Ore 21.00 – (Gazzettino, edizione di Venezia) Dopo nove giorni di assoluto riposo, è arrivato il momento di tornare in campo. Ricominciano oggi gli allenamenti del Mestre, che con una seduta pomeridiana inaugura il 2018 calcistico iniziando a mettere benzina nel serbatoio in vista della ripresa del campionato, in programma il 20 gennaio a Gubbio. All’appello di Mauro Zironelli ci dovrebbero essere tutti, compreso il convalescente Neto Pereira in ripresa dall’infortunio alla caviglia subito nella gara del 22 dicembre di Teramo nonché Marco Beccaro, che salvo cataclismi oggi sarà in campo assieme ai compagni. Un fatto che non mette fine alla trattativa tra Mestre e FeralpiSalò per il centrocampista, ma sicuramente fornisce un’indicazione preziosa su quello che potrebbe essere il prossimo futuro del numero 11 arancionero. Questa settimana inoltre dovrebbero aggregarsi al gruppo anche l’esterno Davide Moridni, in arrivo da Cesena, ed il centrocampista Nicola Danieli dalla primavera del Chievo, in tempo utile per prendere parte all’amichevole contro il Cittadella in programma a Portogruaro sabato 13 alle 14.30. Tutto in stand-by invece per il centrale Terigi da Siena e il terzino Coccolo da Perugia, per i quali si avranno maggiori notizie verso la fine della settimana. […]
Ore 20.30 – (Gazzettino, edizione di Venezia) Aggiungere qualità, innestando forze giovani e fresche strizzando anche l’occhio al futuro. È questo, come spiega il presidente Stefano Serena, l’obiettivo del mercato di gennaio del Mestre, nel quale gli arancioneri si stanno muovendo anche pensando al domani. «Mestre si rinnova con giocatori giovani per guardare non solo a questo campionato ma anche al prossimo, rafforzando l’organico senza indebolirlo. Il nostro direttore sportivo si sta muovendo a 360 gradi aggiungendo qualità e valore atletico alla rosa per sopperire alle partenze di Zanetti, di Bussi e all’infortunio di Pozzebon». […] A pochi chilometri da Mestre un’altra società rischia di essere esclusa dal girone B di serie C. «Francamente non capisco come certe società come Modena, o in questo caso Vicenza, arrivino a disputare certi campionati. Ai biancorossi auguro ogni bene nella speranza che possano risolvere i loro problemi, ma se si arriva ancora una volta a questa situazione vuol dire che ci sono delle colpe ben precise. Mi fa specie perché so le difficoltà che ci sono nel condurre società professionistiche, con i parametri molto rigidi, forse troppo, da rispettare, però poi non ti spieghi come società con queste condizioni riescano ad iscriversi». […] «Spero che con la nomina del nuovo presidente di Lega vengano effettuate quelle riforme necessarie a risollevare le sorti del calcio, le cui regole al momento ti fanno capire come questo sia un mondo che fa schifo».
Ore 20.00 – (La Nuova Venezia) Movimenti in casa Mestre anche se sottovoce. Enrico Busolin, direttore tecnico degli arancioneri e uomo-mercato, comunque non si nasconde. «Per ora stiamo alla finestra, e se esce qualcuno, qualcuno entrerà. Noi cerchiamo di salvarci, primi non potremo mai arrivare, al massimo possiamo arrivare ai playoff e ce li giocheremo ma, in fin dei conti, per noi questo è un anno di transizione. Adesso osserviamo, se ci saranno possibilità e limiti ci muoveremo». Busolin va sullo specifico. «Sappiamo che c’è stato un interessamento per Beccaro dalla Feralpisalò ma il ragazzo non è stato contattato direttamente e ancora la squadra del Garda non si è fatta viva. Noi adesso stiamo cercando di portare a casa due giovani. L’accordo con entrambi c’è, ma le segreterie riaprono al lunedì e quindi aspettiamo ancora qualche ora. Il primo nome lo sapete. È Mordini, classe 1996 del Cesena, quinto di centrocampo. Il secondo è un primavera del Chievo, Danieli, classe ’98 che disputa il campionato Primavera 1 con i gialloblù. Gioca a centrocampo davanti alla difesa ma, come ci ha riferito il Chievo, dobbiamo prima aspettare che loro concludano prima l’accordo con il sostituto che hanno già individuato perché non navigano in buone acque e non vogliono retrocedere in Primavera 2. Dopodichè potranno darci l’okay. Tutti e due arriveranno in prestito gratuito. Da parte sua il Chievo è contento che venga a fare esperienza al Mestre. Questi due giovani vanno a sostituire Pozzebon (che ha chiuso la stagione per la rottura del crociato) e Zanetti che è andato alla Calvi. Ora vediamo se ci saranno possibilità di sostituire Bussi. Beccaro? Solo un abbocco dopo la partita con l’Albinoleffe con la richiesta di parlarci ma non sono stati sentiti né l’agente né il ragazzo». […]
Ore 19.30 – (Il Piccolo) Vacanze finite per gli alabardati. Da oggi, dopo la pausa per le festività, la squadra di Sannino tornerà al lavoro con una seduta pomeridiana allo stadio Grezar. Il prossimo impegno, come noto, è ancora lontano: si giocherà infatti sabato 20 gennaio al Rocco contro il Ravenna, ma attenzione, rispetto all’orario previsto delle 14.30, si giocherà alle 18.30: c’è già l’accordo con la società ospite e si è solamente in attesa di definitiva ufficialità dalla Federazione. […] A inframezzare il fitto programma di allenamenti della squadra di Sannino, ci saranno anche due test amichevoli: il primo avrà luogo mercoledì 10 gennaio alle 19.30, quando allo “Zaccaria” di Muggia a fronteggiare l’Unione sarà il Muglia Fortitudo. Sette giorni dopo, quindi mercoledì 17 gennaio, ma stavolta con inizio alle 19, al “Rouna” di Prosecco la formazione alabardata affronterà il Primorje. Da notare che in mezzo ai due test, sabato 13 gennaio, la squadra di Sannino sosterrà una seduta d’allenamento a Villesse alle 15.30.
