Ore 21.30 – (Corriere del Veneto, edizione di Venezia) […] Il Mestre ha chiuso per Mordini (Cesena) e Martignago (Pordenone), mentre non ha ancora l’ok dal Chievo per Danieli. Felipe Sodinha potrebbe tornare al Mantova.
Ore 21.00 – (Il Piccolo) La situazione di mercato della Triestina è nota: under a parte (c’è libertà di averne in rosa quanti se ne vuole), la società alabardata ha al momento un solo slot libero riguardo gli over. Qualsiasi altro arrivo, dovrebbe essere accompagnato dalla partenza di un altro elemento. Milanese da tempo ha tracciato la sua priorità: l’arrivo di un difensore centrale mancino, possibilmente con la partenza di uno dei quattro già in rosa. Poi si è fatta progressivamente strada la suggestione Della Rocca, possibile colpo da piazzare a centrocampo anche guardando a un futuro ambizioso. Ma a meno di non saturare gli over in rosa, come far posto a Della Rocca? Da un paio di giorni la strada per l’arrivo del giocatore della Salernitana fratello del Luigi ex alabardato, sembra passare per Castiglia. Infatti sul centrocampista, che qui non ha trovato spazio anche per qualche acciacco di troppo, si è fatta avanti prima la Lucchese, poi il Siracusa, quindi nelle ultime ore con una certa decisione la Reggina. Ed essendo il giocatore calabrese, con una gran voglia tra l’altro di tornare a casa, sarebbe questa l’opzione ottimale per il centrocampista. Solo che la Reggina vorrebbe inserire nell’operazione un suo giocatore, ovvero propone uno scambio di prestiti: se Castiglia andrebbe in Calabria, a far la strada inversa sarebbe Adriano Mezavilla, centrocampista di 34 anni, con una lunga carriera fra serie B e C: tra le sue squadre Cesena, Pisa, Perugia, Andria, Juve Stabia e Alessandria. Il nome però non pare entusiasmi troppo la Triestina, che preferirebbe la partenza di Castiglia senza scambi, ma ci si lavora sopra. Ma naturalmente l’Unione è sempre alla ricerca di un difensore: oltre al solito Terigi del Siena, si segue costantemente anche la situazione vicentina non solo per Malomo, ma anche per capire se si può dare l’assalto a Luca Milesi, 24 anni ma già grande esperienza nella categoria. […]
Ore 20.30 – (Gazzettino, edizione di Pordenone) Cicerelli ma non solo, ecco anche Bombagi: il Pordenone piazza il doppio colpo dalla serie B e il mercato neroverde decolla. Due corsie in entrata, dove i nomi si confrontano e si sorpassano ogni giorno. Ma il primo test di accelerazione l’hanno vinto rispettivamente l’attaccante esterno della Salernitana e il trequartista con propensione all’allargamento sulla destra della Ternana. Il Pordenone quindi si rifà lungo le fasce, in vista di un girone di ritorno (già iniziato) che dovrà essere vissuto con meno patemi rispetto all’andata. Si proceda con ordine, raccontando la storia di una giornata importante. Ieri pomeriggio al De Marchi è arrivato Emanuele Cicerelli. È un classe 1994 che si trasferisce a Pordenone in prestito con diritto di riscatto e controriscatto, una formula presa dal calcio di altissimo livello. Foggiano come Leonardo Colucci, Cicerelli è di fatto giù un giocatore neroverde. Cresciuto nel Barletta, è poi passato all’Aversa Normanna, al Melfi, alla Paganese e infine alla Salernitana. Ora è chiamato alla prima trasferta nel profondo Nord. Ci si augura che la nostalgia non vinca su di lui come è accaduto con Sainz Maza. L’altro colpo della settimana risponde al nome di Francesco Bombagi. Sardo come Salvatore Burrai, sta per giungere dalla Ternana. Con il club della città umbra ha giocato solamente una volta in tutta l’andata di serie B, mentre nella scorsa stagione era impegnato con l’Unicusano Fondi in C. Nato nell’89, è un centrocampista offensivo che può fare bene anche l’ala destra. Nel suo passato ci sono squadre come la Reggina, la Juve Stabia e il Catania. Il suo arrivo è previsto per oggi o domani. La formula potrebbe essere la stessa che ha permesso a Cicerelli di approdare in neroverde. […]
Ore 20.00 – (Messaggero Veneto) Dopo Zammarini, ecco Cicerelli e… un nome a sorpresa. Il Pordenone resta una delle società più attive di questa parentesi di mercato invernale. […] Se quello del centravanti della Salernitana era un nome particolarmente gettonato, non così si può dire di un altro possibile nuovo acquisto. Si tratta del centrocampista Francesco Bombagi (’89) della Ternana, altra formazione che milita in serie B. Era già stato inseguito da Lovisa a gennaio dello scorso anno, stavolta il suo approdo in neroverde sarebbe imminente, per la felicità di mister Colucci. Si tratta, infatti, di un elemento dotato di un’ottima tecnica. Un mediano di qualità, all’occorenza impiegabile anche in posizione più avanzata. Prima dell’esperienza in Umbria, spiccano in particolare le stagioni trascorse alla corte di Juve Stabia e Grosseto, in cui ha collezionato oltre 60 presenze e 12 gol. Per lui pure un veloce passaggio a Catania la scorsa stagione, prima di prendere la strada verso Fondi (Latina).Sempre caldissima pure la pista che porta a Mario Pacilli (’87), punta in uscita dal Lecce. […]
