Ore 21.30 – (Il Piccolo) «Mi piacerebbe che la Triestina andasse in serie B l’anno prossimo, visto che è quello del centenario». Certo, capitasse in questa stagione nessuno si tirerebbe indietro, ma l’importante sono le ambizioni, il progetto e un orizzonte ben preciso: e se le parole arrivano direttamente da Mario Biasin, allora il popolo rossoalabardato ha di che gioire sul futuro che l’aspetta. Proprio le parole del presidente in videosaluto dall’Australia, in perfetta sintonia con l’atmosfera tipica degli auguri e foriere di ulteriore entusiasmo, hanno così concluso nel migliore dei modi la grande festa del brindisi natalizio organizzata dalla Triestina Calcio e svoltasi ieri sera in un affollato Politeama Rossetti. Il presidente, che è stato brevemente introdotto da Romina Milanese che in questi giorni è in Australia, si è detto contento per quanto sta facendo la prima squadra e fiero soprattutto per le tante compagini giovanili che ora la Triestina può vantare, visto che era partita da zero. «Grazie mule, grazie muli», ha chiuso Biasin, facendo ovviamente gli auguri a tutti. La serata del gran galà alabardato si era aperta all’insegna delle grandi emozioni, con una clip del gol di Aquaro nei play-off contro la Virtus Vecomp e della festa di quella rocambolesca partita con l’appassionata radiocronaca di Guido Roberti, che ha anche presentato la festa di ieri sul palco del Rossetti.Ha aperto poi gli interventi Mauro Milanese, mentre a fare gli onori di casa ci ha pensato il presidente del Teatro Rossetti Sergio Pacor. […]
Ore 20.25 – Fischio finale: Padova-Renate 2-1.
Ore 18.20 – (Gazzettino, edizione di Venezia) […] «Abbiamo commesso un’ingenuità incredibile, c’era un calcio d’angolo netto per noi e il guardalinee era lì ad un metro, poi però Falzerano se ha detto qualcosa ha sbagliato, perché in quel momento non ho più potuto fare i cambi e avevamo buone possibilità di ribaltarla. Sono arrabbiatissimo, io cerco sempre di tenerli tranquilli e volare basso, non accetto più queste situazioni. A Palermo eravamo rimasti in dieci (Domizzi squalificato per tre turni, ndr), con la Cremonese di nuovo, con un uomo in meno è dura portare a casa punti». I pareggi sono diventati 5 nelle ultime sei uscite e i tre punti mancano dal 12 novembre. «Non vinciamo ma non perdiamo, chiaro che la vittoria ci manca ma noi dobbiamo continuare così prosegue Inzaghi . Con la Cremonese è stata una gara strana, potevamo fare di più nei primi 20′, non abbiamo fatto bene forse per qualche scoria dopo il 2-2 di Foggia, tuttavia quando acceleravamo davamo l’impressione di poter essere pericolosi. Abbiamo messo tanti cross nel primo tempo e siamo stati all’altezza, poi quando abbiamo trovato il pareggio ho pensato di vincerla perché eravamo nella loro metà campo». […]
Ore 18.00 – (Corriere del Veneto, edizione di Venezia) Un pareggio che non piace e che non è stato ben accolto. A Venezia ci si interroga su una vittoria che non arriva più perché c’è sempre qualcosa che gira male. A Foggia un gol forse irregolare, gli errori sottoporta, un finale da censura e la rimonta dei Satanelli da 0-2 a 2-2. Con la Cremonese un’espulsione evitabile sul più bello e tanti rimpianti. Insomma, se la classifica rimane più che discreta anche dopo i risultati di ieri (il Venezia è ancora in zona playoff della Serie B), è innegabile che la frenata delle ultime settimane abbia raffreddato gli entusiasmi. La rabbia di Filippo Inzaghi nel dopopartita contro Marcello Falzerano (nella foto) , riuscito a rovinare due partite eccellenti con due sciocchezze: un palo colpito a un metro dalla porta allo «Zaccheria» per troppa sufficienza; un cartellino rosso per proteste mercoledì. «Non gli ho parlato dopo il fischio finale — ha detto Superpippo — Ero troppo arrabbiato e, se ha sbagliato, pagherà. In undici contro undici probabilmente avremmo vinto la partita». […]
Ore 17.40 – (La Nuova Venezia) […] «Secondo me la vittoria ci stava, sarebbe stata meritata per quanto visto sul campo» spiega Tesser «poi il Penzo non è uno stadio facile in cui andare a vincere, il Venezia è una gran bella squadra, e un tiro alla fine glielo puoi anche concedere nel complesso di una partita. Ecco quel tiro ci è costato il pareggio, e bravo Moreo a fare quel gol». L’unico rammarico del tecnico della Cremonese rimane infatti la vittoria mancata. “Pensavamo di poterci portare a casa i tre punti» aggiunge «guardo anche ai venti minuti in superiorità numerica, al palo clamoroso colpito da Paulinho nel finale , ma pure alle altre tre-quattro occasioni da rete in cui ci siamo presentati con l’uomo solo davanti al portiere».
