcio». Ma chi salverà il Vicenza? Dopo la disintegrazione bancaria, che ha svuotato portafogli e ambizioni, ora ricomincia la stancante ricerca di qualcuno che non truffi più la città. Anzi: sia disposto addirittura a spendere per non perdere un sogno. Primo indizio: una cordata. Sarebbe già al lavoro per tentare l’impresa. «Il mio auspicio è che si facciano avanti 6-7 imprenditori, guidati da un’autorità pubblica – sospira il procuratore Claudio Pasqualin -. […] «Noi abbiamo già dato il nostro – spiega Nicola Amenduni, patron delle Acciaierie Valbruna (lo stesso che perse 100 milioni fra Popolare e Veneto Banca), uno degli sponsor -. Ora vediamo cosa si può fare, ma non prometto nulla. Questa sarebbe una perdita grossa per la città, è difficile: chi si fa avanti prende tutto sulle spalle e deve fare un lavoro serio. Vediamo». […] Più credibile che in queste ore si stia formando una cordata formata da vicentini capitanata da un importante industriale berico (sembra che Amenduni abbia detto di no a questo ruolo), affiancato da altri due, tre imprenditori che sono già inseriti nel mondo del calcio. Uno di questi sarebbe Lino Chilese (Came), presidente dell’Arzignano-Valchiampo oggi terzo in classifica in serie D, e che potrebbe agire in collaborazione con l’ex presidente del Vicenza calcio Pieraldo Dalle Carbonare che non ha mai negato che in presenza di persone serie e competenti potrebbe accettare di rimettersi in gioco. Nel toto nomi, poi, in queste ore torna il nome di Rino Dalle Rive, ex presidente dell’Altovicentino calcio. […]

Ore 11.30 – (Corriere del Veneto, edizione di Vicenza) La lunga giornata che avrebbe dovuto portare alla sfida di Coppa Italia contro il Padova dell’ex Pierpaolo Bisoli inizia poco dopo le nove del mattino. I tifosi biancorossi, come annunciato nei giorni scorsi, sono decisi ad impedire la partenza del pullman che dovrebbe portare la formazione Berretti all’Euganeo, per sostituire la prima squadra che venerdì aveva annunciato che non sarebbe scesa in campo. Arrivano alla spicciolata, e già verso le dieci sono almeno quattrocento davanti al portone del Menti, da dove dovrebbe uscire il pullman del Vicenza. Carlo Florio, per tutti Karletto, chiama a raccolta i leader e spiega come organizzarsi per restare a presidiare il Menti almeno fino alle 15. La partita inizia alle 14.30; il Vicenza, regole federali alla mano, può tardare fino alle 15.15, quindi la partenza del pullman coi ragazzi biancorossi va tardata di quel tanto che basta. Mezz’ora più tardi via Schio viene chiusa al traffico e le forze dell’ordine arrivano per osservare la situazione: tutto rimane nell’alveo di una protesta pacifica, senza alcun momento di tensione. […] Pochi minuti ancora e il tecnico biancorosso, Nicola Zanini, con alcuni giocatori della Berretti, accompagnati dai genitori, esce dal Menti e incontra la tifoseria. Il dialogo è molto tranquillo, con i supporters biancorossi che spiegano come la situazione della squadra sia inaccettabile, e che quindi sia necessario dare un segnale forte per cambiare lo stato delle cose. «Vi chiediamo di non giocare – spiegano uniti e compatti i tifosi -. Ci dispiace per i ragazzi della Berretti, che non centrano niente in questo assurdo contesto, ma adesso abbiamo bisogno della collaborazione da parte di tutti per tornare a parlare solo di calcio». Da parte di Zanini e dei giovani del vivaio c’è massimo appoggio ai tifosi, che promettono: nel caso i cui il Vicenza prosegua il campionato sotto la gestione di un curatore fallimentare, saranno sempre presenti in massa a sostenere la squadra, a quel punto chiamata a centrare una importantissima salvezza nel campionato in corso. […]