Ore 19.00 – (Il Piccolo) «Il mercato di gennaio? Più che giocatori, io alla Triestina aggiungerei cattiveria». Il pensiero di Mauro Milanese ai primi albori della sessione invernale di mercato è chiara: la squadra è già di qualità, ha avuto qualche problema di infortuni, ha trovato un po’ tardi l’assetto tattico giusto, ma prendere giusto per prendere e allungare la rosa no, e rinforzare l’undici titolare non è facile. Il vero salto di qualità si può fare aggiungendo cattiveria agonistica. Detto questo, la Triestina sul mercato non sarà immobile. Un paio di innesti ci saranno. Di sicuro non ci saranno rivoluzioni, e per spiegarlo Milanese parte da una premessa: «A mio parere già quest’estate è stata costruita una rosa molto forte e completa, quadrata. E da neopromossa e con i tempi che avevamo non era facile far meglio. Abbiamo il miglior attacco, non vedo grossi fenomeni in giro da farci fare grandi salti in avanti sotto questo aspetto, purtroppo in difesa abbiamo avuto problemi di infortuni tutti concentrati in un reparto. Per il resto con il 4-3-3 credo che siamo più pericolosi davanti e le partite dimostrano che abbiamo concesso poco dietro. La qualità c’è, la squadra impone sempre il gioco, nessuno ci ha messo sotto». […] «Prendere giusto per prendere – dice Milanese – o andare a cercare quello che pensiamo di non avere, non avrebbe senso. Se volessi allungare la rosa potrei farlo, ma migliorare la qualità degli undici è difficile. Detto questo, siamo stati sfortunati in difesa, lì abbiamo sofferto di più perché si sono concentrati gli infortuni. E allora se penso a qualcosa dovrei farlo lì: vorrei un difensore centrale mancino, visto che non ne abbiamo, che magari sappia fare anche il terzino sinistro in caso di necessità». […] Solo in un caso Milanese potrebbe pensare a un intervento a centrocampo: «Vediamo se spunta un’occasione per una pedina di gran qualità, che possa essere già il perno della squadra del prossimo anno, insomma per legarsi a noi e puntare davvero in alto. Solo in quel caso verrebbe valutato un investimento importante. Della Rocca? Ci è stato proposto, è in scadenza alla Salernitana, ci interessa. Ma vediamo che proposta possiamo fargli, se si accontenta e se accetta di scendere di categoria. Arma? Piena fiducia in lui, ha passato solo un momento di quelli che capitano agli attaccanti, ma è sempre utilissimo alla squadra».
Ore 18.30 – (Gazzettino, edizione di Pordenone) Perilli, stacanovista con 23 presenze senza sostituzioni, ha lasciato al collega Zommers nella prima parte della stagione solo la gara in coppa Italia di serie C a Vicenza. Troppo poco per un nazionale lettone che il Parma aveva mandato la scorsa estate in riva al Noncello a collezionare minuti. Kristaps ritornerà alla società gialloblu che lo manderà in qualche altra destinazione dove non farà, come al Bottecchia, lo spettatore privilegiato. Singolare il fatto che entrambi i portieri del Pordenone abbiano festeggiato il compleanno proprio ieri. Perilli ha compiuto 23 anni, Zommers 21. L’ultimo insieme. Avevamo già raccontato dell’asta che si era aperta su Miguel Angel Sainz-Maza. L’ispanico arrivato a Pordenone per far dimenticare Luca Cattaneo non ha convinto nella prima parte della stagione Colucci che, come tutto il popolo neroverde, si aspettava da lui ben altro apporto di fantasia e inventiva. Miguel Angel però non ha perso tutti i suoi estimatori. Segno che forse a Pordenone non ha trovato l’ambiente adatto a esaltare le sue doti o che non è stato messo nelle condizioni migliori per farlo. Inizialmente erano cinque le società intenzionate a ottenere dal Foggia (al quale dovrebbe tornare nei prossimi giorni) il giocatore. Fra queste anche due di serie B, Ascoli e Ternana, che ora però sembrano essersi ritirate dall’asta. Resterebbero in gara Sambenedettese (avversaria dei ramarri nel girone C) e Catania con la Fidelis Andria a fare da terzo litigante. […]
Ore 18.00 – (Gazzettino, edizione di Pordenone) Salvatore Burrai resta in neroverde. Almeno sino a giugno. Il popolo del Bottecchia può tirare un sospiro di sollievo. Fra gli uomini di Colucci il metronomo era il più seguito dagli osservatori di società anche di categorie superiori nei giorni immediatamente precedenti l’apertura della finestra invernale di mercato. A destare l’interesse intorno a Salvatore, così come intorno a Simone Perilli, erano state le prestazioni dei due giocatori in Tim Cup al Sardegna Arena con il Cagliari (2-1 per i ramarri) e al Meazza contro l’Inter (4-5 ai rigori dopo aver tenuto sullo 0-0 i nerazzurri per 120′). Nel calcio di oggi tutto può succedere e cambiare in una notte, ma le parole del numero otto neroverde alla ripresa della preparazione sembrerebbero spazzare via ogni dubbio. «Gennaio sarà un mese molto importante – esordisce Burrai – Dobbiamo allenarci forte da subito perché già con il Venezia sabato (Bottecchia, 14.30) affronteremo un test bello e impegnativo. Ma soprattutto perché vogliamo riprendere subito la nostra corsa verso la parte alta della classifica sfruttando al meglio il doppio impegno casalingo con l’Alma Juve Fano e la Virtus Bassano. Cercheremo di ricavare il massimo da queste due gare perché subito dopo, complice il recupero a Bolzano con il Sudtirol (concordato dalle