Ore 19.30 – (Corriere del Veneto, edizione di Vicenza) […] Solo a metà giornata, grazie al passaparola e ai social, è iniziato a passare l’appello di appendere sciarpe e bandiere fuori da finestre e balconi, in segno di solidarietà e attaccamento ai colori biancorossi. Come hanno fatto alcuni assessori e consiglieri comunali che si sono recati al lavoro in municipio con al collo la sciarpa del Vicenza. Il sindaco Achille Variati, saputo della richiesta di fallimento presentata dalla Procura al Tribunale, pur definendo questo «un momento vergognoso», si è detto fiducioso che dopo questo atto «si possano mantenere nome e titolo sportivo, potendo continuare il campionato». Ha concluso il primo cittadino: «Non posso pensare che l’imprenditoria vicentina volti le spalle a una storia calcistica che rappresenta un elemento di identità del territorio. Questo è il momento di non mollare per il nostro Lane».
Ore 19.00 – (Corriere del Veneto, edizione di Vicenza) Una giornata convulsa, l’ennesima, quella di ieri iniziata con il deposito dell’istanza di fallimento del club berico da parte della Procura e proseguita con circa 300 tifosi giunti allo stadio «Menti» per stare vicini alla squadra, ma anche per protestare (con lancio di petardi e fumogeni) contro la dirigenza per la grave situazione. In tutto questo una rappresentanza dei giocatori del Vicenza ha voluto raccontare i fatti come loro li hanno vissuti in questi mesi e dire basta ad una situazione che ormai da giorni era diventata ingestibile. «I primi ad essere dispiaciuti di quanto sta accadendo siamo noi giocatori — ha precisato il capitano del Vicenza Stefano Giacomelli — ma la storia di questa stagione è stata tribolata fin da luglio in ritiro quando siamo partiti io e Bianchi, alcuni ragazzi della Berretti e tre giocatori in prova. La squadra poi ha preso forma e avremmo potuto fare bene se avessimo avuto alle spalle una società che ci avesse dato tranquillità e serenità. Invece quando sembrava che il Vicenza stesse per essere ceduto c’è stato un “interregno” in cui Franchetto e Pioppi, uno accanto all’altro, non avevano identità di vedute e soprattutto non capivamo chi avrebbe messo i soldi. Siamo stati rassicurati da altri soci di Vi.Fin. (la vecchia proprietà prima dell’attuale di Fabio Sanfilippo, Ndr ), Dalla Vecchia e Polato, sul fatto che sarebbe stato tutto sistemato, ma più i giorni passavano e più la confusione aumentava. A novembre scorso la gestione è passata in mano a Boreas Capital, c’è stato l’arrivo di Riccardo Ferri che ci assicurò il pagamento dei debiti e la sistemazione della situazione. Le cose però non andarono così e il 14 dicembre si ripresentò la vecchia proprietà rappresentata da Polato e Dalla Vecchia, comunicandoci che sarebbero stati pagati regolarmente gli stipendi e si sarebbe tornati sotto la gestione di Vi.Fin. Niente di più falso perché solo quattro giorni dopo la società è stata ceduta a SanFilippo. Dal 22 dicembre in poi Sanfilippo ha dichiarato che avrebbe saldato gli stipendi, aiutando i ragazzi che non potevano tornare a casa per mancanza di soldi. Anche qui solo parole, fino a quando l’avvocato Polato ci ha parlato di una cordata francese. Non si capiva niente, quello che in teoria era sicuro, un minuto dopo era carta straccia e soprattutto nessuno manteneva quello che prometteva». […]
Ore 18.30 – (Corriere del Veneto, edizione di Vicenza) Il fallimento pilotato, con la concessione dell’esercizio provvisorio, potrebbe permettere al Vicenza di concludere il campionato 2017-2018 di Serie C. Una procedura, quella che si sta tentando di mettere in piedi, che prevede la nomina di un curatore fallimentare (prevista per mercoledì) e che, di fatto, separerebbe i debiti sportivi da quelli con i fornitori. […] «Un percorso complesso — spiega l’avvocato Massimo Diana che ha seguito diverse situazioni simili come quella del Modena, recentemente radiato dal campionato di Serie C — che permetterebbe al curatore di cedere i giocatori con gli ingaggi alti nel mercato di gennaio per diminuire i costi del club. Così i debiti da pagare sarebbero solo quelli sportivi. Quelli con fornitori e Agenzia delle Entrate resterebbero alla vecchia società, con la creazione di un ramo d’azienda solo sportivo. A fine stagione così si potrebbe cedere il Vicenza al miglior offerente in un’asta pubblica».
