Manuel Iori parla al Gazzettino dopo il quinto gol stagionale messo a segno con la Pro Vercelli: «L’importante è buttarla dentro. Mi va bene tutto, però andare a segno di testa mi piace parecchio, mi dà grossa soddisfazione». E c’è tutto il girone di ritorno per migliorare lo score: «Ci proverò, si può fare. Personalmente e la squadra possiamo migliorare, ne abbiamo tutti i mezzi. Nel girone di andata abbiamo regalato tanti punti che sentivamo già nostri». Iori a Vercelli ha fatto il goleador ma anche il difensore, respingendo quasi sulla linea di porta un pallone velenoso scagliato da Mammarella in area quando mancavano pochi secondi alla fine. «Era importante vincere l’ultima gara dell’anno. Non abbiamo fatto benissimo a livello di gioco, specie nel primo tempo, trovandoci su un terreno al quale non siamo abituati. Con il passare dei minuti, però, il Cittadella è cresciuto e ha portato a casa i tre punti. Li volevamo a tutti i costi». La Pro Vercelli, adesso ultima in classifica e in difficoltà, sulla carta non doveva rappresentare un ostacolo insormontabile. «Non ci sono partite scontate in serie B, l’abbiamo sperimentato sulla nostra pelle. Era una partita da vincere dopo la sconfitta un po’ casuale, se vogliamo, con il Carpi, che ci aveva lasciato tanta rabbia». Ancora un volta, il Cittadella a Vercelli è riuscito a complicarsi la gara nei minuti finali. «È una nostra pecca, ci stiamo lavorando e continueremo a farlo. Episodi come quello del Piola non devono accadere, abbiamo regalato cinque minuti di euforia e rinnovato entusiasmo all’avversario, rischiando un’altra beffa». Iori protagonista a tutto tondo: leader in campo che alza la voce quando serve per farsi sentire dai compagni di squadra, cannoniere e salvatore della patria nel finale. «Per fortuna ero al posto giusto nel momento giusto, altrimenti staremmo qui a parlare di un’altra partita, dell’ennesima beffa per i nostri colori».