due società per il 14 febbraio), dovremo affrontare un vero tour de force (in trasferta i match con Teramo, Gubbio e Ravenna inframezzati solo da una gara al Bottecchia con la Feralpisalò, ndr)». Parole che lasciano pochi dubbi sulla volontà di Burrai di scrivere la storia a Pordenone. […] Nell’ultima del 2017 (sconfitta con il Santarcangelo) si sono sentiti fischi da una parte del pubblico. «Cancelliamo ogni rammarico – invita Burrai – e guardiamo solo avanti. Il Bottecchia deve tornare a essere lo stadio che fa paura a tutti gli avversari. Casa nostra dovrà essere la base del rilancio. Contiamo sulla spinta dei nostri tifosi che, tutto sommato, anche nelle difficoltà non ci hanno fatto mancare il loro sostegno per risalire la graduatoria. Sono certo – conclude Salvatore – che tutti insieme riusciremo a toglierci ancora grandissime soddisfazioni e a rendere la città tutta ancora più orgogliosa del Pordenone». […]
Ore 17.30 – (Messaggero Veneto) Il Pordenone da oggi comincia a fare sul serio. Dopo la seduta pomeridiana di ieri, che ha segnato l’inizio dei lavori per il 2018, la squadra di Leonardo Colucci ha in programma due allenamenti: al mattino alle 10.30 e al pomeriggio alle 14.30. Un “doppio” che sarà ripetuto agli stessi orari mercoledì e che si troverà in mezzo alle due sedute pomeridiane di martedì e giovedì (14.30). Venerdì si chiude la settimana con un allenamento alle 10.30, ultimo atto prima dell’amichevole col Venezia. In questa prima parte di 2018 il Pordenone – calciatori e tecnico – si gioca una parte della loro credibilità. […] Va anche ritrovata la pericolosità negli ultimi 16 metri (tre soli rigori conquistati) e una maggiore compattezza: è da sette incontri che il Pordenone subisce almeno un gol. Il match con la Fermana dello scorso fine ottobre è stato l’ultimo in cui ha chiuso imbattuto Perilli, che ieri ha compiuto gli anni (23) assieme all’altro portiere Zommers (21).
Ore 17.00 – (Messaggero Veneto) Sarebbe atteso per oggi l’incontro tra Fabio Scarsella e la Cremonese. Sul tavolo dei dirigenti grigiorossi ci sarebbe la richiesta da parte del centrocampista classe 1989 di lasciare il club e la conseguente buonuscita: filtra ottimismo da parte dell’entourage neroverde, che a quanto pare avrebbe già l’accordo col giocatore, pronto così a vestire a breve la nuova maglia e a rinforzare la linea mediana di Colucci. […] Per quanto riguarda le altre entrate, il dirigente Matteo Lovisa smentisce l’interesse per Francesco Corapi (’85) del Parma («ottimo giocatore, ma non è ciò che cerchiamo») e al contempo si raffredda la pista che conduce a Leonardo Candellone (’97), jolly d’attacco ex Gubbio, ora in forza alla Ternana: il portacolori umbro sembra diretto all’Alto Adige di mister Paolo Zanetti. Capitolo reparto offensivo: il Pordenone cerca sempre due mezze punte ma prima deve effettuare un paio di movimenti in uscita. Per l’addio di Riccardo Martignago (’91) manca poco. L’esterno di Montebelluna starebbe per scegliere il Mestre, nonostante rispetto al Siracusa offra un contratto di sei mesi con opzione per il prossimo campionato (i siciliani proponevano un anno e mezzo di vincolo): evidentemente Martignago predilige il progetto tecnico veneto e la vicinanza a casa. Per Simone Raffini (’96) è lotta a due tra Pontedera e Prato, mentre su Miguel Angel Sainz-Maza (’93) si è aggiunto pure il Livorno alla lista dei pretendenti. Infine Eros Pellegrini, terzino classe 1990, sembra diretto al Fano: la volontà di concludere ci sarebbe da ambo le parti.
Ore 16.30 – (Messaggero Veneto) Nella gara col Bassano, in programma a fine mese, festeggerà cinquanta presenze in campionato con la maglia del Pordenone. Della squadra è una colonna, forse il giocatore più importante assieme a Stefani, tanto che parla da leader. «Gennaio è un mese importante per noi: dobbiamo subito riscattarci». Parole di Salvatore Burrai. Il regista sardo, classe 1987, non vede l’ora di tornare in campo e cancellare l’ultima, brutta, parte d’anno del Pordenone. […] «Il periodo di pausa ci è servito per staccare la spina – ha detto il centrocampista -. Avevamo bisogno di ricaricarci a livello fisico e mentale. Adesso siamo pronti per rimetterci al lavoro. Il 2017 è stato un anno contraddistinto da emozioni indelebili, che però non dobbiamo considerare punto d’arrivo». Il riferimento va alle partite col Parma – semifinale playoff del giugno scorso – e con l’Inter (ottavi di finale di Tim Cup). «Sono stati gli incontri più prestigiosi e purtroppo terminati con sconfitte ai rigori – ha affermato -. Epiloghi beffardi. Nel 2018 vogliamo rifarci: perché se da un lato siamo orgogliosi di quanto abbiamo fatto, dall’altro puntiamo sempre a fare meglio. Io non mi accontento mai, così come tutto il nostro gruppo: dallo staff alla squadra, finendo col presidente. Adesso dobbiamo guardare avanti». […] «Il nostro obiettivo – ha annunciato Burrai – è riscattare l’ultimo periodo in campionato e risalire la classifica. Avremmo dovuto ottenere qualche punto in più: ora cancelliamo ogni rammarico e guardiamo avanti. Gennaio è un mese cruciale: alleniamoci molto forte e vediamo di sfruttare il doppio turno casalingo. Dopo, complice anche il recupero di Bolzano con l’Alto Adige (in programma il 14 febbraio, ndr), sarà un tour de force in cui dovremo essere protagonisti». […]