Ore 18.00 – (Corriere del Veneto, edizione di Vicenza) A quanto pare siamo agli ultimi, sofferti minuti di una partita lunga 116 anni. Che qualcuno spera ancora di poter vincere, nonostante la situazione disastrosa. La procura di Vicenza, appurato lo stato di insolvenza del Vicenza Calcio, ne ha chiesto il fallimento. Ieri mattina il sostituto procuratore Giovanni Parolin ha depositato l’istanza al tribunale civile, chiedendo di disporre l’esercizio provvisorio della società, in base all’articolo 104 della legge fallimentare. Chiedendo che venga autorizzata la continuazione temporanea dell’attività, assegnando al curatore i poteri di gestione ordinaria. Nessuna interruzione dell’attività, punto che, dal punto di vista sportivo, è significativo: il Vicenza potrà continuare a giocare i campionati, sempre che vi siano ancora calciatori disposti a scendere in campo. Ci sarebbe il tempo necessario perché qualche imprenditore rilevi il club di via Schio, evitando così il rischio di perdere il titolo sportivo. «Se il tribunale civile accetterà la nostra richiesta sarà una sorta di cannuccia che permetterà al club di respirare per un certo periodo» sono le parole del procuratore Antonino Cappelleri. Che spiega: «La scelta dell’esercizio provvisorio dipende dalla considerazione di un sentimento comune e diffuso nella cittadinanza dell’importanza della squadra di calcio che è l’oggetto sociale. Se non si fosse fatta questa richiesta, automaticamente il fallimento porterebbe al blocco totale di ogni attività, in questo modo si potrà consentire la conclusione dei campionati». […]
Ore 17.30 – (Gazzettino, edizione di Venezia) […] Dopo la partenza di Moreo e quella possibile di Geijo (cercato dalla Pro Vercelli), il Venezia continua a spingere su Luca Vido dell’Atalanta, la cui trattativa ha buone possibilità di essere conclusa, ed intraprende la strada che porta a Matteo Mancosu. Per l’attaccante 33enne, attualmente in forze al Montreal Impact, c’è il forte interesse del club arancioneroverde oltre che del Parma, in quella che sta diventando una corsa a due per acciuffare il centravanti. Spunta inoltre un altro nome altisonante finito sul taccuino del ds Rinaudo, quello di German Denis, che attualmente milita in Argentina nelle file del Lanus. I primi contatti con il giocatore ex di Atalanta ed Udinese ci sono già stati, adesso bisogna valutare sia la disponibilità dell’attaccante a tornare in Italia che la concorrenza di Ascoli e Cremonese, anch’esse sulle tracce dell’italo-argentino. Un altro nome circola per il reparto offensivo: è quello di Mathieu Duhamel del Quevilly, club che milita in seconda divisione francese, su cui sarebbero puntati anche gli occhi del Foggia.
Ore 17.00 – (Corriere del Veneto, edizione di Venezia) Rimandato a martedì il faccia a faccia, che si annuncia decisivo, fra Atalanta e Venezia per Luca Vido. Nelle ultime ore aumentato il pressing arancioneroverde e del ds Leandro Rinaudo per cercare di battere la forte concorrenza di Cittadella, Pescara e Cesena per il centravanti bassanese. Al momento il Venezia ha buone carte in mano, ma la situazione va seguita con grande attenzione. Dopo aver regalato a Filippo Inzaghi il centrocampista offensivo Marco Firenze, che può essere utilizzato anche come seconda punta, Rinaudo vuole cercare di chiudere per Vido, un pallino di Superpippo, già allenato quando guidava la Primavera del Milan. Ieri per l’attacco si è fatto il nome anche di Matteo Mancosu, in uscita dal Montreal Impact. Riguardo la difesa, il Sassuolo sta tentando di acquistare Sinisa Andelkovic, ma non è riuscito a raggiungere un accordo con il Venezia che, per liberarlo, chiede soldi e che potrebbe sostituirlo col difensore del Cesena Romano Perticone. C’è anche la possibilità che in difesa arrivi Alessandro Lambrughi, che potrebbe essere utilizzato anche come esterno sinistro, ma prima va perfezionata una cessione. […]
Ore 16.30 – (La Nuova Venezia) […] L’obiettivo principale del Venezia rimane Luca Vido, elemento di grande prospettiva di proprietà dell’Atalanta con cui il Venezia sta dialogando da giorni, forte anche della conoscenza diretta dell’attaccante con Pippo Inzaghi, ma serve anche una punta di esperienza, vedi German Denis o Floro Flores per esempio, anche nel caso in cui Alexander Geijo finisse per accettare una delle offerte arrivate in laguna. E il probabile rientro di Jan Mlakar alla Fiorentina rimane subordinato all’arrivo dei nuovi attaccanti. Resta il pressing del Venezia su Vido, che porterebbe in laguna un attaccante dell’under 21 di Gigi Di Biagio, una trattativa che può decollare all’inizio della prossima settimana. Oltre a Geijo e Mlakar, rimangono alla finestra anche Fabris e Signori, che sono in procinto di proseguire la stagione in altri lidi. […]
Ore 15.50 – Il presidente del Padova Roberto Bonetto si è presentato al termine dei 45 minuti previsti da regolamento che ha sancito la mancata disputata di Padova-Vicenza per commentare la situazione: “Il calcio dev’essere lasciato in mano a chi lo ama, non a chi cerca di approfittare per interessi personali e distrugge patrimoni storici di questo sport. Se con il Modena abbiamo vissuto una pagina nera, oggi siamo caduti nell’abisso. Non si pensa alle migliaia di persone per cui il calcio è qualcosa di fondamentale, la gente soffre perché magari il calcio è una delle poche cose che ha nella vita oltre alla famiglia e al lavoro. Aspettano con grande attesa la partita perché è una cosa a cui tengono, la squadra della propria città è qualcosa d’importante e che li aiuta a vivere. Ieri in Lega c’era confusione e amarezza, se non ci dovessero essere retrocessioni molte squadre inizieranno a far giocare i giovani per portare a casa qualche migliaio di euro in più come minutaggio e magari non si rinforzeranno. Quello che è successo oggi non è calcio”.
