Live 24! Fano-Padova 1-1, un rigore di Capello salva i Biancoscudati dal… testa-coda di fine anno

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Ore 21.30 – (Corriere del Veneto, edizione di Vicenza) […] Cosa accadrà a gennaio quando ripartirà il campionato? La società riuscirà a finire la stagione senza essere esclusa dal torneo, come accaduto due mesi fa al Modena? «Possiamo ragionare solo per ipotesi – precisa l’avvocato padovano Vittorio Rigo, esperto di diritto sportivo –. Se si profilasse per il Vicenza il fallimento le ipotesi che un curatore può prendere in considerazione sono essenzialmente due. Prima: la chiusura dell’attività, ma verrebbe perso il parco giocatori, e i beni da cui si può ricavare qualcosa in una società di calcio sono pochi. L’altra ipotesi è la richiesta del curatore di autorizzazione all’esercizio provvisorio, con cui si cercherà di tutelare i creditori, mantenendo allo stesso tempo il parco giocatori e, con le risorse che il club ha a credito, arrivare alla fine del campionato, salvando il titolo sportivo e, in caso di salvezza sul campo, anche la categoria». Una procedura che di recente ha attuato anche il Bari, che la Federazione non vede di buon occhio ma che teoricamente il Vicenza potrebbe attuare, visto che a gennaio c’è tutto il tempo per dare continuità alla società. «La procedura si può definire come un fallimento a stagione in corso, con il curatore che cercherà di diminuire al massimo i costi, a partire dagli ingaggi dei calciatori, andando a cedere nel mercato di gennaio quelli con contratti fuori budget. Il vantaggio per la società è che vanno onorati solo i debiti sportivi, che solitamente in un club sono pochi. Vengono invece azzerate tutte le passività verso i fornitori e anche verso l’Agenzia delle Entrate, col risultato che il monte debitorio generale viene abbattuto di molto». A giugno, salvato il titolo sportivo e la categoria, il Vicenza verrebbe ceduto dal curatore al miglior offerente. «Il curatore deve indire un’asta pubblica – chiude Rigo –. Con due, forse tre milioni il Vicenza potrebbe essere acquistato senza il monte debitorio attuale. Il club sarebbe più appetibile per imprenditori che vogliano investire nel calcio senza pagare i debiti altrui».

Ore 21.00 – (Corriere del Veneto, edizione di Vicenza) Nuova bufera sul Vicenza. Ieri mattina la guardia di finanza ha perquisito il quartier generale di via Schio e altri uffici collegati, a caccia di documentazione contabile e societaria relativa allo stato economico e alla situazione debitoria del club. Uno spettro si aggira per le stanze biancorosse: quelli di questi giorni potrebbero essere gli ultimi minuti di una partita lunga 115 anni. Un match che potrebbe chiudersi in modo disastroso, stando alle premesse: la montagna di debiti accumulati dal club biancorosso, alta 13, forse 14 milioni di euro. A chiedere il fallimento al tribunale potrebbe essere anche la procura di Vicenza, una volta appurato lo stato (eventuale) di insolvenza della società, attraverso i documenti (e forse anche i supporti informatici) acquisiti ieri, dopo aver scandagliato i conti e le gestioni degli ultimi anni. Non sarebbe insolito: solo un mese fa è stata la procura di Palermo a depositare l’istanza di fallimento per il Palermo Calcio. L’inchiesta a Vicenza c’è già, per quanto al momento solo conoscitiva, senza ipotesi di reato né indagati. […] Per finire, il subentro come amministratore, il 18 dicembre scorso, del politico piemontese Fabio Sanfilippo, non ha certo migliorato la situazione: al momento solo promesse ma zero euro nelle casse del club. «Così ora comprenderete perché finora non ho immesso denaro nel Vicenza calcio – ha spiegato, com un testo criptico però –. Come sostenevo, le cose non quadravano e ora ne avete la prova. La finanza è venuta a controllare e a fare il proprio lavoro e non é detto che sia sinonimo di chiusura certa, in quanto non è legata (l’inchiesta) a notizie di reato né a procedure concorsuali, pertanto sarà sicuramente un buon contributo per far chiarezza». Chiarezza che i tifosi chiedono sul nuovo proprietario, con un passato non così affidabile: a suo carico il protesto di alcuni assegni emessi da New Big Club Srl, proprietaria del Big Club di Torino, discoteca che risulta riferibile a Sanfilippo anche se la conduzione avveniva a nome della moglie, Pasqualina Palumbo, a sua volta protestata.