Ore 16.00 – (Gazzettino, edizione di Venezia) Balbettante nell’ultima parte del girone d’andata, con una media-punti da retrocessione. È l’amaro rovescio della medaglia del Venezia, quello che si contrappone alla splendida cavalcata di avvio stagione, favorita dal grande entusiasmo per la promozione. Dire che tutti alla vigilia avrebbero firmato per essere al giro di boa in questa situazione di classifica – noni con 29 punti – è cosa scontata, ma la maniera in cui la corsa dei lagunari ha improvvisamente rallentato, quasi a fermarsi, preoccupa non poco. L’obiettivo dei 50 punti per la sicurezza – cifra indubbiamente alta rispetto alle ultime annate – non è distantissima ma deve essere conquistata con grande attenzione, visto che la serie cadetta – come tutti ben sanno – è difficile, lunga nonché piena di insidie e possibili rovesciamenti. Il Venezia di Pippo Inzaghi ha giocato un calcio gradevole per due terzi del girone d’andata, proponendosi bene specialmente lontano da casa, sfoggiando una difesa quasi impenetrabile, un centrocampo quadrato e produttivo, ma palesando al solito evidenti carenze di concretezza sul fronte offensivo. E proprio la sterilità realizzativa ha condizionato la terza parte dell’andata, quando a causa di infortuni e squalifiche la difesa non ha potuto proporre lo schieramento titolare. Indispensabile quindi intervenire per rafforzare il team arancioneroverde come ha già annunciato il presidente Joe Tacopina, che di questa prima parte di campionato non è parso entusiasta. Quattro nuovi arrivi per dare concretezza e peso alla squadra, pronta a lottare generosamente, ma certamente deficitaria in alcuni settori e in certi cambi. […]
Ore 15.20 – (La Nuova Venezia) Il Venezia è ritornato in campo in vista della ripresa del campionato prevista a Salerno sabato 20 gennaio. Maurizio Domizzi sta meglio, ha smaltito l’infortunio muscolare che gli aveva impedito di giocare contro Cremonese e Pescara, ed è rientrato in gruppo. Ieri unico assente Davide Marsura, costretto a letto da un attacco febbrile. Il programma della settimana prevede doppia seduta martedì e giovedì, allenamento oggi e mercoledì al mattino. Parte oggi la prevendita dei biglietti per l’amichevole che il Venezia disputerà sabato 13 a Pordenone (ore 14.30), contro i neroverdi locali (Serie C). […]
Ore 15.00 – (La Nuova Venezia) I rinforzi, a volte, una squadra se li ritrova in casa. Può capitare anche al Venezia, che a Pescara ha rivisto in campo dal primo minuto Gianni Fabiano, complice lo stop forzato per squalifica di Falzerano. E poteva essere una serata da incorniciare per il trequartista milanese in grado anche di giocare da mezzala, se il palo non gli avesse ribattuto il tiro dopo una manciata di minuti. «Poteva essere una sera come quella vissuta contro il Padova in Coppa Italia nella passata stagione» ricorda Gianni Fabiano, «anche allora non giocavo da tempo da inizio partita». […] «Durante il precampionato il mister ha provato il 4-3-3 e il 3-5-2, optando poi per quest’ultima soluzione» continua Fabiano, «arrivarono alcune opportunità di partire, ma nelle ultime ore del mercato per cui preferii non spostarmi, tutti sanno che io sto bene al Venezia».Il bilancio a fine dicembre non è esaltante (6 presenze in campionato, titolare solo a Pescara, e una in Tim Cup con il Pordenone), ovvio ipotizzare Fabiano ancora con le valigie in mano, ma il diesse Rinaudo è stato chiaro. «Gianni può essere un jolly prezioso per il Venezia, può ricoprire vari ruoli». Un attestato di fiducia che può solo far piacere, ma gennaio potrebbe portare altre offerte. «Ovvio che tutti vorrebbero giocare di più, ho lavorato sodo per farmi trovare pronto nel momento in cui Inzaghi mi avesse chiamato e il lavoro paga sempre. Adesso vediamo».
Ore 14.40 – (La Nuova Venezia) Se i riflettori sono puntati quasi tutti sull’attacco, il Venezia va a caccia di rinforzi anche per la difesa e per il centrocampo. «Ci manca un centrale che possa rilevare Domizzi» ha sentenziato nei giorni scorsi Leandro Rinaudo, «abbiamo coppie per gli altri ruoli, serve un mancino». Il mercato è aperto, gennaio ancora lungo, la società è alla finestra. Inzaghi quasi certamente continuerà con il 3-5-2 e in difesa non si muoverà nessuno, compresi gli esterni Zampano, Garofalo e Del Grosso, per cui accanto ad Andelkovic-Bruscagin, quest’ultimo in grado di rilevare anche Zampano, e Modolo-Cernuto, obiettivo su un mancino e finora l’unico nome uscito è quello del trentenne Alessandro Lambrughi, prodotto del settore giovanile del Milan, che a metà agosto ha raggiunto Alessandro Nesta in Florida, giocando però solo quattro partite nel Miami Fc nella North American Soccer League. […] Se il Trapani riuscirà ad assicurarsi dal Parma il centrocampista Corapi, Alessandro Calori potrebbe lasciar partire Federico Maracchi, l’ex arancioveroverde che Perinetti voleva riportare in laguna. Venezia che segue il ternano Ivan Varone, 25 portato da Pochesci la scorsa estate in Umbria dal Fondi. Il Venezia sta girando Giuseppe Caccavallo, cartellino ancora di proprietà arancioneroverde di rientro dal Cosenza, al Catania: le due società stanno trattando sulla formula del riscatto da parte dei siciliani.