Ore 15.30 – Il direttore generale del Padova Giorgio Zamuner parla in sala stampa dopo il mancato svolgimento di Padova-Vicenza: “Credo che dalla situazione attuale si debba prendere spunto per cambiare qualcosa del calcio italiano. Non credo che il problema dell’eventuale radiazione di due squadre sia ascrivibile a Gravina, ci sono organi di controllo che dovrebbero vigilare maggiormente. Sicuramente il Padova è penalizzato a questa situazione, organizzeremo un’amichevole per sabato prossimo alle 15.30 con il Gavorrano. Siamo dispiaciuti per questa situazione, ieri avevo sentito il ds Moreno Zocchi e avevamo saputo che c’era l’intenzione di mandare la Berretti, ma che i tifosi non avrebbero fatto partire il pullman. È una pagina tristissima del nostro calcio, non mi era mai capitato di vivere una situazione simile con due squadre che rischiano di saltare nello stesso girone. Il fatto che stia sparendo anche il Vicenza ci riempie tutti di amarezza al di là della rivalità. Una società storica non può fare una fine del genere, è una cosa inaccettabile e un campionato del genere già adesso è falsato”
Ore 15.10 – Qui Euganeo: partitella a tutto campo per i Biancoscudati.
Ore 14.50 – Surreale allenamento in corso allo Stadio Euganeo fra i giocatori del Padova, in attesa dei 45 minuti canonici prima del triplice fischio arbitrale
Ore 14.30 – Qui Euganeo: i Biancoscudati tornano in campo.
Ore 14.20 – Qui Euganeo: Biancoscudati negli spogliatoi per l’appello di rito con la terna arbitrale.
Ore 14.00 – Qui Euganeo: Biancoscudati in campo per un allenamento in sostituzione della partita col Vicenza.
Ore 13.30 – (Gazzettino) Dal caldo del suo Brasile, alla nebbia della Val Padana. «Quando mercoledì sono sceso dall’aereo non riuscivo a vedere niente, e mi sono detto: ma dove sono capitato?». Da un clima a un altro, dal Paese natale a quello che l’ospita da calciatore. Chiaretti nella breve vacanza è comunque riuscito a rilassarsi e ricaricare le pile. «Tolti i due giorni per il viaggio in aereo, mi sono ritagliato una settimana piena, dedicata sostanzialmente alla famiglia, alla mia bimba, agli amici». Niente spiaggia e mare questa volta. «Purtroppo no, avevo poco tempo a disposizione e non ce l’ho dietro casa. Ho dovuto fare una scelta, e ho preferito restare con i miei cari, in città, a Belo Horizonte». Sole e calcio, non sono ovviamente mancati. «Mi sono comunque abbronzato, con il caldo che fa in questo periodo dell’anno, e non potevo stare senza il pallone, quindi qualche partitella tra amici l’ho fatta. Ho trascorso una bella vacanza, rigenerante». Dalla pace e tranquillità della famiglia al tourbillon delle voce di mercato che hanno immediatamente coinvolto Chiaretti, uno dei pezzi più pregiati della rosa granata. Ad agitare le acque c’è in prima linea il Lecce, squadra di serie C, che ha seriamente messo gli occhi sul fantasista del Cittadella. Dalle quelle parti, addirittura, danno la trattativa per il trasferimento in fase molto avanzata. «Fa piacere leggere il mio nome accostato a più squadre, significa che sto facendo bene, ma non presto tanta attenzione alle voci e al mercato in generale. Lascio tutto nelle mani del mio procuratore: se alla fine salterà fuori qualcosa di veramente concreto, vedremo. Ci contatteranno, parleranno con il Cittadella».