Ore 20.30 – (Gazzettino, edizione di Venezia) Il 2017 del Venezia si chiude con una doccia gelata firmata da Valzania, che decide la sfida dell’Adriatico con una bordata al 41′ del secondo tempo che regala i tre punti alla squadra di Zeman. Una vera e propria beffa per i lagunari, in controllo per gran parte della partita, che nel primo tempo hanno colpito due pali prima con Fabiano poi con Pinato, arrivando sempre ad un soffio dallo sbloccare la gara senza però riuscirci. Inzaghi sceglie di sopperire alle assenze dello squalificato Falzerano e dell’acciaccato Zampano con Bruscagin all’esterno e Fabiano mezzala, una scelta che paga visto che dopo soli due minuti il numero 10 lagunare si rende protagonista: dopo un pessimo corner del Pescara, il Venezia ribalta il fronte arrivando al cross dalla sinistra con Marsura, sul quale Fabiano gira con il sinistro da dentro l’area trovando però solo l’esterno del palo. […] Al 41′ una staffilata di destro di Valzania da fuori area si insacca sotto il sette gelando il Venezia, che un minuto dopo rischia ancora sulla conclusione di Baez da dentro l’area che va vicino al raddoppio. Inzaghi butta Mlakar nella mischia, ma il forcing finale del Venezia non produce pericoli, ed il Pescara riesce a tenere fino al fischio finale.

Ore 20.00 – (Corriere del Veneto, edizione di Venezia) Sette partite senza vincere. Sette partite senza un sorriso. E con una sconfitta che chiude il 2017 con un amarissimo brindisi di San Silvestro e aggrava uno stato di crisi, che se non può essere certificato ufficialmente, comincia a far intravedere all’orizzonte i propri effetti. Il Venezia non riesce a ritrovare una vittoria che manca da oltre un mese e mezzo (l’ultimo blitz contro il Perugia all’ora di pranzo il 12 novembre scorso). Poi tanti pareggi e due sconfitte, quella interna col Novara e quella di ieri all’Adriatico. Che arriva al termine di un match a tratti giocato discretamente, con gli episodi che girano contro e due legni che gridano vendetta. Ma sarebbe sciocco far finta che vada tutto bene e ricordare che si stavano già preparando i titoli: «Inzaghi Mister X», «Ancora un pareggio» e via di questo passo. Tutto cancellato, quando Luca Valzania, ammirato a queste latitudini nello scorso campionato a Cittadella, indovina al 41’ della ripresa una gemma da fuori area superando l’incolpevole Audero. E così uno Zeman ormai smussato nei suoi lati più estremi dall’età porta a casa la vittoria con il risultato da lui più detestato, ossia l’1-0. […] A quattro minuti dalla fine Valzania fa esplodere l’Adriatico ponendo diversi interrogativi sullo stato di salute del Venezia. Non è crisi, d’accordo, ma comincia quantomeno ad assomigliarci, se è vero che con i pareggi non si va troppo lontano, figuriamoci con le sconfitte…

Ore 19.30 – (La Nuova Venezia) Nè brindisi di fine anno, nè fuochi d’artificio e men che meno divertimento a Zemanlandia. Una partita destinata al pareggio, giusto, finisce con un Venezia beffato dall’unico tiro in porta del Pescara in tutto il secondo tempo. Un jolly pescato da un Pescara incartato, incapace di trovare varchi. Ecco, si chiude così, per la squadra di Inzaghi un 2017 memorabile, con retrogusto finale amaro. Questo 1-0 fa male, punizione pesante. Le scelte. Pescara incerottato, quasi obbligate le scelte di Zeman che ha in infermeria un elenco che non finisce più. Ultimo aggiunto, Benali, reduce dall’operazione alla mano e destinato a rientrare in febbraio. Fiducia a Mancuso in avanti anche se il punto di riferimento della manovra è sempre Pettinari, Si rivede invece Proietti, rientrante dopo tre mesi. Da parte sua Inzaghi non ha Falzerano (squalificato) e Domizzi, Bruscagin fa l’esterno destro per garantire più copertura mentre con Fabiano ha una carta in più nella fase offensiva. La suggestiva ipotesi della sfida tra i gemelli Zampano (ma i genitori per chi fanno il tifo?) svanisce clamorosamente. Quello del Pescara – Francesco – è infortunato da qualche settimana, ma anche quello del Venezia – Giuseppe – viene dirottato in panchina. […] Si fanno sentire i fedelissimi della curva sud, soffre in tribuna Tacopina, dentro anche Geijo che si lancia al 40′. Niente da fare. Anzi, la beffa: sulla trequarti , minuto 41′ Valzania prende un pallone , un passo verso il centro e missile all’incrocio, imparabile per Audero. 2017 addio.