Ore 17.20 – (La Nuova Venezia) […] «Ci manca la vittoria» racconta Moreo «e siamo amareggiati per questo (l’ultima è del 12 novembre in casa con il Perugia ndr). Anche mercoledì, dopo lo svantaggio, siamo stati bravi a reagire e se fossimo rimasti in undici avremmo potuto vincere. Ci proveremo giovedì a Pescara, dove potremmo avere degli spazi a disposizione visto il loro modo di giocare. Li studieremo per affrontarli al meglio. Non so perché ci sia un Venezia in casa e uno in trasferta: a Foggia abbiamo disputato la miglior gara del campionato, finendo per tirarci la zappa sui piedi e l’altra sera al “Penzo” non siamo partiti benissimo perché rammaricati dal pareggio in Puglia».Intanto Inzaghi ha chiarito di non tollerare più certi comportamenti in campo, vedi i recenti cartellini rossi troppo spesso alzati ai danni dei suoi ragazzi. «Ha ragione» aggiunge Simone Bentivoglio «ma a volte in campo ci si fa prendere dalla foga. Falzerano era dispiaciuto per l’espulsione, non voleva metterci in difficoltà, in campo è sempre tanto generoso. Però è indubbio che non possiamo permetterci cose simili, ci rimette la squadra».
Ore 17.00 – (La Nuova Venezia) […] Lo stesso Filippo Inzaghi manda un messaggio chiaro: «Attenzione, da ora in poi non tollererò più atteggiamenti del genere da parte dei miei giocatori. Non so cosa abbia detto Falzerano al guardalinee in quella situazione, ma sono molto arrabbiato. Per me il corner era netto, ma se anche l’intervento del guardalinee è stato sbagliato non giustifica una reazione del genere. Dobbiamo volare basso, e già a Palermo non è stato positivo l’episodio di Domizzi. In dieci è dura portare a casa queste partite, e negli ultimi venti minuti con l’uomo in meno le puoi pure perdere contro gente che punta alla Serie A. Non dovranno più capitare cose di questo genere, ai ragazzi l’ho detto chiaramente». Peccato soprattutto perché il Venezia aveva pareggiato due minuti prima dell’espulsione di Falzerano, proprio grazie a una bella giocata sulla destra dello giocatore campano. «Quella con la Cremonese è stata una partita strana» aggiunge Inzaghi, «quando abbiamo pareggiato ho pensato anche di poterla vincere. Quella espulsione ha finito per condizionare tutto, non dobbiamo più commettere queste ingenuità. Anche in dieci siamo però stati in grado di reagire. Forse contro la Cremonese avevamo addosso ancora le scorie della trasferta di Foggia, Fabiano è stato bravo dal suo ingresso in campo, la squadra comunque ha dimostrato di esserci. Ripartiamo da quanto di buono abbiamo fatto in questa ultima sfida e cerchiamo di chiudere al meglio il 2017. Ci manca un punto per arrivare a 30 e abbiamo ancora la partita di Pescara da giocare». […]
Ore 16.30 – (Gazzettino) A Roberto Venturato la sconfitta non va proprio giù, anzi forse anche un pari gli sarebbe stato stretto. «Abbiamo attaccato tutto il primo tempo, creando diverse occasioni da gol – spiega il tecnico granata – C’era anche un rigore su Varnier. Tante situazioni che potevano portarci al pari già nel primo tempo, quando il Carpi ha oltrepassato la metà campo forse una sola volta. Nel secondo tempo è stata una partita a senso unico, con tante occasioni e una traversa, oltre ad alcuni interventi miracolosi del loro portiere. Tante situazioni che ci potevano dare un risultato diverso, ma abbiamo trovato una squadra che non ha giocato a calcio, è stata chiusa a guardare. Credo sia giusto dire che qualcosa in più il Cittadella meritava, anche se il demerito di non aver fatto gol comunque c’è. Ora dobbiamo cercare di prendere la rabbia e trasformarla in qualcosa di positivo». Recriminazioni anche sul gol annullato. «Il gol inizialmente era stato dato. Non mi sembra che ci sia il Var in serie B, e in tanti anni di calcio non mi era mai capitato di vedere annullare un gol per una protesta dei giocatori». Sebbene sia mancato il gol, Venturato comunque promuove la prova del reparto offensivo. «Questa sera gli attaccanti hanno fatto bene, se una squadra crea dodici o tredici occasioni da gol significa che bisogna fare i complimenti a chi ha giocato. Poi naturalmente è vero che se crei così tanto e non riesci a vincere vuol dire che sotto il profilo della concretezza bisogna migliorare, questo è innegabile». […]
Ore 16.10 – (Gazzettino) Si ferma dopo cinque risultati utili la corsa del Cittadella che chiude l’anno davanti ai suoi tifosi con una sconfitta assolutamente ingiusta. Sul piano del gioco e delle occasioni i granata avrebbero infatti meritato molto di più, ma le parate di Colombi, la sfortuna e un paio di controverse decisioni del modesto Pillitteri hanno finito per condizionare in negativo la prestazione della truppa di Venturato. Subito un episodio che accende la sfida. Evidente la spinta in area di Ligi ai danni di Varnier che però l’arbitro non ravvisa. Sono i granata a fare la partita: buono il fraseggio, funziona la spinta sulle corsie esterne, efficaci i movimenti in profondità delle punte. Da un altro corner nasce ancora un pericolo per gli ospiti. Provvidenziale la respinta con i piedi di Colombi sul destro radente di Salvi. Sul ribaltamento di fronte è però il Carpi a passare in vantaggio: Verna sfrutta alla meglio un pallone filtrante e sull’indecisione di Alfonso, che sbaglia i tempi dell’uscita sotto gli occhi di Scaglia, si esibisce in un delizioso pallonetto che non dà scampo al portiere. […] Proprio sui piedi di Settembrini capita al 94′ la palla del possibile pareggio, ma di nuovo Colombi sventa la minaccia. E ai granata resta l’amarezza per un ko che fa male.