Ore 13.00 – (Mattino di Padova) Tre giorni per la verità. Vale la pena di prendere a prestito il titolo del film di Sean Penn perché calza alla perfezione. In ballo non ci sono vendette e assassinii, come nella pellicola, ma più semplicemente il destino calcistico di Luca Vido, oggetto del desiderio di molte squadre, tra cui Avellino, Cesena e, soprattutto, Pescara, Venezia e Cittadella. Niente di nuovo, sin qui. O, meglio, la novità è che l’attaccante, in accordo con l’Atalanta, che ne detiene il cartellino, deciderà a breve quale sarà quella in cui terminerà – in prestito – la stagione. Lo conferma direttamente Massimo Briaschi, il suo procuratore. Raggiunto telefonicamente, è attento a non sbilanciarsi, ma ammette: «Molte società sono interessate a Luca e tra queste, in prima fila, c’è il Cittadella, sicuramente una delle mete più gradite. A decidere saranno lui e l’Atalanta. I tempi? Brevi, credo che nel giro di due o tre giorni si arriverà ad una scelta, perché il desiderio è quello di poter iniziare la preparazione con la nuova squadra già dall’inizio della prossima settimana». Niente tempi biblici, dunque, il rischio di arrivare al 31 gennaio è scongiurato. E quale sia la posizione del Citta è già noto. Il d.g. Stefano Marchetti l’ha ribadito anche subito dopo l’amichevole con il Campodarsego di giovedì: «L’Atalanta sa che a noi il giocatore interessa. Se il ragionamento che sarà fatto si baserà su qual è l’ambiente in cui Vido può crescere ulteriormente, trovando le condizioni ideali per farlo, allora credo che nessuno sia davanti al Cittadella. Noi abbiamo puntato su di lui nella scorsa stagione, quando ancora era un giovane relativamente sconosciuto, proveniente dalla Primavera del Milan. Oggi, invece, sono in tanti a volerlo, pronti ad investire». […]
Ore 12.50 – Comunicato ufficiale Vicenza Calcio: “A fronte della presenza di donne e bambini, le forze dell’ordine fanno sapere di non aver abbastanza personale che possa garantire la possibilità d’uscita del pullman e che non sarà fattibile la sua partenza. La questura segnala oltre 1000 persone davanti al cancello, dalle foto e dalle dichiarazioni di alcuni giornalisti presenti sembrano decisamente meno, circa 300. A fronte della circostanza creatasi la partita dovrà intendersi a tutti gli effetti annullata. Ci riserveremo di quantificare i danni e di individuare i responsabili dello stesso. Vicenza Calcio si ritiene rammaricata del comportamento non giustificato da parte dei tifosi in quanto coloro che erano stati scelti per disputare la partita in evento sono comunque tesserati della società. L’aver limitato la libertà di scelta di questi ragazzi, riteniamo sia decisamente lesiva della libertà di pensiero degli stessi”.
Ore 12.45 – UFFICIALE: PADOVA-VICENZA NON SI GIOCHERA’!
Ore 12.30 – (Gazzettino, edizione di Pordenone) […] «La squadra di Inzaghi afferma Colucci, più volte avversario di Pippo in campo è solida e di valore. Sta vivendo un momento di difficoltà (come del resto il Pordenone, ndr), ma sono certo che giocherà sino all’ultimo per un posto playoff in B». Come auspicabilmente il Pordenone in C. «Più che il risultato, considerando la differenza di categoria e le assenze, mi interesserà la prestazione dei ragazzi – puntualizza – che rimetteranno i piedi in campo dopo una pausa di quasi tre settimane a causa del rinvio del match a Bolzano. Voglio vedere un Pordenone già in palla, sempre sul pezzo, propositivo e determinato. Giochiamo in casa, come faremo nelle prossime due gare con Fano e Bassano che cercheremo di vincere per riprendere la corsa». Domanda scontata: giocherà il neoacquisto Zammarini? «Roberto, centrocampista giovane e di qualità risponde Colucci – ha fatto una sola seduta con noi, ma è allenato e potrò impiegarlo almeno per uno scorcio di gara». Nella lista dei convocati per la sfida ai leoni di San Marco non figurano Lulli, Martignago e Pellegrini (in procinto di lasciare il De Marchi), Berrettoni e Ciurria (acciaccati e quindi tenuti prudenzialmente a riposo), Gerardi (già rientrato in gruppo, ma non pronto a scendere in campo). Questi i 21 che saranno invece a disposizione: i portieri Perilli, Zommers e Meneghetti; i difensori Bassoli, De Agostini, Facchinutti, Formiconi, Nunzella, Parodi, Peressutti e Stefani; i centrocampisti Buratto, Burrai, Danza, Misuraca, Silvestro e il neoarrivato Zammarini; gli attaccanti Beltrame, Magnaghi, Raffini e Toffolin. Non tutti resteranno a far parte del roster neroverde dopo il 31 gennaio. […]