Ore 19.00 – (Gazzettino) Dopo le delusioni patite nel turno prenatalizio, il Cittadella conclude bene l’anno solare nell’ultima gara del girone di andata, a Vercelli, dove si è imposto di stretta misura. Non è mancata la sofferenza nei minuti finali, dove una respinta di Iori quasi sulla linea di porta ha fatto tirare un grosso sospiro di sollievo al popolo granata. I tre punti di ieri sera hanno così consolidato una classifica che sorride al Cittadella, che si trova ora a cinque lunghezze dal secondo posto occupato dal Frosinone, che verrà a far visita al Tombolato alla seconda giornata di ritorno. In terra piemontese Venturato ha dovuto rinunciare a Varnier e Caccin, infortunati, come Siega e Iunco, ancora indisponibili. Assente pure Schenetti, qualificato dal giudice sportivo, ma in mezzo al campo, in cabina di regia, è tornato capitan Iori (che risulterà il migliore della gara) che ha scontato lo stop di una giornata, e in panchina si è rivisto Strizzolo, recuperato. La partita è iniziata che meglio non si può, con Chiaretti che si è procurato un calcio di punizione a due metri dall’ingresso dell’area di rigore per il fallo di Vives. Lo stesso giocatore brasiliano si è incaricato della battuta, e di sinistro ha disegnato una parabola perfetta con il pallone che è finito proprio sotto l’incrocio dei pali. Imparabile. […] La Pro Vercelli al rientro dagli spogliatoi ha alzato ritmo e baricentro, ma è stato il Cittadella, alla prima occasione, come successo nel primo tempo, ad aver trovato la via del gol: la conclusione di Litteri al 10′ è rimpallata da Bergamelli, il pallone è arrivato sul secondo palo per l’accorrente Iori che di testa ha indirizzato nell’angolino. Quinto gol per il capitano granata, che si avvicina al suo record di otto centri dell’ultimo campionato. […]

Ore 18.30 – (Gazzettino) Questa volta non c’è stata la beffa dei minuti finali, che tanti punti hanno tolto di mano al Cittadella nel girone di andata. Un anno fa a Vercelli finì con un pirotecnico 5-1 per la squadra di Roberto Venturato, ieri sera è bastato un successo di misura per fare contenti tutti. A cominciare dal tecnico granata, che si tiene stretto il successo ottenuto al Piola: «Abbiamo rischiato pochissimo. Passati in vantaggio con la rete di Chiaretti, abbiamo indirizzato la partita subito su binari a noi favorevoli. E potevamo fare il 2-0 con Litteri già nel primo tempo, un gol che ci avrebbe facilitato le cose». «Nel secondo tempo il Cittadella ha fatto sicuramente meglio sul piano del gioco – continua l’allenatore – mentre nella prima parte abbiamo invece faticato nel possesso palla, ma non era facile destreggiarsi bene su un terreno di gioco difficile, sul sintetico. La Pro Vercelli, del resto, doveva per forza di cose cercare di rimettere in equilibrio la sfida. Sono contento della ripresa, abbiamo costruito diverse opportunità e tenuto in mano il pallino del gioco». […]

Ore 18.00 – (Mattino di Padova) Allora è un vizio (si fa per dire…). Lontano dal Tombolato il Cittadella non si fa pregare troppo per vestire i panni del “corsaro”. E come aveva iniziato il campionato vincendo (3-2 con l’Ascoli, il 26 agosto), così ha fatto altrettanto al momento di virare la boa di metà stagione, stappando lo champagne dopo tre partite in cui aveva raccolto due pareggi e una sconfitta. Il “Piola” porta bene ai padovani: successo per 5-1 nel settembre 2016, bis concesso ieri sera, anche se la differenza è stata risicata. È il nono en plein su 21 partite, e conferma che quella di Venturato è davvero più squadra da trasferta che non casalinga: 5 volte ha conquistato l’intera posta su campi esterni. Punizione-gioiello. Una sola novità rispetto alle previsioni della vigilia nelle file granata: Venturato preferisce Settembrini a Pasa nella zona sinistra del centrocampo, mentre Atzori, alla seconda presenza sulla panchina dei bianconeri (debutto infelice per lui a Terni, con ko rocambolesco per 4-3), in attacco propone Morra e Castiglia insieme a Vajushi, confinando tra le riserve Raicevic e Firenze. Neppure il tempo di disporsi in campo che il Citta passa in vantaggio. Chiaretti subisce un fallo poco fuori l’area, spostato sulla destra: è lo stesso italo-brasiliano a calciare la punizione e l’esecuzione è magistrale, con palla a girare sopra la barriera e ad infilarsi sotto l’incrocio alla sinistra di Marcone (2′). […] Il settimo posto in classifica, a quota 32, mitiga solo in parte il rammarico per i punti gettati via in precedenza. Ma la squadra c’è e può andare lontano. Chissà che nel girone di ritorno ingrani la quinta, per consolidare la zona playoff, ma soprattutto per provare a salire ancora.

Ore 17.30 – (Mattino di Padova) Roberto Venturato è soddisfatto, ma non del tutto. Aver preso gol nei minuti finali, con il rischio che venisse riaperta una partita che sembrava già in cassaforte, turba in parte una serata che poteva essere perfetta. «Siamo andati in vantaggio e siamo anche andati vicini al secondo gol già nel primo tempo», l’analisi del tecnico del Cittadella a fine partita. «Nei 45 minuti iniziali non abbiamo tenuto a sufficienza il possesso palla, ma non era facile anche per le condizioni del campo sintetico del “Piola”. Nel secondo ci siamo espressi molto meglio anche in termini di costruzione del gioco». Spiace aver incassato quel gol su un’uscita tutt’altro che impeccabile di Alfonso, con la difesa che, però, non era ben allineata per mettere in fuorigioco Polidori. «Nel complesso non abbiamo concesso nulla, tranne quella palla alla fine e sì, è vero, dispiace prendere gol così: dobbiamo migliorare sotto questo punto di vista diventando più “cattivi” nel portare a casa i risultati. Quando dico che ci manca un po’ di “cattiveria”, non mi riferisco solo all’attacco ma anche alla difesa». […]