Ore 15.50 – (Mattino di Padova) Furia Roberto Venturato, dopo l’ennesima partita stregata. «A me non sembra che ci sia la Var in Serie B. Non mi era ancora capitato di veder annullare un gol sulle proteste dei giocatori avversari. Mi hanno detto che ci è stato tolto per un fuorigioco, ma trovo perlomeno discutibile che il gol sia stato prima assegnato e poi annullato dopo le lamentele del Carpi». Il tecnico del Cittadella si presenta in sala-stampa e va dritto all’obiettivo, prima ancora che gli vengano poste domande. Il riferimento è alla rete di Bartolomei, vanificata dall’offside di Arrighini. Episodi a parte, mister, è stata l’ennesima partita storta.«È stata una gara estremamente positiva da parte nostra, ma non siamo riusciti a fare gol. C’è stato un calcio di rigore non assegnato nei primissimi minuti per un fallo netto su Varnier, poi occasioni numerose, di Salvi, Arrighini e Kouamé, già nel primo tempo. Il Carpi ha superato la linea di metà campo una sola altra volta e quasi segnava il secondo. Nella ripresa, poi, è stata una gara a senso unico, ad una sola porta, e forse nemmeno Colombi sa come ha fatto ad arrivare su certe conclusioni, di mano e di piede. Abbiamo perso contro una squadra che non ha giocato a calcio, molto chiusa, che è stata lì a guardare. Alla fine il risultato è stato determinato dalle ingiustizie della terna arbitrale e dai nostri errori. E comunque, sentir dire che il Carpi ha portato a casa un risultato eccezionale, come ho sentito da una tivù nazionale, non fa bene al calcio». […]
Ore 15.30 – (Mattino di Padova) Ci sono due squadre che il Cittadella non riesce a… digerire: l’Entella e il Carpi. Sono le sue “bestie nere”, e la conferma arriva da questo girone d’andata, perché entrambe hanno vinto al Tombolato. Gli emiliani si ripetono addirittura a distanza di 7 mesi, dopo aver eliminato i granata, nel maggio scorso, ai playoff. Niente regalo di Natale, dunque, da parte di Scaglia & C. (Iori era fuori per squalifica) ai propri tifosi, e striscia positiva che si ferma a 5 risultati utili consecutivi (3 vittorie e 2 pareggi). Purtroppo, lo stadio padovano è diventato terra di conquista per tanti, ma bisogna dire che gli uomini di Venturato, arbitraggio negativo a parte, sono stati sfortunati, se è vero che hanno trovato un portiere in serata di grazia, che hanno colpito una traversa e che è stato loro annullato il punto dell’1-1, anche se la decisione è parsa giusta. Il problema del Citta è che l’allenatore si trova con un attacco numericamente all’osso, perché Litteri è a letto con la febbre, Strizzolo non ha ancora recuperato dall’infortunio e Iunco è un convalescente di lungo corso. La scelta conseguente è per forza di cose l’unica possibile, Arrighini accanto a Kouamé, mentre l’altra alternativa, Fasolo, è in panchina. Il Carpi subisce una mezza rivoluzione rispetto all’undici che ha pareggiato in casa con il Frosinone, Calabro cambia diverse pedine, pur restando ancorato al “3-5-2”. […] Gli emiliani fanno festa, il Citta mastica amaro, rimanendo in compagnia di Cremonese e Venezia, ma con l’aggiunta dello Spezia. Peccato.