Ore 12.00 – (Messaggero Veneto) No, stavolta non si farà il record di incasso, come successe la scorsa stagione, quando il Bottecchia fu gremito da 2.400 persone, primato attualmente imbattuto in questo scorcio di serie C neroverde. Ma si attende ugualmente una buona affluenza di pubblico per l’amichevole odierna (inizio alle 14.30: cancelli aperti dalle 13, biglietteria dalle 12, soltanto per i tifosi locali) che il Pordenone disputerà sul proprio terreno con il Venezia di Filippo Inzaghi. Del resto, c’è voglia di neroverde. Complice il rinvio del match con l’Alto Adige, l’ultima uscita ufficiale della squadra di Colucci risale all’antivigilia di Natale (0-1 con il Santarcangelo).Capita dunque nel momento giusto questo test con i lagunari, approdati in serie B e ora in corsa per un posto nei playoff per la A. Le due squadre si sono già affrontate in coppa Italia lo scorso agosto, e la formazione cittadina sbancò il Penzo grazie alle reti di Martignago e Burrai. Ora alla sfida con il Venezia il tecnico neroverde chiede altro: «Sarà fondamentale – fa sapere Colucci – per ritrovare feeling con il campo. Oltretutto, al Bottecchia, dove affronteremo le prossime due gare di campionato con Fano e Bassano. Più che il risultato, anche considerando differenza di categoria e assenze, conterà la prestazione: voglio vedere un Pordenone comunque propositivo e determinato». Colucci si sofferma pure sull’ultimo arrivo dal mercato: il centrocampista ex Pisa, Roberto Zammarini: “Si tratta di un centrocampista di qualità, molto giovane, ma già con un bagaglio d’esperienza importante. Può giocare in tutti i ruoli e amplia le scelte in mezzo al campo. Con la squadra ha fatto una sola seduta, ma è allenato e potrà essere impiegato per uno spezzone di partita». […]
Ore 11.30 – (La Nuova Venezia) Il Mestre oggi alle 14.30 scenderà in campo contro il Cittadella al Mecchia per una sgambata dopo 5 giorni di lavoro. «Saremo un po’ pesanti imballati ma l’abbiamo messo in preventivo. Giocare contro il Cittadella», spiega mister Zironelli, «è un mio gesto scaramantico anche perché quando ero collaboratore per il ritiro dei giocatori disoccupati i padovani facevano sempre una partita contro di noi, tanto che alla fine erano diventati dei veri e propri partner. Sono una bella realtà, ne conosco il presidente e sono una società modello che può insegnare molto al Mestre dal punto di vista dell’organizzazione. A Mestre abbiamo più del doppio dei loro abitanti, se avessimo uno stadio chissà quanti tifosi potremmo avere». Intanto arriva l’ufficialità di Martignago in prestito dal Pordenone. È lo stesso Zironelli ad annunciarlo. «Siamo agli ultimi dettagli ma direi che è fatta e se è pronto, visto che non c’è più Bussi, Pozzebon è infortunato e Neto non lo rischio, potrebbe anche giocare subito. È un classe ’91, l’età giusta per buttarsi. Ha un profilo interessante che seguivamo da un po’. Arriva in prestito e sa giocare come esterno sia a destra che a sinistra e può ricoprire altri ruoli. Per lui il Mestre può essere il suo trampolino di lancio, sono certo che ci darà una grossa mano». […] Capitolo Sodinha che molti avvicinano al Mantova. «So solo che giocatore e società si sono parlati. Sodinha fisicamente sta bene e si allena regolarmente, normale che alcune società si interessino a lui ma non neghiamo che da uno come Felipe ci aspettavamo di più, ma tempo per vederlo giocare come sa ce n’è ancora. Poi si prenderanno eventuali decisioni».