Ore 17.00 – (Corriere del Veneto) Chiude con una bella e importante vittoria il 2017 il Cittadella che espugna il «Piola» di Vercelli e torna a riassaporare il gusto del successo. Tre punti pesanti per la classifica dei granata, che ora potranno godersi la sosta con maggiore serenità. L’ultimo turno del 2017 regala un po’ di sorprese nelle formazioni ufficiali, con Venturato che preferisce Benedetti a Pezzi, mentre a centrocampo gioca Settembrini. La prima Pro Vercelli di Atzori invece punta su Morra in avanti, mentre Raicevic e Firenze si accomodano in panchina. L’approccio alla gara da parte dei padovani è praticamente perfetto: non c’è nemmeno il tempo di iniziare che Chiaretti si guadagna una punizione al limite dell’area. Il suo sinistro sembra una pennellata d’autore che fa passare il pallone sopra la barriera e direttamente all’incrocio dei pali: 0-1 e copioni della partita già da rifare. […] La partita sembra in cassaforte per gli ospiti che gestiscono con maturità almeno fino all’85’ quando da un cross dalla trequarti Polidori si ritrova libero di incornare davanti ad Alfonso per un inatteso 1-2. Il finale è un concentrato di tensione agonistica, che regala uno spettacolo poco apprezzabile: poco calcio e tanto nervosismo, ma i tentativi degli uomini di Atzori restano vani e al 94’ è il Cittadella a fare il botto di fine anno. Classifica che sorride e nuovo anno da iniziare sotto i migliori auspici.

Ore 16.30 – Fischio finale: Fano-Padova 1-1.

Ore 13.50 – (Il Piccolo) Alla Triestina servirà tanto cuore, grande concentrazione e abnegazione totale per uscire dall’ultimo impegno del 2017 con qualche punto. Perché è indubbio che questa trasferta a Reggio Emilia (oggi al Mapei Stadium-Città del Tricolore calcio d’inizio alle ore 18.30, arbitra De Santis di Lecce) non è nata certamente sotto una buona stella per l’Unione. Ultima grana quella del diluvio di ieri mattina che ha impedito l’allenamento al Rocco, location prevista per la seduta. Solo video e lavoro in palestra per gli alabardati, che non è mai uguale a quello sul campo (ma stamane ci sarà tempo a Reggio Emilia per un risveglio muscolare). Gli altri problemi (piuttosto grossi) riguardano una difesa ridotta ai minimi termini, mai così all’osso. Da tempo la squadra di Sannino va avanti con solo due difensori centrali, Codromaz ed El Hasni, ma quest’ultimo oggi è squalificato. Si pensava a un rientro di Aquaro, ma il capitano non è stato nemmeno convocato e si preferisce non rischiarlo e sfruttare piuttosto la lunga pausa di 20 giorni per averlo al meglio. Stesso discorso anche per Mori: alla ripresa dovrebbe esserci anche lui. Ulteriore tegola dell’ultimo momento, il forfait di Grillo, anche lui acciaccato. Senza dimenticare gli altri infortunati di lungo corso Troiani, Castiglia e Hidalgo, oltre ovviamente alla squalifica di El Hasni. Insomma situazione da totale emergenza, soprattutto in difesa, al cospetto di una squadra top come la Reggiana. […]

Ore 13.20 – (Gazzettino, edizione di Venezia) Tre punti per lasciarsi alla spalle il periodo negativo, ed approcciare alla sosta nel migliore dei modi. È questo l’obiettivo del Mestre, che oggi alle 14.30 affronta l’AlbinoLeffe nell’ultima gara prima delle tre settimane di pausa in calendario nella quale la truppa di Mauro Zironelli vuole trovare il risultato a tutti i costi, e tornare a muovere la classifica a quasi un mese di distanza dall’ultima occasione. […] Per quanto riguarda l’undici iniziale, sono molti i rientri rispetto l’ultima gara persa a Teramo per 2-0: capitan Perna, che ha smaltito l’infortunio, torna al centro della difesa a tre affiancato da Politti e da Gritti, che ha scontato il suo turno di squalifica e completerà il trio davanti a Favaro. A centrocampo ci sono da registrare il rientro di Papo ed il turno di squalifica da scontare per Zecchin, per cui la disposizione della mediana ruoterà probabilmente attorno alla decisione di Ziro su Sodinha. Se il fantasista sarà in campo dal 1′, il Mestre giocherà con il centrocampo a quattro con Fabbri e Lavagnoli sugli esterni con Papo ed uno tra Rubbo e Casarotto in mezzo, con l’ipotesi del ritorno di Beccaro da punta come visto nel finale dell’ultima partita. In alternativa, cinque in linea con interpreti invariati ma Beccaro mezzala sinistra, con Spagnoli e Sottovia davanti vista l’assenza di Neto. Per gli ospiti invece, nel 3-5-2 del tecnico Alvini non ci sarà lo squalificato Gavazzi in difesa, il cui posto sarà preso da Scrosta.