Ore 15.10 – (Corriere del Veneto) Il tabù-Carpi colpisce ancora. Lo scorso maggio Roberto Venturato si vide sbattere la porta in faccia da Fabrizio Castori nel primo turno dei playoff della Serie B per salire in A. Anche quella sera si giocava al «Tombolato» e finì 2-1. Ieri il ko si è ripetuto, stavolta per 1-0, anche stavolta fra polemiche e tensioni con Antonio Calabro sulla panchina avversaria. Polemiche, sì, come quella legata all’annullamento della rete del pareggio a Bartolomei, per fuorigioco attivo di Pasa sulla traiettoria del pallone al 19’ della ripresa. Secondo i primi replay, la decisione è ineccepibile, sia che Pasa tocchi o che non tocchi la sfera, in quanto il centrocampista granata entra nel cono visivo del portiere Colombi. Dire che il Cittadella non meritasse la sconfitta è sacrosanto, perché soprattutto nella ripresa i granata collezionano occasioni, sbattono contro un super Colombi, colpiscono una traversa e recriminano sull’episodio del gol annullato. […]
Ore 14.40 – (Gazzettino, edizione di Venezia) Gritti squalificato, Perna e Papo fuori dai giochi, Sodinha acciaccato. Una situazione non facile per il Mestre, che nonostante tutto vuole tornare alla vittoria nella sfida di stasera sul sintetico di Teramo (ore 20.45, diretta tv Sportitalia), dove la truppa di Ziro proverà a voltare pagina e lasciarsi alle spalle il periodo negativo attraversato nelle ultime settimane. Non sarà facile, visto che la difesa sarà rivoluzionata per due terzi, ma come spiega Marco Beccaro le assenze non devono essere un alibi. «La nostra forza è sempre stata il gruppo, nel quale ogni giocatore è un titolare, per cui per noi non cambia nulla. Quella di oggi è una partita fondamentale, perché veniamo da due sconfitte consecutive e dobbiamo tornare a fare punti». Ma per farlo, il Mestre dovrà riuscire a scansare le molte insidie che si nascondono dietro questa sfida. «Sarà una partita difficile che giocheremo sul campo sintetico, dove il pallone viaggia molto. Dobbiamo tornare a fare il nostro gioco, trovando le giuste linee di passaggio ed aggredendo senza sosta il portatore di palla, entrando in campo dal primo minuto con la cattiveria giusta». […]
Ore 14.20 – (Corriere del Veneto, edizione di Venezia) […] Mauro Zironelli proverà a rialzarsi su un campo dove sono cadute diverse teste eccellenti, fra cui quella del Padova. «Forse abbiamo creato aspettative troppo alte — ammette l’allenatore — bisogna far conto su diversi fattori. Per giocarcela contro qualsiasi avversario dobbiamo essere al 100%, se non lo siamo possiamo perdere contro chiunque. La situazione in infermeria è pesante: Perna, Lavagnoli e Sottovia sono partiti con la squadra, ma non sono al meglio. Gritti è squalificato. Ora dobbiamo pensare a salvarci. Il gioco che facciamo è molto dispendioso, se non siamo al meglio facciamo fatica».
Ore 14.00 – (La Nuova Venezia) Anticipo televisivo (diretta su Sportitalia) per la prima di ritorno del girone B di Serie C e stavolta tocca al Mestre. Si gioca Teramo – Mestre, (ore 20.45, arbitro Maranesi di Ciampino) all’andata finì 1-1 con il gol del pareggio teramano al 49’del secondo tempo, segnato da Terracino. […] «Troveremo un ambiente caldo» dice Zironelli analizzando l’impegno, «il Teramo è una società con un buon organico e abituata alla categoria, con un pubblico che sa trascinare. Noi non stiamo facendo benissimo, è una fase in cui facciamo fatica ad arrivare in porta ma vogliamo invertire la rotta. Eravamo abituati bene ma ci può stare un calo ma adesso abbiamo voglia di riprendere da dove avevamo lasciato e sfrutteremo bene anche l’esperienza che i nuovi si sono fatti nel girone di andata. Sono contento che i tifosi mercoledì ci abbiano rincuorato e dato la carica. Per noi è stata un’iniezione di fiducia e vogliamo fare risultato pieno anche per loro». Squalificato Gritti, Zironelli recupera Sottovia e Lavagnoli. Da non escludere il ritorno di capitan Perna. […] Teramo (3-5-2): Calore; Caidi, Speranza, Sales; Ventola, De Grazia, Graziano, Ilari, Varas; Bacio Terracino, Tulli. A disposizione: Lewandoski, Pietrantonio, Altobelli, Paolucci, Milillo, Mancini, Foggia. Allenatore: Asta. Mestre (3-5-2): Favaro; Boffelli, Perna, Politti; Fabbri, Zecchin, Casarotto, Lavagnoli, Beccaro; Spagnoli, Sottovia. A disposizione: Gagno, Ayoub, Kirwan, Rubbo, Sodinha, Neto, Bonaldi, Bussi. Allenatore: Zironelli