Ore 10.50 – (Gazzettino) «Ci siamo preparati per giocare. Sono contento se si giocherà perché c’è il passaggio del turno in palio e poi perchè c’è la speranza che il Vicenza possa continuare la stagione». È terminato da pochi minuti il primo allenamento del nuovo anno alla Guizza, con la squadra fresca di rientro dal ritiro a Cesenatico, quando Bisoli incontra i cronisti in vista della sfida di Coppa Italia con il Vicenza, ormai a un passo dal baratro. Con la prospettiva di ritrovarsi davanti come avversario la formazione Berretti. «Rispetto tutti gli avversari, ma devo guardare prima alla mia squadra. Anche se venisse la Berretti, preparo questa gara come tutte le altre. Naturale che conosco i giocatori della prima squadra, e non quelli della Berretti. In questo caso dovranno essere bravi i miei ad adeguarsi subito alla partita». Quindi aggiunge: «Questo tira e molla è brutto per tutti i giocatori: nostri, del Vicenza, per i tifosi e anche per il rispetto della professione che facciamo. Perché non si può dire che un giorno si gioca, e quello seguente che c’è lo sciopero. Però non dobbiamo alimentare polemiche, ma venire al campo per allenarci e prepararci con grande intensità perché questa è una tappa, ma la nostra priorità è il campionato per arrivare il più in alto possibile. Ed è per questo che abbiamo fatto un ritiro importante». […]
Ore 10.40 – (Gazzettino) Si preannuncia un sabato surreale quello di oggi all’Euganeo, dove alle 14.30 è in programma la sfida secca con il Vicenza valida per gli ottavi di finale di Coppa Italia (ai quarti di finale l’avversario sarà la vincente tra Prato e Pontedera). I biancoscudati dovranno vedersela molto probabilmente con la formazione Berretti, dal momento che ieri i giocatori della prima squadra hanno confermato lo sciopero non percependo lo stipendio da agosto. E la società vicentina per evitare una multa è intenzionata a fare scendere in campo i giovani, seguiti nell’occasione dal tecnico Nicola Zanini che non può rifiutarsi di accompagnarli per regolamento. Sempre però che il Vicenza riesca a raggiungere l’Euganeo, dato che i tifosi berici hanno fatto fronte comune annunciando che nessun gruppo organizzato di nessun settore ha intenzione di recarsi a Padova, e ci impegniamo con ogni nostra forza per fare sì che a Padova non ci arrivi nessuno. Ci dispiace per i ragazzi del settore giovanile che non hanno alcuna colpa, ma questo accanimento terapeutico verso il Lane è un’agonia che non merita nessuno». E a proposito di tifosi, anche gli ultras della Fattori hanno comunicato nella loro pagina facebook che diserteranno lo stadio. «Qualsiasi partita sarà disputata, se verrà disputata, non ha nulla a che vedere con quello che definiamo derby. Quindi non ci saremo e invitiamo caldamente tutta la tifoseria a fare altrettanto. Meglio che vada a fare altro, ogni altro impegno sarà migliore di questa ennesima vergogna».
Ore 10.30 – (Gazzettino) Sarà decisivo l’inizio della prossima settimana per l’approdo o meno di Cattaneo in biancoscudato. Ieri Zamuner si è sentito telefonicamente con il direttore sportivo Salerno del Brescia, e le parti si riaggiorneranno lunedì quando il presidente Cellino farà rientro in Italia. In quella occasione il Padova cercherà di chiudere l’operazione, e se non ci riuscirà virerà su un altro obiettivo. Intanto, sul fronte dei rinnovi prosegue il lavoro del diggì che giovedì a Cesenatico ha incontrato Palomba, agente di De Risio: vanno ancora limati alcuni aspetti legati all’ingaggio, ed è previsto un nuovo incontro nei prossimi giorni. La prossima settimana Zamuner affronterà per lo stesso discorso anche con il procuratore di Cappelletti, mentre per quanto riguarda i rinnovi di Bindi, Russo e Mandorlini è stata già raggiunta un’intesa e si tratta solo di formalizzarla. […]
Ore 10.10 – (Mattino di Padova) Nella testa, certo, abbiamo preparato anche questa gara, nonostante non sia il nostro obiettivo primario della stagione. Se dovessimo giocare, sarei contento, prima di tutto perché torneremmo a scendere in campo per una partita ufficiale e poi perché vorrebbe dire che c’è una speranza che il Vicenza possa andare avanti». Ma se c’è una cosa che Bisoli proprio non sopporta, è quella di essere andato a dormire senza sapere se il suo Padova sarà o meno impegnato in una gara ufficiale. E soprattutto con il rischio che la cosa possa ripetersi. «La mia paura è quella di dover vivere le prossime due settimane come quest’ultima. Il 27 dovremmo giocare al “Menti” e mi dispiacerebbe ci fosse ancora un “tira-e-molla” sulla possibilità di scendere in campo o meno per una partita importante come quella di campionato. È una situazione snervante e nella testa dei giocatori può creare un problema. In più rischieremmo di star fermi in campionato per 35 giorni, per questo preferirei giocare contro il Vicenza a fine mese». […]
Ore 10.00 – (Mattino di Padova) Una settimana di ritiro, acquisti conclusi già ad inizio mercato, ritorno da Cesenatico per svolgere la rifinitura e, a meno di 24 ore dal fischio d’inizio (ipotetico, verrebbe da dire…), il Padova non sa ancora se oggi scenderà in campo contro il Vicenza per gli ottavi di finale della Coppa Italia di Serie C. La squadra si sottoporrà a tutti i classici riti pre-partita, anche se non è andata in ritiro, come da programma stabilito prima della sosta. I giocatori si troveranno stamattina alle 10.30, faranno la riunione tattica, pranzeranno insieme e alle 14.30 saranno pronti a scendere in campo allo stadio Euganeo. Resta solo da vedere se ci saranno gli avversari. «Noi ci siamo preparati per giocare», annuncia il tecnico Pierpaolo Bisoli. «In ritiro abbiamo lavorato sodo perché la nostra priorità è il campionato rispetto alla Coppa.