Ore 14.10 – (Mattino di Padova) Rilassato. Non ci sono altre parole per descrivere il volto di mister Franco Gabrieli nel post gara. Proprio lui, che di sfide importanti da calciatore ne ha affrontata più di qualcuna, non nasconde di aver vissuto il match con la Liventina con una bella carica di tensione: «Non abbiamo raccolto solo tre punti», esordisce il tecnico neroverde. «Questo risultato vale doppio, anche perché abbiamo sofferto ma siamo riusciti comunque a spuntarla». «Arrivavamo da quindici giorni senza partite», prosegue Gabrieli. «Fra l’altro, mancavano gran parte dei nuovi acquisti, che devono ancora chiudere le pratiche per il trasferimento. Se contiamo, dall’altro lato, che i nostri avversari erano al completo, possiamo reputarci ancora più soddisfatti per questo risultato». Gabrieli chiude invocando la dea bendata: «Nel girone d’andata meritavamo molto di più ma la fortuna non ha girato dalla nostra parte. Ora speriamo che le cose vadano diversamente: già oggi (ieri, ndr) ne abbiamo avuta in qualche frangente. La vittoria resta meritatissima». […]
Ore 14.00 – (Mattino di Padova) La Liventina potrebbe prendersela con la jella. O, più semplicemente, con il giovanissimo portiere dell’Abano Placido Castaldo, autore di almeno tre-quattro parate da veterano, con tanto di rigore incluso nel prezzo. Dall’altra parte, l’Abano potrebbe invece ringraziare il karma e prendersi gli applausi per una prova all’insegna della praticità. Alla fine festeggiano proprio gli uomini di mister Franco Gabrieli, al primo acuto fra le mura amiche (decisive le reti di Gashi e Franceschini), che coincide fra l’altro con il riavvicinamento alla zona playout, visto e considerato che i due punti che separano i termali dalla Liventina rappresentano uno svantaggio annullabile. La formazione trevigiana, dal canto suo, sembra aver lasciato il cinismo dalle parti di Motta: a parte le fiammate di Fabbro – capace di prendere a sassate la porta avversaria in almeno quattro occasioni – gli uomini di Conte non riescono ad essere mai veramente incisivi. […] L’intraprendenza degli ospiti è lampante almeno fino al 28′, quando il destro improvviso di Fabbro piega le mani a Castaldo salvo poi stamparsi sulla traversa ma, sul ribaltamento di fronte, il contropiede sull’asse Franceschini-Cecconello-Gashi, viene concretizzato dal fantasista kosovaro-albanese, perfetto nell’infilata. È l’1-0. Il vantaggio dà fiducia ai padroni di casa che insistono nel forcing. Ed è per questo che l’audacia di capitan Carteri e compagni viene premiata al 40′: Gashi imbecca Franceschini che abbatte la muraglia liventina e piazza il pallone alle spalle di Peresson. […]
Ore 13.40 – (Mattino di Padova) Mastica amaro Michele Florindo, tecnico dell’Este. La sconfitta del “Ballarin” taglia forse definitivamente fuori la sua squadra dalla lotta per il primo posto, anche se l’obiettivo play off è a portata di mano. «Avevamo fatto un pensierino – spiega Florindo – oltre che ai play off, anche a qualche cosa di più ambizioso. Resta il fatto che, dopo aver fatto un ottimo girone di andata, cercheremo comunque di agganciare i play off». Ma al tecnico atestino la sconfitta brucia perché, secondo il suo giudizio, la Clodiense non ha fatto molto di più rispetto alla sua squadra: «La Clodiense ha vinto la partita con un tiro e mezzo in porta. Obiettivamente stavolta negli episodi non siamo stati particolarmente fortunati. Credo che il pareggio sarebbe stato il risultato più giusto».
Ore 13.30 – (Mattino di Padova) La Clodiense è ufficialmente la bestia nera dell’Este. Vittoria all’andata e successo bissato anche alla prima di ritorno per i granata che mettono in cascina tre punti d’oro nella corsa verso la salvezza, possibilmente senza passare per la ghigliottina dei play out. Vince 2-1 la Clodiense di De Mozzi che, snaturando il suo credo calcistico, sorprende tutti piazzando un robusto 3-3-4 dove, se è vero che gli attaccanti in campo sono ben quattro e altrettanto vero che la difesa con il rinforzo del centrocampo si sente più protetta. Gioco che non concede molto allo spettacolo ma che è dannatamente concreto e di questi tempi, vista la classifica, forse è giusto lasciare lo spettacolo al circo e tirare sane fiondate senza fronzoli particolari.Nella Clodiense c’è il debutto del nuovo portiere Corasaniti che dimostra di avere personalità anche se, ovviamente, deve affinare l’intesa con i compagni di reparto. C’è in campo anche Pastorelli, l’altro acquisto di gennaio, che forma la linea difensiva a tre con Dondoni e Granziera. La vera novità è però Moretto a centrocampo che argina sul nascere gli attacchi atestini. Florindo piazza invece il suo Este con il 4-4-2, anche se Viviani si abbassa a protezione della difesa quando i padroni di casa attaccano, ma funge comunque da collante tra i reparti. La cronaca parte subito dal gol del vantaggio dei granata che arriva dopo 3′: corner di Duravia, mille tocchi di testa in area e palla in fondo al sacco. Moretto si prende la paternità del gol, c’è anche un tocco di un difensore e pure Granziera dice di aver toccato palla: l’unico dato certo è che il pallone è entrato in porta. […] Al 12′ il raddoppio della Clodiense: Cacurio in area sfrutta il perno su Ostojic, si gira e fulmina Lorello. Passano 2′ e l’Este dimezza lo svantaggio: prima un tiro di Bigoni viene deviato in corner e dal seguente angolo, svetta Ferrando che insacca. L’Este prova poi un assalto confuso quanto inutile.