Ore 13.30 – (Corriere del Veneto, edizione di Vicenza) Il momento è delicatissimo, la svolta ancora una chimera. Il Bassano insegue un successo che ormai sembra quasi tabù, per uscire dalla crisi non è bastato neppure il cambio di allenatore. Oggi alle 16.30, allo stadio «Mercante», Giovanni Colella, dopo l’esordio negativo col Vicenza e il turno di riposo appena andato in archivio, oggi ci riprova col Fano per risalire la china nella classifica del girone B della Serie C (quart’ultimo posto). Per ora il subentro in panchina a Giuseppe Magi non ha dato i risultati sperati, ma il tempo per risalire la corrente c’è ancora e oggi l’occasione per fare punti sembra propizia. «Il Fano ha vinto due gare nelle ultime quattro disputate — sottolinea Colella — è una squadra compatta e difficile da affrontare. Ma in questo momento è importante ciò che facciamo noi. La nostra situazione in classifica al momento è deficitaria, ma non ci sono problemi insormontabili. La squadra si sta allenando bene, abbiamo lavorato molto sull’intensità e i benefici si vedranno nel tempo, non ci sono soluzioni immediate. Abbiamo approfittato della sosta per cercare di riempire un po’ il serbatoio. L’importante ora è cercare di portare a casa dei punti, ripetendo in partita l’intensità sviluppata in settimana. Serve serenità, non tranquillità, la serenità è imprescindibile e l’adrenalina pure. Se l’ambiente, la squadra e la società viaggiano di pari passo, i risultati si ottengono. Importante per noi avere tutti i nostri tifosi vicini». […]
Ore 13.00 – (Gazzettino, edizione di Pordenone) Anche se ultimo con soli 13 punti (la scorsa stagione al termine del girone di andata era attestato a metà classifica) il Santarcangelo si presenterà questo pomeriggio al Bottecchia con animo risollevato. Nel corso della cena organizzata per gli auguri natalizi il presidente del club romagnolo ha annunciato nuovi ingressi in società. «Presto ci saranno novità ha detto Roberto Brolli – Avevamo bisogno di potenziarci per affrontare le prossime sfide e restare nel professionismo. Ci sono persone importanti che hanno sposato il nostro progetto e noi siamo fieri di poter contare sul loro apporto per il futuro. Attualmente ha continuato il presidente Viviamo un momento di difficoltà (ultimi assieme al Fano con 5 lunghezze di ritardo dal Teramo e 6 dal Bassano, ndr), ma sono convinto ha cercato di infondere ottimismo che riusciremo a raggiungere la salvezza». Il Santarcangelo arriva al Bottecchia reduce dalla sconfitta (1-3) di Ravenna. Nelle due partite precedenti però il team di Alberto Cavasin era riuscito a battere il Mestre (2-1) e a pareggiare (0-0) a Meda con il Renate. Complessivamente i gialloblu hanno vinto 3 volte (una sola in trasferta, 2-1 alla seconda giornata a Gubbio) e ne hanno pareggiate 5 e perse 9. Hanno segnato 16 gol (Piccioni miglior realizzatore con 5 centri) e ne hanno subiti ben 36. […]
Ore 12.40 – (Gazzettino, edizione di Pordenone) Per Alberto Cavasin, allenatore del Santarcangelo, sarà quasi un derby. Lui, trevigiano di nascita e legato al Veneto anche per la militanza nel Padova, affronterà il Pordenone da vicino di casa. Subentrato alla guida del Santarcangelo il 5 dicembre scorso (ha sostituito l’esonerato Giuseppe Angelini), ha riportato alla vittoria il club romagnolo. Dopo il fondamentale successo ottenuto contro il Mestre però, è arrivata una nuova sconfitta nel derby contro il Ravenna, e ora riecco il Pordenone, che all’andata si impose nel recupero grazie al rigore di Burrai. Cavasin non allenava in Italia dal 2011, quando aveva preso in mano le redini della Sampdoria. In mezzo solo un’esperienza con il Leyton Orient, club inglese di Londra. Uno dei passaggi chiave della sua carriera lo ha vissuto a Firenze. L’allora Florentia Viola, nata dalle ceneri della Fiorentina di Cecchi Gori, militava in Serie C2 e fu promossa in Serie C1, poi tramutata in Serie B dalla giustizia sportiva. Per Cavasin anche tanta Serie A, ad esempio a Brescia e Treviso. Da quando è arrivato sulla panchina del club romagnolo, Cavasin ha optato per un 3-5-1-1. Un modulo votato alla difesa, si potrà pensare, ma in realtà non è così. Proprio contro il Mestre sono stati determinanti gli esterni, in grado di spingere in zona offensiva e garantire un vero e proprio centrocampo a cinque. A Pordenone invece si potrà vedere più spesso il ripiegamento profondo. Con 36 reti al passivo, il Santarcangelo ha la peggior difesa del girone, e soprattutto fuori casa subisce quasi sempre il gioco avversario. Per questo è difficile immaginarsi una squadra all’assalto del Pordenone. […]