Ore 09.50 – (Mattino di Padova) Se dovesse giocare, che Padova scenderà in campo oggi? Di sicuro una formazione sperimentale, che dovrebbe vedere molti giovani e forse il nuovo arrivato Simone Salviato. Di certo non Ettore Gliozzi, sia perché il suo acquisto verrà ufficializzato solo all’inizio della settimana prossima, sia perché l’attaccante calabrese è ancora lontano dalla forma migliore. Ieri ha svolto una sessione supplementare d’allenamento e la prossima settimana si allenerà sempre due volte al giorno. Lavoro differenziato anche per Cisco (reduce dall’operazione al menisco), De Risio (sempre alle prese con una caviglia malmessa) e Marcandella, per i cui problemi al tendine d’Achille si sarebbero trovate le terapie adeguate.Mercato. Zamuner sta aspettando che il Brescia liberi il trequartista Cattaneo, con cui il Padova ha già l’accordo per due anni e mezzo. […]
Ore 09.40 – (Mattino di Padova) Confermato lo sciopero dei giocatori, che diserteranno la partita di Coppa Italia di Serie C in programma alle 14.30 odierne allo stadio Euganeo contro il Padova (ma il proprietario e amministratore unico, Fabio Sanfilippo, ha dato disposizione perché la Berretti sia pronta a sostituirli, presenza tutta da verificare, con gli ultras in subbuglio e decisi a bloccarne la trasferta), la notizia più importante della giornata di ieri è arrivata da Palazzo di Giustizia: la Procura della Repubblica ha presentato al Tribunale civile istanza di fallimento del club, nato nel 1902. Una mossa che dovrebbe consentire, com’è già accaduto in passato per il Bari e, l’anno scorso, il Pisa, che il Vicenza resti in vita, concludendo il campionato di Serie C (è nel raggruppamento B, guidato dal Padova, e già orfano del Modena, sparito, e fallito, a metà del girone di andata), e che pertanto ci sia il tempo necessario affinché qualcuno decida di rilevarlo attraverso un’asta per l’acquisizione del titolo sportivo.
Ore 09.30 – (Mattino di Padova) Due signori tengono in mano un paio di bandiere su cui è raffigurato G.B. Fabbri, l’allenatore (morto due anni e mezzo fa, a Ferrara) che nel 1977/78 portò i biancorossi a conquistare uno storico secondo posto in Serie A alle spalle della Juventus. Lo chiamavano il Real Vicenza, e a trascinarlo in campo c’era un certo Paolo Rossi, che sarebbe diventato poi campione del mondo, con la Nazionale, nel 1982 in Spagna. Sono passati quarant’anni e il tifoso del “Lane” si aggrappa ai simboli, e alle icone, di un passato glorioso per continuare a credere che non sia finita. In 400 sono lì, in piedi, nella curva Sud dello stadio Menti, l’unico settore aperto per disposizione della società, e attendono l’uscita della squadra dagli spogliatoi sul campo per applaudirla. L’ultima volta? Forse no, perché la speranza non muore mai, ma il Vicenza di oggi è un malato gravissimo, la cui agonìa si protrae di giorno in giorno in questo inizio di 2018, con l’incubo che fra poco il “game over” ci sia per davvero, qualcuno stacchi definitivamente la spina.
Ore 09.00 – (Corriere del Veneto) La convinzione radicata nella dirigenza del Padova è che oggi, alle 14.30, una partita si giocherà. Su chi si presenterà dall’altra parte del campo non ci sono certezze, ma le parole dei protagonisti sembrano indicare che alla fine qualcosa accadrà. La cronaca dice che oggi all’«Euganeo» sarebbe in programma un ottavo di finale di Coppa Italia di Serie C, Padova-Vicenza, ma le note vicissitudini biancorosse hanno messo in forse l’appuntamento. «A noi risulta che la partita si giocherà — spiega il presidente Roberto Bonetto — La Lega non ci ha comunicato nulla e noi andremo in questa direzione, ci siamo preparati come se nulla fosse». […] «Da quello che leggo la Berretti potrebbe venire all’Euganeo — sospira l’allenatore biancoscudato — Sarei felice di giocare, vorrebbe dire che il Vicenza ha qualche chance di sopravvivere. Sono molto contento del lavoro fatto. Nessun infortunio, ci siamo allenati con buone temperature nonostante la nebbia. Questa incertezza non fa bene a nessuno, domani (oggi, Ndr ) sarà Coppa Italia e noi siamo concentrati sul campionato (biancoscudati in testa al girone B della Serie C, Ndr ), ma sarebbe pericoloso se la situazione dovesse ripetersi il 27 gennaio quando in programma c’è proprio Vicenza-Padova. Queste situazioni non fanno bene ai giocatori, che talvolta “staccano” di testa». […]