Ore 11.10 – (Gazzettino) Niente derby, il Vicenza non si presenta perché la formazione Berretti che doveva scendere in campo all’Euganeo è stata fermata davanti allo stadio Menti da almeno 500 tifosi. Ora il giudice formalizzerà il 3-0 a tavolino per il Padova, che nei quarti di finale Italia affronterà la vincente tra Prato e Pontedera. ORE 10.45 Sono circa 300 i tifosi al Menti a presidiare il cancello dal quale dovrebbe uscire il pullman con a bordo i giovani della Berretti per recarsi all’Euganeo. La polizia presidia la zona. Non c’è alcuna volontà da parte dei tifosi di creare problemi, la sola intenzione è quella di non fare partire la squadra. ORE 11.30 Cresce il numero di tifosi. Si decide di mantenere il presidio fino alle 15 per fare sì che il pullman con la squadra non abbia il tempo materiale di raggiungere l’Euganeo entro i 45 minuti di ritardo massimo consentiti dal regolamento. ORE 12 Confronto tra alcuni capi degli ultras e il tecnico Zanini, affiancato da qualche ragazzo della Berretti e dai loro genitori. Vengono spiegate le ragioni della manifestazione. ORE 12.40 Il Vicenza non giocherà la partita. A confermarlo ai tifosi sono lo stesso Zanini. È la vittoria dei tifosi, che decidono comunque di restare al Menti fino alle 15. Ci sono cori contro la società, e cori a favore di Zanini, Sterchele, e dei ragazzi della Berretti, con quest’ultimi che si fermano con i tifosi a mangiare dei panini fuori dallo stadio. […]

Ore 11.00 – (Gazzettino) Non è mai bello non potere giocare, in questo caso c’è stata anche l’opposizione dei tifosi nel fare partire una squadra giovanile che speravamo non venisse, non per non affrontarla, ma per rispetto nei confronti della prima squadra. Purtroppo ne prendiamo atto, ma non è certo lo spot che la gente si attende di vedere dal calcio italiano». […] «Adesso per noi si apre uno scenario particolare, perché se il Vicenza dovesse essere estromesso non giocheremo neanche il 27, e ci dovremo presentare il 3 febbraio al match clou del momento dopo trentacinque giorni senza partite ufficiali. È una situazione che lascia qualche interrogativo perché la Sambenedettese farà due partite, e noi neanche una. L’incognita è come arriviamo allo scontro diretto. Se accade, dovremo prenderne atto». Intanto è stata fissata un’amichevole sabato alle 15.30 all’Euganeo con il Gavorrano, formazione del girone A che come i biancoscudati riposerà alla terza giornata.

Ore 10.50 – (Gazzettino) «Un’altra pagina nera nel panorama calcistico della Lega Pro. Se avevamo toccato il fondo con il Modena, ora siamo finiti negli abissi». Sono le prime parole del presidente Roberto Bonetto dopo che il derby è saltato per la mancata presentazione del Vicenza. «Al di là della rivalità calcistica, Vicenza è una realtà importante e vedere queste cose fa male. Il calcio deve essere in mano a persone che lo amano, purtroppo a presiedere molte società ci sono personaggi che pensano a fare interessi personali e non alle migliaia di tifosi che soffrono. Oltre alla famiglia e al lavoro, forse la soddisfazione della propria squadra al sabato o alla domenica è quella che aspettano di più. Non si può tradire queste persone, mi commuovo perché è una pagina triste». […] Al presidente fa eco Giorgio Zamuner, che tra l’altro è stato in passato anche giocatore del Vicenza. «È l’ennesima pagina triste del calcio italiano.

Ore 10.30 – (Mattino di Padova) Alle 14.18, con gli spalti desolatamente vuoti, Pulzetti e compagni sono rientrati negli spogliatoi per l’appello, ricomparendo, pochi minuti dopo, per dare il via all’allenamento vero e proprio, durato un’oretta e imperniato su una partitella a ranghi contrapposti. Alle 15.15, scaduti i 45′ previsti dal regolamento, il direttore di gara ha stilato il proprio referto, e con i suoi assistenti ha lasciato l’impianto, facendosi accompagnare alla stazione ferroviaria, dove il terzetto ha preso i treni per rientrare nelle rispettive città. […] Ciò che la forte rivalità ha sempre alimentato, a livello di curve, ha trovato invece stavolta un punto di avvicinamento, perché gli ultras padovani si sono schierati apertamente contro questo andazzo. Ieri, prima delle 14.30, ora designata per l’inizio della partita, i ragazzi della “Tribuna Fattori” hanno appeso un lungo striscione (poi fatto rimuovere dalla polizia) fuori dalla tribuna Ovest, dal contenuto significativo: “Basta con queste vergogne. Rispetto per storia e passione. Gravina (presidente della Lega Pro, ndr ) vattene”. Come dare loro torto?