Ore 12.20 – (Gazzettino, edizione di Pordenone) […] Oggi (16.30) al Bottecchia, ospite il fanalino di coda Santarcangelo, non ci saranno alternative al successo, pieno e convincente. Sarà il primo di cinque passi (gli altri con Sudtirol a Bolzano il 30 dicembre e, dopo la pausa, in casa con Fano e Bassano e a Teramo) che dovranno portare nello zaino del ramarro almeno 13 punti per dar seguito alle ambizioni di re Mauro. Bottino realizzabile contro formazioni di medio-bassa classifica. Altrimenti sarà bene rinunciare all’obiettivo primario per preparare al meglio i playoff. Colucci non vuole guardare così lontano e ripete il suo refrein: «Non dobbiamo pensare alla classifica ma impegnare anima e corpo partita per partita. Con il Santarcangelo vogliamo tornare al successo per dimenticare lo scivolone col Renate, iniziare bene il girone di ritorno e fare un regalo di Natale a noi stessi, alla società e ai tifosi. Senza sottovalutare l’avversario che verrà al Bottecchia a vender cara la pelle. Il Santarcangelo si chiuderà. Dovremo stare attenti alle ripartenze. All’andata vincemmo solo all’ultimo minuto (1-0 con rigore trasformato da Burrai, ndr). In ogni caso sarà bello tornare a casa dopo un mese di trasferte». Colucci non dovrebbe fare esperimenti questa volta. A scendere in campo dovrebbero essere i titolari, a parte Formiconi infortunato. Davanti a Perilli dovrebbero quindi giocare Pellegrini, Stefani, Bassoli e Nunzella (che sembra aver superato De Agostini nel gradimento del mister). A centrocampo Misuraca, Burrai e Lulli con Magnaghi punta avanzata supportata da Berrettoni e Sainz Maza. Arbitrerà Marco Ricci di Firenze (Garzelli e Meocci gli assistenti). La biglietteria aprirà alle 14, i cancelli del Bottecchia alle 15. […]
Ore 12.00 – (Messaggero Veneto) «Vogliamo a tutti i costi il successo». Pragmatico Leo Colucci alla vigilia di Pordenone-Santarcangelo. «Ci sono in palio punti molto importanti – attacca il tecnico neroverde -. Bisogna vincere per questo e per regalare un bel Natale a noi stessi, alla società e ai tifosi. Il girone di ritorno significa un nuovo campionato: vogliamo recitare da grandi protagonisti, proseguendo nel percorso di crescita in atto. Non dobbiamo però guardare la classifica, bensì impegnare mente, anima e cuore partita per partita. Poi, più avanti, faremo i conti e vedremo in che posizione saremo». Intanto c’è il Santarcangelo da affrontare: «Una squadra da non sottovalutare – afferma Colucci -. All’andata conquistammo la vittoria solo all’ultimo secondo, la classifica non deve ingannarci né distrarci. Proprio perché all’ultimo posto verranno al Bottecchia per vendere la pelle carissima e cercare punti per risalire. Si chiuderanno e dovremo stare attentissimi alle loro ripartenze. Di sicuro – continua il trainer – sarà bello, dopo un mese intenso di trasferte, tornare davanti alla nostra gente. Sarà trascinante». […]
Ore 11.40 – (Messaggero Veneto) Ultima partita in casa del 2017, un solo risultato a disposizione: la vittoria. Il Pordenone, dopo 4 gare di fila in trasferta tra campionato e Coppa, torna al Bottecchia dove manca da un mese e ospita nella prima giornata di ritorno il fanalino di coda Santarcangelo (il via alle 16.30) con l’obbligo dei tra punti. L’ultima affermazione risale proprio all’ultima recita in via Stadio, il 26 novembre al cospetto del Vicenza: da allora – se si esclude la Tim Cup – un pareggio e un ko al cospetto rispettivamente di Sambenedettese e Renate. L’occasione è propizia per il valore dell’avversario, per regalare una gioia ai i tifosi e per cercare di tenere il passo delle prime, Padova e Renate, che si scontrano oggi all’Euganeo. […] Colucci, che deve rinunciare ancora a Gerardi e stavolta a Formiconi, infortunati, si affida al solito 4-3-2-1 con Berrettoni e Sainz-Maza in appoggio a Magnaghi. Dietro, ballottaggio tra Nunzella e De Agostini per la fascia sinistra, mentre sulla corsia opposta, a rilevare Formiconi ci sarà Pellegrini, dato in uscita ma desideroso di mostrare la sua forza. Dall’altra parte il Santarcangelo ci prova con il 3-4-1-2 diretto da Alberto Cavasin, tecnico trevigiano che ha allenato anche in serie A. La sua esperienza in panchina, in partite del genere, può essere un fattore decisivo.