Ore 13.00 – (Corriere del Veneto, edizione di Venezia) Un calcio alla crisi e un occhio al mercato. Mentre l’addio di Dario Sottovia e di Massimo Bussi si fa sempre più probabile e l’ultimo nome accostato per la difesa è quello del trevigiano Andrea Pisani dell’Akragas, il Mestre si prepara ad affrontare oggi pomeriggio al Mecchia di Portogruaro l’Albinoleffe con inizio alle 14.30. […] «Manchiamo sempre sottoporta – sospira Zironelli – arriviamo sempre a costruirci le occasioni per segnare, ma poi ci perdiamo sul più bello. Non sono preoccupato, perché a Teramo ho rivisto la squadra che piace a me e abbiamo subito gol in un momento in cui c’è stata una situazione in cui eravamo in inferiorità numerica per un lieve infortunio a Stefanelli. Sono convinto che quella di oggi sia la partita giusta per ripartire, l’Albinoleffe è una squadra che gioca bene e lascia più spazi, noi contro queste squadre di solito riusciamo ad esprimerci meglio». Mancheranno Neto Pereira, che si è procurato una distorsione alla caviglia, e Giampietro Zecchin, squalificato: «Abbiamo queste due assenze – spiega Zironelli – ma per il resto siamo al completo. E pensiamo soltanto alla partita con l’Albinoleffe, al mercato cominceremo a pensare col nuovo anno. E aspetto con serenità quello che decideranno il direttore e il nostro presidente». […]

Ore 12.40 – (La Nuova Venezia) Sfida importante per il Mestre di Zironelli. Al “Mecchia” di Portogruaro arriva oggi (ore 14.30) l’Albinoleffe, battuto all’andata fuori casa con un sonoro 3-1. […] Con Zecchin squalificato e Neto infortunato, Zironelli recupera Perna e soprattutto Sottovia, che ha smaltito i problemi di pubalgia degli ultimi tempi. «Da adesso niente scuse» avverte il tecnico vicentino «dobbiamo ricominciare a giocare come sappiamo pressando anche sulle bandierine. Bisogna invertire la marcia con furore agonistico cercando di essere più smaliziati ed evitando gli errori commessi in queste ultime partite. Si va in in campo con rabbia, per lottare su ogni pallone. L’Albinoleffe è una squadra ben allenata e che sa giocare al calcio e quindi ce la giocheremo a viso aperto. Ora basta complimenti e pensiamo solo ai punti che adesso dobbiamo riprenderci». […] Probabili formazioni. Mestre (3-5-2): Favaro; Gritti, Perna, Politti; Fabbri, Boscolo, Casarotto, Beccaro, Lavagnoli; Sottovia, Spagnoli. A disposizione: Ayoub, Gagno, Boffelli, Stefanelli, Kirwan, Bonaldi, Rubbo, Sodinha, Bussi. Allenatore: Zironelli. AlbinoLeffe (3-5-2): Coser; Zaffagnini, Mondonico, Scrosta; Gonzi, Agnello, Di Ceglie, Pellicanò, Nichetti; Kouko, Colombi. A disposizione: Chiriac, Gusu, Sibilli, Coppola, Montella, Zucchetti, Ravasio, Cortellini. Alenatore: Alvini. Arbitro: Vigile di Cosenza.

Ore 12.10 – (Gazzettino, edizione di Pordenone) Oltre che sui gol di Costantino Rocco (7 i centri all’attivo del robusto centravanti nato in Svizzera), mister Zanetti sta costruendo le fortune del Sudtirol sulla difesa, una delle migliori del girone con 16 reti subite. Meglio hanno fatto solo Padova, Sambenedettese, Fermana e Reggiana. Il Pordenone, tanto per fare un paragone, ne ha subite 23. È una difesa di giganti, visti i 190 centimetri del portiere Daniel Offredi (510′ d’imbattibilità il suo record stagionale e personale), i 198 di Martin Erlic e i 192 di Filippo Sgarbi. Erlic, classe ’98, nato a Zadar, ex nazionale Under 17 della Croazia, è un difensore centrale ambidestro, cresciuto nella Dinamo Zagabria prima e nel Rijeka poi. Nell’estate del 2014 venne acquistato dal Parma, dopo il cui fallimento è passato al Sassuolo, con il quale ha disputato due campionati Primavera. La scorsa estate è andato in prestito al Sudtirol. «Ho scelto Bolzano racconta perché qui si punta veramente sui giovani. I miei idoli? David Luiz e Sergio Ramos, ma il mio maestro è stato Paolo Cannavaro». Filippo Sgarbi, l’altro centrale biancorosso, 192 centimetri, anche lui giovanissimo, è uno degli uomini, insieme a Tait e Offredi, più utilizzati da Zanetti. Compirà gli anni (20) proprio oggi e vorrebbe festeggiarli insieme ai compagni con un successo sul Pordenone. Di proprietà e di scuola Inter (dove spera di tornare un giorno), pure lui è arrivato al Sudtirol la scorsa estate. Come l’amico e compagno Martin Erlic spende buone parole per Zanetti, che definisce «allenatore giovane che non ha remore a puntare sui giovani». Con questi due giganti dovranno vedersela Magnaghi e gli altri attaccanti che Colucci deciderà di far scendere sul rettangolo del Druso oggi pomeriggio. […]

