Tra i tanti biancoscudati in scadenza, e ai quali la società ha intenzione di far firmare il rinnovo del contratto, c’è anche Giacomo Bindi, il portiere titolare indiscusso da un anno e mezzo a questa parte. L’estremo difensore e Zamuner si sono già incontrati, il club è fiducioso di arrivare ad un accordo, ma per ora la trattativa non può dirsi conclusa. Bindi, a tal proposito, preferisce evitare l’argomento e concentrarsi solo sul campo, e prima della partenza per il ritiro ha “benedetto” la settimana romagnola: «Sono giorni fondamentali per tirarci a lucido», il suo parere. «Vogliamo affrontare i prossimi mesi cercando di non andare incontro ad infortuni muscolari. Lo staff ha programmato il lavoro e in ritiro tutto è studiato a puntino, dall’alimentazione ai tempi di recupero». L’unica cosa che non si può programmare è sapere se e quando si giocherà in Coppa e in campionato. Con il Vicenza ad un passo dal crac societario, il Padova rischia seriamente di tornare in campo per il primo impegno ufficiale soltanto il 3 febbraio. E da lì comincerà un mese decisivo: «Ho dato un’occhiata al calendario prima di partire e credo che sarà un mese fondamentale», prosegue Bindi. «L’importante è vincere e giocare bene, per dare un segnale a chi ci rincorre. Ma diventa importantissimo non perdere certe gare che non riesci a portare a casa. È per questo che l’1-1 di Fano è stato accolto come una vittoria. Abbiamo raccolto un punto su un campo molto difficile, la situazione si era messa male, ma siamo stati molto bravi a recuperare».
[…](Fonte: Mattino di Padova, Stefano Volpe. Trovate il resto dell’articolo sull’edizione odierna del quotidiano)