Il regalo più gradito sotto l’albero. Tre punti, sette di vantaggio sulla seconda della classe, 2-1 al Renate e un siparietto che testimonia alla perfezione il clima di festa che irrompe all’Euganeo nonostante il freddo. Il Padova va e il duetto fra il presidente Roberto Bonetto e Pierpaolo Bisoli nel dopogara è tutto da gustare. L’allenatore si gode gli elogi e il coro «Bisoli, Bisoli» che parte da tutti i settori dello stadio, poi spiega: «Il coro per me vale più di qualsiasi contratto milionario che possano propormi… Non sono padovano ma la testimonianza della gente crea un legame che va al di là di qualsiasi altra cosa». Interviene Bonetto: «Mister, la pagheremo in applausi!». E Bisoli: «Dica che se l’era preparata… Abbiamo un bel vantaggio adesso, dodici punti da recuperare sono tanti per il Pordenone, la Feralpisalò è a otto punti. Scordatevi che a Fano sarà facile, dobbiamo vincere anche una partita “sporca”, cosa che non abbiamo mai fatto». Acclamato nel finale di partita da tutto lo stadio, l’allenatore di Porretta Terme indovina la partita che scaccia le ombre delle ultime settimane, quando la squadra aveva ottenuto due punti nelle ultime tre partite, non riuscendo mai a segnare. Sicuramente in molti faranno gli scongiuri, ma c’è profumo di promozione nel successo di ieri sera. Un successo pesantissimo, che fa il paio con i risultati della concorrenza, che sembra squagliarsi di fronte alla costanza della capolista. Superato indenne il momento di flessione attraversato nelle ultime settimane, il Padova adesso ha il destino nelle sue mani. Può andare a Fano, contro l’ex Oscar Brevi, con la tranquillità di un primato che pare blindato, avendo schivato le insidie psicologiche di un eventuale insuccesso contro la seconda della classe.
[…](Fonte: Corriere del Veneto, Dimitri Canello. Trovate il resto dell’articolo sull’edizione odierna del quotidiano)