Ore 13.10 – (Mattino di Padova) A fine partita non può che essere soddisfatto Stefano Pietribiasi, autore di una doppietta dal dischetto, che afferma: «Abbiamo giocato una partita nel migliore dei modi, come dovevamo fare, soprattutto su un campo difficile ed ostico come quello dell’Ambrosiana che, essendo sintetico, per chi non è abituato è un ostacolo in più. Affrontavamo una squadra giovane, dinamica e che veniva da tanti risultati positivi. Dopo aver giocato un buon primo tempo magari un po’ in sofferenza, siamo stati bravi a sbloccare il risultato grazie a due rigori a mio avviso giusti». Due rigori trasformati da Pietribiasi che si è dimostrato freddo ed infallibile. «È la prima volta che mi capita di calciare due rigori. Il secondo doveva tirarlo Michelotto, ma mi sono sentito di far ancora gol ed è andata bene. Dedico i due gol ai miei compagni che mi fanno sentire importante». […]
Ore 13.00 – (Mattino di Padova) Il Campodarsego inizia al meglio il girone di ritorno espugnando il difficile campo dell’Ambrosiana. La vittoria nel Veronese vale pure il sorpasso ai danni dell’Arzignano Valchiampo: ora i padovani sono a quota 39, a una sola lunghezza dalla capolista Virtus Vecomp Verona; i vicentini sono a 38. […] La ripresa si apre subito con un’occasione per Aliù che, dopo aver controllato, calcia a rete ma Cecchini para in due tempi. È il preludio al gol che arriva poco dopo, quando Trento calcia dal limite e la traiettoria della palla viene interrotta dal braccio di Giacomi a cavallo del limite dell’area. Per Di Graci è rigore che Pietribiasi trasforma spiazzando Cecchini. Passano tre minuti e Pietribiasi, dopo essere stato atterrato in area da Perinelli, raddoppia dal dischetto, spiazzando ancora Cecchini. L’Ambrosiana prova a riaprire la partita che però, prima del finale, il Campodarsego chiude. Errore difensivo di Giacomi che si fa soffiare palla da Aliù che si fa respingere il tiro da Cecchini. Il quale però è costretto a capitolare sulla sfortunata ribattuta in rete del difensore di casa.
Ore 12.30 – (Gazzettino) Senza fare proclami, usando sempre il grande equilibrio che lo contraddistingue, Roberto Venturato è convinto che il 2018 possa regalare nuove soddisfazioni al Cittadella. […] Le convinzioni del tecnico granata si basano sui fatti, sui risultati ottenuti nell’anno solare appena conclusosi «È stato un anno pieno di cose positive. Eravamo una neopromossa e siamo arrivati a giocarci gli spareggi per la serie A. È stato dato quindi un segnale importante, prima di tutto a noi stessi, quello che si può fare molto bene a Cittadella, si può stare nella parte alta della classifica. È stato difficile, e lo sarà ancor di più ripeterci, ma la soddisfazione di essere arrivati ai play off è stata davvero grande». Il girone di andata di questo campionato ha confermato la bontà della rosa a disposizione dell’allenatore. «Siamo nella parte sinistra della classifica. Tante le cose positive ma ci sono anche quelle negative, sulle quali dobbiamo riflettere, lavorare e migliorare nel girone di ritorno». […] Venturato sottolinea ancora una volta la concretezza. «Manteniamo la nostra identità, ma cerchiamo di sbagliare meno. I punti lasciati per strada nel girone di andata non li possiamo più recuperare, ormai sono andati, dobbiamo correre di più in termini di risultati, di vittorie». Sarà un ritorno di campionato in salita. «Sono davvero tante le squadre attrezzate nel torneo, piccoli errori possono costare caro, per questo dovremo ripartire con grande ferocia agonistica e determinazione». […] Quanto il mercato inciderà nella testa dei giocatori? «Condizionerà tutti i calciatori, non solo i nostri. Confidiamo nella professionalità dei giocatori, e sui miei non ho dubbi». Ma Venturato rivedrebbe Luca Vido in maglia granata? «È un giocatore molto bravo, è andato in serie A perché lo merita. Io ho grande stima di lui».
Ore 12.10 – (Gazzettino) Comincia oggi pomeriggio il 2018 granata. Dopo la pausa invernale la squadra si ritroverà per la ripresa degli allenamenti: due settimane di lavoro per arrivare pronti alla prima gara del girone di ritorno, quella di Ascoli del 20 gennaio. Chiaretti, volato in Brasile, rientrerà mercoledì pomeriggio, Iunco e Iori hanno avuto un giorno supplementare di vacanza. Lavorerà ancora a parte Siega, tutti gli altri saranno in gruppo. Il programma di lavoro prevede una prima settimana più intensa, poi ci si concentrerà sulla velocità. Sono previste anche due amichevoli: giovedì pomeriggio a Campodarsego, sabato 13 gennaio a Portogruaro contro il Mestre.
Ore 11.40 – (Gazzettino) Sabato all’Euganeo il primo impegno ufficiale del 2018, con la sfida secca, sempre con i berici, valida per i quarti di finale di Coppa, ma le traversie societarie del Vicenza, con lo spettro del fallimento e con i giocatori che mercoledì si svincoleranno d’ufficio se nel frattempo non verranno versati i loro stipendi, rende ancora indecifrabile questo appuntamento. «Non conosco la situazione loro e sarei presuntuoso a dare giudizi in materia. Io guardo alla mia squadra, pensando che questa settimana dobbiamo prepararci molto bene e recuperare quelle energie che nell’ultimo periodo forse in parte avevamo perso, anche se a livello di testa più che fisico. M’interessa solo portare avanti questo campionato con grande intensità per cercare di cullare ancora questo sogno che tutti vogliamo si realizzi il 6 maggio. Sarà difficile, ma noi siamo pronti alla battaglia».
Ore 11.30 – (Gazzettino) «Sappiamo che tutte le volte in cui otteniamo un risultato importante, per gli avversari si riduce la possibilità di agganciarci e questo deve essere per noi uno stimolo di peso per accrescere le nostre qualità e le nostre convinzioni, restando umili, con i piedi per terra e pensando che quello che finora si è fatto non conta più e che bisogna ripartire da zero come fossimo a luglio». Ecco, nelle parole di Pierpaolo Bisoli, lo spirito con cui il Padova dovrà accostarsi alla seconda e decisiva parte del campionato che avrà come suo primo atto il derby a Vicenza in programma sabato 27 gennaio. Ieri, dopo una decina di giorni di meritata vacanza, la squadra è salita sul pullman per Cesenatico dove oggi riprenderà la preparazione. «Faremo un ritiro importante le parole del tecnico prima della partenza – per essere pronti nella seconda metà della stagione che è molto più difficile della prima. Faremo doppi allenamenti fino a venerdì, con un lavoro molto fisico la mattina, mentre il pomeriggio ci dedicheremo alla tattica con la palla».