Ore 11.50 – (Gazzettino, edizione di Pordenone) Bolzano è l’ultima tappa del 2017 e l’ultima occasione a disposizione di chi non ha convinto troppo nel girone d’andata. Ammesso che Colucci voglia concedere loro questa ultima possibilità di convincere lui stesso e la dirigenza di non metterli sul mercato durante la finestra di gennaio. Non sono pochi. Tanti quelli arrivati appena sei mesi orsono. Del resto i risultati sin qui ottenuti in campionato non parlano nemmeno a favore del tecnico che in un primo momento, con un avvio di stagione sfolgorante, aveva indotto il popolo naoniano a credere di aver trovato subito un altro Tedino da osannare. […] «Ci siamo tutti guardati in faccia – rivela Colucci – dopo la sconfitta con il Santarcangelo e siamo tutti pervenuti alla stessa conclusione: non si può perdere in quel modo. Ora vogliamo fortissimamente invertire la rotta e rispondere sul campo alle critiche. Non certo da parte della dirigenza, che ci è sempre stata vicina, né di quella parte di tifosi che ci ha sempre seguito e sostenuto e che di certo lo farà anche a Bolzano. Dobbiamo fare risultato – continua Leo – e chiudere l’anno in maniera positiva per poter poi cominciare a programmare in serenità la ripartenza nel 2018». […] Come sottolinea Colucci, la formazione sarà decisa dalle condizioni del terreno. Infortunato Formiconi, difficilmente Leo rinuncerà dietro a Perilli fra i pali, con Parodi, Stefani e Bassoli davanti. A sinistra De Agostini o Nunzella. Quest’ultimo potrebbe tuttavia avanzare a centrocampo, insieme a Misuraca e Burrai. Davanti toccherà a Magnaghi fare a sportellate con gli armadi biancorossi. Sainz Maza e Berrettoni, che forse non partiranno dall’inizio, sono in ballottaggio con Raffini e Ciurria. […]

Ore 11.30 – (Messaggero Veneto) «Dobbiamo riscattarci. Per noi, per la società e per i tifosi». Suona la carica prima della trasferta di Bolzano Leonardo Colucci, tecnico del Pordenone che deve uscire dal momento di crisi. «Dopo la sconfitta con il Santarcangelo ci siamo tutti guardati in faccia: non si può perdere così – afferma -. Siamo tutti desiderosi di rispondere sul campo alle ultime due sconfitte e invertire così la rotta, per chiudere bene il 2017 e poi pianificare la ripartenza con il nuovo anno. Il club ci è stato vicino: ora tocca a noi». L’avversario odierno è l’Alto Adige, steso all’andata con un 3-1 sin striminzito. «Ma rispetto a quella volta sarà una partita completamente diversa – spiega Colucci -. La formazione di Zanetti, ottimo allenatore che conosco bene (mentre Leo guidava la prima squadra della Reggiana, Paolo era il trainer della Berretti granata, ndr), ha un’idea di gioco chiara e grande equilibrio. I risultati sono una testimonianza della loro continua crescita. Dobbiamo dare il massimo per ottenere un buon risultato». L’insidia può essere anche rappresentata dal terreno di gioco. «Neve, ghiaccio e campo pesante? Ci dovremo adattare e qualche scelta di formazione potrebbe essere influenzata dalle reali condizioni del campo – afferma il tecnico del Pordenone -. Di sicuro sarà una battaglia, in cui il Pordenone dovrà fare il Pordenone e dimostrare il suo reale valore. Con determinazione massima, cuore e per quanto possibile il gioco». […]

Ore 11.10 – (Messaggero Veneto) Bonus esauriti: il Pordenone non deve più fare scherzi. Dopo due sconfitte di fila, peraltro incassate senza segnare un gol, la squadra neroverde deve tornare alla vittoria e fare un passo verso l’uscita dalla crisi. […] All’andata l’Alto Adige venne steso senza problemi. Finì 3-1 e la superiorità fu schiacciante. Le cose sono cambiate: la squadra di Paolo Zanetti, il più giovane dei mister “pro” in Italia con i suoi 35 anni, è cresciuta molto e sono arrivate soddisfazioni sia sul piano del gioco sia dei risultati: il 3-5-2, ormai marchio di fabbrica, ha portato a successi con Mestre, Sambenedettese e ottimi pareggi con Reggiana e Albinoleffe. Servirà un grande Pordenone, oggi, per vincere. Servirà tirare fuori quella cattiveria e quella grinta mancata nelle ultime gare: per quanto siano importanti i concetti tattici ai ramarri oggi serve anche il cuore, altrimenti si risulta essere belli ma poco incisivi. Colucci in mezzo darà una chance a chi l’anima ce la mette su ogni pallone, il 19enne Silvestro. Sarà l’unica novità di un 4-3-2-1 in cui i volti sono sempre quelli: Perilli, in difesa Parodi (al posto di Formiconi ancora out) sulla destra, De Agostini a sinistra e al centro la coppia Stefani-Bassoli; in mezzo, con Silvestro, Burrai e Misuraca mentre davanti, dietro Magnaghi, Berrettoni e uno tra Ciurria e Sainz-Maza col primo favorito.

