Queste le dichiarazioni rilasciate da Alessandro Capello al termine di Fano-Padova: “Il rigore che non ci hanno dato nel finale? Io ho anticipato il difensore e ho sentito toccarmi da dietro perché lui stava caricando per calciare, secondo me c’era ma l’arbitro non è stato dello stesso avviso. Il rigore segnato dopo oltre due minuti dalla concessione? Io ho cercato di rimanere concentrato senza preoccuparmi di quanto accadeva intorno, guardavo solo il pallone, il portiere e la porta! Freddezza? E’ una mia dote, ma era comunque un rigore come un altro… Non bisogna pensare alla situazione o al momento, solo a calciare! Ed è andata bene anche questa volta… Sapevamo che sarebbe stata difficile e dura anche a causa del campo stretto e fangoso, quindi non siamo riusciti a girare bene il pallone. Ci siamo comunque fatti trovati pronti, anche perché prima del loro gol stavamo comunque giocando bene creando qualche occasione ma dopo il loro 1-0 si sono chiusi bene dietro ed abbiamo fatto più fatica. L’albero di Natale? Non penso che cambi molto il modo di giocare rispetto alle due punte, perché i movimenti bene o male sono gli stessi. Otto gol? Sono soddisfatto del mio bottino personale, ma l’obiettivo principale rimane portare il Padova sempre più in alto. Dobbiamo continuare così anche nel 2018! In quale ruolo rendo meglio? Non c’è differenza per me tra punta e trequartista, faccio entrambi senza problemi. Una dedica per il gol? Alla mia famiglia e ai tifosi che sono venuti fino a Fano, nonché alla squadra per questa splendida metà stagione. Auguri a tutti di buon anno!”