Ore 10.20 – (Mattino di Padova) Dalle parole ai fatti. Lo sciopero dei calciatori del Vicenza è perfettamente riuscito, impedendo lo svolgimento del derby di Coppa Italia con il Padova, valido per gli ottavi di finale e in gara secca, che avrebbe dovuto andare in scena ieri pomeriggio allo stadio Euganeo. Niente prima squadra – e si sapeva – e niente Berretti in campo, pronta a sostituirla stando al pomposo (e azzardato) annuncio fatto alla vigilia dalla nuova proprietà della società berica. Come spieghiamo a parte, quasi 400 tifosi hanno impedito in tarda mattinata la partenza del pullman che avrebbe portato i ragazzi nel capoluogo euganeo, presidiando dall’esterno lo stadio Menti, compresi i cancelli di ingresso e uscita degli automezzi. Alla fine l’ha vinta il popolo biancorosso: 40 minuti dopo mezzogiorno c’è stato l’annuncio dell’allenatore della prima squadra, Nicola Zanini, che anche la Berretti aveva aderito alla protesta, rinunciando a giocare. […]

Ore 10.10 – (Mattino di Padova) […] «Il rischio maggiore – afferma Giorgio Zamuner – che comporterebbe la radiazione del Vicenza sarebbe l’annullamento delle retrocessioni nel nostro girone. A quel punto alcune partite potrebbero diventare falsate. Le squadre che pensavano di rinforzarsi non lo farebbero più e qualcuno potrebbe far giocare tanti giovani solo per avere maggiori contributi dalla Lega». […] La radiazione di due squadre dallo stesso torneo sarebbe un caso tanto triste quanto eccezionale e apre il solito dilemma: cosa fare per evitare tutto ciò?«Mi auguro che alcune regole vengano cambiate. Non è possibile che nel corso del campionato una squadra venga esclusa e un’altra rischi la stessa fine. La situazione attuale potrebbe fornire l’occasione per rivedere e ristrutturare la mappa del calcio italiano. Credo che non sia un problema del presidente Gravina in sé. Ci dev’essere un organo in grado di vigilare in maniera più seria e approfondita sulle iscrizioni delle squadre e sulla serietà degli acquirenti. Quello che è successo a Vicenza non può passare in secondo piano. È tutto molto triste e alla fine sono contento che non si sia presentata la Berretti all’Euganeo. Non perché non volevamo affrontare i giovani, ma per rispetto nei confronti del Vicenza».

Ore 10.00 – (Mattino di Padova) «È una sconfitta». No, le parole della dirigenza biancoscudata non si riferiscono alla vittoria a tavolino agli ottavi di finale di Coppa Italia di Serie C, arrivata senza giocare dopo una settimana di ritiro incentrato sulla preparazione per il campionato. La sconfitta, l’ennesima e pesante sconfitta, è quella del calcio italiano di terza serie, in un campionato e in un girone che stanno diventando sempre meno credibili.«È un’altra pagina nera del panorama calcistico di Serie C», sospira in sala-stampa il presidente del Padova Roberto Bonetto. «Se con il “caso Modena” avevamo toccato il fondo, qui siamo andati proprio negli abissi. È una vicenda triste, anche perché coinvolge una società come il Vicenza, blasonata e a noi vicina dal punto di vista geografico. Il calcio dev’essere nelle mani di chi ama questo sport, non della gente che cerca solo interessi personali. Purtroppo a presiedere molte società ci sono dei personaggi che pensano solo ai propri interessi e non alla passione della gente, che è enorme e non si può tradire». […]

Ore 09.50 – (Mattino di Padova) E chi aveva comprato il biglietto per il derby di Coppa Italia? Niente paura, il Padova ha fatto subito sapere, con un comunicato diffuso dopo la mancata disputa della partita, che “tutti i tifosi che hanno acquistato il biglietto sia nei punti-vendita che on line potranno richiedere il rimborso dello stesso”. Tutto ciò “a partire da lunedì 15 gennaio e fino al 31 gennaio, con le seguenti modalità: PUNTI-VENDITA. Basterà recarsi nei punti-vendita muniti di biglietto o dei biglietti acquistati per richiedere la restituzione di quanto speso; WEB: bisognerà fare richiesta all’indirizzo mail ecomm. customerservice@ticketone. it, possibilmente allegando la foto o il file pdf del biglietto o dei biglietti acquistati”.