Ore 10.50 – Probabile formazione Padova (Gazzettino): Bindi; Cappelletti, Ravanelli, Trevisan, Contessa; Serena, Pinzi, Mandorlini; Pulzetti, Belingheri; Capello.

Ore 10.40 – (Gazzettino) C’è poi appunto Brevi che in cuore suo sogna l’impresa. «Avrà lo stimolo in più di dimostrare che l’anno scorso ha fatto bene, e vorrà fare vedere ai suoi vecchi tifosi di avere lasciato un buon ricordo. Da giocatori in campo ci siamo incrociati molte volte, era come me un giocatore muscolare che non mollava mai. È stato anche il capitano del Torino, per cui era un elemento di spessore». […] Quanto all’andamento della gara, quasi certamente i marchigiani resteranno tutti sotto la linea della palla per poi puntare al contropiede. Per cui sarà il Padova a dovere fare la partita. «Mi sembra che ormai molte formazioni giochino in questo modo quando ci affrontano. Cercano di sfruttare i nostri errori oppure di avere lo spazio dietro alle spalle. Dobbiamo abituarci, e anche questa mattina (ieri, ndr) abbiamo provato delle situazioni proprio per non farci trovare impreparati». […]

Ore 10.30 – (Gazzettino) Un ultimo sforzo prima del rompete le righe per chiudere in bellezza il 2017. Ecco l’obiettivo del Padova, impegnato oggi nel testa-coda sul campo del Fano. Una partita che, classifica alla mano, potrebbe sembrare dall’esito scontato ma che invece impone di tenere al top il livello dell’attenzione. […] Consci del valore dell’appuntamento, neanche l’aria della festività natalizie ha distratto la truppa biancoscudata. «Dico la verità, i ragazzi hanno lavorato meglio in questi giorni che in altri momenti. Vuole dire che hanno capito che il sacrificio porta i risultati, e questo è l’aspetto più bello che un allenatore può sperare per la sua squadra. C’è comunque un’incognita: le ultime ventiquattro ore prima della sosta sono fondamentali nella testa dei giocatori perché tutti pensano al momento di staccare la spina. Proprio per questo motivo ho chiesto ai ragazzi un ulteriore sacrificio. Dovremo andare in campo con il coltello tra i denti per centrare una vittoria che ci consentirebbe di mettere un altro mattoncino in classifica». […]

Ore 10.20 – (Gazzettino) […] Nessun cenno sull’annata in biancoscudato da parte del tecnico milanese nell’intervista rilasciata ieri al sito ufficiale della sua nuova squadra. Evidentemente si tratta per lui di una ferita ancora aperta. «Andiamo ad affrontare le sue parole – la squadra più forte del campionato che è giustamente in testa perché ha valori importanti in tutti i reparti e quindi ci attende una gara ovviamente difficile, ma al di là dell’avversario, tutte le partite per noi sono difficili ed è proprio la situazione di classifica a dire questo». Con tredici reti realizzate in diciotto partite, l’attacco del Fano è il meno prolifico del girone, ma anche su questo fronte nelle ultime partite il trend è stato in parte migliorato con quattro reti in cinque gare. «Arriviamo da un risultato negativo riprende Brevi – ma secondo me non da una prestazione negativa e il discorso vale non solo sul piano difensivo dal momento che, rispetto ad altre gare, abbiamo pure prodotto varie situazioni per fare gol. Non ci siamo riusciti e in quell’aspetto bisogna migliorare, ma a Bassano la squadra ha disputato una gara importante. Peccato per il risultato perché questa prova non ci ha permesso di raccogliere quanto si meritava e di tornare a casa con almeno un punto».

Ore 10.00 – Probabile formazione Padova (Mattino di Padova): Bindi; Cappelletti, Ravanelli, Trevisan, Contessa; Serena, Pinzi, Mandorlini; Pulzetti, Belingheri; Capello.

Ore 09.50 – (Mattino di Padova) Vista la situazione, sembra molto probabile che il tecnico possa riproporre il modulo ad “albero di Natale” già sperimentato a Gubbio, con Capello unica punta di ruolo. Alle sue spalle un centrocampo folto, dove sono tutti presenti, con Pulzetti che ha recuperato una forma accettabile, mentre De Risio non è ancora al top. «Ho provato sia due trequartisti dietro una punta che il modulo classico. Vedremo, mi sono piaciute entrambe le soluzioni. Con una mediana più folta palleggiamo meglio, come si è visto nel primo tempo di Gubbio». […] Bisoli ha parole d’elogio anche per Oscar Brevi, mister del Fano e suo predecessore sulla panchina biancoscudata: «Avrà tanta voglia di dimostrare che l’anno scorso ha fatto bene a Padova. Con Brevi mi sono incrociato varie volte da giocatore, era un mastino come me e non mollava mai. Ho visto le ultime due gare del Fano, concedono poco e hanno perso solo a causa di calci piazzati. In più il loro stadio è un fortino, il campo è stretto e troveremo undici avversari agguerriti, che vorranno fare lo scalpo al mio Padova».