Ore 11.20 – (Gazzettino) Con la Cremonese stavo parlando di un possibile rinnovo per un altro anno, ringrazio il direttore Giammarioli che mi ha dato la possibilità di tornare a Padova». Riguardo all’attualità, ecco un altro retroscena. «Al mio agente avevo detto di non volermi più staccare da questa maglia. Tanto che al direttore Zamuner avevo chiesto dieci anni di contratto, ma non si possono fare (risata collettiva, ndr). Per me questo è un punto di arrivo e di partenza. Sono legato totalmente a questa città e sono orgoglioso di indossare questi colori». Come numero di maglia ha scelto il 33. «Due mesi fa ho parlato con Renzetti davanti alla macchina del caffè e gli ho detto: guarda che ho forse la possibilità di tornare al Padova. Se ci vado, posso prendere il tuo numero? Scherzando mi ha risposto che voleva farlo ritirare, poi mi ha detto di prenderlo». […]
Ore 11.10 – (Gazzettino) E pensare che il Padova quando era bambino l’aveva scartato perché era piccolo di statura. Già, perché quando ieri Simone Salviato è entrato in sala stampa ha colpito subito per la sua stazza in termini di altezza. […] «E’ un’emozione tornare al Padova. Sin da piccolo volevo rimanere sempre biancoscudato, ho fatto anche il raccattapalle in Coppa Italia con la Fiorentina nella quale giocava Batistuta. Mi ricorderò sempre che il magazziniere era Luciano (ancora oggi al suo posto, ndr) e ci rimproverava perché non potevamo chiedere le maglie ai giocatori. Ero un bambino felice, poi ci sono state delle divergenze con la società anche dovute al mio aspetto fisico, ciascuno ha fatto le proprie scelte. Quando il mio agente mi ha riferito della possibilità di tornare, gli ho detto subito di riportarmi qui.
Ore 11.00 – (Gazzettino) Da ieri sera i biancoscudati sono in ritiro a Cesenatico nel lussuoso hotel da Vinci, e oggi inizieranno la preparazione. Che sarà scandita da doppie sedute giornaliere, incentrate al mattino sulla parte atletica, e al pomeriggio sulla tattica e sul pallone nello stadio di Castiglione di Cervia. Il tutto fino a venerdì, quando Pulzetti e compagni faranno ritorno in città per mettere nel mirino il derby di Coppa Italia con il Vicenza in programma sabato alle 14.30 all’Euganeo. Tutta la comitiva biancoscudata è presente al gran completo in terra romagnola, con un paio di eccezioni: Candido che si sottoporrà nelle prossime ore a ulteriori accertamenti clinici per l’ematoma intramuscolare, e Cisco che proprio oggi al poliambulatorio Arcella inizierà la fase di riabilitazione dopo l’intervento di pulizia al menisco del ginocchio destro.
Ore 10.40 – (Mattino di Padova, editoriale di Stefano Edel dal titolo “Le prime mosse sono positive. Occasione unica”) Il nuovo anno si apre nel segno della fiducia e degli investimenti intelligenti in casa biancoscudata. Non solo perché il Padova è capolista, con un buon vantaggio su Renate e Sambenedettese, ma per le prime, concrete mosse di mercato messe a segno dalla società, che non lascia nulla di intentato per inseguire quel salto di categoria invocato da tutto l’ambiente come uscita definitiva dai tormenti procurati dalla sciagurata gestione Cestaro-Penocchio, costata la scomparsa del club dalla scena del professionismo nell’estate 2014. Prima Salviato, adesso (è atteso l’annuncio oggi) Gliozzi, fra pochi giorni forse anche un trequartista: si sta facendo tutto ciò che è nelle possibilità economiche della proprietà, Bonetto ovviamente in testa, per non lasciarsi scappare l’occasione di rimpinguare una rosa già buona, ma a cui servono, appunto, due-tre innesti per elevarla al rango di “ottima”. […] Quattro mesi al traguardo. Sì, Padova, hai le carte in regola per riportare la città dov’è giusto che sia.
Ore 10.30 – (Mattino di Padova) Il Padova mi richiamò dopo qualche anno, ma ero orgoglioso e su consiglio di Vittorio Scantamburlo a 17 anni sono ripartito da Trento, in Serie D». […] «Quando il mio procuratore mi ha esposto la possibilità di venire a Padova, non ho nemmeno pensato ad imbastire una trattativa. Gli ho risposto solo: “Fai quello che devi fare, non m’interessa come, ma io voglio tornare”. Stavo discutendo con la Cremonese di un possibile rinnovo e devo ringraziare molto il direttore sportivo grigiorosso Giammarioli, che mi ha dato la possibilità di fermare le pratiche per l’allungamento del contratto e farmi cambiare maglia». Con i biancoscudati ha firmato sino a giugno 2019. Ma l’intenzione è quella, se ci dovesse essere l’opportunità, di fermarsi molto più a lungo? «L’ho detto anche a Zamuner che volevo ritornare per non staccarmi più da Padova. Scherzando, ho chiesto dieci anni di contratto. Per me è un punto di arrivo e di partenza, vorrei restare a lungo, sono legato a questa città in maniera fortissima e sono orgoglioso di poter indossare questi colori». […]
Ore 10.20 – (Mattino di Padova) Felice come un bambino. Anzi, come quando era un bambino. Carico, entusiasta, mai banale e ricco di aneddoti. Per ritornare all’Euganeo Simone Salviato ha fatto un giro bello lungo, partendo dal basso, togliendosi più di una soddisfazione, sino a coronare il sogno di vestire di nuovo la maglia biancoscudata a 30 anni. «Provo davvero tanta emozione», le parole del terzino. «Ritornare dopo aver fatto alcuni anni di settore giovanile è una sensazione un po’ strana. Da piccolo volevo restare sempre qui, venivo a veder giocare il Padova, facevo anche il raccattapalle. Ero un bambino felice con la maglia biancoscudata. Poi ci sono state delle divergenze, conseguenza anche del mio aspetto fisico. A 14 anni ero parecchio basso, giocavo davanti alla difesa e la società cercava giocatori più strutturati. Giustamente hanno fatto le loro valutazioni e io le mie. Mi volevano parcheggiare alla Vigontina, mentre io ho scelto Dolo.