Ore 11.10 – (Corriere del Veneto, edizione di Vicenza) Si gioca. A Gubbio la squadra scenderà in campo dopo aver valutato anche la possibilità di scioperare per il mancato pagamento degli stipendi di settembre e ottobre. Nella conferenza stampa alla vigilia del match, non c’era il tecnico Nicola Zanini, ma il capitano del Vicenza Stefano Giacomelli e, Marco Romizi e Pietro De Giorgio (anche rappresentante sindacale dell’Assocalciatori). «Una conferenza stampa particolare — ha spiegato capitan Giacomelli — ci presentiamo noi giocatori perché la situazione è molto grave. Abbiamo fatto i professionisti finora, cercando di dare sempre il meglio anche se i risultati sportivi non sono stati secondo le aspettative, ma in una situazione del genere non è facile lavorare». Giacomelli ha precisato che la decisione di giocare a Gubbio (nella 19esima giornata del girone B della Serie C dove i biancorossi sono giù in classifica) è stata della squadra, soprattutto per rispetto verso i tifosi biancorossi. «Abbiamo ritenuto corretto andare anche per tutte le persone e i collaboratori che lavorano quotidianamente con noi — ha chiarito il capitano biancorosso — Oltre che per i tifosi che ci hanno sempre sostenuto. Auspichiamo una soluzione della vicenda, tutti vogliamo rimanere a Vicenza, ma non dipende solo da noi». Sulla stessa linea De Giorgio, uno dei «vecchi» del gruppo, punto di riferimento in spogliatoio in particolare per i più giovani. «Gli ultimi soldi che abbiamo ricevuto risalgono ad agosto — precisa De Giorgio — Per chi nel gruppo ha un ingaggio di poco più di mille euro netti al mese, è impossibile stare senza soldi per mesi. Con la società si è arrivati all’accordo di pagare almeno loro, ma la promessa finora non è stata mantenuta». […]
Ore 10.40 – Probabile formazione Padova (Gazzettino): Bindi; Cappelletti, Ravanelli, Trevisan, Contessa; Pulzetti, Pinzi, Belingheri; Candido; Guidone, Capello.
Ore 10.30 – (Gazzettino) «Quando affrontano il Padova tutti dicono che se perdono è normale, fa parte del gioco scaricare su di noi le responsabilità. Sono pronto, e me le prendo. Se vengono qui per perdere siamo contenti, ma non credo che sia così. Dicono che non hanno niente da perdere, invece no: hanno da perdere un secondo posto, perché se sono lì se lo meritano. Ripeto, siamo consci della nostra forza, e non abbiamo paura di nessuno. Li rispettiamo, ma andiamo in campo per raccogliere il massimo, poi accettiamo come sempre tutti i responsi». A questo punto Bisoli aggiunge: «Mi sembra che chi incontra il Padova abbia sempre da recriminare qualcosa prima o dopo la partita, io non l’ho mai fatto. Sulla gara di Gubbio avrei molto da dire: il gol annullato era regolarissimo, e abbiamo giocato su un campo al limite della praticabilità che ci ha penalizzato moltissimo essendo una squadra che gioca al calcio. Vado comunque avanti per la mia strada sapendo che le insidie sono sempre dietro all’angolo». […]
Ore 10.20 – (Gazzettino) […] «Inizia un altro campionato – esordisce il tecnico biancoscudato – perché nel girone di ritorno i punti valgono doppio e tutte le squadre ci mettono maggiore attenzione. Gli scontri diretti vanno vinti o comunque non persi. Andiamo in campo per cercare di vincere e staccare la seconda in classifica, anche se sarà difficile perché nel girone d’andata il Renate ha lottato sempre per il vertice. Ci siamo preparati bene, abbiamo smaltito la grande delusione di Gubbio dato che la sconfitta è stata immeritata e ripartiamo con il piede giusto pensando di proseguire nella strada intrapresa. Abbiamo due gare prima della sosta, poi stacchiamo perché ne abbiamo bisogno». […] Sul Gazzettino di ieri il tecnico del Renate ha sottolineato come questa sfida rappresenti un crocevia importante per il Padova, mentre qualunque sarà il risultato dell’Euganeo la sua squadra continuerà serena e tranquilla il suo cammino.