Ore 09.40 – (Mattino di Padova) […] Nemmeno il tempo di ritrovare il gol che questo pomeriggio a Fano, nella gara conclusiva dell’anno solare, Bisoli sarà costretto a fare i conti con un attacco ridotto ai minimi termini. I giovani Cisco e Marcandella non sono stati nemmeno convocati, il primo per un fastidio al ginocchio che si porta dietro da quasi un mese, il secondo per un dolore al tendine causato da una contusione. Guidone, invece, è partito per le Marche, ma al massimo andrà in panchina, visto che è reduce da due giorni di febbre e si è allenato con la squadra l’ultima volta a Santo Stefano. […] Così il mister è costretto a contare i reduci: «Abbiamo grossi problemi in attacco, ma non dobbiamo piangerci addosso», il suo monito al termine della rifinitura di ieri allo stadio Appiani. «Sono tutti problemi dovuti a traumi, abbiamo avuto pochissimi infortuni muscolari e per questo sono orgoglioso del lavoro del mio staff».

Ore 09.30 – (Mattino di Padova) Proprio nell’ultima partita del 2017 il Padova ritrova l’allenatore che l’ha guidato nella prima parte di quest’anno solare. […] Nonostante un discreto impatto, la formazione marchigiana è ancora ultima in classifica e in questa settimana il tecnico non ha voluto parlare della sua esperienza in biancoscudato: «Sono concentrato solo sul Fano, dobbiamo recuperare terreno», ha spiegato Brevi. «Arriviamo da un risultato negativo, ma allo stesso tempo da una buona prestazione. A Bassano abbiamo creato molto, non siamo riusciti a concretizzare, ma meritavamo almeno un punto. Ora affrontiamo il Padova, la squadra più forte del campionato, che è in testa meritatamente. Ha valori importanti in tutti i reparti, sarà una gara difficile».Questo il programma completo della 2ª giornata di ritorno nel girone B: ore 14.30, Mestre-Albinoleffe (arbitro Vigile di Cosenza), Santarcangelo-Gubbio (Rutella di Enna), Sudtirol-Pordenone (Cudini di Fermo); ore 16.30 Ravenna-Bassano (Perotti di Legnano); ore 18.30 Reggiana-Triestina (De Santis di Lecce), Renate-FeralpiSalò (Annaloro di Collegno); ore 20.45 Sambenedettese-Fermana (Proietti di Terni). Riposano Vicenza e Teramo.

Ore 09.10 – Probabile formazione Padova (Corriere del Veneto): Bindi; Cappelletti, Ravanelli, Trevisan, Contessa; Serena, Pinzi, Mazzocco; Pulzetti, Belingheri; Capello.

Ore 09.00 – (Corriere del Veneto) Alla vigilia di Fano-Padova più di qualcuno ricorda che, dopotutto, la capolista del girone B del campionato di C ha più difficoltà a battere le cosiddette piccole rispetto alle big. Verità incontrovertibile: gli scontri diretti con le prime della classe raramente hanno visto i biancoscudati soccombere, molto più spesso le difficoltà sono emerse quando l’avversario tutto sembrava fuorché un ostacolo insormontabile. Ecco perché la trasferta di oggi al Mancini (ore 14.30), contro l’ex Oscar Brevi che evita accuratamente di sollevare polemiche ma che prepara la vendetta con l’altro ex, Domenico Germinale, è un passaggio particolarmente insidioso. Prima contro ultima, sulla carta non dovrebbe esserci storia e invece il Fano ha dimostrato, soprattutto fra le mura amiche, di essere un osso duro. Ha battuto Triestina, Bassano e Fermana, motivo per diffidare di una trasferta-trappola, affrontata però dall’alto di un primo posto al momento inattaccabile. Ma il campionato è lungo, pensare di aver già compiuto il passo completo sembra fuori luogo e lo stesso Pierpaolo Bisoli lo fa notare. Alla vigilia di una complicata per le assenze di Marcandella e Cisco e per le condizioni molto precarie di Guidone, che comincerà dalla panchina dopo il gol segnato al Renate, meglio andar cauti: «Abbiamo grossi problemi in avanti – spiega l’allenatore – Cisco e Marcandella non sono convocati per traumi: Andrea ha una botta al ginocchio e Davide una botta al tendine. Guidone non sarà titolare ed entrerà a partita in corso. Ci darà una mano nel secondo tempo. Partirà con noi anche il giovane attaccante della Primavera Enrico Piovanello, e verrà anche in ritiro a Cesenatico perché ho visto in lui qualità importanti e lavorandoci si può costruire un giocatore interessante». […]




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