Ore 09.40 – (Mattino di Padova) Il problema principale del Padova, adesso, è uno solo. La mancata disputa della partita di Coppa Italia di ieri, unita all’ipotesi concreta di non giocare nemmeno il 27 gennaio a Vicenza, rischia di far arrivare i biancoscudati allo scontro diretto con la Sambenedettese del 3 febbraio con 35 giorni di pausa sulle gambe e nella testa.Come ovviare a questa situazione? La dirigenza ha organizzato per sabato prossimo un’amichevole contro il Gavorrano, squadra toscana penultima in classifica nel girone A di Serie C e che riposerà alla ripresa del campionato. La partita verrà ufficializzata domani e si dovrebbe giocare alle 15.30 allo stadio Euganeo. Ma se non si dovesse scendere in campo nemmeno la settimana successiva al Menti? Il Padova avrebbe voluto giocare un’amichevole contro una formazione slovena, ma la Lega non dà il nullaosta, perché al momento il calendario prevede ancora il match di campionato con il Vicenza. E così, almeno per la prossima settimana, si vivrà il “tira-e-molla” che tanto va di traverso a Bisoli. […]

Ore 09.30 – (Mattino di Padova) La prima parte del mercato del Padova dovrebbe concludersi domani. Vale a dire con l’ufficializzazione dell’arrivo in prestito dal Sassuolo di Ettore Gliozzi, che si sta allenando con i biancoscudati già da mercoledì pomeriggio e aspetta solo che la società neroverde risolva il precedente prestito con il Cesena per firmare il contratto che lo legherà al Padova fino a giugno, con opzione di rinnovo del prestito per altri sei mesi in caso di promozione in Serie B. Terzino destro (Salviato) e attaccante erano le due priorità e sono state sistemate, ma il direttore generale Zamuner non si fermerà. Entro la settimana prossima conta di concludere l’arrivo a titolo definitivo di Luca Cattaneo dal Brescia, il trequartista indicato per sostituire il lungodegente Candido. Per ora la trattativa non si sblocca, il presidente dei lombardi Cellino vuole una buonuscita consistente, che il Padova non può pagare, Zamuner tornerà all’assalto, ma se il muro bresciano dovesse resiste l’affare potrebbe sfumare, sebbene i biancoscudati abbiano già l’accordo con il giocatore. […]

Ore 09.00 – (Corriere del Veneto) Giornata surreale, quella vissuta ieri all’Euganeo. Fra incredulità, rassegnazione e stupore, allo stadio si sono visti soltanto i magazzinieri del Vicenza, poi rientrati frettolosamente da dove erano venuti. La partita metteva in palio i quarti della Coppa Italia di Serie C, ma non è stata disputata perché né la prima squadra, né la Berretti del Vicenza si sono presentate allo stadio. Il pullman biancorosso è stato bloccato dai tifosi al Menti, gli smartphone impazziti alla ricerca di notizie in tempo reale hanno accompagnato l’evolversi degli eventi, con lo scontato 3-0 a tavolino in arrivo come da regolamento a regalare la qualificazione al Padova. […] «Il calcio dev’essere lasciato in mano a chi lo ama – sottolinea il numero uno biancoscudato – non a chi cerca di approfittare per interessi personali e distrugge patrimoni storici di questo sport. Se con il Modena abbiamo vissuto una pagina nera, oggi siamo caduti nell’abisso. Non si pensa alle migliaia di persone per cui il calcio è fondamentale, la gente soffre perché magari il calcio è una delle poche cose che ha nella vita oltre alla famiglia e al lavoro. Ieri in Lega c’erano confusione e amarezza, se non ci dovessero essere retrocessioni molte squadre inizieranno a far giocare i giovani per portare a casa qualche migliaio di euro in più come minutaggio e magari non si rinforzeranno. Quello che è successo oggi non è calcio». […] Sabato prossimo, alle 15.30, all’Euganeo i biancoscudati saranno di scena contro il Gavorrano, del girone A, a riposo.




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