Ore 10.10 – (Mattino di Padova) Tuttavia devo dire che Simone è andato dal mio preparatore (Danilo Chiodi, ndr), ha chiesto un piano specifico per questi 9 giorni in cui siamo stati in vacanza e si è portato avanti nel lavoro, allenandosi quotidianamente. Gran professionista comunque, non è da tutti chiedere i compiti a… casa, sono molto contento di avere uno così con me, speriamo che si allinei il prima possibile ai nostri ritmi». Proprio Chiodi ha detto, in un’intervista al “mattino” , che lei è ringiovanito da quando è a Padova. Conferma? «È vero. Ho voglia di riassaporare quelle gioie che avevo condiviso con lui non tanto tempo fa, ma comunque indietro negli anni. Ho trovato una città stupenda, che non avevo mai visitato prima, per mia ignoranza, e invece la sto vivendo intensamente. Mi piace. E poi si è creato un feeling con la piazza, la società ed i tifosi che era un po’ che non succedeva». […]
Ore 10.00 – (Mattino di Padova) Dobbiamo, però, restare umili, con i piedi per terra, ripartendo da zero, così come eravamo partiti da zero il 16 luglio. Quanto alle vicende del Vicenza, non sono aggiornato su situazioni particolari, io guardo la mia squadra, pensando a recuperare le energie, soprattutto mentali, profuse nell’ultimo periodo, per puntare a realizzare il 6 maggio prossimo quel sogno che tutti coltiviamo. Sarà difficile, ma siamo pronti alla battaglia». Con voi c’è il neo-acquisto Salviato, ma è questione di ore anche l’ufficializzazione dell’ingaggio di Gliozzi. «Avevo chiesto al direttore che, chiunque arrivi, sia qui il prima possibile, perché se si presentasse il 28 gennaio sarebbe come averlo a disposizione il 28 febbraio. Venire ad allenarsi con noi significa reggere ritmi alti, intensi, per cui serve una ventina di giorni per essere in forma. Specialmente Salviato, che è tanto che non gioca, ha bisogno come il pane di un settimana così.
Ore 09.50 – (Mattino di Padova) Mister Bisoli, si riparte. Da oggi sarete in Romagna, dividendovi tra Cesenatico (dove si trova l’albergo che vi ospiterà) e Castiglione di Ravenna, la località in cui vi allenerete. «Sì, faremo un ritiro importante, per cercare di essere pronti in vista della seconda parte del campionato, che è molto più difficile della prima. Doppie sedute sino a venerdì, quando torneremo a Padova per preparare la partita di Coppa Italia di sabato con il Vicenza. Il programma prevede lavoro molto fisico alla mattina, mentre al pomeriggio cureremo la tattica con la palla». Affronterete i biancorossi due volte nelle prossime settimane: prima in Coppa, poi in campionato. Eppure la situazione societaria del Vicenza è caotica… «Noi ci prepariamo per giocare tutt’e due le gare. Una è secca, dà la possibilità di approdare ai quarti di finale della manifestazione, l’altra è un derby di Serie C che vale comunque tanto, perché tutte le volte che faremo un risultato pesante i concorrenti diretti avranno meno possibilità di agganciarci.
Ore 09.40 – (Mattino di Padova) Il Padova ha avuto il merito di essersi mosso prima di tutti per l’attaccante calabrese, sul quale ultimamente avevano messo gli occhi altre formazioni di primo piano in Serie C. L’accordo con Gliozzi è stato formalizzato già ieri, adesso occorre mettere nero su bianco quello con il Sassuolo (proprietario del cartellino), ma non dovrebbero esserci imprevisti, considerati anche i buoni rapporti tra Zamuner e la dirigenza neroverde. La formula sarà quella di un prestito di sei mesi, con rinnovo automatico per la stagione successiva in caso di vittoria del campionato. In poche parole, se il Padova dovesse centrare la promozione in Serie B, potrà contare sul centravanti anche l’anno prossimo. Zamuner conta di chiudere l’operazione e ufficializzare l’affare in giornata per permettere a Gliozzi di allenarsi, almeno nel pomeriggio, con i nuovi compagni nel ritiro romagnolo. […]
Ore 09.30 – (Mattino di Padova) Ettore Gliozzi è pronto a diventare un nuovo giocatore del Padova. Manca solo l’ufficialità, che, a scanso di problemi dell’ultim’ora, dovrebbe arrivare già oggi, per consegnare al tecnico Pierpaolo Bisoli il secondo rinforzo della campagna acquisti invernale. È stato positivo l’incontro che il direttore generale Giorgio Zamuner ha avuto ieri mattina a Cesena con il centravanti calabrese e il suo procuratore Manuel Montipò. Il d.g. biancoscudato ha corteggiato l’entourage di Gliozzi per almeno un mese, ha aspettato che rientrasse dalle vacanze e poi ha affondato il colpo. Già lo scorso anno il giocatore piaceva al Padova, ma non c’erano le condizioni per farlo arrivare nel “mercato” di gennaio, togliendolo peraltro ad una concorrente come il Sudtirol. Adesso, invece, il puzzle sembra incastrarsi alla perfezione, visto che Gliozzi vuole ritornare a giocare (e segnare) con continuità dopo i primi sei mesi in chiaroscuro in Serie B nelle fila del Cesena.