Ore 10.10 – (Gazzettino) Nessun contraccolpo psicologico per Bindi dopo l’errore a Gubbio. «Gli ho detto di stare tranquillo – spiega Bisoli – Un allenatore deve mettere in preventivo che un errore del portiere possa capitare, però non si deve sentire colpevole. Se siamo primi è anche per merito suo». La rifinitura di ieri all’Appiani a porte chiuse è servita per valutare anche le condizioni di alcuni biancoscudati. «Capello ha lavorato a parte giovedì (affaticamento, ndr) perché i campi della Guizza quando sono pesanti diventano problematici per allenarci ad alta intensità». Quando a De Risio e Pulzetti il tecnico afferma: «Li abbiamo recuperati in parte. Pulzetti non riesce a togliersi un fastidio al ginocchio. Prima arriviamo alla sosta e meglio è, perché non è lo stesso giocatore che abbiamo negli occhi quando era a posto». […]
Ore 09.50 – Probabile formazione Padova (Mattino di Padova): Bindi; Cappelletti, Ravanelli, Trevisan, Contessa; Pulzetti, Pinzi, Belingheri; Candido; Guidone, Capello.
Ore 09.40 – (Mattino di Padova) La gara offre più di uno stimolo: dalla rivincita della batosta dell’andata alla possibilità di un’altra vostra fuga. «Questa partita si prepara da sola, senza bisogno di caricarla eccessivamente. Il Renate è l’unica avversaria che ci ha battuto meritatamente, le altre due sconfitte sono state frutto di episodi. Ci saranno tante finali da qui a maggio, ma siamo consapevoli della nostra forza, basta guardare i numeri del girone d’andata». […] «Mancano due gare alla sosta, vogliamo raccogliere il massimo e poi staccheremo, perché ne abbiamo veramente bisogno. Capello è un po’ affaticato, mentre Pulzetti ha un fastidio al ginocchio che non gli permette di allenarsi con continuità e non può essere quello d’inizio anno. Prima arriviamo alla pausa meglio è, dobbiamo stringere i denti. Bindi? Ci ho parlato ed è molto sereno, quando sbaglia un portiere, purtroppo, nessuno può rimediare. Ma un errore ci sta, Bindi non si deve sentire colpevole, se siamo primi è anche merito suo, come di tutti gli altri». […]
Ore 09.30 – (Mattino di Padova) È la partita più importante della stagione fino a questo momento. Uno scontro diretto che potrebbe rilanciare il Padova in una nuova fuga in classifica o, al contrario, acuire quella piccola crisi in cui si sono cacciati i biancoscudati in un dicembre di astinenza da reti. È il giorno, anzi la serata, di Padova-Renate e alzi la mano chi mai avrebbe potuto immaginare in estate che il turno pre-natalizio avrebbe regalato uno scontro diretto già molto importante per le sorti del campionato di Serie C. […] «Inizia il girone di ritorno, che è un altro campionato, i punti valgono doppio e ci sarà un’attenzione maggiore», sostiene mister Bisoli prima della seduta di rifinitura (a porte chiuse) all’Appiani. «Per noi è uno scontro diretto, fondamentale da vincere ma anche da non perdere. Scenderemo in campo per portare a casa i tre punti e staccarli, sappiamo però che sarà dura perché loro fin qui hanno sempre lottato per il vertice».
Ore 09.10 – Probabile formazione Padova (Corriere del Veneto): Bindi; Cappelletti, Ravanelli, Trevisan, Contessa; Pulzetti, Pinzi, Belingheri; Candido; Guidone, Capello.
Ore 09.00 – (Corriere del Veneto) Eccola, la partita che potrebbe dare la svolta definitiva al campionato del Padova capolista. Stasera all’«Euganeo» arriva il Renate secondo in classifica nel girone B della Serie C. Una squadra garibaldina che sta andando oltre i propri limiti. Se, però, stasera dovessero arrivare tre punti, sfruttando il contemporaneo turno di riposo della Sambenedettese, a quel punto i biancoscudati volerebbero a +7 in classifica sulla seconda della classe indipendentemente dai risultati delle concorrenti. Un vantaggio importante, quasi come un’ipoteca in chiave girone di ritorno. […] La medicina dovrebbe essere il recupero di Alessandro Capello, capocannoniere della squadra con 7 gol e che ieri ha svolto regolarmente la rifinitura. «Si era allenato a parte perché i campi della Guizza sono molto pesanti — spiega Bisoli — Dovevamo venire prima all’Appiani. Per quanto riguarda Pulzetti, ha questo fastidio al ginocchio che gli provoca dolore, ha saltato un allenamento e mezzo e dobbiamo vedere se lo recuperiamo al 100%. Loro davanti hanno tre giocatori importanti, dovremo stare attenti quando abbiamo palla». L’errore di Bindi a Gubbio costato un punto è già dietro le spalle, anche perché il portiere biancoscudato ha dimostrato spesso e volentieri di saper reagire alla grande dopo un passo falso. «Con Bindi non c’è nessun problema — spiega ancora Bisoli — ci ho parlato, è molto sereno e tranquillo, deve mettere in preventivo che un errore ci può stare. Se siamo primi è anche merito suo, questo non dobbiamo dimenticarlo. Questa settimana abbiamo lavorato prevalentemente sulla velocità di manovra e sulla precisione in attacco». […]